Rai
La Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A.[1] (abbreviazioni diffuse nel linguaggio comune: "RAI", "Rai")[2] è la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. È una delle più grandi aziende di comunicazione d'Europa, il quinto gruppo televisivo del continente. Opera, oltre che nel settore televisivo, radiofonico ed editoriale, anche nei settori di produzione cinematografica e di providing di infrastrutture per il broadcasting, attraverso società controllate. È una società per azioni sotto partecipazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze che possiede il 99,56%. Il restante 0,44% delle azioni è di proprietà della SIAE.
Storia
La nascita dell'azienda è legata ad un provvedimento normativo, il Regio Decreto n. 1067/1923, che affidava allo Stato l'esclusiva sulle trasmissioni radiofoniche da esercitare tramite società concessionarie. È così che il 27 agosto 1924 nacque a Torino l'Unione Radiofonica Italiana (URI), sotto forma di Società anonima (ossia società per azioni per le norme del tempo) creata dal primo Ministro delle Comunicazioni d'Italia Costanzo Ciano, e che era una fusione tra la società Radiofono di Guglielmo Marconi e la SIRAC.
Quattro anni dopo, il 15 gennaio 1928, l'URI venne trasformata in Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (EIAR). Il 26 ottobre 1944 nacque dalle ceneri dell'ex ente pubblico la Radio Audizioni Italiane (RAI), che inizialmente era una società per azioni in mano ai privati ma successivamente le azioni furono comprate dal Ministero delle Comunicazioni, che divenne presto Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni. Il 10 aprile 1954, in seguito all'avvio delle trasmissioni televisive regolari (avvenuto il 3 gennaio 1954), la Radio Audizioni Italiane S.p.A. si trasformò in Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A. Ultimo passaggio è stato la fusione nel 2004 della Rai Holding S.p.A. (che deteneva la maggioranza relativa delle azioni della Rai) con la Rai S.p.A. formando l'attuale società[3].
Con il referendum popolare del 1995 venne abrogata la legge che riservava esclusivamente alla mano pubblica il possesso delle azioni RAI, tuttavia non si è mai proceduto alla privatizzazione che si intendeva avviare.
Cronologia
- 1924: A Torino, nasce l'Unione Radiofonica Italiana (URI).
- 1928: l'Unione Radiofonica Italiana viene trasformata in Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (EIAR).
- 1931: L'EIAR acquista il Teatro di Torino di Via Verdi, nel capoluogo piemontese e lo adibisce ad Auditorium (il primo d'Italia)[senza fonte], per ospitare la sede della propria Orchestra Sinfonica Nazionale. Nello stesso Teatro di Torino e nella vicina sede storica dell'EIAR, si svolgeranno i primi esperimenti di trasmissione televisiva. Inaugura il centro di produzione radiofonica di Via Asiago 10 a Roma. Il palazzo viene tuttora utilizzato per la messa in onda dei programmi di Rai Radio 2 e Rai Radio 3.
- 1944: Il Governo Italiano e la SIP fondano la Radio Audizioni Italiane, sorta dalle ceneri dell'EIAR.
- 1950: Nasce il Terzo Programma radiofonico, l'attuale Rai Radio 3.
- 1951: La RAI riforma la propria offerta creando le reti a diffusione nazionale Programma Nazionale, Secondo Programma e il neonato Terzo Programma.[4]
- 1952: La Radio Audizioni Italiane viene ceduta all'IRI.
- 1954: Il 3 gennaio[5] Fulvia Colombo inaugura il Programma Nazionale, l'attuale Rai 1 e sempre lo stesso giorno parte anche il Telegiornale(l'attuale TG1). Inizia il regolare servizio di televisione. I principali trasmettitori sono a Roma, Milano, Napoli, Torino, Monte Peglia. Alla sera prende il via La Domenica Sportiva, il programma più longevo della televisione italiana ancora oggi in onda. Di conseguenza, il 10 aprile, la Radio Audizioni Italiane S.p.A. cambia ragione sociale in Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A.
- 1957: Con un decennio di anticipo rispetto alla tempistica inizialmente prevista, tutto il territorio italiano è coperto dal segnale televisivo[5]. La RAI inizia a trasmettere messaggi pubblicitari in TV con Carosello, ed a Roma, inaugura lo storico centro televisivo di Via Teulada, 66.
- 1958: Nasce il servizio di Filodiffusione in collaborazione con la SIP - Società Idroelettrica Piemontese.
- 1960: Debutta Tutto il calcio minuto per minuto, programma storico della Rai tuttora in onda su Rai Radio 1.
- 1961: Il 4 novembre, Aba Cercato inaugura il Secondo Programma (l'attuale Rai 2).
- 1968: La RAI inaugura il Centro di produzione televisiva di Torino.
- 1975: Il 14 aprile viene approvata la Legge n. 104 che riforma il servizio pubblico radiotelevisivo. Fra i cardini, nomine parlamentari anziché govenative e implementazione di una terza rete da affiancare alle prime due. I canali radiofonici cambiano nome con quelli tuttora usati.[6]
- 1977: Dopo una lunga battaglia tecnico-politica, e dopo la sperimentazione avuta durante i Giochi della XXI Olimpiade, il 1 febbraio, iniziano ufficialmente le trasmissioni a colori, prima annunciatrice Rosanna Vaudetti, un mese dopo che Carosello chiuse i battenti.
- 1979: Il 15 dicembre, Fabiana Udenio inaugura la Rete Tre (l'attuale Rai 3), progettata e realizzata per la diffusione di programmi su base regionale.
- 1990: A Roma, la RAI inaugura il centro tecnico di produzione radiotelevisivo di Saxa Rubra inizialmente destinato come centro servizi TV per i Mondiali di calcio Italia'90, ora sede delle redazioni giornalistiche della Rai. Inoltre, inaugura i programmi satellitari analogiche di Rai 1 e Rai 2 su Eutelsat 1 F5 a 10 gradi est.
- 1996: La RAI inaugura i programmi via satellite in digitale su Hotbird.
- 1997: Nasce Rai Sat, la divisione satellitare della RAI. L'anno successivo viene esternalizzata in RaiSat S.p.A.
- 1999: Nasce Rai News 24, canale all-news della RAI disponibile inizialmente via satellite.
- 2000: A causa della liquidazione della holding pubblica IRI, il 99.5% delle azioni passano a Rai Holding S.p.A. in mano al Ministero dell'Economia.
- 2004: Le trasmissioni televisive della Rai compiono 50 anni; su Rai 1, Rai 2 e Rai 3, va in onda Buon compleanno TV, una grande festa televisiva condotta da Pippo Baudo per festeggiare il cinquantenario. Il 1º dicembre dello stesso anno Rai Holding viene fusa nella Rai S.p.A. costituendo l'attuale società.
- 2005: Il 27 settembre, la Rai crea il proprio canale YouTube ufficiale[7], con il quale pubblica video tratti dal sito ufficiale Rai.tv (che poi sarà online da dicembre dello stesso anno) dove sono presenti i programmi prodotti.
- 2007: Paolo Gentiloni pone sotto licenza creative commons una considerevole parte dell'archivio Rai, rendendolo gratuitamente consultabile e riproducibile dal sito Internet.
- 2008: Il 10 maggio debutta la piattaforma Rai Digit, bouquet di canali per il digitale terrestre. Il bouquet è composto inizialmente da 8 canali, 2 dei quali già esistenti (Rai News 24 e Rai Gulp), che sono visibili sia attraverso la tecnologia DVB-T che quella DVB-S. Nello stesso giorno, con il 91º Giro d'Italia, parte Rai Sport Più. La UEFA Euro 2008 (campionato svoltosi in Austria e Svizzera) e le Olimpiadi estive di Pechino 2008 sono stati trasmessi, in alcune aree, in alta definizione, mentre in Italia, nel formato panoramico 16:9 sul digitale terrestre. Entrambe le manifestazioni sportive sono andate in onda su Rai Sport Più. Il 14 luglio, nasce Rai 4, il nuovo canale del digitale terrestre dedicato alla sperimentazione.
- 2009: Il 2 febbraio, sul digitale terrestre, viene lanciato un nuovo canale tematico gratuito: Rai Storia. Il 31 luglio, i canali Rai Sat passano da Sky Italia al digitale terrestre e alla nuova piattaforma satellitare Tivù Sat. Chiude RaiSat Smash Girls e RaiSat Gambero Rosso passa sotto la gestione diretta di Sky.
- 2010: La RAI assorbe la società Rai Sat. Il 26 novembre nasce Rai 5, il nuovo canale culturale, in sostituzione di Rai Extra. Si delinea così l'attuale bouquet di canali digitali[8][9]. Nella radiofonia invece nascono tre web radio disponibili in streaming sul sito Rai.tv..
Onorificenze
- Conferita il 11/10/2010:
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010
Ordinamento
L'azienda non segue in toto le regole imposte dal Codice civile italiano sulle società per azioni: infatti il Consiglio di Amministrazione non è nominato esclusivamente dagli azionisti. Sette consiglieri vengono eletti dalla Commissione parlamentare di vigilanza, due vengono indicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che è il maggiore azionista della RAI. I membri del Consiglio d'Amministrazione hanno un termine di mandato di tre anni anche se possono essere nominati di nuovo.
Tra i consiglieri di sua nomina, il Ministero dell'Economia e delle Finanze indica il Presidente del Consiglio d'Amministrazione. Per insediarsi il Presidente deve ottenere un voto di gradimento da almeno due terzi dei membri della Commissione parlamentare di vigilanza.
Il Consiglio d'Amministrazione vota il Direttore Generale, che ha sempre un mandato di tre anni rinnovabile, ed è anch'esso di nomina del Ministro dell'Economia.
Lo Statuto societario permette anche la nomina di un eventuale amministratore delegato.
Amministratori delegati
Presidenti
Direttori generali
Vicedirettori attuali
- Coordinamento dell'Offerta Radiotelevisiva: Antonio Marano
- Transizione al Digitale Terrestre e Strategie Multipiattaforma: Lorenza Lei (ad interim)
- Affari Immobiliari, Approvvigionamenti, Servizi di Funzionamento: Gianfranco Comanducci
Membri del CdA
Nominati dalla Commissione parlamentare di vigilanza
- Giovanna Bianchi Clerici (Lega Nord)
- Rodolfo De Laurentiis (UdC)
- Alessio Gorla (PdL)
- Nino Rizzo Nervo (PD)
- Guglielmo Rositani (PdL) (Consigliere Anziano)
- Giorgio Van Straten (PD)
- Antonio Verro (PdL)
Nominati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze
- Angelo Maria Petroni
- Paolo Garimberti (Presidente)
Direttori dei canali
Canali DTT
Radiofonici
Logo | Canale | Direttore | in carica dal |
---|---|---|---|
Rai Radio 1 | Antonio Preziosi | 10 agosto 2009 | |
File:Rai Radio 2 logo.png | Rai Radio 2 | Flavio Mucciante | 17 settembre 2009 |
File:RAI radio3.png | Rai Radio 3 | Marino Sinibaldi | 3 agosto 2009 |
File:RAI isoradio.png | Rai Isoradio | Aldo Papa | 4 agosto 2009 |
Rai GR Parlamento | Giovanni Miele Giorgio Giovannetti (condirettore) |
28 settembre 2011 |
Direttori delle testate giornalistiche
Televisive
Testate legate ai canali
Sigla | Testata | Direttore | in carica dal |
---|---|---|---|
File:TG1 2010 opening titles.png | TG1 | Alberto Maccari (ad interim) | 13 dicembre 2011 |
File:TG2 2010.PNG | TG2 | Marcello Masi | 22 giugno 2011 |
File:Tg3 2010.jpg | TG3 | Bianca Berlinguer | 1 ottobre 2009 |
File:RAI News 2010 Logo.svg | Rai News | Corradino Mineo | 17 ottobre 2006 |
Altre testate
Logo | Testata | Direttore | in carica dal |
---|---|---|---|
Rai Sport | Eugenio De Paoli | 16 luglio 2009 | |
Rai Parlamento | Gianni Scipione Rossi Simonetta Faverio (condirettore) |
28 settembre 2011 | |
Rai Televideo | Antonio Bagnardi | 30 maggio 2002 |
Radiofoniche
Logo | Testata | Direttore | Condirettore | in carica dal |
---|---|---|---|---|
File:RAI giornaleradio.png | ||||
GR1 | Antonio Preziosi | 10 agosto 2009 | ||
GR2 | Flavio Mucciante | 17 settembre 2009 | ||
GR3 | Gianfranco D'Anna | 28 settembre 2011 |
Informazione locale
Sigla | Testata | Direttore | in carica dal |
---|---|---|---|
File:Tgrlogo.jpg | TGR | Alberto Maccari[11] Alessandro Casarin (condirettore) |
1 ottobre 2009 |
Direttori delle principali strutture
Offerta
L'offerta radiotelevisiva che segue è aggiornata all'ultimo Piano dell'Offerta pubblicato dalla Rai[12].
Canali televisivi
Logo | Nome | TV analogica | Digitale terrestre | Digitale Satellite Tivù Sat | Canali Streaming Rai.tv | Digitale Satellite Sky |
---|---|---|---|---|---|---|
File:Logo Rai 1 2010.svg | Rai 1 | [a 1] | [a 1] | |||
File:Logo Rai 2 2010.svg | Rai 2 | [a 1] | [a 1] | |||
Rai 3 | [a 1] | [a 1] | ||||
File:Logo Rai 4 2010.svg | Rai 4 | [a 1] | ||||
Rai 5 | [a 1] | |||||
File:RAI Movie 2010 Logo.svg | Rai Movie | |||||
File:RAI Premium 2010 Logo.svg | Rai Premium | |||||
File:RAI Gulp 2010 Logo.svg | Rai Gulp | |||||
Rai YoYo | ||||||
File:RAI News 2010 Logo.svg | Rai News | |||||
Rai Storia | ||||||
File:Logo Rai Sport 1 2010.svg | Rai Sport 1 | [a 1] | ||||
File:RAI Sport 2 2010 Logo.svg | Rai Sport 2 | [a 1] | ||||
File:RAI HD 2010 Logo.svg | Rai HD | |||||
Rai Scuola | ||||||
File:Rai Med 2011.png | Rai Med | |||||
Rai Nettuno Sat Uno | ||||||
Rai Italia | ||||||
Euronews |
La RAI trasmette i suoi canali in analogico, digitale terrestre e sul satellite (con alcune trasmissioni codificate e disponibili su Tivù Sat) e via streaming sul web.
Disponibili in analogico, digitale terrestre e sul satellite (con alcuni programmi visibili solo con il decoder Tivù Sat), oltre che via streaming sul web:
- Rai 1 - generalista
- Rai 2 - generalista, rivolta ad un pubblico giovane
- Rai 3 - generalista, rivolta alle autonomie locali e all'approfondimento
Disponibili in digitale terrestre, sul satellite e via streaming sul web:
- Rai 4 - semigeneralista: film e serie televisive cult
- Rai 5 - semigeneralista: cultura, documentari, reportage, intrattenimento
- Rai News - tematico: informazione e approfondimento
- Rai Sport 1 - tematico: sport
- Rai Sport 2 - tematico: sport
- Rai Storia - tematico: canale della struttura Rai Educational dedicato alla storia
- Rai Gulp - tematico: per bambini e ragazzi
Disponibili in digitale terrestre solo nelle aree all-digital e sulla piattaforma satellitare Tivù Sat:
- Rai Movie - tematico: dedicato al cinema
- Rai YoYo - tematico: dedicato ai bambini in età prescolare
- Rai Premium - tematico: dedicato alle fiction televisive della Rai
- Rai Scuola - tematico: canale della struttura Rai Educational dedicato all'apprendimento delle lingue e della scienza
- Rai HD - generalista: canale sperimentale in alta definizione
Disponibili solo via satellite:
- Rai Nettuno Sat Uno - tematico: lezioni universitarie dell'Università telematica internazionale UniNettuno
- Rai Med - semigeneralista
- Canali Rai Italia - generalisti - destinati agli italiani all'estero
I programmi dei canali fin qui citati sono realizzati dalla Direzione Produzione Tv.
Inoltre, la consociata Rai World e la connessa Euronews S.A. producono rispettivamente i canali:
- Yes Italia - tematico: turismo, promozione patrimonio artistico italiano. Canale chiuso il 1º gennaio 2012.
- Euronews - tematico: all news paneuropea
Inoltre, attraverso la consociata Rai Way, la Rai trasmette il segnale dei canali televisivi dei due rami del Parlamento Italiano, che producono autonomamente i due canali:
- Camera dei Deputati - sedute della Camera dei Deputati
- Senato della Repubblica - sedute del Senato della Repubblica
Non essendo editi dalla Rai, i canali sono finanziati autonomamente dai due rami del Parlamento.
Nello streaming gratuito disponibile su www.rai.tv sono disponibili anche altri canali web tematici, circa una ventina, con cultura, società, comicità, spettacoli, trailer.
Canali a richiesta
Canali Rai On esclusivamente per operatori IPTV, attualmente disponibili nell'offerta Fastweb TV:
- Rai On Fiction Live
- Rai On Fiction
- Rai On Spettacolo
- Rai On Cultura
- Rai On Ragazzi
- Rai On News
- Rai On Sport
Canali radiofonici
La RAI realizza numerosi canali radiofonici principali che vengono trasmessi in analogico (AM e FM), con la tecnica della filodiffusione, sulla televisione digitale terrestre, sul DAB, sul satellite e via streaming sul web.
La realizzazione dei programmi è affidata alla struttura Radio Rai.
Esistono poi due canali radiofonici a trasmissione locale:
- Rai Sender Bozen
- Radio Trst A (a cura di RAI Friuli-Venezia Giulia).
Testate giornalistiche
Le testate giornalistiche sono:
- TG1 (TV)
- TG2 (TV)
- TG3 (TV)
- TGR (TV + radio)
- Rai News (TV)
- Giornale Radio Rai (Radio)
- Rai Parlamento (TV)
- Rai GR Parlamento (Radio)
- Rai Sport (TV)
- Televideo (Teletext)
La TGR, Testata Giornalistica Regionale, si occupa appunto dell'informazione regionale su Rai 3, con un magazine mattutino, 3 edizioni del telegiornale, un settimanale al sabato e speciali tutele per le regioni bilingui in Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Sardegna e Valle d'Aosta. Le sedi territoriali trasmettono anche due giornali radio locali.
Rai Sport segue gli eventi sportivi con notiziari sui tre canali televisivi e su due canali dedicati: Rai Sport 1 (ex Rai Sport più) e Rai Sport 2. Rai News è il canale all-news della Rai.
Altre testate giornalistiche sono il Televideo (servizio teletext delle prime tre reti televisive).
Il sito Rai Notizie, su rai.it. propone le principali notizie del giorno tratte dai siti internet delle varie testate.
Editoria
Strutture
Le principali strutture all'interno della RAI sono:
- Radio Rai
- Rai Educational
- Rai International
- Rai Vaticano
- Rai Quirinale
- Rai Fiction
- Rai Ragazzi
- Rai Gold
- Struttura Grandi Eventi
- Rai Teche
Rai Educational è una struttura che si occupa di programmi educativi sulle tre reti televisive e dispone anche di due canali televisivi dedicati, Rai Scuola e Rai Storia.
Rai International è una struttura che produce e trasmette programmi televisivi e radiofonici per gli italiani nel mondo attraverso tre canali televisivi satellitari e un canale radiofonico chiamato Rai Internazionale Radio ex Satelradio, ex Rai Italia Radio. Gestisce inoltre Italica, un portale web dedicato alla promozione della lingua italiana.
Rai Teche conserva il prezioso archivio audiovisivo italiano.
Rai Fiction è la struttura che si occupa di produrre serie televisive per la TV.
La Rai è poi coninvolta in produzioni tematiche attraverso Rai Vaticano (in collaborazione con il CTV Centro Televisivo Vaticano, con il quale concede in esclusiva alle televisioni di tutto il mondo le immagini degli importanti avvenimenti della Santa Sede) e Rai Quirinale, la piattaforma mediante la quale Rai trasmette il messaggio di fine anno a reti unificate del Presidente della Repubblica Italiana e gli altri eventi che riguardano la Presidenza della Repubblica.
Partecipazioni azionarie
Società controllate
- Sipra S.p.A. - 100%
- Rai Cinema S.p.A. - 100%
- 01 Distribution S.r.l. - 100%
- RaiNet S.p.A. - 100%
- Rai Way S.p.A. - 100%
- Rai World S.p.A. - 100%
- Rai Corporation - Italian Radio TV System - 100%
- Rai Corporation Canada - Italian Radio TV System - 100%
Società collegate
- San Marino RTV S.p.A. - 50,00%
- Tivù S.r.l. - 48,16%
- Auditel S.r.l. - 33,00%
- Audiradio S.r.l. - 30,23%
- Euronews S.A. - 22,84%
Altre partecipazioni
- Immobiliare Editori Giornali - 1,75 (ex partecipazione Rai Trade)
- International Multimedia University Umbria S.p.A. - 1,533%
- Almaviva – The Italian Innovation Company S.p.A. - 1,201%
- Istituto Enciclopedia Treccani S.p.A. - 0,83%
- Banca di Credito Cooperativo di Roma S.c.p.a. - perc. trascurabile
- C.F.I – Consorzio per la Formazione Internazionale - perc. trascurabile
- Consorzio Nettuno - perc. trascurabile
N.B:Alcune di queste partecipazioni sono svalutate per impossibilità di recesso delle quote versate.
Inoltre la RAI è uno dei membri fondatori dell'UER.
La Rai si è specializzata negli ultimi anni anche nelle produzioni cinematografiche Rai Cinema, con la quale è spesso presente in prestigiosi concorsi cinematografici internazionali con altrettanto prestigiose coproduzioni.
Rai Way è la società a cui la Rai ha trasferito la sua rete di trasmissione, mentre Rai Corporation è la società che si occupa delle trasmissioni dagli Stati Uniti.
Rai World è invece la società che si occupa di promuovere l'immagine dell'Italia attraverso le migliori produzioni radiotelevisive della capogruppo.[15]
Partecipazioni cessate
- Rai Click S.p.A. - 99.94% (liquidata)
- RaiSat S.p.A. - 95.00% (liquidata nel 2010)
- Rai Trade S.p.A. - 100% (internalizzata nel 2011)
- Consorzio Valle D'Aosta Digitale - perc. trascurabile (liquidata nel 2010)
Sedi e centri di produzione
La sede legale e direzionale è a Roma in viale Mazzini 14, mentre la direzione generale è divisa tra viale Mazzini e il Grattacielo Rai di via Cernaia a Torino, città che ospita anche il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica di corso Giambone e l'auditorium di Piazza Rossaro dove si esibisce l'Orchestra Sinfonica Nazionale.
Centri di Produzione televisiva
I Centri di Produzione si trovano a:
Sede | Centro di produzione TV | Strutture |
---|---|---|
Roma | CPTV Via Teulada, 66 | 9 studi |
Roma | CP Saxa Rubra | 16 studi |
Roma | Studi Dear di Via Ettore Romagnoli, 30 | 6 studi |
Roma | Teatro delle Vittorie | teatro |
Roma | Auditorium Rai del Foro Italico | auditorium |
Milano | CP corso Sempione, 27 | 5 studi, 3 auditorium |
Milano | East End Studios via Mecenate, 76 | 4 studi |
Napoli | CP Viale Marconi, 9 | 7 studi, 1 auditorium |
Torino | CP via Verdi, 16 | 6 studi, 1 auditorium |
Bologna | CP Viale della Fiera, 13 | 2 studi |
Centri di Produzione radiofonica
I Centri di Produzione radiofonica si trovano a:
Sede | Centro di produzione |
---|---|
Roma | CPRF Via Asiago, 10 |
Roma | CP Saxa Rubra |
Milano | CP corso Sempione, 27 |
Napoli | CP Via Marconi, 11 |
Torino | CP Via Verdi, 16 |
Sedi regionali
In ogni capoluogo di regione e provincia autonoma, la Rai dispone di una sede dalla quale trasmette i programmi a diffusione regionale (ad eccezione di Abruzzo e Calabria che hanno rispettivamente le sedi a Pescara e a Cosenza). Le sedi di Bari, Bologna, Firenze, Palermo, Torino e Trieste realizzano anche delle rubriche settimanali in onda su Rai 3, Rai 2 e Rai Med. Vi sono poi le sedi distaccate regionali di Bolzano, L'Aquila, Catania, Sassari, Pordenone e Udine.
Sedi di corrispondenza dall'estero
La Rai dispone di un vasto numero di sedi di corrispondenza dall'estero dove lavorano stabilmente diversi giornalisti (dipendenti dalla Direzione Corrispondenti Esteri della Rai guidata ad interim da Ennio Remondino) che producono servizi e reportage per le testate e i programmi dell'azienda con i quali spesso si collegano in diretta.
Le sedi e i relativi corrispondenti sono:
In Europa
- Bruxelles (che si occupa dell'Unione Europea): Mariolina Sattanino(responsabile), Giuseppina Paterniti, Bruno Ruffolo
- Parigi: Alberto Romagnoli (responsabile), Fabio Cappelli
- Berlino: Marco Varvello (responsabile), Rino Pellino
- Londra: Antonio Caprarica (responsabile), Stefano Tura
- Madrid: Piero Badaloni (responsabile)
- Mosca: Giovanni Masotti (responsabile)
Nel mondo
- New York: Francesca Leoni (Rai international), Giovanna Botteri, Dino Cerri, Gerardo Greco
- Los Angeles: Luca Celada (responsabile)
- Pechino: Paolo Longo (responsabile)
- Il Cairo: Marc Innaro (responsabile)
- Gerusalemme: Claudio Pagliara (responsabile), Filippo Landi
- Beirut: Giuseppe Bonavolontà (responsabile)
- Istanbul: Emanuele Fiorilli (responsabile)
- Nuova Delhi: Agostino Mauriello (responsabile)
- Buenos Aires: Raffaele Fichera (responsabile)
- Nairobi: Enzo Nucci (responsabile)
Le minoranze linguistiche e le regioni autonome
La Rai, per dovere contrattuale con lo Stato italiano, trasmette da alcune sedi regionali una programmazione più vicina alle popolazioni e alle realtà locali.
Trentino-Alto Adige
L'esempio più importante di programmazione regionale è rappresentato dalla sede Rai di Bolzano. La sede Rai del capoluogo altoatesino - patria, peraltro, dell'hockey su ghiaccio italiano via etere - ha infatti la possibilità di trasmettere tre tipi di programmazione per i tre gruppi linguistici tedesco, italiano e ladino.
Oltre al quotidiano TGR e al TGR-Settimanale del sabato in lingua italiana, trasmesso per il Trentino-Alto Adige in parte da Bolzano e in parte da Trento, ogni domenica mattina, nella fascia oraria 09:45-10:55, e alternativamente da Bolzano e da Trento, vengono trasmessi programmi riguardanti le due Province (ambiente, economia, tradizioni...); per i cittadini (Puntopiù - a cura del centro consumatori), o riguardanti altre minoranze linguistiche (e realtà culturali simili, in Italia e in Europa), tra cui vi è "Alpe Adria" (prodotto dalla Rai di Trieste, ma con la collaborazione di Bolzano e Trento).
Il gruppo linguistico tedesco ha la possibilità di contare su un proprio canale generalista, chiamato Rai 3 bis, su cui opera la struttura RAI-Sender Bozen ("Emittente Rai di Bolzano"), il cui orario di trasmissione varia quotidianamente (il lunedì le trasmissioni iniziano alle 06:30 e terminano alle 22:30) e che nei tempi morti ripete Rai 3. Sulle onde di Rai 3 bis vengono trasmessi programmi dedicati ai bambini (Karamela, Die Abenteuer der Maus auf dem Mars), agli adolescenti e studenti (Klick-das Jugend Info-Magazin), agli anziani (Regenbogen), all'agricoltura (Landwirtschaft), all'economia e alla società (Trend, Pluspunkt), alla cultura, alla storia, all'attualità (Pro und Kontra) e allo sport (Sport am Sonntag).
Sender Bozen è anche inserita, in quanto parte della Rai, nel circuito dell'EBU (Eurovisione) e produce il popolarissimo concorso canoro della "Volksmusik" (musica popolare, Grand Prix der Volksmusik) insieme a tre emittenti pubbliche germanofone: la tedesca ZDF, l'austriaca ORF e svizzero-tedesca SF. La trasmissione viene prodotta ogni anno in un luogo diverso e nel 2002 ha avuto luogo a Merano ed è stata organizzata dal Sender Bozen. Inoltrle, Sender Bozen trasmette in diretta, ogni anno, il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni e le selezioni per il "Grand Prix der Volksmusik", nonché edizioni speciali a cura della redazione giornalistica in casi di avvenimenti elettorali.
Ogni giorno vengono trasmessi due notiziari della durata di circa 20 minuti, alle 20:00 (Tagesschau) e alle 22:10 (Tagesschau um 10 nach 10), che trattano di argomenti locali, nazionali e internazionali.
Su Rai 3 bis vengono trasmessi anche i programmi in lingua ladina (a cura della struttura RAI-Radio TV Ladina), tra cui il notiziario locale, inserito alle 19:55 fra TGR e Tagesschau, della durata di 5 minuti e chiamato TRaiL (Television RAI Ladina), nonché un programma settimanale chiamato "Paladina" e della durata di circa 40 minuti. I programmi di RAI-Sender Bozen vengono trasmessi su tutto il territorio provinciale dell'Alto Adige.
Friuli-Venezia Giulia
Valle d'Aosta
Dalla sede regionale per la Valle d'Aosta (in francese, Siège régional pour la Vallée d'Aoste) di Saint-Christophe vengono diffusi quotidianamente programmi regionali in italiano, o in francese, alle ore 20 (la domenica al mattino).
Il TG regionale unico delle 19:35 contiene notizie in italiano, francese (spesso con servizi dalla redazione di France 3 della regione Rhône-Alpes riguardanti eventi o argomenti relativi ai dipartimenti francesi limitrofi) e talvolta in patois valdostano. Il TGR va in onda senza sottotitoli, in virtù del bilinguismo totale che vige in Valle d'Aosta. Si tratta di un caso unico nel panorama delle minoranze linguistiche d'Italia, legato alla politica d'istruzione vigente, atta a non separare la società valdostana in comunità linguistiche. Successivamente al TGR, prevalentemente in italiano, viene diffusa la trasmissione "RAI Vd'A - Programmes", largamente in francese e spesso anche in patois valdostano, anche in questo caso senza sottotitoli per lo stesso motivo.
Sardegna
In Sardegna sono localizzate due sedi della Rai, la principale a Cagliari e un'altra a Sassari. In entrambe le città si trovano gli archivi che custodiscono le teche di Rai Sardegna, aperti al pubblico dal 2005, o visionabili direttamente on line dal sito della biblioteca digitale della Sardegna [1], dopo un paziente lavoro di recupero e catalogazione del materiale radiofonico e audiovisivo, prodotto in circa 50 anni di attività dalle sedi Rai di Cagliari e Sassari.
Sicilia
La Sede Rai della Sicilia ha due dislocazioni, la principale a Palermo e l'altra a Catania. Quotidianamente si trasmettono TG e GR regionali e si producono Mediterraneo , Riva Sud e il canale satellitare Rai Med.
Ricavi e finanziamenti pubblici
I ricavi della RAI provengono principalmente dalla pubblicità, a cui si aggiungono il ricavo dalle riscossioni di un'imposta sugli apparecchi televisivi, chiamata Canone televisivo dovuta da chiunque detenga apparecchi in grado di ricevere trasmissioni televisive. Più esigui sono i ricavi da altri asset come editoria, vendita diritti e merchandising.
In compensazione di questa entrata, la RAI deve rispettare un Contratto di servizio con lo Stato italiano, pena una eventuale revoca della concessione annuale. La concessionaria dal servizio radiotelevisivo pubblico svolge una funzione di servizio universale di pubblica utilità, ed è interessata da una particolare disciplina rispetto alle emittenti commerciali regolato con il Contratto di Servizio.
Critiche
Lottizzazione
Taluni osservatori, commentatori e giornalisti, nonché di forze politiche minoritarie, in primo luogo Radicali Italiani, col supporto dei dati rilevati dal Centro di Ascolto dell'informazione radiotelevisiva, accusano da anni la RAI di soggiacere al controllo politico (parlamento e governo) e di non essere in grado di assicurare un'informazione indipendente, non condizionata dagli interessi di parlamentari e ministri. L'accusa alla RAI è di mancare di pluralismo e di operare censura verso professionisti di indubbio valore e competenza ma sgraditi agli uomini politici di riferimento; in sostanza l'azienda viene tacciata di lottizzazione, ovvero avere nei posti chiave, dove si prendono le decisioni, persone scelte dai partiti politici.
In molti altri paesi europei sono in atto leggi che svincolano almeno parzialmente le televisioni pubbliche dal controllo dei politici. La proposta principale che viene avanzata per risolvere questo problema è quella di lasciare la Rai totalmente in mano a professionisti del settore e di effettuare le nomine attraverso concorsi pubblici, mezzo che anche la Costituzione vede come garanzia di indipendenza nel caso ad esempio della magistratura.
Celebre è la ripartizione avvenuta durante la Prima Repubblica dopo la riforma del 1975, quando Rai 1 era influenzata dalla Democrazia Cristiana, Rai 2 dal Partito Socialista Italiano e Rai 3 dal Partito Comunista Italiano. Stessa cosa avvenne nei canali radiofonici e relativi giornali radio dove Radio 1 esprimeva le istanze del centrosinistra, mentre Radio 2 era più vicina all'area di centrodestra; Radio 3 rimase fuori dalla lottizazione.
Amministrazione della società
La RAI è accusata di una cattiva gestione che avrebbe portato continui sprechi e una struttura interna elefantiaca[16].
Principali annunciatrici e speaker
Storici
Qui di seguito viene riportato un prospetto delle principali annunciatrici e speaker storici della RAI-TV scelti in base all'anzianità di carriera o alla loro popolarità.
Periodo | Speaker | Annunciatrici |
Attuali
Dal 2006 agli speaker aziendali della RAI-TV si sono affiancati alcuni dei doppiatori più rappresentativi del nostro paese:
Speaker
Annunciatori attuali
Logo e sigle
Logo
Il primo marchio ufficiale della Rai, così come la prima sigla di apertura delle trasmissioni, fu realizzato dal grafico Erberto Carboni. Il logo era composto da lettere squadrate piatte tutte della stessa altezza nonostante il fatto che la "R" iniziale fosse maiuscola[17].
Per i primi anni di trasmissioni, al logo Rai vero e proprio è spesso affiancato il logo della TV: realizzato ugualmente da Carboni, consiste di un rettangolo nel quale sono tracciate le lettere "T" e "V"[17].
- Nel 1982 la RAI ha adottato un marchio prodotto dallo studio grafico ARA di Cusano Milanino[18]. Nel nuovo logo, le tre lettere sono tutte maiuscole, unite tra loro e raccordate con curve regolari. Le tre emittenti assumono le denominazioni ufficiali di Raiuno, Raidue e Raitre. Ad ognuno dei tre canali viene associato un colore: il blu è appannaggio di Raiuno, il rosso di Raidue e il verde di Raitre (sono i 3 colori primari della televisione a colori). Per ciascuna delle tre emittenti viene introdotta una variante del logo nella quale, accanto alla parola "RAI", appare la parola "UNO", "DUE" o "TRE" in una colorazione più chiara. Ognuno dei tre canali adotta inoltre per simbolo anche una forma geometrica tridimensionale:
-
Una sfera blu è il marchio di Raiuno[19]
-
Un cubo rosso è il marchio di Raidue[19]
-
Un tetraedo verde è il marchio di Raitre[19]
- Nel settembre 1988[20] il logo della Rai subisce dei cambiamenti. Le lettere vengono disegnate separate e con gli angoli vivi. In alcune grafiche, sulla lettera "A" della parola "RAI", viene aggiunta una piccola riproduzione del tricolore italiano; durante le prime apparizioni della nuova versione del logo, la bandiera veniva disegnata con le strisce orizzontali[21]. Le tre figure geometriche solide vengono mantenute ma in alcune occasioni vengono disegnate con la superficie rigata[21]. Le vecchie versioni di logo della Rai di metà anni ottanta scompaiono da quasi tutte le grafiche. Due eccezioni sono la prima la sigla della rubrica cinematografica LunedìFilm, nella quale il marchio RAIUNO dell'ottobre 1983 (arrotondato) ha continuato ad essere visibile fino ai primi anni del terzo millennio, e,la seconda,il logo Video Rai,il quale è ancora quello del 1982.
- Nel 2000, sotto la direzione di Pierluigi Celli, i vecchi loghi vengono abbandonati e sostituiti da un nuovo logo a forma di farfalla bianca, con i bordi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano. Il logo è composito: al centro c'è la farfalla; a sinistra della medesima la scritta Rai e a destra un'eventuale parola aggiuntiva, come per esempio "Due", "Tre" o "Sport". Il cambio di logo viene annunciato dal Corriere della sera il 16 marzo 2000[22]. Il passaggio alla nuova grafica è graduale e il culmine del restyling avviene il 21 settembre del 2003, quando la Rai sostituisce di colpo tutte le annunciatrici e quasi tutti i vecchi jingles e le vecchie grafiche.[23]. I colori sociali delle tre reti rimangono gli stessi ma spariscono le tre forme geometriche. Il vecchio marchio della Rai introdotto nella stagione 1988-1989 (seconda versione logo 1982-1983) è ancora visibile nella sigla di apertura e chiusura trasmissioni e sulle insegne dei Centri Rai di Saxa Rubra a Roma e di Corso Sempione a Milano (oltre che in diverse sedi regionali).
- Il 18 maggio 2010, in corrispondenza del passaggio al digitale terrestre in cinque regioni, la RAI uniforma i loghi dei canali, che adottano una geometria semplice basata su un rettangolo composto da due quadrati, mentre la farfalla dopo 10 anni sparisce. Nel primo quadrato appare la scritta Rai, mentre nel secondo il nome del canale in cifre come avvenuto nel 2008 per Rai 4; il font usato è Aharoni. I logo sono bianchi (semitrasparenti, per evitare che si verifichi l'effetto "sovraimpressione" sui televisori al plasma) e hanno struttura squadrata per adattarsi al formato 16:9. I nuovi logo RAI sono stati basati sui modelli delle altre aziende televisive straniere, e nella presentazione è stata sottolineata la semplicità del nuovo logo.[24]. I logo sono stati esposti in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino dal 13 al 17 maggio 2010. Inoltre, appaiono nei nuovi bumper pubblicitari delle tre generaliste adottati da novembre 2010.
Per i canali Radio Rai il logo è simile, ma ci sono due piccoli triangoli sopra e sotto il quadrato.
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Un'esempio del primo logo Rai in quello di Rai 1, usato dal 1954 fino al 1982. Inoltre questo e' il monoscopio sul Programma Nazionale (l'attuale Rai 1) usato dal 1954 fino al 1977.
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Logo della RAI usato dal 1982 al 30settembre 2000, in Italia. All'estero,invece, è stato usato ancora per parecchio tempo, ed è stato ancora presente nel marchio Rai Sat fino al 18 maggio 2010. È stato usato anche quando il logo era la farfalla, nel logo di Rai Sport fino al 2003/2008 e per Rai Notte fino al 2010. Attualmente, è in uso per Rai Nettuno Sat Uno e nelle sigle delle prove tecniche di trasmissione delle reti RAI. La barra trasversale tricolore della A dal 1988 al 1991 aveva le strisce orizzontali.*
- NOTE:Fino al settembre 1988 il logo era senza il tricolore e leggermente diverso.
Logo identificativi trasmessi in sovrimpressione durante i programmi
Nei suoi primi anni di vita, la Rai operava in condizione di monopolio e non aveva bisogno di un logo per distinguersi dalla concorrenza. Con la nascita delle televisioni private la Rai ha adottato un logo identificativo, che ha modificato in seguito diverse volte:
- fine anni '70-1985: il logo, unico per le 2 reti (3 a partire dal 15 dicembre 1979), era costituito dalla sola scritta RAI, composta da una titolatrice elettronica in caratteri bianchi, e ad intervalli regolari si spostava da un angolo all'altro dello schermo.
- Per i telegiornali e per le rubriche trasmessi nelle sedi regionali della Rai, Rai 3 adottò un logo simile e andò avanti fino al 1993.
- aprile 1985-marzo 1986:vige lo stesso meccanismo ma il logo era contornato di nero.
- primavera 1986: il logo subisce delle modifiche: viene rimpicciolito e collocato fisso all'angolo in basso a destra del teleschermo.
- Dall' autunno 1987: ai loghi delle tre reti vengono aggiunti i cosiddetti numeri di rete (in video appaiono dunque gli ident RAIUNO, RAIDUE e RAITRE).
- primavera 1991: i loghi vengono privati del contorno nero.
- Questi loghi erano talvolta personalizzati:
- Per la trasmissione Piacere Rai Uno veniva aggiunta, sopra il logo RAIUNO, la dicitura PIACERE;
- Per le rubriche del DSE - Dipartimento Scuola Educazione veniva aggiunto, sopra i loghi di rete, la scritta DSE, sempre con la titolatrice elettronica.
- Questi loghi erano talvolta personalizzati:
- Nella prima metà di maggio 1993 venne utilizzato un logo molto simile a quello del 1987 ma leggermente più grande.
- Nella seconda metà di maggio 1993 i loghi vengono ombreggiati di nero. Questo logo assume un carattere simile a quello del logo del 1983.
- Da fine estate 1993: i loghi rispecchiano fedelmente quelli del 1988. Fino al 2010 in alcune trasmissioni essi si spostavano dall'angolo in basso a sinistra a quello in alto a destra.
- Dall'estate del 1994 il logo viene rimpicciolito di poco.
- Per i telegiornali e per le rubriche trasmessi nelle sedi regionali della Rai, Rai 3 adottò un logo simile a quello dell'autunno del 1987 e andò avanti fino al 1999.
- Nel 1997 - 1998, Rai 3 adotta un logo per i film e i telefilm in 1º visione, con il tetraedro verde e la scritta "Le prime di RAITRE".
- Per il programma Pinocchio (andato in onda dal 1997 al 2000, prima su Rai 1 e poi su Rai 2) veniva affiancato al logo di rete un piccolo personaggio stilizzato col naso lungo, una sorta di simbolo di pinocchio, che si "sedeva" letteralmente sulla "R", lettera iniziale del logo di Rai 1 o Rai 2.
- gennaio 2000: oltre al tradizionale logo RAIDUE, ne vedavamo un altro con la scritta rai2000, bianca con il rai2 rosso e con un carattere diverso da quello classico. A fine febbraio 2000, e' stata ritolta la scritta rai2000.
- 15 ottobre 2000: i classici loghi delle tre reti (la sfera blu di Rai 1, il cubo rosso di Rai 2 e il tetraedro verde di Rai 3, presenti soltanto nei bumpers dei promo e in alcuni bumpers pubblicitari e altro, ma mai in sovrimpressione) furono abbandonati e sostituiti da un nuovo logo a forma di farfalla bianca, con i bordi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano. Il logo è composito: al centro c'è la farfalla; a sinistra della medesima la scritta Rai e a destra il numero di rete in lettere.
- Dall'agosto del 2002, è stato aggiunto un logo con la farfalla rossa, che indica le trasmissioni adatte al solo pubblico adulto.
- maggio 2003: cambia leggermente il logo delle 3 emittenti; la base rimane la medesima farfalla con l'aggiunta di un alone colorato esterno: blu per Rai 1, rosso per Rai 2 e verde per Rai 3.
- Il 29 settembre 2003 viene ideato un logo da attribuire alle trasmissioni sportive: Rai - farfalla - Sport (contornato di giallo). Mentre per i programmi di Rai Educational, il logo della rete si alternava con un altro logo composto da: Rai - farfalla - Edu (tutto con contorno bianco)
- Durante il mese di luglio 2007 la Rai ha aggiunto alle rispettive grafiche che appaiono durante i promo, anche l'indirizzo internet: www.rai.it. Lo si può trovare sotto al rettangolino dei rispettivi loghi di rete.
- 30 novembre 2007: alla farfalla rossa introdotta nel maggio 2003 si affianca quella gialla, che invece indica i programmi adatti ai bambini alla presenza dei genitori.
- 14 giugno-15 giugno 2009: i canali Rai Gulp e Rai Sport Più cambiarono logo diventando come quelli di Rai Storia e Rai 4.
- 18 maggio 2010: gli identificativi in sovrimpressione sono basati sul nuovo logo rettangolare. I loghi hanno struttura orizzontale per adattarsi al formato 16:9. Per i canali generalisti e semi-generalisti i due quadrati sono ben visibili, invece per i canali tematici è visibile solo il primo quadrato. La farfalla continua ad apparire saltuariamente nel riquadro più a sinistra del nuovo logo. L'alternanza Rai/farfalla è stata abbandonata nel gennaio 2011:il 3 gennaio per le tre reti generaliste, il giorno successivo per tutti gli altri canali.
- Nello stesso giorno, furono aggiunti dei loghi per le tre reti generaliste in cui, sotto la scritta Rai, c'era una barra gialla per i programmi adatti ai bambini con la presenza dei genitori, e una barra rossa per i programmi adatti al solo pubblico adulto.
- Stesso meccanismo come dal 21 settembre 2003 per i loghi Rai Edu e Rai Sport (la seconda parte del quadrato si ribalta mostrando Edu o Sport).
- Dal 17 ottobre 2010 e per tutto il 2011 viene utilizzato un logo in occasione dei programmi sul 150º dell'Unità d'Italia. La seconda parte del quadrato si ribalta mostrando un quadrato con sfondo il tricolore e su scritto "150°" in grassetto, bianco.
Sigle e monoscopio
Fino ai primi anni ottanta la Rai non trasmetteva 24 ore su 24. C'era una pausa di notte e un'altra dalle 14 circa alle 17.
Durante queste pause veniva trasmesso il monoscopio. Vi erano due tipologie di monoscopio, il primo fu in bianco e nero ed è tecnicamente definito come monoscopio RCA. Successivamente, con le sperimentazioni televisive a colori, venne sostituito da un monoscopio a colori tecnicamente chiamato Philips PM5544 che è ancora famoso e vivo nei ricordi di chi ha vissuto quell'epoca. Quest'ultimo viene tuttora proposto nelle pause notturne che la Rai opera una volta alla settimana, il primo martedì del mese su Rai 1, il secondo martedì del mese su Rai 2 e il terzo venerdì del mese su Rai 3 (bisogna considerare che la quarta settimana la Rai non effettua prove tecniche la notte).
Il tutto era accompagnato, come commento sonoro, da una nota continua (precisamente un Sol a 384 Hz per il monoscopio RCA, e successivamente a 400 Hz per il monoscopio Philips PM5544). Pochi minuti prima dell'inizio delle trasmissioni questa nota continua scompariva e veniva sostituita da brani musicali strumentali prevalentemente di genere easy listening. La terza rete televisiva, all'epoca, proponeva anche il monoscopio della sede regionale: si trattava sempre del Philips PM5544 ma che recava nella barra sottostante l'identificazione della sede di trasmissione.
Oggigiorno il monoscopio, come detto, esiste ancora. Nelle pause di trasmissione notturne che la Rai effettua al giorno d'oggi, però, i brani musicali sono stati soppressi, e il commento sonoro consiste solo in due note continue sovrapposte, a 400 e 800 Hz, per il test della stereofonia e, a differenza di quello che accadeva negli anni precedenti, oggi l'identificativo della rete viene scritto in lettere, p.e. "RAI UNO/DUE/TRE" invece di "RAI 1/2/3".
Il monoscopio Philips PM5544 era utilizzato in quegli anni anche da Telemontecarlo e da Tv Koper Capodistria che proponevano come audio rispettivamente Radio Montecarlo e Radio Capodistria. Vi è anche da ricordare che sempre negli anni '80 la Rai, in concomitanza con il lancio del servizio del Televideo, durante la mattinata sospendeva la messa in onda del monoscopio per irradiare, a scopo promozionale, alcune pagine del nascente servizio teletext in orari stabiliti.
Nel 1986 Rai 1 inizia le trasmissioni anche nella mattinata con il programma Unomattina e di conseguenza scomparvero le trasmissioni irregolari. Rai 2 ha iniziato le trasmissioni regolari nella mattinata intorno al 1987 e Rai 3 verso il 1991.
L'inizio e la fine dei programmi è annunciato da una sigla. (vedi voce dedicata)
Anche i programmi trasmessi in Eurovisione sono preceduti e seguiti da un'apposita sigla (da tempo comune a tutte le radio-tv affiliate) che, seppure sia variata negli anni per quel che riguarda la grafica, è nota soprattutto per la musica, una rielaborazione del preludio del Te Deum di Marc-Antoine Charpentier.
L'immagine dell'Eurovisione fino al 2000 consisteva in un disegno che raffigurava 12 comete disposte in tondo, con le comete alternate alle lettere della parola EUROVISION. Nell'area racchiusa dai nuclei delle comete veniva collocata la dicitura "RAI". Come detto, furono realizzate varie versioni della sigla eurovisiva:
- La prima, in bianco e nero, girata su pellicola, mostrava solo l'immagine descritta qui sopra, statica. Fu colorata nel 1977 (le stelle e le scritte divennero gialle, lo sfondo blu notte). Il Te deum (eseguito dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai) era caratterizzato da una grande solennità.
- Nel maggio del 1983, la sigla venne rielaborata al computer. Al contempo il logo RAI al centro dell'inquadratura fu uniformato a quello in uso dall'azienda e lo sfondo divenne azzurro. Nel 1986 si tornò allo sfondo blu cupo e la scritta EUROVISION divenne bianca.
- Nel 1988 il logo RAI al centro dell'inquadratura venne ancora aggiornato.
- Prima versione
Per ITALIA '90 e l'Eurovision Song Contest dell'anno dopo fu introdotta la prima sigla dinamica, realizzata in computer grafica. Da principio si vedeva apparire,su sfondo blu, il logo tridimensionale Rai(con la A che non teneva la stanghetta dal 1990 al 1992 e dal 1994 al 2000 e che la teneva dal 1992 al 1994), che saliva dal basso, si poneva al centro del teleschermo e prendeva a girare vorticosamente su sé stesso. Al contempo apparivano, una alla volta, le 12 stelle, colorate con i colori delle bandiere dell'EBU, che compivano un giro e andavano ad imprimersi sullo sfondo (diventando gialle). Alla fine appariva una tredicesima stella, che si scontrava con il logo Rai (nel frattempo andato ad imprimersi sullo sfondo) e si tramutava nel tricolore posto sulla lettera "A".(Dal 1990 al 1991 il tricolore era orizzontale,un po' come la bandiera ungherese capovolta,dal 1991 al 2000 e' stato verticale,come un normale tricolore italiano). A questo punto le stelle si tramutavano in comete e l'inquadratura ritornava a mostrare il consueto logo dell'Eurovisione,che al termine della sigla si dissolveva. La musica di accompagnamento era riarrangiata, in una versione più dolce ed orecchiabile rispetto a quella storica.
Seconda versione
Nel 1994 col cambio del logo dell'Eurovisione la parte finale della sigla e' stata modificata:dopo il momento in cui la stella si era tramutata nel tricolore,si formava un'ellisse dorata e comparivano uno sfondo biancastro,tre V azzurre e in basso la scritta trasparente EUROVISION.
- Nel 1994 fu adottata per la prima volta una sigla unificata imposta dall'EBU, con un nuovo logo. In essa si vedevano tre V azzurre che sorvolavano la terra, si accostavano l'una all'altra e appariva un'ellisse gialla che le intersecava. Il logo si poneva al centro del teleschermo, e sotto appariva la scritta EUROVISION. Indi il logo dell'EBU si dissolveva e veniva sostituito dal logo Rai. Il Te deum qui fu riportato ad una versione più simile alla prima.
- Nell'attuale sigla ,in uso dal 2010,si vedono apparire, su sfondo bianco, alcuni anelli dorati, come di cristallo. Ad uno di questi si sovrappongono le tre V azzurre (anche queste fatte di cristallo). Gli altri anelli allora scompaiono e il logo si porta al centro dello schermo;quando l'unico anello si semiattaca con le V, l'anello è diventato l'ellisse del logo. In basso appare la scritta EUROVISION. Successivamente il logo si dissolve e appare il marchio Rai. Il Te deum è stato nuovamente aggiornato, in una versione più allegra e ritmeggiante.
Lista di registi televisivi RAI
- Enrico Bosio
- Roberto Valdata
- Lorena Sardi
- Manuela Leombruni
- Emilia Suriano
- Milena Milani
- Franco Venditti
- Rossella Sirugo
- Sergio Iapino
- Paolo Beldì
- Gloria Ganassin
- Giovanna Satta
- Teresa Pelliccia
- Carlo Tagliabue
- Domini Soso
- Francesca Bastone
- Antonio Ammirati
- Marco Spoletini (Montatore)
- Marco Spoletini (Regista)
- Nazareno Balani
- Francesca Portinari
- Francesca Bartolomei
- Giancarlo Tomassetti
- Marco Aleotti
- Pietro Sollecchia
- Letizia Cella
- Valerio Nataletti (ex regista RAI)
- Marco Brigliadori
- Maria Luisa Di Loreto
- Andrea Bevilacqua
- Daniela Giambarba
- Nice Massari
- Egidio Bertazzoni
- Laura Bolgeri
- Pasquale Saraceno
- Pierluigi Gasparotto
- Tina Protasoni
- Annafranca De Paolis
- Emilio Ratti
- Enrico Rimoldi
- Fosco Biasotto
- Loris Mazzetti
- Sergio De Crescenzo
- Fabrizio Borelli
- Alessandro Corrado
- Claudio Cavilotti
- Luca Romani
Convenzioni
Con lo Stato
I rapporti con lo Stato sono regolati da una convenzione triennale.[25]
Con San Marino
La RAI è stata parte attiva nella creazione di San Marino RTV, TV di stato del piccolo paese. L'ente pubblico italiano nomina per essa il direttore generale. A marzo 2008 le due parti hanno rinnovato la convenzione per altri 5 anni.
Con Euronews
La RAI è il secondo azionista della società che si occupa della gestione del canale all-news Euronews. Trasmette una piccola parte del canale la mattina alla 5.45 su Rai 1.
Bilanci
2007
Nel 2007 RAI S.p.A. ha ottenuto 2.978,10 milioni di euro di ricavi:
- di cui € 2.966,30 milioni dalla gestione caratteristica:[26]
- € 1.588 milioni dal Canone di Abbonamento,
- € 1.136,8 milioni dalla pubblicità,
- € 241,5 milioni di altri ricavi,
- un EBIT di € 64,60 milioni;
- una perdita di € 4,87 milioni di euro;
- il patrimonio netto è di € 613,80 milioni, di cui:
- i debiti ad € 923,78 milioni;
- l'indebitamento finanziario netto di € 296,50 milioni,
- immobilizzazioni in società partecipate di € 304,4 milioni.
La RAI ha nel 2007 n. 11.676 dipendenti.
2008
Nel 2008 RAI S.p.A. ha ottenuto 2953.5 milioni di euro di ricavi dalla produzione tipica:[27]
- 1619.2 milioni dal Canone di Abbonamento Televisivo pari al 54.8%
- 1095.7 milioni da Pubblicità pari al 37.1%
- 238.6 milioni da altri ricavi pari al 8.1%
Gli abbonati paganti sono 15.939.614 utenti, più 738.965 morosi, da cui la riscossione coattiva del canone ha fruttato 16.2 milioni
EBIT negativo per 54.2 milioni, perdita di 37.01 milioni. Patrimonio netto di 576.79 milioni, debiti per 804.45 milioni. 423.5 milioni, il valore dei programmi Rai, 308.03 milioni, l'ammontare delle partecipazioni, 11698 dipendenti.
Gruppo RAI S.p.A. nel 2008 ha avuto 3.21 miliardi di ricavi, Ebit di 34.5 milioni, perdite per 7.1 milioni, 986.90 milioni il valore complessivo dei programmi, posizione finanziaria netta positiva per 21.1 milioni, debiti per 956.8 milioni, 692.8 milioni di patrimonio netto, 13236 dipendenti.
2009
Nel 2009 RAI S.p.A. ha ottenuto 2969.9 milioni di euro di ricavi dalla produzione tipica:
- 1645.4 milioni dal Canone di Abbonamento Televisivo pari al 55.4%
- 908.6 da Pubblicità pari al 30.6%
- 415.9 da altri ricavi pari al 14%
Gli abbonati paganti sono 15.967.772, 788.719 morosi, 323.545 utenti che hanno ottenuto la disdetta.
Il MOL ammonta a 230.6 milioni, l'EBIT è negativo per 144.2 milioni, perdite per 79.9 milioni. Il valore dei programmi è di 424.4 milioni, possiede 306.5 milioni di partecipazioni, 11829 dipendenti, 1.12 miliardi di debiti, 497.10 milioni di patrimonio netto.
Gruppo RAI S.p.A. ha avuto ricavi per 3.17 miliardi dalla gestione tipica, Ebit negativo di 35.5 milioni, perdite per 61.8 milioni. Posizione finanziaria netta di 151.5 milioni di euro, 962.8 milioni il valore dei programmi televisivi, 631.2 milioni di patrimonio netto, 1.22 miliardi di debiti. I diritti relativi alla trasmissione televisiva dei Mondiali di Calcio Sudafrica 2010 e del futuro Campionato mondiale di calcio 2014 sono costati a RAI circa 350 milioni di euro nel 2005, di cui 175 recuperati in seguito alla cessione a Sky Italia dei diritti in esclusiva di 39 partite[28]. Altri eventi sportivi hanno assorbito risorse capitolate sotto la voce Diritti di ripresa per un totale di 143.3 milioni.
Fonte: http://www.bilancio2009.rai.it/dl/bilancio_rai_2010/ita/dwl/pdf/Rai_bilancio2009.pdf
2010
Fonte: http://www.rai.it/dl/bilancio2010/ita/dwl/pdf/RAI_bilancio2010.pdf
I Cavalli della Rai
Due importanti scultori italiani hanno realizzato monumenti equestri per le sedi ufficiali della Rai. Francesco Messina, nel 1966, ha realizzato il famoso Cavallo morente, opera in bronzo posta all'ingresso della sede principale in Viale Mazzini 14 a Roma. Mario Ceroli, nel 1980, ha realizzato il cosiddetto Cavallo alato che è situato davanti alla sede della "cittadella dell'informazione" Saxa Rubra, sempre a Roma.
Note
- ^ "RAI" è l'acronimo di "Radio Audizioni Italiane", antesignana dell'attuale società.
- ^ Come tutti gli acronimi che sono nomi propri molto diffusi nel linguaggio comune, "RAI" viene anche scritto con solo la lettera iniziale maiuscola. Tale grafia attualmente è utilizzata anche per il logo ufficiale della società.
- ^ Relazione del Collegio Sindacale agli azionisti sul Bilancio Civilistico 2004
- ^ Rai.it - Storia della Radio dal '49 al '61
- ^ a b Franco Ferrarotti, La Televisione - I cinquant'anni che hanno cambiato gli usi e costumi degli italiani, Newton Compton Editori, ISBN 9788854102736, pag 10
- ^ Rai.it - Storia della Radio dal '70 al '90
- ^ Il canale YouTube ufficiale della RAI, su it.youtube.com. URL consultato il 24-11-2008.
- ^ 13 canali, restyling del logo, alta definizione: ecco la nuova Rai
- ^ Si veda la sezione Offerta
- ^ http://amicinfocivica.blogspot.com/2009/05/presidenti-amministratori-delegati-e.html
- ^ Il direttore generale Lorenza Lei a espresso la volontà di presentare il suo nome al consiglio di amministrazione del 13/12/11 come direttore ad interim del TG1 fino al Gennaio 2012 quando maturerà i requisiti per andare in pensione, a seguito del rinvio a giudizio di Augusto minzolini per le spese non giustificate con la carta di credito aziendale http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/433839/
- ^ http://www.rai.it/dl/bilancio2010/ita/relazione/rel05a.htm
- ^ a b Solo in alcune aree
- ^ Dalla Nota Integrativa del Bilancio della Rai del 2010
- ^ Rai World - Homepage
- ^ Denise Pardo, Rai: l'orgia del potere, su espresso.repubblica.it, L'espresso, 15-05-2008.
- ^ a b Articolo di SocialDesignZine su Erberto Carboni che mostra il primo logo Rai e il logo TV. URL consulato il 26 agosto 2010.
- ^ Loghi ufficiali della Rai tra il 1983 e il 2000 (prima versione) nella galleria online dello studio grafico ARA.
- ^ a b c Il logo qui riportato è quello del 1988, in precedenza le scritte erano più arrotondate.
- ^ Logo Rai al termine di un filmato promozionale di Rai 3 andato in onda nell'inverno 1988-89. URL consultato il 18 agosto 2010.
- ^ a b La bandiera a strisce orizzontali è visibile in questa sigla ma in quest'altra le bande sono regolarmente verticali. In entrambi i filmati, le tre figure geometriche simboli delle tre reti hanno la superficie rigata. URL consultati il 18 agosto 2010.
- ^ Articolo del Corriere della sera in cui si annuncia il cambio di grafica, 16 marzo 2000.
- ^ Articolo del Corriere della sera in cui si annuncia il restyling del 21 settembre 2003
- ^ Digital-Sat.it, Rai: la nuova offerta digitale, 30 aprile 2010.
- ^ Illustrazione del testo convenzione
- ^ Fonte: Bilancio 2007 RAI S.p.A. reperibile sul sito http://www.bilancio2007.rai.it
- ^ Fonte: Bilancio 2008 RAI S.p.A. reperibile sul sito http://www.bilancio2008.rai.it
- ^ ilvelino.it
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikinotizie contiene l'articolo Rai: sfiduciato il Presidente Claudio Petruccioli, 24 ottobre 2007
Collegamenti esterni
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- Sito dedicato al Digitale Terrestre RAI
- Diretta RAI Diretta in streaming dei canali Rai
- RAI Replay Prmette di rivedere in replica i programmi andati in onda negli ultimi 7 giorni.
- Guida ufficiale di tutti i programmi dei canali RAI
- Storia tecnologica da Carlo Boccazzi Varotto Costruire la Rai. Tecnologia e televisione in Italia dai pionieri al boom economico, in Nuova Civiltà delle Macchine, Roma, ERI, 2004
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