Metropolitana di Milano

rete di linee metropolitane di Milano, Italia
Voce principale: Trasporti a Milano.

Template:Infobox Metropolitane La metropolitana di Milano è una rete di linee metropolitane a servizio della città di Milano e asse portante della sua rete di trasporti pubblici. Si compone di tre linee.

La rete è gestita, insieme ai mezzi di superficie, dall'Azienda Trasporti Milanesi (ATM) ed è stata costruita dalla società Metropolitana Milanese.

Rete

Al 2011, la rete metropolitana si compone di tre linee:

Linea Percorso Inagurazione Ultima estensione Lunghezza Stazioni
File:Linea M1.png Sesto 1º MaggioRho Fiera / Bisceglie 1964 2005 27,0 km 38
File:Linea M2.png Abbiategrasso / Assago Milanofiori ForumCologno Nord / Gessate 1969 2011 39,4 km 35
File:Linea M3.png San DonatoComasina 1990 2011 17,1 km 21

Al 2011 l'estensione della rete risulta pari a 88 km[1]. Circa 66 km di rete si snodano attraverso il territorio comunale di Milano, mentre i restanti 22 raggiungono i comuni dell'hinterland. Circa 60 km di rete sono sotterranei, i restanti sono sopraelevati, in trincea o a raso. Il numero totale delle stazioni è 94, di cui 21 extraurbane.

Le tre linee sono chiamate comunemente con i colori che le identificano: "rossa" (M1), "verde" (M2), "gialla" (M3). Il colore è utilizzato nelle mappe, nella livrea dei treni e nell'arredo delle stazioni.

Le linee

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea M1 (metropolitana di Milano).
 
Evoluzione della rete metropolitana
File:Milano metropolitana M1.png
Mappa

La linea 1, caratterizzata dal colore rosso, fu la prima linea ad essere costruita. Il primo tratto, Lotto - Sesto Marelli, di 12 km di lunghezza, fu inaugurato il 1º novembre 1964.

Il progetto di arredo delle stazioni venne affidato, quando l'opera era già realizzata al rustico, agli architetti Franco Albini e Franca Helg. I progettisti puntarono molto sull'innovazione dei materiali (pannelli in Silipol alle pareti), sulla semplicità del disegno e sulla massima funzionalità. La grafica fu affidata all'architetto e designer olandese Bob Noorda, da tempo operante a Milano[2][3]. La collaborazione tra i tre architetti e la società Metropolitana Milanese continuò ancora per molti anni, comprendendo anche la progettazione della linea 2 e varie consulenze per la realizzazione dei prolungamenti.

Attualmente la linea 1 termina in direzione nord-est al capolinea di Sesto 1º Maggio FS, nel territorio comunale di Sesto San Giovanni. Dopo avere attraversato il centro città, toccando piazza Duomo ed il Castello Sforzesco (fermata Cairoli), la linea si biforca e prosegue verso nord-ovest (con capolinea Rho Fiera, presso il nuovo polo fieristico nel comune di Rho) e verso sud-ovest (con capolinea Bisceglie).

Tutta la linea è sotterranea, con alimentazione elettrica a terza rotaia e quarta rotaia, e a pantografo nei raccordi con i depositi e nel doppio tunnel di raccordo Pasteur M1-Caiazzo M2, con tensione di 750 volt. Nella tratta Pasteur-Villa San Giovanni è presente la linea aerea, che consentirebbe il transito dei treni delle linee 2 e 3 verso il deposito di Precotto. Questa possibilità non è stata praticamente mai utilizzata, ad esclusione del periodo di preesercizio della nuova linea M2, durante il quale vennero utilizzati convogli della M1 appositamente adattati per l'alimentazione a 1500 Volt.

La costruzione del primo tratto è avvenuta con l'utilizzo di un metodo che prevedeva lo scavo in trincea e la totale scopertura della fossa, seguita dalla costruzione del tunnel a sezione rettangolare e quindi dalla copertura con volta in cemento armato. Questo sistema, innovativo per l'epoca, è stato successivamente utilizzato in diverse parti del mondo proprio con il nome di metodo Milano.

L'utilizzo di questo metodo ha come principale svantaggio di comportare un pesante sconvolgimento di tutte le vie attraversate, e per questo motivo è stato in seguito soppiantato, anche su questa stessa linea, con il metodo che realizza lo scavo tramite macchinari appositi chiamati "talpe".

In tutte le stazioni della Linea 1 si trovano due banchine ai lati, ognuna delle quali serve una specifica direzione, salvo casi di limitazione di percorso; entrambi i binari sono collocati in una galleria unica, con l'esclusione del tratto da Molino Dorino a Rho Fiera, dove i treni viaggiano in due gallerie separate, e del tratto di binario da Villa San Giovanni a Sesto Marelli, dove i treni viaggiano in una galleria di livello inferiore che sottopassa due binari che raccordano la linea con il deposito di Precotto, attraverso un binario centrale per l'immissione in servizio dei convogli.

Dalla primavera 2009 è in funzione il Meneghino, nuovo elettrotreno interoperabile per metropolitana. Il primo convoglio è entrato in servizio e sarà seguito ad un ritmo di altri 3 ogni mese fino al completamento della fornitura di complessivi 36 mesi, in corso di estensione anche alle altre linee per un totale di 40 nuovi elettrotreni. Il soprannome meneghino è stato coniato sfruttando la possibilità offerta dall'acronimo MNG, vero nome del convoglio, interponendovi alcune lettere: MeNeGhino.

È in corso il processo di rinnovamento (revamping) di tutti i convogli in servizio. I vecchi treni in servizio prodotti prima del Meneghino vengono gradualmente inviati dai depositi, tramite grossi autotreni, alle officine di via Teodosio dove vengono rimodernati.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea M2 (metropolitana di Milano).
File:Milano metropolitana M2.png
Mappa

La linea 2 è identificata dal colore verde; il primo tratto, tra Caiazzo e Cascina Gobba, venne aperto nel dicembre 1969.

La linea si estende verso la periferia orientale della città, biforcandosi in due rami presso la stazione di Cascina Gobba: un ramo si dirige verso est, parallelamente al percorso del Naviglio della Martesana, fino al capolinea di Gessate; l'altro ramo si dirige per tre fermate verso nord-est nel comune di Cologno Monzese (capolinea a Cologno Nord). La diramazione per Gessate è attualmente il tratto di metropolitana che maggiormente si estende al di fuori del territorio comunale di Milano.

Nell'altra direzione, la linea si dirige verso sud fino al capolinea di Abbiategrasso che serve l'omonima piazza. I lavori per la realizzazione della diramazione che collega Famagosta con il Forum di Assago sono iniziati nel 2003 e sono stati completati a febbraio del 2011.

La M2 ha fermate in corrispondenza con sei stazioni ferroviarie della città: Lambrate, Centrale, Porta Garibaldi, Cadorna, Porta Genova e Romolo.

La linea è interrata nella parte cittadina, mentre esce in superficie a partire dalla stazione di Cimiano, verso la periferia. Nel tratto che va da Cascina Gobba a Cologno Nord è sopraelevata: al momento è l'unico tratto della metropolitana milanese nel quale si è adottata tale soluzione.

Per la costruzione, nella parte interrata, è stato prevalentemente adottato il metodo "a scudo", che prevede l'avanzamento degli scavi in galleria senza alterare la superficie. La costruzione del tratto da Lambrate a Cadorna è stato realizzato in diverse tappe, utilizzando diverse varianti costruttive nelle varie operazioni di scavo, per acquisire esperienza sulla metodologia e per stabilire il metodo migliore da utilizzare negli scavi successivi.

L'alimentazione elettrica è interamente a pantografo, con tensione di 1,5 kV.

La tratta extraurbana della M2 fu concepita e realizzata come linea tranviaria veloce, le cosiddette "Linee celeri dell'Adda" , in funzione dal maggio 1968 fino a Gorgonzola, allo scopo di sostituire e integrare la tranvia interurbana per Vaprio e Cassano. Dopo pochi anni (dicembre 1972) la tratta fu percorsa dai treni della metropolitana, sostituendo con autobus la tratta per Cassano e mantenendo i tram interurbani sulla tratta terminale Gorgonzola-Vaprio d'Adda. Nel febbraio 1978 anche quest'ultima fu soppressa, sostituita da autobus, e la metropolitana prolungata fino all'attuale capolinea - inaugurato nell'aprile 1985 - di Gessate. Per questo motivo, la linea è stata la prima di Milano, e finora l'unica, che presenta un tratto in superficie, rendendola anche, con i suoi 34 chilometri, la più lunga della rete. Nella tratta interurbana, infine, le stazioni sono state realizzate in superficie e con metodi economici, ricorrendo a strutture prefabbricate.

Alcune stazioni della linea 2 sono realizzate con una banchina centrale per i passeggeri che serve entrambe le direzioni, mentre le rimanenti (la maggior parte) presentano due banchine ai lati, ognuna delle quali serve una specifica direzione. I treni utilizzano il binario di destra (come nelle altre linee metropolitane di Milano). Nelle stazioni a due banchine laterali vengono utilizzate le porte alla destra del treno, mentre nelle stazioni a banchina unica centrale vengono utilizzate le porte alla sinistra del treno. Inoltre, sebbene in alcuni tratti i binari per le due direzioni siano collocati in due canne separate, nella maggior parte del percorso i binari sono collocati allo stesso livello a distanza di pochi metri. Nella tratta tra Sant'Ambrogio e Porta Genova i due binari sono collocati su due canne sovrapposte e la stazione di Sant'Agostino si sviluppa su due livelli. Questo tipo di disposizione è poi stato utilizzato nella tratta centrale della linea 3.

I lavori di scavo della parte più vecchia della linea sono stati realizzati in un periodo (dalla seconda metà degli anni sessanta alla metà degli anni ottanta) in cui il livello della falda acquifera era notevolmente basso (sia per motivi naturali, sia per motivi antropici, dato il suo pesante utilizzo da parte delle industrie). Successivamente il livello della falda acquifera ha iniziato progressivamente a salire, causando la comparsa in galleria di infiltrazioni d'acqua (due tratti notevolmente soggetti al fenomeno sono quelli fra Loreto e Lambrate e nella canna inferiore a Sant'Agostino). Per contrastare il fenomeno si sta tentando di impermeabilizzare le gallerie e sono costantemente in funzione delle pompe idrovore per abbassare il livello della falda in prossimità della galleria.

Anche sulla linea M2 è entrato in servizio il Meneghino. Come sulla linea 1 della Metropolitana, anche sulla M2 i convogli vengono piano piano rammodernati, anche se in questo caso il processo di ammodernamento (revamping) è al momento interrotto: infatti, per ora, sono in servizio solo quattro convogli revampizzati, di cui il primo parzialmente revampizzato (cioè solo all'esterno), riconoscibile da una V rossa sul frontale della prima e dell'ultima carrozza; gli altri tre, invece, sono stati modificati radicalmente: i sedili sono verdi (mentre nei treni non revampizzati sono blu), c'è una fascia verde che corre lungo tutto il treno con alcuni numeri 2 scritti in grigio a metà di ogni carrozza e inoltre sono stati dotati di un altro tipo di motore, detto "inverter".

Il 20 febbraio 2011 sulla M2 è stato inaugurato il prolungamento di 4,8 km da Famagosta ad Assago Milanofiori Forum, comprendente le fermate Milanofiori Nord e Milanofiori Forum-Assago. Ciò porta le fermate della metropolitana di Milano da 88 a 90 per quasi 80 km di linee.

Curiosità

Nei primi anni (1969-1972) il servizio, limitato alla tratta urbana, fu svolto con treni della M1.

Il tratto compreso fra Cascina Gobba e Cologno Nord è attualmente l'unico della rete disposto su viadotto.

La stazione Lanza - Brera - Piccolo Teatro, insieme alla recente Pero della linea M1, è l'unica dove le rotaie sono in due canne parallele, ma non è utilizzata la banchina a isola. Infatti, vi sono le due banchine laterali, i binari, e a dividerli non ci sono le colonne, ma un muro.

È anche la linea che ha la maggior distanza fra due stazioni urbane consecutive (Famagosta - Abbiategrasso = 1200 m).

È anche la linea servita dal maggior numero di depositi (sono tre: Famagosta, Gorgonzola e Cologno Nord; la rossa ne ha due: Precotto e Gallaratese (a Molino Dorino); la gialla ne ha uno solo: San Donato).

La stazione di Lanza - Brera - Piccolo Teatro ha la particolarità di avere un accesso all'interno di un palazzo.

Con quasi 40 km di estensione e 35 stazioni, è tra le singole linee di metropolitana più lunghe d'Europa e la linea più lunga d'Italia.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea M3 (metropolitana di Milano).
File:Milano metropolitana M3.png
Mappa

La linea 3 è identificata dal colore giallo; il primo tratto, fra Centrale e Duomo, fu aperto nel 1990 in occasione dei mondiali di calcio, dopo otto anni di lavori.

Per gli sviluppi della linea in direzione nord, oltre la fermata Centrale, si scelse invece di posticipare i lavori e di realizzare i lavori su piccole tratte, aprendo una stazione per volta. Il progetto architettonico è stato eseguito dall'architetto Claudio Dini e ha come elementi fondamentali l'aumento della luminosità rispetto alle linee precedenti e un aumento della funzionalità grazie anche all'eliminazione di spazi morti.[senza fonte] Il progetto si caratterizza anche per la scelta di materiali con costi più elevati che in precedenza, come i graniti di colore chiaro che sostituiscono i pavimenti in linoleum, scelta questa che sollevò non poche polemiche anche nell'ambito di Mani Pulite, che proprio nei lavori della Metropolitana Milanese trovò ampi gradi di corruzione.

La percorrenza della linea è in direzione nord-sud, senza diramazioni. Il capolinea nord è dal 26 marzo 2011 Comasina, mentre a sud la linea termina a San Donato, ai confini fra Milano e il comune omonimo.

La linea è interamente in galleria. Nella tratta centrale, fra Porta Romana e Repubblica, l'opera è composta da due gallerie a binario unico sovrapposte, spesso a notevole profondità. Il punto più critico è la stazione di Duomo, in cui la canna in direzione San Donato si trova ad oltre 20 metri di profondità, interamente immersa in acqua di falda, è rivestita da tubo di PVC. L'impegno tecnico per la realizzazione di quest'opera è stato notevole.

L'alimentazione elettrica è a pantografo a 1500 V.

Il 26 marzo 2011 è stato inaugurato il tratto settentrionale fino a Comasina, aprendo quindi complessivamente quattro nuove stazioni: Dergano, Affori Centro, Affori FN, oltre a Comasina. È allo studio un prolungamento di tratta da San Donato Milanese a Paullo[4]. Il CIPE ha approvato il piano di prolungamento di questa tratta, nel 2011 dovrebbe arrivare l'approvazione del progetto finale.

Curiosità

  • La stazione di Sondrio ha la particolarità di avere un accesso all'interno di un palazzo, a fianco di un hotel.
  • La linea 3 "gialla" utilizza i sistemi ATP (Automatic Train Protection) e ATC (Automatic Train Control), consentendo la marcia dei treni in modo totalmente automatico senza la presenza di segnali di linea: partenza, arresto e velocità sono eseguiti automaticamente dall'elettronica di bordo. Il macchinista o guidatore ha la funzione di controllo e di chiusura delle porte, nonché attuare il consenso alla trazione dopo la chiusura delle porte. La figura umana interviene in caso di necessità in quelle situazioni non prevedibili dall'automatismo (esempio in caso un viaggiatore dovesse cadere sui binari in stazione).

Progetti

I progetti attuali prevedono il prolungamento delle linee esistenti e la realizzazione di due nuove linee, denominate M4 ed M5. La realizzazione di tratte già previste ha però subìto rallentamenti, sia per la priorità assegnata alla tratta Molino Dorino - Rho Fiera (inizialmente non prevista), sia per problemi nel finanziamento. Dal 2005 si è avuta però un'accelerazione, con il finanziamento della linea 5 e l'approvazione, con parte del finanziamento, della linea 4 (CIPE del 29 marzo 2006). Nella Finanziaria 2007 il Governo si è impegnato a finanziare la costruzione della linea 4 con 170 milioni di euro. A lavori finiti, l'estensione della metropolitana milanese sarà di 140 km[5].

Dal 2012 sono in corso i lavori di prolungamento verso nord della M1 con una tratta di circa due chilometri e due nuove stazioni: Sesto Restellone e Monza Bettola. Secondo una dichiarazione dell'Assessore regionale lombardo alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo davanti alla Commissione Territorio della regione Lombardia, la conclusione dei lavori è pianificata per il 2015[6].

È allo studio da parte della Provincia il prolungamento entro un decennio in direzione nord-est, da Cologno Nord a Vimercate, con fermate intermedie a Brugherio, Carugate, Agrate Colleoni, Concorezzo e Vimercate Torri Bianche.

Nel febbraio 2009 è stato completato lo studio di fattibilità del prolungamento Gessate - Cascina Pignone per un'estensione verso est di circa 1200 m[7]

Nel settembre 2010 è stato avviato lo studio di fattibilità per il prolungamento Gessate - Trezzo sull'Adda[8] Quattro le fermate da realizzare: Cascina Pignone (Inzago), Basiano, Trezzano Rosa e, appunto, Trezzo sull'Adda. Al momento sono stati stanziatati settantamila euro dalla Fondazione Cariplo per gli studi preliminari, con una promessa di contributi da parte della Provincia di Milano[9].

Secondo Metropolitana Milanese Spa, è in fase di studio di fattibilità il prolungamento verso meridione che collegherebbe San Donato a Paullo. Il progetto prevederebbe sei fermate denominate provvisoriamente San Donato Centro, Peschiera Centro, Pantigliate Mediglia, Caleppio Cerca, Paullo Centro e Paullo Est[10].

Linea M4

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea M4 (metropolitana di Milano).

La linea 4 sarà identificata dal colore blu[11].

Il progetto, approvato dal CIPE del 29 marzo 2006, prevede una metropolitana leggera sotterranea lunga 15 km, e servita da ventuno stazioni, che collegherebbe la stazione di Milano San Cristoforo a quella di San Babila. Al 2010, i fondi disponibili sono: 170 milioni di euro dal maxi dividendo della SEA e 466 milioni dalla Legge obiettivo; nel medio termine si prevede anche un contributo dei privati di 200 milioni di euro. Secondo Metropolitana Milanese Spa, la tratta Aeroporto Linate – Forlanini FS dovrebbe aprire entro il 2015, mentre quella Forlanini FS – San Cristoforo entro il 2018[11].

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea M5 (metropolitana di Milano).
File:Milano metropolitana M5.png
Mappa dell'M5

I lavori di costruzione della linea M5, che sarà identificata dal colore lilla[12], sono partiti, per la prima tratta Bignami-Zara, nell'estate 2007 e dovrebbero concludersi nel 2012, mentre quelli relativi alla seconda tratta Zara-Garibaldi e Garibaldi-San Siro sono iniziati nell'autunno 2010[13] e dovrebbero concludersi in tempo per l'Expo 2015[5].

Il progetto prevede un'ulteriore possibile estensione ad ovest verso Settimo Milanese e un prolungamento verso nord fino a Cinisello Balsamo in località Bettola, al confine con Monza, dove dovrebbe avvenire l'interscambio con la M1.

Curiosità storiche

Finanziamenti

La linea 1, rossa, della metropolitana milanese venne costruita tutta a carico dell'amministrazione comunale cittadina. La linea 2, verde, venne finanziata per più del 90% dal Comune e dallo Stato con un contributo di 1.575.000.000 di Lire. La linea 3, gialla, è stata cofinanziata da Stato, Regione e Comune.

Con l'aumentare dei costi e con la costante diminuzione dei finanziamenti agli enti locali da parte del governo nazionale, l'ATM e il Comune non furono più in grado di costruire autonomamente nuove linee e chiesero finanziamenti allo Stato. Per questo motivo la linea M3 e il Passante Ferroviario soffrirono genesi lunghissime, con blocchi annuali dei finanziamenti e notevoli ritardi.

Copertura telefonica UMTS e HSDPA

Da fine 2007 sono incominciati i lavori per coprire le linee metropolitana con la rete UMTS; la copertura delle stazioni è stata completata nel dicembre 2009[14].

All'inizio del 2008 è partita la copertura HSDPA. La tecnologia utilizzata è la RF over fiber.[15] Gli operatori che hanno partecipato alla copertura sono TIM, Vodafone, Wind e 3. Da agosto 2009 sono 40 le stazioni coperte dalla rete HSDPA. Dal 21 dicembre 2009 è stata raggiunta la percentuale del 100% della copertura cellulare su tutte e tre le linee e con tutti gli operatori telefonici.[16]

Note

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore autogenerato1
  2. ^ Bob Noorda: Obliqui egregi nella storia e nel tempo, su oblique.it. URL consultato il 12-04-2010.
  3. ^ Bob Noorda: grafica in primo piano, su abitare.it. URL consultato il 12-04-2010.
  4. ^ http://www.msrmilano.com/hometot.htm progetti di ampliamento della metropolitana milanese
  5. ^ a b Armando Stella, Trasporti, in 5 anni il raddoppio del metrò, in Corriere della Sera - Milano, 30 novembre 2010, p. 2.
  6. ^ Redazione, M1 a Bettola, Tem, Paullese: Regione Lombardia fa il punto sulle infrastrutture viabilistiche del territorio, in 7giorni, 1º giugno 2012. URL consultato il 6 giugno 2012.
  7. ^ Carlo Arcari, Milano. Cantieri per raddoppiare le linee del Metrò per l'Exp (PDF), in Italia Oggi. URL consultato il 21-11-2010. Formato sconosciuto: PDF (aiuto)
  8. ^ Gabriele Gabbini, Gessate, ogni giorno è un'odissea. Prolungare linea metropolitana?, in Il Giorno. URL consultato il 21-11-2010.
  9. ^ Il futuro della MM2, tra rincari, petizioni e proclami, su ediesse.net. URL consultato il 21-11-2010.
  10. ^ Metropolitane a Milano – Milano M3, su metropolitanamilanese.it, 2010. URL consultato il 4 giugno 2012.
  11. ^ a b Milano M4 - La linea leggera, sotterranea, blu, in Metropolitana Milanese Spa, 2010. URL consultato il 3 maggio 2012.
  12. ^ Metro-5 Linea-5
  13. ^ Articolo del Corriere della Sera del 3-11-2010, su milano.corriere.it. URL consultato il 07-11-2010.
  14. ^ Comunicato ATM, 21/12/2009
  15. ^ http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/il-telefonino-prende-la-metropolitana_23310.html
  16. ^ Telefonini in metrò: copertura al 100% ATM, Azienda Trasporti Milanesi

Voci correlate

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