Francesco Paolo Michetti
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Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 4 agosto 1851[1] – Francavilla al Mare, 5 marzo 1929) è stato un pittore e fotografo italiano.
Biografia
Nacque da Crispino Michetti, maestro di musica, e da Aurelia Terzini. Si diplomò presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo, con Edoardo Dalbono, del maestro Domenico Morelli, di cui inizialmente imitò il naturalismo e il realismo visionario: giovane promettente, la sua opera fu subito notata anche da Filippo Palizzi, suo conterraneo, che in quegli anni viveva a Napoli.
L’Abruzzo rurale, con la sua natura ancora incontaminata, fu sempre la sua fonte di ispirazione principale. Già nel 1872 e poi nel 1875 espose le sue opere al Salon di Parigi, ma raggiunse la definitiva fama internazionale nel 1877, quando espose a Napoli la grande tela del Corpus Domini (che venne acquistata dall’imperatore Guglielmo II di Germania). Tale dipinto lasciava trasparire le influenze stilistiche dell'artista spagnolo Mariano Fortuny y Carbó, la cui opera era conosciuta da Michetti.
La sua fama si consolidò con le opere successive: il Voto (1880, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), ispirata alla festa di san Pantaleone a Miglianico, e La figlia di Iorio (1894, Pescara, Biblioteca Provinciale), il cui tema ispirò anche la più notevole delle tragedie di Gabriele d'Annunzio il quale gli dedicò anche il libro "Il Piacere".
Come molti pittori dell’epoca, fin dal 1871 Michetti si era anche interessato alla fotografia, inizialmente solo come procedimento per lo studio dal vero dei soggetti dei suoi quadri, poi anche come nuovo ed autonomo mezzo espressivo, valendosi anche di interventi grafici diretti sulle stesse matrici fotografiche.
Il Michetti fu anche l'ispiratore e l'iniziatore di un cenacolo artistico di rilevanza nazionale che da lui prese nome e che, a partire dagli anni ottanta dell'Ottocento, iniziò a riunirsi nel convento di Santa Maria del Gesù di Francavilla al Mare, che il pittore aveva acquistato e che oggi è noto come Convento Michetti. Fra i letterati, artisti ed uomini di cultura più rappresentativi che lo frequentarono vi furono Gabriele D'Annunzio, Francesco Paolo Tosti, Basilio Cascella, Costantino Barbella, Edoardo Scarfoglio, Matilde Serao, Antonio De Nino e, più tardi, Nicola D'Antino. Con Gabriele D'Annunzio in particolare il Michetti stabilì un sodalizio artistico e umano che si protrasse fino al 1904. Nel suo testamento spirituale il Vate, ricordando l'amico scomparso da alcuni anni, lo definì «...mei dimidium animi...»[2] e ancora «...il mio fratello...»[3]
La celebrità internazionale del pittore fu tale che Vittorio Emanuele III, il 4 aprile 1909, decise di nominarlo Senatore del Regno. Morì nel marzo 1929 nel suo convento di Francavilla, dinanzi al quale, nel 1938, fu eretta una statua in bronzo che lo raffigura a figura intera, opera dell'amico Nicola D'Antino.
L'archivio fotografico
Le fotografie scattate da Francesco Paolo Michetti sono conservate in parte presso l'Istituto Centrale per il catalogo e la Documentazione di Roma e in parte presso la Fondazione Alinari di Firenze.
Musei
Elenco dei musei ed enti che espongono opere dell'artista:
- Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Firenze
- Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma
- Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Roma
- Museo Casa Natale di Gabriele D'Annunzio, Pescara
- Museo d'Arte Contemporanea "Dino Formaggio", Teolo
- Museo d'Arte "Costantino Barbella", Chieti
- Galleria d'Arte Moderna "Ricci Oddi", Piacenza
- Museo della certosa di San Martino, Napoli
- Museo dello Splendore, Giulianova
- Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, Napoli
- Museo Galleria d'Arte Moderna Rizzarda, Feltre
- Museo Michelangiolesco, Caprese Michelangelo
- Museo Michetti, Francavilla al Mare
- Museo Nazionale d'Abruzzo, L'Aquila
- Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli
- Raccolte Frugone, Villa Grimaldi Fassio, Genova Nervi
- Musei Civici di Pesaro, Pesaro
Note
- ^ Alcuni biografi riportano le date del 2 o 4 ottobre
- ^ Cit. da: Gabriele D'Annunzio, Il libro segreto (a cura di Pietro Gibellini), Milano, BUR Rizzoli (RCS Libri), ed. 2010, p. 87, ISBN 978-88-17-04262-8
- ^ Gabriele D'Annunzio, Ibdem, p. 92
Bibliografia essenziale
- Ettore Moschino, F. P. Michetti, Napoli, Edizioni Gli Amici dell'Arte, 1932;
- Tomaso Sillani, Francesco Paolo Michetti, Milano - Roma, Bestetti e Tumminelli, 1932;
- Eugenio Jacobitti, Francesco Paolo Michetti, Firenze, Seeber, 1933;
- Alfredo Schettini, Michetti e Dalbono, Napoli, 1951;
- Raffaele Aurini, Michetti Francesco Paolo, in Dizionario bibliografico della gente d’Abruzzo, vol. III, Teramo, Ars et Labor, 1958 e anche in Nuova edizione ampliata, a cura di Fausto Eugeni, Luigi Ponziani, Marcello Sgattoni, Colledara, Andromeda editrice, 2002, vol.IV, pp.157-181;
- Marina Miraglia, Francesco Paolo Michetti, Torino, Giulio Einaudi, 1975;
- Restituto Ciglia, La figlia di Jorio, opera pittorica di F. P. Michetti, Pescara, Editrice italiaca, 1977;
- Franco Di Tizio, Francesco Paolo Michetti nel cinquantenario della morte, 1980 (Pescara : Laboratorio litografico Brandolini);
- L' ultimo Michetti, pittura e fotografia, Firenze, Alinari, 1995, Catalogo della Mostra tenuta a Francavilla al Mare nel 1994-1995;
- Francesco Paolo Michetti: dipinti, pastelli, disegni, Napoli, Electa Napoli, 1999, Catalogo della Mostra tenuta a Roma e a Francavilla al Mare nel 1999 per iniziativa della Fondazione Francesco Paolo Michetti; Regione Abruzzo;
- Francesco Paolo Michetti: il Cenacolo delle arti: tra fotografia e decorazione, Napoli, Electa Napoli, 1999;
- Franco Di Tizio, Francesco Paolo Michetti nella vita e nell'arte, Pescara, Ianieri editore, 2007;
Voci correlate
Altri progetti
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