Utente:Adert/SandBox3
Politiche, utilizzazione e finanziamenti
Aspetti giuridici
Nazioni contributrici principali
Nazioni contributrici passate
La International Space Station è un progetto congiunto di diverse agenzie spaziali diverse: la canadese (CSA), l'europea (ESA), la giapponese (JAXA - già NASDA), l'agenzia russa (RKA) e quella statunitense (NASA).[1]
Essendo un progetto multinazionale, gli aspetti giuridici e finanziari risultano essere particolarmente complessi. Tematiche di interesse comprendono la proprietà dei moduli, l'utilizzo della stazione da parte delle nazioni partecipanti e le responsabilità per il rifornimento della stazione. I diritti e i doveri sono stabiliti da uno speciale accordo intergovernativo (IGA). Questo trattato internazionale è stato firmato il 28 gennaio 1998 dalle principali nazioni coinvolte nel progetto della Stazione Spaziale: Stati Uniti d'America, Russia, Giappone, Canada e undici stati membri dell'Agenzia spaziale europea (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia , Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito).[2] Un secondo livello di accordi è stato poi stipulato, denominato Memorandum of Understanding (MOU), tra la NASA e l'ESA, CSA, RKA e JAXA. Questi accordi sono poi ulteriormente suddivisi in obbligazioni contrattuali tra le nazioni.[2] L'uso del segmento orbitale russa è stato negoziato a questo livello.[3]
Oltre a questi principali accordi intergovernativi, il Brasile, tramite l'Agenzia Spaziale Brasiliana, aveva inizialmente aderito al programma come partner bilaterale degli Stati Uniti da un contratto con la NASA per la fornitura di strutture.[4] In cambio, la NASA avrebbe fornito al Brasile l'accesso alle sue strutture in orbita, così come una opportunità di volo per un astronauta brasiliano nel corso del programma ISS. Tuttavia, a causa di problemi di costo, il subappaltatore Embraer non è stato in grado di fornire le apparecchiature promesse e così il Brasile ha lasciato il programma.[5] L'Italia ha un contratto analogo con la NASA per fornire servizi analoghi, anche se l'Italia partecipa anche il programma direttamente.[6] La Cina ha espresso spesso l'interesse alla partecipazione al progetto, tuttavia fino al dicembre 2010, non risulta direttamente coinvolta.[7][8] I responsabili delle agenzie spaziali indiane e sud-coreane hanno annuciato, durante l'International Astronautical Congress del 2009, di accedere al programma in funzione di permettere un'estensione della vita della ISS.[9]
Note
- ^ Human Spaceflight and Exploration—European Participating States, su esa.int, European Space Agency (ESA), 2009. URL consultato il 17 January 2009.
- ^ a b ISS Intergovernmental Agreement, su spaceflight.esa.int, European Space Agency (ESA), 19 April 2009. URL consultato il 19 April 2009.
- ^ Memorandum of Understanding Between the National Aeronautics and Space Administration of the United States of America and the Russian Space Agency Concerning Cooperation on the Civil International Space Station, su nasa.gov, NASA, 29 January 1998. URL consultato il 19 April 2009.
- ^ NASA Signs International Space Station Agreement With Brazil, su nasa.gov, NASA, 14 October 1997. URL consultato il 18 January 2009.
- ^ (Portuguese) Emerson Kimura, Made in Brazil O Brasil na Estação Espacial Internacional, su gizmodo.com.br, Gizmodo Brazil, 2009. URL consultato il 9 March 2011. Lingua sconosciuta: Portuguese (aiuto)
- ^ International Space Station (ISS), su asi.it, Italian Space Agency, 18 January 2009. URL consultato il 18 January 2009.
- ^ It's decision time on international space program, su www0.chinadaily.com.cn, Chinadaily.com.cn, 2 June 2010. URL consultato il 16 January 2011.
- ^ Can China enter the international space family?, su universetoday.com, 10 January 2011. URL consultato il 16 January 2011.
- ^ South Korea, India to begin ISS partnership talks in 2010, su flightglobal.com, Flight International, 19 June 2010. URL consultato il 14 October 2009.