Litfiba
I Litfiba sono un gruppo rock italiano, formatosi a Firenze nel 1980.
Litfiba | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Hard rock[1] New wave[1][2] Pop rock[1][2] Rock alternativo[2][1] Heavy metal |
Periodo di attività musicale | 1980 – in attività |
Etichetta | Urgent Label/Materiali Sonori Suono Records Contempo Records I.R.A. Records CGD EMI italiana Edel Music Sony Music |
Sito ufficiale | |
Il nome nasce dall'indirizzo telex della storica sala prove utilizzata dalla band sin dagli esordi, situata nella fiorentina via de' Bardi al civico 32: "L" (prefisso telex), "IT" (Italia), "FI" (Firenze), "BA" (via de' Bardi).
La nascita del gruppo si deve a Federico "Ghigo" Renzulli e Gianni Maroccolo che incontrano altri tre ragazzi, come loro cultori del genere punk (all'epoca in fase di iniziale declino), dell'hard rock (di matrice anni settanta), ma soprattutto della new wave. Il loro suono anni ottanta è una personale chiave di lettura della new wave e, difatti, la band crea una vera e propria "wave rock mediterranea" capace di coniugare il fascino etnico dei suoni mediterranei con la spigolosità delle atmosfere dark anglofone.
Negli anni novanta i Litfiba si propongono prima con un grintoso e selvaggio rock latineggiante, successivamente con un pop-rock riscuotendo ampio successo. Nel 1999 la storica voce di Piero Pelù si allontana dalla band per una carriera solista. Dopo tale colpo di scena, la band riparte con le sonorità rock che vennero momentaneamente accantonate con l'album Infinito e reclutando due nuovi cantanti, prima Gianluigi Cavallo (dal 1999 al 2006) poi Filippo Margheri (dal 2007 al 2009).
Nel dicembre 2009 viene annunciata la riunione tra Ghigo Renzulli e Piero Pelù tramite un comunicato sul sito ufficiale del gruppo.
Biografia
Fase 1 (1980-1989)
La band a cinque
La band originaria è formata da cinque elementi: Ghigo Renzulli alla chitarra, Gianni Maroccolo al basso, Antonio Aiazzi alle tastiere, Francesco Calamai alla batteria e Piero Pelù alla voce. Il gruppo è influenzato fortemente dal punk e dalla nascente new wave, generi molto in voga in quel periodo nel panorama musicale europeo e di cui Firenze fu una piccola capitale italiana grazie a band come Diaframma, Pankow, Neon e per l'appunto gli stessi Litfiba. L'esordio vero e proprio è avvenuto il giorno 6 dicembre 1980, alla Rokkoteca Brighton (che è in realtà un'appendice della casa del popolo di Settignano, vicino a Firenze).
Nel 1982 la band incide il primo EP contenente cinque pezzi intitolato Litfiba, nello stesso anno vincono la seconda edizione del Rock Festival Italiano, il cui premio prevede la pubblicazione di un 45 giri. Intanto Calamai lascia il posto a Renzo Franchi. Nel 1983 esce il 45 giri Luna/La preda; nello stesso anno i Litfiba partecipano alla compilation Body Section con il brano “Transea” e pubblicano Eneide di Krypton, ovvero la colonna sonora dell’omonimo spettacolo teatrale. Nel 1984, con Ringo De Palma (vero nome Luca de Benedictis) alla batteria, esce l’ep Yassassin che contiene, oltre alla title-track (che è una reinterpretazione di David Bowie) in due versioni differenti, anche la ballata “Elettrica danza”. Partecipano inoltre alla compilation Catalogue Issue con due brani inediti “Versante est" ed "Onda araba". In questo periodo, la band comincia anche a farsi conoscere ed apprezzare soprattutto fuori dall'Italia. Sempre nel 1984 esce il Live in Berlin ovvero una sorta di bootleg autorizzato distribuito, semi-ufficialmente, dalla microetichetta The League of the Gloomers.
La "trilogia del potere"
I cinque nel 1985 pubblicano il primo vero LP, Desaparecido, che li propone al grande pubblico e li fa uscire dall'underground. Il tema portante delle liriche è il rifiuto alla violenza e l’antimilitarismo. Il suono unisce le influenze new wave con un gusto per la melodia tipicamente mediterranea. Desaparecido sarà seguito da Transea (ep del 1986) e dal secondo album, il più ambizioso: 17 re, registrato in soli tre mesi e da molti ritenuto il migliore album della band. Si spazia dal dark, al rock, al punk, tutto condito con testi visionari e suggestioni folk.
Dal tour successivo sarà tratto il live 12-5-87 (aprite i vostri occhi), il loro primo disco dal vivo, registrato al Tenax di Firenze.
L'album successivo, Litfiba 3, nel 1988, viene annunciato come il capitolo conclusivo della "trilogia del potere", un'ideale saga ispirata dal rifiuto di ogni forma di totalitarismo, e del quale concettualmente fanno parte anche Desaparecido e 17 re. Meno sognante dei precedenti, ma ugualmente suggestivo, è l'ultimo lavoro ove prevalgono le influenze dark e wave che continueranno comunque ad affiorare timidamente nel sound della band.
Rinunciando a forme di promozione classiche, come quella televisiva, i Litfiba riescono a raggiungere livelli di popolarità impensabili per un gruppo rock italiano e Pirata, realizzato dal vivo e in studio nel 1989, li consacra definitivamente.
Nello stesso periodo, le divergenze artistiche nei Litfiba tra il manager Alberto Pirelli e Gianni Maroccolo inducono quest'ultimo a lasciare il gruppo. Anche De Palma lascia la band per problemi personali di salute. La sua tragica scomparsa avverrà nel 1990.
Fase 2 (1990-1999)
Ghigo e Piero divengono a tutti gli effetti i leader della band. A loro e ad Aiazzi si uniscono Roberto Terzani al basso, Daniele Trambusti alla batteria e Candelo Cabezas alle percussioni. Dal Pirata Tour '90 la band trae una VHS dal vivo.
Pelù e Renzulli si mettono quindi a lavorare sul materiale del nuovo disco che esce nel 1990: El diablo. Anche in questo caso, dal tour (che vede come secondo chitarrista Federico Poggipollini), verrà tratta una VHS: El diablo Tour. Il nuovo album celebra idealmente l'elemento Fuoco e segna una evoluzione stilistica della band, i cui arrangiamenti tendono sempre più verso il rock. Con questo disco i Litfiba si aprono ad un maggiore consenso di pubblico, non solo italiano, riscuotendo ampio successo. La title-track è tuttora uno degli anthem rock per antonomasia, "Il Volo" è dedicata alla tragica scomparsa del batterista Ringo De Palma e "Proibito" è diventato un inno all'antiproibizionismo.
Sogno ribelle (1992) è la prova di questo nuovo corso: è un'antologia di brani del periodo precedente riveduti e corretti in una veste più rock. In essa sono inclusi anche pezzi live e l'inedito "Linea d'ombra". Ne seguirà anche la versione VHS: una raccolta di videoclip, qualche live già edito e una lunga ed inedita intervista che documenta il nuovo stile dei Litfiba.
Nel 1993, con Franco Caforio alla batteria al posto di Trambusti, esce l'album più rock e "duro" del gruppo, Terremoto. Il disco raggiunge la seconda posizione della classifica FIMI. Dedicato all'elemento Terra, l'album è un concentrato di rock massiccio, talora ai confini del metal e comprende liriche che trattano il tema della mafia e della televisione, del fascino perverso del denaro, dei mutamenti politici e sociali in corso in Italia e ancora dell'antimilitarismo. Al relativo tour non prenderà parte Poggipollini.
Passati dalla Compagnia Generale del Disco alla EMI (con varie traversie giuridiche che porteranno all'uscita di numerose compilation non autorizzate) i Litfiba pubblicano, nel 1994 Colpo di coda, testimonianza live del "Terremoto Tour", un doppio album con due inediti ("A denti stretti" e "Africa") e nella prima edizione anche il booklet fotografico, realizzato da Alex Maioli, "Novantanovefoto".
Nel 1995, con Daniele Bagni al basso al posto di Terzani (che rientrerà nel tour successivo alla seconda chitarra), la band dà vita al terzo LP della Tetralogia degli elementi: come El diablo celebrava il Fuoco e Terremoto la Terra, Spirito tratta l'Aria. Prodotto dai Litfiba stessi con la collaborazione di Rick Parashar, il produttore divenuto celebre per "Ten" dei Pearl Jam, il disco intraprende una strada diversa dai più recenti lavori, con canzoni più solari, fantasiose e positive. "Spirito" diventa un singolo di grande successo, così come "Lo spettacolo" e la tzigana "Lacio drom".
Nello stesso anno il gruppo pubblica Lacio drom un cd contenente i singoli di "Spirito" remixati e varie testimonianze di brani dal vivo, in allegato una VHS con diversi filmati del dietro le quinte dello "Spirito tour". Una chicca è l'intervista di Pelù al Venerabile Maestro della Loggia massonica P2 Licio Gelli, uno dei personaggi più controversi della storia italiana, che il cantante ha sfrontatamente "pizzicato" nella sua villa di Arezzo.
L'elemento mancante, l'Acqua, è il centro tematico e sonoro di Mondi sommersi (1997), l'album dell'ulteriore trionfo della band (oltre 700.000 copie in breve tempo), vede l'uscita di Aiazzi, mentre Terzani qui svolge il doppio ruolo di tastierista e secondo chitarrista. La più grande tournée nella storia del gruppo dà vita a due testimonianze entrambe uscite con il titolo Croce e delizia: un doppio CD live, dedicato alla memoria del percussionista Candelo Cabezas prematuramente scomparso, ed una VHS, il cui ricavato va alle popolazioni colpite dal terremoto in Umbria e Marche.
L'ultimo capitolo della storia dei Litfiba con Pelù come cantante, prima della riunione, è Infinito pubblicato nel 1999 (album dedicato all'elemento mancante, il Tempo, ma criticato da molti per il suono molto leggero). Nonostante tutto riesce ad attirare il pubblico e a vendere quasi un milione di copie. Di gran successo sarà anche la relativa tournée con il tutto esaurito nei palazzetti. Ma le tensioni artistiche e personali fra il cantante e il chitarrista sulla gestione della band diventano sempre più marcate. Al termine del tour Piero Pelù decide di abbandonare il sentiero Litfiba dedicandosi alla carriera solista. L'ultimo concerto del cantante con i Litfiba è al "Monza Rock Festival 1999". Seguiranno Pelù tutti i componenti degli ultimi anni: Bagni, Terzani e Caforio.
Fase 3 (1999-2006)
L'era Cabo e il ritorno di Aiazzi
Ghigo Renzulli rimane dunque titolare del marchio Litfiba, che del resto gli appartiene sin dal 1983, essendo il suo pseudonimo alla SIAE. Il chitarrista decide di ricominciare il cammino immediatamente con una band del tutto rinnovata e ringiovanita: il nuovo cantante è il parmense Gianluigi Cavallo, detto "Cabo", sconosciuto al grande pubblico; basso e batteria vanno invece alla sezione ritmica dei Malfunk: Gianluca Venier e Ugo Nativi.
La band fa quindi uscire agli inizi del 2000 l'album Elettromacumba che supera le 100.000 copie vendute. Il sound è decisamente più rock dell’ultimo lavoro. Costretti a confrontarsi con un pubblico disorientato nel vedere una band priva di quello che era stato il frontman per quasi vent'anni, i Litfiba si imbarcano nell'"Elettrotour", con Mauro Sabbione alle tastiere (collaborò ad "El diablo"). Il periodo successivo al tour vede l'innovativa idea del Live on Line: 15 brani tratti dal recente tour vengono messi sul web tramite il portale Lycos in modo che chiunque li possa scaricare e ascoltare liberamente, andandosi a creare un vero e proprio cd completo di copertina ufficiale.
Nonostante le difficoltà, i Litfiba si mettono poi a lavorare al nuovo album, con un ennesimo cambio tra i membri: Ugo Nativi esce dalla band e al suo posto subentra Gianmarco Colzi, ex Rock Galileo. Il nuovo lavoro, Insidia, viene pubblicato ad ottobre 2001 e vende circa 50.000 copie. Questo disco presenta toni più oscuri, testi con una forte connotazione simbolica, utilizzo copioso dell'elettronica, chitarre aggressive e la collaborazione compositiva di Gianluca Venier. Il disco sarà il più apprezzato dell'era post-separazione malgrado le vendite non ripetano certo i successi del recente passato.
La band trascorre l'anno successivo in tour (prima parte del Never Ending Tour) al termine del quale viene contattata per realizzare la colonna sonora per l'Italia del videogioco "Tomb Raider 6 - The Angel of Darkness": nasce così il singolo "Larasong". In occasione della realizzazione del brano si riavvicina alla band lo storico tastierista Antonio Aiazzi, che permarrà nella formazione nei due anni di concerti che seguiranno: "Lara Tour" (2003) “04 Tour” (rispettivamente seconda e terza parte del Never Ending Tour) la cui ultima data è stata scelta per girare il dvd Cento Giorni verso Est..., realizzato dal fanclub della band.
Nel 2003 la band pubblica The Platinum Collection, un triplo cd contenente i maggiori successi incisi fra il 1994 ed il 2001. Fanno parte di tale best of anche 7 tracce live inedite tratte dal "Lara tour".
Per il nuovo disco si dovrà attendere il 2005, quando la band pubblica Essere o sembrare, meno ispirato del precedente, forse per le nuove tensioni artistiche che, ancora una volta nella sua storia, la formazione deve affrontare. Nello stesso anno, in occasione del 25º anniversario della nascita della band, esce l’album '99 Live.
Nel 2006 Cabo, Aiazzi, Venier e successivamente anche Colzi lasciano la band.
Fase 4 (2007-2009)
La fase Margheri e il rientro di Terzani
Il nuovo progetto parte nel 2007 e la prima novità è il rientro del polistrumentista Roberto Terzani, a lungo con la band negli anni '90. Un anno più tardi viene ufficializzato il ritorno in attività della formazione che, oltre al bassista e Renzulli, propone alla voce Filippo Margheri, giovane cantante toscano proveniente da un gruppo underground fiorentino: i Miir. Completa la formazione il batterista Pino Fidanza, ex Scaramouche.
I Litfiba scelgono la rete per ripresentarsi e lo fanno pubblicando, nel 2008, il videoclip dell'inedito "Effetti collaterali", e nel 2009 il Five on Line, un ep diffuso solo in formato digitale, composto da 5 pezzi registrati in presa diretta in sala prove: tre inediti ("Sepolto vivo", "Effetti collaterali 1.1" e "Terra di nessuno") e due da repertorio ("Animale di zona" e "Luce che trema"). Successivamente vengono pubblicate altre due canzoni in streaming: "La rabbia in testa" e "Sepolto vivo 2.0".
La band si scontra però con l'indifferenza dei media, nonché delle case discografiche, pertanto il progetto tramonta. Dopo aver annullato il previsto mini-tour estivo, i Litfiba si vedono costretti a terminare questa nuova fase. Nel novembre del 2009, il manager della band Pirelli annuncia lo scioglimento della band corrente ed una temporanea sospensione artistica del gruppo.
Fase 5 (2009-presente)
Reunion
L'11 dicembre 2009 viene ufficializzata, sul sito ufficiale della band, la riunione dei Litfiba, col ritorno di Pelù alla voce. La spinta a tornare artisticamente insieme la rivelano loro stessi: «La voglia di salire sul palco insieme e fare concerti - annunciano dopo dieci anni di separazione - è inarrestabile».
Completano la formazione il tastierista Federico Sagona che aveva già collaborato negli ultimi anni con Pelù da solista e il bassista Daniele Bagni (rientrato nella band dopo dieci anni), mentre alla batteria rimane arruolato Pino Fidanza. Dopo una mini tournèe ad aprile a Milano, Firenze, Roma e Acireale (preceduta da tre concerti all'estero a Losanna, Monaco di Baviera e Zurigo) viene annunciato un tour estivo che godrà di un ampio consenso di pubblico.
Il 1 giugno 2010 esce Stato libero di Litfiba, un doppio album live, composto da 24 canzoni storiche e due inediti: "Sole nero" e "Barcollo". Entrambi i singoli (con relativi videoclip promozionali) sono prodotti da Pelù e Renzulli, vedono il ritorno dello storico collaboratore Francesco Magnelli alle tastiere e sono mixati da Tim Palmer agli Electric Lady Studios di New York.
Dopo un nuovo tour, questa volta invernale, cominciato a novembre 2010, i Litfiba si sono esibiti, nel marzo 2011, in una tourneè che ha toccato le maggiori capitali europee. Hanno firmato, inoltre, la colonna sonora del film "Pivano Blues - Sulla strada di Nanda", con il brano "Dimmi dei nazi". Anticipato da Squalo, primo singolo estratto in uscita il 25 novembre, il 17 gennaio 2012 sarà pubblicato, dopo 13 anni, il nuovo disco d'inediti dei Litfiba con l'accoppiata Pelù/Renzulli.
La formazione
Componenti attuali
- Ghigo Renzulli - chitarra (1980 - oggi)
- Piero Pelù - voce (1980 - 1999) - (2009 - oggi)
- Daniele Bagni - basso (1994 - 1999) - (2009 - oggi)
- Federico Sagona - tastiere (2009 - oggi)
- Pino Fidanza - batteria (2007 - oggi)
Ex componenti
- Francesco Calamai - batteria (1980-1983)
- Ringo De Palma - batteria (1984-1989)
- Gianni Maroccolo - basso (1980-1989)
- Antonio Aiazzi - tastiere (1980-1996), (2003-2006)
- Roberto Terzani - basso (1990 - 1994), (2007 - 2009), chitarra ritmica/tastiere (1995 - 1999)
- Franco Caforio - batteria (1993-1999)
- Gianluigi Cavallo - voce (1999-2006)
- Gianluca Venier - basso (1999-2006)
- Gianmarco Colzi - batteria (2001-2007)
- Filippo Margheri - voce (2007 - 2009)
Turnisti
- Renzo Franchi - batteria (1983-1984)
- Daniele Trambusti - batteria (1987) - (1990-1992)
- Federico Poggipollini - chitarra ritmica (1990-1993)
- Candelo Cabezas - percussioni (1989-1992), (1994-1997)
- Mauro Sabbione - tastiere (1990) (2000-2001)
- Ugo Nativi - batteria (1999-2001)
Collaboratori
- Francesco Magnelli - tastiere, arrangiamenti (1985-1989), (oggi)
Discografia
Album in studio
- 1983 - Eneide di Krypton
- 1985 - Desaparecido
- 1986 - 17 re
- 1988 - Litfiba 3
- 1990 - El diablo
- 1993 - Terremoto
- 1995 - Spirito
- 1997 - Mondi sommersi
- 1999 - Infinito
- 2000 - Elettromacumba
- 2001 - Insidia
- 2005 - Essere o sembrare
Videografia
- 1990 - Pirata Tour '90
- 1991 - El diablo Tour
- 1992 - Sogno ribelle
- 1995 - Lacio drom (Buon viaggio) (allegato all'omonimo album live)
- 1998 - Croce e delizia
- 2005 - Cento giorni verso est...
Note
Collegamenti esterni
Bibliografia
- Ronzani, S. (1990) Proibito. La biografia ufficiale dei Litfiba, Roma, Arcana Editore|Edizioni Arcana. Una versione aggiornata fu stampata nel 1993.
- Ronzani, S. (1993) Terremoto. I brani dei Litfiba e la loro storia, Roma, Edizioni Arcana
- AA.VV. (1997) I miti musica: Litfiba, Milano, Mondadori
- Cotto, M.; Pelù, P. (2000) Perfetto difettoso, Milano, Mondadori,
- Gugliemi, F. (2000) A denti stretti. La vera storia dei Litfiba, Firenze, Giunti Editore|Giunti, ISBN 978-88-09-01729-0
- Casini B. (2009) "In viaggio con i Litfiba", Edizioni Zona.
Voci correlate
Altri progetti
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