Monopoli (Italia)

comune italiano

Monopoli (Menòple[5] in dialetto monopolitano) è un comune italiano di 49.622 abitanti[6] della provincia di Bari, in Puglia. Si trova 43 km a sud-est del capoluogo ed è il centro non capoluogo più popoloso della Puglia a sud di Bari.

Monopoli
comune
Monopoli – Veduta
Monopoli – Veduta
Veduta di Monopoli dal mare.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Città metropolitana Bari
Amministrazione
SindacoEmilio Romani (centrodestra) dal 15-4-2008
Territorio
Coordinate40°57′17″N 17°10′24″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie156,32 km²
Abitanti49 622[1] (31-12-2010)
Densità317,44 ab./km²
Frazioni99 contrade.
Comuni confinantiAlberobello, Castellana Grotte, Fasano (BR), Polignano a Mare
Altre informazioni
Cod. postale70043
Prefisso080
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT072030
Cod. catastaleF376
TargaBA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 066 GG[3]
Nome abitantimonopolitani
PatronoMadonna della Madia. Patrono Secondario dal 1647: san Francesco da Paola
Giorno festivo16 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monopoli
Monopoli
Monopoli – Mappa
Monopoli – Mappa
Posizione del comune di Monopoli all'interno della provincia di Bari
Sito istituzionale
«Fermi, alle 11, a Monopoli:grande piazza bianca, dove tutte le case sono imbiancate a calce, come tutto il resto della città...Monopoli è sul mare. Due o tre barche, a destra dell'insenatura dove si trovano queste, resti di fortificazioni. Spiazzo roccioso che domina il mare, bella strada, sedili di enormi carrozze dorate. Aspetto pulito e agiato di tutte le popolazioni. Fuori città, preti in tricorno che passeggiano con giovani in abito secolare.»

Tra le città costiere della Puglia, Monopoli rappresenta uno dei porti più attivi e popolosi della regione sull'Adriatico. Il suo caratteristico centro storico di origine alto-medievale, sovrapposto ai resti di un ricco abitato Messapico fortificato già nel V sec. a.C., si affaccia sul mare, circondato da alte mura.

Monopoli è anche detta la città delle cento contrade. L'agro infatti è diviso in varie località denominate contrade, i cui toponimi rievocano antichi casali scomparsi, la presenza di una masseria, di una chiesa o altri riferimenti storico-geografici.

Geografia fisica

File:Cartinamonopoli.jpg
Mappa ad alta definizione della Città di Monopoli.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

La città di Monopoli sorge a 9 metri s.l.m. lungo il litorale adriatico a 43 km a sud di Bari, nella zona geografica della Terra di Bari. Si estende su una superficie di 156 km quadrati e il suo territorio è costituito da una fascia costiera pianeggiante, denominata marina, che sale velocemente verso le colline murgiane fino a raggiungere un'altitudine massima di 402 metri, sulla zona dei monti Carbonara.

La costa, lunga circa 13 km, è bassa e frastagliata: con oltre 25 stupende cale ed ampie distese sabbiose è particolarmente adatta alla balneazione e all'esplorazione della vita sottomarina.

Le contrade della città, molte delle quali oramai incluse all'interno del centro abitato, sono caratterizzate dalla presenza di antiche masserie fortificate (centri di conduzione di attività agricole), chiese e insediamenti rupestri, trulli, ville patrizie neoclassiche e case coloniche.

La coltivazione predominante è costituita da ulivi e mandorli, ma non mancano alberi da frutta (agrumi, ciliegi, fichi) e soprattutto ampie coltivazioni di ortaggi. La vegetazione spontanea, in prevalenza macchia mediterranea, è ancora presente in diverse zone dell'agro. Di particolare pregio naturalistico, anche per l'ampio panorama sulla marina sottostante e su alcune città vicine, è l'oasi faunistica del Monte San Nicola. Nell'oasi, situata su un poggio all'estremo lembo murgiano, a circa 6 chilometri dal centro abitato, sono presenti preziose specie botaniche.

La piana costiera costituisce un paesaggio di estrema suggestione per le antiche masserie che la punteggiano e per la presenza dei nodosi e monumentali alberi secolari di ulivo, piante modellate dal tempo e dal vento, testimonianza vivente della storia di questo territorio. Diverse sono le iniziative, sviluppatesi nel corso degli ultimi anni a tutela di questo eccezionale patrimonio, unico per valore paesaggistico, botanico-vegetazionale, storico-culturale.

Territorio, Flora, Geologia

 
Paesaggio dell'agro di Monopoli

Clima

MONOPOLI Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 8,811,414,519,123,429,833,632,124,118,512,69,19,819,031,818,419,7
T. min. media (°C) 2,44,35,66,811,716,017,618,312,49,65,72,73,18,017,39,29,4
Precipitazioni (mm) 9,1556,65208,0490,4359,1929,970,03,0572,6479,0175,07133,59199,4357,733,0226,7816,8
Umidità relativa media (%) 83,785,084,777,375,165,750,961,370,883,685,388,785,879,059,379,976,0

I venti predominanti sono: il maestrale, il greco levante, lo scirocco.

Toponimo

 
L'iscrizione in greco posta forse sull'antico tempio di Maia e Mercurio: Maia e Mercurio presso Monopoli

Non si ha alcuna certezza nè sul toponimo antico nè sull'origine dell'attuale nome della città. Gli ultimi scavi archeologici dimostrano che esisteva già in epoca Messapica (V sec. a.C.) e che era munita di poderose mura. Dalla Tabula Peutingeriana di epoca tardo romana, si evince solamente che in quegli anni, approssimativamente nella zona dell'attuale Monopoli, sorgeva Dertum. Di Monopoli sono state ipotizzate quattro diverse etimologie:

  • Dal greco Μόνη Πόλις, (Città Sola): alcuni marinai siracusani giunti in questa zona si meravigliarono della presenza di un solo porto (appunto Monopoli) tra Siponto e Brindisi.
  • Dal greco Μόνη Πόλις, nell'accezione (Città Importante), come la grande fortezza Messapica doveva apparire gli egnatini che l'avevano scelta come nuova Patria, in seguito alla distruzione della loro città da parte di Totila.
  • Da un suggestivo termine Manopoli, con riferimento alla forma di mano che hanno i promontori e le rientranze del litorale urbano.
  • Dal greco Μίνωος Πόλις, (Città di Minosse) che vede come mitico fondatore della città il re di Creta Minosse. Un frammento di lapide in alfabeto greco (forse in lingua messapica), trovata nel 1742 nel corso dei lavori di fondazioni della nuova Cattedrale, successivamente dispersa e infine grossolanamente falsificata e mal copiata, è conservata nella sagrestia della Cattedrale. Questo reperto sembra confermare, sia pure in modo indiretto, l'esistenza in epoca classica, in questo luogo, di una città forse messapica, denomitata Μίνος Πόλις. L'accurata trascrizione della lapide originale, effettuata dall'abate Jean-Claude Richard de Saint-Non tra il 1781 e il 1786, prima della sua falsificazione e dispersione, sembrerebbe confermare questa ipotesi. D'altro canto pare accertato che l'area del centro storico di Monopoli era occupata nel V sec. a.C. da un importante insediamento messapico[7].

Nota curiosa: l'omonimo gioco da tavolo rappresenta una città; in quel caso, tuttavia, il nome deriva da monopolio e non ha alcun legame con la città pugliese. La città, però, è presente nella versione del gioco dedicato alle città italiane[8].

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Monopoli e Storia della Puglia.
 
Monopoli nel 1700
 

La città di Monopoli trae le sue antiche origini da una poderosa fortezza messapica situata al confine della Peucezia (recenti scavi della Soprintendenza Archeologica di Puglia hanno fugato ogni dubbio). Secondo la testimonianza dell'Indelli[9], nel 43 d.C. San Pietro avrebbe predicato, di passaggio, ad un gruppo di cittadini monopolitani. In epoca romana è certamente un porto prevalentemente militare. In seguito, grazie all'arrivo degli egnatini profughi della loro città (distrutta da Totila re dei Goti), diviene un centro di prima importanza. Durante l'età antica Monopoli è un importante porto (nonché l'unico di una certa importanza) tra Bari e Brindisi; punto di incontro tra entroterra e mare. Diviene crocevia di viaggi e contatti con l'oriente durante le Crociate con conseguente grande sviluppo economico e demografico. È proprio durante il Medioevo che la città di Monopoli conosce la sua massima espansione, tanto da inglobare le attuali città di Locorotondo e Cisternino.

nel 1041 si svolge la battaglia di Monopoli tra bizantini e normanni[10] colla prigionia di Exausto. La città si unisce all'insurrezione pugliese chiedendo l'aiuto dei normanni. Nel 1042 Bisanzio invia in Puglia il famoso e crudele generale Giorgio Maniace che si rivolge immediatamente contro la città ma, non riuscendo a prenderla, si accanisce sulle campagne e sui borghi rurali, con terribili stragi e crudeltà. Nel 1045 Monopoli viene assegnata ma solo sulla carta, a Ugo Toute-Bone nell'assemblea normanna di Melfi. Ugo però riesce a espunarla solo nel 1049, ricorrendo all'interramento del porto canale che gli consente l'aggiramento delle forti difese terrestri. Successivamente la città, fedele a Federico II durante la sua minore età, subisce numerosi attacchi da parte dei baroni ribelli senza essere mai espugnata. Durante questi assedi le mura vengono notevolmente danneggiate e Federico II mostra riconoscenza ricostruendole e ampliandole.

Il comune passa poi ai D'Angiò. Durante la dominazione aragonese Monopoli conosce un periodo di ripresa che continua anche sotto la dominazione Veneziana nel 1484. La città passa, dopo pochi anni da Venezia ai francesi. Memorabile, crudele e ben documentato è il "sacco" di Monopoli da parte della flotta veneziana che se la riprende in pochi giorni, dopo violenti e sanguinosi combattimenti, attaccandola dal mare il 29 giugno 1495. Gli storici veneziani la descrivono come una bellissima e ricca città. Dopo la presa di Otranto del 1480 da parte della flotta ottomana, per tutto il XVI e XVIII secolo, la città conosce un periodo di grande tensione e preoccupazione (come del resto tutto l'Adriatico ) La città in realtà non è mai stata attaccata direttamente dalle flotte turche che la evitano a causa delle sue poderose fortificazioni fortemente presidiate. Sono ricorrenti semplici scorrerie di singole navi di pirati algerini che si limitano a rapire cittadini isolati fuori dalle mura per farli schiavi e quando possibile ricavarne dei riscatti. Nel 1529 la città, protetta dal suo efficacissimo sistema difensivo, con l'aiuto di di soldati veneziani e grazie all'eroismo dei suoi cittadini, resiste vittoriosamente a tre mesi d'assedio da parte degli imperiali spagnoli al comando del marchese di Vasto Alfonso d'Avalos che è costretto a ritirarsi a causa delle importanti perdite. Dopo la pace con Venezia, la città passa pacificamente in mano a Carlo V. Nel luglio del 1647, durante una rivolta popolare per una nuova tassa sul macinato, l'odiato governatore spagnolo viene linciato insieme ad un povero armigero che cerca di difenderlo, alla fine di settembre tutto finisce con una durissima repressione operata dalle truppe di stanza a Bari. Ad eccezione di questo episodio, dalla metà del Seicento in poi Monopoli segue le sorti del resto del Mezzogiorno, con le dominazioni dei Borbone, e quindi l'annessione al Regno d'Italia nel 1860. Dopo le guerre mondiali e la dittatura fascista, Monopoli diventa enclave democristiana. Dagli anni novanta si susseguono con alternanza governi di centrodestra e governi di centrosinistra.

Simboli

L'antico stemma della città di Monopoli era probabilmente a colori invertiti rispetto all'attuale: vi figuravano tre rose rosse su campo bianco. In seguito, dopo la conversione della popolazione alla fede cristiana, le tre rose furono convertite in rose bianche e il campo divenne rosso, come lo storico A. Nardelli ci tramanda traendo spunto dalla Cronaca perduta di Bante Brigantino: "Fidelium animas fuisse ealbatas in sanguine agni immaculi C.J. ..." (le anime dei fedeli furono imbianchite nel lavacro della Rigenerazione). Altre ipotesi riguardo allo stemma, forse più storicamente attendibili, lo vedono concesso da Federico II nel 1221 in seguito al valore dimostrato dalla popolazione nei confronti di Gualtiero di Brienne, suo acerrimo nemico: in questo caso le rose indicherebbero la fedeltà, mentre il campo rosso il sangue versato dai vassalli monopolitani.

Onorificenze

 
Medaglia d'argento al merito civile.

La città di Monopoli è stata insignita il 15 ottobre 1972 dal capo dello stato Giovanni Leone della Medaglia d'Argento al Merito Civile, per aver prestato soccorsi all'equipaggio e ai passeggeri di un traghetto greco sulla tratta Patrasso-Ancona, l'Heleanna, incendiatosi il 28 Agosto del 1971 al largo di Torre Canne (a sud di Monopoli).[11]

Monumenti e luoghi di interesse

Concattedrale della Madonna della Madia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Concattedrale della Madonna della Madia.

Castello di Carlo V

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Monopoli.
 
Ingresso principale al Castello

Il castello di Carlo V è un fortilizio edificato durante la dominazione spagnola (secolo XVI-XVII) in riva al mare, a protezione dell'ingresso del porto antico, sull'angolo nord-est della cinta muraria di Monopoli. Il Castello cinquecentesco è sovrapposto alle poderose mura messapiche del V sec a.C. e ad una grande porta romana del I sec a.C. munita di due corpi di guardia a due piani e di torri ottagonali (oggi scomparse). Suggestiva la grande sala d'armi, munita di 4 cannoniere a pelo d'acqua complete di cannoni, due puntati verso il mare aperto a proteggere l'imboccatura del porto e due verso l'interno dello stesso. Questa complessa genesi del fortilizio è stata evidenziata dagli scavi archeologici effettuati dalla Soprintendenza Archeologica di Puglia (Dott.ssa Miranda Carrieri), dai restauri dell'Ing. Francesco Selicato e dal restauro completato nel 2011 dall'Arch. Domenico Capitanio. Molto interessante e ben documentato lo studio dell'arch. Angelo Papio. Il castello sorge attualmente alla "radice" del molo Margherita, ma già nel 1850, il mercante Michele De Martino e il suo fraterno amico console inglese a Monopoli, John Pitkin, raccogliendo le sollecitazioni della città, iniziarono la costruzione di un molo in prosecuzione del lato nord est della fortificazione.

Palazzo Palmieri (sec. XVIII)

Il palazzo sorge isolato sul lato est della omonima piazza, la più antica della città con oltre 100 stanze. La costruzione di stile barocco leccese è imponente nel disegno generale e nel contempo raffinatissima nelle decorazioni e nel colore dorato del tufo. Splendido da un punto di vista architettonico il grande portale è impreziosito da due colonne che sostengono il balcone centrale e lo stemma della famiglia. Dalla stessa piazza, si accede alla bellissima chiesa settecentesca di S. Teresa e all'antica chiesa romanica di San Pietro, databile nelle forme attuali al XII secolo, che la tradizione vuole fondata nel secolo IV; nel soccorpo in effetti si trovano i resti di un tempietto paleocristiano. Il Palazzo fu costruito negli ultimi decenni del Settecento su iniziativa di Francesco Paolo Palmieri. Nel 1921 il marchese Francesco Saverio Palmieri, nomina erede universale la "Congregazione di Carità" e dispone che nel suo Palazzo siano ospitati un Asilo e una Scuola d'Arti e Mestieri. Ultimamente ha ospitato l'Istituto Statale d'Arte (1965-1990). Lo stabile appartiene all'I.P.R.A.B. di Monopoli Nel 2010 è stato set cinematografico per la fiction di Rai Uno "Una Musica Silenziosa" per la regia di Ambrogio Lo Giudice.

Conservatorio della Casa Santa (sec. XVII)

Nel 1585 alcuni fedeli acquistarono varie case nel vecchio abitato e trasformarono il tutto in una istituzione denominata "Conservatorio della Casa Santa". Successivamente, sotto il vescovado di Antonio Porzio, nel secolo XVII, si costruì l'attuale edificio destinato a convento di clausura con concessione dell'uso dell'abito regolare della Beata Vergine della Presentazione a tutte le povere fanciulle orfane che avessero manifestato la volontà di farsi religiose. Anche questo complesso appartiene alla casa di riposo I.P.R.A.B. di Monopoli.

La biblioteca (ex caserma spagnola)

Nata come caserma spagnola, fu edificata a spese della cittadinanza, con l'esborso di circa 40.000 ducati, nella seconda metà del XVI secolo per alloggiarvi gli ufficiali e i soldati spagnoli di stanza a Monopoli, con lo scopo di evitare il disagio delle famiglie costrette ad ospitare gli ufficiali. Minuzioso, molto burocratico ma anche divertente è il regolamento che prevedeva ogni particolare della vita dei soldati e degli ufficiali (distinti tra quelli di nobile origine ricchi e quelli, parimenti nobili ma senza mezzi di sussistenza). Questo prezioso documento è giunto intatto fino a noi ed è conservato nell'archivio storico del Comune. Fu trasformata poi in palazzo civico e successivamente, nel XIX secolo in teatro comunale, mentre al piano terra, fino alla fine del XX secolo, fu alloggiato il mercato del pesce. Attualmente è sede della Biblioteca Comunale per opera del Sen. Prof. Luigi Russo.

È intitolata al famoso ed illustre giurista monopolitano Prospero Rendella (1553 - 1630) "Amico delle Muse", esemplare e nobile figura del Rinascimento meridionale. La facciata, a due logge sovrapposte (quella superiore è però frutto di un rifacimento ottocentesco), è la scena maggiore della piazza Garibaldi dal colore veneziano. La biblioteca posta al piano primo è in avanzato corso di restauro, mentre il piano terreno è stato recentemente restaurato e trasformato in "Biblioteca dei Bambini".

 
Abbazia S. Stefano e Porto Ghiacciolo

Il Castello di Santo Stefano, posto sul mare, all'esterno delle mura cittadine, costituì per tutto il medioevo parte essenziale del complesso e articolato sistema difensivo della città.

Piazza Vittorio Emanuele

Tra le più grandi di Puglia e d'Italia[12], nata nel 1796 grazie all'approvazione del Re di Napoli, fu costruita seguendo il progetto del regio architetto De Simone: il disegno, a maglie ortogonali, strade rettilinee e traverse perpendicolari è funzionale e trascura alquanto la bella regola classica, in voga in quel periodo. Nel 1872 la piazza fu risistemata dall'architetto Losavio che, abbandonata l'idea della piazza rinascimentale, optò per quella più abbordabile ma anche più moderna della Piazza Giardino. La divise in due rettangoli alberati e l'arricchì di nuovi valori urbanistici. Se per gli alberi si dovette aspettare il 1893, fu invece possibile aprire subito, nel mezzo dei due rettangoli, lo stradone, che da est sbocca in Largo Plebiscito, mentre dal lato opposto si allunga a formare una sorta di decumano dell'intero impianto a scacchiera della città. Il monumento ai caduti sorge nel rettangolo sud, opera dello scultore Edoardo Simone di Brindisi, che lo eresse nel 1828, fedele alla statuaria ottocentesca e allo stile oratorio del Bistolfi, del Sartorio o degli altri artisti di moda all'epoca. Il monumento è l'unico in Italia ad essere innalzato non per gli eroi, ma per il dolore straziante dei parenti, rappresentato con rara efficacia sul monumento. Nel 1848 la Piazza divenne centro di una cospirazione antiborbonica:i liberali di Monopoli si fecero promotori di un convegno di amici della libertà. La mattina del 18 maggio il borgo accolse i congressisti cospiratori: poiché le due correnti attendiste e reazionarie non si misero d'accordo, la cospirazione fallì e i cospiratori furono condannati a durissimi anni di carcere. Una lapide ricorda il luogo in cui si riunirono, posta all'angolo di via Giuseppe Polignani. In epoca fascista venne realizzata una fontana, poi distrutta dopo la fine del regime; oggi è in costruzione la nuova fontana i cui lavori sono in procinto di essere terminati.[13]

Piazza XX Settembre

File:Piazzaxxsettembre.jpg
Scorcio di Piazza XX settembre

È la sede del quotidiano mercato ortofrutticolo; come ogni piazza o via italiana intitolata al 20 settembre 1870, data della breccia di Porta Pia, conduce al Duomo cittadino. Ma la sua particolarità, che la contraddistingue in tutta la Puglia, è la presenza, in tutta la sua superficie, di sole mattonelle di colore rosso. Era sede dello storico mercato giornaliero di frutta, verdura e pesce.

Chiesa di Santa Maria Amalfitana

Nel 1059, secondo tradizione, alcuni marinai di Amalfi, scampati ad una tempesta, scesero a pregare in una grotta di monaci basiliani presso la scogliera dove erano approdati. Ai monaci manifestarono il proposito di fare nella grotta un santuario e compiere così il voto fatto alla Madonna. Cento anni dopo, quando la presenza di questa colonia ebbe peso maggiore nella città cresciuta, gli amalfitani eressero sul tempietto sotterraneo la basilica romanica, che i restauri in questo secolo hanno riportato alla luce. La facciata rimane quella del settecento, ma l'interno è stato restituito agli archi e alle colonne dell'antica armonia.

Chiesa di Sant'Angelo in Francisto

la Chiesa di Sant'Angelo in Francisto o in Frangesto è l'unica chiesa romanica dell'agro. Costituisce quanto rimane dell'omonimo Monastero Benedettino (femminile) e dello scomparso, popoloso casale

Torre Civica

 
L'antica torre civica con l'orologio

Esempio di arredo urbano d'altri tempi e di assemblage barocco, che utilizza la colonna infame dell'antica gogna insieme ad altri materiali vitalizzanti in sovrapposizione: un'agile statuetta di San Gennaro[14], lo stemma cittadino e l'orologio.

Chiese rupestri

 
Chiesa rupestre di S.Giorgio in Monopoli, località Torre S.Giorgio, come è apparsa subito dopo la rimozione dei detriti che la obliteravano.
 
Chiesa rupestre di Cristo delle zolle: l'altare seicentesco della cripta di Cristo delle zolle inglobata nella grande chiesa barocca edificata in aperta campagna nel 1652
 
Chiesa rupestre di Santa Maria Amalfitana, cripta della splendida chiesa romanica localizzata nel cuore della centro storico.

Santa Maria del Soccorso (cripta urbana)

San Leonardo (cripta urbana)

San Matteo dell'Arena (cripta urbana)

Santa Maria Amalfitana (cripta urbana)

Santi Andrea e Procopio

Spirito Santo

Chiesa di Cristo delle zolle

Cristo Campanarello

Lamalunga

Masseria Iacovella

San Giovanni in Staveta

San Giorgio (tra lama San Giorgio e Torre San Giorgio)

Scavi archeologici

nella cripta della Cattedrale. (necropoli dal V sec. a.C. al 1742)

sotto il Castello Carlo V (resti di fortificazioni dal V sec. a.C. al XVI secolo)

sotto Piazza Palmieri (dal XV sec. a.C. al XVI secolo)

sotto Piazza Vittorio Emanuele (cimitero e convento medievale)

sotto piazza XX settembre (resti di mura del XII secolo)

in contrada Baione (Resti di una villa romana)

Parco della via Traiana tratto urbano (tratto A), tratto Torre Cintola (tratto B), tratto Torre S.Giorgio (tratto C)

in contrada Tortorella - S.Michele, attorno alla chiesa di Sant'Angelo in Francisto o Frangesto, (resti di villaggio altomedievale e convento benedettino)

tutti i sopracitati scavi sono stati effettuati dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia ad eccezione di quello di S.Michele realizzato dall'Università di Bari (Prof.ssa Gioia Bertelli)

Masserie fortificate

Masseria Caramanna

Masseria Spina Grande

Masseria Spina Piccola

Masseria Garrappa

Masseria Conchia

Masseria Lamandia

Antichi casali

La Monopoli medievale era ricca di villaggi agricoli detti "casali", poi distrutti o abbandonati a causa delle scorrerie delle truppe bizantine che intorno ai primi anni del mille contendevano la zona ai Normanni.

La chiesa di Sant'Angelo in Francisto o San Michele di Frangesto o più esattamente Ecclesia S.Angeli de Frangestro, parte di un monastero Benedettino femminile attivo fino alla fine del XIV secolo, costituisce l'ultimo resto del grande e antico casale di Frangestro, abitato sin dal neolitico, distrutto dal generale bizantino Giorgio Maniace nel 1042. Attualmente la zona dell'antico casale corrisponde alla Loggia di Pilato in contrada Tortorella.

Dalla Istoria di Monopoli del Primicerio Giuseppe Indelli si evince che alla metà del XVIII secolo, dei casali citati dalle bolle di Papa Alessandro III del 1179 e del 1180, (S.Lucia, S.Cataldo, S.Simeone, S.Maria de Genna, S.Maria de Termineto, S.Maria de Bernis, Cisternino, S.Gio: di Fagiano, Talona, S.Pietro di Ottava, Barsento, Castro, Frangestro) ".....niuno ora esiste, eccetto Cisternino, divenuto Terra, soggetta al vescovo di Monopoli, che ne è il Barone, e Fagiano, o sia Fasano, anche divenuta Terra ben popolata, e culta...."

Probabilmente la localizzazione delle attuali "contrade" corrisponde in parte a quella degli antichi "casali".

Società

 

Evoluzione demografica

"Abitanti censiti"[15]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 788 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingua e dialetti

Il dialetto monopolitano è un dialetto di famiglia barese caratterizzato da alcune particolarità morfologiche e fonologiche date dalle diverse dominazioni a cui la città adriatica è stata sottoposta (ad esempio, l'utilizzo della metafonia nella formazione del plurale).Tuttavia, ad oggi, il dialetto monopolitano sopravvive nel pieno del suo fulgore soltanto nel centro storico della città. Nel resto di Monopoli si assiste ad un progressivo processo di italianizzazione dello stesso. Molte sono le produzioni poetiche in vernacolo, tra le quali ricordiamo in particolare quelle di Luigi Reho, autore anche del dizionario Etimologico del Monopolitano, e di Tonio d'Arienzo.

Religione

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Interno della Chiesa di Santa Teresa

La religione di gran lunga più diffusa è il cattolicesimo. La città è stata per secoli sede di una diocesi di rito romano, unita nel 1986 a quella di Conversano, a formare la diocesi di Conversano-Monopoli. Monopoli conta dieci parrocchie urbane (oltre alla Basilica concattedrale Maria Santissima della Madia, quelle di Santa Maria Amalfitana (ora presso la Chiesa di San Francesco d'Assisi), Regina Pacis, Sant'Antonio, Sacro Cuore, Santa Maria del Carmine, Santi Pietro e Paolo, Santissima Trinità, San Francesco d'Assisi, Sant'Anna e San Francesco da Paola) e quattro dell'agro (Santa Maria del Rosario a Cozzana, Maria Regina della Pace ad Antonelli, Sacra Famiglia a Sicarico e Santa Lucia ai Monti nella contrada omonima).

Vi sono poi una decina di altre chiese, equamente ripartite fra il centro urbano e le contrade.

Cultura

 
Scorcio apocrifo di Cinta Muraria presso il Castello di Carlo V

Istruzione

Monopoli è sede delle seguenti strutture di istruzione secondaria di secondo grado

Ricerca

Da giugno 2007 Monopoli ospita l'Università dell'Idrogeno, centro d'eccellenza non profit per la formazione, la ricerca e l'informazione sui temi delle nuove energie.

Musei

Media

Televisione

  • Telespazio (1978/79).
  • Teleram (1979-1997).
  • Tele Bip (1987-1989).
  • Tele Nova (1989-1990).
  • Canale 7 (1988-in attività).

Radio

  • Radio Antenna Monopoli (1976-1984).
  • Radio Dyria (1976-1982).
  • Radio San Francesco (1977-1983).
  • Radio Delta (1978-1982).
  • Radio l'Assunta (1978-1982).
  • Radio Emme 5 (1979-2001).
  • Radio In (1979-1981).
  • Radio Luna (1979-1981).
  • Radio Panda (1979-1980).
  • Radio Duna - Duna Club (1979-1980).
  • Radio Sabbia (1980-1985).
  • Radio L'Una Sud Levante (1981-1985).
  • Radio Elle Due (1981-1984).
  • Radio City (1981-1985).
  • Radio Centro (1982-1986).
  • Radio Studio 54 (1984-1989).
  • Reti Unificate Meridionali (1985-1986).
  • Radio Mafalda (1989-1990).
  • Radio Elle (1978) in attività.
  • Radio Argento (1983) in attività.
  • Radio Blu (1988) in attività.

Giornali

  • La Stella di Monopoli (1962-1966), a cura del santuario della Madonna della Madia.
  • Eco del Sud (1964-1968), mensile.
  • Il Biancoverde (1978-1980), periodico sportivo.
  • Portanuova (1982-oggi), trimestrale.
  • L'Informatore (1982-oggi), settimanale.
  • Emme 5 Notizie (1986-1988), periodico d'informazione.
  • Il Borgo (1994-oggi), mensile di informazione.
  • Fax - ediz. Monopoli (1996-oggi), settimanale.
  • Monopoliweek (2003-2004), settimanale.
  • Il Biancoverde news (2003-oggi), periodico sportivo gratuito.
  • Cuore Biancoverde (2004-oggi), periodico sportivo.
  • Il Gazzettino Immobiliare (2004-oggi), rivista di annunci.
  • Il Levante (2007-2008), quotidiano di informazione.
  • M10 (2008), mensile di informazione.
  • l'Eco del sudest (2008-2011), settimanale.
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Cinema

Monopoli è legata principalmente a due film:

La città ha ospitato - inoltre - i set di due fiction:

La città di Monopoli viene citata:

Cucina

La cucina monopolitana ha sempre vissuto una storia a sé stante, data la presenza di boschi rigogliosi e del pescoso Adriatico. I piatti in realtà differiscono leggermente tra città e campagne, vista la diversa inclinazione delle attività della popolazione: marittima da un lato, agricola dall'altro. Tra i piatti più popolari vanno menzionati:

 
Orecchiette Pugliesi
  • Le pettole: pallottole di pasta lievitata molto morbida (farina, patata, lievito di birra, acqua e sale) fritte nell'olio bollente. Vengono servite calde, con zucchero o con vino cotto o miele, il 7 dicembre in occasione della Vigilia dell'Immacolata e il 24 dicembre, e in alcune delle feste patronali nelle contrade.
  • Le cartellate: dolci di pasta con miele o vincotto. Anch'essi sono serviti nelle festività natalizie. Forse sono di origine greca, dove ancora oggi esistono dolci molto simili.
  • I pruciddi: dolci di pasta con miele o vincotto.
  • I boconotti: dolci di pasta ripieni di marmellata e pasta di mandorle.
  • I taralli: anellini fatti con pasta di pane.
  • Le polpette di pane.
  • Il polpo in pignata: zuppa composta dal mollusco lasciato a macerare con cipolla, pomodoro e capperi.
  • Patate, riso e cozze: piatto principe della cucina barese (detta anche Tiella, dalla comune teglia usata per cucinarla) ed anche monopolitana.
  • La focaccia barese: pane particolare con pasta fatta in casa, simile ad una pizza molto spessa e più morbida, che può essere ricoperta di pomodori e olive, oppure farcita con cipolle o rape. Il giorno in cui tutti i monopolitani mangiano focaccia è il giorno della Festa della Madonna della Madia, solitamente farcita con mortadella e formaggio.
  • I panzerotti: pietanze preparate con la pasta fatta in casa. Si fanno delle pizzette circolari, si riempiono di mozzarella e pomodoro e si chiudono a metà. Poi si friggono in olio bollente. Esistono alcune varianti casalinghe (con ricotta forte o farciti secondo i gusti).
  • Le orecchiette preparate con semola di grano duro o con il "grossetto", condito con cime di rape, pomodoro,basilico e cacio ricotta, nonché con il sugo del fungo che nasce ai piedi o sul tronco del Carrubo, il rarissimo Laetiporus sulphureus.
 
le carrube.
  • Le zeppola di San Giuseppe, dolce tipico del Mezzogiorno: ciambelle fritte o al forno, decorate esternamente con crema, amarena e un po' di cannella; vengono fatte in occasione della festività di San Giuseppe.
  • I cherrocl, grandi frollini di forma umana con le braccia che stringono un uovo sodo. Tipico delle festività di Pasqua, preparato da nonne e mamme, per nipoti e figli, raffigurando le sembianze di maschi o femmine a seconda del sesso degli stessi.

Personalità legate a Monopoli

Personalità legate a Monopoli

Eventi

  • 16 luglio Festa di Santa Maria del Carmine
  • 19 marzo - Sagra di San Giuseppe, con l'accensione dei falò detti fanove.
  • Primo fine settimana di maggio San Francesco da Paola - processione a mare con la statua del Santo
  • Primo fine settimana di giugno - Festa dei Santi Medici[17]
  • 13 giugno Sant'Antonio da Padova - benedizione del pane e processione
  • 26 luglio Sant'Anna - sagra del panzerotto e processione
  • 14 agosto - Rievocazione del miracoloso approdo della Madonna della Madia. L'appuntamento estivo riprende quello del 16 dicembre (data effettiva del primo approdo) che in estate, oltre al programma religioso, prevede anche un nutrito programma civile.
  • 13 dicembre - Fiera di Santa Lucia
  • 16 dicembre - Sagra a mare, con arrivo in piena notte al porto di Monopoli della zattera miracolosa della Madonna della Madia e successiva processione per le vie della città, fino in Cattedrale dove si svolge all'alba una messa solenne.

Monopoli è nota anche per le numerose sagre che durante tutto l'anno vanno ad arricchire il panorama turistico cittadino, come la sagra del panzerotto, della frittella, del pesce fritto, delle orecchiette e degli altri prodotti tipici locali (pettole, zucchine ecc.).

Geografia antropica

Urbanistica

L'attuale conformazione urbanistica della città di Monopoli si deve all'architetto De Simone che nel 1792 vide approvato il proprio progetto, che prevedeva un'estensione della città a scacchiera, la zona murattiana, in contrasto con la parte già esistente formata da vie strette e labirintiche. Il limite tra la città vecchia e la zona nuova è la piazza Vittorio Emanuele, cui infatti si può accedere dai punti focali della Cattedrale, del porto e del centro.

Nell'agro, invece, a prevalere sono gli insediamenti sparsi, specie nella marina a ridosso delle Murge. Qualche insediamento di un certo rilievo lo si ha solo attorno alle chiese rurali, al centro delle contrade, dove si possono trovare piccoli agglomerati assieme a qualche servizio essenziale (bar, negozio di generi alimentari, ufficio postale). Negli ultimi anni, però, si sta assistendo ad una crescita degli insediamenti in campagna, specie nelle zone collinari; tra i monopolitani, infatti, è diffusa l'usanza di vivere in campagna per un certo periodo dell'anno (di solito i mesi estivi), la cosiddetta villeggiatura.

Economia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Puglia.

Settore primario

L'economia di Monopoli è prevalentemente legata alla produzione alla trasformazione dei prodotti agricoli che hanno favorito lo sviluppo di una crescente industria olearia e conserviera. Discreto il movimento del porto e dell'industria peschereccia, che favorisce anche una qualificata attività cantieristica.

Industria

La Città di Monopoli ha sempre avuto una certa vocazione industriale. Tra le industrie storiche della città sono da ricordare il cementificio dell'Italcementi, costruito agli inizi del secolo, e lo stabilimento della Tognana, costruito negli anni Sessanta. Entrambi gli stabilimenti sono ora dismessi; ma, in compenso, negli ultimi anni si è sviluppata, nei pressi della tangenziale a nord della città, un'area industriale di discreto valore produttivo.

Punta di eccellenza è la Mer Mec, leader mondiale nella costruzione di treni hi-tech e sistemi speciali per la diagnostica delle reti ferroviarie, il cui presidente e fondatore, Vito Pertosa, è stato nominato cavaliere del lavoro 2009 e imprenditore dell'anno Ernest&Young per la categoria innovazione 2009. Nel 2011 viene fondata la Blackshape, che ha progettato un aereo ultraleggero interamente in fibra di carbonio, il Blackshape Prime. Tra le altre industrie locali (perlopiù tessili, olearie, meccaniche e chimiche) vanno menzionate la conceria Eco Leather, l'Oleificio Italiano, produttrice di olii industriali, e la Plastic Puglia, produttrice di tubi in polietilene. Qui, nel 2007, l'incendio di notevoli quantità di polietilene ha sollevato una densa nube di fumo nero che per molte ore ha provocato fastidi respiratori agli abitanti della cittadina e dei comuni limitrofi, lasciando presagire il rischio di un disastro ambientale simile a quello verificatosi a Seveso nel 1976 (il rischio, fortunatamente, è stato scongiurato).

Turismo

 
Abbazia di Santo Stefano e Porto Ghiacciolo

I 13 km di costa, con oltre 25 calette e ampie distese sabbiose, sono vocati alla balneazione e all'esplorazione della vita sottomarina.

Vi sono oltre dieci strutture alberghiere e villaggi turistici, dislocati per lo più in prossimità del mare, alcune delle quali di ragguardevoli dimensioni. Fra i numerosi stabilimenti balneari, per lo più a sud della città, si ricordano quelli di Santo Stefano (adiacente all'omonima abbazia), Lido Pantano, Lido Sabbiadoro, Torre Cintola, Porto Giardino, Porto Ghiacciolo, Torre Egnazia, Le Macchie, Baia del Sol. Molti degli stabilimenti si trovano in località Capitolo, a circa 6 km dal centro della città, centro della vita notturna monopolitana durante il periodo estivo.

Infrastrutture e trasporti

Monopoli è situata lungo la strada statale 16 Adriatica, interamente in superstrada, che collega Bari con Lecce e la funzione di tangenziale esterna per la città.

Dista 58 km dall'aeroporto di Bari-Palese e 70 km da quello di Brindisi.

La stazione ferroviaria fa parte della Ferrovia Adriatica sul tratto Bari-Lecce.

Molti dei siti limitrofi di richiamo turistico[18] sono raggiungibili anche mediante servizi di autolinee regionali.

File:Monopolivecchia.jpg
Il borgo antico e il porto vecchio

Il porto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Monopoli.

La storia del Porto di Monopoli si perde nella notte dei tempi, e si può affermare che sia la storia stessa della città di Monopoli. Pare che il primo abbozzo di scalo marittimo sia stato realizzato dai marinai siracusani all'epoca del villaggio antenato di Monopoli, Dyria, nel II secolo a.C.; intorno al porto si insediarono subito gli abitanti indigeni, che abitavano grotte naturali o scavate, chiamate pediculi.

La cantieristica

Nella metà del XIX secolo erano presenti a Monopoli molte navi da carico i cui proprietari ed armatori furono anche monopolitani. Tra le più importanti:

  • Brick "Belle Elise" Armatore: Don Florindo Gigante; Capitano al comando: Luigi Tito di Giovanni;
  • Brick schooner: "Angela e Elisa": proprietario Don Girolamo De Martino (figlio di Don Michele De Martino).
  • Schooner "San Luigi'; proprietario: Don Luigi Gigante.
  • Bragozzo "Esmeralda", Armatori: al 50% Don Michele De Martino e Luigi Tito di Giosuè;
  • Trabaccolo "Santissimo Crocifisso”, Armatori: Stanisci e Mandriota;
  • Trabaccolo "Madia Carmela";
  • Trabaccolo "Fortunato"; proprietario: Domenico Vadalà;
  • Pielago "Buon Figlio"; Proprietarip: Cap. Alessio Guida,

L'industrializzazione dello scalo marittimo

 
Il Porto antico di Monopoli

L'importanza dello scalo di Monopoli nell'ultimo secolo si evince dalla presenza della Cementeria (di proprietà monopolitana fino alla fine della seconda guerra mondiale), dall'insediamento dello stabilimento petrolifero della Società Italo Americana per il Petrolio (Esso), dalla presenza dell'altro deposito petrolifero del gruppo SAROM, nonché dalla installazione del IV Deposito carburanti dell'Esercito Italiano (tuttora attivo). Le attività facenti capo al porto comprendevano anche numerosi stabilimenti industriali quali la Gaslini (sita a ridosso della Cementeria), gli oleifici De Martino, Pirrelli, Melpignano e Salerno; i mulini Pugliese, Rossani e Meo Evoli; gli stabilimenti per la lavorazione delle ciliegie solforate: Pareto e Penna Mastronardi. Queste ultime aziende spedivano regolarmente via mare le ciliegie solforate in fusti di legno per gli Stati Uniti fino alla seconda guerra mondiale usando le navi di linea della American Export Lines. Per tutti gli anni cinquanta, la Ditta Santostasi spediva cipollacci selvatici ad aziende farmaceutiche austriache ed inglesi. La Cementeria, fino agli anni settanta, ha regolarmente ricevuto via mare pietra marna e pozzolana e spedito cemento sia in cabotaggio che verso paesi terzi. La città, sviluppatasi intorno allo stabilimento, ne ha decretato la chiusura sul finire degli anni ottanta, con le ovvie perdite occupazionali ma anche con un notevole beneficio per l'ambiente. Per diversi decenni lo scalo di Monopoli è stato preferito per lo sbarco di fertilizzanti, di legumi, di lampascioni, di carrube, dì legname in tronchi e segati. I quantitativi di merci secche movimentati nel porto hanno oscillato (a seconda dell'andamento annuale delle campagne e dei mercati) tra le 200 e le 400 mila tonnellate annue. La riapertura dei mercati al di là dell'Adriatico, le industrie ed i commerci relativi hanno spinto le autorità competenti a porre mano ai lavori di riqualificazione e miglioramento delle strutture portuali; terminati nel 2004 i lavori di rinnovamento del Molo di Tramontana, il Porto di Monopoli ha ora a disposizione un nuovo attracco per le navi mercantili che si aggiunge ai due creati nei secoli passati. Al vaglio della Giunta comunale monopolitana vi è un progetto per la creazione di un vero e proprio porto turistico che rilevi i servizi, dati sino ad oggi, dai cantieri Dormio e dalla locale Lega Navale Italiana.

Amministrazione

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Suggestivo scorcio del centro storico su Cala Porto Vecchio

Fino al 2010 il Comune di Monopoli è stato membro del Consorzio Trulli Grotte Mare assieme ad altri 8 comuni della Provincia di Bari e della Provincia di Brindisi con affinità culturali, economiche e sociali e comune patrimonio ambientale, artistico e monumentale.

Gemellaggi

Monopoli è gemellata con

Sport

  • L'A.S.D. Liberty Monopoli ([1]) milita in Eccellenza Puglia.
  • La squadra del Monopoli Scacchi (Associazione Dilettantistica Scacchi Monopolitana Botvinnik) di Monopoli milita in serie A2.
  • L'Associazione Sportiva Dilettantistica Virtus Monopoli Calcio a 5([2]) milita nella serie B girone D.
  • La squadra femminile Vis Nova Pallacanestro Monopoli ([3]) milita nel girone D della serie B d'Eccellenza.
  • Il Circolo Canottieri Pro-Monopoli, che ha da poco festeggiato 100 anni di storia, è sempre ai vertici nazionali e non sfigura a livello internazionale.
  • L'Amatori Rugby Monopoli milita in Serie C. ([4]).
  • La squadra maschile di Basketball Action Now Monopoli milita in serie D.
  • La squadra maschile di Basketball AP Monopoli che milita in serie C Nazionale
  • La squadra maschile dell'U.S. Monopoli.
  • La squadra maschile del Basket&Co Monopoli milita in prima divisione.
  • La squadra maschile Apulia Volley Monopoli milita in Serie C ([5]).
  • La squadra di atletica leggera Libertas Monopoli.
  • La squadra di nuoto A.S.D. Mediterranea Nuoto ([6]).
  • L'AC Monopoli Srl milita in terza categoria.

Atleti Monopolitani illustri

  • Giandomenico Mesto (1982), calciatore della nazionale italiana
  • Pasquale Mangini (1986), campione del mondo di k1 (kick boxing giapponese) nei 75 KG nell'estate 2010
  • Giampiero Sportelli (1987), campione del mondo di k1 (kick boxing giapponese) nei 54 kg nell'estate 2010
  • Vito Sardella, 7°alla maratona di New York

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Attraverso i campi e lungo i greti, a cura di Enrico Groppali, Mondadori, Milano 1995.
  5. ^ Luigi Reho, Dizionario etimologico del monopolitano, Schena Editore, Fasano, 1988.
  6. ^ Dati ISTAT 30-06-2008, su demo.istat.it. URL consultato il 6-1-2009.
  7. ^ Vedi i risultati degli scavi archeologici della Dott.ssa Miranda Carrieri della Soprintendenza Archeologica di Puglia; nella cripta della Cattedrale di Monopoli, nel Castello Carlo V, in corrispondenza delle mura cittadine lato nord-est, riportati anche su Monopoli nel suo passato, volume 3, Fasano 1987. Nel corso di questi scavi sono venute alla luce imponenti resti di mura messapiche, tombe messapiche ricche di corredi preziosi e inusuali come una rarissima (forse unica) trozzella di bronzo. In occasione dei restauri del sistema di fortificazioni monopolitano, del Castello Carlo V e della cripta della Cattedrale, il Progettista Arch. D.Capitanio ha reso visitabili i resti del sistema difensivo della città messapica, ricostruendone graficamente i limiti e la consistenza
  8. ^ Monopoly Italia
  9. ^ Historia di Monopoli del Primicerio Giuseppe Indelli con note di D. Cosimo Tartarelli, Schena Editore, 2000
  10. ^ Cedreno p. 756 Guglielmo Appulo
  11. ^ Il bilancio dell'incidente fu di 25 morti,16 dispersi, 271 feriti, molti dei quali scampati alla morte grazie all'intervento dei pescherecci del luogo.L'episodio è ricordato con un altorilievo sulla facciata a mare del Castello di Carlo V, rappresentante la nave in fiamme e i marinai monopolitani nell'atto di salvarla.
  12. ^ La piazza Vittorio Emanuele, chiamata anche borgo dai monopolitani, è il punto d'incontro e di riferimento per i cittadini da secoli. Si assiste tuttavia periodicamente al curioso fenomeno dello spostamento dei giovani dal borgo alla vicina Villa Comunale. Altrettanto periodicamente il luogo di incontro ritorna ad essere la Piazza Vittorio Emanuele.
  13. ^ Torna la fontana monumentale al borgo > Città di Monopoli > News
  14. ^ ritenuta recentemente San Cataldo, dai documenti antichi risultante proprio come il santo napoletano.
  15. ^ ISTAT
  16. ^ Alfonso Marrese, Apulia Film Commission.
  17. ^ La festa, sebbene non riguardi i santi patroni della città, riveste comunque le connotazioni di una grande festa patronale. Monumentali le luminarie in corso Umberto e in piazza Vittorio Emanuele. Sanciscono la solennità della festa, che trova il suo momento tipico durante la processione in onore dei Santi Medici. Le loro statue, insieme a quella di San Cataldo, vengono seguite dal clero, autorità e fedeli con candele accese in segno di devozione e riconoscenza per i prodigi che ancora oggi compiono i fratelli medici che intercedono verso Dio per guarire i malati.
  18. ^ Si ricordano Alberobello, Polignano a Mare, Castellana Grotte, Conversano.

Bibliografia

  • Monopoli nel Secondo Novecento, Stefano Carbonara, Schena Editore.
  • Monopoli nell'età del Rinascimento, Domenico Cofano, Biblioteca Comunale Prospero Rendella.
  • Monopoli nel Medioevo e nel Rinascimento, Francesco Antonio Glianes, Schena Editore.
  • Monopoli Città Turistica, Giacomo Campanelli, Schena Editore.
  • Monopoli Città Unica, Francesco Pepe, Zaccaria Editore.
  • Mare d'Egnazia, Giuseppe Andreassi, Schena Editore.
  • Monopoli Illustre, Michele Pirrelli, Schena Editore.
  • Monopoli nel '900, Mimmo Muolo, Edizioni Vivere In.
  • Bella Minopolis, Luca Sorino, Zaccaria Editore.
  • Terre di Puglia, Alfredo Maiullari, Aliante Edizioni.
  • Puglia Insolita, Roberto Campanelli Editore.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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