Giorgia Meloni
Template:Membro delle istituzioni italiane Giorgia Meloni (Roma, 15 gennaio 1977) è una politica e giornalista italiana, E' Ministro della Gioventù nel governo Berlusconi IV e presidente della Giovane Italia.
Giorgia Meloni | |
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Ministro della Gioventù | |
In carica | |
Inizio mandato | 8 maggio 2008 |
Presidente | Silvio Berlusconi |
Predecessore | Giovanna Melandri |
Dati generali | |
Partito politico | AN (fino al 2009) PDL (dal 2009) |
Firma | ![]() |
Studi e militanza studentesca
Di origini sarde da parte di padre e siciliane da parte di madre[1], è nata e cresciuta nel popolare quartiere della Garbatella a Roma. È diplomata in lingue[2] presso l'Istituto Amerigo Vespucci[3], Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione di Roma[4], durante questo periodo si mantiene agli studi svolgendo mansioni "umili" [5]. Dal 2006 è giornalista professionista[3].
Inizia il suo impegno politico a 15 anni, nel 1992, fondando il coordinamento studentesco Gli Antenati, vicino all'organizzazione giovanile di destra Fronte della Gioventù, che partecipava alla contestazione contro il progetto di riforma della pubblica istruzione dell'allora ministro Rosa Iervolino Russo[3].
Nel 1996 diviene responsabile nazionale di Azione Studentesca, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale, rappresentando tale movimento in seno al Forum delle associazioni studentesche istituito dal ministero della Pubblica Istruzione. In tale veste è autrice della proposta per l'apertura pomeridiana delle scuole finalizzata allo svolgimento di attività extra-curricolari, poi accolta dal ministro Berlinguer (DPR 567), della proposta di legge per il comodato gratuito dei libri di testo, nonché artefice della campagna nazionale contro la faziosità dei libri di testo scolastici.
Nelle istituzioni
Nel 1998 viene eletta consigliere della Provincia di Roma per Alleanza Nazionale, rimanendo in carica fino al 2002.
Nel 2000 diviene dirigente nazionale di Azione Giovani. Nel febbraio 2001 Gianfranco Fini, presidente di Alleanza Nazionale, la nomina coordinatrice del comitato nazionale di reggenza di Azione Giovani. Nel 2004 viene eletta presidente di Azione Giovani durante il congresso nazionale di Viterbo, a capo della lista “Figli d'Italia”, diventatando la prima presidente donna di un'organizzazione giovanile post-fascista.
Nel 2006 a 29 anni, viene eletta alla Camera dei deputati nella lista di Alleanza Nazionale nel collegio Lazio 1, divenendo la più giovane donna parlamentare della XV Legislatura. Dal 2006 al 2008 è uno dei vicepresidenti della Camera dei deputati: la più giovane di tutta la storia della Repubblica Italiana.
Ministro e presidente di G.I.
Nel 2008, poco dopo l'insediamento della XVI Legislatura diventa, a soli 31 anni, ministro della Gioventù del Governo Berlusconi IV, mantenendo la presidenza di Azione Giovani. Nel settembre dello stesso anno, circa una polemica sull'antifascismo sorta all'interno di An, dichiara: «Basta con questa storia del fascismo e dell'antifascismo. Siamo nati a ridosso degli anni ottanta e novanta, siamo tutti protesi nel nuovo millennio»; «difenderemo i valori sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo».[6] Nell'occasione, l'Unione dei Giovani Ebrei espresse soddisfazione per le sue parole.[6]
Il 1º agosto 2008 la nomina (da lei proposta) del suo vice presidente in AG, Paolo Di Caro, a direttore generale dell'Agenzia nazionale per i giovani, provoca una serie di critiche da parte di esponenti del PD. Critiche che la Meloni respinge al mittente, motivando la sua posizione.[7]
Nel 2009 Meloni diviene presidente del movimento politico giovanile del Popolo della Libertà, denominato Giovane Italia.[8]
Nel novembre 2010 presenta, per conto del ministero, un pacchetto da 300 milioni di euro chiamato Diritto al Futuro, mirante a investire sui giovani e contenente nel complesso cinque iniziative, tra cui agevolazioni per i neo-imprenditori, bonus a favore dei precari, prestiti per gli studenti meritevoli.[9]
Prese di posizione
- Campagna «Mai più Yahoo»
Il 29 agosto 2007 ha lanciato la campagna «Mai più Yahoo», invitando a non utilizzare più i servizi del famoso motore di ricerca reo di aver passato al governo cinese i dati dei dissidenti che utilizzavano i suoi servizi.[10]
- Campagna «pro Tibet»
Il 9 novembre 2007 la Meloni ha anche lanciato la campagna «Oltre il muro dei diritti negati. Libertà in Cina, Tibet e Birmania»[11], e in svariate dichiarazioni aveva chiesto, inascoltata, il boicottaggio dei giochi Olimpici a Pechino.
- Lettera sul caso Quattrocchi
Nell'agosto 2007 ha scritto una lettera a Il Giornale dal titolo "Perché Fabrizio Quattrocchi deve essere ricordato come un eroe"[12]
- Dichiarazioni su Benito Mussolini
Al programma Chiambretti Night su Italia 1 Giorgia Meloni ha dichiarato di essersi recata a Predappio sulla tomba del duce, del quale ha detto: "è un personaggio complesso, va storicizzato".
In altra occasione, ha dichiarato: "Ho un rapporto sereno con il fascismo. Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale. Mussolini ha fatto diversi errori, le leggi razziali, l’ingresso in guerra, e comunque il suo era un sistema autoritario. Storicamente ha anche prodotto tanto, ma questo non lo salva."[13]
- Dichiarazioni sulle leggi ad personam
«Le leggi ad personam bisogna contestualizzarle. Sono delle leggi che Berlusconi ha fatto per se stesso. Ma sono leggi perfettamente giuste»[13].
- Invito al boicottaggio delle olimpiadi di Pechino 2008
Nell'agosto 2008, in occasione della cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici di Pechino, la Meloni ha invitato gli atleti azzurri a boicottare la cerimonia o quantomeno a manifestare in qualche maniera il proprio dissenso verso la politica del governo cinese attuata nei confronti del Tibet. L'invito non è stato condiviso dal premier Silvio Berlusconi né dal ministro degli esteri Franco Frattini, designato a rappresentare l'Italia a Pechino. Anche la delegazione degli atleti azzurri a Pechino non ha appoggiato la posizione della Meloni. [14]. La ministro ha risposto in una lettera nella quale sostiene di non aver mai chiesto di non gareggiare, ma solo un gesto di solidarietà.[15]
- Dichiarazioni sul consumo di droga
Il 31 agosto 2008, intervistata sul problema del consumo di droga tra i giovani, Meloni ha affermato che esiste in proposito una vera e propria emergenza. E ha dichiarato che «è vitale far capire ai ragazzi che chi si impasticca dalla mattina alla sera non è un vincente, ma un mezzo fallito. Il vero ribelle è chi non si droga».[16]
- Dichiarazioni su Jan Palach
Nel gennaio 2009, in visita nella Repubblica Ceca per commemorare la morte del giovane studente di Praga Jan Palach che nel 1969 si diede fuoco per protestare contro l'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'Unione Sovietica, Giorgia Meloni ha presentato un progetto bilaterale italo-ceco rivolto a giovani artisti europei dedicato alla sua figura. Ha quindi dichiarato in proposito: «Il messaggio che Jan Palach lascia ai giovani d'Europa è un esempio di grande amore verso la propria terra e contemporaneamente di ricerca disperata di libertà, perché senza libertà non vale la pena per una vita di essere vissuta»; e definì lo studente di Praga «forse il più giovane tra i padri dell'Europa, per questo è importante che i giovani italiani e d'Europa lo conoscano» per rafforzare il loro senso di identità e appartenenza alla comunità europea.[17]
- Interventi sul caso Englaro
Nel febbraio 2009 Giorgia Meloni è stata una delle principali sostenitrici del decreto legge e del disegno di legge votato in Consiglio dei ministri per fermare all'ultimo momento l'attuazione del protocollo terapeutico concordato con la famiglia Englaro, e che ha innescato un conflitto tra Governo e Presidente della Repubblica.
Intervistata sul caso di Eluana Englaro, Giorgia Meloni ha dichiarato: «sono convinta da sempre che, nel caso di Eluana, la difesa della vita sia il punto da cui bisogna partire prima di ogni altro ragionamento». Sullo scontro istituzionale ha dichiarato: «Qui non si tratta di disconoscere il valore del presidente della Repubblica e il suo ruolo. (...) Siamo in condizioni eccezionali»[18].
- Intervista all'ABC sugli scandali sessuali di Berlusconi
Nell'ottobre 2009, durante una intervista con l'emittente pubblica australiana ABC, ad alcune domande sulle mancate risposte di Silvio Berlusconi alle domande di Repubblica circa i suoi scandali sessuali, abbandona l'intervista esclamando "Vi inventate delle cose false e le raccontate in giro per il mondo". "Questo è intollerabile, State giocando con il nostro orgoglio nazionale, con la nostra democrazia!".
- Dichiarazioni sulla sentenza CEDU Lautsi v. Italia
In occasione della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso Lautsi v. Italia sull'Esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche italiane, nel novembre 2009, ha dichiarato: "La decisione della Corte Europea è il prodotto di una furia distruttrice verso ogni simbolo della nostra comune identità. Se l'Europa non ha coscienza dei valori e delle ragioni che la innervano allora è solo un accordo commerciale e niente di più. Per questo motivo ritenevo e ritengo ancora indispensabile un riferimento nella Costituzione europea alle radici cristiane. Quelle stesse radici alle quali dobbiamo il valore del rispetto, della solidarietà e delle libertà, compresa quella religiosa"[19].
Parodie
Giorgia Meloni ha ispirato l'imitazione parodistica impersonata da Paola Minaccioni.
Il libro satirico a fumetti di Alessio Spataro, «La ministronza» [20][21], ispirato a Giorgia Meloni, ha ricevuto numerose critiche di volgarità da destra e da sinistra[22][23].
Note
- ^ Intervista al ministro durante la puntata di Verissimo - Tutti i colori della cronaca del 19/12/2009.
- ^ Governo Italiano - Biografia del ministro Giorgia Meloni
- ^ a b c Biografia sul Blog di Giorgia Meloni
- ^ Q Scuole Network, dati dell'Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione Amerigo Vespucci di Roma
- ^ Affermazione dello stesso ministro alla trasmissione Exit del 1/12/2010
- ^ a b Fascismo, interviene la Meloni «Basta polemiche e ingenuità», Archivio storico del Corriere, 18 settembre 2008.
- ^ Meloni, all'Agenzia Giovani nomina Di Caro, Archivio storico del Corriere, 2 agosto 2008. URL consultato il 23/01/2009.
- ^ Nasce la Giovane Italia. Meloni: niente quote, Archivio storico del Corriere, 6 agosto 2009. URL consultato il 7/11/2009.
- ^ Giovani: Meloni presenta "Diritto al Futuro", pacchetto da 300 mln, Asca, 24 novembre 2010. URL consultato il 28/11/2010.
- ^ «Cina, Giorgia Meloni lancia “Mai più Yahoo!”», su udielle.splinder.com, Azione Giovani, 29 agosto 2007. URL consultato il 23/01/2009.
- ^ «9 novembre, la festa delle libertà», su azionegiovani.org, Azione Giovani.org, 9 novembre 2007. URL consultato il 23/01/2009.
- ^ Lettera aperta a Il Giornale | Azione Giovani
- ^ a b Intervista di Claudio Sabelli Fioretti per Repubblica
- ^ Dalla Turisini ai pugili: "I Giochi non si disertano", Gazzetta.it, 5 agosto 2008. URL consultato il 23/01/2009.
- ^ Giorgia Meloni a Tatanka: "Ho chiesto un gesto, non di non gareggiare", L'Occidentale, 6 agosto 2008. URL consultato il 23/01/2009.
- ^ La Meloni: "Il vero ribelle è chi non si droga", Il Giornale, 31 agosto 2008. URL consultato il 23/01/2009.
- ^ «Il ministro Meloni a Praga lancia un progetto per giovani artisti europei dedicato a Jan Palach», su gioventu.it, Comunicati del Governo Italiano, 16 gennaio 2009. URL consultato il 23/01/2009.
- ^ Luca Telese, La Meloni: "Caro Fini, ecco perché non ti seguo", Il Giornale, domenica 08 febbraio 2009
- ^ Crocefisso/ Meloni, simbolo dell’identita’ europea
- ^ Alessio Spataro, La ministronza, Grrrzetic, 2009, ISBN 978-88-96250-05-1
- ^ ministronza
- ^ Fumetti contro la Meloni, «ministronza» Il ministro incassa solidarietà bipartisan, Corriere della Sera, 11 novembre 2009
- ^ Tutti contro i fumetti su Giorgia Meloni 'La ministronza' fa infuriare destra e sinistra, La Repubblica, 11 novembre 2009
Collegamenti esterni
- Scheda sul sito del Governo Italiano
- Giorgia Meloni, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Fumetto di Spataro "La ministronza"
- Raccolta di interviste, comunicati stampa e dichiarazioni
- Biografia sul sito del Ministro della Gioventù