Calasetta
Calasetta (Câdesédda in ligure tabarchino, Cal' 'e Sèda in sardo), è un comune di 2.901 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, situato presso l'isola di Sant'Antioco. È inoltre un comune onorario della Provincia di Genova.
Calasetta comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Vigo (lista civica) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 39°07′00″N 8°22′00″E |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Superficie | 30,98 km² |
Abitanti | 2 901[1] (31-12-2010) |
Densità | 93,64 ab./km² |
Frazioni | Cussorgia |
Comuni confinanti | Sant'Antioco |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09011 |
Prefisso | 0781 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 107002 |
Cod. catastale | B383 |
Targa | CI |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | calasettani |
Patrono | san Maurizio |
Giorno festivo | 22 settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
L'origine del nome ancora è incerto. Sedda, in sardo, significa sella di cavallo: esaminata la configurazione del territorio si può dire che posta la zona della torre quale punto più alto della cittadina (di una sella) i lati discendenti (della stessa possono essere) quelli verso il porticciolo e la zona attigua alla spiaggia sotto torre come lati tali da raffigurare una sella di cavallo da cui forse il nome del paese. Alcuni attribuiscono, invece, l'origine a "Cala della seta", per via della "seta di mare", ovvero il bisso.
La cittadina è nota come «la bianca», per il colore prevalente delle abitazioni. Sono caratteristici il bianco calce, appunto, l'azzurro del cielo e del mare, e il verde dei ginepri sulle spiagge.
Geografia fisica
Il territorio comunale costituisce la parte nord-occidentale dell'Isola di Sant'Antioco, il territorio comunale è formato da basse colline con coste scoscese a falesie verso Ovest, mentre ad Est la costa è bassa e caratterizzata da un golfo marino di bassa profondità, che separa l'isola dalla Sardegna.
Nella parte esterna (lato Ovest), vi sono poche spiagge di ampie dimensioni (sebbene rinomate), soggette, soprattutto quelle esposte a Maestrale, ad imponenti mareggiate invernali.
Il sito portuale non ha alti fondali (è poco profondo) e quindi è limitato a natanti di piccola stazza, il nucleo abitato di Calasetta ed il porto hanno un'esposizione meteomarina invidiabile, essendo ridossata da Maestrale, che localmente è il vento di massima traversìa, ma anche alquanto da Scirocco, il secondo per rilevanza; e perfettamente riparata a Libeccio.
Il porto di Calasetta è capolinea di una delle due linee di traghetto che collegano Carloforte sulla contigua isola di San Pietro alla Sardegna, direttamente (via Portovesme), o indirettamente (via Calasetta ed isola di Sant'Antioco); data la posizione naturalmente sicura del porto, l'approdo di Calasetta è sempre ben agibile in tutte le condizioni meteomarine. Esistono anche collegamenti notturni.
Il clima e la situazione geografica di Calasetta sono completamente comprese in un clima definibile come mediterraneo caldo, con inverni tiepidi o freschi, umidi ed a volte ventosi, (vento prevalente il Maestrale), e con estati molto calde, molto soleggiate ed aride, con un intervento fortemente moderatore delle temperature massime recato dai venti marini.
La piovosità estiva è ridottissima, fatto che limita la vegetazione estiva delle erbacee (abbondantissime e fiorite in inverno), e privilegia invece la vegetazione a macchia mediterranea, bassa sul lato Ovest, a ginepro, mirto, lentisco, rosmarino, e palma di San Pietro. La parte orientale (Est) ha una vegetazione a macchia più alta ed è quella che alloggia la maggior parte delle coltivazioni.
Nel 2006 è stata portata a termine una nuova strada che collega il Comune di Calasetta al Comune di Sant'Antioco percorrendo l'isola sul lato ovest rendendo così possibile il giro completo dell'isola lungo la costa.
Cale, coste e spiagge del Comune
Nel litorale del Comune di Calasetta, partendo da est verso ovest e poi da nord verso sud, si hanno le seguenti cale, coste e spiagge più conosciute[3]:
- Costa Punta Dritta
- Spiaggia di Cirdu
- Spiaggia Giunchera (cioè: Giuncaia)
- Spiaggia Cussorgia (cioè: Pascolo)
- Costa Punta Rosariedda o Rosarieddu
- Spiaggia Tupei
- Porto di Calasetta
- Molo Portuale dei Traghetti
- Riva Banchine dei Pescatori
- Molo Punta dell'Isolotto
- Riva La Marina di Calasetta
- Riva Porticciolo Turistico
- Spiaggia Sottotorre
- Costa Punta di Manca
- Spiaggia Le Saline o Salina
- Costa Punta della Salina
- Calette di Punta Salina
- Spiaggia Grande
- Costa Punta Maggiore o Perdas Nieddas (cioè: Pietre Nere): vi è un'interessante vecchia tonnara
- Costa Mangiabarche con vecchio Faro e vecchie Batterie http://www.cmsc.it/sparta/static/1943/mangiabarche/
- Costa Nido dei Passeri con i famosi e scenografici tre Fariglioni
- Costa Macari o Maccari con la lunga scogliera di alte Falesie (da 20 m. a 40 m.)
- Costa La Vedetta con alte falesie (da 20 m. a 40 m.)
- Costa Punta Caragoli con alte falesie (da 20 m. a 40 m.)
- Cala e Grotta dei Tuffi
- Costa Giuanneddu Mei con alte falesie (da 20 m. a 40 m.)
- Costa Grottoni dei Colombi
- Costa Arcu de Mercureddu
- Costa Mercureddu
- Costa e Spiaggia Cala Lunga
Storia
La popolazione di Calasetta è un'isola linguistica tabarchina (variante della lingua ligure), come la prospiciente Carloforte sulla vicina Isola di San Pietro; questa peculiarità culturale è dovuta alla colonizzazione e fondazione del paese da parte di coloni liguri provenienti dalle coste tunisine.
Alla metà del 1500 un gruppo di liguri, partiti da Pegli (presso Genova) partirono per piccola isola di Tabarka vicina alla costa della Tunisia, al seguito dei Lomellini, cospicuo casato genovese, che aveva avuto una concessione sul posto, per praticare commerci e la pesca del corallo.
Alla metà del 1700, essendo divenuta meno redditizia la pesca del corallo, ed essendo peggiorati i rapporti con i tunisini, i coloni abbandonarono la Tunisia ed ottennero dal re di Sardegna le concessioni a costituire insediamenti; il primo, nel 1738, nell'isola di San Pietro con la costituzione di Carloforte, e quindi poi di Calasetta in una parte pressoché disabitata dell'isola di Sant'Antioco.
Il Re affidò all’ordine religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro, che nel 1758 aveva ottenuto in feudo il territorio di Sant'Antioco, il compito di guidare l'insediamento di Calasetta. L'insediamento fu costituito formalmente nel 1770.
Per il comune passaggio per la piccola isola tunisina di Tabarca la popolazione di Calasetta, in analogia con quella della vicina Carloforte, definisce sé stessa come tabarchina, e la lingua ligure parlata a Calasetta è detta "tabarchina" .
Il 27 maggio 2006 Calasetta è stato riconosciuto come comune onorario dalla Provincia di Genova in virtù dei legami storici, economici e culturali con il capoluogo ligure. Gemellata con Genova Pegli dal 2006.
Economia e cultura
Diversamente dalla vicina città Carloforte, che è stata favorita dai traffici marittimi per la presenza di un grande porto, Calasetta per necessità dovette sviluppare maggiormente una economia agricola.
La successiva immigrazione di alcuni coloni piemontesi, finita con un sostanziale fallimento, in una situazione sanitaria durissima, (il paese fu decimato nei primi anni da ripetute terribili epidemie), produsse comunque un prezioso afflusso di tecniche culturali di coltivazione della vite, sviluppando così una autonoma pregevole capacità nella produzione agricola, ed in particolare nella produzione del vino di alta qualità.
La poche persone di origine piemontese che riuscirono a resistere ed a sopravvivere, furono comunque rapidamente e completamente assorbite dalla comunità tabarchina.
La lingua
A tutti gli effetti il tabarchino è un dialetto del ligure.
Ad effetto della cultura sviluppata a maggior livello di tipo contadino, e per il contatto in contiguità culturale con la popolazione sarda, con cui condivide l'Isola di Sant'Antioco, la lingua di Calasetta ha acquisito, comunque in misura maggiore rispetto a Carloforte, diversi termini linguistici sardi.
Peraltro la minore apertura ai traffici marittimi rispetto a Carloforte, e la peculiare caratteristica conservatrice della cultura contadina, ha permesso un migliore mantenimento, rispetto a Carloforte (oggetto di maggiori contatti con l'evoluzione del linguaggio della Liguria), di alcune particolari notazioni del dialetto ligure nella forma arcaica.
È da sottolineare tuttavia che la coesistenza con le popolazioni di origine sarda e le diverse assunzioni linguistiche dal sardo, hanno prodotto nei fatti che il dialetto tabarchino parlato a Calasetta è sostanzialmente diverso in pronuncia e in alcuni tratti semantici rispetto a quello utilizzato a Carloforte, dove si è mantenuto invece globalmente in una forma più aderente al pegliese di origine.
Ad un esperto osservatore esterno la lingua appare per diversi aspetti analoga, ma non uguale, a quelle ad oggi usate nel genovesato e nella prima Riviera di Ponente ligure, con conservate alcune forme linguistiche liguri antiche.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Amministrazione
Personalità legate a Calasetta
- Pietro Belly: sottotenente del Regno sabaudo, promotore delle miniere sarde.
- Paride Rombi (Calasetta, 1920 - Napoli, 1997): giurista, scrittore (premio Grazia Deledda).
- Bruno Rombi (Calasetta, 1931): scrittore, poeta, critico letterario, pubblicista, pittore.
- Ermanno Leinardi (Pontedera, 1933 - Calasetta, 2006): pittore.
- Piero Biggio (Calasetta, 1937- Calasetta, 2007): Vescovo, diplomatico della Chiesa Cattolica.
Immagini
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Spiaggia, Calasetta -
Spiaggia grande -
Nido dei Passeri -
Cala Lunga (costa occidentale)
Gemellaggi
Voci correlate
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Salvatore Colomo, Sardegna - Guida alle Coste, Cagliari, Società Editrice L'Unione Sarda, 2010.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Altri progetti
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