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Modica (Muorica in siciliano) è un comune di 53.380 abitanti della provincia di Ragusa.

Geografia

Modica è un comune di 52639 abitanti della Provincia di Ragusa.

Dista 13 chilometri da Ragusa, a sud. Il comune ha un breve tratto di costa situato fra Scicli e Pozzallo. Ha una enclave a nord di dimensioni notevoli che viene evidenziata fra i comuni confinanti. Il territorio è rappresentato da un esteso altopiano digradante verso sud solcato da profondi canyon (dette cave). Di origine sedimentaria, le rocce calcaree che formano l'altopiano sono state erose durante i secoli, creando un paesaggio a terrazzamenti, tipico di quasi tutta la zona collinare della provincia. La città sorge sulla confluenza di due fiumi che dividono l'altopiano in quatro colline: Pizzo a nord, Idria ad ovest, Gigante ad est e Monserrato a sud. I due torrenti(Pozzo dei Pruni e Janni Mauro) che unendosi formano il Mothicano, sono armai asciutti e tombinati nel tratto urbano. La città vecchia è situata sulla collina che separa i due torrenti e sui versanti da essi creati.L'alveo del fiume Moticano, tombinato dai primi del novecento, rappresenta l'asse principale della città ed è l'unica via di acceso alla zona bassa del nucleo abitato

 
Modica di sera

Elementi Caratteristici

Modica, come gli altri centri storici della provincia di Val di Noto, deve la sua immagine alla particolare combinazione tra la conformazione del territorio e i vari fenomenni storici che si sono succeduti in quest'area. Le abitazioni, addossate l'una sull'altra, sono l'estensione delle antiche grotte (dette dammuso), abitati fin già da i siculi. Il tessuto urbano, adagiato sui fianchi delle due vallate e sulla collina del pizzo, è un intrico di casupole, viuzze e scalinate. Le stesse chiese più non si affacciano su delle piazze ma su alte scalinate. Lo stile prevalente dei monumenti è quello barocco. L'aspetto molto caratteristico del centro storico è turbato da scempi edili degli anni '70 e '80 Altro elemento caratteristico è il CIOCCOLATO MODICANO che viene prodotto seguendo le antiche ricette Azteche. La lavorazione è rigorosamente artigianale ed a temperature non elevate, ciò impedisce la perdita di sostanze nutritive. Il risultato è un cioccolato fondente, leggermente granuloso, molto nutriente, in cui è possibile, al gusto ed in sequenza, distinguere nettamente i tre elementi che lo compongono: cacao, zucchero e spezie.

Frazioni e località

La città è tradizionalmente divisa nei nuclei urbani di "Modica Alta", "Modica Bassa" e "Sorda".

  • Frigintini: frazione situata verso l'entroterra del territorio comunale.
  • Marina di Modica: frazione e località balneare.
  • Pisciotto: contrada tra la frazione di Sampieri del comune di Scicli e Marina di Modica.
  • Modica Sorda: nuovo quartiere ad espansione residenziale e commerciale.
  • Maganuco: frazione e località balneare sul litorale in forte sviluppo ed espansione a metà fra Pozzallo e Marina di Modica.

Cultura

Tra i personaggi illustri nati a Modica va ricordato Tommaso Campailla, filosofo cartesiano, corrispondente del Muratori, accademico arcade, che ricevette una visita dal celebre filosofo Berkeley; Salvatore Quasimodo, Premio Nobel 1959 per la Letteratura. Modica ospita la casa natale, che è visitabile ed è inserita in un Parco Letterario dedicato all'autore.

Negli ultimi anni è nato a Modica un Corso di laurea in Scienze del governo e dell'amministrazione della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli studi di Catania, presieduto dal prof. Giuseppe Barone. Il corso di laurea conta oggi un triennio e una laurea specialistica con circa mille iscritti.


Bufalino e Modica

Lo scrittore Gesualdo Bufalino aveva un legame particolare con Modica, sia perché per diversi anni aveva insegnato presso una scuola della città, sia perché vi ha ambientato il romanzo Argo il cieco ovvero i sogni della memoria.

Storia

Nell'VIII secolo a.C. Motyca era abitata dai Siculi. questo popolo fu il primo ad abitare questa vallata insediandosi in grotte (vedi Cava d'Ispica e Pantalica per comprendere come si presentava prima degli arabai). Fu città decumana sotto i Romani. Col nome di "Mudiqah" viene citata come araba nell'845. In seguito fu Normanna e divenne Contea sotto il conte Gualtiero. Sotto Angioini ed Aragonesi, in un tempo in cui i re concedevano ampie parti di territorio a feudatari, venne governata dai Mosca, Chiaramonte e Chiabrera.

Sebbene oggi sia parte della Provincia di Ragusa, dal 1296 al 1926 fu il capoluogo amministrativo del suo distretto; fino agli anni '20 fu la quarta città della Sicilia per numero di abitanti e per competenze istituzionali. Quando era parte del Feudo dei Chiaramonte (1296-fine XIV sec.) decentrava a Ragusa solo gli aspetti amministrativi. Nel 1447, con gli eredi dei Chiaramonte (i Cabrera), in seguito ad una rivolta popolare anche questi furono accentrati a Modica, capoluogo dell'omonima Contea. Come tutta la Val di Noto, Modica è stata più volte disatrutta da vari terremoti e tenacemente ricostruita. Quasi tutto il patrimonio artistico quindi è posteriore al 1693, data in cui un tremendo terremoto la rase al suolo.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

I monumenti

San Giorgio

Chiesa Madre di Modica e nelle funzioni più solenni usata come cattedrale (il vescovo di Noto prende possesso della sua diocesi in questo tempio), in gran parte seicentesca negli interni, per lungo tempo il suo prospetto fu attribuito direttamente a Rosario Gagliardi, complici la tipica "facciata torre" e la caratteristica "leggerezza"; studi più recenti dovuti a Paolo Nifosì, ex docente presso il locale Liceo Classico, hanno evidenziato una complessa vicenda di concorsi tra alcuni celebri architetti per la sua edificazione nelle forme attualmente visibili. Risultò vincitore Paolo Làbisi da Noto, autore di alcuni importanti monumenti della ricostruzione pot-terremoto del 1693 nella sua città d'origine, il quale si ispirò stranamente, tramite un incredibile contaminazione culturale, ad un ambito almeno in apparenza lontanissimo: la Hofkirche a Dresda, opera dell'italiano G. Chiavèri, completata nel 1753 (dunque poco più di un decennio dall'avvio della ricostruzione del San Giorgio di Modica). Sul lato destro è visibile Palazzo Polara, sul cui frontone spicca lo stemma della famiglia con la stella polare.

La prospettiva frontale è esaltata da un giardino pensile su più livelli, detto Giardino del Piombo. Le lunghe scale costeggiate dal giardino, costruite sul modello di Trinità dei Monti nel corso dell'Ottocento, terminano in basso in una stradina poco ampia, rendendo scenografica ed emozionante la lenta ascesa.

 
La chiesa di S. Giorgio a Modica. Magnifico esempio di archetettura barocca.
  • Castello
  • Chiesa del Carmine
  • Chiesa di S.Maria di Betlem
  • Chiesa di S.Pietro
  • Teatro Garibaldi

Gli appuntamenti

  • Sagra della ricotta si svolge nel mese di maggio in località Cannizzara.
  • Sagra del carrubo a Frigintini in settembre o ottobre: si degustano tutte le specialità a base di carrubo: lolli di carrube (cavatelli cotti in sciroppo di carrube e ricoperti con mandorla tritata abbrustolita), gelo di carrube, biscotti alle carrube e caramelle alle carrube.
  • Il Palio si svolge in pieno centro storico intorno a Ferragosto

In corrispondenza dell'Eurochocolate si svolge da alcuni anni una serie di sessioni della stessa manifestazione ed eventi centrati sulla cioccolata e sui prodotti dolciari per i quali Modica è rinomata.

Economia

L'economia prevalente della città è rappresenta dall'agricoltura e dall'edilizia. Rilevante è la coltivazione del carrubo e dell'ulivo. L'estrazione e la lavorazione della pietra locale, commercio e turismo sono altre voci importanti.

Sport

Gli sport principali praticati a Modica sono: la scherma (molto importante a livello nazionale per il settore giovanile), la Pallavolo (Maschile G.S. Motuka B2 e Femminile PVT Modica 75 B1 ). Altri sport praticati sono l'Atletica leggera, il nuoto e il calcio a 5. Il Modica Calcio milita attualmente nel campionato dilettanti.

Amministrazione comunale

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Voci correlate

Collegamenti esterni

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  1. ^ Dati tratti da: