Exor

holding della famiglia Agnelli
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Exor, fino al 1º marzo 2009 IFI Istituto finanziario industriale, è una società finanziaria italiana.

Storia

La società è stata fondata il 27 luglio 1927 con il nome di Istituto finanziario industriale dal senatore Giovanni Agnelli[1] allo scopo di riunificare sotto un'unica società le varie partecipazioni da lui acquisite, principalmente in settori industriali.[2]

Quotata alla Borsa di Milano nel 1968 mediante OPV che ebbe un grande successo ma che riguardava solo azioni privilegiate,[3] oggi la holding finanziaria è controllata tramite la Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a dalle famiglie Agnelli, Elkann e Nasi, dirette discendenti del senatore Giovanni Agnelli.

Fino al 2003, ovvero prima del riassetto deciso da Umberto Agnelli, a IFI S.p.A. facevano capo tutte le principali partecipazioni del gruppo; dopo il riassetto del 2003, la Finanziaria di Partecipazioni Ifil S.p.A. mutò denominazione in Ifil Investments e da quel momento assunse tutte le partecipazioni dell'IFI ad eccezione di Exor Group, diventando di fatto la vera Holding operativa del gruppo.

Nell'ottica di semplificare la catena di controllo del Gruppo Fiat, le assemblee straordinarie delle due società, tenutesi il 1º dicembre 2008, hanno deliberato la fusione per incorporazione di IFIL in IFI. L'atto di fusione è stato stipulato il 20 febbraio 2009 ed ha avuto effetti civilistici dal 1º marzo 2009, mentre gli effetti contabili e fiscali hanno avuto effetto retroattivo dal 1º gennaio 2009. Contestualmente la società ha cambiato denominazione in Exor S.p.A.[4]. La società è l'attuale azionista di maggioranza di Fiat SpA e di Fiat Industrial (30% circa per entrambe), oltre che della Juventus Football Club (60% circa).

Consiglio d'amministrazione

  • Gianluigi Gabetti - presidente onorario
  • John Philip Elkann - presidente/amministratore delegato
  • Tiberto Brandolini d'Adda - vicepresidente
  • Pio Teodorani Fabbri - vicepresidente
  • Carlo Barel di Sant'Albano - consigliere
  • Franzo Grande Stevens - consigliere
  • Giuseppe Recchi - consigliere
  • Antonio Maria Marocco - consigliere
  • Lupo Rattazzi - consigliere
  • Andrea Agnelli - consigliere
  • Luca Ferrero Ventimiglia - consigliere
  • Oddone Camerana - consigliere
  • Eugenio Colucci - consigliere
  • Victor Bischoff - consigliere
  • Christine Morin Postel - consigliere
  • Alessandro Nasi - consigliere
  • Antoine Schwartz - consigliere

Consiglio d'amministrazione in carica al12 febbraio 2011[5]

Principali azionisti

  • Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a. - 55,016%, di cui:
    • direttamente - 52,664%
    • tramite Exor S.p.A. (azioni proprie) - 2,261%
    • tramite Soiem S.p.A. - 0,091%
  • Mackenzie Cundill Investment Management Ltd. - 10,981%

Azionisti rilevanti (con quota superiore al 2%) al 9 luglio 2009[5]

Situazione finanziaria ed economica ante fusione

Alla data di efficacia dell'incorporazione di IFIL (1 gennaio 2009), il gruppo Exor (allora IFI) aveva un capitale investito consolidato di 7,75 miliardi di , con un patrimonio netto consolidato di 5,43 miliardi di €. Nell'esercizio 2008 aveva sviluppato un fatturato consolidato di 2,66 miliardi di €, chiudendo l'esercizio con un utile netto consolidato di 428 milioni di €.

Alla stessa data la capogruppo aveva un capitale investito di 2,27 miliardi di €, di cui 2,24 miliardi era il valore di carico delle partecipazioni, con un patrimonio netto di 1,89 miliardi di €. L'esercizio 2008 è stato chiuso con un utile netto di 49 milioni di €, frutto in particolare di dividendi da partecipate per 72,7 milioni di €.

Nell'esercizio 2008 il gruppo Exor ha occupato mediamente 17.885 dipendenti, di cui 14 in organico alla capogruppo[6].

Note

  1. ^ Giancarlo Galli, Gli Agnelli, il tramonto di una dinastia, p. 68
  2. ^ La gran maggioranza del capitale risultava a nome di Giovanni Agnelli, del figlio Edoardo e della figlia Aniceta, mentre quote puramente rappresentative furono sottoscritte dalle famiglie Pirelli e Borletti (Angiolo Silvio Ori, Storia di una dinastia Gli Agnelli e la Fiat, Editori Riuniti, Roma, 1996, ISBN 88-359-4059-1, p. 141)
  3. ^ Giancarlo Galli, Gli Agnelli, il tramonto di una dinastia, p. 209
  4. ^ Comunicato congiunto IFI-IFIL, su exor.com. URL consultato l'11-04-2009.
  5. ^ a b John Elkann nuovo AD di Exor, maggiore azionista di Fiat, su mainfatti.it.
  6. ^ Bilancio civilistico e consolidato al 31-12-2008 (PDF), su exor.com. URL consultato l'11-04-2009.

Bibliografia

  • Giancarlo Galli, Gli Agnelli, il tramonto di una dinastia, Mondadori, Edizione 2003, ISBN 88-04-51768-9