Francesco D'Onofrio

politico italiano
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Template:Membro delle istituzioni italiane Francesco D'Onofrio (Salerno, 3 agosto 1939) è un politico italiano, già ministro della Repubblica, esponente dell'UDC.

Francesco D'Onofrio

Ministro della Pubblica Istruzione
Durata mandato10 maggio 1994 –
17 gennaio 1995
PresidenteSilvio Berlusconi
PredecessoreRosa Russo Iervolino
SuccessoreGiancarlo Lombardi

Ministro per gli Affari Regionali
Durata mandato17 aprile 1991 –
24 aprile 1992
PresidenteGiulio Andreotti
PredecessoreAntonio Maccanico
SuccessoreRaffaele Costa

Sottosegretario di Stato del Dipartimento per le Riforme Istituzionali
Durata mandato12 aprile 1991 –
24 aprile 1992
PresidenteGiulio Andreotti
PredecessoreEgidio Sterpa (da Ministro)
Successoresoppresso

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studiolaurea
UniversitàHarvard Law School

Biografia

Laureato in Giurisprudenza a Napoli nel 1962, ha conseguito il Master of Law nell'Università di Harvard nel 1965, sotto la direzione di Henry Kissinger, con un 'Paper' ritenuto meritevole di essere conservato nella biblioteca dell'Università. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico (s.s.d. IUS/09) presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza", avvocato, inizia la sua carriera politica nelle file della Democrazia Cristiana. Viene eletto per la prima volta al Senato nella IX legislatura (1983). Nel 1987, 1992 e 1994, D'Onofrio viene invece eletto alla Camera dei deputati.

Entra a far parte del settimo Governo Andreotti in qualità di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. In seguito alle dimissioni del ministro Antonio Maccanico, nel 1991 viene conferita a D'Onofrio anche la delega alle Riforme Istituzionali ed agli Affari Regionali.

In seguito allo scioglimento della DC, D'Onofrio approda nel CCD di Pierferdinando Casini e Clemente Mastella, che fa parte dello schieramento di centrodestra denominato Polo delle Libertà. È subito una personalità politica di spicco del "nuovo" partito, tanto che, nel 1994, dopo la vittoria del Polo alle elezioni politiche, il premier Silvio Berlusconi lo fa nominare Ministro della Pubblica Istruzione.

Nel 1996 D'Onofrio viene eletto al Senato ed è nominato capogruppo del CCD a Palazzo Madama. Fra il 2001 e il 2006 ricopre l'incarico di capo dei senatori del Biancofiore, gruppo parlamentare che vede uniti il CCD di Casini ed il CDU di Buttiglione e che darà vita ad un soggetto politico comune, l'Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro (UDC).

Nel 2006 viene eletto senatore ed è capogruppo dell'UDC.

Nelle ultime tre legislature, D'Onofrio ha fatto parte di molteplici Commissioni parlamentari, permanenti e speciali, è stato segretario della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali, membro della Commissione d'inchiesta sul fenomeno della mafia e della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e della Commissione Giustizia.

È stato uno dei quattro esponenti della Casa delle Libertà (i saggi della CdL), con Pastore, Calderoli e Nania, che nell'estate del 2003 hanno scritto la riforma costituzionale approvata dal centrodestra, ma poi non confermata dal referendum costituzionale del 2006.

Dal 2008 è direttore scientifico della Fondazione Liberal, scrive sul quotidiano Liberal (quotidiano)[1] ed è componente della Costituente dei Centro promossa dall'Udc. Nel 2008 è stato eletto Garante degli studenti della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma La Sapienza.

Onorificenze

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 15 marzo 2011[2]
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte

Note

Collegamenti esterni

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