Ron Paul

politico e medico ginecologo statunitense
(inglese)
«Restore America Now»
(italiano)
«Fai subito guarire l'America»

Template:Politico U.S.A. Ronald Ernest "Ron" Paul (Pittsburgh, 20 agosto 1935) è un politico e medico ginecologo statunitense.

Esponente eminentissimo della corrente libertaria e non-interventista del Partito Repubblicano, è membro della Camera dei Rappresentanti avendo conseguito il suo mandato congressuale presso il XIV collegio distrettuale del Texas. Eletto per la prima volta al Congresso degli Stati Uniti nel 1976 per poi tornare alla pratica medica nel 1985, venne nuovamente rieletto alla Camera dei Rappresentanti solo nel 1996 ripresentandosi ancora nelle fila del Partito Repubblicano. Diventato membro del Republican Liberty Caucus (RLC), Ron Paul venne riconfermato durante tutte le successive elezioni.

Strenuo oppositore del gruppo di pressione neocon all'interno del Partito Repubblicano[1] e delle politiche dell'amministrazione federale particolarmente in materia di economia, affari esteri e libertà civili, Ron Paul è conosciuto nell'ambito parlamentare statunitense con i soprannomi di "Mister No"[2][3] e "Dr. No"[4][5][6] a causa di tutti i suoi voti negativi nei confronti di atti e proposte legislativi che vadano contro i principii della Costituzione degli Stati Uniti e come "Il campione della Costituzione" per il medesimo motivo.[7][8][9]

Famoso per essere uno dei congressisti più attivi e con più progetti di legge bipartisan, in politica monetaria è da sempre fautore del ripristino del sistema aureo e dell'abolizione della Riserva Federale (da lui ritenuta organo incostituzionale). Autore di numerosi libri di successo tra cui End the FED. Abolire la Banca Centrale[10] e The Revolution: A Manifesto, fu uno dei candidati per le elezioni presidenziali del 1988 e del 2008 ed è tra i contendenti repubblicani alle prossime elezioni presidenziali del 2012.[11]

Anni giovanili e istruzione

Ron Paul nacque a Green Tree, in Pennsylvania, figlio di Margaret "Peggy" Paul e Howard Caspar Paul.[12] Paul fu il terzo di cinque figli nati negli anni seguenti alla Grande depressione, e divise per anni la sua camera con i fratelli William, David, Jerrold e Wayne.

Paul iniziò a lavorare fin da giovanissimo all'Harold's Diary,[13] successivamente scrisse su un giornale, lavorò in una bottega, e vendette il latte (un suo cliente fu il famoso giocatore di baseball Honus Wagner).

Molto bravo in atletica leggera, si diplomò al Dormont High School nel 1953 con lode. Fu anche un ottimo wrestler, giocatore di football, di baseball, nonché presidente del consiglio studentesco del suo liceo.

Dopo essersi iscritto al Gettysburg College, ricevette una borsa di studio; in quegli anni diresse il bar del college, e gareggiò nella squadra di nuoto. Entrò a far parte della Lambda Chi Alpha,[14] e nel 1957 ottenne il Bachelor in biologia.[15]

Matrimonio e famiglia

Durante la permanenza alla Dormont, Carol Wells invitò Ron Paul alla festa per il suo sedicesimo compleanno, successivamente, dopo gli anni del college, Paul chiese a Carol di sposarlo, il matrimonio si celebrò il 1º febbraio 1957 nella chiesa presbiteriana di Dormont davanti a 300 ospiti.[16][17]

Da questo matrimonio sono nati cinque figli (Ronald "Ronnie" Paul Jr., Lori Paul Pyeatt, Randall "Rand" Paul, Robert Paul, Joy Paul-LeBlanc), figli dai quali ebbero diciotto nipoti e un pronipote;[18] tre dei cinque figli di Ron, precisamente Robert, Joy e Rand, fanno a loro volta i medici.

Fu Ron Paul a sostenere interamente i costi per l'educazione dei figli, rinunciando ai finanziamenti federali perché provenienti da tasse, lo stesso motivo che spinge Ron Paul a rinunciare annualmente alla pensione congressuale che gli spetterebbe di diritto.[19][20]

Carriera militare e medica

Nel 1961 conseguì la laurea in medicina alla Duke University School of Medicine, nello stesso anno iniziò l'internato presso l'Henry Ford Hospital di Detroit, dove si trasferì insieme alla moglie Carol.

La sua prima esperienza da dottore venne però bruscamente interrotta dall'aggravarsi della crisi di Cuba e dalla chiamata alle armi nei ranghi dell'aeronautica militare americana dove entrò a far parte del corpo medico di stanza presso la base aerea di Kelly in San Antonio fino a raggiungere il grado di capitano medico, conseguendo nel contempo il brevetto di volo.

Successivamente venne distaccato presso ospedali militari in basi situate in Corea del sud, Iran, Etiopia e Turchia come medico otolaringoiatra. Paul rimase sotto le armi fino al 1965. La sua esperienza di medico militare, nel corso della quale sottopose ad esami di idoneità al volo numerosi aspiranti piloti di elicotteri, molti dei quali in seguito trovarono la morte in Vietnam, ebbe un'influenza rilevante sulle sue idee anti-interventiste in materia di politica estera.

Nel 1964, mentre risiedeva a San Antonio, appoggiò la candidatura del repubblicano Barry Goldwater alla presidenza degli Stati Uniti.

Nel 1965 entrò a far parte della Guardia Nazionale Aerea del Texas, dove rimase fino al 1968.

Successivamente andò a terminare il suo internato nella Università of Pittsburgh, cambiando la sua specializzazione in ostetricia e ginecologia. I risultati della sua ricerca sulle patologie ematiche delle partorienti, portata avanti durante la sua "residency", verranno pubblicati nella rivista medica Obstetrics and Gynecology. Terminata la specializzazione si trasferì a Surfside Beach, in South Carolina, per poi spostarsi a Lake Jackson, in Texas, rilevando lo studio di un dottore che andava in pensione.

Paul si trovò ad essere l'unico ginecologo della contea di Brasoria, dove in media aiutò a nascere 40-50 bambini al mese, oltre a compiere spesso interventi chirurgici. Diventò noto per il fatto di offrire spesso la propria opera gratuitamente ai pazienti poveri, e di concordare sconti o pagamenti rateali per coloro che non potevano permettersi cure essenziali ma costose[21].

Posizioni politiche

Le posizioni politiche di Ron Paul si possono facilmente ritrovare nel solco della Scuola austriaca e dei grandi autori libertari, come Von Hayek, Von Mises, e soprattutto Murray Rothbard.

La sua candidatura del 1988 nel Libertarian Party sta proprio a dimostrare queste sue caratteristiche tipiche del liberismo di destra che certamente non rientrano nella consuetudine del Partito Repubblicano degli ultimi decenni.

Politiche economiche e sociali

Le idee economiche di Paul si ispirano principalmente alla Scuola austriaca e al libertarianismo, che lo fanno propendere verso posizioni liberali estreme, a favore di un totale libero mercato, di una bassa, se non nulla, tassazione, cancellazione di ogni sovvenzione e assistenzialismo.

 
Ron Paul parla ai suoi sostenitori al Bob Bullock Texas State History Museum, 19 maggio 2007

Propone la cancellazione di ogni tassazione sul reddito e un taglio radicale delle spese militari. Da questa sua posizione nasce il suo soprannome spesso citato da lui stesso, ossia Taxpayer's Best Friend (il miglior amico del contribuente).

Il 15 giugno 2007 ha presentato alla Camera dei Rappresentanti il H.R. n° 2755,[22] la legge "Per abolire il Consiglio dei Governatori del Sistema della Federal Reserve e della Banca della Federal Reserve, per abrogare la Legge sulla Federal Reserve e per altri scopi" allo scopo di ristabilire le prerogative della politica monetaria così come descritte dalla Costituzione degli Stati Uniti, la quale stabilisce che soltanto il Congresso può coniare soldi (Articolo I, Sezione 8, Comma 5) e che i debiti degli Stati Uniti siano depositati in argento ed oro (Articolo I, Sezione 10, Comma 1).

Dal punto di vista monetario è favorevole al ritorno al sistema aurifero (gold standard).

È inoltre favorevole ad ogni cancellazione di regolamentazioni in tema di mercato, e al ritorno di un governo centrale debole, nel solco dello Stato minimo tipicamente miniarchico.

Nel gennaio 2008 Ron Paul ha realizzato l'economic revitalization plan[23] che propone una serie di riforme radicali in temi economici, dal taglio radicale della tassazione, alla diminuzione della spesa pubblica, passando per una riforma monetaria che ridia la parità aurea al dollaro, tese a rilanciare l'economia statunitense.

Nello stesso mese due importanti analisti economici statunitensi come Peter Schiff e Don Luskin sono entrati nello staff della campagna elettorale di Ron Paul.[24][25]

Politica estera

In politica estera è favorevole al non-interventismo: vorrebbe il ritiro di tutte le truppe statunitensi presenti in Medio Oriente, in Europa e in ogni altra parte del mondo.

Nel solco della tradizione libertaria Ron Paul è per il neutralismo in politica estera, sostenendo che esso sia garanzia di prosperità economica e sviluppo nella libera circolazione delle merci, una posizione che può essere sintetizzata con il celebre motto di Thomas Jefferson "commercio con tutte le nazioni, alleanza con nessuna".[26] A tal proposito Ron Paul ha proposto la fine della politica statunitense di embargo contro Cuba.[27][28][29]

In merito ai rapporti con Israele ha dichiarato di considerarlo come un semplice partner, al pari degli altri Paesi di quella regione, proponendo la cancellazione di ogni sovvenzione verso lo stato ebraico, come verso ogni altro paese.

È contrario al NAFTA e all'integrazione statale con il Messico poiché ciò, a suo dire, causerebbe un'inammissibile ondata migratoria e una cessione impropria di sovranità e indipendenza a favore di elites tecnocratiche non controllabili dal popolo.

È inoltre per l'uscita degli Stati Uniti da tutte le organizzazioni sovranazionali, quali ONU, NATO, WTO e FTAA.

Politica interna

Ron Paul ha criticato apertamente tutte le decisioni, lesive delle libertà individuali, intraprese dall'amministrazione federale. In questo senso si è sempre opposto al Patriot Act proponendone più volte la totale abrogazione in favore del ripristino dell'habeas corpus conculcato dalle leggi anti-terrorismo.

 
Ron Paul al National Right to Life Convention, 15 giugno 2007

Sempre in difesa delle libertà individuali propone il ridimensionamento, se non la cancellazione, di apparati come FBI, CIA e Homeland Security.

Si oppone all'immigrazione clandestina ed è favorevole all'impiego del personale militare, da ritirare dai teatri di guerra, nella salvaguardia delle frontiere degli Stati Uniti, nonostante sia per la libera circolazione di persone e capitali. È favorevole all'abolizione della cittadinanza per nascita ("jus soli"), perché molti stranieri clandestini, secondo la sua opinione, ne approfitterebbero per far nascere i propri figli in USA solo per avere la cittadinanza.

Nonostante sia un libertario, è sempre stato oppositore dell'aborto e si batte per far sì che il concepimento venga riconosciuto come momento di inizio della vita umana. Ha tuttavia dichiarato che le leggi sul divieto di aborto dovrebbero essere delegate ai singoli stati e non alle istituzioni federali. È contrario sia all'eutanasia attiva sia all'accanimento terapeutico. Ha votato contro la ricerca sulle cellule staminali embrionali.

È inoltre favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere (in questa ottica si è infatti schierato apertamente contro la War on Drugs degli ultimi decenni) e della prostituzione.

È anche contrario ad ogni restrizione sull'uso e sul porto delle armi a scopo difensivo, che considera parte del diritto costituzionale alla sicurezza personale.

Vorrebbe l'abolizione della pena di morte, sia a livello federale sia nei singoli Stati, perché, a suo parere, essa viene applicata solo a coloro che non hanno la possibilità di difendersi pagando un costoso avvocato.

Prima carriera congressuale

Fin da giovane Ron Paul fu influenzato dalle teorie economiche del Nobel Friedrich von Hayek, dagli scritti di Ayn Rand e Ludwig von Mises, e dagli studi dell'economista Murray N. Rothbard, in sintesi Ron Paul abbracciò totalmente la Scuola Austriaca. Il 15 agosto 1971, quando il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon abolì il gold standard, slegando di fatto il dollaro dall'oro, Ron Paul disse che tutto ciò che la Scuola Austriaca aveva predetto si era realizzato e decise di entrare in politica.[30]

Campagne

Nel 1974, in piena crisi monetaria, dovuta in parte anche alle folli spese della Guerra del Vietnam, e in piena inflazione, Ron Paul divenne un delegato alla Texas Republican Convention e si candidò per la Camera dei Rappresentanti. Venne battuto dall'allora rappresentante democratico dell 22º distretto del Texas, Robert R. Casey. Successivamente Casey venne messo dal presidente Gerald Ford a capo della Federal Maritime Commission.

Nell'aprile del 1976 Paul vinse le elezioni contro il democratico Robert Gammage, vittoria che venne poi confermata nelle elezioni del 1978, 1980 e 1982.

Ron Paul fu il primo rappresentante repubblicano di quell'area.[31]

Paul oltre al lavoro da rappresentante, continuò a svolgere il suo ruolo di ostetrico in determinati giorni della settimana. Nel 1976 Paul fu uno dei pochi rappresentanti repubblicani a sostenere la candidatura di Ronald Reagan contro il presidente Gerald Ford.

Camera dei rappresentanti

Ron Paul fu il primo negli anni '70 a proporre limiti temporali alle elezioni del congresso, e fu uno dei pochi a rinunciare fin dall'inizio all'indennità congressuale.

Quando, nel 1980, il presidente Jimmy Carter propose la restaurazione della leva obbligatoria, sostenuto anche dai vertici del Partito Repubblicano, Ron Paul si oppose fermamente, anche al suo stesso partito, definendo inconsistente e sbagliata questa proposta.

Entrò successivamente a far parte della House Banking Committee, ovvero la commissione finanza della camera dei rappresentanti. Durante questo periodo attaccò duramente la federal Reserve denunciandola come vera causa dell'inflazione crescente negli Stati Uniti,[32] e successivamente, nel 1982, nacque su idea di Paul e di Jesse Helms la U.S. Gold Commission, le conclusioni di Ron Paul vennero pubblicate dal Cato Institute nel libro The Case for Gold, oggi scaricabile dal sito del Ludwig von Mises Institute.

Dal 1978 al 1982 il capo dello staff di Ron Paul fu Lew Rockwell, noto libertario americano.

Nel 1984 Paul decise di correre per il Senato degli Stati Uniti, ma perse le primarie repubblicane contro Phil Gramm, decise allora di tornare ad occuparsi a tempo pieno di medicina, e venne succeduto alla Camera dei Rappresentanti da Tom DeLay.

Nel suo discorso di addio alla Camera dei Rappresentanti disse:

«Interessi specifici hanno sostituito gli importanti ideali che i Padri fondatori avevano instaurato per il bene comune. Il commercio dei voti è visto come buona politica, la mentalità degli arrivisti è ordinaria e la difesa della libertà è vista in modo bizzarro. È molto difficile per una persona che ama la vera libertà e detesta completamente il potere dello Stato venire a Washington per un determinato periodo di tempo e non diventare un cinico.[33]»

Seconda carriera congressuale

 
Foto ufficiale di Ron Paul come membro del Congresso

Nel 1996 Paul venne rieletto alla Camera dei Rappresentanti sconfiggendo il democratico Greg Laughlin, grazie anche all'appoggio di personaggi importanti, non solo politici, statunitensi come Nolan Ryan e Steve Forbes,[34] e nonostante il contrasto di uomini politici importanti come l'allora governatore del Texas, e l'ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, e lo speaker della camera bassa, Newt Gingrich.

Campagne successive

Nel 1998 e nel 2000 Ron Paul dovette lottare per il mantenimento del ruolo congressuale con il democratico Loy Sneary. Paul accusò Sneary di aver votato a favore dell'aumento del 5% del proprio stipendio da congressista e di aver aumentato in un anno i voli di stato del 400%: Paul vinse entrambe le campagne.

Tra il 2001 e il 2003 venne firmata una petizione online da tutti i sostenitori di Ron Paul, che chiedevano la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2004, stessa richiesta che venne fatta da movimenti indipendenti. L'11 dicembre 2001 Ron Paul dichiarò che non si sarebbe candidato per le presidenziali del 2004, ma che avrebbe partecipato alla nomination repubblicana nel 2008.

Paul ha continuato ad essere rieletto. Nel 2011 è iniziato il suo dodicesimo mandato in qualità di congressista.

Affiliazioni

Ron Paul fa parte della House Foreign Affairs Committee (Commissione della Camera Affari Esteri) dove si occupa prevalentemente della zona pacifica e dell'Asia, e della Joint Economic Committee (Commissione Economia), dove tratta politica monetaria, mercato e tecnologia.[35]

Paul è un membro onorario e di punta dell'organizzazione affiliata al Partito Repubblicano denominata Republican Liberty Caucus, ovvero un'organizzazione politica di ispirazione libertariana, che persegue l'assoluta difesa dei diritti individuali, governo limitato, e libero mercato.[36]

Fa inoltre parte del Liberty Committee,[37] un'organizzazione liberale bipartisan, ed è fondatore del Congressional Rural Caucus.

Paul è rimasto in buoni rapporti con il Libertarian Party e nel 2004 partecipò alla sua convention.[38] Sempre nel 2004 sostenne il candidato del Costitution Party, Michael Peroutka.

Azioni in Congresso

Ron Paul ha fatto parte di un gruppo congressuale bipartisan che ha mosso dure accuse all'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, in merito alla sua conduzione della guerra del Kosovo. Questo gruppo accusava Clinton di non aver informato in tempo reale il Congresso sullo svolgimento degli eventi bellici, e di non aver rispettato la costituzione statunitense dove dice che ogni dichiarazione di guerra può essere fatta solo dal Congresso.

Il Congresso bocciò la dichiarazione di guerra con la Jugoslavia con 427 voti, contro 2 soli voti favorevoli, inoltre l'assemblea votò per negare il supporto aereo per la campagna in Kosovo.

Nonostante la decisione del Congresso la guerra iniziò grazie ad una sentenza di un guidice federale che sconfessò in pratica il Congresso.

Ron Paul disse che questa decisione aggirò totalmente la costituzione, e che il presidente degli Stati Uniti ormai avesse il potere di dichiarare guerra a prescindere dal consenso del Congresso.[39]

Campagna presidenziale del 1988

  Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni presidenziali statunitensi del 1988.

Ron Paul si candidò alle presidenziali del 1988 nelle file del Partito Libertario, dopo aver vinto le primarie del partito. Fortemente critico nei confronti del presidente Ronald Reagan e del suo vice George H. W. Bush per via del deficit enorme accumulato durante quella presidenza, arriva terzo accumulando 431.750 voti (0,47%), dietro il vincitore repubblicano George H. W. Bush (53,4%) e il democratico Michael Dukakis (45,6%).

Come maggiore rappresentante del Libertarian Party, Ron Paul riuscì ad aumentare molto i consensi intorno alle posizioni da lui prese su vari argomenti, come tassazione, aborto e politica estera. Molti dei sostenitori del 1988 hanno poi sostenuto di nuovo Paul nella campagna presidenziale del 2008.

Il segretario della campagna elettorale paulista, Kent Snyder, è lo stesso che seguì la campagna del 1988, quando si sentì dire dal senatore John McCain "Tu stai lavorando per l'uomo più onesto del Congresso".[40]

Dopo le elezioni Ron Paul fondò il think tank FREE (Foundation for Rational Economics and Education),[41] pubblicò diversi saggi e continuò la sua attività medica fino al ritorno in Congresso del 1996.

Campagna presidenziale del 2008

  Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni presidenziali statunitensi del 2008.

Il 19 febbraio 2007, Ron Paul ha creato un comitato esplorativo in vista di un'eventuale candidatura alle presidenziali del 2008. Il 12 marzo 2007 ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti e quindi la sua intenzione di competere per la candidatura repubblicana.

L'avvenimento più importante della sua campagna elettorale, certamente quello che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, è avvenuto il 9 ottobre 2007: durante un dibattito fra tutti gli aspiranti candidati repubblicani sull'importante network americano CNBC, ha creato molto imbarazzo e disagio tra i suoi avversari su temi cruciali, soprattutto in politica estera. A seguito di questo intervento i sondaggi arrivati alla CNBC sul vincitore del dibattito davano Ron Paul come vincitore assoluto con il 75% dei voti, creando ulteriore disagio nell'establishment repubblicano.

Raccolta fondi

Ron Paul nella sua campagna elettorale punta moltissimo alla raccolta di fondi da donazioni volontarie individuali (ha raccolto dai soldati americani più donazioni lui da solo che tutti i candidati repubblicani e democratici), il suo obiettivo e del suo entourage è quota 12 milioni (obiettivo raggiunto e ampiamente superato), quota ritenuta indispensabile per cercare davvero la vittoria alla primarie del partito e alle presidenziali.

In una sola giornata, il 5 novembre 2007, è riuscito a raccogliere 4,2 milioni di dollari, record storico di donazioni giornaliere di tutti gli Stati Uniti.

Nella giornata del 30 novembre 2007 raggiunge la doppia cifra, toccando i 10 milioni di dollari, prima addirittura della tabella di marcia.

Nel solo mese di novembre, tra cui spicca certamente il moneybomb del 5 novembre,[42] è riuscito ad accumulare circa 7 milioni di dollari, primo fra tutti i candidati alle presidenziali.

Il 16 dicembre 2007, ovvero nel 234º anniversario del Boston Tea Party, Ron Paul è riuscito a raccogliere quasi 6,3 milioni di dollari, record assoluto di donazioni giornaliere negli Stati Uniti,[43][44] raggiungendo quota 18 milioni totali, ma soprattutto, creando molto stupore intorno a sè, in primis fra i media internazionali.

Nella giornata del 21 gennaio 2008, ovvero nel Martin Luther King Day, due settimane prima del Super Tuesday, si è svolto il terzo moneybomb della campagna elettorale di Ron Paul. in una sola giornata sono stati raccolti poco meno di 2 milioni di dollari, un risultato molto buono che permette a Paul di raccogliere fondi molto utili per il Super Tuesday che si terrà il 5 febbraio.[45]

Il 1º febbraio 2008, in occasione del 51º anniversario di nozze di Ron e Carol Paul, si è tenuto l'ennesimo moneybomb. La somma delle donazioni di quel giorno è stata di poco superiore al milione di dollari, ossia il quarto risultato migliore della campagna fondi di Ron Paul.[46]

Sondaggi per il 2008

Il primo sondaggio dove possiamo trovare Ron Paul viene pubblicato il 17 maggio del 2007 da Zogby International, un'importante agenzia sondaggistica americana, dove il candidato si piazza al 3%. Da maggio in poi i sondaggi continuano a vedere Paul in continua ascesa, sia negli Stati a lui vicini, dove tocca punte del 6-7%, che a livello nazionale, dove a novembre l'agenzia sondaggistica Rasmussen lo piazza al 6%.

Il 13 novembre un sondaggio commissionato dal New York Times dà Ron all'8% nello stato del New Hampshire, sopra due candidati come Fred Thompson e Mike Huckabee.

Durante il mese di novembre la Zogby conduce un particolare sondaggio telefonico, nel quale sottopone agli intervistati le caratteristiche del candidato[non chiaro] senza dirne il nome: Ron Paul è l'assoluto vincitore di questo sondaggio con il 33% delle preferenze.

Recenti sondaggi lo danno in terza posizione in Iowa e Delaware, ovvero negli Stati dove prenderanno il via le elezioni primarie del Partito Repubblicano.

Il 21 dicembre Zobgy International, in un resoconto della situazione dei vari candidati del Partito Repubblicano in vista del caucus in Iowa del 3 gennaio 2008, ha dato una visione molto ottimista per Ron Paul, considerandolo come la grande sorpresa di queste elezioni, sostenendo che potrebbe arrivare alla doppia cifra.

Il 5 gennaio 2008, due giorni dopo i caucus in Iowa, un sondaggio condotto da Rasmussen sulle primarie in New Hampshire mette Paul in terza posizione con il 14% dei voti, dietro solo John McCain (31%) e Mitt Romney (26%),[47] mentre altri sondaggi, sempre nel New Hampshire, danno a Paul una media del 10% di voti, in lotta quindi per il terzo posto con Mike Huckabee e Rudolph Giuliani.

Nei giorni immediatamente precedenti alle primarie in Michigan vari sondaggi danno a Ron Paul una forbice di preferenze tra il 6% e il 9%, piazzandolo in quarta posizione, davanti a Rudolph Giuliani.

Si può notare che la sua campagna elettorale ha visto la sua popolarità accrescersi continuamente.

La popolarità in internet

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Simbolo della Ron Paul Revolution

Ron Paul è tra i candidati dei due partiti il più seguito in internet dove molti sondaggi online lo danno come vincitore assoluto.

Secondo Google Zeitgeist 2007,[48] Ron Paul è il candidato più cercato sul famoso motore di ricerca fra il luglio e l'ottobre del 2007.

Campaign for Liberty

La Ron Paul's Campaign for Liberty (Campagna per la Libertà di Ron Paul) è un'organizzazione politica fondata da Ron Paul. Tale associazione è la naturale continuazione della campagna presidenziale di Paul in occasione delle elezioni del 2008. È anche chiamata C4L.

La sua nascita, avvenuta il 10 giugno 2008, è stata annunciata ufficialmente il 12 luglio dello stesso anno, in concomitanza con lo stop della campagna presidenziale di Ron Paul. Il motto di tale organizzazione è: The Revolution Continues... (La Rivoluzione Continua...).

Ombre su Ron Paul

La censura

Da molte parti si sono levate in questi ultimi mesi forti accuse di censura nei confronti di Ron Paul da parte dei mass media americani.

Sembrerebbe una conferma di ciò l'esclusione di Paul, da parte di Fox News, dal dibattito tra i candidati repubblicani del 6 gennaio 2008, nonostante egli fosse dato da tutti i sondaggi come uno dei protagonisti certi delle primarie in New Hampshire, che si sarebbero svolte due giorni dopo. Proprio questa scelta del network ha scatenato le ire dei supporter di Paul, che hanno subissato di email la sede della Fox[49].

Inoltre, nel dibattito in Florida del 28 novembre 2007, molti sostenitori del candidato libertario hanno sottolineato il fatto che, a loro modo di vedere, Paul sarebbe stato poco inquadrato e totalmente, o quasi, escluso dal dibattito.

Il 19 gennaio durante gli scrutini dei caucus in Nevada, caucus dove Paul è arrivato sorprendentemente secondo con il 14% dei voti, la Fox, uno dei maggiori network statunitensi, nella grafica riassuntiva delle posizioni ha tralasciato di inserire il candidato libertario che in quel momento era terzo a pari merito con John McCain, inserendo invece Mike Huckabee che era all'8% e in quarta posizione[50].

Alla vigilia del Super Tuesday, il popolare quotidiano statunitense Daily Mirror, ha pubblicato un articolo dove spiegava le posizioni dei vari candidati, in cui mancava però il candidato Ron Paul ed era invece presente il già ritirato Rudy Giuliani[51].

Minacce alla sua vita

Il 23 dicembre 2007 il giornalista investigativo Daniel Estulin ha dichiarato che, da fonti abbastanza sicure, sarebbe venuto a conoscenza di un presunto progetto teso all'uccisione di Ron Paul, per via dei temi e del programma portato dal candidato repubblicano alle elezioni, che se attuati, cambierebbero radicalmente l'assetto economico e geopolitico statunitense e non solo, intaccando inevitabilmente gruppi di potere molto forti[52].

Dubbi sulle elezioni

Nei giorni successivi al caucus in Iowa tenutosi il 3 gennaio 2008, che ha visto Paul piazzarsi al quinto posto con il 10%, sono apparse, su molti siti di sostegno per il candidato repubblicano, delle notizie riguardo possibili sabotaggi che avrebbero fatto perdere molti voti a Paul in Iowa[53].

Voci di vere e proprie frodi si sono diffuse il giorno successivo alle votazioni in New Hampshire. Secondo varie fonti, in molte contee dello Stato americano sarebbero spariti voti per il candidato libertario, voti che avrebbero permesso a Paul di scalare la classifica e arrivare fino al terzo posto[54][55][56][57].

L'11 gennaio, dopo il ricorso presentato da un candidato del Partito Repubblicano (Albert Howard) e uno del Partito Democratico (Dennis Kucinich), il Segretario di Stato del New Hampshire, William Gardner, ha annunciato in una conferenza stampa che, a partire da mercoledì 16 gennaio, sarebbe ricominciato il ricontaggio manuale di tutte le schede votate nelle elezioni primarie dello Stato[58][59].

Nei giorni successivi ai caucus in Louisiana si sono levate voci di protesta in merito all'assegnazione dei delegati, sia dai sostenitori di Paul che dallo stesso staff del candidato.

Campagna presidenziale del 2012

Ron Paul è candidato per la nomina del Partito Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti nelle elezioni del 2012.

A partire dal 2010 ci fu la speculazione tra esperti e giornalisti circa la prospettiva di Ron Paul ad una nuova corsa per la presidenza nel 2012.[60][61]

Il 21 febbraio 2011, viene avviata una raccolta di fondi tra i suoi sostenitori con lo scopo di influenzare la decisione di Ron Paul a candidarsi alla presidenza nel 2012. Il risultato di questa raccolta è di oltre 700.000 dollari in 24 ore.[62]

Nel marzo 2011, Ron Paul vince il sondaggio tenutosi presso i Tea Party Patriots a Phoenix, in Arizona.[63]

Il 14 aprile 2011, Ron Paul annuncia la formazione di un gruppo di lavoro per decidere se entrare ufficialmente nella gara entro e non oltre maggio.[64][65]

Il 26 aprile, 2011, ha formalmente annunciato, a Des Moines in Iowa, la formazione di un comitato esplorativo ufficiale alla campagna per la nomination presidenziale repubblicana nel 2012.[66][67]

Ha partecipato al primo dibattito presidenziale repubblicano il 5 maggio 2011.[68], nello stesso giorno, ha svolto un'altra raccolta di denaro[69] ottenendo oltre 1 milione di dollari di donazioni nel giorno del dibattito.[70]

Il 13 maggio 2011, in una trasmissione nazionale della ABC Good Morning America, Ron Paul ha formalmente annunciato la sua candidatura per la nomination repubblicana alle elezioni presidenziali del 2012.[71]

Il 18 giugno 2011, in occasione della Conferenza per la leadership repubblicana tenutasi a New Orleans, Louisiana, Ron Paul ha vinto i sondaggi con quasi il 40 per cento dei voti totali.[72]

Nel luglio 2011 sono iniziate in New Hampshire, Iowa e Nevada[73] le trasmissioni della prima pubblicità radiotelevisiva della campagna presidenziale 2012 di Ron Paul.[74]

Note

  1. ^ Discorso di Ron Paul sui neocon
  2. ^ Ron Paul, alias “Mister No”, per la sua testardaggine nel votare contro qualsiasi legge che violi anche lontanamente i principi della Costituzione americana
  3. ^ «Mister No», ron Paul: «Non mi viene in mente una sola cosa giusta che abbia fatto Obama per l'economia»
  4. ^ Ron Paul: From Dr. No to Tea Party Godfather
  5. ^ Ron Paul: From Dr. No to Tea Party Godfather
  6. ^ Dr. No
  7. ^ The Champion of the Constitution
  8. ^ http://www.buffalonews.com/city/politics/article513767.ece
  9. ^ http://www.thenewamerican.com/usnews/politics/8526-ron-paul
  10. ^ [http://www.laprimaweb.it/2010/08/10/presentazione-del-libro-end-the-fed-di-ron-paul-porto-recanati-mc-12-agosto-2010/ Presentato in Italia l'ultimo libro di Ron Paul intitolato End the Fed. Abolire la Banca Centrale
  11. ^ Ron Paul, candidato alle presidenziali 2012 per il Partito Repubbicano
  12. ^ Gli antenati di Ron Paul
  13. ^ Articolo su Paul e sulla sua vita giovanile
  14. ^ Iscrizione al Lambda Chi Alpha di Ron Paul
  15. ^ Articolo su Ron Paul
  16. ^ The American Dream - Through the Eyes of Mrs. Ron Paul
  17. ^ Ritratto del matrimonio di Ron e Carol Paul
  18. ^ Profilo di Ron Paul
  19. ^ Michael Brendan Dougherty, Lone Star: Maverick Republican presidential candidate Ron Paul finds that being right is the one thing his party won't forgive, in American Conservative, 18 giugno 2007. URL consultato il 23 ottobre 2007.
  20. ^ Burton, Danielle, 10 Things You Didn't Know About Ron Paul, in U.S. News & World Report, 23 marzo 2007. URL consultato il 20 dicembre 2007.
  21. ^ Ron Paul, la rivoluzione che ci manca
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