Mappa della metropolitana di Londra

mappa schematica della metropolitana di Londra

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(inglese)
«The Tube map is a linear cartogram that demonstrates available routes and the positions of stations within the London Underground network.»
(italiano)
«La mappa della Tube è un cartogramma lineare che dimostra i possibili percorsi e la posizione delle stazioni nella rete della metropolitana di Londra
Particolare di un'antica mappa della metropolitana di Londra.

La mappa della metropolitana di Londra (in inglese Tube map) è un diagramma schematico che rappresenta le linee e le stazioni della metropolitana di Londra, della Docklands Light Railway, della London Overground e della Emirates Air Line.

Essendo schematica la cartina non è geograficamente corretta ma dimostra piuttosto l'esatta posizione delle stazioni sulle linee, gli interscambi fra di esse e le zone tariffarie della Travelcard. La mappa, inoltre, utilizza degli specifici simboli per differenziare le fermate e ricorre al carattere Johnston per riprodurre i nomi delle stazioni.

La cartina della metropolitana di Londra, tuttavia, non è sempre stata così: infatti per gran parte della prima metà del Novecento le stazioni erano disposte in base alla loro posizione geografica. Tuttavia Harry Beck, un impiegato della metropolitana di Londra, all'inizio degli anni trenta concepì un nuovo tipo di cartina che venne poi adottata dalle altre metropolitane del globo.[2]

Storia

Prima di Beck

 
Cartina del 1908.
 
Cartina del 1926.

Quella che a partire dal 1948[3] è una singola rete di linee gestita da una sola ente, la Transport for London, nel XIX e XX secolo era un insieme di linee indipendenti costruite e organizzate da diverse compagnie. Quest'ultime pubblicavano le mappe dei loro servizi e raramente collaboravano per produrre una singola cartina che mostrasse tutte le linee. Le prime mappe, inoltre, mostravano la posizione geografica delle stazioni e delle linee, visualizzando anche sullo sfondo le strade principali.[4]

La prima mappa che incluse tutte le linee venne pubblicata nel 1908 dalla Underground Electric Railways Company of London (abbreviata in UERL).[5] L'insieme di queste linee fu chiamato Underground. La mappa, inoltre, mostrava otto linee: quattro operate dalla UERL e quattro indipendenti.

In riferimento alla prima immagine posta sulla destra, di seguito viene riportata una tabella che illustra i nomi ed i colori delle linee nella prima metà del XIX secolo:

Linea Colore
Baker Street and Waterloo Railway Marrone
Charing Cross, Euston and Hampstead Railway Grigio
Great Northern, Piccadilly and Brompton Railway Giallo
Metropolitan District Railway Verde
Central London Railway Blu
City and South London Railway Nero
Great Northern and City Railway Arancione
Metropolitan Railway Rosso

Essere geograficamente corretti pose molte restrizioni nella mappa, tra le quali l'impossibilità di aggiungere maggiori dettagli nell'affollata area centrale e l'omissione delle stazioni situate al termine delle linee (per esempio le estremità della linea della Metropolitan Railway furono omesse). La mappa di conseguenza non copriva l'intera rete metropolitana e questo problema persistette per quasi cinquanta anni.

Le cartine della metropolitana continuarono ad essere prodotte in diversi modi finché nel 1920, nella cartina di Gill MacDonald, fu omesso lo sfondo geografico con le strade londinesi.[6] Questo permise maggiore flessibilità nel posizionamento di linee e stazioni. Le linee divennero più stilizzate ma la loro sistemazione rimase, in parte, in natura geografica. L'ultima mappa che rispettava questi canoni fu quella stampata nel 1932, prima dell'introduzione dello stile topografico.

Le mappe di Beck

La prima mappa schematica della rete metropolitana londinese venne concepita da Harry Beck nel 1931.[7] Beck all'epoca era un impiegato della London Underground e, stando spesso a contatto con le cartine della metropolitana, capì che, in quanto la metropolitana correva sottoterra e non in superficie, l'esatta posizione geografica delle stazioni era pressoché inutile per un viaggiatore che, invece, desiderava arrivare da una stazione all'altra. Quest'approccio è simile a quello degli schemi elettrici, che però (a differenza di quanto si crede) non diedero l'ispirazione a Beck: tuttavia i suoi colleghi notarono le somiglianze e realizzarono una mappa dove le stazioni vennero sostituite con i simboli ed i nomi degli schemi elettrici (come accadde alla Bakerloo Line, che venne riprodotta sotto il nome di Bakelite Line).[8]

Beck disegnò una mappa molto semplice dove erano presenti soltanto stazioni, linee dritte che le connettevano fra di loro ed il Tamigi; inoltre le linee, secondo il canone di Beck, potevano essere solo verticali, orizzontali o con un'inclinazione di 45°. Per rendere la mappa ancora più chiara, Beck contraddistinse le stazioni ordinarie (marcate con una spunta) e le stazioni di interscambio (etichettate con dei rombi).

File:Harry Beck con mappa.jpg
Una fotografia che raffigura Harry Beck tenere fieramente in mano una cartina della metropolitana di Londra, da lui realizzata.

Inizialmente la sua proposta non fu ben accolta dalla metropolitana di Londra: lo schema di Beck era infatti un progetto che richiedeva molto tempo per essere realizzato, e per questa ragione fu introdotto al pubblico in un piccolo opuscolo nel 1933. Il suo successo fu tuttavia immediato e la rappresentazione schematica prese rapidamente piede per illustrare la metropolitana di Londra.

Dopo l'immediato successo, Harry Beck continuò a disegnare cartine fino al 1960. Le cartine successive rispettarono tutte lo stile da lui introdotto, con l'unica eccezione di un'unica (e poco popolare) cartina prodotta da Hans Scheger nel 1939.[9] Nel corso degli anni, furono introdotte piccole variazioni nei simboli o nei colori utilizzati rispetto alla cartina del 1931. I rombi utilizzati per designare le stazioni d'interscambio, ad esempio, vennero sostituiti con dei cerchi ed inoltre furono modificati i colori di alcune linee (la Central Line da arancione diventò rossa, la Bakerloo Line invece lasciò il suo originario colore rosso e divenne marrone).

Beck produsse la sua ultima mappa nel 1960.[10]

Dopo Beck

Negli anni sessanta Beck fu licenziato dal responsabile della pubblicità della metropolitana di Londra, di nome Harold Hutchinson, che realizzò una sua versione della cartina anche se non era un designer. Hutchinson eliminò i canoni stabiliti da Beck riguardo alle linee (la cui angolazione, nelle cartine di Beck, era solo di 90 o 45 gradi) e rimosse le curve che apparivano frequentemente nelle mappe di Beck; però, per questa sua decisione, si crearono delle aree molto strette ed a tratti confusionarie (soprattutto nei pressi della stazione di Liverpool Street).[11]

Hutchinson introdusse inoltre dei simboli di interscambio (i quadrati per le stazioni collegate alla British Rail e un cerchio per le stazioni esclusivamente della metropolitana) di colore nero e permise che convergessero in essi più linee, a differenza di Beck che rappresentava singolarmente ogni interscambio tra due linee. Nel 1964 il design della mappa fu affidato a Paul Garbutt il quale ritornò ad una rappresentazione più simile a quella introdotta da Beck, preferendola alla versione di Hutchinson.[12]

Garbutt ripristinò le curve ma mantenne i cerchi neri per gli interscambi ideati da Hutchinson; lui continuò a produrre cartine della metropolitana per almeno vent'anni, fino al 1986, anno in cui la cartina raggiunse un disegno molto simile a quello odierno.[12]

Oggi la cartina della metropolitana reca a testimonianza di questo processo, nell'angolo in basso a destra, l'iscrizione:

(inglese)
«This diagram is an evolution of the original design conceived in 1931 by Harry Beck.»
(italiano)
«Questo schema è un’evoluzione del progetto originale, concepito nel 1931 da Harry Beck»
 
Come sarebbe la cartina senza il lavoro di Harry Beck e Gill MacDonald.

Mentre la classica mappa della metropolitana solitamente non rappresenta le linee della National Rail, nel 1973 venne prodotta una nuova variante della cartina, la London's Railways Map, che comprendeva in un'unica mappa sia le linee della metropolitana che quelle della National Rail con un stile molto simile a quello di Beck. Questa versione venne prodotta da Tim Demuth e venne sponsorizzata dalla British Rail e dalla London Transport. La mappa di Demuth non sostituì la classica mappa della metropolitana ma continuò ad essere pubblicata sotto il nome di London Connections Map.[14]

Nel frattempo anche le cartine delle altre metropolitane del globo adottarono lo stile di Beck; a testimonianza di ciò è stata posizionata nella stazione di Finchley Road, regolarmente utilizzata da Beck, una targa che così recita:[2]

(inglese)
«In memory of Harry Beck
The originator of the distinctive London Underground map
Who lived near here and used the station regurarly
The map is used by millions daily and has become recognised as a classic worldwide.
»
(italiano)
«In memoria di Harry Beck
Il creatore della distintiva cartina della metrò londinese
Che visse in questa zona e che usava regolarmente la stazione
La mappa è oggi usata da milioni di persone al giorno e viene riconosciuta come un classico nel mondo intero.
»

Dagli anni novanta in poi

A partire dagli ultimi anni del XX secolo sono state apportate alcune modifiche alla mappa. Le versioni più recenti infatti includono nuove linee (come la Docklands Light Railway e la Jubilee Line); in esse sono raffigurate anche alcune ferrovie della National Rail, che poi vennero riunite sotto il nome di London Overground.

Dal 2002 sono state aggiunte sulla cartina le zone della Travelcard per aiutare i passeggeri a valutare il costo di un biglietto;[15] bisogna notare che l'idea era stata già usata nella cartina del 1939, che però non riscosse molto successo.[9]

Nel settembre del 2009 la mappa della Tube venne citata da molti giornali britannici in seguito alla rimozione del Tamigi sulle cartine di ogni stazione della metropolitana di Londra. Questo avvenimento suscitò molto clamore fra i londinesi[16] ed irritò in particolare il sindaco di Londra Boris Johnson, che ordinò alla Transport for London il ripristino immediato del fiume su ogni mappa.[17][18][19]

Aspetti tecnici

Colori delle linee

Linea Colore I colori della linea nel tempo[20]
Note
Bakerloo Marrone
Corporate Brown
marrone
1934–2025
rosso
1933–1934
marrone
UERL
Central Rosso
Corporate Red
rosso
1934–2025
arancione
1933–1934
blu
UERL
Circle Giallo
Corporate Yellow

giallo
1987–2025
giallo
(con bordo nero)
1949–1987
verde
(con bordo nero)
1948
Originariamente faceva parte della Metropolitan e della District line; non mostrata prima del 1948
District Verde
Corporate Green
verde
1933–2025
verde
UERL
East London Arancione
Underground Orange
arancione
(doppia striscia)
2010–2025
arancione
1990–2010
magenta
(doppia striscia)
1970-c.1990

magenta
1949–1969

verde
1937–1948

magenta
1934–1937
bianco
(con bordo rosso)
1933–1934
Parte della London Overground dal 2010
Hammersmith
& City
Rosa
Underground Pink
rosa
1988–2025
magenta
1949–1988
verde
1937–1948
magenta
1934–1937
Indipendente dalla Metropolitan line nel 1988
Jubilee Argento
Corporate Grey
Argento
1979–2025
Aperta nel 1979
Metropolitan Magenta
Corporate Magenta
magenta
1948–2025
verde
1937–1948
magenta
1934–1937
rosso
UERL
Unita alla District line dal 1937 al 1948
Northern Nero
Corporate Black
nero
1933–2025
argento (CCE&H)
UERL
nero (C&SL)
UERL
Northern City
Nessun colore
bianco
(con bordo nero)
c.1990–1998
arancione
(doppia striscia)
1985-c.1990
bianco
(con bordo nero)
1975–1984
nero
(doppia striscia)
1970–1975

nero
1937–1969
bianco
(con bordo nero)
1934–1937
bianco
(con bordo magenta)
1933–1934
Non mostrata dal 1998; oggi una linea della Network Rail arancione
(con bordo nero)
UERL
Piccadilly Blu
Corporate Blue
blu
1933–2025
giallo
(con bordo nero)
UERL
Victoria Celeste
Corporate Light Blue
celeste
1968–2025
Aperta nel 1968
Waterloo
& City
Turchese
Corporate Turquoise

turchese
1994–2025
bianco
(con bordo nero)
1949–1994
rosso
(con bordo nero)
1943–1948
bianco
(con bordo nero)
1938–1941
Grigio
UERL
Non mostrata fino al 1938.
Docklands
Light
Railway
Turchino
DLR Turquoise
turchino
(doppia striscia)
1993–2025
blu
(doppia striscia)
1987–1993
Aperta nel 1987
Tramlink Lime
Trams Green
verde
(doppia striscia)
verde
(tratteggiato)
Non mostrato nella Standard tube map, bensì sulla Tramlink network map
West London Arancione
Overground Orange
arancione
(doppia striscia)
2010-2025
bianco
(con bordo nero)
2007–2010
non mostrata
1943–2007
bianco
(con bordo nero)
1938–1941
Grigio
UERL
Ora parte della London Overground
North London Arancione
Overground Orange
arancione
(doppia striscia)
2007-2025
bianco
(con bordo nero)
c.1990–2007
non mostrata
1985-c.1990
bianco
(con bordo nero)
1977–1984
Grigio
UERL
Ora parte della London Overground
Watford DC Arancione
Overground Orange
arancione
(doppia striscia)
2007-2025
non mostrata
1985–2007
bianco
(con bordo nero)
1984
marrone
(tripla striscia)
1975–1983
marrone/nero/marrone
(tripla striscia)
1973–1974
Grigio
UERL
Ora parte della London Overground
Gospel Oak–
Barking
Arancione
Overground Orange
arancione
(doppia striscia)
2007-2025
Grigio
UERL
Non mostrata prima del 2007
Thameslink
Nessun colore
bianco
(con bordo nero)
c.1990–1998
arancione
(doppia striscia)
1985-c.1990
bianco
(con bordo nero)
1977–1984
Grigio
UERL
Una linea della Network Rail; non mostrata dal 1998

Simboli

 
Una cartina del 1912; si notino i simboli utilizzati in quel periodo.

Un'altra importante invenzione introdotta da Beck sono i simboli utilizzati per differenziare le stazioni. Ciò aumentò la chiarezza di ogni mappa in quanto il simbolo era posto accanto al nome della stazione, non occupando quindi troppo spazio.

Sin dall'inizio alle stazioni di interscambio si assegnò un simbolo speciale per sottolineare la loro importanza, nonostante la sua forma cambiò nel corso degli anni. Addirittura, nel 1960, si registra l'uso un simbolo per le stazioni aventi un collegamento con la British Rail (ora denominata National Rail).

Per il resto, furono utilizzati i seguenti simboli:

  • - Cerchio (uno per ogni stazione, dove possibile) - Il simbolo standard;[6]
  • - Cerchio con un mediano all'interno - Utilizzato in passato per indicare un interscambio con le British Railways (utilizzato dal 1964 al 1970);[21]
  • - Quadrato - In passato usato per indicare un interscambio con le British Railways (tale tecnica fu utilizzata dal 1960 al 1964);[11]
  • - Rombo (uno per ogni linea) - Usato all'inizio degli anni trenta.[7]

Da allora furono creati altri simboli:

Tipo di carattere

La Transport for London per riprodurre i nomi delle stazioni sulle cartine utilizza il carattere senza grazie Johnston, creato dall'inglese Edward Johnston. Il font ha delle caratteristiche particolari, come dei cerchi perfetti utilizzati per le O (sia maiuscole che minuscole) ed un piccolo quadrato inclinato di 45° utilizzato per i pallini sopra le J e le I.[22]

Versioni ufficiali della cartina

La cartina della metropolitana di Londra esiste per aiutare i passeggeri a districarsi fra le varie linee e stazioni; perciò sono state create numerose versioni della cartina, ognuna con un ruolo specifico.

Influenza culturale

La mappa della metropolitana di Londra è diventata tanto nota da potersi definire uno dei simboli di Londra; non è infatti raro trovare cartine della London Tube su magliette, cartoline e souvenir. La cartina è stata infatti inclusa nei simboli del design inglese,[24] è spesso citata da artisti e studiosi come un "classic design" (in italiano design classico)[2][25][26][27][28] ed è proprio a causa della sua popolarità che la Transport for London, l'ente responsabile dei trasporti londinesi, ne vieta l'utilizzo o la riproduzione in altri ambiti.

La mappa, nonostante le severe restrizioni poste dalla Transport for London, è comunque stata fortemente influenzata dalla cultura popolare.

The Great Bear

The Great Bear è un'opera d'arte (precisamente una litografia) prodotta dall'inglese Simon Patterson, oggi esposta alla Tate Britain di Londra.[29]

L'opera, grande circa 1 m²,[29] rappresenta una cartina della metropolitana di Londra; tuttavia nel The Great Bear i nomi delle stazioni sono stati sostituiti con quelli di persone famose (come esploratori, santi o scienziati),[30] disposti a seconda del colore delle linee (per esempio nella Jubilee sono stati inseriti dei calciatori; per maggiori informazioni si veda la legenda accanto).

Animals on the Underground

Animals on the Underground è il nome di una collezione che comprende oltre 20 animali creati unendo fra loro linee, stazioni e raccordi della metropolitana di Londra. Il primo animale della serie, precisamente un elefante (il cui nome è ironicamente Elephant & Castle),[31] è stato creato dall'inglese Paul Middlewick nel 1988 durante il suo viaggio giornaliero sulla Tube londinese.[32] Da allora sono stati realizzati numerosi altri animali, dai pipistrelli ai pesci angelo.

Gli animali sono apparsi su un volantino che pubblicizzava lo zoo di Londra,[33] e su di loro è stato perfino scritto un libro, il cui titolo corrisponde a Lost Property, che narra delle imprese dell'elefante Elephant & Castle,[31] il quale perde improvvisamente la memoria e viene aiutato dal pesce angelo Angel.

World Tube Map

Celebre è la World Tube Map, una delle tante mappe della metropolitana create dall'inglese Mark Ovenden.

Da come suggerisce il nome, nella World Tube Map la rete metropolitana non copre l'area di una città, bensì il mondo intero, avendo come stazioni le città che posseggono (o in cui è in progetto) una metropolitana.

File:Northern line extension to Battersea via Nine Elms.png
In questa immagine è stata ritratta una possibile estensione della Northern line fino a Battersea.[34]
File:Screen shot 2011-12-18 at 20.30.58.png
Ecco, invece, come apparirà una parte della cartina in seguito alla creazione della Chelsea-Hackney line.[35]

Nella cartina l'Africa è il paese con meno stazioni della World Tube Map (e, di conseguenza, il paese dove ci sono meno metropolitane): infatti le uniche città che posseggono una stazione metropolitana nella cartina sono Alessandria d'Egitto, Il Cairo, Lagos, Algeri e Tunisi. L'Europa, al contrario, è il continente con più stazioni della metropolitana (e quindi con più reti metropolitane al mondo).

La World Tube Map, inoltre, dimostra quanto siano stilizzate le mappe di Beck: infatti nella mappa le città di Lisbona e di Fortaleza sono molto vicine (invece nella realtà distano più di 7000 km);[36] lo stesso dicasi per Rotterdam e Newark, nella cartina poco distanti tra di loro ma nella realtà lontane 7300 km.[37]

Infine la mappa, sebbene applicata in un contesto diverso, è molto simile a quella della metropolitana di Londra: il frammento della London Overground che corrisponde alla East London Line, per esempio, è rimasto praticamente invariato. Risultano invece molto simili alla versione originale della mappa della Tube la parte nordorientale della Central line e l'insieme della Circle, District e Hammersmith & City line.

London Underground Anagram Map

Un'altra famosa parodia della cartina della metropolitana di Londra è la London Underground Anagram Map dove, da come suggerisce il nome, i nomi delle stazioni sono stati sostituiti con dei loro anagrammi (per esempio Liverpool Street nella cartina è segnata come Pistoleer Revolt, in italiano Rivolta dei Pistoleri).

La mappa è creata nel 7 febbraio 2007 modificando con il software Photoshop una versione in PDF della cartina della metropolitana. La Anagram Map ebbe molto successo fra i londinesi, i quali la condividevano nei loro blog; tuttavia poco dopo la mappa fu censurata dalla Transport for London poiché, come già accennato, essa non transige sulle riproduzioni non ufficiali della mappa.

Ecco cosa apparve nella pagina della mappa dopo la censura:[38]

(inglese)
«Content removed at the request of Healeys Solicitors acting on behalf of Transport for London and Transport Trading Ltd.»
(italiano)
«Contenuto rimosso su richiesta degli Healeys Solicitors che agiscono per la Transport for London e la Transport Trading Ltd.»

Ciononostante la mappa è ancora visibile su alcuni siti.[39]

Altre apparizioni nella cultura popolare

La cartina appare nuovamente nel poster The Tate Gallery by Tube di David Booth, dove le linee sono in realtà dei rivoli di pittura fuoriusciti da un tubetto (che porta su di esso  , il logo della metropolitana di Londra).[40]

Altra apparizione della mappa nella cultura popolare è nella It's Quicker to Walk Map.[41] Qui sono unite con una linea tratteggiata le stazioni che fra di loro distano meno di 500 metri. Questa cartina, come la World Tube map, mostra quanto le mappe di Beck rispettino poco la reale posizione geografica delle stazioni: infatti stazioni distanti nella mappa possono anche essere molto vicine nella realtà.[42]

Un'altra parodia della mappa è la What If The Germans Had Won The War Map,[41][43] dove i nomi delle stazioni sono tradotti in tedesco; per esempio la stazione di Angel nella cartina è segnata come Engel, o ancora King's Cross St. Pancras nella cartina assume il nome di Königskreuz St. Pankraz.[44]

La mappa fa un'altra apparizione nella Upside Down Version, dove la cartina è per l'appunto sottosopra. Sono disponibili due versioni della cartina: una dove i nomi della stazione rimangono invariati,[45] mentre nell'altra i nomi delle stazioni cambiano assumendo quelli delle stazioni site a sud del Tamigi. In quest'ultima praticamente si "invertono i ruoli", poiché nel sud di Londra nella realtà ci sono pochi collegamenti con la metropolitana (facendo sì che la maggior parte delle stazioni sia situata a nord del fiume); in questa cartina, invece, è facile notare che la maggior parte delle stazioni è ubicata a sud del Tamigi (mentre a nord di quest'ultimo sono presenti solo poche decine di stazioni).[46]

Infine, in occasione dei giochi olimpici di Londra del 2012, è stata realizzata la Olympic Legends Map, in cui ogni fermata porta il nome di coloro che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei giochi. Per esempio la stazione di Euston è stata attribuita a Michael Jordan mentre quella di Stratford porta il nome di Michael Phelps, l'atleta col più alto numero di medaglie vinte.[47][48]

Note

Template:Londontube

  1. ^ piazza, p. 264.
  2. ^ a b c Immagine ritraente la targa posizionata all'interno della stazione di Finchley Road.
  3. ^ (EN) Milestones, su tfl.gov.uk, Transport for London.uk.
  4. ^ (EN) 1889 map, su homepage.ntlworld.com.
    «Railway Plan of London and its suburbs»
  5. ^ {elisa, p. 282-283.
  6. ^ a b (EN) 1920 map, su homepage.ntlworld.com.
    «What to see & how to travel map of the electric railways of London»
  7. ^ a b (EN) 1933 map, su homepage.ntlworld.com.
    «A new design for an old map. Designed by Harry Beck»
  8. ^ garda, p. 25.
  9. ^ a b (EN) 1939 map, su homepage.ntlworld.com.
    «Underground lines»
  10. ^ (EN) 1960 map, su homepage.ntlworld.com.
    «Diagram of Lines»
  11. ^ a b (EN) 1963 map, su homepage.ntlworld.com.
    «Diagram of lines. Designed by Harold F Hutchinson»
  12. ^ a b (EN) 1986 map, su homepage.ntlworld.com.
    «Pocket map»
  13. ^ (PDF) Standard tube map
  14. ^ garda.
  15. ^ (EN) 2002 map, su homepage.ntlworld.com.
  16. ^ Bisogna tuttavia notare che il Tamigi è stato inserito nelle mappe della metropolitana di Londra molto tardi: infatti il fiume non era presente su molte delle cartine del XX secolo.
  17. ^ (EN) Thames reunited with Tube map, Londra, BBC, 16 settembre 2009.
  18. ^ (EN) Mayor orders Thames back on map, BBC News, 17 settembre 2009.
  19. ^ (EN) Thames missing, su theworld.org, The World, 18 settembre 2009.
    «[Riferendosi alla presenza dei fiumi sulle cartine della metrò di altre città] Paris and New Delhi DO. We want the names of cities that DON’T.»
  20. ^ (EN) Underground Maps, su eplates.info. URL consultato il 9 agosto 2011.
  21. ^ (EN) 1964 map, su homepage.ntlworld.com.
    «Diagram of lines. Designed by Harold F Hutchinson»
  22. ^  
  23. ^ (EN) Immagine dell'opera The Great Bear (in JPG), su maeveconwayfried.files.wordpress.com. Formato sconosciuto: in JPG (aiuto)
  24. ^ (EN) Icons of England, Culture24.
  25. ^ (EN) Life and Times of the London Underground Map, su h2g2.com, h2g2.com.
    «The London Underground map is a classic 20th-Century design and has a great history of its own.»
  26. ^ (EN) The London Underground Map -- Harry Beck's Design Icon, su diagrams.org.
    «Henry (Harry) Beck worked as an electrical draftsman in London. He worked to design a more readable and understandable map of the London Underground (subway) which led to his famous "schematic" design which used horizontal, vertical and 45° segments with the same topology and approximate geography as the true routes.»
  27. ^ (EN) LONDON TRANSPORT, su designmuseum.org, Design Museum.org.
    «From the 1918 red, white and blue roundel symbol, to the 1933 diagrammatic underground train map, and the 1956 Routemaster bus, many of the most familiar design icons of Britain belong to LONDON TRANSPORT in its heyday during the first half of the 20th century.»
  28. ^ (EN) Harry Beck and the London Underground map, su design-technology.info.
    «Harry Beck has a significant design status having designed the London Underground Map.»
  29. ^ a b (EN) The Great Bear, su tate.org.uk, Tate Online.
  30. ^ tennis, p. 117-118
  31. ^ a b Elephant in italiano significa elefante.
  32. ^ (EN) Animals on the Underground.uk, su animalsontheunderground.com.
  33. ^ (EN) Animals of London Underground, su amusingplanet.com, Amusing Planet, 25 febbraio 2011.
  34. ^ (EN) Northern line extension, su tfl.gov.uk, Transport for London.
  35. ^ (EN) Chelsea-Hackney Line: first on the agenda, su rbkc.gov.uk, The Royal Borough of Kensington and Chelsea.
  36. ^ (EN) Coordinate e distanze fra Fortaleza e Lisbona, su mapcrow.info, MapCrow.
  37. ^ (EN) Coordinate e distanze fra Rotterdam e Newark, su mapcrow.info, MapCrow.
  38. ^ (EN) Cory Doctorow, Transport for London censors anagram Tube map, su boingboing.net, BoingBoing, 22 febbraio 2007.
  39. ^ Immagine della London Underground Anagram Map (in PNG), su anagramtubemap.pwp.blueyonder.co.uk. Formato sconosciuto: in PNG (aiuto)
  40. ^ The Tate Gallery by Tube (in JPG), su clarksbury.com. Formato sconosciuto: in JPG (aiuto)
  41. ^ a b (EN) Tom Chivers, The best London Underground Tube map pastiches, 23 settembre 2009.
  42. ^ It's Quicker to Walk Map (in GIF), su steveprentice.net. Formato sconosciuto: in GIF (aiuto)
  43. ^ Il nome fa ironicamente riferimento alla seconda guerra mondiale e, precisamente, a come sarebbe diventata la metropolitana se i tedeschi avessero vinto la battaglia d'Inghilterra.
  44. ^ Immagine della What If The Germans Had Won The War Map (in PNG), su steveprentice.net. Formato sconosciuto: in PNG (aiuto)
  45. ^ (EN) Immagine della prima versione dell'Upside Down Version (in JPG), su steveprentice.net. Formato sconosciuto: in JPG (aiuto)
  46. ^ (EN) Immagine della seconda versione dell'Upside Down Version (in PDF), su colourcountry.net. Formato sconosciuto: in PDF (aiuto)
  47. ^ Luca Paradiso, La Tube a cinque cerchi, ItalNews, 28 marzo 2012.
  48. ^ (EN) Amanda Lulham, London Underground stations named after Olympic legends including Ian Thorpe and Cathy Freeman for London Games, The Telegraph, 29 marzo 2012.

Bibliografia

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