Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Ortona (disambigua).

Ortona, nel passato conosciuta anche come Ortona a mare, è una città di 23.919[3] abitanti della Provincia di Chieti nella Regione Abruzzo, situata sopra un colle del litorale adriatico a circa 30 km ad est di Chieti ed a 22 km a sud di Pescara. Alla città è stata conferita la Bandiera Blu d'Europa negli anni 2010, 2011 e 2012.

Ortona
comune
Ortona – Veduta
Ortona – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia Chieti
Amministrazione
SindacoVincenzo d'Ottavio (Centrosinistra) dal 21-5-2012
Territorio
Coordinate42°21′20.37″N 14°24′12.94″E
Altitudine72 m s.l.m.
Superficie70,17 km²
Abitanti23 911[1] (31-12-2010)
Densità340,76 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiCrecchio, Francavilla al Mare, Frisa, Miglianico, San Vito Chietino, Tollo
Altre informazioni
Cod. postale66026
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT069058
Cod. catastaleG141
TargaCH
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Nome abitantiortonesi
Patronosan Tommaso apostolo
Giorno festivoprima domenica di maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ortona
Ortona
Ortona – Mappa
Ortona – Mappa
Posizione del comune di Ortona all'interno della provincia di Chieti
Sito istituzionale

Storia

È incerta la data di fondazione della città, nota in età antica come Epineion (Επινειον in greco antico); le prime informazioni risalgono a quei popoli italici, probabilmente frentani, che abitarono la fascia di Abruzzo adriatico compresa tra Ortona, Lanciano e Vasto. Ortona costituiva, quindi, il porto dell'area frentana. Un'altra ipotesi è che la città sia stata fondata da pirati illirici provenienti dalla Dalmazia. Sulla città italica fu costruita la città Romana della quale permangono alcuni tracciati stradali, porzioni di recinto dell'urbs e della quale sono stati rinvenuti diversi reperti. Caduto l'impero romano la città passò sotto la dominazione bizantina durante la quale diventò sia punto strategico della guerra contro i Longobardi che controllavano l'entroterra, sia luogo per lo scambio di merci tra questi. Nell'anno 803 fu conquistata dai Franchi e annessa alla contea di Chieti.

In seguito alla conquista Normanna del 1075 la città venne annessa al Regno di Napoli. Nel 1258 vennero portate ad Ortona le ossa dell'Apostolo Tommaso, provenienti dall'isola greca di Chio, nell'Egeo, dal navigante ortonese Leone Acciaiuoli, di ritorno da una spedizione navale ortonese in appoggio ai Veneziani in lotta contro i Genovesi.

 
Castello Aragonese

Nella prima metà del XV secolo venne costruita la cinta muraria ancora visibile in parte, ad opera del condottiero Giacomo Caldora. Durante il XV secolo la città ha vissuto una stagione di lotte con la vicina città di Lanciano, terminata nel 1427 con un lodo pacificatore.

Il 30 giugno 1447, a causa delle rivalità tra Alfonso d'Aragona e la Repubblica di Venezia, Ortona fu invasa dai veneziani che distrussero porto, magazzini e arsenale navale senza però riuscire a penetrare nella cinta muraria. A questo periodo risale quindi la costruzione del castello aragonese, in parte franato e in parte distrutto dalle guerre, ma recentemente restaurato. Il progetto del castello aragonese è attribuibile a Francesco di Giorgio Martini che nello stesso periodo ho operato nel vicino Montefeltro. I rapporti con Venezia furono altalenanti, essendo Ortona a volte vicina a questa, a volte preferendo stabilire rapporti con la Repubblica di Ragusa, in Dalmazia.

Nel 1582 la città venne acquistata da Margherita d'Austria, figlia di Carlo V, duchessa di Parma e Piacenza. La stessa Margherita decide nel 1584 di costruire un grande palazzo ducale su disegno di Giacomo Della Porta (Palazzo Farnese), mai completato a causa della sua morte.

Dal 1829 al 1854 ci furono timide iniziative antiborboniche grazie ad un gruppo di carbonari. Nel 1848 fu eletto al Parlamento Napoletano il canonico, di idee liberali, Domenico Pugliesi. Il 9 settembre 1860 il Decurionato (Consiglio Comunale) di Ortona delibera l'adesione al Regno d'Italia, o meglio al Governo dittatoriale di Garibaldi, prima della battaglia di Castelfidardo (18 settembre) e di quella del Volturno (1-2 ottobre). Tuttavia, come in tutto il resto dell'Abruzzo e in quasi tutto il Regno delle Due Sicilie, ci fu avversione e insurrezione contro il nuovo governo sabaudo-piemontese e questa rimase viva fino al 1863(anche se poi i sabaudi chiameranno questa avversione col nome dispregiativo di brigantaggio).

 
Porto di Ortona

La Stalingrado d'Italia

Attraversato il periodo fascista la città diventa terreno di aspri scontri durante la Seconda guerra mondiale. Nella notte tra il 9 e il 10 settembre 1943, la famiglia reale dei Savoia, dopo aver pernottato nel castello ducale di Crecchio, lascia dal porto di Ortona l'Italia occupata dai nazisti per approdare nella già liberata Brindisi e cosi completare la fuga. Da Ortona passa la linea Gustav, che ha l'altro capo a Cassino: una linea di difesa fortificata apprestata dalle forze germaniche nel punto più stretto della penisola. Infatti è proprio durante la seconda guerra mondiale che Ortona conosce momenti veramente difficili. La maggior parte della popolazione ortonese è costretta a scappare dalle proprie case. A nord, l'esercito tedesco e a sud, quello degli alleati, bombardano ininterrottamente Ortona per circa 6 mesi. La città praticamente rasa al suolo, venne definita da Winston Churchill come "La Stalingrado d'Italia"[4] per via del fatto che, similmente alla città russa, la battaglia si prolungò lungamente nel corpo della città. Restano in piedi pochissimi edifici e comunque con gravissimi danni strutturali. La città fu liberata soltanto nel dicembre del 1943 quando le forze alleate oltrepassarono la linea Gustav sul versante tirrenico. Per questo motivo la città fu insignita della medaglia d'oro al valor civile. Un pregevole documentario prodotto dalla SD Cinematografica "Ortona 1943: un Natale di sangue" ne racconta i retroscena.

 
Promontorio di Ortona con il porto sottostante

Onorificenze

«Nobile Città degli Abruzzi, di antiche tradizioni patriottiche, sopportava coraggiosamente, in occasione dell'ultimo conflitto, spaventosi bombardamenti aerei e terrestri, subendo la perdita di 1314 dei suoi figli e la distruzione della maggior parte del suo patrimonio monumentale e edilizio. Con fierissimo contegno resisteva intrepida ai soprusi degli invasori in armi, mai piegando nella sua purissima fede in un’Italia migliore, libera e democratica. Si prodigava con cuore di madre nel soccorso dei feriti e dei sofferenti affermando, negli orrori della guerra, il più alto spirito di solidarietà umana.»
— Settembre 1943-giugno 1944.

Demografia

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Stranieri

Al 31.12.2008 gli stranieri residenti nel comune di Ortona rappresentano ca. il 4% della popolazione, i paesi d'origine più frequenti sono: Albania 298, Romania 189, Serbia 57, Polonia 56, Marocco 38, Ucraina 31, Macedonia 31, Tunisia 30, Cina 28, Bulgaria 19, Argentina 14, India 12, Senegal 11, altri paesi 95.

Totale 920 presenze

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiese, ex conventi e altri luoghi di culto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese ed ex conventi di Ortona a Mare.
  • Chiesa della Madonna del Carmine
  • Chiesa di Sant'Elena (Sant'Elena)
  • Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata (Fontegrande)
  • Chiesa di San Zefirino,(Caldari)
  • Chiesa di Sant'Antonio (Foro)
  • Chiesa della Madonna di Fatima (Stazione di Caldari)
  • Chiesa di San Leonardo (San Leonardo)
  • Chiesa di San Pietro (San Pietro)
  • Chiesa di Sant'Antonio (Villa Grande)
  • Chiesa della Madonna degli angeli
  • Chiesa di San Giuseppe
  • Sala del Regno dei Testimoni di Geova
  • Chiesa Evangelica

Architettura civile

Fontane

  • Fonte a Mare[17], vecchio lavatoio sito tra Ortona ed il porto, in pietra, con due vasche, crollato nel 2005 e in ricostruzione.
  • Fonte Peticcia[18], sul torrente Peticcio, è una fonte per uso domestico risalente a dopo il XVI secolo. Una lapide attesta un restauro nei primi anni dell'ottocento.
  • Fonte Santa Caterina[19], sita nella valle di San Rocco, sotto la Passeggiata Orientale. Tra le fontane più antiche di Ortona, è scavata nel calcare ed è di difficile accesso.
  • Fonte Santa Margherita[20], completamente in pietra con strutture ad archi a tutto sesto, ricoperta di vegetazione, è in stile romanico.
  • Fonte Lacanale.

Palazzi e case di interesse storico

  Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzi e case di Ortona a Mare.
  • Casa Berardi
  • Palazzo Corvo
  • Palazzo De Sanctis
  • Palazzo Mancini
  • Palazzo Mignotti
  • Palazzo Pugliesi
  • Palazzo Farnese
  • Vari portali.

Pietra di Morrecine e Mura caldoriane

  • Pietra di Morrecine.
  • Mura Caldoriane.

Architettura militare

Torre Baglioni

Sita in via G. D'Annunzio 4, presso la porta della Marina, ai margini delle mura caldoriane. Fu dei Bernardi, dei Salzano-De Luna, infine dei Baglioni. Questi ultimi dopo l'unità d'Italia si trasferirono a Chieti. Ha una struttura quadrata.

Torre Mucchia

 
Torre Mucchia (Ortona)

Sita a 4 km da Ortona, sul promontorio nei pressi del Lido Riccio, nella Contrada San Marco. È a struttura a piramide troncata a base quadrata in mattoni. Fa parte della lunga serie di torri costiere del Regno di Napoli, che difendevano il litorale dalle invasioni ottomane e turche. Fu fatta costruire nella 2ª parte del XVI secolo dal Viceré di Napoli Don Pedro Afán de Ribera. Nel XVIII secolo venne trasformata come dogana.

Torre Ricciardi

Sita in Corso Matteotti. Risale all'incirca al XV secolo. È l'unica parte del Palazzo Ricciardi dell'omonima famiglia che fu cacciata da Ortona nei primi anni del XVI secolo. L'aspetto originario del palazzo lo si può ammirare in un disegno della città del 1590.

Musei

Infrastrutture e trasporti

Ospedale

L'ospedale S.Berbabeo fa parte della ASL Lanciano-Vasto-Chieti alcuni reparti dell'ospedale di Chieti sono stati spostati verso l'ospedale S.Bernabeo, ma i collegamenti verso ortona tramite mezzi diversi dall'automobile sono disagevoli

Trasporti

Ferrovia: tramite la linea adriatica. La stazione si trova ad ortona marina ben distante dal centro. Non ci sono coincidenze con autobus diretti al centro se non prima delle 09.00.

Autobus: tramite l'ARPA è possibile raggiungerla da Pescara, da cui partono autobus ogni 30', ma il tragitto Pescara-Ortona impiega quasi un'ora.

Personalità legate ad Ortona

Si attribuiscono a San Tommaso Apostolo le reliquie presenti nella Cattedrale della città. Ad esso è anche dedicata la festa patronale detta "festa del Perdono".

Frazioni

Acquabella, Alboreto, Aquilano, Arielli, Bardella, Bavi, Caldari, Caldari Stazione, Cappellini, Casone, Ciampino, Civitarese, Colombo, Cucullo, Feudo, Fontegrande (Quartiere di recente sviluppo nonché frazione più popolosa con i suoi ca. 4000 abitanti), Fonticelli, Foro, Fossato, Gagliarda Alta, Gagliarda Bassa, Ghiomera, Lazzaretto, Madonna delle Grazie, Moro, Morrecine, Peticcio, Postilli, Ranchini, Riccio (La parte contigua al mare prende il nome di Lido Riccio, sede di diverse strutture balneari e alberghiere), Ripari Bardella, Ripari di Giobbe, Rogatti, Ruscitti, San Donato (In essa si trova il "Moro River Canadian War Cemetery" dove riposano 1615 soldati, per lo più canadesi, caduti durante la Battaglia di Ortona), San Giuliano, San Marco, San Martino, San Pietro, Santa Liberata (vi si trovano l'ospedale civile Gaetano Bernabeo, il centro commerciale Ortona Center, l'ITC e il Liceo Scientifico), Santa Lucia, Sant'Andrea, Sant'Elena (in gran parte occupata dalla zona industriale di Ortona), Saraceni (adiacente all'area portuale del molo sud ospita degli stabilimenti balneari), Savini, Schiavi, Tamarete, Taverna Nuova, Torre Mucchia, Torre Pizzis, Vaccari, Villa Carlone, Villa Deo, Villa Grande, Villa Iubatti,Villa Iurisci, Villamagna, Villa Panaro, Villa Pincione, Villa San Leonardo, Villa San Nicola, Villa San Tommaso (Così denominata poiché vi furono custodite le spoglie del santo per un breve periodo, anche conosciuta come San Giorgio), Villa Sarchese, Villa Torre (Frazione al merito oliario)

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Dati ISTAT sulla popolazione residente al 28 febbraio 2011
  4. ^ Utet - Scheda
  5. ^ Dati tratti da:
  6. ^ Arte e Cultura - San Tommaso, su comuneortona.ch.it. URL consultato il 21-10-2009.
  7. ^ Cattedrale di San Tommaso, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  8. ^ Trinità, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  9. ^ Costantinopoli, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  10. ^ Santa di Santa Cateriana, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  11. ^ San Rocco, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  12. ^ La Madonna dell'Olivastro, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  13. ^ Basilica di San Marco, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  14. ^ Agostiniani, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  15. ^ Cappuccini, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  16. ^ Cistercensi, su ortonaamare.it. URL consultato il 21-10-2009.
  17. ^ Fonte a Mare sul sito ufficiale di Ortona a Mare
  18. ^ Fonte Peticcia sul sito ufficiale del comune di Ortona a Mare
  19. ^ Fonte Santa Caterina sul sito ufficiale di Ortona a mare
  20. ^ Info sul sito di Ortona a Mare

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Template:Provincia di Chieti

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2002 2007 Nicola Fratino centrodestra Sindaco
2007 2012 Nicola Fratino centrodestra Sindaco
2012 In Carica Vincenzo d'Ottavio centrosinistra Sindaco