Palmi è un comune italiano di 19.323 abitanti[4] della provincia di Reggio Calabria in Calabria.

Palmi
comune
Palmi – Veduta
Palmi – Veduta
Palmi vista dal Monte Sant'Elia
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoCommissario Prefettizio: Dott.ssa Antonia Bellomo dal 29.08.2011
Territorio
Coordinate38°22′00″N 15°51′00″E
Altitudine228 m s.l.m.
Superficie31,84 km²
Abitanti19 323[1] (30-09-2011)
Densità606,88 ab./km²
FrazioniTaureana di Palmi, Lido di Palmi, Monte Sant'Elia, C.da Prato, C.da San Filippo
Comuni confinantiGioia Tauro, Seminara
Altre informazioni
Cod. postale89015
Prefisso0966
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080057
Cod. catastaleG288
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona B, 888 GG[3]
Nome abitantipalmesi
Patronosan Nicola
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Palmi
Palmi
Palmi – Mappa
Palmi – Mappa
Posizione del comune di Palmi nella provincia di Reggio Calabria
Sito istituzionale

È il secondo comune per popolazione della provincia e sede dell'omonimo circondario[5] che comprende 33 comuni con una popolazione di circa 170.000 abitanti.

Con le vicine spiagge della Marina di Palmi e del Lido di Palmi, la città è una stazione balneare[6] anche grazie al suo paesaggio, che ha portato scrittori e poeti a definirla la Terrazza sullo Stretto.[7] In funzione di ciò, gran parte del territorio comunale (tra cui tutta l'area costiera ed il Monte Sant'Elia), sono vincolati dal Decreto Ministeriale del 22 luglio 1968, Legge 1497/39, in quanto: "riconosciuto che la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché, per le sue incantevoli e varie vedute, per l'incomparabile bellezza panoramica incorniciata dal verde degli ulivi e per i suggestivi tratti di scogliere degradanti sul mare, costituisce un quadro naturale di particolare bellezza godibile lungo tutta la zona costiera."[8].

Oltre ad essere il principale polo amministrativo, direzionale e scolastico del versante tirrenico della provincia, Palmi è anche un centro agricolo e commerciale nonché sede vescovile.

Da secoli la città è anche uno dei centri culturali della Calabria nel campo letterario, musicale, storico e archeologico. Ha dato i natali, tra l'altro, al compositore Francesco Cilea ed al letterato Leonida Repaci ed ospita il complesso museale della "Casa della Cultura" ed il "Parco Archeologico dei Tauriani", sulle rovine dell'antica città bruzia di Taureanum.

Geografia fisica

Territorio

«Devo considerare Palmi come posta in una situazione così particolare da essere difficilmente concepita dall'immaginazione umana, in quanto è al di là della possibilità di un disegno»

Palmi, che si affaccia sul Mar Tirreno, è situata a ridosso delle pendici del Monte Sant'Elia, su di un terrazzamento che sovrasta un tratto di Costa Viola. Confina con il comune di Seminara e con il comune di Gioia Tauro.

Gran parte del territorio comunale è formato da una serie di terrazzamenti collinari che si sviluppano a picco sul mare tramite un sistema di piccole spiagge e scogliere. Su di un terrazzamento a quota 224 metri s.l.m. vi è il centro storico con la casa comunale mentre, in un altro terrazzamento posto più a nord ed avente altezza s.l.m di circa 100 metri, è ubicata la frazione di Taureana. La restante parte della superficie comunale è costituita, a sud, dal Monte Sant'Elia (579 metri s.l.m.) e, a nord-ovest, da un territorio pianeggiante su cui sorgono i quartieri balneari (Tonnara, Pietrenere, Scinà) costituenti il Lido di Palmi.

Il corso d'acqua principale è il fiume Petrace che segna il confine nord-est del territorio comunale, dalla località Pontevecchio fino alla sua foce sul Mar Tirreno. La sua portata media è di circa 8 metri cubi al secondo.

La punta più ad ovest è denominata Capo Barbi mentre, lungo le spiagge di Palmi, sorgono alcune scogliere aventi superficie tale da rientrare nella cartografia dell'IGM, e cioè: lo scoglio di Trachini, lo scoglio dell'Isola e gli scogli Agliastro. Tra questi ultimi vi è il celebre Scoglio dell'Ulivo.

Una parte territorio comunale rientra anche nell'elenco[10] delle Zone di Protezione Speciale e dei Siti di Interesse Comunitario della Regione Calabria.

Clima

PALMI Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 9,910,113,716,223,427,530,832,628,023,514,612,410,817,830,322,020,2
T. min. media (°C) 5,17,19,111,014,818,221,722,019,114,910,18,77,011,620,614,713,5
T. max. assoluta (°C) 24,225,227,033,034,838,041,340,538,034,029,326,026,034,841,338,041,3
T. min. assoluta (°C) −4,0−3,0−0,43,06,010,814,414,49,26,53,60,0−4,0−0,410,83,6−4,0
Precipitazioni (mm) 119,4107,487,872,054,932,416,922,562,8123,7130,4147,7374,5214,771,8316,9977,9
Giorni di pioggia 1210975322591013352172487

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Palmi.

Il primo insediamento avvenne nel 951 in seguito ad una scorreria dei pirati saraceni che, distruggendo la città di origine greca denominata Taureanum (corrispondente all'odierna frazione di Taureana di Palmi), costrinse la popolazione a cercare rifugio verso l'interno e, mentre una parte si stabilì a Seminara, Oppido Mamertina e Delianuova, un’altra parte diede origine alla città di Palmi in un fertile pianoro a metà distanza tra il mare e le montagne.

La "Cittadella", che è il rione più importante, fu colpita ancora nel corso dei secoli dai pirati saraceni fino a che, nel 1549 dopo l’ultima devastazione, il Duca di Seminara, Carlo Spinelli, decise di fortificarla. In questo modo la città assunse una forma rettangolare e fu circondata da mura, delle quali esistono ancora i resti della parte occidentale, ai cui estremi sorgevano quattro imponenti torri.

Indipendente da Seminara nel 1632, nel XVII secolo si sviluppò notevolmente grazie all'attività commerciale dei suoi abitanti e alla lungimiranza del marchese di Arena Andrea Concublet. Le mura ad est caddero a poco a poco per permettere l’aggancio ai nuovi agglomerati che venivano a formarsi in conseguenza dell'aumento di popolazione. Sempre nel XVII secolo il tessuto urbano si concentrò intorno ad un nodo principale formato dalla nuova "piazza del Mercato".

Nel XVIII secolo Palmi attraversò uno dei periodi più floridi della sua storia, fino al 1783, quando fu colpita da un terremoto che provocò 1400 morti. La ricostruzione della città avvenne seguendo parzialmente il Piano Regolatore redatto dall'ing. G. Cusiron.

Nel 1806, all'interno della provincia borbonica della Calabria Ulteriore Prima, Palmi venne posta a capoluogo di distretto (istituito con la legge 132 del 1806) il quale a sua volta era suddiviso in 9 circondari. Il circondario di Palmi comprendeva il comune di Gioja (l'odierna Gioia Tauro).

Nel 1860 avvenne lo sbarco di Giuseppe Garibaldi e della sua spedizione dei mille alla Marina di Palmi, e l'evento fece mettere in fuga il numeroso presidio borbonico presente in città. Con l'Unità d'Italia, il distretto di Palmi fu abrogato e la provincia della Calabria Ulteriore Prima diventò la nuova Provincia di Reggio Calabria, nella quale Palmi fu posta a capo del Circondario (istituito con Regio Decreto n. 3702 del 23 ottobre 1859).

Il terremoto del 1894 fu un evento sismico che colpì la Calabria meridionale alle ore 17.52, con epicentro storicamente individuato nella città di Palmi[12]. L'intesnità dell'evento, che rientra nel IX grado della scala Mercalli[13], comportò anche un violento maremoto che interessò perfino le coste campane, con maggiori danni che vi furono a Capo Pezzo verso Palmi[14]. Malgrado tanta potenza delle scosse e le grandi rovine che produsse, il numero dei morti fu solamente di 8 e 300 feriti. Ciò fu dovuto ad una circostanza che ha del miracoloso[15], in quanto tutta la popolazione era in strada per seguire la processione della Madonna del Carmine che, secondo la tradizione, dal 31 ottobre avrebbe pianto e mosso gli occhi.

Nel 1908 Palmi fu quasi totalmente distrutta dal violento terremoto del 28 dicembre che si abbatté su Sicilia e Calabria. Venne ricostruita su progetto dell’ing. Pucci che prevedeva lo sventramento del tessuto storico, con l'uso di uno schema geometrico che frantumava il tessuto e dilatava gli spazi. Il vecchio rione chiamato "Borgo" sparì definitivamente.

Il Circondario di Palmi venne soppresso nel 1927, con Regio Decreto n. 1 del 2 gennaio. Nel 1930 la parziale ricostruzione rese gradevole l'aspetto della città con l’uniformità delle volumetrie e con il gusto neoclassico dei nuovi edifici.

Dagli anni sessanta in poi, sotto l’impulso della speculazione edilizia, il volto della città venne alterato in termini sostanziali e il suo sviluppo cominciò ad orientarsi verso la collina a nord del vecchio centro storico, unendo quest'ultimo alla frazione Trodio.

Nel 1998, con Delibera del Cons. Provinciale n. 83 del 18 novembre, è stato istituito il Circondario della Piana, con sede a Palmi. La Delibera della Giunta Provinciale n. 273 del 16 ottobre 2008, stabilì l'organizzazione degli Uffici Multifunzioni e la rinomina del Circondario stesso in Circondario di Palmi.

Stemma e gonfalone

Lo stemma, come segno distintivo, ed il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del 9 marzo 1935 e trascritti nel libro araldico degli enti morali (art. 4 comma 1 dello Statuto comunale di Palmi)[16].

Stemma
File:Palmi-Stemma.png

All'art. 4 comma 2[17] dello Statuto comunale di Palmi viene descritto come segue:

«Lo stemma raffigura una palma in campo azzurro, è sormontato da una corona marchionale ed è contornato da bandiere catturate ai pirati barbareschi. Alla base sono disposti due cannoni che ricordano la Cittadella fortificata e munita di mura e, sotto di esse, a sinistra, è posto un fascio di verghe che simboleggia l'unità del popolo a difesa della città, mentre la testa di moro, disegnata a destra, rammenta l'uccisione di un capo corsaro avvenuta durante una delle incursioni subite dalla cittadina.»

Gonfalone
 

All'art. 4 comma 3[18] dello Statuto comunale di Palmi viene descritto come segue:

«Il gonfalone è costituito da un drappo di colore rosso cremisi riccamente adornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata d'argento "Comune di Palmi". Le parti di metallo ed i nastri sono argentati. L'asta verticale è ricoperta da velluto rosso cremisi con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolore sono frangiati d'argento.»

Monumenti e luoghi d'interesse

Monumenti

Fontana della Palma
Collocata al centro della piazza Giovanni Amendola ed a fianco del moderno tribunale, l'opera fu realizzata dell'architetto Jommi e dallo scultore Giuseppe Sutera riprendendo l'idea dell'antica "Fontana della Palma" (o "del mercato") che era collocata nell'attuale piazza I maggio fino al 1886. La fontana, realizzata in stile barocco del tipo berniniano moderno, fu inaugurata il 15 ottobre 1922. Nel 1977 fu emesso un francobollo che riproduceva la fontana nella serie "Fontane d'Italia"[19].
Fonte di San Rocco
Fontana collocata in piazza San Rocco, antistante l'omonima chiesa, e dedicata al santo di Montpellier. è stata realizzata nel 2010 dall'artista locale Maurizio Carnevali, su progetto dell'architetto Bagalà.
Mausoleo di Francesco Cilea
Opera realizzata dall'artista Michele Guerrisi e dall'architetto Nino Bagalà ed inaugurata nel 1962 quando fu traslata la salma dell'artista da Varazze a Palmi. Ubicato in piazza Francesco Pentimalli, il mausoleo è costituito da una parete in muratura a forma di anfiteatro sul quale sono disposti dei bassorilievi con raffigurazioni di scene del mito di Orfeo ed Euridice, il tutto attorno ad una scultura bronzea che rappresenta una musa. Il mausoleo contiene una cripta decorata da mosaici contenente le spoglie dell'artista e della sua compagna. Durante i lavori venne demolito un antico monumento cittadino, cioè la Torre dell'Orologio, e fu sbancata parte della collina sottostante il rione Spirito Santo.
Monumento ai Caduti di Palmi
Inaugurato il 10 giugno 1932 in piazza Municipio, con una cerimonia alla quale parteciparono i Principi di Piemonte Umberto di Savoia e Maria José del Belgio, il monumento è opera dell'artista Michele Guerrisi. Il monumento è costituito da un gruppo scultoreo con base in blocchi di granito a forma di croce greca, sui quali sorgono due gruppi di figure in bronzo. Il primo gruppo è formato da un soldato ed un fante. Il secondo gruppo è rappresentato da due madri unite nel dolore e nella fede. Alle loro spalle vi sono due colonne di marmo bianco di Carrara. Alla base delle colonne sono incisi i nomi dei 203 cittadini di Palmi caduti durante la Grande Guerra.
Monumento a San Francesco d'Assisi
La scultura bronzea, ubicata in via Bruno Buozzi ed inaugurata il 20 dicembre 1987, è stata realizzata dall'artista Susan Loeb Luppino, per conto della Sovraintendenza per i beni storici. La statua, collocata su di una base in pietra e marmo con intorno una fontana ed un piccolo giardino, rappresenta il santo con le braccia aperte in segno di protezione verso la città, essendo la stessa collocata in un luogo panoramico da cui si può ammirare il centro cittadino e il Mar Tirreno.
Obelisco alla Madonna del Carmine
Alta stele di granito, ubicata in piazza del Carmine, sulla cui cima vi è collocata una statua in bronzo della Madonna del Carmine, realizzata dalla ditta Attilio De Luca di Napoli ed inaugurata l'8 maggio 1983 in concomitanza con il bicentenario del terremoto del 1783. La stele fu squadrata da maestri d'arte locali guidati da Antonio Romeo.

Inoltre in piazza del Carmine ed in piazza Matteotti sono collocate due colonne di marmo, reperti storici provenienti dai ruderi dell'antica Tauriana.

Architetture religiose

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di Palmi.
 
La Concattedrale di San Nicola
 
La chiesa dell'Immacolata e di San Rocco
Concattedrale di San Nicola
La chiesa Madre di San Nicola è il duomo della città, nonché concattedrale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. L'edificio, realizzato nel 1932 antistante l'omonima piazza Duomo, è in stile romanico ed al suo interno conserva un quadro del XVIII secolo della Madonna della Sacra Lettera, nonché la reliquia del Sacro Capello. Il complesso parrocchiale è costituito inoltre dalla Torre civica, dall'auditorium "Salone Pio X", dal centro socio-riabilitativo e casa protetta "Emmaus" e dagli uffici della curia vescovile.
Chiesa di Maria Santissima del Soccorso
Chiesa parrocchiale, ricostruita in stile barocco nel 1788 e rimaneggiata nel XX secolo, sorge antistante l'omonima piazzetta. Al suo interno è collocata, nell'edicola dell'altare maggiore, l'omonima statua della Madonna del Soccorso databile al XVIII secolo.
Chiesa di Maria Santissima del Rosario
Chiesa parrocchiale realizzata nel 1937 ed ubicata in via Galluppi, nella parte alta del centro cittadino. L'edificio è collegato ad un complesso parrocchiale costituito da un convento dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali ed ai locali della Charitas. Al suo interno è costodita la venerata statua di Sant'Antonio.
Chiesa Santa Famiglia
Moderna chiesa parrocchiale realizzata nel 2005, nella periferia cittadina, lungo la Strada statale 18 Tirrena Inferiore. Il complesso parrocchiale è stato progettato dagli architetti Flavio Bruna, Aimaro Isola e Saverio Isola ed è un esempio di architettura moderna. A lato della chiesa sorge il quandrangolare campanile e nei locali sottostanti vi è l'auditorium "Rocco Iaria".
Chiesa di Maria Santissima Immacolata e San Rocco
Chiesa moderna realizzata nel 1952, con campanile e cupola quadrangolare, antistante la piazza San Rocco nel luogo ove anticamente sorgevano le due chiese distinte dell'Immacolata e del santo di Montpellier. Al suo interno sono collocate le statue, molto venerate dalla popolazione, di San Rocco e dell'Immacolata Concezione.
Santuario di Maria Santissima del Carmelo
Chiesa catalogata tra i beni vincolati della Regione Calabria (Decreto Ministeriale 363 del 12 novembre 2009[20]) per le bellezze artistiche che conserva al suo interno. L'edificio, ricostruito a seguito del terremoto del 1908, al suo interno custodisce la miracolosa statua della Madonna del Carmine databile al XVIII secolo. Annesso al santuario vi è un convento dell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo.
Chiesa del Santissimo Crocifisso
Luogo di culto più antico del centro storico ed ubicato nella piazzetta dell'Annunziata del rione Cittdella, risulta vincolato quale "bene di interesse storico artistico" dal Decreto Ministeriale n. 1012 del 30 novembre 2011 del Ministero dei Beni Culturali. Al suo interno vi è collocato un pregevole Crocifisso ligneo del XVII secolo, realizzato probabilmente da fra' Umile da Petralia e segnalato nell'"Inventario degli Oggetti d'Arte d'Italia"[21].
Chiesa di San Fantino
Moderna chiesa parrocchiale di Taureana di Palmi realizzata nel 1953 in via del Mare, al suo interno conserva l'immagine della Madonna dell'Alto Mare ed una icona di San Fantino.
Chiesetta dell'Adorazione
La chiesa dell'Adorazione, nota anche come "Oratorio" e realizzata nel 1966 nel luogo ove era ubicato l'antico luogo di culto, sorge nel centro cittadino in via Antonio Gramsci e conserva al suo interno un dipinto della Madonna del Rosario.
Chiesa del Sacro Cuore di Maria
Chiesa della frazione di Pietrenere, consacrata il 28 luglio 1977, che al suo interno custodisce una statua del XVII secolo del Cuore Immacolato di Maria.
Chiesa di Sant'Elia
Chiesa che sorge sulla sommità dell'omonimo monte dal 1958, nell'area dove fin dall'anno 884 vi sono stati vari luoghi di culto con conventi annessi, tra i quali una chiesa costruita da Sant'Elia lo Juniore.
Chiesetta di San Domenico
Chiesetta di San Marco
Chiesetta di San Giuseppe

Nel passato vi furono altri luoghi di culto a Palmi che, a seguito di terremoti, incendi o scorrerie di pirati saraceni, furono demoliti e mai più ricostruiti.

Architetture militari

Torre Saracena
Torre di avvistamento costiera risalente al XVI secolo[22]. Fu costruita, nel 1565, dal duca Carlo Spinelli nell'ambito della riedificazione di Palmi a seguito della distruzione del 1549 dai pirati saraceni. Era chiamata anticamente "Torre di Pietrenere" per distinguerla dall'altra torre saracena detta di "San Francesco". La torre è tutelata tramite notifica del 16 agosto 1913[23].
Fortino di Pietrenere
Il fortino di Pietrenere fu progettato dai francesi durante il periodo di Gioacchino Murat, ad inizio del XIX secolo. Nel progetto doveva essere collegato ad una batteria di cannoni collocati vicino ad una torre. La struttura non venne completata in quanto i borboni ripresero il comando del Regno di Napoli.
Torre quadrangolare
La torre quandrangolare sorge in corrispondenza dell'antico borgo della Cittadella ed è una torre facente parte della cinta muraria cittadina, del XVI secolo, andata distrutta. Attualmente è in attesa di decreto di vincolo di tutela.

Ville e Palazzi

Palazzo Ambesi Impiombato
Edificio in stile nazionalista su due livelli. Progettato dall'architetto Marcello Piacentini, fu realizzato all'inizio del XX secolo[24].
Palazzo Bovi
Imponente palazzo a due piani, con mura rosse e aperture in marmo bianco. Vi nacque il musicista palmese Nicola Antonio Manfroce[25].
Palazzo degli Uffici
L'immobile sorge in piazza Amendola ed ospita l'Agenzia delle Entrate. L'edificio risulta essere un complesso architettonico di particolare interesse storico eseguito agli inizi del XX secolo da maestranze provinciali molto qualificate. Il palazzo, avente pianta rettangolare, propone una costruzione massiccia ed equilibrata che evidenzia la sua funzione pubblica di marcata derivazione classica. È catalogato nell'elenco dei "luoghi della cultura" del Ministero per i Beni Culturali[26].
Palazzo della Caserma dei Carabinieri
Ubicato in via Stefano Condello, l'edificio è particolarmente importante in quanto costituisce una significativa testimonianza di architettura d'impianto neoclassico, nonché modello di tipologia edilizia tipica degli edifici pubblici realizzati nella Provincia di Reggio Calabria. Contrassegnato da elementi decorativi frutto della manualità di maestranze provinciali qualificate, l'immobile risulta tra i beni vincolati della Regione Calabria a seguito di Decreto Ministeriale n. 15 del 20 febbraio 2004[27] ed è catalogato nell'elenco dei "luoghi della cultura" del Ministero per i Beni Culturali[28].
Palazzo Mezzatesta
Palazzo ubicato all'inizio del corso Giuseppe Garibaldi ed uscito malconcio dai numerosi terremoti che hanno colpito la città tra l'inizio dell'ottocento e l'inizio del novecento, presenta sulla facciata principale un'edicola con una riproduzione della Madonna del Carmelo, a ricordo dell'evento del terremoto del 16 novembre 1894[29].
Palazzo Rossi
Antico edificio su due livelli in stile liberty. Lo scrittore palmese Leonida Repaci ambientò nel palazzo un suo romanzo[30].
Palazzo San Nicola
Il palazzo, sede attuale del municipio di Palmi, sorge di fronte l'omonima Concattedrale con ingresso dall'antistante piazza Municipio. L'edificio, progettato nel 1915 dall'arch. Vittorio Alberto Storchi[31] ed avente pianta regolare con forma ad "U", è costituito da due piani fuori terra e da un resede tergale usato tra l'altro per alcune manifestazioni legate alla festa della Varia di Palmi.
 
La Villa comunale Giuseppe Mazzini, nel centro cittadino, vista dal Monte Sant'Elia
 
Spiaggia della Tonnara di Palmi, Scoglio dell'Ulivo
 
Vista delle "tre croci" sulla cima Monte Sant'Elia
Villa Pietrosa
Chiamata anche "Villa Repaci", in quanto appartenuta all'omonimo scrittore, la villa fu ristrutturata nel 2008 dal Comune di Palmi (attuale proprietario) tramite concorso finalizzato al recupero, valorizzazione e riqualificazione dell'immobile[32]. Dal 2010 ospita l'Osservatorio regionale per il paesaggio della Regione Calabria.

Parchi e giardini

Villa comunale Giuseppe Mazzini
Parco pubblico che sorge nel centro storico cittadino, tra la via Roma e la via Toselli, e rientra nell'elenco dei Monumenti nazionali. Nel 1927 fu stato emanato un decreto di vincolo per "scene panoramiche che da quel luogo si godono"[33].
Parco della Civiltà Contadina
Parco pubblico realizzato ad inizio anni novanta in via Felice Battaglia (rione San Giorgio) ed attualmente non aperto al pubblico in attesa di finanziamenti che portino all'ultimazione di alcuni lavori.

Luoghi di Interesse

Scoglio dell'Ulivo
Lo Scoglio dell'Ulivo (in dialetto palmese chiamato "A Luvareddhra") è uno scoglio posto in località Tonnara di Palmi a pochi metri dalla costa, ma non legato ad essa, sulla cui sommità è cresciuto nei secoli passati un olivo.
Lungomare Costa Viola
Principale via della Tonnara di Palmi, su cui affacciano alcuni lidi e stabilimenti balneari. Il Lungomare Costa Viola collega lo Scoglio dell'Ulivo con il Lungomare Donna Canfora della frazione Pietrenere, costeggiando il Porto di Palmi.
Spiaggia della Marinella
Spiaggia di ghiaia bianca, collocata nell'omonimo borgo marinaro, che risulta sovrastata dal bastione montuoso del Monte Sant'Elia. La strada di accesso è formata da svariati tornanti posti ad eliminare il dislivello tra la spiaggia della frazione e il terrazzo su cui sorge il centro cittadino di Palmi.
Belvedere Managò
Sorge sulla sommità del Monte Sant'Elia, di fronte alla Chiesa dedicata all'omonimo santo. Da qui è possibile ammirare tutta la costa tirrenica da Capo Vaticano allo Stretto di Messina, il Mar Tirreno, le Isole Eolie ed il vulcano Etna. Nell'affaccio dal quale è visibile la sottostante città di Palmi, sono collocate tre croci bianche a ricordo del monte calvario, sul quale Gesù fu crocifisso.

Archeologia

Parco Archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo"
Inaugurato il 17 settembre 2011[34] e costituito con fondi Apq dei beni Culturali della Regione Calabria destinati alla Soprintendenza e alla Provincia di Reggio di Calabria[35], per gli scavi archeologici iniziati nel 1995 nella zona in cui sorgeva l'antica Taureanum. Intitolato allo storico locale Antonio De Salvo, all'interno del parco, oltre alla Torre Saracena, sono evidenziabili:
  • un edificio per spettacoli (anfiteatro), avente all'epoca una capacità per oltre 3.000 spettatori[36];
  • una strada romana, che conduceva alla via Popilia[37];
  • un santuario romano, conosciuto da tutti come la casa di Donna Canfora[38];
  • la Casa del mosaico, all'interno degli scavi della Tauriana definita "brettia" (I secolo a.C.) [39];
  • un quartiere abitativo, nel quale ai lati della strada, è possibile leggere la sovrapposizione delle strutture romane su quelle brettie[40];
  • il villaggio protostorico, con capanne risalenti all'età del bronzo, attive per circa mille anni, a partire da 4.000 anni fa[41].
Tempio di San Fantino
Complesso monastico medioevale, del 1552, che sorge in località Taureana di Palmi nel largo Conte Pietro Antonio Spinelli e costituito dall'antica chiesa, da monasteri annessi, da alcune tombe e dalla cripta contenente le spoglie di San Fantino (santo più antico della Calabria).
Grotte di Pignarelle (o di Tarditi)
Insediamento rupestre di origine monastica bizantina. Sorge vicino il rione Macello-Pignarelle ed il complesso è formato da alcune grotte, delle quali la maggiore risulta avere una forma di basilica a tre navate (con corridoi laterali che formano un incrocio a forma di croce greca), con alcuni cunicoli. Il complesso monastico, conservato dal punto di vista architettonico nonostante alcuni crolli, è senza dubbio unico nel suo genere in tutta Italia[42][43].
Grotta di Trachina
Denominata anche grotta della Petrosa, è una cavità (avente due ingressi distinti) formata da un unico grande ambiente ipogeo nel quale vi è stata una frequentazione umana dall'età del Bronzo fino al VI secolo a.C., come dimostrato dalle ceramiche rinvenute nelle ricerche effettuate. Risulta raggiungibile da un sottostante sterrato carreggiabile, che segue più o meno parallelamente il tracciato della vicina Ferrovia Tirrenica Meridionale[44].

Piazze e vie

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stradario di Palmi.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[45]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti a Palmi erano 796, pari al 4,10% del totale dei residenti.[46]Di questi, 464 (2,39%) erano cittadini stranieri comunitari mentre 332 (1,71%) erano cittadini extracomunitari. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Religione

Palmi è, dal 1979, sede vescovile della Chiesa cattolica: la diocesi di Oppido Mamertina-Palmi comprende i 33 comuni della Piana di Gioia Tauro. Lo Statuto comunale riconosce san Nicola di Bari quale patrono della città, "a salvaguardia delle radici cristiane della propria comunità[47] Va segnalato inoltre che, con decreto del 12 settembre 1733, la Sacra Congregazione dei riti elesse Maria Santissima della Sacra Lettera a patrona della città e che la devozione popolare, nel corso dei secoli, ha eletto San Rocco quale compatrono e protettore.

Il territorio comunale è suddiviso in 5 parrocchie[48]: San Nicola vescovo, Maria Santissima del Soccorso, Maria Santissima del Rosario, Santa Famiglia e San Fantino. In città sono presenti inoltre quattro confraternite religiose cattoliche[49]:

  • Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Soccorso;
  • Maria Santissima del Rosario di Pompei;
  • Nobile Congrega di Maria Santissima del Monte Carmelo;
  • Venerabile Congrega di Maria Santissima Immacolata e del glorioso San Rocco.

Istituzioni, Enti e Associazioni

Palmi è il principale centro amministrativo della Piana di Gioia Tauro. Nel territorio comunale hanno sede molti uffici, enti e istituzioni di decentramento dello stato.

Circondario Amministrativo

L'attuale Servizio Multifunzione decentrato di Palmi (fino al 2011 chiamato Circondario di Palmi) fu istituito, col nome di "Circondario della Piana", con Delibera del Cons. Provinciale n. 83 del 18 novembre 1998 ("Istituzione Circondari e relativo regolamento" con il Circondario della Locride e il Circondario dello Stretto). La Delibera della Giunta Provinciale n. 273 del 16 ottobre 2008, stabilì l'organizzazione degli Uffici Multifunzioni e la rinomina dei Circondari della Piana e della Locride in Circondari di Palmi e Locri. La sede è ubicata presso l'Istituto Agrario, in via Antonio Altomonte (quartiere Trodio). I comuni che rientrano nel S.M.D. di Palmi, corrispondono ai 33 comuni della Piana di Gioia Tauro. Le funzioni attribuite all'ente, dalla provincia di Reggio Calabria, sono le seguenti: Albo, URP, Protocollo, Formazione Professionale, Agricoltura, Attività produttive, Caccia e Pesca, Turismo, Trasporti, Viabilità, Edilizia e Concessioni.

Circondario Giudiziario

Palmi è sede di circondario giudiziario, nel cui territorio ricadono i 33 comuni della Piana. Il Circondario Giudiziario di Palmi rientra, con quello di Locri, nel distretto della Corte d'appello di Reggio Calabria. La data d'istituzione del Tribunale di Palmi è del 25 settembre 1862, con Regio Decreto n. 837[50]. Ha una sezione staccata nel comune di Cinquefrondi.

Le strutture del circondario giudiziario sono le seguenti: Nuovo Palazzo di Giustizia, Vecchio Tribunale, Sezione di PIG[51], Casa circondariale, Giudice di Pace.

Forze dell'Ordine

Palmi è sede delle seguenti strutture di Forze Armate:

  • Caserma dei Carabinieri
  • Compagnia della Guardia di Finanza
  • Caserma della Polizia Stradale "Paolo Vinci"
  • Caserma della Polizia Penitenziaria
  • Distaccamento dei Vigili del Fuoco
  • Protezione Civile [52]
  • Delegazione di spiaggia, struttura della Guardia Costiera[53]

Istruzione

A Palmi sono ubicati diversi istituti d'istruzione superiore che ne fanno il maggior polo scolastico della provincia dopo il capoluogo, con 6000 studenti e 8 scuole[54] con un alto tasso di pendolarismo dai centri del Distretto Scolastico n. 34, di cui Palmi è sede, che comprendente i seguenti comuni: Palmi, Cosoleto, Delianuova, Gioia Tauro, Melicuccà, Rizziconi, San Procopio, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Scido, Seminara, Sinopoli. Gli Istituti d'Istruzione secondaria sono il Liceo Artistico "Michele Guerrisi", l'Istituto Tecnico Agrario "Giuseppe Ferraris", l'Istituto d'Istruzione Superiore "Nicola Pizi", l'Istituto Magistrale "Corrado Alvaro", l'Istituto Tecnico Commerciale "Luigi Einaudi", l'Istituto di Stato di Industria e Artigianato, l'Istituto Tecnico Commerciale "Giovanni Pascoli", la Scuola superiore di Psicologia Applicata "G. Sergi",[55] e l'Istituto Professionale Statale di Architettura.[56]

Università

Dal 2011 è presente a Palmi un polo didattico dell'Università degli Studi Niccolò Cusano[57], formato dalla Uni.Te.Cal. (Università telematica Calabrese) con sede in via Antonio Altomonte[58], nella quale sono attivi i corsi di laurea in:

Sanità

Sull'esistenza di strutture ospedialiere a Palmi, si ha conoscenza sin dal 1667. A quel tempo si nota come vi fosse un "Ospitio Ecc.mi D.ni Marchionis Arenae", forse perché avviato per volere del feudatario Andrea Concublet, mentre successivamente fu sempre chiamato "Hospitio publico" oppure semplice "Diversorio".[59] Nel XIX secolo un ospedale vi era nel rione Spirito Santo mentre, nello scorso secolo, fu in attività fino agli anni sessanta l'ospedale "Regina Margherita" nel rione San Francesco.

Fino all'11 maggio 2007, Palmi era sede dell'Azienda Sanitaria Locale n. 10, che comprendeva 30 dei 33 comuni della Piana. In tale data, l'azienda fu accorpata con l'ASL n. 11 di Reggio Calabria per creare la nuova Azienda Sanitaria Provinciale n. 5[60]. Attualmente, all'interno dell'ASP 5, Palmi è sede del Distretto sanitario Tirrenico, che comprende i 30 comuni della Piana che rientravano nell'ambito della vecchia ASL 10 di Palmi[61].

Le strutture sanitarie attualmente presenti in città sono le seguenti:

  • Ospedale Francesco Pentimalli, fu inaugurato il 10 luglio 1969 ed è ubicato in via Bruno Buozzi. La struttura, costituita da 5 piani fuori terra, agli inizi era dotata di tutti i reparti ospedalieri, che ne facevano l'ospedale più grande della Piana. Attualmente sono rimasti pochi reparti, tra cui l'unico centro iperbarico pubblico della Calabria[62].

Le strutture sanitarie in progetto in città sono le seguenti:

  • Nuovo ospedale della Piana, il Piano di rientro (Delibera della Giunta Regionale del 30 dicembre 2009 della Regione Calabria), per ovviare al decifit sanitario regionale, ha prospettato la creazione di un nuovo ospedale di riferimento nella Piana, con oltre 300 posti letto, e la chiusura delle attuali strutture ospedaliere presenti nella stessa[63]. La scelta dell'ubicazione del nuovo ospedale è ricaduta su Palmi,[64] nei terreni adiacenti all'Istituto Agrario in località Trodio, in quanto l'area è già di proprietà pubblica e la sua collocazione strategica risulterebbe facilmente raggiungibile dalla fascia costiera e dai centri minori dell'entroterra. Il costo dell'opera è stimato in 150 milioni di euro.[65]

Altri Enti pubblici o privati di pubblico interesse

Cultura

Musei

Il complesso museale della Casa della Cultura "Leonida Repaci", sorge in via Felice Battaglia nel quartiere San Giorgio. La sua costruzione iniziò nel 1968 per volontà dell'amm.ne comunale del tempo e sotto gli auspici dell'on. Giacomo Mancini, allora ministro dei Lavori Pubblici. La Casa della Cultura venne inaugurata il 17 gennaio 1982[74] ed intitolata allo scrittore palmese Leonida Repaci nel novembre del 1984[75].

La struttura ha una superficie di oltre 2.000 m² ed al suo interno è presente un moderno Auditorium nel quale vengono svolti convegni e riunioni. La sua costruzione fu finanziata dall'Assessorato ai LL.PP. della Regione Calabria, progettata da tecnici del Provveditorato delle Opere Pubbliche di Catanzaro e realizzata da maestranze reggine. Nella Casa della Cultura "Leonida Repaci" hanno sede:

Biblioteca comunale "Domenico Topa"
Biblioteca fondata nel 1890, divisa in 9 sezioni ed avente oltre 120.000 volumi, è specializzata in storia e letteratura della Calabria con particolare riferimento al XVI secolo, XVII secolo e XVIII secolo.
Museo Etnografico "Raffaele Corso"
Museo di storia con un'ampia collezione di maschere apotropaiche e di conocchie manufatte. E' stato riconosciuto di importanza internazionale dall'UNESCO[76].
Antiquarium "Nicola De Rosa"
Antiquarium contenente materiale proveniente dall'antica Tauriana ed oggetti ritrovati sui fondali del mare lungo la costa viola tra i quali capitelli ionici e corinzi, urne cinerarie, lucerne, iscrizioni funerarie, ancore, monete, statuette in marmo, e anfore.
Museo Musicale "Francesco Cilea e Nicola Manfroce"
Museo che raccoglie numerosi documenti dei due grandi artisti di Palmi, tra cui spartiti, manoscritti, schizzi e bozzetti per la scena, epistolari con circa cinquemila lettere.
Gipsoteca "Michele Guerrisi"
Gipsoteca che accoglie i calchi in gesso delle opere dello scultore Michele Guerrisi, i cui bronzi sono in tutto il mondo, e diversi acquerelli dello stesso offerti dalla moglie Marta Rempte. Inoltre vi si possono osservare le sculture di Francesco Jerace e Alessandro Monteleone.
Pinacoteca "Leonida ed Albertina Repaci"
Pinacoteca con decine di opere di grandi maestri della pittura tra cui Édouard Manet, Tintoretto, Amedeo Modigliani, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso ecc. donate dallo scrittore Leonida Repaci e dalla moglie Albertina alla città. La preziosa collezione donata dallo scrittore al comune è, ad oggi, una delle più importanti pinacoteche d'arte moderna e contemporanea dell'Italia meridionale[77]

Teatri

Palmi Anfiteatro
Struttura stata inaugurata nel 2000, sorge in località Motta su di un terrazzo dal quale è ammirabile lo stretto ed i centri di Scilla e Bagnara Calabra. Negli ultimi anni svolge un ruolo primario nella gamma di eventi dell'estate palmese con spettacoli e serate con personaggi (attori, ballerini, comici ecc.) dello spettacolo italiano e internazionale all'interno del "Magna Grecia Teatro Festival", rassegna teatrale itinerante.
Cinema Teatro Sciarrone
Struttura ubicata in via Rocco Pugliese, attualmente è chiusa in attesa di essere ristrutturata da parte dell'Amministrazione Comunale tramite i finanziamenti della Regione Calabria per i "progetti integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei centri storici"[78].

Nel passato a Palmi furono presenti alcuni cinema e teatri di notevole importanza a livello provinciale per l'architettura degli edifici. i più importanti erano:

Inoltre, a Palmi, aveva sede l'Accademia d'Arte Drammatica della Calabria, chiusa nel 2009 per mancanza di fondi da parte dell'amministrazione regionale.

Media e Spettacolo

Media

 
Quotidiano
Quotidiani
 
Rivista
Riviste
 
Televisore
Radio
  • Madre Terra News
  • La Piana
  • Radio King International (90.00 MHz)

In passato nella città di Palmi sono state aperte molte radio private, tra le quali va citata "Radio Antenna Sud", ed una emittente tv.

Spettacoli Tv

Nel 1977 Palmi è stata una delle tre sedi[79], in Calabria, della finale del concorso di bellezza di Miss Italia che ha visto come vincitrice l'attrice Anna Kanakis.

Inoltre la città è da sempre, per le sue bellezze naturali, per le sue tradizioni e per i suoi eventi, oggetto di documentari e/o servizi di programmi di reti nazionali, come ad esempio: Unomattina (Rai 1, servizio sulla festa di San Rocco nel 2009 e servizio sull'evento "La notte dei sospiri" nel 2011), Linea Blu (Rai 1, servizio sul relitto della Motonave Viminale nel 2000 e servizio sulla pesca del pesce spada nel 2003), Tg2 (Rai 2, "le meraviglie di Palmi" nel 2011), Due passi in Italia (Rai 2, puntata trasmessa da Palmi nel 2011), Geo & Geo (Rai 3, servizio sulla Varia di Palmi nel 2009) Gentes (Rete 4, servizio sulla festa di San Rocco nel 2005 e sulla Varia di Palmi nel 2006) ecc.

Cinema

Film e serie Tv ambientati a Palmi:

 
La Varia nel centro di Palmi svolta il 31 agosto 2008
 
La processione di San Rocco in via del Concordato

Eventi

Eventi religiosi

A Palmi vengono celebrate molte festività cattoliche, tutte tramandate nel corso dei secoli, le quali vengono annualmente svolte mantenendo le stesse tradizioni e usanze del passato. Due di queste feste, la festa di San Rocco e la festa della Varia, sono state catalogate quale "patrimonio immateriale" d'Italia dall'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia. Per la Varia inoltre è stato avviato, con altre 4 feste religiose italiane, il procedimento di riconoscimento da parte dell'UNESCO per l'inserimento dell'evento nella lista dei beni da tutelare quali "patrimonio dell'umanità".[80]

L'elenco delle feste religiose celebrate nel centro cittadino è il seguente:

Nelle frazioni sono celebrate le seguenti festività cattoliche:

Altri eventi

Di seguito viene riportato l'elenco di altre manifestazione o eventi, regolarmente svolti a Palmi:

  • Premio Palmi (nome con cui è conosciuto il Il "Premio Letterario Internazionale Città di Palmi"), è un riconoscimento che viene assegnato annualmente dal 1995 ed è organizzato dall'assessorato comunale alla cultura. Il premio prevede 5 sezioni, 4 delle quali intitolate a palmesi celebri: narrativa "Leonida Repaci"; saggistica "Antonio Altomonte"; poesia "Ermelinda Oliva" (sezione istituita dal 2004); giornalismo "Domenico Zappone" ed internazionale "I Sud del Mondo"[81].
  • Sfilata dei Giganti, i Giganti Mata e Grifone sono enormi figure di cartapesta che girano per le vie cittadine al ritmo di tamburi annualmente il 3 maggio (Festa del Crocifisso), l'8 dicembre (Festa dell'Immacolata) e nei tre giorni che precedono le feste della Madonna del Soccorso, di San Rocco e della Varia di Palmi.
  • Concorso Musicale Nazionale Francesco Cilea, l'evento è organizzato dall'Associazione Amici della Musica[82].
  • Ottava di Carnevale, evento svolto per le vie cittadine la domenica seguente il Mercoledì delle Ceneri ed organizzato dall'Associazione "Per Palmi".
  • Fiera di San Rocco, evento legato alla festa di San Rocco che coinvolge il centro storico, nei giorni dal 10 agosto al 18 agosto, con bancarelle di venditori ambulanti.
  • Magna Grecia Teatro Festival, rassegna teatrale itinerante organizzata dalla Regione Calabria, nel periodo estivo (luglio-agosto), che viene svolta nei principali anfiteatri della regione, tra i quali il Palmi Anfiteatro in località Motta[83].

Gastronomia

La gastronomia di Palmi affonda le sue radici nella tradizione mediterranea, ma offre anche note speziate e agrodolci tipiche della cucina spagnola[84]. Tra i piatti tipici della cucina palmese vi sono:

Come primo piatto vi è la Struncatura alla parmisana, piatto formato da "struncatura" (pasta costituita da grano duro e farine integrali riconosciuta tra i Prodotti agroalimentari tradizionali calabresi) cucinata in padella con aglio, alici, peperoncino piccante, pangrattato ed olio extravergine d'oliva[85].

Tra i secondi piatti vi è il Pesce spada alla ghiotta, pesce spada farcito con mollica, capperi, olive e pepe nero talvolta condito anche con uvetta e pinoli e poi cotto a vapore o condito con le salse più diverse e saporite a base di pomodori e capperi, o di aglio e peperoncino[86] ed il Pesce spada in salmoriglio, pesce spada grigliato e condito con "salmoriglio" (salsetta di origine spagnola a base di olio, limone, aglio, sale, pepe nero, prezzemolo e origano) ed infarinato in tegame[86].

Infine come dolci vi è lo 'Nzuddu, biscotto preparato con latte, miele e mandorle e venduto nelle bancarelle presenti nelle vie del centro cittadino durante la fiera di San Rocco[87] ed i Cuddhureddi, dolce tipico di Pasqua formato da farina di grano e zucchero con la caratteristica unica di questo dolce di avere inserite all'interno delle uova sode (in numero dispari) quale segno della rinascita. La preparazione di questi ultimi avviene intrecciando, a forma di cerchio, due cilindri di pasta[88].

 
Ritratto di Francesco Cilea

Personalità legate a Palmi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Personalità legate a Palmi.

Sono numerose le personalità che a Palmi sono nate, hanno vissuto oppure hanno stabilito dei saldi rapporti con la città. Tra queste, vanno segnalate personalità conosciute a livello nazionale quali Francesco Cilea, Nicola Antonio Manfroce, Leonida Repaci, Antonio Altomonte, Felice Battaglia, Francesco Antonio Rèpaci, Giovanni Semerano. Inoltre nel territorio comunale di Palmi, prima della sua fondazione, sono nati o hanno vissuto nell'antica Tauriana e sul Monte Aulinas, anche personalità venerate quali santi dalla Chiesa cattolica, come ad esempio san Fantino il Vecchio, san Fantino il Giovane, sant'Elia lo Juniore e san Filarete.

Geografia antropica

Urbanistica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Urbanistica di Palmi.

Frazioni

Di seguito viene riportato l'elenco delle frazioni, contrade e località, costituenti centri abitanti a sé stanti rispetto al centro abitato principale:

Quartieri

 
Vista del centro storico cittadino dal sentiero del Tracciolino
 
Vista del rione Cittadella dal sentiero del Tracciolino con, sullo sfondo, il Mar Tirreno

Di seguito viene riportato l'elenco dei quartieri e rioni del centro abitato di Palmi, comprese le contrade e località anticamente costituenti centri storici minori e oramai inglobate dal centro principale in un unico agglomerato urbano:

  • Affaccio;
  • Centro Storico;
  • Cittadella;
  • Calvario;
  • Cola di Reggio;
  • Rione Palumbo;
  • Croce Rossa;
  • Ferrobeton;
  • Contrada Garanta;
  • Palmara;
  • Rione Ajossa;
  • Rione Impiombato;
  • Rione Mauro;
  • Rione Pille;
  • Rione Saffioti;
  • Contrada San Gaetano;
  • San Giorgio;
  • Contrada San Leonardo;
  • Spirito Santo;
  • Trodio;
  • Zona "167".

Area Urbana

Lo studio dell'area urbana di Palmi, effettuato dalla Provincia di Reggio Calabria tramite il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, individua oltre i confini comunali un primo "anello" di area urbana formato dall'unione dei comuni di Palmi e Seminara con le relative frazioni Barritteri e Sant'Anna di Seminara (popolazione 22.700 abitanti circa) in quanto "Palmi e Seminara presentano caratteri di continuità e di contiguità territoriale, oltre ad una consolidata tradizione di flussi di servizio".[89]

Secondo uno studio condotto invece da Cityrailways[90] sugli urbanismi italiani, l'area urbana (distretto metropolitano) di Palmi, comprende i comuni di Bagnara Calabra, Melicuccà, San Procopio, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Seminara e Sinopoli per una popolazione totale di 42.535 abitanti.

Tornando ai dati del PTCP, Palmi risulta anche il principale polo di attrazione della mobilità da parte dei centri della Piana di Gioia Tauro (popolazione totale di oltre 170.000 abitanti), con una domanda di spostamento giornaliera attratta di oltre 10.000 persone per i motivi casa-lavoro, casa-scuole e casa-affari personali[91].

Economia

L'economia palmese è attiva soprattutto nel settore terziario, prevalentemente per la presenza di numerosi uffici pubblici.

Agricoltura

Le aree agricole interessano gran parte del territorio comunale. Le principali colture agrarie sono rappresentate da oliveti, seminativi, sistemi colturali complessi, vigneti e qualche agrumeto.

Gli oliveti

 
Oliveti tipici della zona

L'olivo è coltivato con metodi tradizionali e con impianti di recente realizzazione, secondo metodi intensivi. La varietà di olivo più rappresentate sono l'ottobratica e la sinopolese. Gli impianti di tipo tradizionale sono costituiti da sesti molto ampi, della misura di 10 x 10 m, e da piante secolari senza impianto di irrigazione[92].

A Palmi, come in tutto il resto della piana di Gioia Tauro-Palmi, l'olivicoltura rappresenta una sorta di "monumento ambientale" che molto contribuisce alla caratterizzazione e alla valorizzazione del territorio agrario circostante. Per la notevole importanza economica e sociale, la coltura dell'olivo è costantemente al centro dell'attenzione da parte degli olivicoltori, di politici, economisti e studiosi di scienze agronomiche, ambientali, sociali, antropologiche e geografiche, con la constatazione univoca che si è creato, nel corso dei secoli, in questo territorio un sistema olivicolo che, per le caratteristiche morfologiche e ambientali non comuni, è unico al mondo. Tale carattere di unicità è conferito dalla eccezionale età delle piante e, insieme, dalla fittezza della copertura vegetale; l'associazione di questi due fattori dà luogo a veri e propri "boschi di ulivi", nei quali si riscontrano alberi con altezze imponenti (15-20 metri) e sezioni al tronco di notevole superficie (estesa fino a 13 mq[93]).

 
Esempio di Olivo secolare

Lo scrittore Maxime Du Camp nelle memorie di un suo viaggio in Calabria del 1860, riportò: "prima di arrivare a Palmi entriamo in una foresta di olivi, quali non ho mai visto. L'olivo non è più olivo, è un albero fronzuto che spinge verso le nuvole i suoi rami vigorosi e sparge all'intorno un'ombra"[94]. Anche il Ministro dei Lavori Pubblici nel neonato Regno d’Italia, Stefano Jacini, descrisse nel dettaglio, in una relazione, la situazione del tempo in merito a tutti gli aspetti dell’olivicoltura, dalla coltivazione all'estrazione. Nella relazione è riportato che: "Gli oliveti sono la principale coltura della provincia. Questa pianta forma la coltivazione speciale del Circondario di Palmi, tanto da imprimergli un aspetto caratteristico ed interessante. Sono coltivate tre specie d'olivo: il selvatico, a frutto biennale piccolo e noccioluto, l’ottobratico a frutto annuale più grosso e di caduta precoce, e quello domestico che dà frutta mangerecce molto grosse, ma l’albero è piccolo e poco forte"[94].

Il cuore della produzione dell’olio era il trappeto (trapetum): una grossa pila di pietra sulla quale giravano una o più macine rotonde, fissate ad un asse verticale. La pasta di olive che si ricavava dallo schiacciamento veniva sottoposta a pressione liberando la parte liquida, ossia il miscuglio di olio ed acqua di vegetazione racchiuso nell’oliva. Lasciando riposare il liquido per qualche ora, l’olio, essendo più leggero dell’acqua saliva in superficie. Così era più facile raccoglierlo con attrezzi speciali.

Al centro del frantoio era posta la vera e propria macina, dove vi si svuotavano le olive per essere schiacciate e formare una pasta oleosa. Tra una pietra e l’altra, vi erano delle palettine che servivano a raccogliere e rimestare le olive dalla parte esterna della conca, e riversarle verso le pietre circolari. Oltre alle macine in pietra, la tecnica di molitura ha visto evolvere anche modalità di pressatura della pasta, passando dal torchio alla calabrese a quello alla genovese[94]. Il primo era costituito da una grossa trave orizzontale (pancone) attraversata da due viti filettate verticali incassate su plini, spesso in pietra. Le viti venivano avvitate da due "trappitari", si esercitava una pressione sui giunchi imbevuti che faceva fuoriuscire l’olio. Domenico Grimaldi, agronomo di fama internazionale, introdusse il trappeto alla genovese nel regno di Napoli e s'impegnò a modernizzare la coltura e la lavorazione dell’olio in tutto il territorio del Circondario di Palmi[94]. Appunto il torchio alla genovese era incastrato tra due grossi pilastri, spesso in pietra, si componeva di una madrevite fissa posta in alto il cui centro è trapassato da una vite mobile alla quale è incorporato uno zoccolo di forma troncoconica nel quale, a sua volta, erano praticati dei fori circolari che servivano ad infilare una stanga per stringere il torchio.Sotto lo zoccolo era posto un robusto asse di legno (pancone) che esercitava una pressione sui fiscoli incolonnati e ripieni di pasta di olive macinate[94].

Le altre colture

I seminativi interessano piccole superfici. Sono presenti alle quote più elevate, a circa 500 m, dove sono ubicati i piani "della Corona" e di "Sant'Elia". Si tratta di aree pianeggianti, dove oggi come nel passato si coltivano prevalentemente cereali, ortaggi, patate, fagioli ecc., tutti prodotti strettamente legati all’autoconsumo. Non sono infatti presenti aziende che praticano moduli intensivi, dato che le superfici interessate sono modeste. Questa categoria di uso del suolo assume grande significato, non tanto in termini di superficie quanto piuttosto dal punto di vista culturale e storico. In epoca passata le terre, sottratte al bosco, furono modellate attraverso la costruzione di muri a secco per poter essere più facilmente coltivate[92].

I Sistemi colturali complessi sono prevalentemente colture frutticole e orticole praticate alle quote più basse, in prossimità del mare[92].

I vigneti rivestono ad oggi un'importanza molto limitata. Ma tali appezzamenti rappresentano sicuramente la testimonianza di una coltura che un tempo era molto più diffusa. Le coltivazioni sono soprattutto nelle zone di mare, più precisamente al Lido di Palmi in contrada Scinà. In passato, infatti, era noto il vino che veniva imbottigliato a Palmi[92].

Industria

Sul territorio comunale sono presenti poche attività industriali a carattere sparso, e nella pianificazione urbanistica comunale non sono presenti aree destinate allo sviluppo industriale attuale o futuro.

Terziario

 
Spiaggia della Tonnara di Palmi, Scoglio dell'Ulivo

Il terziario è il principale traino dell'economia palmese, soprattutto per la presenza di uffici pubblici e privati quali ad esempio studi legali (in gran numero dovuti alla ubicazione in città del tribunale). Dal punto di vista del commercio, lo sviluppo di Palmi è servito da piccoli esercizi commerciali, soprattutto boutique dell'abbigliamento e del vestiario, bar e ristoranti, ubicati in gran parte nel centro storico tra il corso Giuseppe Garibaldi e la via Roma che ne fanno una sorta di "centro commerciale" naturale. Gli esercizi commerciali di media e grande distribuzione sorgono principalmente lungo la Strada statale 18 Tirrena Inferiore nella direttrice che porta verso Gioia Tauro. Peraltro il Piano Strutturale del Commercio, adottato nel 2003 dall'Amministrazione Comunale dell'epoca, prevede che le nuove attività commerciali di media e grande distribuzione debbano sorgere lungo la suddetta strada statale.

Turismo

Palmi è una delle principali mete turistiche della Provincia di Reggio Calabria per il mare. Nel 2010 Legambiente le ha assegnato due "Vele Blu"[95] ponendo la città al secondo posto per qualità delle spiagge, dopo Bagnara Calabra e a pari merito con Scilla, in tutta la costa tirrenica nel tratto compreso tra Tropea e lo Stretto. Inoltre Palmi è meta turistica per la moltitudine di eventi estivi che ogni anno l'Amministrazione Comunale programma soprattutto nel mese di agosto. Per quanto riguarda le infrastrutture, nel centro cittadino sorgono alcune importanti strutture alberghiere mentre sulle frazioni di mare (più precisamente a Taureana di Palmi ed al Lido di Palmi) sono ubicati vari alberghi, lidi, ristoranti e campeggi.

Infrastrutture e trasporti

Strade e autostrade

Autostrade

  •   Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. L'autostrada attraversa da nord a sud-est tutto il territorio comunale, dal ponte sul Fiume Petrace fino alla galleria "Santa Lucia" che conduce nel territorio comunale di Seminara, passando (tramite viadotto) anche parte del centro abitato di Palmi e più precisamente i quartieri di San Gaetano e Garanta. Il tracciato, nel comune di Palmi, è stato oggetto di cambiamenti all'interno dei lavori di ammodernamento dell'autostrada, che sono a tutt'oggi in fase di esecuzione e di ultimazione e che hanno creato ad esempio una nuova galleria denominata "San Filippo", che è stata realizzata sotto la collina dell'omonima frazione. Gli svincoli di Palmi sono due:
    • Svincolo di Palmi. Nel quartiere di San Gaetano.
    • Svincolo di Sant'Elia. Che ricade però nel comune di Seminara, in località Barritteri.

Strade Statali

  •   Strada statale 18 Tirrena Inferiore. La strada percorre anch'essa tutto il territorio comunale da nord a sud, dal ponte sul Fiume Petrace fino al confine comunale vicino al centro abitato di Barritteri (Seminara). Attraversa le frazioni di San Filippo, Cola di Reggio e il centro abitato di Palmi (quartieri San Leonardo, Trodio e parte alta del Rione Pille-Zona 167).

Strade Provinciali

Le strade provinciali che percorrono il territorio comunale sono le seguenti[96]:

  • SP 27 Palmi - Seminara. La strada percorre il centro abitato (quartieri Trodio e Garanta) partendo dalla scuola agraria fino al confine comunale con Seminara.
  • SP 32 Palmi - Taurianova. La strada percorre il centro abitato (quartieri Trodio e San Gaetano) partendo anch'essa dalla scuola agraria fino al confine comunale con Taurianova, attraversando la frazione Prato.

Ferrovie

Il territorio comunale è attraversato da n. 2 linee ferroviarie, costituite dalla tratta della Ferrovia Tirrenica Meridionale (Battipaglia-Reggio Calabria) gestita dalla RFI SpA, con le seguenti stazioni:

e dalla tratta Gioia Tauro - Palmi gestita dalle Ferrovie della Calabria, con le seguenti stazioni:

Trasporti urbani

La Piana Palmi Multiservizi è l'azienda trasporti pubblica del Comune, la cui sede è situata in posizione strategica sulla Strada statale 18 Tirrena Inferiore, nel quartiere di San Leonardo. Le linee ufficiale della PPM sono suddivise in Linee Urbane e Linee Extraurbane che collegano tra di loro i vari quartieri della città e tutte le principali frazioni.

Porti

  • Porto di Taureana di Palmi, è un porto turistico e scalo peschereccio della Costa Viola che sorge sul litorale del Lido di Palmi in località Tonnara. Il porto è di competenza, dal 2007, dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro[97]. Tecnicamente è un porto di II classe con un pescaggio di 10 metri circa e, pur essendo ancora da ultimare, il porto è stato progettato e costruito per offrire alla nautica da diporto ed alla pesca dei servizi di elevata qualità, che vanno dall'assistenza alla piccola cantieristica, al rifornimento ed alla ristorazione. In questo modo considerata anche la sua collocazione strategica rispetto alla portualità calabrese, una volta ultimati i lavori il porto potrà costituire, nelle intenzione della Regione Calabria, in chiave turistica una porta sul territorio della Piana, sulla fascia pre-aspromontana e sull'intera Provincia di Reggio Calabria[98]

Aeroporti

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Reggio Calabria e di Lamezia Terme.

Amministrazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Palmi.

Template:ComuniAmministrazione

Gemellaggi

Palmi è gemellata con le seguenti località:[senza fonte]

Inoltre, dal 30 giugno 2006, il comune di Palmi ha firmato con i comuni di Sassari, Nola, Gubbio e Viterbo un protocollo d'intesa per il progetto d'interscambio culturale denominato "Le Macchine a Spalla Italiane" (riguardante le festività della Varia di Palmi, dei Faradda di li Candareri, della Festa dei Gigli, della Festa dei ceri e della Macchina di Santa Rosa)[99].

Sport

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sport a Palmi.

Società sportive

A Palmi vi sono numerose società calcistiche tra le quali la più antica e gloriosa è senza dubbio l'Unione Sportiva Palmese 1912, che nel passato ha affrontato in partite ufficiali di campionato formazioni blasonate del sud Italia come Reggina, Catania, Messina, Lecce e Bari. Altre squadre di calcio sono l'ASD Taureana, la Vigor Palmi e lo Sporting Palmi. In altri sport vi sono formazioni importanti a livello regionale come, nel basket, la Cestistika Palmi e, nella pallavolo, la Polisportiva San Nicola e la Ekuba Volley.

Impianti sportivi

I principali impianti sportivi della città, con indicazione delle discipline sportive praticate, sono i seguenti:

Eventi sportivi

I principali avvenimenti sportivi svolti a Palmi sono i seguenti:

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2011
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dato Istat al 30/09/2011
  5. ^ Circondario di Palmi sul sito della provincia, su provincia.reggio-calabria.it. URL consultato il 17-11-2010.
  6. ^ Touring, p. 628
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Bibliografia

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