Molise

regione italiana a statuto ordinario
Disambiguazione – Se stai cercando il comune della provincia di Campobasso, vedi Molise (comune).

Il Molise (Mulise in molisano) è una regione dell'Italia meridionale e, con una popolazione di circa 319.611 abitanti, è la regione più piccola dell'Italia dopo la Valle D'Aosta. Il capoluogo è Campobasso. Confina con l'Abruzzo a nord, il Lazio ad ovest, la Campania a sud ovest, la Puglia a sud est ed è bagnata dal Mar Adriatico ad est. Dal 24 novembre 2005 la regione Molise ha anche una sede istituzionale a Bruxelles.

Molise
regione
Molise – Stemma
Molise – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Amministrazione
CapoluogoCampobasso
PresidenteMichele Iorio (PdL) dal 2001
Data di istituzione1963
Territorio
Coordinate
del capoluogo
41°34′N 14°40′E
Altitudine631[1] m s.l.m.
Superficie4 438 km²
Abitanti319 611 (28-02-2011)
Densità72,02 ab./km²
ProvinceCampobasso, Isernia
Comuni136 comuni
Regioni confinantiAbruzzo, Campania, Lazio, Puglia
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-67
Codice ISTAT14
Nome abitantimolisani
PIL(PPA) 5.107,0 mln
PIL procapite(PPA) 15.948 [2]
Cartografia
Molise – Localizzazione
Molise – Localizzazione
Molise – Mappa
Molise – Mappa
Mappa del Molise con le sue province
Sito istituzionale

Il Molise è l'unica regione italiana nata dal distacco da un'altra Regione. Fu istituita nel 1963[3], scindendosi dall'antica regione Abruzzi e Molise e divenendo la ventesima regione d'Italia, dapprima con la sola provincia di Campobasso e dal 1970 anche con la provincia di Isernia. In realtà la Regione Abruzzi e Molise, intesa come istituzione, come tutte le regioni a statuto ordinario non era mai stata attivata e dunque le due regioni hanno cominciato a funzionare autonomamente dal 1970.

Il Molise è la regione italiana con il numero più basso di frazioni, ma non di comuni (136). I centri principali sono Campobasso, Termoli, Isernia e Venafro. Ha come patrona Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso e come compatrono Celestino V.

Storia

Storicamente gran parte del Molise si identifica con l'antico Sannio. A partire dal III secolo a.C. subì l'invasione dei Romani, che crearono le loro colonie nei principali centri abitati già esistenti (Isernia e Venafro). Alla caduta dell'Impero Romano, il territorio molisano fu devastato dai Goti (535-553), e poi incluso nel Ducato longobardo di Benevento. Il nome Molise compare nel Medioevo centrale per identificare una contea di appartenenza della famiglia normanna dei de' Moulins. Nell'847 sorsero alcune signorie feudali: (878) Campobasso assume un'importanza economica sempre crescente riuscendo a diventare la “capitale” della Contea sotto la signoria dei De Molise, di Venafro (964), di Larino, di Trivento (992) e, nel 1000, quelle di Bojano, di Isernia e di Campomarino. Con l'arrivo dei Normanni, nell'XI secolo, le varie contee vennero unificate e poste sotto li controllo della contea di Bojano, che i normanni chiamarono Comitatus Molisii. L'integrità del Molise fu conservata fino al 1221, anno in cui la contea passò a Federico II di Svevia. In quell'anno il Molise divenne la sede di un giustizierato, cioè di un distretto di giustizia imperiale, dove l'autorità del re si sovrapponeva a quella dei feudatari. Nel 1531, il Molise passò sotto la dominazione spagnola e fu aggregato alla Capitanata (regione storica della Puglia, corrispondente alla provincia di Foggia). Fu questo un periodo di isolamento e di grave crisi economica e sociale, data la presenza sul territorio di numerose bande di briganti. Nel 1806, con Napoleone, il Molise divenne per la prima volta una provincia autonoma. Con l'annessione di Larino (in provincia di Campobasso) nel 1811 e del circondario di Venafro e di parte della Valle del Volturno nel 1863, prese i confini corrispondenti all'attuale regione. Dall'epoca del Regno di Napoli il territorio molisano era in realtà compreso in tre giustizierati diversi: il Contado del Molise, l'Abruzzo Citeriore e la Capitanata. Con l'annessione al Regno d'Italia, nella regione scoppiarono molte ribellioni che furono completamente sedate solo alla fine del XIX secolo.

Nel 1963 la Provincia di Campobasso fu proclamata regione a sé stante, per poi configurarsi come l'attuale Molise con l'inclusione della Provincia di Isernia.

Onorificenze

Conferita il 11 ottobre 2010:

«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.»
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008,
"5. Oltre che nell'ipotesi di cui al comma 4, la I classe di eccellenza si può conseguire, per atti di eccezionale rilevanza compiuti nel corso interventi di protezione civile, in seguito a segnalazione del Capo del Dipartimento della protezione civile, equivalente a 25 eventi."

Geografia

 
Il Molise per zone altimetriche

La superficie della regione è divisa quasi equamente tra zone di montagna, il 55,3% del territorio, e zone collinari, del 44,7% del territorio. La zona montuosa si estende tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino Sannita. I Monti della Meta (2241 m) formano il punto d'incontro della linea di confine tra il Molise, l'Abruzzo e il Lazio. Poi ci sono i Monti del Matese che corrono lungo il confine con la Campania e raggiungono i 2050 metri con il monte Miletto. A oriente, la zona del Subappennino (Monti dei Frentani) digrada verso il mare con colline poco ripide e dalle forme arrotondate. Le aree pianeggianti sono poche e di piccole dimensioni, le principali sono la piana di Bojano nel Molise centrale e a occidente la piana di Venafro. La Bocca di Forlì, o Passo di Rionero, (m. 891 slm) segna convenzionalmente il limite tra Italia centrale e Italia meridionale. Il clima è di tipo semi-continentale, con inverni generalmente freddi e nevosi ed estati calde e afose. Sulla costa il clima è più gradevole, man mano che si procede verso l'interno l'inverno diventa via via più rigido e le temperature si abbassano notevolmente (Campobasso nel periodo invernale è una delle città più fredde d'Italia). Anche l'estate risulta più gradevole sulla costa dove spesso soffiano brezze che rendono più dolci i mesi caldi.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Zone Altimetriche d'Italia.

Le coste

Per 40 km il Molise è bagnato dall'Adriatico. La costa è bassa e sabbiosa soprattutto per il promontorio di Termoli, al cui riparo è stato costruito il porto artificiale da dove partono navi per le Isole Tremiti e la Croazia. Il porto di Termoli è l'unico del Molise. Lungo le coste ci sono anche alcune fasce pianeggianti, larghe non più di qualche chilometro. La formazione di dune litoranee causava il ristagno delle acque dei torrenti con la conseguente formazione di paludi, da qualche tempo però eliminate con opere di bonifica.

I fiumi

I fiumi principali della regione sono il Trigno, il Biferno, che scende dal Matese e il Fortore, che sfocia nel territorio pugliese. Fa eccezione il Biferno che nasce da una sorgente nel paese di Bojano. Le sue sorgenti danno copiosissime acque tanto che si ritiene che se non sfruttate la portata del fiume sarebbe seconda al solo Po [senza fonte]. Scorre in Molise anche l'alto corso del Volturno, (il Volturno è, con una lunghezza di 175 km e un bacino esteso per 5.550 km², il principale fiume dell'Italia meridionale sia per lunghezza sia per portata e nasce in Molise dai monti della Meta, la parte più meridionale dell'Appennino abruzzese) che riceve le acque delle campagne d'Isernia e della piana di Venafro (Rio San Bartolomeo) per poi entrare in Campania e sfociare nel Golfo di Gaeta. Le sorgenti forniscono acqua anche a Campania, Puglia e Abruzzo.

I Laghi

Il fiume Biferno è stato sbarrato in un invaso artificiale,la diga del Liscione, la quale diga è stata costruita negli anni '70 formando così il lago di Guardialfiera. Altro lago di grande importanza è quello di Occhito che costeggia per diversi chilometri il confine tra Molise e Puglia. Infine, tra le Mainarde Molisane sorge il bacino artificiale di Castel San Vincenzo, realizzato alla fine degli anni '50 e facente parte dell'area molisana del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Natura

Nel Molise, oltre a essere presente il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Mainarde), sono presenti vaste aree boschive, soprattutto nella Provincia di Isernia, che la rendono ricca di specie vegetali oltre che animali. Di notevole importanza sono le Oasi del WWF (Monte Mutria e Guardiaregia-Campochiaro), l'Oasi LIPU di Casacalenda, l'Oasi "Le Mortine" nel bacino fluviale del Volturno presso Venafro, il massiccio del Matese, la riserva di Collemeluccio con le sue estensioni di boschi di abete bianco, la riserva MAB di Montedimezzo, l'Orto Botanico di Capracotta. La fauna è caratterizzata dalla presenza dell'orso bruno marsicano, del camoscio, del cervo, del daino, del capriolo, del lupo, del cinghiale e della volpe. La fauna aviaria stanziale include falco pellegrino, gheppio, ghiandaia, coturnice.

Economia

Dato il basso numero di abitanti, l'economia del Molise è poco sviluppata rispetto alle altre regioni italiane (pur avendo un PIL pro capite superiore a quello di altre regioni del Mezzogiorno), pertanto il settore primario è quello da cui provengono le maggiori rendite economiche. Le industrie, sono raggruppate nei nuclei industriali a Termoli, Campobasso, Bojano e Venafro. L'area industriale più vasta e di maggior importanza è situata a Termoli dove tra le varie industrie è presente lo stabilimento Fiat Powertrain, e lo zuccherificio del Molise (l'unico del centro sud Italia). Il turismo è in crescita: l'ambiente naturale pressoché intatto e l'assenza di inquinamento sono forti motivi di attrazione, ma la ricettività alberghiera non è ancora adeguata agli standard richiesti. Altre ragioni che frenano lo sviluppo del turismo sono l'inadeguatezza delle vie di comunicazione nonché la difficoltà di raggiungere molte zone interne della regione. Gli arrivi turistici nel 2007 sono stati di 172.550 italiani e 22.329 stranieri[4]. L'area più servita e più sviluppata è quella di Termoli dove è presente l'area portuale, e attraversata dalla linea ferroviaria Adriatica, e l'autostrada adriatica A14. L'altra area più sviluppata è quella del venafrano, dove il nucleo industriale è sito a pochi chilometri dall'autostrada ed è servito da uno scalo ferroviario.

Di seguito la tabella che riporta il PIL e il PIL procapite[5], prodotto nel Molise dal 2000 al 2006:

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Prodotto Interno Lordo
(Milioni di Euro)
4.930,7 5.131,3 5.280,5 5.337,7 5.563,9 5.783,5 5.958,7 6.394,2 6.534,7 6.449,3
PIL ai prezzi di mercato per abitante
(Euro)
15.308,1 15.985,5 16.460,3 16.607,7 17.290,0 17.994,6 18.591,9 19.950,6 20.370,0 20.097,6

Di seguito la tabella che riporta il PIL[5], prodotto nel Molise ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:

Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano
Agricoltura, silvicoltura, pesca € 197,7 3,32% 1,84%
Industria in senso stretto € 982,6 16,49% 18,30%
Costruzioni € 400,3 6,72% 5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 994,8 16,7% 20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari e imprenditoriali € 1.155,1 19,38% 24,17%
Altre attività di servizi € 1.583,4 26,57% 18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 644,7 10,82%% 10,76%
PIL Molise ai prezzi di mercato € 5.958,7

Transumanza

La transumanza è una delle più antiche tradizioni molisane: consiste nello spostamento dei greggi dai rilievi montuosi alla costa. Questa usanza si ripete all'inizio della stagione estiva, in cui i pascoli vengono spostati verso le montagne in cerca di posti più freschi in cui lasciar pascolare le greggi bovine. Il Molise è una delle poche zone italiane in cui viene ancora effettuata la transumanza.

Trasporti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti del Molise.

Demografia

Nel 2010[6] i nati sono stati 2.511 (7,7‰), i morti 3.469 (11,2‰) con un incremento naturale di -958. Le famiglie contano in media 2,5 componenti. Il 31 dicembre 2010 su una popolazione di 319.780 abitanti si contavano 8.111 stranieri (2,5%). La maggior parte della popolazione vive nei paesi, molti dei quali non superano i mille abitanti, pochi sono i centri di maggiori dimensioni; oltre ai due capoluoghi di provincia, hanno avuto uno sviluppo urbanistico importante Termoli e Venafro, al contrario altri paesi hanno visto dimezzare la propria popolazione negli ultimi decenni.

La popolazione del Molise è così distribuita tra le sue due province:

Pos. Provincia Abitanti capoluogo Abitanti provincia
1 Provincia di Campobasso 50.916 231.440
2 Provincia di Isernia 22.150 88.698

Città principali

Il Molise è composto prevalentemente da comuni di piccole dimensioni, molti dei quali non superano i 1.000 residenti. I comuni più importanti per struttura demografica, sociale ed economica sono: Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro. Punti di riferimento territoriale sono anche i comuni di Larino, Bojano e Agnone.

Di seguito la tabella riporta la popolazione risiedente nei principali comuni del Molise:

Pos. Comune Prov. Abitanti 30/04/2011
1 Campobasso CB 50.881
2 Termoli CB 32.966
3 Isernia IS 22.149
4 Venafro IS 11.561
5 Bojano CB 8.184
6 Campomarino CB 7.222
7 Larino CB 7.068
8 Montenero di Bisaccia CB 6.783
9 Riccia CB 5.489
10 Guglionesi CB 5.405

Cittadini stranieri

Al 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti in regione sono 8929. Le comunità più grandi sono quelle di:

Minoranze etno-linguistiche

Nel territorio molisano sono presenti alcune minoranze linguistiche, site tutte nella Provincia di Campobasso. Le principali sono quelle croate, parlate in particolare nei comuni di Montemitro, Acquaviva Collecroce e San Felice del Molise (uniche in Italia), e albanese, parlate soprattutto a Campomarino, Ururi, Portocannone e Montecilfone.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Minoranze del Molise.

Tradizioni, folklore e sagre

Il Molise è caratterizzato da innumerevoli feste religiose e non, basti pensare alle feste patronali o alle sagre che ciascun paese allestisce soprattutto nei periodi estivi. Il sentimento religioso è molto sviluppato e radicato nella regione: in particolare balzano all'attenzione le processioni del venerdì santo di Campobasso (con il suggestivo e commuovente Teco Vorrei) e di Isernia con la sfilata degli incappucciati, la sagra dei Misteri sempre a Campobasso, la regata di San Basso a Termoli, la solenne e suggestiva processione di San Nicandro a Venafro caratterizzata dal canto dell'inno, la processione di Capracotta in onore della Madonna di Loreto ogni tre anni, la festa del grano a Jelsi in onore di Sant'Anna, la festa in onore di Santa Cristina a Sepino, la sfilata dei carri di San Pardo a Larino, la carrese di Ururi, Portocannone e di San Martino in Pensilis nel basso Molise. L'elenco potrebbe continuare citando ogni singolo paese. Dal punto di vista prettamente folkloristico e profano molto successo ha il Festival della Zampogna di Scapoli che attira ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutta Italia, l'Eddie Lang Jazz Festival che si svolge nella cornice del bellissimo castello Pignatelli di Monteroduni, la tartufata a Miranda, la festa dell'uva a Riccia, "gl'Cierv'" a Rocchetta a Volturno.

Cucina

Quella molisana è una cucina molto varia.

Tra i prodotti più importanti vi sono le olive da cui si estrae un olio extravergine dal sapore soave consumato anche crudo su insalate e crostini. L'eccellente fattura del prodotto ha fatto guadagnare all'olio molisano, nel 2003, il riconoscimento DOP. Conosciuto fin dall'antichità l'olio di Venafro, detto "Aurina" per il suo caratteristico colore, citato da Licinio, Orazio, Plinio e altri poeti dell'epoca romana. Sempre a proposito dell'olio d'oliva, molti paesi fanno parte dell'associazione "Città dell'olio", con sede a Larino.

Notevole è il settore produttivo della pasta. Questo vede come punta il pastificio La Molisana di Campobasso, ma da citare sono il Colavita di Ripalimosani e, fino a qualche anno fa, il pastificio Guacci di Campobasso.

Il pane molisano conserva la sua antica manifattura produttiva e viene prodotto ancora in alcuni panifici con le patate (che, in Molisano si chiamano patàn) e la sofficità che lo contraddistinguono. Famoso è il pane di Venafro, così come la sua produzione di taralli all'olio di oliva[7].

Tanta importanza ha anche la pasta. Un tipo di pasta fresca tipico che prende il nome di cavatelli (in Molisano, i cavatìjll) è ottenuto con una sfoglia senza uova. È prodotto in particolare nel paese di Trivento. Questi vengono conditi con sugo di pomodoro o verdure. Altrettanto conosciuti sono i fusilli (i fusìll), preparati con lo stesso impasto, ma realizzati con un "fuso" da cui il nome. Dall'impasto vengono staccati dei dadini di pasta, avvolti intorno al fuso e poi sfilati.

Grande importanza è data alla produzione di latticini e di formaggi: il caciocavallo di Frosolone, le mozzarelle di Bojano, e le mozzarelle di bufala prodotte solo nella zona di Venafro.

Per ciò che riguarda i salumi, nel Molise vengono prodotti alcuni insaccati, come la Soppressata (a supressàt), il Capocollo o Capicollo (u cappecùol, da cap [capo/testa] e cùol [collo]), la Salsiccia, famosa perché ha come ingrediente il finocchietto selvatico, la Ventricina (a vendrečìn): famosa è quella di Montenero di Bisaccia, ma da tempo è in atto una disputa con l'Abruzzo per la paternità del salume), la Signora di Conca Casale.

Molto importante e buono il Brodetto di Pesce di Termoli ("du' bredette") Ha come caratteristica l'utilizzo di molte qualità di pesce, almeno nove/dieci: seppie, triglie, sogliole, palombo, rospo, pannocchie, scorfano, merluzzo, frutti di mare, ecc.. Queste specie di pesce inoltre variano a seconda della stagione in cui si assapora il brodetto. Il brodetto di pesce termolese si differenzia dagli altri per la cottura differenziata delle varie specie di pesce.La differenza sostanziale che si trova nella ricetta termolese, che differenzia il sapore "du' bredette", è l'uso del peperone fresco.

Un preparato tipico del basso Molise, specialmente a San Martino in Pensilis, è la Pampanella, carne di maiale cotta al forno con alcune spezie e molto peperoncino rosso sia dolce che piccante.
L'uso del tartufo (nero e bianco) viene fatto sempre più spesso in tutta la regione, essendo ormai parecchio tempo che viene cavato dalla terra, specie nell'Alto Molise, grazie ai numerosi cavatori e ai loro cani. Sempre di più le fiere che hanno come tema il tartufo e il suo impiego in parecchie specialità culinarie. Fra i dolci sono tipiche le Cancelle, simili alle waffel tedesche, ma con l'aggiunta di semini di finocchio, i Piccillati (i pečelàt), ravioli cotti al forno ripieni di amarena, e la Pigna (a pìnj), simile al panettone ma più leggere, tradizionalmente preparato per la Pasqua. I Caragnoli (i carànjele) e Rosacatarle o Rosacatarre (i rôsacatàrele), intinte nel miele, sono dolci tipici natalizi.

Tra i vini, si segnala la Tintilia (Autoctono). Biferno, Pentro e Molise, hanno avuto il riconoscimento DOC. La D.O.C. Pentro è stata prodotta per la prima volta nell'anno 2007, fino ad allora è stata considerata una D.O.C. fantasma (mai prodotta).

Sport

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sport in Molise.

Motori

Nasce nel 2006, la casa automobilistica DR Motor Company, con sede a Macchia d'Isernia, mentre a Termoli è attiva dal 1972 la FIAT Powertrain, con una fabbrica dedita alla produzione di motori e cambi, che ha influenzato notevolmente lo sviluppo economico e demografico della città adriatica, ed è considerata una delle più importanti fabbriche del gruppo per i volumi prodotti, essendo l'unica in Italia a produrre il celeberrimo motore FIRE, e il neonato Multiair.

Galleria immagini

Note

Bibliografia

  • Sammartino A., Ali tagliate – Parole di un libro incompiuto/Podrezana krila – Rije i nedovršene knjige (volumetto bilingue, in italiano e croato, a ricordo di Agostina Piccoli), Cannarsa Editore, Vasto 1999, pag. 63.
  • Cfr. Registro delle deliberazioni consiliari del Comune di Acquaviva Collecroce per l'anno 1896, esistente presso il locale archivio comunale. Cultura e immagini dei gruppi linguistici di antico insediamento presenti in Italia.
  • Cfr. Bosio G., Dell'istoria della sacra Religione et illustrissima Militia di San Giovanni Gierosolimitano, Stamperia Apostolica Vaticana, Roma, 1594 in "Bibliografia sui Croati del Molise", raccolta e pubblicata dal redattore del periodico Naš jezik/La nostra lingua, Mario Spadanuda, sul n. 4 del 1970.
  • Rešetar M., Le colonie serbo-croate nell'Italia meridionale, (prima traduzione in italiano, a cura di Walter Breu e Monica Gardenghi), Amministrazione Provinciale di Campobasso, 1997. Ministero Interno –Ufficio Centrale zone di confine e minoranze etniche -Ufficio minoranze linguistiche nel 1465 e in circolazione nel Regno di Napoli sino al termine del secolo XV.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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