Cinema italiano di fantascienza
Il cinema italiano di fantascienza è, con alcune eccezioni, un filone cinematografico di intrattenimento popolare, caratterizzato da pellicole nate sulla scia di film statunitensi di successo ma con un budget notevolmente ridotto. Alcuni di questi film, pur essendo considerati dei B movie, sono stati apprezzati anche all'estero, grazie all'inventiva e all'ingegnosità di cineasti come Antonio Margheriti (Anthony M. Dawson) e Mario Bava, che si distinsero rispettivamente nei filoni dell'avventura spaziale e del fanta-horror.
La prima pellicola drammatica italiana di genere fantascientifico è del 1958, tuttavia si può fare risalire il filone già agli anni venti-trenta del Novecento con commedie fantastico-fantascientifiche.[1] La cinematografia fantastica/fantascientifica italiana è infatti caratterizzata dalla frequente commistione tra generi diversi.
Vi sono stati anche registi del cinema d'autore che, occasionalmente, si sono cimentati con il fantascientifico: tra questi Elio Petri (1965), Marco Ferreri (1969), Ugo Tognazzi (1979), Pupi Avati (1983) e Gabriele Salvatores (1997). Questi registi hanno trovato nei temi fantascientifici un'affinità con le questioni da loro trattate in altre opere, riproponendo la propria visione del mondo.[2]
Oltre ai registi, vi sono stati alcuni cineasti italiani che hanno contribuito a livello internazionale a realizzare numerose pellicole di genere fantascientifico: tra questi il creatore di effetti speciali Carlo Rambaldi (premiato per tre volte con l'Oscar) e il produttore cinematografico Dino De Laurentiis[3] (due Oscar).
Origini
Dovendo stabilire una data precisa per la nascita della fantascienza italiana al cinema, molti indicano il 1958, anno in cui esce La morte viene dallo spazio, un film girato da Paolo Heusch che racconta la minaccia al pianeta Terra costituita da una pioggia di asteroidi, anticipando il filone catastrofico.[4] Si tratta della prima pellicola italiana drammatica, non farsesca, ascrivibile al genere. In essa per la prima volta la trama fantascientifica viene portata in primo piano anziché fare da sfondo.[5] La seconda metà degli anni cinquanta è un periodo aureo per la science fiction cinematografica d'oltreoceano e Heusch si inserisce in un filone di chiara origine statunitense; fotografia ed effetti speciali sono di Mario Bava. Coproduzione italo-tedesca, La morte viene dallo spazio contiene già una chiara critica alla proliferazione delle armi nucleari da parte delle superpotenze. Grazie al successo ottenuto, il film viene distribuito anche negli Stati Uniti.[5] La pellicola "pur rimanendo confinata (...) nel catastrofismo prima maniera", si colloca "ben al di sopra della media nel confronto con analoghe produzioni contemporanee - anche americane - per la cura e la validità con cui sono realizzate ambientazioni, scenografie ed effetti."[6]
La fantascienza letteraria italiana era nata già da alcuni anni, nel 1952, con la pubblicazione delle prime riviste specializzate tra cui Urania; nello stesso anno nacque il termine italiano "fantascienza".[7]
Non va tuttavia dimenticata l'esistenza di alcuni film fantastico-fantascientifici anche molto precedenti al 1958, non ascrivibili al genere drammatico ma più che altro alla commedia. Considerando anche le pellicole brillanti, l'esordio della cinematografia italiana nella fantascienza è dunque retrodatato almeno al 1910[8], con Un matrimonio interplanetario di Enrico Novelli (Yambo), una commedia che narra la storia di un amore tra un terrestre e una bella marziana, innescato da una osservazione al telescopio e nutrito da segnali radiotelegrafici.[9]
Tra le prime espressione della fantascienza cinematografica europea viene talvolta citato[10] anche Le avventure straordinarissime di Saturnino Farandola del 1913, un film comico fantastico girato a Torino, interpretato e diretto da Marcel Fabre e tratto dal romanzo di Albert Robida, un'avventura sul modello dei "viaggi straordinari" di Verne ma senza alcuna pretesa scientifica. Anche un film perduto del 1920, Il mostro di Frankenstein per la regia di Eugenio Testa, primo film dell'orrore italiano,[11] si può considerare a sua volta una delle primissime pellicole di fantascienza in Italia,[12] dato che nel film "uno scienziato riesce a fabbricare un uomo con una formula chimica di sua invenzione, ma la creatura si ribella al suo creatore e commette ogni sorta di disastri fino a quando sarà ridotto all’impotenza",[13] dunque il meccanismo narrativo è innescato da un elemento scientifico e/o tecnologico.[12]
Ancora in piena era del cinema muto, nel 1921 André Deed (noto in italiano per il suo personaggio comico Cretinetti) scrisse, diresse e interpretò L'uomo meccanico, tra i primissimi film della storia del cinema incentrati su un robot (in questo caso telecomandato) e il primo a mettere in scena uno scontro tra un robot buono e uno cattivo.[14] Sul tema dell'automa è inoltre La bambola vivente del 1924 di Luigi Maggi.[15]
Il primo film di animazione è forse Un viaggio nella Luna del 1921 di Gino Zaccaria, "dove, in un gruppo di pupazzi, ne troviamo uno che con i suoi sogni arriva a viaggiare nello spazio e a giungere sulla Luna".[16]
Nel 1939 il primo film sonoro di genere, Mille chilometri al minuto, una farsesca escursione nel fantastico di Mario Mattoli, mette in scena uno dei primi voli verso il pianeta Marte, sebbene s'interrompa quasi sul nascere: invece di raggiungere il Pianeta rosso, a causa di un errore nel calcolo nella traiettoria del missile che li trasporta, la coppia di innamorati protagonisti precipita sulla Terra pochi giorni dopo il lancio.
Un altro dei primi film italiani definiti "di fantascienza" è Baracca e burattini del 1954 per la regia di Sergio Corbucci, ispirato all'omonima rivista di Maccari e Amendola. Narra di un abitante della Luna che, precipitato sulla Terra a causa di un esperimento atomico, dà vita ad un burattino pregandolo di introdurlo nel mondo degli uomini.[17][18]
Totò nella luna è un film comico diretto da Steno nel 1958 con Totò e Ugo Tognazzi. Molto esile ed ingenuo nella trama, è una parodia[19] dei film di fantascienza sulla conquista dello spazio popolari all'epoca, tra i quali Uomini sulla Luna del 1950; essendo uscito nello stesso anno de La morte viene dallo spazio, è stato visto come la "risposta in chiave comica" a questo film.[20]
Dopo La morte viene dallo spazio, esce Caltiki, il mostro immortale (1959) di Riccardo Freda (ma girato in buona parte da Mario Bava, autore degli effetti speciali), un fanta-horror che costituisce il primo esempio di monster movie nella cinematografia italiana; è evidente l'ispirazione sia con Blob - Fluido mortale che con L'astronave atomica del dottor Quatermass.[21]
Il boom degli anni sessanta
Negli anni sessanta il cinema italiano vive un vero e proprio boom, con la produzione di numerosissimi film di genere - tra cui poliziottesco, commedia sexy, peplum e spaghetti western - ma il genere fantascientifico riguarda relativamente pochi titoli e non grandi produzioni. Gli effetti speciali rimangono pertanto assai poveri rispetto alle produzioni hollywoodiane, anche se talvolta ingegnosi, e i cast sono caratterizzati da attori sconosciuti o semi sconosciuti, alcuni dei quali troveranno la fama negli anni successivi in altri generi (tra questi Franco Nero, Ombretta Colli, Renzo Palmer).[4] Le sceneggiature sono spesso ingenue e traballanti, rinunciando a ogni tentativo di interpretazione del genere e limitandosi a ricalcare pedissequamente schemi e modelli d’importazione.[5] Il mercato è dominato dai film statunitensi e in genere anche le produzioni italiane devono spacciarsi per film d'importazione: ecco dunque registi e attori comparire nei titoli con pseudonimi anglosassoni. Il filone più diffuso rimane l'avventura spaziale (con un chiaro richiamo alla space opera statunitense), di cui Antonio Margheriti è stato il maestro in Italia.[4]
Space Men del 1960, primo film di Margheriti (qui con lo pseudonimo di Anthony Daisies),[23] è incentrato sulla minaccia dallo spazio costituita da un'astronave fuori controllo che punta verso la Terra. Frutto anche della collaborazione di Ennio De Concini, uno degli sceneggiatori più esperti del panorama di quegli anni,[5] Space Men ebbe una produzione dal budget assai risicato (50 milioni di lire) e che dovette essere realizzata in soli venti giorni, compresi gli effetti speciali.[23] Ad ogni modo il buon successo commerciale del film, lanciato in grande stile anche nel mercato statunitense, diede la possibilità a Margheriti di girare altre pellicole dello stesso filone. Già da questa prima opera si nota la tendenza alla contaminazione tra più generi che sarà tipica del regista.[23]
Il mulino delle donne di pietra (1960) di Giorgio Ferroni è invece considerato uno dei migliori fanta-horror del periodo.[4]
Il pianeta degli uomini spenti (1961) è la seconda space opera di Antonio Margheriti. Se nel film precedente un'astronave minacciava di schiantarsi sulla Terra, ora è un intero pianeta a farlo, pilotato da un computer dopo che la razza che lo abitava si è estinta. Ispirato a Flash Gordon di Alex Raymond nei personaggi e nelle situazioni della prima parte, il film sfruttava finanziamenti superiori rispetto al precedente Space Men, tanto da scritturare come protagonista un attore di fama internazionale, Claude Rains. I corpi degli extraterrestri erano realizzati sommariamente con grovigli di tubi di gomma lattiginosa illuminati con luci colorate. La qualità tecnica del film risultò comunque tale che nel 1978 ne fu distribuita nelle sale una riedizione intitolata Guerre Planetari per sfruttare la scia di Guerre stellari.[24]
Del 1963 è L'ultimo uomo della Terra, una coproduzione italo-statunitense[5] firmata da Ubaldo Ragona (ma da alcuni attribuita a Sidney Salkow).[25] Il film è tratto dal celebre romanzo Io sono leggenda di Richard Matheson e interpretato dalla celebrità internazionale Vincent Price.
Il 1965 è l'anno più prolifico per il cinema fantascientifico italiano. Di Margheriti escono quasi contemporaneamente quattro film, I diafanoidi vengono da Marte, I criminali della galassia e Il pianeta errante (un gruppo di astronauti impegnato ad evitare la collisione con un pianeta uscito dalla sua orbita), ovvero la serie della stazione spaziale Gamma Uno, completata da La morte viene dal pianeta Aytin. Margheriti girò l'intera quadrilogia in sole 12 settimane, trovandosi ad affrontare pesanti problemi di budget, sfruttando stesse scenografie e cast, per il mercato televisivo statunitense,[26] con l'intenzione di creare un nuovo filone di film "made in Italy". Malgrado un cast che vedeva recitare Claude Rains e numerosi attori italiani in seguito famosi (Lisa Gastoni, Ombretta Colli, Franco Nero, Umberto Orsini, Giacomo Rossi Stuart, Enzo Fiermonte e Giuliano Gemma), queste pellicole non riscossero particolare successo, specialmente a causa dei limiti imposti da budget ridottissimi.[27]
Sempre nel 1965 Mario Bava realizza quello che è stato indicato da alcuni[4] come il miglior film fantascientifico italiano del periodo, Terrore nello spazio, tratto dal racconto Una notte di 21 ore[28] di Renato Pestriniero, in cui degli astronauti atterrati su un pianeta sconosciuto vengono attaccati da entità incorporee aliene. Bava inserisce nella pellicola la propria maestria con il genere horror. Il film è stato citato come fonte di ispirazione per la realizzazione di Alien (1979) di Ridley Scott.[29]
Infine La decima vittima di Elio Petri, sempre del '65, riprende il racconto La settima vittima[30] di Robert Sheckley. Il film, interpretato da Marcello Mastroianni e Ursula Andress, attori già celebri in quegli anni, è ambientato in una Roma di un imprecisato futuro, dove si svolge un gioco sanguinario in cui uomini e donne devono cercare di eliminarsi a vicenda spietatamente. Sceneggiato da Ennio Flaiano, La decima vittima "si distingue per un impegno produttivo superiore alla media e per un intelligente utilizzo dei temi propri della commedia di quegli anni"[31] e costituisce il migliore omaggio reso dal cinema italiano al filone sociologico che, inserendosi nel movimento della New Wave britannica, rinnova la fantascienza letteraria partendo dalla metà degli anni sessanta.[5]
Il cinema italiano dal 1965 al 1967 viene inoltre invaso da una marea di film a basso costo di fanta-spionaggio (oltre una cinquantina)[32], che cercano di imitare anzitutto i film britannici di successo dedicati a James Bond, l'Agente 007 ideato da Ian Fleming. Si tratta di pellicole spesso coprodotte con altri Paesi europei, ma di scarse pretese, girate in fretta e fortemente stereotipate: l'agente segreto, nelle vesti dell'eroe, è affiancato da donne provocanti e ha quasi invariabilmente come antagonista uno scienziato pazzo o una malvagia organizzazione segreta che nutre folli piani per il dominio del mondo tramite improbabili armi apocalittiche. Lo stesso filone viene subito parodiato ne Le spie vengono dal semifreddo (1966) di Mario Bava, una coproduzione Italia-USA in cui recitano assieme Vincent Price e la coppia comica Franco e Ciccio. Tra le altre innumerevoli parodie in chiave comica Il vostro superagente Flit con Raimondo Vianello e i due film sull'agente segreto James Tont con Lando Buzzanca, che all'epoca riscossero un imprevedibile successo di pubblico e che alcuni critici molti anni dopo hanno parzialmente rivalutato.[33]
Del 1967 è il thriller fantascientifico ...4..3..2..1...morte di Primo Zeglio, ispirato a un personaggio popolare nella Germania Federale, Perry Rhodan (sorta di Flash Gordon della fantascienza tedesca); la trama mescola liberamente elementi avventurosi alla spy story. Gli effetti speciali sono attribuiti ad Antonio Margheriti.[34]
Il fanta-mitologico
Il cinema italiano negli anni sessanta, come detto, è segnato da un grande sviluppo dei film di genere, che a Cinecittà danno luogo a varie contaminazioni. Nel 1961, in particolare, vengono girati numerosi peplum, film in costume e d'avventura con combattimenti, in un'ambientazione fantastica liberamente ispirata alla mitologia classica; si sviluppa così il filone "fanta-mitologico", che in vari casi non rinuncia a presentare elementi fantascientifici.
Antinea, l'amante della città sepolta (1961) di Edgar G. Ulmer e Giuseppe Masini è la quarta trasposizione per il cinema del romanzo L'Atlantide di Pierre Benoît. Tre geologi, alla vigilia di un test atomico nel Sahara, scoprono una città sotterranea con i superstiti di Atlantide e la spietata regina Antinea. Nel cast di questa coproduzione italo-francese appaiono nomi noti come Jean-Louis Trintignant, Amedeo Nazzari, Gian Maria Volonté.
Il tema atlantideo è ripreso lo stesso anno in un peplum, Ercole alla conquista di Atlantide (1961) di Vittorio Cottafavi con Reg Park, Enrico Maria Salerno, Gian Maria Volonté, dove un Ercole reduce dalle dodici fatiche approda ad Atlantide, contrastando i piani malvagi della regina Antinea, che ha creato una super-razza di guerrieri albini.
Il gigante di Metropolis (1961) di Umberto Scarpelli è invece ambientato nel 20.000 a.C. in una città-stato analoga ad Atlantide, dove il folle dittatore Yotar conduce esperimenti scientifici spericolati come il trapianto di cervello.[35]
Nel film del 1964 Maciste e la regina di Samar di Giacomo Gentilomo, l'eroe Maciste si trova a dover affrontare un intero esercito di invasori spaziali provenienti dalla Luna.
La fantascienza sociologica e il Sessantotto
La cultura in Italia tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta è segnata dal movimento del Sessantotto; anche nel cinema nasce l'interesse per la fantascienza sociologica e le storie fantastiche sono occasione per fare critica e satira a sfondo sociale.[36] Questo tipo di storie oltretutto non hanno bisogno di molti effetti speciali o scenografie elaborate, per cui sono alla portata degli scarsi mezzi delle produzioni cinematografiche italiane.
In qualche modo anticipatore del filone sociologico - oltre a La settima vittima del 1965 - è il film Omicron del 1963, scritto e diretto da Ugo Gregoretti, una satira sul conflitto di classe in quegli anni, nel quale un alieno si incarna nel corpo di un operaio morto e finisce per incitare i lavoratori allo sciopero. Dell'anno successivo è invece Il disco volante, diretto da un giovane Tinto Brass, che con la scusa di un atterraggio di alieni in un paesino della campagna veneta mette in scena una grottesca satira sull'arretratezza di un'Italietta provinciale dedita all'alcolismo e sulla sua assenza di moralità in tutte le classi sociali, dalla nobiltà decadente alla borghesia ipocrita e perbenista.
Nel film H2S del 1968 di Roberto Faenza è narrata la ribellione contro una società tecnocratica e consumistica da parte di un giovane, che giunge fino a piazzare una bomba. La colonna sonora è firmata da Ennio Morricone. Il film scatenò polemiche, fu oggetto di sequestro e di un lungo procedimento giudiziario e venne distribuito solo nel 1971.[37] Come nel film Hanno cambiato faccia di Corrado Farina del 1971, la fantascienza è utilizzata soprattutto come strumento per elevare una denuncia sociopolitica dai toni anarchici e anticapitalisti.
Ricordato come uno dei film-simbolo del periodo - per la sua estetica pop e i riferimenti alla rivoluzione sessuale - è il più scanzonato Barbarella del 1968, una coproduzione italo-francese realizzata da Dino De Laurentiis per la regia di Roger Vadim, con protagonista Jane Fonda e vari attori italiani nel cast. La trama, ispirata all'omonimo personaggio dei fumetti, è incentrata sull'affascinante eroina del remoto futuro e sulle sue numerose avventure, anche erotiche.
Ne Il seme dell'uomo (1969), il regista Marco Ferreri tratta il tema della fine del mondo in maniera quasi metafisica, mettendo in scena dei superstiti di una misteriosa "peste" che ha distrutto l'umanità.[38][39] Ancora uno scenario post apocalittico, ma questa volta di tipo atomico, in Ecce Homo: i sopravvissuti (1968) di Bruno Gaburro, con Irene Papas e Philippe Leroy, con un'altra colonna sonora di Ennio Morricone.[40] L'anno dopo Colpo di stato, una commedia fantapolitica di Luciano Salce, mette in scena un'Italia in cui - per un errore del calcolatore - alle elezioni vince il Partito Comunista invece della Democrazia Cristiana, scatenando il panico. Osteggiata sia a destra che a sinistra, la pellicola di Salce fu subito ritirata dalla circolazione.[41]
Nel campo dell'animazione è possibile citare il film Vip - Mio fratello superuomo (1968) di Bruno Bozzetto, una parodia comica dei supereroi e del consumismo imperante.
Nel 1969 viene presentato al Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste[42] Il tunnel sotto il mondo, opera prima di Luigi Cozzi, il quale diverrà uno tra i maggiori sostenitori della fantascienza cinematografica in Italia. È una pellicola sperimentale ispirata al racconto omonimo[43] di Frederik Pohl del 1955, un classico della satira del consumismo, in cui un'intera comunità viene tenuta prigioniera da ricercatori pubblicitari.[44]
Il malessere sociale è ancora protagonista in N.P. Il segreto (1971) di Silvano Agosti, con Irene Papas e Francisco Rabal: la storia di un inventore che viene privato dal governo della sua industria e socialmente degradato, e che scoprirà che le macchine da lui inventate e pensate come strumento di progresso e in favore del Terzo Mondo, vengono impiegate invece in prospettiva di una eliminazione sistematica degli oppositori del regime e dei "superflui". La pellicola di Agosti condivide con H2S la rilettura di un contesto fantascientifico e sociologico nell'ottica delle tesi libertarie sessantottine.[45]
L'invenzione di Morel di Emidio Greco (1974), adattamento dell'omonimo romanzo di Adolfo Bioy Casares, tratta da un punto di vista più intimistico la questione della finitezza dell'esistenza. Un naufrago si ritrova su un'isola in cui nessuno, apparentemente, fa caso alla sua esistenza e tutti finiscono per ripetere gli stessi gesti, gli stessi discorsi, come in un ciclo infinito.
Nel film del 1975 Conviene far bene l'amore di Pasquale Festa Campanile è immaginata una civiltà del futuro alle prese con la crisi energetica, nella quale si scopre il sistema di trarre energia dai rapporti sessuali, facendoli diventare un obbligo. Si tratta di una pellicola a cavallo con la commedia erotica, che appare influenzato dalla crisi petrolifera dei primi anni settanta e dalle teorie reichiane.[36]
Con la fantascienza sociologica si cimenta anche Ugo Tognazzi - stavolta in veste di regista - ne I viaggiatori della sera (1979), un film d'autore tratto dal romanzo omonimo di Umberto Simonetta, ambientato in un futuro distopico che non tollera più la condizione della vecchiaia e gli anziani, i quali devono partecipare ad un "Grande Gioco" che prima o poi ne decreta l'eliminazione fisica.[36][46]
Scontri stellari e gli Alien
Il successo di Guerre stellari di George Lucas fa tornare in auge alla fine degli anni settanta il filone dell'avventura spaziale, lanciando un modello di kolossal con uso massiccio di effetti speciali che consolida il predominio degli Stati Uniti in questo mercato.
Il regista italiano Luigi Cozzi (come Lewis Coates) realizza la sua pellicola più celebre, Scontri stellari oltre la terza dimensione (Starcrash), una coproduzione italo-statunitense del 1978. Uscito a poca distanza dal primo episodio della saga di Lucas e pubblicizzato come risposta italiana al film statunitense - nonostante fosse chiaramente un B movie rispetto agli standard hollywoodiani - vantava la presenza nel cast di una star hollywoodiana di prima grandezza come Christopher Plummer. Benché, a causa del titolo, il film di Cozzi sia stato spesso considerato un "rifacimento alla buona" (o camp) di Guerre stellari, la trama ha somiglianze superficiali con il capolavoro di Lucas, mentre cita numerosi classici del genere a partire da quelli degli anni trenta-quaranta.[47]
Nel 1980 sempre Cozzi scrive e dirige Contamination - Alien arriva sulla Terra, un fanta-horror che a partire da un film d'invasione ispirato ad Alien (1979), diventa una space opera piena di citazioni. Vari altri film si ispirano alla pellicola di Ridley Scott: tra questi Alien 2 - Sulla Terra (1980), un seguito apocrifo italiano per la regia di Ciro Ippolito.
Io e Caterina (1980) diretto e interpretato da Alberto Sordi, è invece una commedia in cui, come spesso si verifica in questo genere di film, l'elemento fantascientifico (una cameriera robot in questo caso) è labile.
Pupi Avati con Zeder (1983) mette in scena un fanta-horror in cui alchimia, fantascienza e thriller si mescolano, ambientato in Emilia-Romagna, in cui uno speciale tipo di terreno inventato da uno scienziato sembra in grado di resuscitare i morti.
Il successo di Terminator e Robocop dissemina nella cinematografia italiana della seconda metà degli anni ottanta una serie di cloni a basso e bassissimo costo a base di androidi, cyborg e viaggi nel tempo.[5]
Gli anni ottanta si chiudono con l'ultimo film di fantascienza girato da Antonio Margheriti: Alien degli abissi, un fanta-horror con toni ecologisti del 1989. Il tema preferito dal regista, quello della Terra in pericolo, ritorna, costituito stavolta dalle attività umane inquinanti. Il riferimento è, fin dal titolo, ancora una volta ad Alien di Scott (che il mostro nel film imita), ma anche ad Abyss di James Cameron (1989) e non mancano le citazioni da classici del genere.[48] I progetti del regista per altri film da girare negli anni novanta rimasero irrealizzati, a causa della crisi che colpì il settore.[48] Margheriti nel frattempo aveva girato per la RAI, seguendo fedelmente un progetto dello scomparso Renato Castellani, lo sceneggiato televisivo L'isola del tesoro (1987), trasposizione fantascientifica del romanzo di Stevenson ambientata nello spazio. Primo kolossal interamente prodotto dalla Rai, L'isola del tesoro fu girato con un cast internazionale e larghi mezzi a disposizione (oltre 25 miliardi di Lire),[49] ben superiori a quelli degli altri film di Margheriti e di ogni altra produzione fantascientifica italiana per il cinema o la televisione.
Il dopobomba e i nuovi barbari
Nel corso della prima metà degli anni ottanta si sviluppa in Italia, seppure per breve tempo, un filone di film di ambientazione post apocalittica, prodotti sulla scia dei film australiani di successo Interceptor del 1979 e Interceptor - Il guerriero della strada (1981), di 1997: fuga da New York (1981) e sul mito dell'anarchia e della violenza nei ghetti metropolitani, come ne I guerrieri della notte (1979) di Walter Hill. Le produzioni italiane sfruttavano come economica ma efficace scenografia impianti industriali abbandonati o altri paesaggi desolati della penisola per descrivere, nel contesto di una civiltà regredita, le battaglie degli ultimi sopravvissuti alla guerra atomica.
Tra le pellicole italiane di questo filone è possibile citare i film di Enzo G. Castellari 1990: i guerrieri del Bronx, I nuovi barbari del 1982 e Fuga dal Bronx del 1983, che furono apprezzati all'estero e ottennero un buon successo di pubblico.[50][51]
Anche il regista Antonio Margheriti si cimenta a suo modo in questo filone, girando Il mondo di Yor (1983), tratto dal fumetto argentino Yor, il cacciatore di Juan Zanotto e Ray Collins, ambientato in un pianeta simile alla Terra in cui coesistono mostri preistorici, uomini dell'età della pietra, creature scimmiesche ed appartenenti ad una civiltà superiore quasi estinta, traducendosi dal punto di vista filmico in un film d'azione e d'avventura con quella mescolanza di generi che Margheriti ricercava. Fu prodotto come miniserie televisiva in quattro episodi e come film di due ore per lo sfruttamento cinematografico, soprattutto per il mercato americano e home video; la versione cinematografica venne distribuita negli Stati Uniti dalla RCA Columbia entrando nei primi dieci incassi al botteghino.[52] Tutti i mostri preistorici erano costruiti in grandezza reale e animati da operatori nascosti all'interno.[52]
Lucio Fulci, con I guerrieri dell'anno 2072 (1984)[53], mette in scena una società del futuro controllata dalla televisione, in cui le principali reti combattono con ogni mezzo per il dominio dell'audience, disposte ad organizzare una spietata lotta tra gladiatori pur di intrattenere il pubblico.[54]
Gli anni novanta
Mentre negli anni ottanta - pur con pesanti limiti qualitativi - si era avuto un gran numero di produzioni italiane fantascientifiche, negli anni novanta si registra una notevole contrazione del mercato: la produzione di film di fantascienza italiani si arresta quasi del tutto e poche pellicole vanno oltre il B-movie o la commedia (il titolo di maggiore successo commerciale[55] è A spasso nel tempo di Carlo Vanzina, un "cine-panettone" del 1996 che utilizza l'espediente dei viaggi nel tempo per mettere i due protagonisti in grossolane situazioni comiche).
Il film drammatico di fantascienza di maggior successo[56] è Nirvana del 1997 di Gabriele Salvatores, una coproduzione italo-francese con un cast internazionale che utilizza in modo massiccio gli effetti speciali generati al computer. Ambientato in un futuro prossimo, girato quasi interamente nel quartiere Portello di Milano, nei vecchi stabilimenti Alfa Romeo trasformati per l'occasione in un gigantesco set cinematografico, il film è permeato dalle atmosfere di decadenza urbana di Blade Runner. La storia utilizza tutti gli stereotipi del filone cyberpunk (gli hacker come protagonisti, il dominio delle mega-corporazioni, lo sprawl-periferia degradata, il cyberspazio), innestati con elementi della filosofia buddista. Il protagonista Jimi Dini (Christopher Lambert) è un programmatore di videogiochi di realtà virtuale di successo, che si accorge che attraverso un virus il personaggio del suo ultimo gioco, Solo (Diego Abatantuono), ha acquisito l'autocoscienza. Consapevole di essere prigioniero di un ciclo di vita-morte in cui è condannato a ripetere all'infinito ogni azione, Solo implora Jimi di liberarlo cancellando tutte le copie del videogioco. Jimi in questa ricerca si ritrova sulle tracce della donna amata, perduta ormai da tempo. L'interesse principale del regista, al di là delle citazioni filmiche rimane la rappresentazione - come nelle altre sue pellicole - del desiderio di evasione: tutti i suoi personaggi stanno sempre fuggendo da qualcosa. Il film riscosse un notevole successo in Italia,[56] mentre a livello internazionale ottenne risultati più modesti rispetto a quelli attesi. Malgrado la tiepida accoglienza da parte della critica rispetto ad altri film di Salvatores,[57][58] Nirvana è considerato il maggiore successo commerciale del regista[59] e conseguentemente il film drammatico di fantascienza prodotto in Italia ad avere incassato di più.
Il cinema indipendente
Gli anni duemila, nel panorama del cinema di fantascienza italiano, sono caratterizzati soprattutto dalle produzioni indipendenti. L'evoluzione dell'hardware e del software per il montaggio e la post produzione consentono ora di girare scene fantascientifiche anche alle piccole case di produzione o addirittura agli amatori. Tuttavia i titoli prodotti rimangono relativamente pochi e raramente riescono ad andare oltre il cortometraggio.
Vari film vengono realizzati ad un costo bassissimo, esclusivamente per il mercato dell'home video (come AD Project del 2006 di Eros Puglielli) o per il web.
Gli anni duemiladieci si aprono con ben tre film di produzione italiana distribuiti nelle sale nello stesso anno e incentrati sul tema extraterrestre: 6 giorni sulla Terra di Varo Venturi, L'ultimo terrestre di Alfonso Pacinotti e L'arrivo di Wang dei Manetti Bros.
Filmografia
Elenco (non esaustivo) di film di argomento fantascientifico prodotti o coprodotti in Italia, ordinati per anno di distribuzione.
Nota: data l'elevata commistione tra i generi che ha sempre caratterizzato le pellicole italiane di fantascienza, alcuni dei titoli che seguono potrebbero essere normalmente classificati sotto altre etichette, come l'horror, l'avventura, la commedia o lo spionaggio. Si considerano qui film di fantascienza quelle pellicole in cui il meccanismo narrativo è innescato da un elemento scientifico e/o tecnologico[12] immaginario (per l'epoca).
Anni dieci
- Un matrimonio interplanetario (1910) di Enrico Novelli, cortometraggio, commedia[8]
- Effetti di un razzo (1911) di regista ignoto, cortometraggio[60]
- Robinet aviatore (1911) di Luigi Maggi, cortometraggio[61]
- Sangue bollente a 1000 gradi (1911), cortometraggio[62]
- Sapientoni Dottore in antropologia (1911), cortometraggio, commedia[62]
- Il bacillo della debolezza (1912), cortometraggio, commedia[62]
- Il Leonal (1912), cortometraggio, commedia[62]
- Le avventure straordinarissime di Saturnino Farandola (1913) di Marcel Fabre, film in 4 episodi, commedia[63]
- La beffa di Satana (1915) di Telemaco Ruggeri[64]
- Il sottomarino n. 27 (1915) di Nino Oxilia, commedia
- Il giustiziere invisibile (1916), cortometraggio[65]
- L'isola tenebrosa (1916) di Carlo Campogalliani[65]
- I raggi neutri del dottor Pieri (anche Raggio misterioso; 1916)[65]
- I Topi Grigi (1916-1918) di Emilio Ghione, serie di 8 film muti[65]
- L'uomo dall'orecchio mozzato (1916) di Ubaldo Maria Del Colle
- L'altro io (1917) di Mario Bonnard[65]
- La vergine dei veleni (1917)[65] di Enrico Vidali
- Zeus (anche Super Radium, Il Radium misterioso, 1917) di Aldo Molinari[65]
- Maciste medium (1918) di Vincenzo Denizot, commedia[65]
- L'atleta fantasma (1919) di Raimondo Scotti[66]
- La fibra del dolore (1919) di Baldassare Negroni[65]
- Il giro del mondo di un birichino di Parigi (1919) di Luigi Maggi
- Il protetto della morte (1919) di Filippo Costamagna[65]
- Umanità (1919) di Elvira Giannella[65]
- L'uomo che rideva (1919)[65]
Anni venti
- Il mistero dello scafandro grigio (anche L'uomo misterioso, 1920) di Raimondo Scotti[67]
- Il mostro di Frankenstein (1920) di Eugenio Testa, fanta-horror[68]
- Saetta (1920) di Ettore Ridoni[67]
- Il sole e i pazzi (1920) di Umberto Paradisi[69]
- Il fantasma dei laghi (1921) di Emilio Graziani[67]
- L'uomo meccanico (1921) di André Deed, commedia[14][70]
- Un viaggio nella Luna (1921) di Gino Zaccaria, animazione[16]
- La bambola vivente (1924) di Luigi Maggi[15]
Anni trenta
- Lotte nell'ombra (1938) di Domenico Gambino, fanta-spionistico[71]
- Mille chilometri al minuto (anche 1000 KM al minuto!, 1939) di Mario Mattoli, commedia[72]
Anni quaranta
- La casa senza tempo (1943) di Andrea Della Sabbia (Andrea Forzano), fanta-spionistico[73]
- Macario contro Zagomar (1944) di Giorgio Ferroni, commedia[74]
Anni cinquanta
- La bisarca (1950) di Giorgio Simonelli, commedia fantastica[75]
- Totò sceicco (1950) di Mario Mattoli, commedia[76]
- È l'amor che mi rovina (1951) di Mario Soldati, commedia fanta-spionistica[77]
- O.K. Nerone (1951) di Mario Soldati, commedia fantastica[78]
- Stasera sciopero (1951) di Mario Bonnard, commedia[79]
- La macchina ammazzacattivi (1952) di Roberto Rossellini, commedia fantastica[80]
- Noi due soli (1952) di Marcello Marchesi, Vittorio Metz e Marino Girolami, commedia[81]
- Baracca e burattini (1954) di Sergio Corbucci[17]
- Io piaccio (1955) di Giorgio Bianchi, commedia[82]
- Terrore sulla città (1957) di Anton Giulio Majano[83]
- I vampiri (1957) di Robert Hampton (Riccardo Freda), fanta-horror[84]
- La morte viene dallo spazio (1958) di Paolo Heusch (coproduzione Italia-Francia)[6]
- Totò nella luna (1958) di Steno[85]
- I baccanali di Tiberio (1959) di Giorgio Simonelli, commedia fantastica[86]
- Caltiki, il mostro immortale (1959) di Robert Hampton (Riccardo Freda)[87]
Anni sessanta
- Il mio amico Jekyll (1960) di Marino Girolami, commedia[88]
- Il mulino delle donne di pietra (1960) di Giorgio Ferroni[4], fanta-horror[89]
- Space Men (1960) di Anthony Daisies (Antonio Margheriti)[90]
- Antinea, l'amante della città sepolta (1961) di Edgar G. Ulmer - Giuseppe Masini (coproduzione Italia-Francia)[91]
- Ercole alla conquista di Atlantide (1961) di Vittorio Cottafavi, peplum fanta-mitologico[92]
- Il gigante di Metropolis (1961) di Umberto Scarpelli, peplum fanta-mitologico[35]
- Maciste contro Ercole nella valle dei guai (1961) di Mario Mattoli, commedia[93]
- Maciste, l'uomo più forte del mondo (1961) di Leonviola (Antonio Leonviola), peplum fanta-mitologico[94]
- Il pianeta degli uomini spenti (1961) di Anthony Dawson (Antonio Margheriti)[95]
- Operazione Vega (1962) di Vittorio Cottafavi, film per la televisione[96]
- I pianeti contro di noi (1962) di Romano Ferrara (coproduzione Italia-Francia)[97]
- Omicron (1963) di Ugo Gregoretti, commedia satirica[98]
- Sexy proibitissimo (1963) di Marcello Martinelli, documentario[99]
- Il castello dei morti vivi (1964) di Herbert Wise (Luciano Ricci) e Warren Kiefer (Lorenzo Sabatini) (coproduzione Italia-Francia), fanta-horror[100]
- Il disco volante (1964) di Tinto Brass, commedia satirica[101]
- Ecco il finimondo (1964) di Paolo Nuzzi, documentario[102]
- La jena di Londra (1964) di Henry Wilson (Gino Mangini), thriller, fanta-horror[103]
- Maciste alla corte dello Zar (1964) di Tanio Boccia, peplum[104]
- Maciste e la regina di Samar o Maciste contro gli uomini della Luna (1964) di Giacomo Gentilomo, peplum fanta-mitologico[105]
- I marziani hanno dodici mani (1964), di Castellano e Pipolo (coproduzione Italia-Spagna), commedia satirica[106]
- Un mostro e mezzo (1964) di Steno, commedia[107]
- OSS 117 minaccia Bangkok (Banco à Bangkok pour OSS 117, 1964) di André Hunebelle (coproduzione Francia-Italia), fanta-spionistico[108]
- L'ultimo uomo della Terra (1964) di Ubaldo Ragona (coproduzione Italia-USA)[109]
- 002 Operazione Luna (1965) di Lucio Fulci (coproduzione Italia-Spagna), commedia[110][111]
- A 008, operazione Sterminio (1965) di Humphrey Humbert (Umberto Lenzi) (coproduzione Italia-Egitto), fanta-spionistico[112]
- Agente 077 dall'Oriente con furore (1965) di Terence Hathaway (Sergio Grieco) (coproduzione Italia-Francia-Spagna), fanta-spionistico[113]
- Agente 077 missione Bloody Mary (1965) di Terence Hathaway (Sergio Grieco) (coproduzione Italia-Francia-Spagna), fanta-spionistico[114]
- Agente Lemmy Caution, missione Alphaville (Alphaville, une étrange aventure de Lemmy Caution, 1965) di Jean-Luc Godard (coproduzione Italia-Francia), fanta-spionistico[115]
- Agente S03 operazione Atlantide (1965) di Paul Fleming (Domenico Paolella) (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[116]
- Agente segreto 777 - Operazione Mistero (1965) di Henry Bay (Enrico Bomba), fanta-spionistico[117]
- Agente spaziale K-1 (1965) di Hugo Grimaldi (coproduzione USA-Italia), fanta-spionistico[118]
- Amanti d'oltretomba (1965) di Mario Caiano, fanta-horror[119]
- Berlino - Appuntamento per le spie (1965) di Vittorio Sala, fanta-spionistico[120]
- Il conquistatore di Atlantide (1965) di Alfonso Brescia (coproduzione Italia-Egitto), peplum fanta-mitologico[121]
- I criminali della galassia (1965) di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti) (coprod. Italia-USA)[122]
- Da 077 - Intrigo a Lisbona (1965) di Federico Aicardi e Tulio Demicheli (coproduzione Italia-Spagna-Portogallo), fanta-spionistico[123]
- La decima vittima (1965) di Elio Petri[31]
- I diafanoidi vengono da Marte (1965) di Anthony Dawson (Antonio Margheriti) (coproduzione Italia-Spagna)[27]
- Due mafiosi contro Goldginger (1965) di Giorgio Simonelli (coproduzione Italia-Spagna), commedia, fanta-spionistico[124]
- James Tont operazione U.N.O. di Bruno Corbucci, commedia, fanta-spionistico[125]
- James Tont operazione D.U.E. di Bruno Corbucci, commedia, fanta-spionistico[126]
- OSS 117 Furia a Bahia (1965) di André Hunebelle (coproduzione Francia-Italia), fanta-spionistico[127]
- OSS 77 - Operazione fior di loto (1965) di Huxley John (Bruno Paolinelli) (coproduzione Italia-Francia), fanta-spionistico[128]
- Il pianeta errante (1965) di Anthony Dawson (Antonio Margheriti)[129]
- S. 077 - Spionaggio a Tangeri (1965) di Gregg C. Tallas (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[130]
- Superseven chiama Cairo (1965) di Umberto Lenzi (coproduzione Italia-Francia), fanta-spionistico[131]
- Un tango dalla Russia (1965) di Berwang Ross (Cesare Canevari), fanta-spionistico[132]
- Terrore nello spazio (1965) di Mario Bava (coproduzione Italia-Spagna), fanta-horror[133]
- La tigre profumata alla dinamite (1965) di Claude Chabrol (coproduzione Francia-Italia-Spagna), fanta-spionistico[134]
- 2 + 5 missione Hydra (1966) di Pietro Francisci[135]
- A 077, sfida ai killers (1966) di Antonio Margheriti (coproduzione Italia-Francia), fanta-spionistico[136]
- A. D. 3 operazione squalo bianco (1966) di Stanley Lewis (Filippo Walter Ratti), fanta-spionistico[137]
- L'affare Beckett (1966) di Osvaldo Civirani (coproduzione Italia-Francia), fanta-spionistico, fantapolitico[138]
- Agente S3S: massacro al sole (1966) di Simon Sterling (Sergio Sollima) (coproduzione Italia-Spagna-Francia), fanta-spionistico[139]
- Agente Jo Walker - Operazione Estremo Oriente (1966) di Frank Kramer (Gianfranco Parolini) (coproduzione Italia-Germania-Austria-Jugoslavia), fanta-spionistico[140]
- Agente Logan - Missione Ypotron (1966) di George Finley (Giorgio Stegani) (coproduzione Italia-Spagna-Francia), fanta-spionistico[141]
- Agente Sigma 3 - Missione Goldwather (1966) di Gian Paolo Callegari (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[142]
- Agente Tigre - Sfida infernale (1966) di Robert Vernay (coproduzione Italia-Francia), fanta-spionistico[143]
- Agente X 77 - Ordine di uccidere (1966) di Silvio Siano e Maurice Cloche (coproduzione Italia-Spagna-Francia), fanta-spionistico[144]
- Ammutinamento nello spazio (Mutiny in Outer Space, 1966) di Hugo Grimaldi (coproduzione Italia-USA)[145]
- Asso di picche - Operazione controspionaggio (1966) di Nick Nostro (coproduzione Italia-Spagna-Francia), fanta-spionistico[146]
- Un brivido sulla pelle (1966) di A. Van Dyke (Amasi Damiani), fanta-spionistico[147]
- Un colpo da mille miliardi (1966) di Paolo Heusch (coproduzione Italia-Francia-Spagna), fanta-spionistico[148]
- Dodici donne d'oro (1966) di Gianfranco Parolini (coproduzione Germania-Italia), fanta-spionistico[149]
- La Fantarca (1966) di Vittorio Cottafavi, opera musicale, tv[150]
- La lama nel corpo (1966) di Michael Hamilton (Elio Scardamaglia) (coproduzione Italia-Francia), fanta-horror[151]
- Marcia nuziale (1966) di Marco Ferreri (coproduzione Italia-Francia), episodio Famiglia felice, satirico[36][152]
- Missione Apocalisse (1966) di Reed James (Guido Malatesta) (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[153]
- New York chiama Superdrago (1966) di Giorgio Ferroni (coproduzione Italia-Francia-Germania), fanta-spionistico[154]
- Operazione Goldman (1966) di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti), fanta-spionistico[155]
- Operazione Poker (1966) di Osvaldo Civirani (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[156]
- Perry Grant, agente di ferro (anche Perry Grant, agente segreto, 1966) di Luigi Capuano, fanta-spionistico[157]
- Se tutte le donne del mondo (1966) di Henry Levin e Arduino Maiuri, fanta-spionistico[158]
- Sicario 77 - Vivo o morto (1966) di Mino Guerrini (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[159]
- Le spie amano i fiori (1966) di Umberto Lenzi (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[160]
- Le spie uccidono in silenzio (1966) di Mario Caiano (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[161]
- Le spie vengono dal semifreddo (1966) di Mario Bava (coproduzione Italia-USA), commedia fanta-spionistica[162]
- Tecnica di una spia (1966) di Alberto Leonardi (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[163]
- La trappola scatta a Beirut (1966) di Manfred R. Köhler (coproduzione Italia-Francia-Germania), fanta-spionistico[164]
- Upperseven, l'uomo da uccidere (1966) di Alberto De Martino (coproduzione Italia-Germania), fanta-spionistico[165]
- Il vostro super agente Flit (1966) di Mariano Laurenti, commedia fanta-spionistica[166]
- 3 supermen a Tokyo (1967) di Bitto Albertini (coproduzione Italia-Germania)[167]
- ...4..3..2..1...morte (1967) di Primo Zeglio (coproduzione Italia-Germania-Spagna-Monaco)[34]
- 5 marines per Singapore (1967) di Bernard Toublanc-Michel (coproduzione Italia-Francia), fanta-spionistico[168]
- Le 7 cinesi d'oro (1967) di Vincent Cashino (Vincenzo Cascino), commedia fanta-spionistica[169]
- Agente segreto 777 - Invito ad uccidere (1967) di Henry Bay (Enrico Bomba), fanta-spionistico[170]
- L'amore attraverso i secoli (1967) di Claude Autant-Lara, Mauro Bolognini, Jean-Luc Godard, Philippe de Broca, Franco Indovina, Michael Pfleghar (coproduzione Italia-Francia-Germania), mondo movie[171]
- Assalto al centro nucleare (anche Per favore... non sparate col cannone; 1967) di Mario Caiano (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[172]
- Come rubammo la bomba atomica (1967) di Lucio Fulci (coproduzione Italia-Egitto), commedia fanta-spionistica[173]
- Come rubare la corona d'Inghilterra (anche Argoman superdiabolico, 1967) di Terence Hathaway (Sergio Grieco)[174]
- Da Berlino l'apocalisse (1967) di Mario Maffei (coproduzione Italia-Francia-Germania), fanta-spionistico[175]
- Devilman story (1967) di Paul Maxwell (Paolo Bianchini)[176]
- Dick Smart 2.007 (1967) di Franco Prosperi, fanta-spionistico[177]
- La donna, il sesso e il superuomo (anche Fantabulous; 1967) di Sergio Spina, commedia[178]
- I fantastici tre Supermen (1967) di Frank Kramer (Gianfranco Parolini)[179]
- Il fischio al naso (1967) di Ugo Tognazzi, commedia[180]
- Flashman (1967) di J. Lee Donan (Mino Loy)[181]
- Goldface, il fantastico superman (1967) di Stanley Mitchell (Bitto Albertini) (coproduzione Italia-Spagna)[182]
- Hypnos - Follia di un massacro (1967) di Paul Maxwell (Paolo Bianchini)[183]
- LSD - Una "atomica" nel cervello (1967) di Mike Middleton (Massimo Mida), fanta-spionistico[184]
- Matchless (1967) di Alberto Lattuada, fanta-spionistico[185]
- La morte viene dal pianeta Aytin (1967) di Anthony Dawson (Antonio Margheriti)[186]
- OK Connery (1967) di Alberto De Martino, fanta-spionistico[187]
- Il raggio infernale (1967) di Gianfranco Baldanello (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[188]
- Il re dei criminali - L'invincibile Superman (1967) di Paul Maxwell (Paolo Bianchini) (coproduzione Italia-Spagna)[189]
- Satanik (1967) di Piero Vivarelli (coproduzione Italia-Spagna)[190]
- Superargo contro Diabolikus (1967) di Nick Nostro[191]
- L'assassino ha le ore contate (Coplan sauve sa peau, 1968) di Yves Boisset (coproduzione Francia-Italia), fanta-spionistico[192]
- Barbarella (1968) di Roger Vadim (coproduzione Francia-Italia), commedia[193]
- Colpo sensazionale al servizio del SIFAR (1968) di José Luis Merino (coproduzione Italia-Spagna), fanta-spionistico[194]
- Diabolik (1968) di Mario Bava (coproduzione Francia-Italia)[195]
- Eva, la Venere selvaggia (1968) di Robert Morris (Roberto Mauri)[196]
- H2S (1968) di Roberto Faenza[197]
- La morte ha fatto l'uovo (1968) di Giulio Questi (coproduzione Italia-Francia), thriller[198]
- Vip - Mio fratello superuomo (1968) di Bruno Bozzetto, animazione, commedia[199]
- Colpo di stato (1969) di Luciano Salce, commedia fantapolitica
- Ecce Homo: i sopravvissuti (1969) di Bruno Gaburro
- Il seme dell'uomo (1969) di Marco Ferreri[38]
- Il tunnel sotto il mondo (1969) di Luigi Cozzi
Anni settanta
- Crystalbrain, l'uomo dal cervello di cristallo (1970) di Juan Logar (coproduzione Italia-Spagna), fanta-horror[200]
- La ragazza di latta (1970) di Marcello Aliprandi, satirico
- La figlia di Frankenstein o Lady Frankenstein (1971) di Mel Welles (Ernst von Theumer) e Aureliano Luppi, fanta-horror
- Un grosso uccello grigio azzurro (1971) di Thomas Schamoni (coproduzione Italia-Germania), thriller fantascientifico[201]
- N.P. Il segreto (1971) di Silvano Agosti
- Frankenstein '80 (1972) di Mario Mancini, fanta-horror
- L'uomo dal cervello trapiantato (L'homme au cerveau greffé, 1972) di Jacques Doniol-Valcroze (coproduzione Italia-Francia)[202]
- Il castello della paura (1973) di Robert H. Oliver (Dick Randall), fanta-horror
- ...e così divennero i 3 supermen del West (1973) di Italo Martinenghi, commedia
- L'inafferrabile, invincibile mr. Invisibile (1973) di Anthony Dawson (Antonio Margheriti), commedia
- La torta in cielo (1973) di Lino Del Fra, commedia fiabesca[203]
- L'invenzione di Morel (1974) di Emidio Greco (coproduzione Italia-Francia)
- La mano che nutre la morte (1974) di Sergio Garrone (coproduzione Italia-Turchia), fanta-horror[204]
- Il mostro è in tavola... barone Frankenstein (1974) di Paul Morissey e Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti) (coproduzione Italia, Francia, Germania Ovest), fanta-horror
- La città dell'ultima paura (1975) di Carlo Ausino
- Conviene far bene l'amore (1975) di Pasquale Festa Campanile, satirico
- Frankenstein all'italiana o Prendimi, straziami che brucio di passione (1975) di Armando Crispino, commedia
- Le orme (1975) di Luigi Bazzoni
- Superuomini, superdonne, superbotte (1975) di Al Bradley (Alfonso Brescia), commedia
- Terminal (1975) di Paolo Breccia
- Cuore di cane (1976) di Alberto Lattuada (coproduzione Italia-Germania Ovest), satirico
- Prima che il sole tramonti (1976) di Carlo Ausino
- Anno zero: guerra nello spazio (1977) di Al Bradley (Alfonso Brescia)
- Allarme nucleare (1978) di Leslie H. Martinson (Cesare Canevari) (coproduzione Germania, USA, Italia, Spagna, Iran), fanta-spionistico[205]
- Bermude: la fossa maledetta (1978) di Anthony Richmond (Tonino Ricci)
- Cosmo 2000: battaglie negli spazi stellari (1978) di Al Bradley (Alfonso Brescia)
- La guerra dei robot (1978) di Al Bradley (Alfonso Brescia)
- Occhi dalle stelle (1978) di Roy Garrett (Mario Gariazzo)
- Scontri stellari oltre la terza dimensione (Starcrash, 1978) di Lewis Coates (Luigi Cozzi)
- Stridulum (1978) di Giulio Paradisi
- L'umanoide (1978) di George B. Lewis (Aldo Lado)
- Yeti il gigante del ventesimo secolo (1978) di Frank Kramer (Gianfranco Parolini)
- Dottor Jekyll e gentile signora (1979) di Steno (Stefano Vanzina), commedia
- Incontro con gli umanoidi (1979; anche Uragano sulle Bermude, L'ultimo S.O.S.) di Anthony Richmond (Tonino Ricci) (coproduz. Italia, Spagna, Messico)
- L'isola degli uomini pesce (1979) di Sergio Martino
- Sette uomini d'oro nello spazio (1979) di Al Bradley (Alfonso Brescia)
- SuperAndy - Il fratello brutto di Superman (1979) di Paolo Bianchini, commedia
- Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre (1979) di Michele Lupo, commedia
- I viaggiatori della sera (1979) di Ugo Tognazzi
Anni ottanta
- 3 Supermen contro il Padrino (1980) di Italo Martinenghi, coproduz. Italia, Spagna, Turchia, commedia
- Alien 2 - Sulla Terra (1980) di Sam Cromwell (Ciro Ippolito), fanta-horror
- La bestia nello spazio (1980) di Al Bradley (Alfonso Brescia)[206]
- Chissà perché... capitano tutte a me (1980) di Michele Lupo, commedia
- Ciao marziano (1980) di Pier Francesco Pingitore, commedia
- Contamination - Alien arriva sulla Terra (1980) di Lewis Coates (Luigi Cozzi), fanta-horror
- Eva man (due sessi in uno) (1980) di Antonio D'Agostino, coproduz. Italia-Spagna, erotico[207]
- Incubo sulla città contaminata (1980) di Umberto Lenzi, fanta-horror
- Io e Caterina (1980) di Alberto Sordi, commedia
- Virus - L'inferno dei morti viventi (1980) di Vincent Dawn (Bruno Mattei), fanta-horror
- L'uomo puma (1980) di Alberto De Martino[208]
- Giochi erotici nella 3ª galassia (1981) di Ben Norman (Bitto Albertini), erotico
- 1990: I guerrieri del Bronx (1982) di Enzo G. Castellari
- 2019 - Dopo la caduta di New York (1982) di Martin Dolman (Sergio Martino)
- Alien Killer (1982) di Martin Herbert (Alberto De Martino)
- Bakterion (1982) di Anthony Richmond (Tonino Ricci)
- I nuovi barbari (1982) di Enzo G. Castellari
- She (1982) di Avi Nesher, coprod. Germania-USA-Italia, post apocalittico[209]
- Conquest (1983) di Lucio Fulci
- Anno 2020 - I gladiatori del futuro (1983) di Kevin Mancuso (Aristide Massaccesi)
- Endgame - Bronx lotta finale (1983) di Steven Benson (Aristide Massaccesi)
- Fuga dal Bronx (1983) di Enzo G. Castellari
- Il giustiziere della strada (anche Gli sterminatori dell'anno 3000; 1983) di Jules Harrison (Giuliano Carnimeo), fanta-horror
- Un marziano a Roma (1983) di Bruno Rasia e Antonio Salines[210], commedia
- Il mondo di Yor (1983) di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti)
- Rush (1983) di Tonino Ricci
- I predatori dell'anno Omega (1983) di David Worth
- I predatori di Atlantide (1983) di Roger Franklin (Ruggero Deodato)
- Zeder (1983) di Pupi Avati
- I guerrieri dell'anno 2072 (1984) di Lucio Fulci
- The end of eternity (1984) di Ernesto Gastaldi
- Rats - Notte di terrore (1984) di Bruno Mattei e Claudio Fragasso, fanta-horror
- Il risveglio di Paul (1984) di Michele Saponaro[211]
- Shark: Rosso nell'oceano (1984) di John Old Jr. (Lamberto Bava)
- L'ultimo guerriero (1984) di Romolo Guerrieri
- Wild Beast - Belve feroci (1984) di Franco Prosperi, horror
- Colpi di luce (1985) di Enzo G. Castellari (Enzo Girolami), poliziesco
- Extrasensorial (1985) di Martin Herbert (Alberto De Martino), coproduz. Italia-Germania,[207][212] thriller parapsicologico
- Alien killer (anche Miami Golem; 1986) di Martin Herbert (Alberto De Martino)
- Rage - Fuoco incrociato (1986) di A. Richmond (Tonino Ricci)
- L'uomo della guerra possibile (1986) di Romeo Costantini
- Urban warriors (anche Guerrieri urbani; 1986) di Joseph Warren (Giuseppe Vari)
- Vendetta dal futuro (anche Hands of steel; 1986) di Martin Dolman (Sergio Martino)
- Il giorno prima (1987) di Giuliano Montaldo, film tv, coproduzione Italia-Francia-Canada
- Il giustiziere del Bronx (anche The Bronx Executioner, 1987) di Bob Collins (Vanio Amici)
- L'isola del tesoro (1987) di Antonio Margheriti (film tratto dallo sceneggiato televisivo e distribuito all'estero)
- Luci lontane (1987) di Aurelio Chiesa
- Mefisto Funk (1987) di Marco Poma, commedia
- Il segreto del Sahara (1987) di Alberto Negrin (tratto dallo sceneggiato tv)
- Topo Galileo (1987) di Francesco Laudadio[213], commedia
- Curse II: The Bite (1988) di Fred Goodwin (Federico Prosperi), fanta-horror, coproduzione Italia-Giappone
- Domino (1988) di Ivana Massetti
- Fratello dello spazio (1988) di Roy Garrett (Mario Gariazzo)
- Interzone (1988) di Deran Sarafian
- Pathos - Segreta inquietudine (anche Un sapore di paura; 1988) di Piccio Raffanini
- Robowar - Robot da guerra (1988) di Vincent Dawn (Bruno Mattei)
- Quella villa in fondo al parco (1988) di Giuliano Carnimeo, fanta-horror
- Top Line (1988) di Ted Archer (Nello Rossati), fanta-spionistico
- Via lattea... la prima a destra (1988) di Nini Grassia, per ragazzi
- Alien degli abissi (1989) di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti), fanta-horror
- Cyborg - Il guerriero d'acciaio (1989) di Giannetto De Rossi
- DNA formula letale (1989) di G.L. Eastman (Luigi Montefiori)
- Killer Crocodile (1989) di Larry Ludman (Fabrizio De Angelis), fanta-horror
- Sound (1989) di Biagio Proietti
Anni novanta
- Fuga dal Paradiso (1990) di Ettore Pasculli
- Terminator 2 - Shocking Dark (1990) di Vincent Dawn (Bruno Mattei)
- 17, ovvero: l'incredibile e triste storia del cinico Rudy Caino (1991) di Enrico Caria, commedia satirica
- Blue Tornado (1991) di Tony B. Dob (Antonio Bido)
- Jackpot (1992) di Mario Orfini, commedia
- Klon (1992) di Lino Del Fra
- Favola contaminata (1993) di Claudio Pappalardo
- Navigatori dello spazio (Navigators of the Space, 1993) di Carl Maker (Camillo Teti)
- Radici assassine (1993) di Joe d'Amato e Fabrizio Laurenti, fanta-horror
- The dream man (1993) di Paolo Marussig
- Memoria (1994) di Franco Fratto[214]
- Plakton (1994) di Alvaro Passeri, fanta-horror
- Aisha & Odette (1995) di Anthony Occhiello (Toni Occhiello), film per la tv
- La regina degli uomini pesce (1995) di Sergio Martino
- A spasso nel tempo (1996) di Carlo Vanzina, comico
- Fasten Seat Belts (1996) di Mauro Balletti (cortometraggio)
- Oltre la quarta dimensione (1996) di Emiliano Di Meo[215]
- A spasso nel tempo: l'avventura continua (1997) di Carlo Vanzina, comico
- Nirvana (1997) di Gabriele Salvatores
- Potenza virtuale (1997) di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti), commedia
- Rewind (1998) di Sergio Gobbi, coproduzione italo-francese
- Syrena (1998) di Mariano Equizzi (mediometraggio, indipendente)
Anni duemila
- Proibito baciare (2000) di Nicola Di Francescantonio
- Space Off (2003) di Tino Franco (cortometraggio)[216]
- E:D:E:N (2003) di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (cortometraggio)
- Flight to Hell (2003) di Alvaro Passeri, fanta-horror
- InvaXön - Alieni in Liguria (2004) di Massimo Morini ed Enzo Pirrone, commedia
- Si Nightmare (2005) di Jonathan Fior, fanta-horror
- AD Project (2006) di Eros Puglielli
- The Silver Rope (2006) di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (cortometraggio)
- Fascisti su Marte (2006) di Corrado Guzzanti e Igor Skofic, commedia satirica
- Yo-rhad, un amico dallo spazio (2006) di Vittorio Rambaldi e Camillo Teti, animazione
- Apollo 54 (2007) di Giordano Giulivi, commedia
- RACHE - Genesi (2007) di Mariano Equizzi (mediometraggio)
- La notte eterna del coniglio (2007) di Valerio Boserman, fanta-horror
- 2061 - Un anno eccezionale (2007) di Carlo Vanzina, commedia
- Capitan Basilico (2008) di Massimo Morini, commedia
Anni duemiladieci
- QUAM (2010) di Mario d'Anna
- 6 giorni sulla Terra (2011) di Varo Venturi
- L'ultimo terrestre (2011) di Alfonso Pacinotti
- L'arrivo di Wang (2011) dei Manetti Bros. (Antonio e Marco Manetti)
- Hypnosis (2011) di Davide Tartarini, fanta-horror
- Capitan Basilico 2 - I Fantastici 4+4 (2011) di Massimo Morini, commedia
Note
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non valido; il nome "Chiavini 2003" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ a b c d e f g Maurizio Del Santo, Davanti agli occhi, dietro lo schermo: il cinema italiano di fantascienza, in Delos Science Fiction 124, 5 maggio 2010. URL consultato il 10-08-2011.
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Bibliografia
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Voci correlate
Collegamenti esterni
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- (IT, EN) I film di fantascienza di Antonio Margheriti (Anthony M. Dawson) nel sito ufficiale del regista, curato dal figlio Edoardo
- La notte della fantascienza-spaghetti di Valerio Evangelisti su Carmilla on line
- 40 anni di fantascienza nel cinema italiano - Dal 1958 al 1999 di Gianni Ursini
- G. Zurlo, Viaggio nella science fiction cinematografica italiana: due artigiani del sogno, su futureshock-online.info, Future Shock 38. URL consultato il 14-10-2010.
- Fantascienza italiana indipendente su Fantascienza.com
- Il cinema di fantascienza all'inizio del '900 (video - parte I) - Università di Padova, dipartimento di astronomia
- (EN) Elenco di film di fantascienza correlati con l'Italia su IMDB (parziale)
- Ricerca film italiani di fantascienza su mymovies.it
- Ricerca film italiani di fantascienza su film.tv.it
- Elenco dei film di fantascienza italiani a cura di Roberto Zanni