Proci

I proci sono personaggi dell'Odissea, 109 giovani nobili di Itaca che volevano il trono di Odisseo, contendendosi la mano di Penelope, sposa del re.
Il termine è latino ed è usato per tradurre l'originale greco Template:Polytonic (pretendenti).
La narrazione di Omero, che li mostra come parassiti, dimoranti nella reggia per anni, sarebbe incomprensibile a noi moderni se non considerassimo la sacralità della ospitalità presso la civiltà greca (a tal proposito si legga la voce Filemone e Bauci). Perciò è rilevante l'astuzia di Penelope che per ritardare il momento della scelta, ingegnò l'astuzia della tela tesseva di giorno e la disvaceva di notte. Al ritorno, Ulisse, che si presenta sotto mentite spoglie vestendosi da mendicante, prevale sui Proci in una gara di tiro con l'arco organizzata da Penelope per scegliere definitivamente il futuro sposo che si risolve nella loro strage grazie anche all'aiuto della Dea Atena che devia la mira dei perdenti in maniera che non raggiungano il bersaglio durante la gara. Poi con l'aiuto di Eumeo, Filezio e del figlio elimina tutti i pretendenti e i traditori itachesi a esclusione dell'aedo Femio e dell'araldo Medonte, fedeli al re di Itaca, Ulisse si rivela.
I Proci conosciuti
La data della strage
Secondo due scienziati argentini, il matematico Marcelo Magnasco della Rockefeller university di New York e l'astronomo Costantino Baikuozis della Università de La Plata, la data esatta della strage dei proci per mano di Ulisse nell'Odissea è il 16 aprile del 1178 avanti Cristo. Questa affermazione ha convinto anche uno dei più noti studiosi dell'opera di Omero, Scott Huley che ha affermato che: «Dagli ultimi studi, Troia cadde dal 1192 al 1184 avanti Cristo. Secondo Omero, Ulisse impiegò dieci anni a ritornare a Itaca, dopo essere stato ostaggio della ninfa Calipso per sette anni e di Poseidone per tre. Non soltanto la data della strage è attendibile. È un altro indizio che l'Odissea è basata su fatti reali».[1]
Voci correlate
Note