Sebastian Vettel
Sebastian Vettel (Heppenheim, 3 luglio 1987) è un pilota automobilistico tedesco, campione del mondo di Formula 1 nella stagioni 2010 e 2011. È il più giovane pilota di Formula 1 ad aver ottenuto una pole position, ad aver vinto un gran premio, ad essere salito sul podio e ad essere diventato campione del mondo. È pilota titolare della Red Bull Racing.
Sebastian Vettel | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | |||||||||||||||||||||||||
Altezza | 175 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 62 kg | ||||||||||||||||||||||||
Automobilismo ![]() | |||||||||||||||||||||||||
Categoria | Formula 1 | ||||||||||||||||||||||||
Squadra | Red Bull Racing | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al Gran Premio del Giappone 2011 | |||||||||||||||||||||||||
Carriera
Gli esordi
Vettel inizia a gareggiare con i kart nel 1995, vincendo numerosi titoli. Nel 2003, passa alle monoposto scoperte dominando il campionato tedesco di Formula BMW con 18 vittorie su 20 corse complessive. Nel 2005 guida per la ASL Mucke Motorsport nella Formula 3 Euro Series. Si piazza in quinta posizione nella classifica finale con 64 punti, vincendo un premio particolare dedicato al migliore debuttante in quella categoria. Non vince nessuna gara, in una stagione largamente dominata da Lewis Hamilton anche a causa di un infortunio che lo costringe a rimanere fuori dalle gare per parecchie settimane.[1] Torna alle competizioni nella Ultimate Masters della F3 sul circuito olandese di Zandvoort, finendo in sesta posizione e ottenendo il terzo miglior tempo in assoluto, sorprendendo lo stesso manager della ASM, Frédéric Vasseur.[2]
La F1
2006-2007: L'esordio nella Sauber BMW
Dopo il Gran Premio di Turchia, a seguito della sostituzione di Jacques Villeneuve con Robert Kubica come pilota titolare, diviene il terzo pilota e collaudatore della BMW Sauber, risultando così il pilota più giovane ad aver collaudato una macchina di Formula 1 nelle sessioni libere di qualifica del venerdì, all'età di 19 anni e 53 giorni. (Jaime Alguersuari è il pilota più giovane a competere in un Gran Premio di F1, mentre Nico Rosberg è il più giovane a guidare una F1 in test privati). È anche il pilota più giovane ad essere stato multato nella categoria: ha ricevuto una multa di 1000 dollari per aver oltrepassato la velocità massima nella pitlane.[3]
Vettel nelle sessioni dei test impressiona tutti piazzando il tempo migliore nella seconda sessione del venerdì in Turchia e ricevendo inoltre i complimenti dallo stesso Michael Schumacher.[4]. Il giovane tedesco impressiona anche nelle sessioni di test nel Gran Premio d'Italia, piazzandosi sempre in prima posizione.
Viene confermato come test driver per la Sauber-BMW nel 2007, continuando però a correre nel campionato World Series by Renault, dove ottiene la prima vittoria al Nürburgring. Dopo il serio incidente occorso a Robert Kubica durante il Gran Premio del Canada, Vettel sostituisce il pilota polacco nel Gran Premio degli Stati Uniti, posizionandosi ottavo e guadagnando così un punto nella sua prima gara in Formula 1. È il più giovane pilota della Formula 1 ad aver conquistato punti iridati.[5]
2007-2008: l'approdo alla Toro Rosso
Dal Gran Premio d'Ungheria Vettel sostituisce Scott Speed alla Scuderia Toro Rosso. Durante il Gran Premio del Giappone, sul circuito del Fuji, è tra i candidati al podio, sotto una pioggia torrenziale, prima di venire coinvolto in un incidente con il pilota della Red Bull Mark Webber. La dinamica dell'incidente, accaduto in regime di safety car, non fu chiarita dalle immagini televisive; successivamente, un video diffuso su Youtube[6] dimostrò che il tamponamento di Vettel con Webber era stato causato da un brusco rallentamento del leader della gara Lewis Hamilton, che non fu punito dalla FIA. Sebastian rientrò in lacrime ai box, ma ebbe occasione di rifarsi già durante il Gran Premio seguente in Cina, nel quale ottenne un eccezionale quarto posto. In virtù di questi risultati Vettel venne confermato dalla Toro Rosso per il 2008. Nelle prime gare del 2008 Vettel non brilla, collezionando ben quattro ritiri nelle cinque gare iniziali. Il suo primo risultato stagionale è in Turchia, dove riesce a classificarsi 17º. Al Gran Premio di Monaco parte in ultima fila e grazie ad una buona strategia arriva 5º conquistando i primi punti della stagione. Nella gara successiva, che si corre in Canada, a Montreal, parte dalla corsia box, ma grazie a molti incidenti e ritiri, e resistendo agli attacchi da parte della McLaren di Kovalainen, riesce ad arrivare 8º conquistando un altro punto nel mondiale.
A seguito dell'annunciato ritiro, a fine 2008, di David Coulthard, Vettel viene ingaggiato dalla Red Bull Racing, come pilota titolare per il 2009. L'annuncio viene dato il 17 luglio 2008, alla vigilia del Gran Premio di Germania[7].
Dopo un weekend deludente al Gran Premio d'Ungheria dove si è dovuto ritirare per un surriscaldamento del motore, il pilota tedesco riesce a rifarsi ottenendo il miglior tempo nella prima sessione di prove del venerdì del Gran Premio d'Europa a Valencia.
Due settimane dopo, in Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, conquista 4 punti arrivando 5º, dopo una gara dal finale rocambolesco.
Il giorno dopo aver conquistato la pole position nel Gran Premio d'Italia conduce la gara dall'inizio alla fine, nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, divenendo il più giovane vincitore di un Gran Premio di Formula 1 all'età di 21 anni e 73 giorni (record detenuto precedentemente da Fernando Alonso)[8]. Salgono sul podio assieme a lui Heikki Kovalainen e Robert Kubica, formando così il podio più giovane mai realizzato in Formula 1.
Vettel continua a confermare le sue potenzialità nei Gran Premi successivi, arrivando 5º alla prima edizione del Gran Premio di Singapore e 6º in Giappone, guadagnando così punti nel mondiale piloti che lo portano all'8º posto in classifica a due gare dal termine.
In Brasile ultima prova del mondiale 2008, conclude in quarta posizione, togliendosi la soddisfazione di superare, nel corso del 69º giro Lewis Hamilton, e dando l'illusione a Felipe Massa di poter essere lui a vincere il Mondiale. Il brasiliano, invece, conclude la stagione al secondo posto poiché Hamilton a 850 metri dal traguardo riesce a superare Timo Glock riguadagnando la quinta posizione, obiettivo minimo per la vittoria del mondiale.[9].
A fine stagione viene confermato il suo passaggio alla squadra Red Bull per il campionato 2009.
2009: la consacrazione in Red Bull
Nella prima gara, dopo un'ottima prestazione (era 2º), ha una collisione con Robert Kubica a 3 giri dal termine, che lo mette fuori gioco; viene comunque classificato 13º perché ha percorso più del 90% della distanza totale. Il tedesco verrà successivamente penalizzato dai commissari per aver causato l'incidente, e sarà costretto a retrocedere di 10 posizioni nella griglia di partenza in Malesia. Il 18 aprile in Cina regala alla Red Bull la prima pole position nella storia della scuderia, dopo aver effettuato un solo giro cronometrato in tutte e tre le sessioni di qualifica. 24 ore dopo, sotto la pioggia, riesce a conquistare la sua seconda vittoria in carriera: la Red Bull festeggia il suo primo successo, con doppietta grazie al secondo posto di Mark Webber.
Il fine settimana successivo continua la striscia positiva per il tedesco, con un 2º posto conquistato partendo dalla seconda fila in griglia. In Spagna, Vettel si qualifica 2º, ma taglia il traguardo in 4ª posizione, dietro al suo compagno di squadra. Questo gli permette di consolidare la sua 3ª posizione nel campionato piloti. A Monaco però l'errore strategico di montare gomme morbide nel primo stint, dopo essere partito dalla seconda fila in griglia, lo fa rallentare notevolmente nei primi giri; dopo il pit-stop poi un errore alla prima curva determina un impatto contro le barriere: Vettel rompe la sospensione posteriore sinistra ed è costretto al ritiro dopo 15 giri. In Turchia ottiene la sua seconda pole position stagionale, dopo aver fatto segnare il miglior tempo in tutte e tre le sessioni di qualificazione; un errore nel corso del primo giro e il cambiamento verso una strategia a tre soste lo costringono ad accontentarsi del 3º posto finale. Anche in Gran Bretagna si ripete conquistando la seconda pole-position consecutiva; dopo una gara condotta sempre al comando, conquista la terza vittoria in carriera, il giro più veloce e regala alla Red Bull la seconda doppietta della stagione, realizzando il suo primo hat-trick in Formula 1.
In Germania, complice una qualifica non ottima, non va al di là del secondo posto, preceduto dal compagno Webber che ottiene il primo successo in carriera. In Ungheria parte in prima fila, ma alla prima curva si vede infilato dalle McLaren e dalla Ferrari di Kimi Raikkonen disposte del Kers. Con il ferrarista c'è anche un contatto, ma solo nel proseguo della corsa sarà costretto al ritiro a causa del cedimento di una sospensione. A Valencia nelle prove libere rompe il motore e in gara parte con il rischio che si verifichino anomalie al motore, cosa che puntualmente accade, anche se ormai la sua corsa era compromessa a causa di un pit-stop infelice. I propositi di vittoria nel mondiale si affievoliscono, visto che adesso ha solo due motori a disposizione nelle rimanenti sei corse e se userà un terzo propulsore dovrà partire dieci posizioni indietro, come da regolamento. A Spa-Francorchamps in Belgio conquista la terza piazza, dopo una serie di giri veloci, dietro a Kimi Raikkonen su Ferrari e Giancarlo Fisichella sulla Force India F1, portandosi così nuovamente al 3º posto nel campionato piloti. A Monza la Red Bull non è competitiva e lo relega a lottare a centroclassifica per tutto il week end. Riesce comunque a classificarsi 8º e ad ottenere un punto mondiale dopo un duello al limite con Fisichella, e avvantaggiandosi del ritiro di Hamilton all'ultimo giro. Sembra andare meglio nel Gran Premio di Singapore dove dopo aver ottenuto la prima fila sulla griglia di partenza, tallona Hamilton per gran parte della gara, prima di subire un drive-through che lo relegherà al 4º posto finale.
Trova comunque il riscatto la settimana dopo a Suzuka dominando in qualifica e vincendo la gara e, soprattutto, tenendo ancora aperta la lotta al mondiale. A San Paolo arriva sotto la bandiera a scacchi al 4º posto dopo essere partito dalla 16ª casella: sale in questo modo al secondo posto nel mondiale piloti, ma si trova ad uno svantaggio incolmabile da Jenson Button, ormai matematicamente campione del mondo. Vettel vince l'ultima gara della stagione sul nuovo circuito di Abu Dhabi, laureandosi vice-campione del mondo.
2010: Campione del mondo
Anche nel 2010 Sebastian Vettel e Mark Webber formano la coppia della scuderia Red Bull Racing. Nella prima gara della stagione, il Gran Premio del Bahrain, il tedesco parte dalla pole position e rimane in testa per buona parte della corsa, fino a quando un problema alla macchina lo costringe a rallentare e a retrocedere, cedendo le posizioni agli avversari, e giungendo quarto. Analoga situazione si verifica in Australia, la gara successiva, ma con esiti peggiori: dopo esser partito dalla pole position, e aver dominato per 26 giri, viene costretto al ritiro. Inizialmente si pensa a un problema all'impianto frenante, ma poi si scopre che la causa del guasto era un dado che fissava la ruota anteriore sinistra. Nel terzo Gran Premio della stagione, disputato in Malesia, Vettel, partendo dalla terza posizione nella griglia di partenza, guadagna la leadership della gara, bruciando all'avvio sia Nico Rosberg che il compagno di squadra Mark Webber. In questo Gran Premio la sua monoposto prosegue senza guasti, giungendo al traguardo davanti allo stesso Webber. Grazie a questo risulto, nella classifica piloti, riesce a agganciare la terza posizione, a pari punti con il ferrarista Fernando Alonso. Dopo un sesto posto ottenuto nel Gran Premio di Cina, quarta gara del campionato, al rientro in Europa, nel Gran Premio di Spagna, nonostante alcuni problemi con le gomme che lo costringono a un pit stop non previsto, riesce a ottenere comunque la 3ª posizione sul podio. Nel prestigioso Gran Premio di Montecarlo, parte dalla terza piazza, dietro la Renault di Robert Kubica, ma riesce a sorpassarlo al via e a piazzarsi dietro il compagno di team Mark Webber, vincitore della gara.
Nel Gran Premio di Turchia, il tedesco mentre si trova in 2ª posizione alle spalle del compagno di team Webber, nel tentativo di sorpassarlo urta con la sua monoposto, finendo fuori pista: Vettel è costretto al ritiro, mentre Webber, rientrato in pista, finisce la gara terzo. Nella gara successiva, in Canada, in un circuito non particolarmente favorevole alle Red Bull, Vettel si piazza ai piedi del podio, al 4º posto. Nel Gran Premio d'Europa, a Valencia, ottiene la sua seconda vittoria stagionale, mentre nel Gran Premio di Gran Bretagna, nonostante la rottura di uno pneumatico nei primi giri per un contatto con Lewis Hamilton, ottiene il 7º posto. Nel Gran Premio d'Ungheria, Vettel ottiene la sua 4º pole position di fila. Mentre si trova in 1ª posizione entra in pista la Safety-Car, ma al momento del rietro ai box della stessa, per errore, lascia troppo spazio tra di lui e la Safety-Car, come previsto da regolamento, e viene penalizzato con un drive through. Termina la gara in 3ª posizione.
Al rientro dalla pausa estiva non riesce ad andare in zona punti nel Gran Premio del Belgio: al 18º giro, mentre è terzo dietro i due piloti della McLaren Lewis Hamilton e Jenson Button, tenta un sorpasso nei confronti di quest'ultimo, causando una collisione che mette l'inglese fuori gioco; Vettel viene penalizzato e finisce in fondo al gruppo, dove ha un nuovo incidente con Liuzzi: la foratura che ne consegue non gli consente di muovere la classifica, nonostante nei giri finali una fitta pioggia pare favorire le sue gomme da bagnato.
Nella gara successiva, il Gran Premio d'Italia, ottiene il sesto posto in griglia di partenza, il suo peggior risultato in qualifica della stagione. Dopo aver disputato una gara difficile a causa di alcuni problemi all'impianto frenante, riesce comunque a terminare al quarto posto, grazie anche ad un'azzardata strategia ad un solo pit stop, effettuato al penultimo giro di gara.
Nel Gran Premio di Singapore, Fernando Alonso gli strappa la pole position per un pochissimi millesimi. In un circuito dove è difficilissimo sorpassare, Vettel rimane costantemente dietro il ferrarista, girando sui suoi stessi tempi, e giungendo al traguardo a soli 0,2 secondi dallo stesso, in seconda posizione. Nel Gran Premio del Giappone domina la qualifica e la gara (disputatesi entrambe nella giornata di domenica, a causa della pioggia che aveva reso impraticabile la pista il sabato), e si riporta a ridosso delle prime posizioni in classifica. Ma nel successivo Gran Premio della Corea, nonostante l'ennesima pole position, le sue speranze di successo sembrano sfumare in gara, essendo costretto al ritiro a pochi giri dalla fine, quando conduceva la corsa, per l'improvvisa rottura del motore. Nella penultima gara, in Brasile conquista nuovamente pole position e vittoria. Grazie a questo risultato, e al secondo posto di Mark Webber, la Red Bull Racing si aggiudica il titolo costruttori del campionato 2010.
Nell'ultimo Gran Premio della stagione, ad Abu Dhabi, nonostante i pronostici per la conquista del titolo piloti siano tutti a favore del leader del mondiale Fernando Alonso, si laurea campione del mondo: Vettel infatti vince la gara e, grazie al modesto settimo posto ottenuto da Alonso, riesce a superare di 4 punti il rivale in classifica, diventando così il più giovane campione del mondo della storia della Formula 1, soffiando il record all'inglese Lewis Hamilton.
2011: Il secondo titolo iridato
Nel 2011 la Red Bull parte col favore dei pronostici. Sebastian Vettel, sempre affiancato da Mark Webber, comincia il campionato col piede giusto: vince la prima gara nel Gran Premio d'Australia, dominando la corsa dopo aver conquistato la pole position, precedendo la McLaren di Lewis Hamilton e il sorprendente russo Vitaly Petrov. Anche nel Gran Premio della Malesia si ripete, conquistando pole position e vittoria. Nel Gran Premio di Cina conquista la terza pole della stagione, ma al traguardo arriva dietro il pilota britannico della McLaren Lewis Hamilton. Nel Gran Premio di Turchia, parte per la quarta volta in pole position e ottiene la terza vittoria in campionato, davanti al compagno di team Mark Webber e al ferrarista Fernando Alonso. Nel Gran Premio di Spagna 2011, vince la quarta gara su cinque rafforzando la leadership in classifica. Il 29 maggio vince anche nel Gran Premio di Monaco. Il 12 giugno arriva secondo nello spettacolare Gran Premio del Canada; dopo varie interruzioni e dopo aver dominato per 69 giri e mezzo, sbaglia una curva e viene superato da Jenson Button. Due settimane dopo a Valencia, si aggiudica anche il GP d' Europa, portando a 77 punti il suo vantaggio su Button e su Webber. Si laurea campione del mondo per la seconda volta in Giappone arrivando terzo dietro a Button e Alonso. [10]
Risultati F1
2006 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||||
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BMW Sauber | F1.06 | TP | TP | TP | TP | TP |
2007 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||||
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STR[11] | STR2 | SP | SP | 8 | 16 | 19 | 18 | Rit | Rit | 4 | Rit | 6 | 14º |
2008 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||||
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STR | STR3[12] | Rit | Rit | Rit | Rit | 17 | 5 | 8 | 12 | Rit | 8 | Rit | 6 | 5 | 1 | 5 | 6 | 9 | 4 | 35 | 8º |
2009 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||||
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RBR | RB5 | 13 | 15 | 1 | 2 | 4 | Rit | 3 | 1 | 2 | Rit | Rit | 3 | 8 | 4 | 1 | 4 | 1 | 84 | 2º |
2010 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||||
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RBR | RB6 | 4 | Rit | 1 | 6 | 3 | 2 | Rit | 4 | 1 | 7 | 3 | 3 | 15 | 4 | 2 | 1 | Rit | 1 | 1 | 256 | 1º |
2011 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||||
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RBR | RB7 | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 2 | 4 | 2 | 1 | 1 | 1 | 3 | 324 | 1º |
Vittorie in F1
Anno | Gran Premi |
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2008 | 1 Italia |
2009 | 4 Cina, Gran Bretagna, Giappone, Abu Dhabi |
2010 | 5 Malesia, Europa, Giappone, Brasile, Abu Dhabi |
2011 | 10 Australia, Malesia, Turchia, Spagna, Monaco, Europa, Belgio, Italia, Singapore, Giappone |
Pole Position in F1
Anno | Pole Position |
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2008 | 1 Italia |
2009 | 4 Cina, Turchia, Gran Bretagna, Giappone |
2010 | 10 Bahrain, Australia, Cina, Europa, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Giappone, Corea, Abu Dhabi |
2011 | 12 Australia, Malesia, Cina, Turchia, Monaco, Canada, Europa, Ungheria, Belgio, Italia, Singapore, Giappone |
Giri Veloci in F1
Anno | Giri Veloci |
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2009 | 3 Gran Bretagna, Belgio, Abu Dhabi |
2010 | 3 Monaco, Germania, Ungheria |
2011 | 1 Europa |
Note
- ^ WS: un infortunio mette fuori gioco per settimane Vettel., crash.net, 30 luglio 2007. URL consultato il 1º giugno 2007.
- ^ Autosport magazine, 10 agosto 2006, pagina 27
- ^ Vettel multato per alta velocità, f1.gpupdate.net, 25 agosto 2006. URL consultato il 1º giugno 2007.
- ^ Gran Premio di Turchia 2006 - Libere venerdì 2, formula1.com, 25 agosto 2006. URL consultato il 1º giugno 2007.
- ^ Kubica esce indenne: lascerà l'ospedale lunedì, homeofsport.com, 6 ottobre 2007. URL consultato il 10 giugno 2007.
- ^ Justicia para la formula uno hamilton japon, youtube.com, 4 ottobre 2007. URL consultato il 26 marzo 2008.
- ^ Official: Vettel confirmed at Red Bull for 2009, pitpass.com, 17 luglio 2008. URL consultato il 17 luglio 2008.
- ^ Carlo Marincovich, Il lieto fine di una favola italiana, in La Repubblica, 15 settembre 2008, p. 52. URL consultato il 19 novembre 2008.
- ^ Vettel e Glock, i piloti del destino il mondiale in due sorpassi, in La Repubblica, 03 novembre 2008, p. 40. URL consultato il 19 novembre 2008.
- ^ Horner: «Vettel deve andare avanti» corrieredellosport.it
- ^ Vettel ha disputato il Gran Premio degli Stati Uniti alla guida della BMW del BMW Sauber F1 Team
- ^ Vettel ha disputato i primi 5 Gran Premi con la STR2B
Altri progetti
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- Wikinotizie contiene l'articolo Formula Uno 2008, il tedesco Vettel vince il Gran Premio di Monza, 14 settembre 2008
Collegamenti esterni
- (DE) Sito ufficiale