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Palazzo della Cartiera papale
Ubicazione
StatoNon hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando! (bandiera) Non hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando!
IndirizzoVia della Cartiera
Caratteristiche
TipoScientifico-Industriale
Istituzione26 novembre 2006
FondatoriAmministrazione Provinciale di Ascoli Piceno
[Musei della Cartiera Papale Sito web]

I Musei della Cartiera papale hanno sede nella città di Ascoli Piceno. Sono stati allestiti nelle sale dello storico edificio, dalle linee architettoniche cinquecentesche, del complesso della ex Cartiera papale.

Storia

Il polo museale nasce dalla volontà dell'Amministrazione provinciale ascolana, proprietaria dell'edificio, che dopo averne curato il restauro, concluso nel 2002, ne ha destinato gli spazi interni alle esposizioni a tema scientifico-industriale dei materiali e delle collezioni raccolte. L'inaugurazione è avvenuta il 26 novembre 2006.[1]

Esposizioni

Museo della carta

Al piano terra dell'edificio, nelle Sale della Cartiera, si trova l'allestimento delle ricostruzioni dei macchinari d'epoca con cui si produceva la carta.

Sala delle Macine

Nella sala, al primo piano del fabbricato, vi sono le macine in pietra con cui si lavoravano i cereali nei mulini ad acqua ospitati, in tempi passati, dall'opificio della Cartiera. Alcune di esse sono originali ed altre ricostruite.

Museo di Storia naturale Antonio Orsini

Il museo è stato intitolato al farmacista e naturalista ascolano Antonio Orsini. La collezione, un tempo privata, è attualmente di proprietà dell'Ente Provincia.

Negli spazi del terzo piano del polo museale è stata allestita l'esposizione che mostra la vasta raccolta ottocentesca dei reperti rinvenuti in lunghi anni di escursioni scientifiche condotte dal ricercatore in Italia ed all'estero. Parte del materiale è contenuto in bacheche originali dell'epoca e suddiviso nelle sezioni di:

  • Geognostica, dedicata alle rocce,
  • Orittognostica, per minerali e fossili,
  • Paleontologica per i fossili del paleolitico e del mesozoico.[2]

Vi sono un ricco erbario con più di 11500 piante essiccate e catalogate, due raccolte di fossili: una su travertino e l'altra di reperti rinvenuti nel Piceno ed in Austria, la collezione malacologica che conta circa 1500 esemplari di conchiglie, circa 1260 minerali, 2300 rocce e anche una collezione di legni e di semi.[3]

Appartengono all'esposizione anche strumenti usati dallo scienziato nel corso delle sue ricerche e il suo ampio epistolario che annovera oltre 4000 lettere di corrispondenza intercorsa con altri scienziati del suo tempo.

Storia del museo A. Orsini

Antonio Orsini lasciò le sue collezioni di naturalista alla famiglia ascolana dei Mariotti i quali le donarono all'Istituto Tecnico Agrario Statale della città.[4] L'Amministrazione provinciale ascolana, divenuta in seguito proprietaria della scuola, ha spostato la consistenza delle raccolte presso Palazzo Catenacci, edificio che si affaccia sul corso Giuseppe Mazzini. Da questa collocazione, nel 2006, tutto il materiale scientifico è stato trasferito presso l'attuale sede.

Esposizioni temporanee

Il polo museale ospita, nelle due sale dove si asciugava la carta, mostre temporanee di scienza, di arte e di tecnologia.

Note

  1. ^ http://www.museicartierapapale.it/
  2. ^ Scheda informativa sul Museo di Storia naturale A. Orsini sul sito ufficiale del Comune di Ascoli Piceno. URL consultato il 25 gennaio 2011.
  3. ^ C. Panichi, art. cit. p. 29.
  4. ^ G. Marinelli, op. cit. pag. 231.

Bibliografia

  • Giuseppe Marinelli, Dizionario Toponomastico Ascolano - La Storia, i Costumi, i Personaggi nelle Vie della Città, D'Auria Editrice, Ascoli Piceno, marzo 2009, pp. 74, 231;
  • Chiara Panichi, Fianalmente il Museo Orsini in Flash Ascoli - mensile di vita Picena, anno 1990, n. 147, pp. 28-29;

Voci correlate

Collegamenti esterni

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