Equus quagga
La zebra comune (Equus quagga, Boddaert 1785), detta anche zebra delle steppe o delle praterie, è un mammifero della famiglia degli Equidi, la stessa dei cavalli e degli asini.
| Zebra comune | |
|---|---|
Equus quagga | |
| Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Animalia |
| Phylum | Chordata |
| Classe | Mammalia |
| Ordine | Perissodactyla |
| Famiglia | Equidae |
| Genere | Equus |
| Sottogenere | Hippotigris |
| Specie | E. quagga |
| Nomenclatura binomiale | |
| Equus quagga Boddaert, 1785 | |
| Sinonimi | |
|
Equus burchellii | |
| Sottospecie | |
Tassonomia
Ne esistono 6 sottospecie[2]:
- Equus quagga boehmi (Matschie, 1892) - zebra di Grant
- Equus quagga borensis (Lönnberg, 1921) - zebra del Selous
- Equus quagga burchellii (Gray, 1824) - zebra di Burchell
- Equus quagga chapmani (Layard, 1865) - zebra di Chapman
- Equus quagga crawshayi (De Winton, 1896) - zebra di Crawshay
- Equus quagga quagga †; (Boddaert, 1785) - quagga
Descrizione
La caratteristica distintiva della specie sono le strisce bianche e nere del mantello.
Le striature sono utilissime per sfuggire ai predatori.
Quando le zebre fuggono, le strisce scorrono davanti agli occhi del leone che rimane frastornato non riuscendo a individuare bene la sagoma della zebra.
Biologia
La zebra vive pascolando nella savana spostandosi alla ricerca di pascoli verdi, molte volte in compagnia degli gnu (Connochaetes). Si riunisce in gruppi famigliari formati da un maschio chiamato stallone e da alcune femmine che rimangono insieme per tutta la vita, in piccoli gruppi di 7-8 esemplari.
Lo stallone difende il suo gruppo da qualsiasi altro maschio che si avvicini, scacciandolo. Quando diventa vecchio viene allontanato da un maschio più giovane che prende il suo posto.
Dopo una gestazione di circa 1 anno la femmina partorisce, in disparte dal gruppo, un puledro. Per alcuni giorni vivono insieme separati dagli altri, fino a quando il piccolo ha imparato a riconoscere bene la madre sia dall'odore che dalla forma del mantello.
I piccoli indifesi sono predati dai leoni, dai leopardi, dalle iene e dai licaoni. La madre difende coraggiosamente il piccolo, caricando i predatori e sferrando loro poderosi calci. Comunque al minimo segnale di pericolo le zebre scappano al galoppo, raggiungendo anche i 60 km/h.
La zebra si nutre di vari tipi di erbe, di cui mangia solamente l'estremità superiore, lasciando il resto agli altri animali. Si ciba anche delle foglie degli arbusti e delle cortecce degli alberi. Ogni tanto assaggia il terreno, probabilmente per soddisfare il bisogno di sali minerali. Pascola volentieri con le antilopi (Antilopinae), gli struzzi (Struthio camelus) e le giraffe (Giraffa camelopardalis).
Distribuzione e habitat
areale storico
areale attuale
Distribuita ampiamente in Africa orientale e meridionale.
Conservazione
Note
- ^ (EN) Equus quagga, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Groves C.P. & Bell H.B. New investigations on the taxonomy of the zebras genus Equus, subgenus Hippotigris. Mammalian Biology. 2004; 69: 182-196.
- ^ Moelman, P.D. 2002. Zebras, Assess and Horses. Status Survey and Conservation Action Plan. IUCN/SSC Equid Specialist Group. IUCN, Gland, Switzerland.
Altri progetti
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