WWE

azienda di sport-intrattenimento statunitense

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La World Wrestling Entertainment (spesso indicata con l'acronimo WWE), quotata in borsa allo New York Stock Exchange di New York con la sigla WWE, è una federazione di wrestling statunitense. Attualmente è la principale realtà del wrestling mondiale. Il core business della federazione è rappresentato dagli show televisivi, raggiungendo 14 milioni di ascoltatori negli USA e trasmettendo i suoi show in 30 lingue in più di 145 paesi;[1] tra questi spiccano Raw e Friday Night SmackDown (o più semplicemente SmackDown). La WWE inoltre dà vita a diversi eventi in pay-per-view, il più importante dei quali, WrestleMania, si tiene ogni anno verso la fine del mese di marzo; il giorno prima di questo evento si svolge la cerimonia dell'Hall of Fame, durante la quale vengono premiate ed inserite nell'"Arca della Gloria" le più grandi leggende del mondo del wrestling.

Il proprietario della WWE è Vincent Kennedy McMahon, aiutato nella gestione da sua moglie Linda e dalla figlia Stephanie. Il quartier generale della compagnia è a Stamford (Connecticut), con uffici a Los Angeles, New York City, London, Tokyo, Toronto e Sydney.[2]

Fino al 2002, la federazione rispondeva al nome di World Wrestling Federation (WWF); Il cambiamento in WWE fu necessitato a causa di contenzioso con il World Wide Fund for Nature, noto con lo stesso acronimo. Prima ancora, il nome con cui era comunemente identificata la promotion era World Wide Wrestling Federation (WWWF).

La WWE possiede una federazioni satellite, la Florida Championship Wrestling (FCW). Diverse federazioni hanno in passato ricoperto il ruolo di federazione satellite della WWE; tra queste, le più importanti furono la Deep South Wrestling (DSW), la Ultimate Pro Wrestling (UPW) e la Ohio Valley Wrestling (OVW).

Alla fine del 2°semestre del 2008 l'utile netto della società era pari a 45 milioni di dollari e la sua capitalizzazione azionaria era circa un miliardo di dollari.

Storia

L'inizio/Capitol Wrestling

Nel 1915 Jess McMahon, nonno dell'attuale presidente della WWE Vincent K. McMahon, contribuì a promuovere un match di boxe tra Jess Willard e Jack Johnson. Negli anni successivi McMahon continuò a promuovere match di boxe insieme a Tex Rickard, come ad esempio quello fra Jack Delaney e Paul Berlenbach dell'11 dicembre 1935. Inoltre, McMahon si occupò anche della produzione di concerti dal vivo.

Fu nel 1945 che la famiglia McMahon entrò nel mondo del wrestling. Il figlio di Jess, Vincent J. McMahon, iniziò ad avere un ruolo sempre più importante nel wrestling. Dall'alleanza con Toots Mondt, altro importante promoter di wrestling di quei tempi, nacque nel 1952 la Capitol Wrestling Corporation.[3] La federazione entrò nel circuito della National Wrestling Alliance nel 1953 ed in poco tempo la coppia riuscì a controllare circa il 70% del booking NWA, grazie al grande bacino di utenza della loro promotion.

 
Un House show della World Wrestling Entertainment

World Wide Wrestling Federation

Nel 1963, "Nature Boy" Buddy Rogers era il NWA World Heavyweight Champion ed era Mondt a decidere chi doveva sfidarlo, ma soprattutto dove questa sfida doveva avere luogo.[4] La commissione della National Wrestling Alliance non era soddisfatta di ciò, visto che spesso Mondt obbligava Rogers a combattere nel solo nordest.[4] I tempi erano maturi perché la federazione si stacasse dalla NWA ed andasse per la propria strada; Rogers sarebbe dovuto diventare il perno della federazione e per questo McMahon e Mondt gli chiesero di portare con sé la cintura.[4] Rogers però non era disposto a sacrificare il suo deposito di $25,000 sulla cintura (i detentori della cintura a quei tempi dovevano pagare un deposito per assicurare che loro onorassero i loro impegni di campioni).[4] Rogers perse quindi il titolo contro Lou Thesz a Toronto, in Ontario (Canada) il 24 gennaio 1963,[4] accettando di diventare parte del nuovo progetto di McMahon e Mondt, la World Wide Wrestling Federation.

A metà aprile Rogers si vide assegnare il WWWF World Championship dopo un torneo (fittizio) svolto a Rio de Janeiro, in cui avrebbe sconfitto alla fine Antonino Rocca.[4][5] Perse il titolo contro Bruno Sammartino un mese dopo, il 17 maggio, dopo aver subito un Bear Hug dal suo avversario.[4][6] La WWWF rientrò nella NWA nel 1971 come una federazione regionale e il WWWF World Title perse il suo status di titolo nazionale, divenendo un titolo regionale.[4] Nel mese di marzo 1979 la WWWF cambiò nuovamente nome, diventando World Wrestling Federation (WWF).[4][7] Il cambiamento era puramente estetico e nulla cambiò nella dirigenza o tra i dipendenti.

World Wrestling Federation

 
Vince McMahon divenne negli anni '80 il nuovo padrone della WWE

Nel 1980 Vincent Kennedy McMahon, figlio di Vincent J., fondò la Titan Sports, Inc., e nel 1982 comprò la Capitol Sports da suo padre.[8] Dopo aver scoperto all'età di 12 anni il ruolo di suo padre nel mondo del wrestling, Vince iniziò ad essere costantemente coinvolto nel business. Nonostante il padre avesse sempre criticato l'idea di allargare il proprio orizzonte territoriale, Vince iniziò un processo di espansione che cambiò radicalmente il wrestling. Iniziò col far trasmettere gli show della WWF in televisione in tutti gli Stati Uniti, ricevendo furiose critiche da altri promoter di wrestling, poiché McMahon uscì dalla tradizionale area della WWF, il Nord-Est degli States. McMahon iniziò poi anche a vendere video degli eventi della WWF in tutta la nazione attraverso la sua compagnia di distribuzione Coliseum Video. Infine iniziò a spendere i guadagni prodotti dalla pubblicità, dai contratti televisivi e dalle vendite di videocassette per mettere sotto contratto talenti di federazioni rivali. I promoter di wrestling di tutta la nazione entrarono in competizione con la WWF.

 
Hulk Hogan, simbolo dell'era gimmick, sul ring insieme a Brutus Beefcake, altro lottatore noto dell'epoca

Hulk Hogan, grazie alla sua apparizione in Rocky III, aveva una notorietà nazionale che pochi altri wrestler potevano offrire, il che spinse McMahon a metterlo sotto contratto. Insieme ad Hogan vennero portati in WWF Roddy Piper, Jimmy Snuka, Don Muraco, Paul Orndorff, Greg Valentine, Ricky Steamboat, The Iron Sheik e Jesse Ventura (sebbene Ventura lottò raramente nella WWE, a causa di una malattia polmonare che lo portò al ritiro; Ventura divenne quindi commentatore WWF insieme a Gorilla Monsoon)[9]. Sebbene in WWF ci fosse già da anni André the Giant, lottatore popolarissimo, che secondo il Guinness Book of World Records era diventato nel 1974 il wrestler più pagato al mondo, era indubbiamente Hogan la stella principale della federazione, e per molti anche la ragione principale del boom della WWF.

La vera e propria rivoluzione iniziò con una delle più grandi idee di McMahon, ovvero WrestleMania.[8] Il progetto di McMahon era quello di creare un evento in Pay-per-view che potesse diventare, col passare degli anni, una sorta di Super Bowl del wrestling professionistico. L'idea di un evento così non era nuova nel Nord America: la NWA organizzava infatti StarrCade già da qualche anno. McMahon voleva però aumentare sempre di più la fetta di pubblico della WWF. Con la prima edizione di WrestleMania la WWF strinse con MTV un accordo sia per la copertura televisiva, sia per la programmazione della WWF, dando vita a quella che fu definita la Rock "n" Wrestling Connection. McMahon invitò allora nella sua federazione celebrità come Muhammad Ali, Mr. T e Cindy Lauper per aumentare la pubblicità per WrestleMania attirando l'attenzione dei media di tutti gli USA.

L'Era Gimmick: il boom del pro-wrestling

 
Ted DiBiase, uno dei simboli dell'Era Gimmick.

La nuova formula di ciò che McMahon riteneva lo Sport Entertainment coincise con un clamoroso successo finanziario della prima edizione di WrestleMania, datata 31 marzo 1985; con questo evento vennero gettate le basi per quella che è stata definita "Era Gimmick", ovvero un periodo in cui ogni atleta si presentava come un personaggio stereotipato, facilmente riconoscibile e caratterizzante, simbolo di una professione (Il Poliziotto, l'Esattore delle Tasse, il Barbiere o il Modello) o di un ideale (l'Uomo da un Milione di Dollari, ed i tanti Difensori della patria).[10]

L'uomo immagine di questa nuova era del Wrestling è stato senz'altro Hulk Hogan, il quale si distingueva per il grande carisma e la grande imponenza fisica. Grazie al successo di WrestleMania I, la stessa divenne un evento annuale da svolgersi ogni anno in primavera, tra marzo ed aprile. Oltre a Hogan iniziarono ad affermarsi altre grandi star che facevano del fisico il loro punto forte, come The Ultimate Warrior e Randy Savage. Ma la WWF poteva vantare anche un'eccellente divisione tag team, con una miriade di coppie eccelse quali The Rockers, Demolition, The Hart Foundation, The British Bulldogs e The Fabulous Rougeaus.

Nel 1987 la WWF aumentò ancora il successo della compagnia producendo ciò che è stato considerato il picco del boom del wrestling degli anni '80, WrestleMania III. In quello che fu presentato dalla WWF come "the biggest main event in sports entertainment"; si sfidarono il WWF Champion Hulk Hogan e André the Giant, con in palio il titolo detenuto da Hogan; il bodyslam eseguito da Hogan su Andrè è uno dei momenti simbolo dell'intera storia della WWF.[11] Grazie al successo di WrestleMania, McMahon decise di aggiungere altri tre eventi annuali, uno per ogni stagione dell'anno: Survivor Series in autunno (prima edizione nel 1987), SummerSlam in estate (prima edizione nel 1988) e Royal Rumble in inverno (prima edizione nel 1988).

 
Andre the Giant abbandonò la WWF nel 1990.

Genericamente WrestleMania VI (1 aprile 1990) è considerata la fine dell'Era Gimmick per una serie di ragioni: l'ultima apparizione di Andre the Giant, l'ultima apparizione di Nikolai Volkoff come heel (il suo turn face rifletteva la fine della Guerra fredda) e soprattutto lo scontro fra Hulk Hogan e The Ultimate Warrior, l'unico lottatore che in quel periodo raggiunse livelli di popolarità pari a quelli di Hogan. La sconfitta pulita di Hogan segnò il passaggio di consegne al suo avversario, nuovo simbolo della federazione e della fine di un'intera era;[12] Warrior comunque non fu all'altezza delle aspettative ed Hogan vinse il titolo mondiale altre tre volte nei tre anni successivi, nonostante diversi annunci di ritiro.

La New Generation

 
The Undertaker, uno dei lottatori della nuova generazione

La WWF cadde molto in basso in seguito ad un'accusa molto grave: McMahon e molti dipendenti della federazione vennero accusati di spaccio ed abuso di steroidi nel 1993[13] e vi fu addirittura un'accusa per violenza sessuale; alla fine Vince McMahon fu scagionato il 22 luglio 1994,[14] ma la vicenda lasciò un segno molto profondo: il processo fece spendere alla WWF circa 5 milioni di dollari, in un periodo in cui i redditi erano al minimo storico. Per risollevare economicamente la federazione, McMahon tagliò di circa il 40% gli stipendi di molti wrestler e staffer (e del 50% nel caso di manager, come i casi di Bobby Heenan e Jimmy Hart, che lasciarono entrambi la federazione); molti dipendenti non accettarono questa situazione e decisero di lasciare la WWF. Tra il 1994 ed il 1996 molti campioni si accasarono alla nuova concorrente, la World Championship Wrestling di Ted Turner.

La WWF fu costretta a rivolgere la sua attenzione a quelli che fino a poco tempo prima erano i mid-carders della federazione, coloro che combattevano gli incontri meno importanti. Fu così che alcuni giovani talenti come Shawn Michaels, Bret Hart, Diesel, Razor Ramon e The Undertaker vennero catapultati verso il main event. Nacque così la "WWF New Generation" (Nuova Generazione della WWF).[15]

Nel frattempo la WWF aveva rivoluzionato il panorama del wrestling televisivo col debutto del suo show settimanale via cavo WWF Monday Night Raw.[16] Dopo esser diventato un grande successo, la WCW nel 1995 rispose con WCW Monday Nitro, show via cavo posto nella stessa fascia oraria di Raw, destinato a provocare molte conseguenze negative per la WWF.[17]

La Monday Night War

 
Eric Bischoff fu l'ideatore di Monday Nitro.

Con la nascita di Nitro ebbe infatti inizio la cosiddetta "Monday Night War" ("Guerra del lunedì sera"), una sfida a suon di audience televisivo tra WWF e WCW; entrambe occupavano la stessa fascia oraria con i rispettivi show: da una parte Monday Night Raw, cavallo di battaglia della WWF, dall'altra Monday Nitro, spettacolo nuovo di zecca ideato dall'head booker Eric Bischoff in onda su una rete di Turner, la TNT.[18] Se all'inizio la sfida risultava equilibrata, la situazione cambiò radicalmente dalla metà del 1996: grazie al carisma ed alla notorietà dei talenti appena "scippati" alla WWF, quali ad esempio Scott Hall e Kevin Nash, alla geniale invenzione del nWo ed a decisioni di booking molto azzardate la WCW superò la sua rivale sia in popolarità, sia in ratings. Per rimediare ad un crollo dell'audience che aumentava sempre di più, la WWF dovette rispondere con una rivoluzione del prodotto che portò alla nascita della cosiddetta "Attitude Era".

L'Era Attitude e lo Screwjob di Montreal

  Lo stesso argomento in dettaglio: Screwjob di Montreal.

Nella seconda metà degli anni '90 vi fu un nuovo boom nel mondo del wrestling. Le faide e i tipi di incontri sviluppati nella seconda metà degli anni '90 introdussero una nuova era nel wrestling. I fan della WWF iniziarono a sostenere i "cattivi" piuttosto che i "buoni". I cambiamenti del creative team della WWF trasformarono il wrestling in una sorta di "lotta da strada": la WWF si scostò dal tipico prodotto "per famiglie" che era solita mandare in onda ed iniziò a farcire i suoi show con maggiore violenza, basandosi su uno stile più vicino alla vita di tutti i giorni. Nonostante i cambiamenti rivoluzionari nello sport-entertainment che la WWF introdusse, quest'ultima ebbe un pesante crollo finanziario, che portò la federazione di Stamford molto vicina alla liquidazione.

 
Steve Austin, simbolo dell'era attitude

Intanto McMahon riuscì a trattenere Bret Hart dalle lusinghe della WCW.[19] In assenza di Hart dopo WrestleMania XII, quando il wrestler canadese decise di prendersi una pausa di ben otto mesi, la WWF iniziò il grande push del controverso Stone Cold Steve Austin, a partire dal famoso discorso "Austin 3:16" pronunciato dopo aver sconfitto Jake Roberts nella finale di King of the Ring 1996.[20]

WrestleMania 13 vide Hart battere Austin in un submission match.[21] McMahon incentrò le vicende principali della sua compagnia intorno Hart, Austin e Shawn Michaels, con faide incrociate fra di loro per la maggior parte dell'anno. Nonostante Hart fosse uno dei wrestler più amati nella federazione, la dirigenza lo fece turnare heel, con la rinascita dell'Hart Foundation in chiave anti-USA, mentre Austin incominciò ad essere acclamato dai fan, nonostante gli sforzi per dipingerlo come l'heel definitivo; Stone Cold fu uno dei primi casi di tweener della WWF. Rocky Maivia entrò nella Nation of Domination dopo che i fan rifiutarono la sua immagine da "buono",[22] mentre Shawn Michaels fondò la stable di ribelli D-Generation X con Triple H e Chyna;[23] similmente al personaggio di Stone Cold Steve Austin, la DX era concepita come un gruppo che non s'interessava di cosa i fan o gli altri wrestler pensassero di loro. Michaels dichiarò successivamente che il concetto della DX fu introdotto dopo che egli stesso persuase McMahon a rendere il prodotto della compagnia più crudo. L'Hell in a Cell Match fra Shawn Michaels e The Undertaker introdusse nuovi standard di violenza mai raggiunti fino ad allora in WWF.[24]

 
Bret Hart fu il protagonista del controverso Screwjob di Montreal.

Il 1997 finì con il controverso abbandono dalla federazione di Bret Hart, poi conosciuto come Screwjob di Montreal.[25] Vince McMahon dovette affrontare l'odio nei suoi confronti da parte dei fan, dei critici e dei suoi stessi dipendenti; il padrone della WWF decise di sfruttare questo fenomeno con la creazione del personaggio di di "Mr. McMahon", il boss dittatoriale della federazione che favoriva i cattivi che erano "buoni per il business" a dispetto dei buoni ed "inutili" come Austin.[26]

Questo portò ad un feud tra Stone Cold e McMahon; tale feud, assieme alla D-Generation X che aumentò la sua notorietà grazie all'ingresso temporaneo nella stable di Mike Tyson,[20][27] portò alla creazione della nuova "Era Attitude" o "Era Austin";[20] la WWE considera come data d'inizio di questa nuova era il 29 marzo 1998, quando Stone Cold Steve Austin divenne WWF Champion contro Shawn Michaels a WrestleMania XIV, diventando il nuovo simbolo della federazione.[20][20][28][29]

Nonostante Nitro continuasse ad avere ascolti più alti di Raw, McMahon ed i suoi non si diedero per vinti ed i fatti gli diedero ragione: col tempo la "Nuova Generazione" iniziò ad appassionare sempre più i fans; Stone Cold Steve Austin, The Rock, Mick Foley e la D-Generation X acquisirono una notorietà senza precedenti e diventarono il fulcro della nuova WWF ed il simbolo del nuovo approccio al wrestling.

 
The Rock, altro grande esponente dell'era attitude

Il 13 aprile 1998 Raw battè finalmente Nitro, in termini di ascolti, dopo 84 settimane, grazie all'incontro annunciato fra McMahon e Austin. L'evoluzione degli incontri, sempre più brutali grazie alle nuove stipulazioni introdotte, era propedeutica all'aumento del pubblico; fra i tipi di match più violenti spiccavano l'Hell in a Cell, che raggiunse l'apice di violenza con la sfida fra The Undertaker e Mankind,[24] e l'Inferno Match, introdotto da Kane contro The Undertaker.[30]

Parallelamente, le cose in WCW iniziarono a girare nel verso sbagliato: il numero eccessivo di primedonne, il lancio verso il main event di persone che col wrestling non sembravano avere molto a che fare ed alcune storylines al limite dell'assurdo cominciarono a rendere sempre meno interessante il prodotto WCW.

Il prodotto WWF era ormai tornato ad essere il più seguito negli Stati Uniti, ma il processo di rinnovamento intrapreso a Stamford non fu privo di critiche. Molte famiglie furono scioccate dalla violenza degli show dalla WWF. Inoltre vi fu molto sdegno, specialmente fra i gruppi femministi, per l'uso di donne succintamente vestite per attrarre spettatori. Comunque questa nuova controversa WWF era la più interessante di sempre per i telespettatori e ciò portò alla ripresa della federazione di Stamford.

Nel 2004 la WWE ha pubblicato un DVD intitolato "The Monday Night War" che racconta la battaglia tra le due federazioni.[18][31] Anche in questo caso sono state molte le critiche piovute sulla WWE, attaccata per aver creato un lavoro completamente di parte che aveva come obiettivo quello di far sembrare la WWF nettamente superiore alla WCW.

La morte di Owen Hart
  Lo stesso argomento in dettaglio: Owen Hart.

Il 23 maggio 1999, durante il pay-per-view Over the Edge, il wrestler Owen Hart morì cadendo da circa 16 metri sul ring.[32] Hart, che interpretava la gimmick di The Blue Blazer, avrebbe dovuto combattere un match contro The Godfather valido per il titolo intercontinentale;[33] il wrestler avrebbe dovuto compiere un'entrata spettacolare calandosi con una corda dalla sommità dell'arena, ma il costume del lottatore si impigliò nell'imbragatura e il lottatore precipitò impattando dapprima contro un paletto del ring e poi rimbalzando sulle corde.[34] I soccorsi furono tempestivi ma inutili, poiché Hart morì prima di arrivare all'ospedale.[34]

La scena non andò in onda perché proprio in quel momento veniva trasmessa un'intervista pre-registrata di Hart; il pubblico presente nell'arena, non capendo fino in fondo la situazione, restò a guardare i soccorsi al lottatore, mentre il pubblico a casa fu informato da Jim Ross dell'avvenuto incidente; lo stesso Ross mise subito in chiaro che quanto accaduto non era frutto di una storyline.[34] Si decise comunque di continuare lo show perché, come disse Vince McMahon, era quello che Owen avrebbe voluto.

 
Owen Hart

Più avanti nel corso dello show, un Jim Ross palesemente emozionato annunciò al pubblico a casa la morte del wrestler con le seguenti parole:

(inglese)
«...I have the unfortunate responsibility to let everyone know that Owen Hart has died. Owen Hart has tragically died from that accident here tonight[35]»
(italiano)
«...Ho la grande responsabilità di far sapere a tutti che Owen Hart è morto. Owen Hart è tragicamente morto a causa di quell'incidente, qui, stasera»

Il pubblico dell'arena fu informato del decesso alla fine dello show.[34] Vince McMahon convocò una conferenza stampa e rivolse le sue condoglianze alla famiglia del lottatore.

Il giorno dopo, 24 maggio, la consueta puntata di Raw fu trasformata in un tributo al lottatore scomparso e fu chiamata Raw is Owen; fu trasmessa dallo Scottrade CenterKiel Center di St. Louis.[36] Molti lottatori ricordarono Hart nel corso della trasmissione, che terminò con Stone Cold Steve Austin intento in un ipotetico brindisi con una immagine proiettata di Hart sul maxi schermo.[36][37] Anche la World Championship Wrestling (federazione nella quale militava il fratello di Owen, Bret), salutò per l'ultima volta il wrestler facendo risuonare per tre volte il gong.

Ci sono varie discussioni sulla documentazione dell'incidente: esistono varie fotografie scattate dal pubblico, che ritraggono gli attimi immediatamente successivi alla caduta e i primi soccorsi, falsi invece sono i video ritrarrebbero il momento della caduta che girano da anni sul web; un video dell'accaduto tuttavia esiste, registrato dalle varie telecamere della WWE, ma non è stato mai reso pubblico.

Il business avanza
 
Una foto scattata durante SmackDown, tv show introdotto nel 1999, nell'anno di nascita

Il 29 aprile 1999 la WWF fece il suo ritorno in una televisione terrestre lanciando uno speciale show chiamato SmackDown sulla rete televisiva UPN. Lo show acquisì una cadenza settimanale a partire da giovedì 26 agosto 1999. SD! è stato uno dei programmi di maggior successo che UPN abbia mai avuto. Intanto l'audience di Raw continuarono a salire; il segmento This Is Your Life fra The Rock e Mick Foley del 27 settembre 1999 raggiunse il rating di 8.4, che è fino ad oggi il picco d'audience di qualsiasi show settimanale di wrestling.[38]

Il 19 ottobre 1999, la compagnia che detiene il controllo della WWF, ossia la Titan Sport (rinominata poi World Wrestling Federation Entertainment, Inc.) iniziò ad essere quotata in borsa: vennero offerte 10 milioni di azioni al prezzo di $17 l'una.[39] La WWF annunciò poi il suo desiderio di diversificare le sue attività: aprì un locale a Times Square (il "The World"), iniziò a produrre film e musica e cominciò anche ad occuparsi della pubblicazione di libri.

 
The Big Show, uno dei lottatori arrivati dalla WCW

Nonostante l'abbandono di Austin a causa di un infortunio al collo, e l'infortunio ad un pettorale di The Undertaker, la WWF continuò a dominare gli indici d'ascolto con wrestler come The Rock e Triple H. La WWF mantenne altò il loro audience grazie ad un prodotto rinnovato, dovuto alla nomina di head writer di Chris Kreski al posto di Vince Russo, passato in WCW[40] a causa della grande mole di lavoro aumentata dopo l'introduzione di SmackDown. Kreski ha ideato molte delle storyline principali dell'epoca, come la faida per il WWF Title fra Triple H e Cactus Jack, il triangolo Triple H/Kurt Angle/Stephanie McMahon e la faida fra gli Hardy Boyz, Edge e Christian e i Dudley Boyz combattuta nei nuovi TLC match. Inoltre l'introduzione di ex-wrestler WCW ed ECW come Big Show, Chris Jericho, Chris Benoit ed Eddie Guerrero e il push di lottatori "Made in WWF" come Kurt Angle, The Dudley Boyz, The Hardy Boyz, Rikishi ed Edge e Christian rafforzò il roster della WWF, togliendo contemporaneamente ogni possibilità alla WCW di tornare ad essere una seria minaccia per la WWF.

Il 25 settembre 2000 Raw si spostò da USA Network a TNN.[41] Questo coincise col ritorno di Steve Austin, dopo esser stato inattivo quasi per un anno a causa del suo infortunio.[20] Nonostante il ritorno delle sue star più grandi (nello stesso anno tornò anche The Undertaker[42]) i rating della WWF incominciarono ad abbassarsi lentamente. Chris Kreski lasciò la compagnia e Stephanie McMahon divenne l'head writer.

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Il set di WrestleMania X-Seven durante l'entrata di The Rock

Nonostante questo la WWF presentò ciò che è considerato il loro più grande evento di ogni tempo, WrestleMania X-Seven, con l'incontro per il WWF Title fra The Rock e Stone Cold Steve Austin nel main event.[43][44][45] Alla fine delllo show Vince McMahon aiutò Steve Austin a vincere, scatenando il suo turn heel.[46] Austin formò un'alleanza con Triple H chiamata Two-Man Power Trip,[20] su cui si incentrarono le storyline della WWF in primavera. Ma mentre iniziava una nuova fase della WWF, la federazione di Stamford perse due delle sue più grandi star, Triple H e Chris Benoit, a causa di infortuni. Fu durante questo periodo che l'audience incominciò ad abbassarsi decisamente, dovuto sostanzialmente alla morte di WCW e ECW, il turn heel di Steve Austin e l'assenza di alcuni grandi nomi.

Intanto nel 2001 la WWF, in collaborazione con la rete televisiva NBC, inaugurò la prima stagione della X Football League, una nuova lega professionistica di Football americano. La lega ebbe sorprendentemente alti indici d'ascolto per le prime settimane, per poi essere cancellata dai palinsesti della NBC per successivi indici d'ascolto bassi.[47]

L'Acquisizione della ECW e della WCW
 
Rhyno e Tajiri, due dei wrestler arrivati dalla ECW

Il 5 febbraio 2001 Jim Ross scrisse nel suo "Ross Report" che i lottatori della Extreme Championship Wrestling Justin Credible, Jerry Lynn e l'ECW World Heavyweight Champion Rhyno erano passati alla WWF. Lynn e Rhyno avevano accordi verbali mentre Credible aveva firmato un contratto di tre anni il 26 gennaio. Paul Heyman debuttò come nuovi commentatore al posto di Jerry Lawler.[48] La ECW fallì nell'aprile di quello stesso anno.[49]

Il successo dell'Attitude fu enorme, la WCW non riusciva a tener testa alla WWF che con la nuova direzione creativa vinceva su tutti i fronti. La situazione finanziaria della federazione di Turner peggiorava notevolmente e questo rappresentava un grave problema: la fusione tra la America Online (la più grande fornitrice di servizi via internet degli Stati Uniti) e la Time Warner di Ted Turner (società che de facto possedeva la WCW) era ormai imminente, la Warner non poteva portare in dote una sua divisione - la WCW per l'appunto - con un bilancio così in rosso. Si decise di effettuare comunque la fusione e di vendere in seguito la divisione in perdita.[50] Le trattative per la vendita furono serrate; apparirono sulla scena diversi gruppi interessati all'acquisto della federazione. Il più interessato sembrava Eric Bischoff che si fece portavoce di un gruppo chiamato "Fusient Media Ventures". Tutto sembrava procedere per il meglio, Bischoff si comportava già da leader della federazione, licenziando molti lottatori ritenuti inutili. Accadde però il colpo di scena: nel marzo 2001 le trattative tra la AOL Time Warner e la Fusient Media Ventures, ormai praticamente concluse,[51][52] saltarono.[53] Entrò in scena una nuova, agguerrita concorrente: la WWF. Per la modica cifra di 7 milioni di dollari la World Wrestling Federation acquistò la World Championship Wrestling.[54][53]

 
Shane comprò (secondo le storyline) la WCW, dando inizio all'Invasion.

Durante l'ultima puntata di WCW Monday Nitro, Vince McMahon annunciò a Raw di aver comprato la WCW.[55] Comunque i fans di tutto il mondo furono scioccati quando Shane McMahon, figlio di Vince, annunciò a Nitro che di fatto fu lui ad aver comprato la WCW e non Vince.[55] In un momento surreale, i due show finirono a schermo diviso (ognuno poteva guardare nel titantron cosa succedeva nell'altra arena). Si disputò un match fra Vince e Shane McMahon a Wrestlemania X-Seven, che è considerato l'inizio della fallita storyline dell' "Invasion".[56] Mesi dopo, McMahon ed Eric Bischoff posero fine ai loro contrasti: Bischoff firmò un contratto con la WWE per interpretare il "General Manager" di Raw.[53]

La fine dell'Era Attitude

L'Era Attitude incominciò il suo declino a Wrestlemania X-Seven, considerato da alcuni addirittura l'evento che decretò la fine dell'era.[57] Il writing team (guidato allora da Stephanie McMahon), secondo l'opinione di molte persone iniziò a perdere la sua originalità creativa; le gimmick di successo venivano cambiate senza necessità e la stella della federazione Steve Austin, fino ad allora il più amato dai fan, divenne Heel. Intanto, Triple H e Chris Benoit, due dei wrestler principali della compagnia, si infortunarono; il primo soffrì di uno strappo del quadricipite nel mese di maggio, il secondo si infortunò al collo a giugno. Come se non bastasse, The Rock lasciò la federazione per alcuni mesi per girare il film Il Re Scorpione[58] e Chyna, la principale diva della WWF, lasciò la federazione per controversie sul suo contratto.[59]

L'Invasion
  Lo stesso argomento in dettaglio: Invasion (wrestling).
 
Kurt Angle, uno dei protagonisti della guerra WWF-Alliance

Nel periodo dell'Invasion, le star della World Championship Wrestling, acquistata secondo le storyline da Shane McMahon, invasero la WWF.[60] Il feud interpromozionale era atteso da tutti i fan che sognavano da tempo match tra le più grandi star delle due promotion. L'angle tuttavia fu un vero e proprio fallimento.[61] Il motivo principale era che le principali stelle della WCW erano sotto contratto con l'ex società madre della WCW, ossia la AOL Time Warner, e quindi non erano comprese nel "pacchetto WCW" acquistato dalla WWE. Questi wrestler decisero perciò di non lottare per la WWF fino alla fine del loro contratto con l'AOL Time Warner, in modo da poter continuare ad intascare il lauto stipendio previsto dai loro onerosi contratti.[62] Inoltre la faida era quasi totalmente a favore della WWF visto che le vittorie da parte dei rappresentanti della WCW erano ben poche, rendendo la storia poco emozionante.

Il 9 luglio 2001 le stelle della WCW e quelle dell'Extreme Championship Wrestling (acquistata, secondo la storyline, da Stephanie McMahon, figlia di Vince e quindi sorella di Shane) unirono le forze formando l'Alliance;[63] alla guida del gruppo c'erano i fratelli McMahon con il supporto dell'ex proprietario della ECW Paul Heyman.[48] L'Alliance sfidò la WWF ad un match fra le due compagini allo speciale pay-per-view denominato per l'occasione InVasion.[64][65] Vince McMahon decise quindi di allearsi con il suo più acerrimo nemico, ossia Stone Cold Steve Austin, per battere l'Alliance. Stone Cold accettò, ma ad InVasion Austin tradì la WWF permettendo all'Alliance di conquistare la vittoria.[66][67] Stone Cold divenne in breve tempo il leader degli invasori. Vi fu il ritorno di The Rock, dopo un periodo di pausa di molti mesi: fu lui ad occupare il ruolo di nuovo leader della WWF nella guerra contro l'Alliance.[58] Anche Kurt Angle, in seguito, tradì la WWF per passare all'Alliance.[68]

 
Heyman, ex proprietario dell'ECW e commentatore WWF, supportò l'Alliance.

Per porre fine all'Invasion, Vince McMahon fece una sfida all'Alliance, ossia un "Winner-Take-All Match" da tenersi a Survivor Series 2001: in pratica un match con 5 membri di una fazione per ogni parte, in cui il team vincente avrebbe preso il controllo della federazione. Nel match decisivo il Team WWF, capitanato da The Rock, sconfisse l'Alliance, capitanata da Steve Austin, grazie all'aiuto di Kurt Angle rivelatosi una talpa della WWF nell'Alliance.[69][70] L'Invasion contribuì comunque al declino degli indici d'ascolto degli show WWF e della presenza del pubblico nelle arene. Comunque, molte star WCW e ECW firmarono un contratto con la WWF, come Gregory Helms, Torrie Wilson, Booker T, Lance Storm e Rob Van Dam.

Benché l'Invasion venga considerata un fallimento come storyline,[61] durante questo periodo nacquero comunque grandi rivalità fra i membri delle fazioni nemiche, su tutte quella fra Kurt Angle e Stone Cold Steve Austin, da molti indicata come la faida migliore del 2001 nonché una delle migliori di sempre.

L'Undisputed Championship
  Lo stesso argomento in dettaglio: WWE Undisputed Championship.
 
Nel 2001 Ric Flair tornò dopo una decina di anni in WWE

Dopo il periodo dell'Invasion avvennero molti cambiamenti nella WWF. "The Nature Boy" Ric Flair tornò nella federazione come, secondo le storyline, "co-proprietario" della federazione, dando vita ad una faida con l'altro co-proprietario, Vince McMahon.[71] Jerry "The King" Lawler ritornò al commento di Raw, dopo aver abbandonato la federazione l'anno prima.[72] Steve Austin ritornò di nuovo il beniamino delle folle che era prima di Wrestlemania X-Seven. Inoltre, come già menzionato, alcune star dell'Alliance divennero membri fissi del roster WWF.

File:WWF Undisputed Championship.jpg
Il WWF Title ed il WCW Title che furono unificati nel 2001.

La WWF si trovava poi con due campioni del mondo: infatti The Rock era il WCW Champion e Steve Austin era il WWF Champion. Altri titoli acquisiti dalla WCW vennero invece unificati a titoli WWF nel corso di Survivor Series.[69][70] Vince McMahon annunciò un torneo per Vengeance 2001 in cui sarebbero stati unificati i due titoli mondiali, con il campione che avrebbe indossato entrambe le cinture. The Rock avrebbe affrontato nella prima semifinale Chris Jericho, mentre Steve Austin avrebbe affrontato nella seconda semifinale Kurt Angle.[73] Il vincitore del torneo fu sorprendentemente Jericho, che divenne il primo campione indiscusso dai tempi di Lou Thesz.[73][74][75][76] Jericho riuscì a vincere solo grazie all'intervento di Booker T nella sua finale contro Austin, poiché Booker era ancora sconvolto dalla fine dell'Invasion.[73]

New World Order (nWo)
  Lo stesso argomento in dettaglio: New World Order (wrestling).
 
"Hollywood" Hulk Hogan con l'attire dell'nWo sul ring durante WrestleMania X8.

Dopo l'acquisizione della WCW da parte della WWF nel 2001 Vince McMahon riportò nella sua federazione i membri dell'nWo, ossia Hulk Hogan, Kevin Nash, e Scott Hall, al pay-per-view No Way Out del 17 febbraio, 2002.[77][78] Nella storyline ideata per l'occasione, la nWo doveva essere lo strumento degli alleati dei McMahon per mettere in ginocchio la WWF, allo scopo di evitare ai McMahon l'onta di dividere il potere decisionale con il nuovo co-proprietario della WWF Ric Flair.[78] Comunque, dopo la sconfitta a WrestleMania X8 contro The Rock, Hulk Hogan fu aggredito da Hall e Nash e lasciò così la stable.[79][78] Hall e Nash reclutarono due nuovi membri per la nWo: X-Pac (il 21 marzo 2002 a SmackDown registrato a Ottawa)[78][80] e Big Show (il 22 aprile, 2002).[78][81]

La reunion del nWo nella WWF non durò a lungo. Hall venne licenziato a maggio per ragioni personali, probabilmemte legati all'abuso di sostanze stupefacenti. Flair divenne in seguito un semi-membro del nWo dopo il voltafaccia a Stone Cold Steve Austin.[78] Come proprietario di Raw, Flair stipulò un Lumberjack Match il 13 maggio tra Austin e l'ultimo membro del nWo, che si rivelò essere Booker T.[78] Nash introdusse Shawn Michaels nel nWo il 3 giugno 2002.[78] Michaels cacciò Booker fuori dal nWo solo una settimana più tardi.[78] McMahon il 15 luglio 2002, dopo aver riguadagnato pieno controllo sulla WWE, sciolse la stable.[78]

World Wrestling Entertainment

Ruthless Agression

 
Eddie Guerrero con Chris Benoit al termine di WrestleMania XX

Una causa del 2000[82] da parte del World Wildlife Fund contro la World Wrestling Federation si risolse il 6 maggio 2002, quando la federazione cambiò il suo nome in World Wrestling Entertainment, Inc..[83] Questo costrinse la federazione a rilasciare nuova merce come videogiochi, DVD ed altro con il nuovo logo WWE. Per un certo periodo la WWE ha avuto lo slogan Get the "F" out per pubblicizzare il cambio di nome e cambiò l'URL del proprio sito ufficiale da WWF.com a WWE.com.[83] La scelta del termine Εntertainment non fu casuale: in quegli anni la WWF/WWE dovette affrontare anche la controversia del doping e Vince McMahon si vide costretto a dichiarare che quello che andava in onda settimanalmente e nei pay-per-view non era uno sport ma bensì uno spettacolo (entertainment in inglese). Così facendo non dovette più sottostare alle leggi in materia di doping previste per gli sport praticati negli Stati Uniti.[senza fonte]

Il cambio di nome segnò l'inizio della cosiddetta "Ruthless Aggression Era", iniziata dopo WrestleMania X8, con il declino dell'ultima incarnazione dell'nWo in WWE e il Brand Extension.[84] Essa fu caratterizzata da una nuova attenzione per il wrestling lottato, segnato dalla consacrazione a WrestleMania XX dei tecnici Eddie Guerrero e Chris Benoit, le cui morti sono considerate il punto di trapasso di questa nuova era. Fra gli eventi da ricordare durante quest'era ci sono la divisione del roster, il debutto e l'ascesa di Brock Lesnar, John Cena, Randy Orton e Batista, il ritorno dell'ECW, l'introduzione dell'Hall of Fame e del Money in the Bank.

Divisione del roster
  Lo stesso argomento in dettaglio: WWE Brand Extension.
 
Triple H fu nominato primo World Heavyweight Champion

Nell'aprile 2002 la WWF/E iniziò un processo che di fatto divise la federazione in due, creando due roster con wrestler, storyline e cinture diversi.[85] I nomi scelti per indicare i due gruppi furono Raw e SmackDown, derivanti proprio dal nome dei due show che da allora li ospitano. I wrestler divennero esclusiva di uno solo dei due roster; unica eccezione, l'Undisputed Champion e la Women's Champion, poiché i titoli mondiale e femminile potevano essere difesi in entrambi gli show. Nell'agosto 2002 il campione del mondo Brock Lesnar si rifiutò di difendere il suo titolo a Raw, trasformando di fatto il suo titolo in un'esclusiva di SmackDown. La settimana seguente, a Raw, il General Manager Eric Bischoff assegnò il World Heavyweight Championship, nuovo titolo della federazione erede del WCW World Heavyweight Championship, a Triple H.[86]

A seguito della divisione del roster, con cadenza pressoché annuale viene svolta la draft lottery, un evento durante il quale gli atleti cambiano roster.

Con il passare degli anni la divisione dei roster è diventata sempre meno ferrea e attualmente gli atleti si esibiscono spesso in entrambi gli show; inoltre i cambi di roster avvengono anche al di fuori del draft.

Il programma leggende e la WWE Hall of Fame
  Lo stesso argomento in dettaglio: WWE Hall of Fame.

Il programma leggende iniziò in maniera non formale col ritorno in grande stile della cerimonia della WWE Hall of Fame nel 2004 (il giorno prima di WrestleMania XX)[87], che da allora si tiene annualmente nel weekend di WrestleMania. L'introduzione di WWE 24/7 e il successo di DVD sulle carriere di leggende del wrestling come la The Ultimate Ric Flair Collection, Roddy Piper: Born to Controversy e Brian Pillman: Loose Cannon diedero un nuovo lustro alla WWE Hall of Fame che iniziò a portare un senso di nostalgia ai fan di wrestling più "anziani" e permise ad una nuova generazione di fan di guardare match ed eventi di cui potevano solo aver sentito parlare.

La morte di Eddie Guerrero
  Lo stesso argomento in dettaglio: Eddie Guerrero.
 
Eddie Guerrero

La mattina del 13 novembre 2005 gli atleti di entrambi i roster si trovavano in un hotel di Minneapolis, città nella quale avrebbero dovuto svolgersi alcuni show della federazione. Eddie Guerrero però non rispose alla telefonata per il risveglio mattutino e la security si trovò costretta ad aprire la sua stanza. Chavo Guerrero Jr. fu il primo ad entrare e trovò suo zio privo di conoscenza. Chavo tentò una respirazione artificiale ma Eddie fu dichiarato morto all'istante. Eddie morì proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto sostenere un match, per il World Heavyweight Championship, che lo vedeva favorito. Vickie Guerrero, moglie di Eddie, annunciò successivamente che l'autopsia aveva rivelato un decesso dovuto ad infarto e smentì coloro che pensavano che la morte fosse dovuta all'uso di droghe e alcool (sostanze che comunque Guerrero aveva assunto in passato per diversi anni). Eddie Guerrero fu il primo lottatore della WWE a morire dopo l'incidente di Owen Hart. La compagnia organizzò una serata tributo dove si tennero due puntate di Raw e di SmackDown dedicate entrambe a Guerrero.

Vince McMahon annunciò un nuovo piano antidroga per la WWE che riduceva, attraverso controlli più frequenti e precisi, la possibilità di problemi di salute dei lottatori. Il primo atleta a far le spese di questi test fu Eugene, che fu trovato positivo all'uso di una sostanza dopante e venne allontanato per qualche tempo dagli show.

Dopo la morte di Eddie, la WWE ha continuato ad utilizzare il nome dell'atleta in varie storylines, tra le quali la più famosa resta quella tra Randy Orton e l'amico di Eddie Rey Mysterio. Mysterio fu battuto da Orton, ma ottenne ugualmente un match per il World Heavyweight Championship a Wrestlemania 22 che vinse, dedicando il titolo all'amico defunto.

Il breve ritorno della Extreme Championship Wrestling
  Lo stesso argomento in dettaglio: Extreme Championship Wrestling (WWE).
 
Sabu, Tommy Dreamer, Rob Van Dam e The Sandman, ossia gli ECW Originals nelle loro pose tradizionali

La WWE acquistò ufficialmente il nome "Extreme Championship Wrestling" e l'intera collezione di video ECW nel 2003, producendo successivamente una serie di DVD sulla federazione estrema, fra i quali spicca The Rise and Fall of ECW, un documentario (e successivamente anche un libro) sulla storia della ECW. L'enorme popolarità di questo DVD e di altri prodotti legati alla ECW portò all'organizzazione di uno show commemorativo chiamato ECW One Night Stand. ECW ONS ebbe un successo incredibile e ciò spinse la WWE ad organizzarne una seconda edizione l'anno successivo.

Nel maggio 2006, Vince McMahon annunciò che l'ECW sarebbe tornata ad avere un suo show indipendente, ovviamente sempre sotto la proprietà della WWE. La federazione di Stamford iniziò subito la ricerca di veterani della vecchia ECW, come Balls Mahoney, Sabu, Terry Funk e Sandman; a loro si aggiungono ex lottatori ECW già presenti in WWE, come Tazz e Rob Van Dam, lottatori WWE che non hanno mai lottato in ECW, come Kurt Angle e Big Show, e lottatori di federazioni indipendenti come CM Punk; il roster ECW iniziò a prendere forma. Le trasmissioni sul suolo americano iniziarono il 13 giugno,[88] dopo WWE vs. ECW Head to Head e ECW One Night Stand 2006, eventi organizzati proprio per lanciare la nuova ECW. Quest'ultima divenne a tutti gli effetti il terzo roster della WWE, affiancando quello di Raw e quello di SmackDown. Al comando della rinata ECW c'era Paul Heyman, l'uomo che anni fa determinò il successo della ECW, coadiuvato dal suo "allievo prediletto", "The Innovator of Violence" Tommy Dreamer.

 
Il set ECW da gennaio '08.

Il ruolo di Paul Heyman nella nuova ECW diventò ogni settimana sempre più ridotto e la vera guida del nuovo roster diventò Vince McMahon stesso. McMahon cambiò radicalmente l'ECW, eliminando le "Extreme Rules", marchio di fabbrica della ECW, secondo le quali negli incontri non sono presenti né conteggi fuori né squalifiche: i match estremi diventarono sempre più rari e la nuova ECW si scostò completamente da quella originale.

Il 3 dicembre 2006 ad Augusta, in Georgia, si è tenuto December to Dismember, il primo evento in pay-per-view della nuova ECW, che si rivelò un fallimento totale e raggiunse il record negativo di vendite di un PPV della WWE.[89]

Nel corso dello show ECW del 2 febbraio 2010 Vince McMahon ha annunciato la morte del 3° brand della federazione, che da martedi 23 febbraio è stato sostituito da un nuovo show denominato WWE NXT.

La morte di Chris Benoit
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chris Benoit § La morte.

Lunedì 25 giugno 2007 la WWE ha annunciato attraverso un comunicato sul proprio sito internet la morte di Chris Benoit. Il corpo di Benoit è stato rinvenuto nella sua casa di Fayetteville, in Georgia, assieme a quello della moglie Nancy Benoit e di loro figlio Daniel di sette anni. Il 26 giugno la polizia ha ufficialmente dichiarato che si tratta di un caso di doppio omicidio - suicidio: Benoit ha ucciso la moglie venerdì 22 giugno strangolandola e soffocato Daniel sabato 23 giugno, per poi suicidarsi nella notte tra sabato e domenica. È stata la stessa WWE a chiedere alla polizia della Contea di Fayette il 25 giugno di andare a casa di Benoit per controllare che stesse bene; alcuni dipendenti della federazione erano allarmati poiché avevano ricevuto degli strani SMS da Benoit nella notte tra sabato e domenica e chi si era messo in contatto con lui nel pomeriggio di sabato rimase colpito dal suo tono di voce dimesso e stanco. La federazione provò a contattare Benoit in tutti i modi nella giornata di domenica, senza riuscirvi.

 
Chris Benoit

Sulle prime la federazione, che non era a conoscenza della effettiva portata di quanto accaduto, ha annullato la puntata di Raw prevista per la serata di lunedì, trasformandola in uno show di tributo di tre ore in memoria del lottatore. Vince McMahon ha rotto la kayfabe (secondo le storyline, McMahon è ufficialmente morto in un'esplosione) apparendo sul ring e annunciando che lo spettacolo sarebbe stato dedicato al ricordo di Benoit; nel corso dello spettacolo molti wrestler hanno ricordato Benoit con le loro parole e sono stati mandati in onda dei filmati tratti dal DVD dedicato all'atleta canadese. Parimenti, sul sito della federazione sono stati pubblicati testi e filmati nei quali wrestler ed addetti ai lavori ricordavano a modo loro la figura di Benoit.

Tuttavia col passare delle ore si è fatta chiarezza su ciò che è realmente avvenuto nella casa di Benoit ed il comportamento della federazione in merito è radicalmente cambiato: tutti i contenuti commemorativi di Benoit sono stati eliminati dal sito, assieme a tutti gli oggetti di merchandising (come magliette e DVD) ricollegabili alla figura di Chris Benoit. In seguito la WWE ha rilasciato alcuni comunicati[90][91], nei quali sono riportate le cronologie dei fatti per quanto riguarda la federazione: sono stati inseriti tutti gli avvenimenti a partire dalla giornata di sabato che hanno spinto in seguito la federazione a contattare le autorità. Il drastico cambiamento di rotta è stato confermato dalla stesso McMahon nel corso della puntata settimanale di ECW on Sci-Fi: McMahon ha detto che quanto fatto a Raw era una conseguenza delle scarse informazioni in possesso della federazione, ma che dal quel momento, giacché le notizie giunte sono più chiare, di Benoit non si sarebbe più parlato. Tuttavia per una forma di rispetto ed in segno di lutto nella puntata in questione, così come nella successiva puntata di SmackDown, i wrestler si sarebbero limitati esclusivamente a lottare, senza alcun riferimento a feud, angle o storyline.

Sempre il 26 giugno, la WWE ha ufficialmente annunciato che il tour previsto per la metà di luglio in Canada è stato annullato. La puntata di Monday Night Raw di tributo a Chris Benoit non è stata distruibita ad alcuna TV estera ad eccezione di ART Sport (tv araba) e BSkyB (tv inglese) che la hanno trasmessa integralmente. SKY Italia e le altre TV hanno trasmesso un'edizione contenente i migliori match del periodo 2006-2007.

Dopo la morte di Benoit l'emittente televisiva italiana Italia 1 che trasmetteva per l'Italia SmackDown! decise di non trasmettere più il programma.[92][93]

Tempi recenti

La nascita della PG Era/Era Internet
 
Il set di Raw introdotto il 21 gennaio 2008 per l'introduzione dell'HDTV.

Nel gennaio 2008 la WWE iniziò a trasmettere i suoi programmi in alta definizione, con la nascita del marchio "WWE HD".[94] I nuovi DVD sarebbero stati pubblicati in formato Blu-Ray (Come per esempio quello di WrestleMania 24). Per questo, tutti i tre show della WWE adottarono nuovi set somiglianti l'un l'altro.[95] Il primo Pay-per-view ad essere ripreso in alta definizione è stata la Royal Rumble 2008.[96]

Nel corso del 2008 la WWE iniziò un cambiamento nel contenuto delle sue trasmissioni. Tutti gli show WWE iniziarono ad esser catalogati non più come TV-14 (adatti ad un pubblico di età maggiore di 14 anni), ma come PG, ossia programmi che possono esser visti anche dalle fasce più piccole d'età, previa presenza dei genitori.[97] Vince McMahon ha motivato questa scelta notando il cambiamento demografico dei fan WWE. Oltre il 40% dell'audience della compagnia è infatti composto da pubblico femminile e bambini.

Questa decisione ha ovviamente portato alla riduzione della violenza negli show WWE che ha suscitato molte polemiche fra i fan di vecchia data. Il passaggio al PG è stato considerato da molti appassionati la nascita di una nuova "era" della WWE, chiamata appunto PG Era.[98]

Questo periodo è stato definito anche Internet Era, per via del sempre maggior coinvolgimento della rete nel mondo WWE. Il 19 novembre 2008 WWE.com lanciò ufficialmente il suo social network, WWE Universe.[99] Apparso silenziosamente in aprile come WWE Fan Nation, ha adottato il suo nome attuale qualche mese successivo. La piattaforma di WWE Universe è simile a quella di MySpace: ogni utente vi si può registrare gratuitamente Universe e creare un proprio account e blog, postare foto e dialogare sugli appositi topic. Nella stessa data WWE.com lanciò il suo nuovo video player di nuova generazione. Dal suo lancio la visione dei video sul sito è aumentata del 77%.[100]

Titan Tower Massacre
 
Foto della cosiddetta Titan Tower, il quartier generale della WWE a Stamford (Connecticut).

Tra Dicembre 2008 e Marzo 2009, la WWE ha provveduto a tagliare del 10% il personale, per poter così risparmiare circa 20 milioni di dollari in tutto il 2009; questa serie di licenziamenti è stata rinominata "Titan Tower Massacre".[101] I licenziamenti hanno riguardato sia il ring che gli uffici, infatti sono stati licenziati wrestler con una grande esperienza come Val Venis, D-Lo Brown, Hardcore Holly, Snitsky e The Boogeyman, ma anche lottatori molto giovani come Manu, Kevin Thorn e Bam Neely, oltre a wrestler della federazione di sviluppo FCW ed arbitri; questi ultimi hanno subito una grande rivoluzione perché con questi licenziamenti gli arbitri dovettero esser condivisi fra i roster, mentre precedentemente i roster avevano 5 arbitri a testa. Dietro le quinte sono state licenziate molte persone, dagli allenatori ai road agent, per finire ad alcuni booker; tra di essi l' ex WWE Champion e Road Agent Sgt. Slaughter & l'attore e booker di Smackdown Freddie Prinze Jr.. A Sidney la WWE ha definitivamente chiuso gli uffici licenziando tutto il personale.

Il ritorno della "Monday Night War"

Il 27 ottobre 2009 Hulk Hogan annunciò in una conferenza stampa che lui ed Eric Bischoff avevano firmato un contratto con la Total Nonstop Action Wrestling; l'annunciò fu dato al Madison Square Garden, arena il cui nome è tradizionalmente legato alla WWE. I due si riunirono così con il controverso ex booker della WCW Vince Russo, con cui erano in cattivi accordi. Comunque Hogan e Bischoff dichiararono che Russo non sarebbe stato licenziato e che i tre avrebbero provato a lavorare insieme.[102] Poco tempo dopo, il 5 dicembre 2009, Hogan annunciò che TNA Impact!, tradizionalmente in onda di giovedì, sarebbe andato in onda il 4 gennaio 2010 di lunedì sera, orario tradizionale di messa in onda di WWE Raw, con uno show live di tre ore.[103] Sarebbe stata così la prima volta dal marzo 2001 che due federazioni di wrestling si sarebbero sfidate a colpi di rating nel lunedì sera. Fu poi annunciato anche il debutto di Hogan per la stessa serata.[104] La WWE rispose con l'annuncio del ritorno di Bret Hart, che non era apparso in WWE dal Montrel Screwjob del 1997.[105]

L'Impact! del lunedì sera vide i debutti e i ritorni fra gli altri di Scott Hall, Sean Waltman, Eric Bischoff, Sting, Jeff Jarrett, Jeff Hardy, Ric Flair, Sean Morley, Orlando Jordan e Shannon Moore, oltre al preannunciato Hogan. WWE Raw invece mise in scena il confronto fra i protagonisti dello Screwjob di Montreal Bret Hart, Vince McMahon e Shawn Michaels, incontratisi insieme per la prima volta in 12 anni. I rating mostrarono il dominio di Raw con circa 5,6 milioni di ascoltatori contro i 2,2 milioni di Impact![106] Nonostante non riuscì a battere Raw, Impact! superò il precedente record di ascoltatori (1.97 milioni).

Dall'8 marzo 2010 Impact! si sarebbe spostato definitivamente di lunedì sera per sfidare Raw.[107] Eric Bischoff sarebbe tornato così a competere contro la WWE di Vince McMahon, dichiarando tra l'altro in un'intervista che la storia si stava ripetendo.[108] Questo si dimostrò esser vero quando la nuova Monday Night War iniziò allo stesso modo dell'originale; la TNA aveva assunto gli stessi ex-wrestler della WWE che la WCW arruolò, aveva ricreato la storyline degli "Outsiders" nata col passaggio di Kevin Nash e Scott Hall in WCW e, molto più importante, questi erano guidati da Hulk Hogan ed Eric Bischoff. Bischoff dichiarò poi che la TNA non aveva l'obiettivo di battere la WWE in termini di rating, ma invece di guadagnare una significativa fetta di pubblico, aumentando così il numero di fan della TNA.[102]

L'8 marzo 2010 Raw battè Impact! col rating di 3.4, ossai circa 5.1 milioni di ascoltatori, mentre Impact! totalizzò un 0.98 di rating con circa 1.4 milioni di ascoltatori. L'audience di Impact! continuò a diminuire, e dal 5 aprile Impact! iniziò ad esser trasmesso un'ora prima di Raw, il che portò ad un miglioramento dei rating. La nuova guerra degli ascolti durò molto poco, dato che Impact! ricominciò ad esser trasmesso di giovedì sera dal 13 maggio.

Il lancio di NXT e il Nexus
 
Il Nexus nella formazione iniziale

Il 23 febbraio 2010 la WWE lanciò un nuovo programma su Syfy, chiamato NXT, in sostituzione degli show della ECW. Presentato come un incrocio fra un reality show e un tradizionale show di wrestling, NXT risultava una gara fra giovani talenti, aiutati da lottatori professionisti della WWE, con l'obiettivo di contratto con la federazione di Stamford. Il 1º giugno viene incoronato il primo vincitore di NXT, Wade Barrett. Sei giorni dopo la fine della prima stagione i rookie di NXT intervennero nel main event di Raw fra John Cena e CM Punk, attaccando i due lottatori sul quadrato, il team di commentatori e il personale della WWE dell'arena, per poi distruggere lo stesso ring.[109] Durante il segmento Daniel Bryan di NXT attaccò il ring announcer Justin Roberts tentando di strangolarlo con la sua stessa cravatta, azione che la WWE giudicò troppo violenta per la loro programmazione PG. Di conseguenza la WWE annunciò attraverso il loro sito ufficiale, quattro giorni dopo, che Bryan era stato licenziato (legittimo),[110][111] il che suscitò molte polemiche fra i fan già contrari al PG. Nella puntata successiva di Raw la storyline continuò con il licenziamento (kayfabe) di Barrett da parte del general manager Bret Hart.[112] Una settimana dopo il presidente della WWE Vince McMahon licenziò Hart annunciando l'avvento di un nuovo general manager, che cambiò la decisione, mettendo sotto contratto tutti i sette rookie e ripristinando la title shot che spettava a Barrett in qualità di vincitore di NXT. Durante un promo sul quadrato in quella stessa sera i rookie annunciarono la nascita di un'alleanza chiamata Nexus.

Il Wellness Program

In seguito alla morte di Eddie Guerrero la WWE ha dato vita ad un programma di controllo dei propri talenti denominato Substance Abuse and Drug Testing Policy[113] (altresì noto come Talent Wellness Program): i wrestler si sottopongono periodicamente ad analisi e a test antidoping, in modo da monitorare costantemente il loro stato di salute. Il programma è ufficialmente iniziato nel febbraio del 2006 e al 22 maggio 2008 ventinove wrestler sono stati sospesi dalla federazione per aver fatto ricorso a sostanze dopanti o a droghe.[114]

Il Wellness Program è finito pesantemente sotto accusa in seguito al doppio omicidio-suicidio perpetrato da Chris Benoit. Attualmente il programma è oggetto di investigazione da parte del Congresso degli Stati Uniti,[115] con l'intento di capire quanto questo sia effettivamente efficace e se quanto effettivamente dichiarato dalla WWE circa la sua applicazione corrisponde al vero; la WWE ha offerto la sua piena collaborazione.[116] Le audizioni presso l'"House Subcommittee on Commerce, Trade, and Consumer Protection" hanno avuto inizio il 24 settembre.[117]

Il 30 agosto 2007 la WWE ha preso provvedimanti nei confronti di alcuni lottatori sospettati di aver assunto steroidi poiché clienti della Signature Pharmacy, società con base ad Orlando che vende medicinali via internet. Nel febbraio dello stesso anno si scoprì che che la Signature Pharmacy aveva venduto steroidi ed altri medicinali senza prescrizione medica.[118] I seguenti wrestler sono stati sospesi per un periodo di trenta giorni: Charlie Haas, John Hennigan (John Morrison), Darren Matthews (William Regal), Ken Anderson (Mr. Kennedy), Eddie Fatu (Umaga), Shoichi Funaki (Funaki), Chavo Guerrero.[119] Altri due wrestler, Chris Mordetsky (Chris Masters) e Robert Huffman (Booker T), sono stati sospesi per sessanta giorni.[119] Adam Copeland (Edge) e Gregory Helms, anche loro coinvolti nella vicenda ma in quel periodo infortunati, sono stati privati dell'ingaggio per un periodo di trenta giorni.[119] Nell'elenco inoltre figurano anche i nomi di Chris Benoit, Eddie Guerrero e Brian Adams (Crush) (deceduti tra il 2005 ed il 2007), Sylvain Grenier (non più sotto contratto con la WWE) e Johnny Stamboli (ex WWE). Un ultimo wrestler presente nell'elenco, Mike Bucci (Simon Dean), è stato licenziato dalla federazione il 31 agosto.

 
Eddie Fatu (Umaga), licenziato nel giugno 2009 per violazione del Wellness Program, sarebbe poi deceduto nel dicembre dello stesso anno.

La raffica di sospensioni è stata confermata dalla WWE tramite un comunicato sul proprio sito internet; la WWE, come da prassi, non ha reso noti i nomi dei wrestler interessati dal provvedimento.[120] L'avvocato della WWE Jerry McDewitt ha inoltre affermato in un'intervista che al momento l'unico provvedimento preso è l'allontanamento dagli show della federazione per un periodo di trenta giorni nel caso in cui un lottatore sia stato sospeso per la prima volta; qualora non si tratti della prima sospensione, il wrestler verrà sospeso per sessanta giorni. McDevitt ha inoltre precisato che la questione Signature non riguarda solo la WWE: tra i clienti della società figurano anche poliziotti, vigili del fuoco ed atleti professionisti di altri sport, tra cui molti tessarati di squadre della NFL.[121]

Tutto ciò ha portato ad un grande cambiamento delle regole che sottendono al Wellness Program, formalizzato da Stephanie McMahon in una riunione tenutasi il 1 settembre 2007. McMahon ha specificato che: ogni wrestler sarà oggetto di test antidoping prima di essere messo sotto contratto dalla federazione; in caso di positività alla marijuana il wrestler sarà multato di 1000 dollari, ma non sospeso; nuove sostanze, come gli anti-estrogeni, sono state aggiunte alla lista nera; a partire dal 1 novembre, ogni violazione del Wellness Program sarà resa pubblica.[122] I primi due wrestler sospesi in seguito all'applicazione del nuovo regolamento sono stati Harry Smith (D.H. Smith) e Chris Mordetsky (Chris Masters), quest'ultimo alla seconda violazione e quindi sospeso per sessanta giorni.[123]

Una nuova ondata di sospensioni e di licenziamenti ci fu durante il mese di Giugno del 2009. In quel periodo infatti, la dirigenza ha vietato al team booking di lavorare su alcune superstars di Raw perché sarebbero state sospese da lì a breve, in quanto positivi alle analisi dell'antidoping. Nello stesso arco di tempo furono licenziati due wrestler, Eddie Fatu (Umaga) (deceduto il 4 dicembre 2009) [124], che al momento del rilascio era nel roster di Smackdown, e Kenneth Anderson (Mr. Kennedy)[125], lottatore di Raw. La WWE in seguito comunicò che i lottatori avevano infranto per la seconda volta il Wellness Program ed avevano rifiutato la riabilitazione in clinica. Alcuni rumors nei giorni seguenti affermavano insistentemente che anche il WWE Champion, Dave Bautista (Batista), era stato allontanato dalle trasmissioni per una violazione del Wellness Program. Infatti, nella puntata di Raw dell'8 giugno, il neo-campione WWE è stato attaccato dalla stable di Randy Orton, Cody Rhodes e Ted DiBiase jr., la Legacy, causandogli uno strappo del bicipite.[126] Il giorno prima di Extreme Rules, si diffuse la notizia che Batista si procurò effettivamente quell'infortunio, ma nonostante ciò riuscì a vincere lo Steel Cage Match in programma contro Randy Orton e conquistò la cintura di campione WWE.[127] Il 28 agosto 2009, la WWE ha annunciato sul suo sito ufficiale che Rey Mysterio è stato sospeso per 30 giorni a causa della violazione del Wellness Program.

Nel Wellness Program la WWE ha inserito, dal 2008 circa, un nuovo progetto per tutelare le sue Leggende (anche ex wrestler WWF e Hall Of Famer). In questo progetto la federazione di McMahon si impegna a pagare le cure per un programma di recupero dall'alcol e da alcune droghe in una clinica privata ai suoi ex wrestler.

Titoli e riconoscimenti

Campioni

 
John Cena con il World Heavyweight Championship
Titolo Campione/i Attuale/i Vinto il Show/PPV Campione/i Uscente/i
Raw
WWE Championship The Miz 22 novembre 2010 Raw Randy Orton
United States Championship Daniel Bryan 19 settembre 2010 Night of Champions The Miz
SmackDown
World Heavyweight Championship Edge 15 febbraio 2010 SmackDown Dolph Ziggler
Intercontinental Championship Kofi Kingston 4 gennaio 2011 SmackDown Dolph Ziggler
In comune*
WWE Tag Team Championship Santino Marella & Vladimir Kozlov 6 dicembre 2010 Raw Justin Gabriel & Heath Slater
Divas Championship Eve Torres 30 gennaio 2011 Royal Rumble Natalya
  • Il WWE Tag Team Championship e il WWE Divas Championship possono esser conquistati da wrestler di entrambi i roster.

Altri riconoscimenti

Questi incontri speciali vengono indifferentemente disputati, e quindi vinti, da wrestler di tutti e due i roster della compagnia: Raw e SmackDown.

Riconoscimento Vincitore Vinto il
Royal Rumble Winner Alberto Del Rio 30 gennaio 2011
WrestleMania Money in the Bank Jack Swagger 28 marzo 2010
Raw Money in the Bank The Miz 18 luglio 2010
SmackDown Money in the Bank Kane
WWE NXT Winner Kaval 31 agosto 2010
WWE NXT Diva's Winner Kaitlyn 30 novembre 2010
WWE King of the Ring Sheamus 29 novembre 2010
WWE Bragging Rights Trophy SmackDown 24 ottobre 2010
WWE Tough Enough Winner Daniel Puder 14 dicembre 2004
WWE Diva Search Winner Eve Torres 29 ottobre 2007

Tra i riconoscimenti figurano anche il Grand Slam Championship e il Triple Crown Championship.

Campioni delle federazioni di sviluppo

Titolo Campione/i Attuale/i Vinto il Campione/i Uscente/i
Florida Championship Wrestling
Florida Heavyweight Championship Lucky Cannon 3 febbraio 2011 Bo Rotunda
Florida Tag Team Championship Titus O'Neil & Damien Sandow 3 dicembre 2010 Vacante
Florida Divas Championship A.J. 16 dicembre 2010 Naomi
Queen of FCW Aksana 18 novembre 2010 Rosa Mendes

Altri riconoscimenti

Riconoscimento Ultimo vincitore Data
Florida 15 Seth Rollins 13 gennaio 2011

Titoli non più in uso

Pay-per-view

Pay-per-View attuali

 
Il set di WrestleMania 24 tenutosi al Citrus Bowl di Orlando (Florida).
Mese Pay-per-view
Gennaio Royal Rumble
Febbraio Elimination Chamber
Marzo/Aprile WrestleMania
Aprile Extreme Rules
Maggio WWE Over The Limit
Giugno Fatal 4-Way
Luglio Money in the Bank
Agosto SummerSlam
Settembre Night of Champions
Ottobre Hell in a Cell
WWE Bragging Rights
Novembre Survivor Series
Dicembre WWE TLC: Tables, Ladders & Chairs

Pay-per-view cancellati

Pay-per-view Anno/i attivo/i Note
The Wrestling Classic 1985
This Tuesday in Texas 1991
King of the Ring 1993–2002
In Your House 1995–1999
Bad Blood 1997, 2003–2004
Over the Edge 1998–1999 Eliminato dopo la morte di Owen Hart nell'edizione 1999.
Fully Loaded 1998–2000
Invasion 2001
One Night Stand 2005 - 2008
December to Dismember 2006 Questo era l'unico PPV in esclusiva della ECW ma contò un'unica edizione.
New Year's Revolution 2005–2007 Questo pay-per-view è stato rimosso a causa della decisione della WWE di ridurre i numero di eventi in ppv all'anno.
Unforgiven 1998–2008
No Mercy 1999–2008
Taboo Tuesday/Cyber Sunday 2004–2008 Chiamato Taboo Tuesday fra 2004 e 2005 e Cyber Sunday fra 2006 e 2008.
Armageddon 1999–2000, 2002–2008
No Way Out 1998, 2000–2009
Backlash 1999–2009
Judgment Day 1998, 2000–2009
The Great American Bash 2004–2009
Breaking Point 2009

Pay-per-view internazionali

Pay-per-view Anno/i Attivo/i Note
One Night Only 1997 L'evento si è tenuto nel Regno Unito. Era disponibile solo in Europa e Canada.
Capital Carnage 1998 L'evento si è tenuto nel Regno Unito a dicembre.
No Mercy (UK) 1999 L'evento si è tenuto nel Regno Unito a maggio. Un altro PPV chiamato "No Mercy" fu tenuto lo stesso anno negli Stati Uniti.
Rebellion 1999–2002 L'evento si è tenuto nel Regno Unito in ottobre nel 1999 e 2002, a novembre nel 2001 e a dicembre nel 2000.
Insurrextion 2000–2003 L'evento si è tenuto nel Regno Unito a maggio fra 2000 e 2002 e a giugno nel 2003.

Altri grandi eventi

Show televisivi cancellati

Grandi eventi internazionali

Altri show speciali

  • WWE SmackDown 10° Anniversary (2009)
  • WWE SmackDown on SyFy (2010)
  • WWE Raw Old School (2010)

Voci correlate

Note

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Collegamenti esterni

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