Michele Pellegrino
Template:Cardinale della chiesa cattolica Michele Pellegrino (Centallo, 25 aprile 1903 – Torino, 10 ottobre 1986) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
Nato a Roata Chiusani in comune di Centallo[1] nell'ottobre 1913 entrò al Seminario Minore di Fossano. A partire dal 1923 svolse il proprio servizio militare nei pressi di Mantova, un periodo al quale dedicherà un quaderno pubblicato dopo la sua morte con il titolo Diario di quei tredici mesi (marzo 1923 - aprile 1924) (Editrice Esperienze di Fossano, 1996).
Ordinato sacerdote il 19 settembre 1925[2], nel 1931 si laureò in Teologia alla Facoltà Teologica di Torino; proseguì i propri studi laureandosi anche in Filosofia con il voto di 110/110 all'Università Cattolica di Milano (1933). Dall'anno accademico 1941-1942 fu titolare della cattedra di Letteratura Cristiana Antica dell'Università di Torino e nel 1951 la Facoltà di Lettere della stessa università gli affidò l'insegnamento di Grammatica greca e latina[3].
Papa Paolo VI lo nominò arcivescovo di Torino il 18 settembre 1965 e lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 26 giugno 1967.
Il 27 luglio 1977 Pellegrino lasciò l'incarico di arcivescovo di Torino per raggiunti limiti di età[2]. Pochi anni dopo le sue dimissioni visse la realtà della malattia che lo portò alla morte a Vallo Torinese[3]. Morì il 10 ottobre 1986 all'età di 83 anni[2]; è sepolto nel cimitero di Roata Chiusani.
Azione pastorale
L'azione pastorale del card. Pellegrino fu incentrata sull'attuazione del Concilio Vaticano II e si distinse per l'attenzione ai problemi concreti dei poveri e per il mondo del lavoro. Del suo magistero episcopale è soprattutto ricordata Lettera Pastorale Camminare insieme (8 dicembre 1971). Durante il proprio episcopato visitò tutte le parrocchie dell'arcidiocesi e ristrutturò il territorio ripartendolo in nuove zone vicariali. Incrementò il ruolo dei laici nella vita diocesana e fu molto attento ai problemi cultura promuovendo, tra l'altro, la rinascita della Facoltà Teologica di Torino. Nel corso del suo ministero episcopale fu inoltre promotore dell'esperienza dei Preti operai[3]. Firmò il documento degli "amici di Aldo Moro" che sancisce che le lettere dalla "prigione del popolo" non sono scritte dal vero Aldo Moro.
Il 25 aprile 2003, nel centenario della nascita, è stato inaugurato un piccolo museo nella casa natale dell'arcivescovo, visitabile previo appuntamento. La sua gestione è affidata alla locale parrocchia, che ne ha curato l'allestimento; in loco è anche possibile consultare gli articoli e i libri scritti da Pellegrino sia in forma cartacea che digitale[1].
A lui è dedicata la sede del Sermig di Torino. Dal 1994 è attiva, sempre a Torino, l' Associazione Centro Studenti Universitari Michele Pellegrino, un gruppo studentesco di ispirazione cristiana il quale, oltre ad una cammino di auto-aiuto negli studi, organizza conferenze, tavole rotonde, momenti di tempo libero e di preghiera in comune[4].
Bibliografia
- Michele Pellegrino. L'uomo della "Camminare insieme", Diego Novelli, EGA-Edizioni Gruppo Abele, 1986, ISBN: 9788876700866
- Segni dei tempi e risposta dei cristiani, Michele Pellegrino, Pontificia Università Gregoriana, 1970; ISBN: 9788876524189
- Quale pastorale?, Michele Pellegrino, Queriniana, 1979; ISBN: 9788839914507
- Letteratura latina cristiana, Michele Pellegrino, Edizioni Studium, 1999; ISBN: 9788838232268
- Letteratura greca cristiana, Michele Pellegrino, Edizioni Studium, Roma, 1956
- Michele Pellegrino. Gli anni giovanili, A. Parola, Edizioni Primalpe
- Padre MICHELE PELLEGRINO testimonianze e ricordi, Pier Giorgio Giorgis, Edizione Diocesi di Fossano, 2003
Note
- ^ a b La casa museo di Michele Pellegrino a Roata Chiusani , on-line sul sito ufficiale del Comune di Centallo (ultimo accesso nel febbraio 2010)
- ^ a b c Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina .html (ultimo accesso nel febbraio 2010)
- ^ a b c Card. Michele Pellegrino Arcivescovo di Torino, Pier Giorgio Giorgis, su www.santiebeati.it (ultimo accesso nel febbraio 2010)
- ^ Sito del gruppo su www.centropellegrino.it (ultimo accesso il 1º marzo 2010)