Raffadali

comune italiano
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Template:Comune Raffadali è un comune italiano di 12.922 abitanti[1] della provincia di Agrigento in Sicilia. Template:Mappa comune Italia

Geografia fisica

Clima

La costante di queste aree è il clima di tipo "Mediterraneo" con temperatura media di 26° - 28 °C in luglio e agosto e con punte massime di 30° - 32 °C.

RAFFADALI Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. min. media (°C) 3,53,65,214,814,815,718,320,612,011,58,25,34,111,618,210,611,1

Storia

Preistoria

La storia di Raffadali svanisce nelle nebbie della preistoria; di tali lontane origini però si scoprono ancora oggi, tracce interessanti che testimoniano la continuità della presenza umana sin dal neolitico superiore.Resti di capanne, ingrottati, reperti fittili, e ancor più significative e rare, sculture litiche (La Venere di Businè) indicano che nell'ampio territorio nel cui sito è l'odierna Raffadali, l'uomo visse ed ebbe modo, tempo ed intelletto per dedicarsi alla meditazione artistica.Raffadali inteso non come insediamento urbano ma come territorio abitato dovette essere sempre territorio agro-pastorale.La discreta fertilità del suolo, la varietà della natura, dai siti rupestri, alle vallate fresche per vene di acqua corrente o sorgiva, si prestavano a tale destinazione ancora viva ai giorni nostri.

Età medievale

Gli arabi giunti intorno al primo quarto del secolo IX portarono una nuova civiltà agricola introducento la coltura degli agrumi, delle rosacee (pero,albicocco,pistacchio) e forse del carrubbo, organizzarono e realizzarono la raccolta e la canalizzazione delle scarse, e perciò preziose, riserve idriche; introdussero una nuova pasticceria che aveva come componente principale la mandorla ed il pistacchio.La presenza araba è forte la si sovrappone alla primitiva cultura locale.Etnicamente determina un aumento generazionale, ancora oggi è rinvenibile nei carratteri somatici della popolazione (non soltanto raffadalese).È in questa epoca che nasce Raffadali (forse da Rahl-afdal).Alla dominazione araba, dopo circa due secoli, succede quella normanna che porta la propria civiltà ma assorbe, con intelligenza e temperanza, quella dei predecessori.Al potere dei conquistatori siaffianca, quando non si contrappone, quello della chiesa saldamente organizzata e fortemente radicata nella coscienza religiosa.È in quest'epoca che il feudo assume la caratteristica di circoscrizione politica-agro-socio-economica; su di esso esercita i più ampi poteri il Signore, soggetto solo al potere centrale, il sovrano (normanno,poi svevo,poi angioino, poi aragonese ect.) ; Raffadali diventa un grande feudo concesso nell'XI secolo ai Montaperto.

Età moderna

L'odierna cittadina venne fondata sulle rovine dell'antico casale. Nel 1507 Pietro Montaperto ottenne dal Re Ferdinando lo "ius populandi" per la espansione dell'agglomerato urbano, e iniziò i lavori di consolidamento del castello e di costruzione della Chiesa Madre. Nel 1649 Giuseppe Nicolò Montaperto, intervenne per reprimere una rivolta degli agrigentini contro il vescovo Trajna accusato di costringere la popolazione alla fame. Per premiare il coraggio e la fedeltà dei Montaperto, Filippo IV di Spagna insignì la famiglia feudataria di Raffadali del titolo di Principe, elevando anche il feudo al rango di principato. L'ultimo signore di Raffadali fu Salvatore Montaperto Valguarnera.

Siamo agli albori dell'urbanistica in luoghi dove le uniche espressioni urbanistiche erano la trazzera con la fontana, la chiesa, il castello.Le profonde trasformazioni politiche che tra la fine del 700 e l'inizio dell'800 cambiano il volto degli stati europei, coinvolgono la Sicilia e segnano il mutamento delle strutture ispirate a nuovi principi di libertà, ed alla esigenza di una diversa distribuzione della ricchezza: tramonta il feudalesimo; Raffadali, da borgo del feudo, lentamente si trasforma in borgo rurale di piccoli e medi proprietari rimanendo ai vecchi feudatari il diritto enfiteutico sulle frazioni del fondo.

Età contemporanea

I venti rivoluzionari del '48 spirano anche su Raffadali che, con una coscienza politica sorprendente, date le sue origini e le consolidate consuetudini feudali, partecipa ai movimenti per lìindipendenza italiana ed il distacco dalla Spagna, alla quale la dinastia borbonica del Regno delle due Sicilie, etichetta certamente fittizia.Anche a Raffadali plebiscitariamente voterà per l'ammissione al Regno d'Italia.Tuttavia l'economia agricola non migliora poiché il grande latifondo si trasforma in un mosaico di fazzoletti di terra insufficienti di per sé ad assicurare benessere a ciascun propritario.Ma i feudi minori (non quelli cioè che costituivano il territorio sul quale il principe investito dal sovrano esercitava poteri amplissimi, compreso quelli attinenti alla giustizia civile ed in parte a quella criminale) erano rimasti in mano ai grandi proprietari, che pur avendone ben organizzato lo sfruttamento tenevano i contadini in condizioni misere.

Il ventennio tra le due guerre mondiali segna un periodo di stallo per la vita di Raffadali dove una modesta borghesia consolida le sue posizioni attraverso l'oculata amministazione di una piccola (ma non piccolissima) proprietà terriera e l'esercizio delle professioni liberali.Il fascismo promette al proletariato nuovi orizzonti ma la seconda guerra mondiale brutalmente riporta i contadini di Raffadali alla realtà di una miseria mai lenita.Fervono così i movimenti contadini per l'abbattimento della residua grande proprietà terriera e la spartizione delle terre.

La riforma agraria riesce a scorporare il latifondo, ma i quattro ettari a testa assegnati a ciascun contadino finiscono con il non essere utili perché la trasformazione delle tecniche della coltivazio ne postula l'adozione dei mezzi meccanici, per una produzione competitiva da smaltire commercialmente.

Simboli

Stemma del comune
Stemma del comune

Lo stemma comunale ha origine dal blasone della famiglia dei principi di Montaperto. Fu rielaborata la simbologia dello stemma araldico della famiglia che era costituito da: spaccato semipartito nel 1º d’azzurro a quattro sbarre trasverse insieme a nove rose poste in posizione 1, 2, 3, 2, 1 in colore argento. Nel 2º di rosso alla mezza aquila d’argento si muove dalla divisione a destra. Nel 3º tinto d’azzurro con cinque file color oro. Nel cimiero si trova un cavaliere armato che ha l'armatura in colore argento, con la lancia in resta, e cavalca un cavallo bianco che galoppa nel rosso delle fiamme scaturenti una montagna. La divisa è costituita dal motto: "Ad astra".[La blasonatura non corrisponde all'immagine]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Nella chiesa madre, chiesa di Santa Oliva si possono ammirare poche opere d'arte di valore. In particolare la chiesa custodisce un sarcofago romano del II secolo d.C. e la Statua della Madonna degli Infermi, probabilmente opera di Nicolò Buttafuoco (o comunque da lui dipinta), risalente al 1585.

Altri edifici religiosi sono:

  • Chiesa del Carmelo
  • Chiesa di San Giuseppe: Risalente al XIX secolo, il suo interno risente da vicino la mano dell'architetto Saverio Bentivegna, della prima metà dell'ottocento. Molti decenni prima si suppone invece costruita la facciata perché, con le abbondanti flessuosità delle linee, con l'ardita distesa degli spazi, offre evidenti riferimenti al mondo barocco. La chiesa sorge accanto al Monastero delle suore Collegine con il suo frontale barocco
  • Chiesa del Rosario

Archittetture civili

  • Palazzo Principe, ex dimora dei principi di Montaperto.
  • Palazzo di Città, sede del comune di Raffadali, sulla cui facciata si trova lo stemma di Raffadali.

Siti archeologici

Società

Andamento demografico

A partire dal 1861 fino al 1991 l'andamento della popolazione è stato generalmente crescente con un aumento complessivo pari al 131,50 %.Il periodo maggiormente interessato a tale crescita è quello che va dal 1861 al 1911 , corrispondente a circa il 73,00 % con una punta massima registrata tra il 1871 e il 1891.Tra il 1911 ed il 1951 la popolazione mostra un aumento del 17,00 % circa mentre tra il 1951 e il 1971 tale aumento oscilla attorno al 5,00%. Significativo è stato invece l'aumento nel periodo intercensuario 1971-1981,pari all'8,24 % mentre in quello 1981-1991 si è attestato sullo 0,71 % ed altresì nel periodo 92-94 oscilla intorno al 5,30 %.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Dall'analisi della struttura della popolazione emergono dei dati che confermano alcuni fenomeni che si sono verificati negli ultimi 30 anni su tutta la compagine demografica nazionale, che supera i 65 anni sulle altri classi di eta'. A Raffadali dal 1961 al 1991 la popolazione ultrasessantacinquenne è aumentaya notevolmente sia in termini assoluti, passandoda1126 a 2035 soggetti, che in termini relativi, passando dal 9% al 15% della popolazione, mentre rispetto alla popolazione del '61 sono aumentati dell'81%. Un andamento contrapposto si registra nelle classi di età giovanile, in particolare quelli che rientrano convenzionalmente tra 0 e 14 anni, tale decrescenza si registra negli ultimi venti anni, in valore assoluto sono passati da 3487 a 2793 ed in termini relativi dal 27 al 20%,rispetto al 1961 sono diminuiti invece del 15%. In termini assoluti la diminuizione della popolazione più giovane si evidenzia maggiormente nella suddivisione di essa per classe di età.

Cultura

Feste e Tradizioni

Festa Svolgimento
(2010)
Natale Durante il Natale vengono cantate le novene che sono molto semplici,la gente si riunisce attorno ad una nicchia di sparacella tinteggiata di bambagia, con i ridenti occhioni rossi delle arance. Anche le preghiere e sono molto semplici.Quando finisce il periodo della novena, inizia la pastorale, che è una piccola recita teatrale.Il personaggio principale è Nardo un pastore pasticcione. E' tradizione mangiare i purciddati, strudel riempiti con fichi secchi e mandorle triturate e il pane con i fichi.
Carnevale Molto importanti sono anche le manifestazioni di carnevale , durante il quale si svolgono sfilate di carri allegorici e gruppi per le vie più importanti del paese , e verso tarda sera balli in maschera per la Via Nazionale.Il carnevale dura quattro serate di allegria e colori nel paese dal sabato al martedì grasso.

Tradizionalmente vengongono preparati i spingi, frittelle di pasta di farina e uova o in alternativa purea di patate, fritte in abbondante olio e addolciti con zucchero o miele, la pignulata, dolce di pasta di farina e uova, preparate a forma cilindrica dello spessore di un dito e dopo averli fritti in olio si mescolano con zucchero riscaldato.

Pasqua Durante la Pasqua il Venerdì Santo è il giorno più importante. Si sente dire: Per me la più bella festa è quella del venerdì santo.Infatti il Calvario è un monumento cittadino. Le funzioni non sono quelle liturgiche della chiesa, ma sono le rappresentazioni teatrali sacre che si svolgono, su un palcoscenico stabile, all’aperto, a un pubblico immenso di spettatori. Per l'intera giornata le persone sono legate al mistero di Cristo morto.

Tradizionalmente vengono preparare u panareddu cu l'ovu, pasta di farina opportunamente preparata a forma di panierino con un uovo di gallina al forno. Il lunedì di Pasqua le persone fanno: u Pasqaluni , una scampagnata che si fa con parenti e amici.

Istruzione

Uno degli indicatori che fa emergere la migliorata condizione economica della popolazione è il suo grado di istruzione.Dai dati rilevati, ai censimenti presi in considerazione, si desume come sia aumentato, a tutti i livelli, il grado di istruzione scolastica.I dati che principalmente emergono sono quelli relativi all'aumento della popolazione che ha conseguito la licenza media e la contemporanea diminuizione dell'analfabetismo.Il primo è passato tra il 61 e il 91, in valore assoluto da 319 a 3.665 unità, registrando un aumento del 1.049% ; il secondo in termini assoluti, è passato da 2.279 a 825 con una diminuzione del 64%.Il fenomeno dell'analfabetismo, destinato a scomparire, sull'intera popolazione, rappresenta il 6%.Risultati positivi si registrano anche per l'istruzione superiore, avendo avuto variazioni assolute per i laureati da 52 a 282 unità, per i diplomati e simili da 319 a 1.746.

Media

Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Raffadali.

Stampa

  • Ad Est
  • Il Fatto Locale

Cucina

Il piatto tipico di Raffadali è il macco di fave e si tratta di una crema di fave realizzata con una cottura prolungata di fave secche alle quali viene aggiunta una verdura, solitamente delle bietole, e servita con il solo condimento di olio extravergine di oliva. È un piatto povero della cultura contadina e nello stesso tempo molto nutriente. Risale all'antichità in quanto sembra fosse conosciuto al tempo degli antichi romani.

Personalità legate a Raffadali

 
Totò Di Benedetto
  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Tra i cittadini raffadalesi più conosciuti ricordiamo:

Economia

Durante l'ultimo cinquantennio 1961-2011, all'aumento della popolazione ha corrisposto un aumento delle persone in condizione professionale con indice di disoccupazione molto vicini a quelli del resto del territorio regionale. Ciò che è mutato notevolmente anche nei confronti del territorio provinciale è la struttura produttiva.Da economia di natura agricola si è passati ad una terziarizzazione delle attività.Infatti la popolazione in condizione professionale per il settore dell'agricoltura dal 71 al 91 è passata in valore assoluto da 1641 a 636 unità in termini relativi dal 49 al 19 %.In contrapposizione, ed in maniera crescente, la popolazione dedita ad altre attività in termini assoluti è passata da 706 a 2015 unità ed in termini relativi dal 21 al 60 %.Dai dati ISTAT si registra che oltre il 50 % degli addetti è dedito ad attività commerciali ed artigianali.Decremento consistente ha avuto invece nell'ultimo ventennio la popolazione addetta all'industria, in termini relativi è passata dal 30 al 20 % ; ciò è da addebitare ad una crisi di carattere generale ed altresì alla carenza di un piano organico a livello locale.

Geografia antropica

Urbanistica

Il nucleo più antico è costituito da un fitto intrico di stradine, vicoletti, cortili nei quali si affacciano, l'una a ridosso dell'altra, casupole di pietrame e gesso con le caratteristiche ripide scale esterne che consentono l'accesso al vano a primo piano, quasi sempre unico, soprastante il piano terra, ed il tutto si raggruma attorno al castello ed alla chiesa madre, simbolicamente imponenti. Il cuore della città sin dal principio del XX secolo è la via Nazionale dove si svolgono le attività vitali cittadine. In essa vi si trovano: il municipio, la chiesa madre, il castello, la biblioteca, i negozi, le banche, i circoli, gli studi professionali, le sedi dei partiti e altro ancora.

Infrastrutture e trasporti

Strade

  •   Strada statale 118.

Amministrazione

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Amministrazioni precedenti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Raffadali.

Altre informazioni amministrative

Il comune di Raffadali fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.3 (Colline del Platani)[5].

Sport

Calcio

La principale squadra di calcio del paese è la F.C.D. Raffadali Calcio, che milita nel campionato di Eccellenza. La squadra venne fondata nel 1990 da Bruno Fabio, attuale presidente della squadra. La F.C.D. Raffadali Calcio fece subito carriera passando dalla terza categoria alla Eccellenza in pochi anni.

Nel 2010 è stata fondata l'A.S.D. Atletico Raffadali, che milita nel campionato di Seconda Categoria.

Note

  1. ^ Dati [[Istat]] al [[30 novembre]] [[2010]], su demo.istat.it. URL consultato il 3 maggio 2011. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
  2. ^ Classificazione sismica dei comuni italiani (PDF), in Sito ufficiale Protezione civile. URL consultato il 16-11-2009. (PDF)
  3. ^ Clima Sicilia, in Dati Confedilizia. URL consultato il 07-11-2009.
  4. ^ Dati tratti da:
  5. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato l'08-07-2011.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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