Hybrid Theory
Hybrid Theory è il primo album studio del gruppo musicale statunitense Linkin Park, pubblicato il 24 ottobre 2000.
Hybrid Theory album in studio | |
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Artista | Linkin Park |
Pubblicazione | 24 ottobre 2000 |
Durata | 37 min : 20 s |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Nu metal Alternative metal Rap metal Rap rock |
Etichetta | Warner Bros. Records |
Produttore | Don Gilmore |
Registrazione | Marzo-Giugno 2000 |
Formati | CD, Vinile |
Note | Nel 2002 venne pubblicata un'edizione limitata, contenente un secondo disco con 3 tracce live e 2 b-side. |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | 5 |
Dischi di platino | 36 |
Dischi di diamante | 1 |
Linkin Park - cronologia | |
Album precedente — Album successivo
|
Il disco ha venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo[1]. Negli Stati Uniti venne premiato con un disco di diamante[2] e raggiunse le prime posizioni della classifica Billboard 200. Grazie a questi risultati divenne l'album di maggior successo del genere nu metal e uno dei più venduti del "decennio zero"; inoltre entrò alla posizione 77 nella classifica dei 100 dischi più venduti di tutti i tempi[3].
Il disco
Molte delle canzoni che compongono Hybrid Theory furono prodotte dalla band nel 1999 e inserite in un demo di nove tracce. La band inviò il disco a varie major discografiche ed etichette indipendenti, che per la maggior parte rifiutarono di pubblicarlo[4]. Riuscirono ad ottenere un contratto nel 2000 con la Warner Bros Records, grazie anche ai consigli di Jeff Blue, che si unì alla Warner dopo essersi dimesso dalla Zomba[5].
Viste le prime difficoltà a trovare un produttore che finanziasse l'album, Don Gilmore decise di prendere le redini del progetto e assunse Andy Wallace al mixer. Le sessioni di registrazione cominciarono negli NRG Recording Studios di North Hollywood (California) verso la fine del 1999 e durarono circa quattro settimane. Vennero riproposte le canzoni del demo, ma le parti rappate vennero massicciamente riscritte e corrette, mentre i ritornelli rimasero più o meno gli stessi dell'originale[6]. A causa dell'assenza di Phoenix, la band assunse Scott Koziol per le linee di basso (alcune delle quali eseguite da Brad Delson). I Dust Brothers collaborarono alla realizzazione di With You.
Mike Shinoda scrisse i testi basandosi in parte sui vecchi lavori della band, quando si chiamava ancora "Xero", con Mark Wakefield al primo microfono[7]. Secondo parole dello stesso Shinoda, sentimenti, esperienze ed "emozioni che provi tutti i giorni e di cui puoi parlare"[8][9]. Nel 2002, Chester Bennington dichiarò alla rivista Rolling Stone:
Shinoda, inoltre, disegnò la copertina dell'album, che illustra un soldato con ali di libellula, simboleggiante il carattere appunto "ibrido" della musica dei Linkin Park: il soldato rappresenta l'aggressività e la dinamica del metal/hard rock, le ali di libellula la leggerezza e l'orecchiabilità del rap.[10]
Le canzoni
La musica di Hybrid Theory è il risultato dell'unione di molti stili e ispirazioni differenti. Il cantato di Chester è influenzato da Depeche Mode e Stone Temple Pilots, nonostante i riff e la tecnica del chitarrista Brad Delson siano più ispirati a Deftones, Guns N' Roses, Smiths e U2. Il rapping di Mike Shinoda, presente in ben sette tracce, si rifà molto ai The Roots. Come già accennato, i testi parlano dei problemi con cui Chester ha dovuto fare i conti durante l'infanzia e l'adolescenza: violenze sessuali, eccessivo e costante abuso di droga e alcol, il divorzio dei suoi genitori, isolamento, delusioni e fallite relazioni sociali[11][12].
Dall'album furono estratti quattro singoli. One Step Closer, la seconda traccia dell'album e il primo singolo, è caratterizzata da un'introduzione composta da riff di chitarra e percussioni elettroniche, che sfocia poi in un pezzo di chitarre pesanti e distorte e una batteria aggressiva[13][14]. È famosa per la famigerata frase "Shut up when I'm talking to you" ("Zitto quando ti parlo"), urlata da Chester nell'interludio della canzone, a sua volta accompagnato anche da alcuni scratch del DJ Joe Hahn. La canzone venne composta, secondo loro stesse dichiarazioni, come gesto di frustrazione per non aver ideato un testo decente per la sesta traccia Runaway. Il video musicale di One Step Closer, girato a Los Angeles, divenne subito molto famoso e nel periodo veniva continuamente trasmesso nella rotazione musicale di MTV. Nel video appare anche l'ex bassista temporaneo del gruppo, Scott Koziol[15].
Il secondo singolo fu Crawling, il cui testo è incentrato sull'abuso sessuale subito da Chester – la violenza fisica, la difficoltà di dirlo a qualcuno, e la conseguente perdita di autostima[16]. Tutto ciò è confermato nel video musicale, in cui una ragazza (la modella Katelyn Rosaasen) viene violentata dal padre e la si può vedere all'inizio del video con molti lividi[17].
Papercut, il terzo singolo, parla della paranoia. Il video musicale fu diretto da Hahn e da Nathan "Karma" Cox, e mostra la band eseguire il brano all'interno di un salone elegante vicino a una stanza buia, sulle pareti della quale sono scritte le parole della canzone. Nel video sono presenti anche elementi soprannaturali e inquietanti, realizzati con gli effetti speciali, come ad esempio l'allungamento delle dita di Shinoda e lo scioglimento della faccia di Rob Bourdon[18].
Il quarto e ultimo singolo estratto dall’album è In the End, caratterizzato da un riff di pianoforte ideato da Shinoda. Il video musicale venne girato nelle varie pause durante l'Ozzfest del 2001, e diretto anch'esso da Cox ed Hahn[19]. Lo sfondo è stato filmato nel deserto della California, ma i ciak veri e propri hanno avuto luogo in uno studio, che permise ad Hahn e Cox di installare dei tubi d'acqua sul soffitto. Lo scopo che avevano era quello di inzuppare la band in una delle scene. Il video per In the End fu premiato come miglior video rock agli MTV Video Music Awards del 2002[20][21].
Un'altra canzone rilasciata dall'album è Points of Authority, che però non è mai uscita come singolo. È stato comunque girato un video che riuniva riprese da alcuni concerti del gruppo con i relativi backstage. Bourdon, circa la composizione del brano, dichiarò: "Brad scrisse questi riff di chitarra, poi tornò a casa. Mike decise di dividerli in diverse parti e riarrangiarli al computer." Riguardo alla canzone, Delson elogiò l'abilità di Shinoda, descrivendolo come "un genio del livello di Trent Reznor".
Pubblicazione
Hybrid Theory uscì negli Stati Uniti il 24 ottobre 2000, sulla scia del singolo One Step Closer, già diffuso nelle radio[22]. Alla fine del 2000 l’album entrò nella Billboard 200 alla posizione numero 16[23], e fu certificato disco d'oro cinque settimane dopo l'uscita. Nel 2001 Hybrid Theory vendette 4.800.000 copie negli Stati Uniti, e divenne il disco più venduto dell'anno[24][25]. Inoltre, secondo una stima, l'album continuò a vendere 100.000 copie a settimana all'inizio del 2002. Le vendite proseguirono a ritmo veloce negli anni successivi, e nel 2005 Hybrid Theory venne certificato disco di diamante per aver venduto 10 milioni di copie negli Stati Uniti. Fino al 2007 ha venduto 24 milioni di copie in tutto il mondo, di cui 16 solo negli Stati Uniti, rendendolo il più grande successo della band e l'album più venduto del XXI secolo.
Tre dei quattro singoli rilasciati nel 2001 si succedettero nella Billboard Modern Rock Tracks[26]. In the End raggiunse la prima posizione e apparve nelle classifiche di tutto il mondo. Il successo di questa canzone è in parte dovuto alla posizione in classifica dell'album, piazzato alla seconda posizione nella Billboard 200, dopo The Eminem Show di Eminem[27]. Hybrid Theory raggiunse la Top 10 nelle classifiche di Gran Bretagna, Svezia, Nuova Zelanda, Austria, Finlandia e Svizzera[28]. Ai 44° Grammy Awards, i Linkin Park vinsero il premio come Best Hard Rock Performance per Crawling. Ricevettero anche nomination come Best New Artist e Best Rock Album, vinti però rispettivamente da Alicia Keys ed All That You Can't Leave Behind degli U2[29].
Dopo il successo di Hybrid Theory, la band venne invitata a partecipare a vari tour e concerti, come l'Ozzfest, il Family Values Tour, il KROQ's Almost Acoustic Christmas, e il tour che creò la band stessa, il Projekt Revolution, che hanno i Linkin Park come head-liner e altre band come supporto, tra cui Adema, Cypress Hill, Korn, Snoop Dogg e Mudvayne. In quel periodo si riunì al gruppo il bassista Phoenix. I Linkin Park tennero un giornale online sul proprio sito ufficiale per tutta la durata dei tour, dal 2001 al 2002, nel quale ogni membro del gruppo inseriva le proprie annotazioni. Questi scritti non sono più reperibili sul loro sito, ma è possibile trovarli su vari fansite. Nel 2001 i Linkin Park sostennero 324 concerti[30].
Edizione Speciale
L'11 marzo 2002 venne pubblicata un'edizione speciale dell'album riservato esclusivamente al mercato asiatico[31]. Questa versione, oltre a contenere il disco originale, contiene un secondo disco costituito da cinque tracce, di cui tre eseguite dal vivo al Docklands Arena di Londra (Papercut, Points of Authority e A Place for My Head) e le altre due inedite: My December e il rifacimento di High Voltage, che inizialmente doveva essere la dodicesima traccia dell'album.
I due brani si possono trovare anche in One Step Closr, nella versione giapponese di In the End e nel DVD Frat Party at the Pankake Festival.
Demo
Nel periodo antecedente alla pubblicazione del disco, la band rilasciò vari demo contenenti le prime versioni della maggior parte delle tracce di Hybrid Theory. In uno di questi dischi è possibile trovare anche un brano inedito, intitolato She Couldn't[32]: la band registrò il brano nel 1999 ma non venne mai inserita in un album, oltreché mai suonata dal vivo dagli stessi[33].
Critiche
Le recensioni dell'album furono molto contrastanti. Alcuni critici ebbero impressioni positive: Stephanie Dickison di PopMatters dichiarò che la band era "di gran lunga più complessa e talentuosa di certe boy band hard rock", aggiungendo che "loro continueranno ad affascinare e sfidare i suoni standard della musica"[34]. Sputnikmusic descrisse Hybrid Theory "un chiaro album mainstream all'alba del nuovo secolo, e per buone ragioni", e diede all'album tre stelle su cinque. Robert Christgau del Village Voice scrisse che "gli adulti non hanno idea di cosa provano i ragazzi arrabbiati" e diede all'album due stelle più una menzione d'onore, citando Papercut e Points of Authority come vette più alte dell'album[35]. Jenny Eliscu di Rolling Stone commentò che l'album "sprigiona tanta potenza quanto quella dei Limp Bizkit o dei Korn", e lo definì un album che "riflette la frustrazione della vita"[36].
Altre critiche, comunque, sconsigliarono l'album. Sputnikmusic, dopo aver inizialmente apprezzato l’album, dichiarò che "Hybrid Theory ha degli evidenti inconvenienti", descrivendo i riff di chitarra di Brad Delson "spesso insulsi e non originali" e aggiunse che "manca varietà [nell'album]". William Ruhlmann di All Music Guide disse che "i Linkin Park hanno uno stile già stracotto" e chiamò One Step Closer "un tipico sforzo", riferendosi al ritornello della canzone.
Riconoscimenti
Malgrado alcune recensioni negative, Hybrid Theory venne inserito in molte classifiche speciali stilate da varie testate musicali e siti internet. Alcune delle più importanti di queste liste che includono Hybrid Theory sono riportate qui di seguito:
Pubblicazione | Paese | Rinonoscimento | Anno | Posizione |
---|---|---|---|---|
The Village Voice | Stati Uniti | Pazz & Jop[37] | 2001 | 159 |
Classic Rock | Regno Unito | The 100 Greatest Rock Albums of All-Time[38] | 2005 | 72 |
Rock and Roll Hall of Fame | Stati Uniti | The Definitive 200 | 2007 | 84 |
Robert Dimery | Stati Uniti | 1001 Albums You Must Hear Before You Die[39] | 2006 | * |
Record Collector | Regno Unito | Best of 2001[40] | 2001 | * |
Rock Sound | Francia | Les 150 Albums De La Génération (Top 150 Albums of Our Lifetime)[41] | 2006 | 58 |
Tracce
Tutte le tracce sono state scritte e composte dai Linkin Park, eccetto dove indicato.
- Papercut – 3:05
- One Step Closer – 2:36
- With You – 3:23 (Linkin Park, The Dust Brothers)
- Points of Authority – 3:20
- Crawling – 3:29
- Runaway – 3:04 (Linkin Park, Mark Wakefield)
- By Myself – 3:10
- In the End – 3:36
- A Place for My Head – 3:05 (Linkin Park, Mark Wakefield, Dave Farrell)
- Forgotten – 3:15 (Linkin Park, Mark Wakefield, Dave Farrell)
- Cure for the Itch – 2:37
- Pushing Me Away – 3:12
Durata totale: 37:52
- Special Edition bonus disc
- Papercut (Live at Docklands Arena, London) – 3:13
- Points of Authority (Live at Docklands Arena, London) – 3:30
- A Place for My Head (Live at Docklands Arena, London) – 3:11 (Linkin Park, Mark Wakefield, Dave Farrell)
- My December – 4:20
- High Voltage – 3:45 (Linkin Park, Derek Murphy, Lorenzo Dechalus, Maxwell Dixon)
- Japanese bonus track
- My December – 4:20
- High Voltage – 3:45 (Linkin Park, Derek Murphy, Lorenzo Dechalus, Maxwell Dixon)
- One Step Closer (video) – 2:55
- iTunes bonus track
- My December – 4:20
- High Voltage – 3:45 (Linkin Park, Derek Murphy, Lorenzo Dechalus, Maxwell Dixon)
- Papercut (Recorded Live at BBC1) – 3:47
Formazione
- Chester Bennington – voce
- Mike Shinoda – voce, chitarra ritmica; tastiera in My December
- Brad Delson – chitarra solista, basso, cori
- Rob Bourdon – batteria, percussioni, cori
- Joe Hahn – giradischi, campionatore, cori
- Altri musicisti
- Ian Hornbeck – basso in Papercut, A Place for My Head e Forgotten
- Scott Koziol – basso in One Step Closer
- The Dust Brothers – programmazione aggiuntiva in With You
- Phoenix – violoncello in My December[42]
- Produzione
- Don Gilmore – produttore, tecnico
- Andy Wallace - mixer
- Jeff Blue – Produttore esecutivo
- John Ewing Jr. – aiuto tecnico
- Matt Griffin – aiuto tecnico
- Steve Sisco – tecnico
- Brian Gardner – supervisore masterizzazione e digitalizzazione
- Natalie Preston – coordinatore A&R
- Ariana Murray – coordinatore A&R
- Frank Maddocks – direzione artistica, grafica
- James Minchin III – fotografia
Classifiche
Album
Classifica | Posizione |
---|---|
Billboard 200[43] | 2 |
UK Top 40[44] | 4 |
Swedish Top 60[45] | 4 |
New Zealand[46] | 1 |
New Zealand 2001 End of Year[47] | 1 |
Austria[48] | 2 |
Finlandia[49] | 4 |
Svizzera[50] | 5 |
Polonia[51] | 10 |
Francia[52] | 17 |
Paesi Bassi[53] | 13 |
Singoli
Anno | Canzone | Posizione | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
US Hot 100 [26] |
US Modern Rock [26] |
US Main- stream Rock [26] |
UK Top 40 [44] |
Svezia [45] |
Nuova Zelanda [46] |
Austria [48] |
Francia [52] |
Paesi Bassi [53] | ||
2001 | One Step Closer | 75 | 5 | 4 | 24 | 46 | – | 38 | – | 57 |
Crawling | 79 | 5 | 3 | 16 | 27 | 37 | 8 | – | 45 | |
Papercut | – | 32 | – | 14 | – | – | 43 | – | 39 | |
In the End | 2 | 1 | 3 | 8 | 3 | 10 | 6 | 40 | 5 |
Certificazioni
Paese | Fornitori | Certificazione |
---|---|---|
Argentina | CAPIF | Platino[54] |
Australia | ARIA | 4× Platino[55] |
Austria | IFPI | Platino[56] |
Belgio | Platino[57] | |
Brasile | ABPD | Platino[58] |
Canada | CRIA | 5× Platino[59] |
Danimarca | IFPI | Platino[60] |
Europa | 4× Platino[61] | |
Finlandia | Platino[62] | |
Francia | SNEP | 2× Platino[63] |
Germania | BVMI | 5× Oro[64] |
Messico | AMPF | Platino[65] |
Olanda | IFPI | Platino[66] |
Nuova Zelanda | RIANZ | 5× Platino[67] |
Polonia | ZPAV | Platino[68] |
Svezia | IFPI | Platino[69] |
Sizzera | Platino[70] | |
Regno Unito | BPI | 4× Platino[71] |
Stati Uniti | RIAA | Diamante[72] |
Note
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