Scandalo Telecom-Sismi

scandalo politico degli anni 2000
Versione del 24 mag 2011 alle 11:54 di Eumolpo (discussione | contributi) (ortografia)

Lo scandalo Telecom-Sismi, relativo alle intercettazioni illegali effettuate da alcuni responsabili della sicurezza di Telecom Italia, è scoppiato nel settembre 2006, con 34 rinvii a giudizio di cui 21 arresti cautelari nei confronti di vari dipendenti di Telecom, di poliziotti e di militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza a seguito dell'ordinanza fiume (oltre 350 pp) del 23 settembre 2006 del giudice per le indagini preliminari Paola Belsito[1].

L'inchiesta

Tale inchiesta è parte di un capitolo più vasto, che vede numerose sinergie, sollevate anche dai giornalisti d'inchiesta Giuseppe D'Avanzo e Carlo Bonini, con i precedenti scandali Nigergate e Laziogate e con il Caso Abu Omar. In questo scenario sono da menzionare, in quanto attaccati telematicamente, i giornalisti Davide Giacalone e Fausto Carioti di Libero, e Massimo Mucchetti del Corriere della Sera, per essere autori, tra le altre, di inchieste giornalistiche su Brasil Telecom, TIM Brazil e la privatizzazione di Telecom Italia.

Tra gli arrestati, Marco Mancini (arrestato anche in relazione al sequestro di Abu Omar), ex numero 2 del SISMI, Giuliano Tavaroli, ex direttore della Security del Gruppo Telecom Italia, ed Emanuele Cipriani, investigatore che da anni ha aperto una fiorente società di investigazioni a Firenze, la Polis d'Istinto (i cui uffici sono in un appartamento della nuora di Licio Gelli, del cui marito Cipriani è amico), oltre ad alcuni membri del Tiger Team, il gruppo di hacker gestiti da Tavaroli.

L'inchiesta, partita nel 2002 dal caso dell'ex-manager della Coca-Cola, pedinato e dossierato per conto dei vertici della stessa filiale italiana della Coca-Cola che avevano commissionato a fine 2000 attività per oltre 130 milioni di Lire alla Polis d'Istinto, ha in seguito portato anche alla nascita dello scandalo Laziogate.

Cipriani avrebbe costruito illecitamente, per conto di Tavaroli (all'epoca a capo della security di Telecom), numerosi dossier su varie personalità politiche, economiche e dello spettacolo, oltre a giornalisti e calciatori[2]: non solo dossier con regolare mandato, ma arricchiti di informazioni raccolte con metodi illegali (detti "pratiche grigie", dal colore della copertina), ma addirittura dossier per i quali era stato dato incarico a Cipriani per le "vie brevi", non risultante pertanto da nessun mandato scritto (le "pratiche celesti", custodite nel cosiddetto archivio "Z": un sistema di archiviazione elettronico creato dal softwarista Mirko Meacci che si basava su tre hard-disk esterni, che per precauzione venivano custoditi nella sala consolare e richiusi in cassaforte ogni fine settimana - essendo Emanuele Cipriani anche console onorario di un paese africano - sala comunicante attraverso una porta interna con la Polis d'Istinto). E sono proprio le "pratiche celesti" che successivamente non venivano contabilizzate, anche se effettivamente si trattava di indagini commissionate dai clienti e svolte dalla rete investigativa di Cipriani, composta da investigatori privati (a volte però privi di licenza investigativa) e da pubblici ufficiali corrotti. Anche Mancini avrebbe fornito periodicamente a Cipriani numerose informazioni riservate (su conti correnti, informazioni penali, dati anagrafici, ecc.) dietro pagamento di forti somme di denaro.

Presso Mirko Meacci gli investigatori trovano dei DVD contenenti i back-up degli hard-disk con tutto l'archivio "Z", ossia le "pratiche celesti". L'accesso è criptato e solo la confessione del Cipriani, dopo un lungo periodo di detenzione cautelare, permette di stampare quei dossier, che vengono immediatamente segretati.
In una pen-drive trovata a Tavaroli gli inquirenti trovano "bozze delle decisioni dell'Antitrust, comunicazioni di funzionari, atti di legali difensori nella causa di Telecom davanti all'Antitrust". Il GIP Giuseppe Gennari sottolinea "l'eccezionale gravità del comportamento della Security di Telecom, la quale era in grado di mettere nelle mani dell'azienda (perché è ovvio che le notizie prelevate non fossero appunto di utilizzo da parte della Security) elementi di conoscenza potenzialmente in grado di interferire, gravemente e illecitamente, nell'operato di un soggetto istituzionale che dovrebbe essere massima espressione di autonomia come il Garante per il Mercato e la Concorrenza".

Figura emblematica, ma anche figura chiave per gli inquirenti, è Marco Bernardini, già collaboratore esterno a contratto del S.I.S.De. e successivamente investigatore privato in una società che annovera tra i suoi clienti la Pirelli e la Telecom Italia. Bernardini, che in passato ha avuto occasione di utilizzare elementi delle forze dell'ordine per la raccolta di informazioni commissionate, viene interrogato numerose volte dal Pubblico Ministero, Dottor Fabio Napoleone, al quale rilascia una lunga deposizione, nella quale chiarisce la sua posizione nella vicenda. A seguito dei detti interrogatori, il Pubblico Ministero rinuncia all'esecuzione di misure cautelari nei suoi confronti. Marco Bernardini dal momento del primo interrogatorio non si è mai spostato dall'Italia.

Nel gennaio e nel marzo 2007 altri provvedimenti di arresto colpiscono varie persone coinvolte nella vicenda, tra cui Fabio Ghioni e il suo Tiger Team (Andrea Pompili, Rocco Lucia e altri), di Telecom, e nuovamente Giuliano Tavaroli (all'epoca già in carcere) e Mancini. Tra gli arresti del marzo 2007 rientrano anche ex poliziotti ed un ex agente della CIA.

A Ghioni i magistrati contestano anche di aver ottenuto, oltre che da fornitori di Telecomitalia, da Cipriani e Bernardini ingenti somme di danaro per svolgere intrusioni informatiche,su incarichi che egli stesso commissionava. Tali somme, riversate su conti esteri di prestanomi e della fiduciaria neozelandese Finefin, sono state solo in parte recuperate.

I vari capi di imputazione comprendono i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali, rivelazione del segreto d'ufficio, appropriazione indebita, falso, favoreggiamento e riciclaggio.

Sotto la guida del commercialista cosentino, Marcello Gualtieri, trapiantato da anni a Milano e diventato fiscalista di Cipriani, quest'ultimo avrebbe costitutito all'estero un piccolo tesoro ammontante ad alcune decine di milioni di €.

Nel giugno 2007 a Tavaroli e Mancini sono stati concessi gli arresti domiciliari. Nel luglio 2007 Cipriani ottiene la scarcerazione dagli arresti domiciliari.

Alcuni dei protagonisti di questo caso sono inoltre coinvolti anche nello scandalo dell'archivio segreto di Via Nazionale e nel caso Abu Omar.

Nel novembre 2007 a Milano sono stati arrestati i tecnici del Tiger Team Roberto Preatoni (figlio del magnate Ernesto Preatoni) e messo ai domiciliari e Angelo Jannone (ex Tenente Colonnello del ROS dei Carabinieri, già direttore della sicurezza aziendale di Telecom in Brasile), accusati a vario titolo di intrusioni telematiche e associazione a delinquere finalizzata all'illecita acquisizione di informazioni. La vicenda si inquadra nella guerra per il controllo di Brasil Telecom, con spionaggio e controspionaggio internazionale, e per la quale anche l'agenzia investigativa Kroll è stata indagata in Brasile. Jannone ha sempre respinto le accuse mossegli in particolare da Ghioni e Bernardini.

La chiusura delle indagini

A metà luglio 2008 i tre PM di Milano titolari dell'inchiesta (Fabio Napoleone, Nicola Piacente e Stefano Civardi) depositano le 371 pagine dell'avviso di chiusura delle indagini[3], dopo aver convocati a fine giugno - contemporaneamente - in Procura, come ultimo atto investigativo, i vertici Telecom di allora, Marco Tronchetti Provera (ex presidente) e Carlo Buora (ex amministratore delegato) in quanto persone informate sui fatti [4][5].

Per non aver vigilato sulla propria security e sui metodi usati per avere le informazioni, i gruppi Telecom e Pirelli risultano indagati in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle società[6], pur non essendo stati mossi addebiti contro l'ex presidente e l'ex amministratore delegato Telecom. Una lunga serie di reati sono stati invece contestati a 34 persone, accusate a vario titolo di aver messo in piedi una vera e propria associazione a delinquere al cui vertice c'era l'ex capo della security Giuliano Tavaroli. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali, rivelazione del segreto di stato, appropriazione indebita, falso, accesso abusivo a sistemi informatici, favoreggiamento e riciclaggio. Nelle interviste rilasciate nei giorni successivi alla chiusura delle indagini, Tavaroli si difende scaricando le responsabilità sui suoi superiori, che gli avrebbero commissionate le indagini poi risultate illecite [7] [8]. Dagli stralci degli interrogatori di Marco Mancini, ormai accessibili presso la Procura della Repubblica di Milano, si rileva che Mancini si difende scaricando le responsabilità sui superiori e chiamando in causa il Generale Pollari.[9].

Dall'inchiesta viene stralciato il filone brasiliano, sulle presunte tangenti della vicenda Kroll Opportunity, per quanto nello stesso periodo in Brasile il banchiere Daniel Dantas (che otterrà l'habeas corpus proprio grazie all'esistenza del procedimento milanese) ed il faccediere Nasij Nhas vengono arrestati per associazione per delinquere e riciclaggio insieme ad altre 20 persone. Angelo Jannone, uno degli indagati nell'inchiesta milanese, ipotizza che l'esclusione delle vicende brasiliane dall'inchiesta milanese faccia parte di una strategia dei pubblici ministeri volta ad eliminare elementi imbarazzanti rispetto alla credibilità di Marco Bernardini, gola profonda dell'inchiesta milanese.

Notifica alle parti lese per pubblici annunci

Il procedimento, nonostante la chiusura delle indagini a metà del 2007, ha subito un rallentamento dato dalla mole della documentazione raccolta (169 faldoni di atti dei PM e 53 faldoni di atti del GIP). Il termine di 20 giorni per la presentazione delle memorie da parte degli indagati è quindi slittato. La documentazione è stata tutta scannerizzata con metodologia OCR nella prima metà di ottobre 2008 e resa disponibile dalla Procura di Milano su due dvd a disposizione degli imputati (34 persone che rispondono a vario titolo di: associazione a delinquere, corruzione, appropriazione indebita, accesso abusivo al sistema informatico, procacciamento e diffusione di notizie attinenti alla sicurezza; 2 aziende che rispondono della violazione della legge 231 sulla responsabilità delle società) e, più tardi, anche delle parti lese (che si presume siano almeno 4200).

L'8 gennaio 2009 viene data informazione che le parti lese verranno invitate - mediante un annuncio per pubblici proclami che consentirà alla pubblica amministrazione di risparmiare almeno 200.000 € - ad andare sul sito web del Tribunale di Milano per conoscere le future date delle udienze)[10].
Si assiste poi alla moltiplicazione dei procedimenti cosiddetti Telecom[11]:

Al contempo fonti giornalistiche anticipano che molti degli imputati stanno già trattando il patteggiamento con i PM[15][16].

È probabile che molte delle parti lese si costituiranno parte civile nel procedimento. Ma al momento - per dimostrare le attività illegali perpetrate a loro danno e richiederne i risarcimenti - non potranno far uso dei dossier (si dice oltre 10.000) raccolti illegalmente dalla Polis D'Istinto - le cosiddette "pratiche Z", chiamate anche "pratiche celesti" (dal colore della loro copertina) - in quanto la Consulta, investita da più GIP della questione incostituzionalità della cosiddetta "legge Mastella" (che ne prevederebbe la distruzione), ha rinviato la sentenza a dopo l'approvazione da parte del Parlamento di una nuova legge sulla privacy. Legge di cui, al momento, il Parlamento non ha in programma alcuna redazione[17]. Al riguardo, la Consulta esprime il proprio parere il 22 aprile 2009[10][18].

Procedura di distruzione di atti illegalmente formati o acquisiti (GIP Dott. Giuseppe Gennari)

Udienza preliminare (GUP Dott.ssa Mariolina Panasiti)

Incidente probatorio

Nuove connessioni

Citazioni

«... che Tavaroli gestisse pratiche di questo genere nel suo singolare interesse è altamente improbabile. Ci troviamo di fronte a una gravissima intromissione nella vita privata delle persone e a un tentativo di captazione occulta di dati e notizie riservate, mosse da logiche puramente partigiane, nella contrapposizione tra blocchi di potere economico e finanziario. Logiche che tendono a beneficiare non già l'azienda come tale, ma colui che, in un dato momento storico, ne è il proprietario di controllo.»
«Osserviamo anche il riemergere di una tipologia di investigazioni che, in modo difficilmente revocabile in dubbio, rispondevano a esigenze dei vertici e della proprietà aziendale"»
«Nessuno avrà interesse a celebrare il "processo Telecom". Nessuno: né i pubblici ministeri, né gli imputati, né la Telecom vecchia, né la Telecom nuova. Ma io non sono e non farò né accetterò mai di essere il capro espiatorio di questo affare. Io vorrò con tutte le mie forze il processo e nel processo vorrò vederli in faccia ripetere quel che hanno riferito ai magistrati. Il mio vantaggio è che tutti – tutti – hanno mentito in questa storia, e io sono in grado di dimostrare che le informazioni che ho raccolto sono state distribuite in azienda perché commissionate dall'azienda e nel suo interesse… Ne ho sentite di tutti i colori. Come Marco Tronchetti Provera che nega di aver mai avuto conti all'estero, come se non sapessi che per lo meno fino al 2006 i suoi conti erano a Montecarlo.»
«Sono molto contento e soddisfatto della conclusione cui sono arrivati i giudici dopo tre anni e mezzo di indagine. Dopo che sono stati sentiti centinaia di testimoni, viste migliaia di carte, è emersa con chiarezza la verità. Questo è un dato estremamente importante. Sono peraltro sconcertato che continui una campagna che, malgrado ogni evidenza, cerchi di alterare la verità. Questo è davvero inaccettabile, è qualche cosa di incomprensibile.»
«Una trama allarmante di acquisizione di informazioni riservate da utilizzare contro importanti personaggi dell' imprenditoria, del giornalismo e della politica italiana, prima di incontri che l'alta dirigenza del gruppo aveva in programma con questi personaggi.»
«Sono stato in tutta evidenza strumentalizzato e poi messo da parte... Nel corso degli interrogatori ho più volte e reiteratamente invitato il PM a svolgere tutte le indagini utili, per verificare la realtà di quanto io gli avevo dichiarato, attraverso esami testimoniali; indagini bancarie; verifiche circa l'agenda del dottor Marco Tronchetti Provera per accertare la eventuale coincidenza tra l'oggetto delle investigazioni e gli incontri che avrebbe di lì a poco effettuato: nulla di ciò è stato fatto, ed io mi ritrovo ad essere imputato, sostanzialmente da solo. [...] Questo è il motivo per cui ritengo che [...] tali prove siano decisive ai fini della sentenza, che auspico, in questa sede, di non luogo a procedere, con particolare riferimento alle condotte appropriative che mi sono contestate, e che respingo nel modo più fermo. Faccio appello alla Sua sensibilità, Signor Giudice, a che sia ristabilita, già da questa udienza, la verità dei fatti, e attraverso le verità sia recuperata la giustizia e da ultimo, per quel che mi riguarda, il mio onore.»
«La nostra fortuna è avere un giudice rigoroso ed equilibrato. A questo giudice ci rivolgeremo e da questo giudice attendiamo giustizia [...]. Sono emersi una serie di reati infiniti, un'estensione a livello di sistema di una commissione di reati che non hanno nulla a che vedere con le attività svolte dalle società anche perché ci sono reati di appropriazione indebita commessi da taluni soggetti interni alle società ai danni delle stesse. Di tutto questo ne sta rispondendo soltanto Cipriani e coloro i quali sono concorrenti per loro stessa ammissione risultano testimoni o addirittura parti lese. Noi ci auguriamo che emergano verità e giustizia.»
«Non mi si venga a dire che nessuno sapeva nulla; anzi che ho rubato e Marco Tronchetti Provera, primo beneficiario diretto e indiretto, mi si presenti come vittima: questo è inaccettabile!... Non ho problemi ad ammettere, come ho sempre fatto, che talune di queste attività contenevano segmenti di accertamento svolti con mezzi illeciti, ma tutte erano sviluppate su richiesta delle società Pirelli e Telecom per relative operazioni di business, come per relazioni di interesse personale di Tronchetti o di persone a lui strettamente "legate"... Né Telecom né Pirelli hanno mai formalizzato alcuna denuncia di appropriazione indebita nei miei confronti.»
«Cipriani si contraddice. È la stessa persona che aveva detto che non mi conosceva, poi poche settimane fa ha detto che mi conosceva. Ed è la stessa persona che ha chiesto di transare per 4 milioni di euro. Le società hanno rifiutato e ora si dichiara innocente.»

Bibliografia

Note

  1. ^ a b Fonte: La Stampa "I nome di tutti gli arrestati e i capi di imputazione
  2. ^ Fonte: La Repubblica, 28.07.2008, "Non solo Vieri, pedinati anche Mutu, Ronaldo e Jugovic"
  3. ^ Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini - parte 1 - parte 2 - parte 3
  4. ^ Fonte: Il Sole 24 ore, 21.07.2008, "Dossier illegali Telecom, Tronchetti e Buora «vittime»"
  5. ^ Fonte: La Repubblica, 22.07.2008, "Dossier illeciti Telecom: ecco l'atto integrale dei PM"
  6. ^ Fonte: l'Unità, 21.07.2008, "Caso Telecom, i PM: la società non impedì i reati"
  7. ^ Fonte: La Repubblica, 21.07.2008, intervista a Giuliano Tavaroli - parte 1 "E Tronchetti mi disse: le abbiamo chiesto troppo"
  8. ^ Fonte: La Repubblica, 22.07.2008, intervista a Giuliano Tavaroli - parte 2 "Tronchetti mi ordinò un dossier sui soldi ai DS"
  9. ^ Fonte: La Repubblica, 25.07.2008, "Mancini racconta la sua verità: Pollari riferiva a Tronchetti"
  10. ^ a b Fonte: Virgilio Notizie, 08.01.2009, "Dossier illegali: con avvisi via web risparmio di 200.000 Euro"
  11. ^ Fonte: Tribunale di Milano "Procedimento R.G. 30382/03 NR – 4728/03 GIP e 25194/08 NR – 9633/08 GIP (cosiddetto procedimento TELECOM)"
  12. ^ Procedura di distruzione di atti illegalmente formati o acquisiti
  13. ^ Fissazione dell'udienza preliminare
  14. ^ Incidente probatorio
  15. ^ Fonte: Agi News On, 24.11.2008 "Inchiesta Telecom: Procura chiede il processo"
  16. ^ Fonte: Apcom, 15.12.2008, "PM chiede incidente probatorio con 3 imputati"
  17. ^ Fonte: Il Giornale, 25.11.2008, "Processate Telecom e la sua Security"
  18. ^ a b Fonte: La Repubblica, 22.04.2009, "Intercettazioni illegali, la Consulta 'Non tutte devono essere distrutte'"
  19. ^ Fonte: Libero.news, 23.03.2009, "Dossier illeciti: su distruzione atti udienza milano rinviata a 18 aprile 2009"
  20. ^ Fonte: Wall Street Italia, 24.03.2009, "Dossier illegali: è rebus, il GIP deciderà il 18 aprile 2009"
  21. ^ Fonte: ANSA, 18.04.2009 "Dossier illegali: atti a Consulta"
  22. ^ Fonte: La Repubblica, 19.04.2009, "Dossier Telecom, atti alla Consulta"
  23. ^ Fonte: Kataweb, 22.04.2009, "Intercettazioni da non distruggere, la nota della Consulta"
  24. ^ Fonte: Tribunale di Milano, 02.03.2010, "Decreto di fissazione udienza distruzione atti illecitamente formati"
  25. ^ Fonte: Virgilio, 02.03.2010, "Dossier illegali. Difesa: «Da testi emergono lacune indagini pm»"
  26. ^ Fonte: Virgilio Notizie, 05.03.2010, "Dossier illegali. 18/6 udienza distruzione atti, durerà anni"
  27. ^ Fonte: La Stampa, 23.04.2009, "Intercettazioni, centinaia al processo"
  28. ^ Fonte: Reuters Italia, 02.10.2009, "Spie e telefoni, ex Sismi Mancini oppone segreto di Stato"
  29. ^ Fonte: Il Giornale, 02.10.2009, "Dossier Telecom, Mancini: «Segreto di Stato»"
  30. ^ Fonte: Libero News, 02.10.2009, "Dossier illeciti: Mancini a GUP, si vuole impedire mio rientro nei servizi"
  31. ^ Fonte: Libero, 02.11.2009, "Dossier illeciti: ex agente CIA Spinelli patteggia a 3 anni"
  32. ^ Fonte: Leggo, 14.11.2009, "Dossier illegali: il GUP: «Su segreto di stato decida il Premier»"
  33. ^ Fonte: Libero.News, 14.11.2009, "Dossier illeciti: GUP Milano: segreto di stato essenziale per definire processo"
  34. ^ a b c Giuseppe D'Avanzo, "Inutile indagare sul Sismi, è segreto di stato", Repubblica, 6 gennaio 2010
  35. ^ Fonte: Il Giornale, 19.12.2009, "I pm contestano la prognosi del Cav «Nessun rinvio, risponda ai giudici"
  36. ^ a b c Walter Galbiati, "Governo, segreto di Stato sui dossier illegali di Telecom", La Repubblica, 6 gennaio 2010
  37. ^ Lettera n. 52280/181.6/2/07.XI.I del 22 dicembre 2009 al GIP di Milano dr.ssa Mariolina Panasiti, in riferimento all'ordinanza della stessa del 13 novembre 2009
  38. ^ [Fonte: La Repubblica, 01.02.2010, "Telecom e Pirelli patteggiano sulla vicenda dei dossier illegali"]
  39. ^ Fonte: Corriere della Sera, 01.02.2010, "Dossier illegali: con 7,5 mln Telecom e Pirelli patteggiano"
  40. ^ Fone: Il secolo XIX, 02.02.2010, "Telecom e Pirelli pagano i danni"
  41. ^ a b Fonte: La Stampa, 12.02.2010, "Dossier Telecom, caso riaperto"
  42. ^ Fonte: Corriere della Sera, 12.02.2010, "Cipriani accusa Tronchetti e stravolge tutto per riavere i soldi sequestrati"
  43. ^ Fonte: Il Giornale, 12.02.2010, "Dossier Telecom, Cipriani: «Lavoravo per Tronchetti. Le indagini erano per lui»"
  44. ^ Fonte: VirgilioNotizie, 22.02.2010, "Dossier illegali: Tronchetti non sarà davanti a gup il 26/2"
  45. ^ Fonte: Affari Italiani, 12.02.2010, "Dossier Telecom / Emanuele Cipriani accusa: «Lavoravo per Tronchetti»"
  46. ^ Fonte: Sole 24 ore, 12.02.2010, "Cipriani accusa Tronchetti al processo Telecom"
  47. ^ Fonte: Affari Italiani, 02.03.2010, "Inchiesta Telecom. Testi confermano contatti Tavaroli-Tronchetti"
  48. ^ [Fonte: Il Sole 24ore, 02.03.2010, "Dossier illegali: testimoni parlano di contatti tra Tavaroli e Tronchetti"]
  49. ^ [Fonte: Virgilio.it, 02.03.2010, "Dossier illegali. Difesa: «Da testi emergono lacune indagini pm»"]
  50. ^ Trib. Milano, 05.3.2010 (ud.), GUP Panasiti (caso Telecom) Trascrizione dell'udienza di esame dell'imputato Ghioni nelle forme dell'incidente probatorio (parte prima)
  51. ^ Trib. Milano, 05.3.2010 (ud.), GUP Panasiti (caso Telecom) Trascrizione dell'udienza di esame dell'imputato Ghioni nelle forme dell'incidente probatorio (parte seconda)
  52. ^ Trib. Milano, 05.3.2010 (ud.), GUP Panasiti (caso Telecom) Trascrizione dell'udienza di esame dell'imputato Ghioni nelle forme dell'incidente probatorio (parte terza)
  53. ^ Fonte: Reuters, 05.03.2010, "Spie e telefoni. Ghioni: «Tronchetti sapeva di attacco a Kroll»
  54. ^ Fonte: Il Fatto Quotidiano, 06.03.2010, "Telecom: "Tavaroli informava Tronchetti"
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  57. ^ Video: Tronchetti Provera nei corridoi del Tribunale in attesa dell'audizione (09.03.2010)
  58. ^ Fonte: Il Giornale, 09.03.2010, "Tronchetti dal gip: D’Alema e quel fondo segreto"
  59. ^ Fonte: Corriere della Sera, 09.03.2010, "Tronchetti Provera al giudice: «La security agiva da sola»"
  60. ^ Fonte: Reuters, 09.03.2010, "Spie e telefoni, Tronchetti: «Rispondeo nelle sedi istituzionali»
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  71. ^ Fonte: Leggo, 19.04.2010, "Pirelli, Tronchetti Provera: necessario spin-off di Pirelli Re"
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  89. ^ Fonte: L'Espresso, 22.10.2008, "Archivi su 1800 tra fornitori, clienti, concorrenti e lavoratori dell´azienda - Dossier illegali, Gucci perquisita, arrestati in sette"
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  91. ^ Fonte: 55news.it, 23.10.2008, "Spioni a Firenze: scoperto traffico illecito di dati riservati, sette persone arrestate"
  92. ^ Fonte: Radionostalgia, 06.05.2009, "Intercettazioni, indagini a Firenze: quattro a processo, uno patteggia"
  93. ^ Fonte: Il Messaggero, 15.02.2010, "Regali anche per la rotatoria del Salaria Sport Village"
  94. ^ Fonte: Il Messaggero, 21.07.2008, "Dossier illegali, Telecom ha reso possibili i reati di Tavaroli. Tronchetti: «E' emersa la verità»"
  95. ^ Fonte: La Repubblica, 19.07.2008, "Dossier illegali, indagate Pirelli e Telecom Italia"
  96. ^ Fonte: BorsaItaliana.it, 16.03.2010, "Dossier Illegali: difesa Cipriani annuncia richiesta atti a pm"
  97. ^ Fonte: Il Sole 24ore, 9.04.2010, "Dossier illegali. Cipriani: «Lacunosa testimonianza Tronchetti Provera»"
  98. ^ Fonte: La Repubblica, 10.04.2010, "http://www.dirittiglobali.it/articolo.php?id_news=20754"

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Collegamenti esterni