Arrivano i titani
Arrivano i titani è un film peplum del 1962 diretto da Duccio Tessari. Rispetto ai peplum tradizionali presenta una violenza più edulcorata ed una certa dose di humor.
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Paese di produzione | Italia |
Durata | 120 min |
Genere | Avventura, peplum |
Regia | Duccio Tessari |
Soggetto | Duccio Tessari Ennio De Concini |
Sceneggiatura | Duccio Tessari Ennio De Concini |
Fotografia | Alfio Contini |
Montaggio | Renzo Lucidi |
Musiche | Carlo Rustichelli |
Scenografia | Ottavio Scotti |
Costumi | Vittorio Rossi |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
Cadmo, il re di Creta, è riuscito a scoprire il segreto dell'invulnerabilità e ha reso invulnerabile se stesso e sua moglie. Essendo invulnerabile non teme più nessuno, nemmeno gli dei e sceglie di autoproclamarsi Dio di Creta oltre che sovrano, e a coronazione di questo suo egocentrismo impone a molti cittadini di un quartiere della capitale di abbandonare le loro case per poter costruire un giardino di statue che lo raffigurano, inoltre impone nuove tasse per poter pagare la costruzione di queste nuove statue.
Cadmo ha però un problema: un'antica profezia lo avvisa che quando sua figlia, Antiope, conoscerà l'amore il suo regno di terrore è destinato a cadere. Tuttavia Cadmo è corso ai ripari e ha fatto crescere la figlia circondata solo da donne e tenendola lontana da qualsiasi uomo, inoltre a breve la consacrerà sacerdotessa impedendole per sempre di amare.
Il dio Giove è furioso dell'atteggiamento di Cadmo che, ritenendosi l'unica vera divinità, ha smesso di onorare e rispettare gli dei; per questo il padre degli Dei sceglie di mandare sulla Terra un suo emissario per catturare Cadmo e portarlo al suo cospetto affinché venga giudicato. Si rivolge pertanto ai Titani, un gruppo di uomini dotati di una forza sovrumana rinchiusi da millenni nell'averno, e tra i 10 fratelli sceglie Krios, il più giovane e meno forte tra tutti i fratelli, ma indubbiamente il più scaltro, furbo e intelligente; Giove promette a Krios la libertà per lui e i suoi fratelli se riuscirà nell'intento di portare Cadmo negli inferi.
Krios torna sulla Terra e cerca immediatamente di prendere contatto col sovrano, ma si rende conto che le misure di sicurezza attorno al monarca sono insuperabili. Camminando per la città conosce un servo muto del re, di nome Achille, e viene a conoscenza di una festa organizzata dal sovrano per la consacrazione a sacerdotessa della figlia Antiope; durante questa festa verranno disputati dei giochi comprendenti combattimenti all'ultimo sangue dei prigionieri, in cui il vincitore della manifestazione avrà diritto ad entrare a far parte della corte del Re. Krios inizia a meditare su come sfruttare al meglio la situazione, finché si imbatte in un processo pubblico in cui un uomo di colore molto muscoloso, di nome Rator, viene condannato a morte ingiustamente, la cui pena però viene ridotta alla partecipazione ai giochi del Re. Krios protesta pubblicamente ed insulta gravemente i giudici accusandoli di essere delle "pecore al servizio del re". Immediatamente le guardie reali cominciano a dargli la caccia ma lui si difende e riesce costantemente a sfuggire alla cattura finché il comandante delle guardie dice ai suoi uomini di catturarlo vivo perché vuole farlo combattere al cospetto del Re; a questo punto Krios si fa catturare e viene messo in prigione.
In prigione Krios trova parecchi uomini, tra cui Rator, con cui ha un pesante diverbio che sta per sfociare in lite, ma i due vengono separati dagli altri uomini e dal capo delle guardie che entra nella prigione per ordinare di non disturbare le cerimonie del Re al piano di sopra. Rator si calma ma promette a Krios di ucciderlo in modo molto doloroso il giorno successivo, durante i giochi. Krios non fa caso alla minaccia di Rator e si accorge che in un angolo in alto della prigione c'è una piccola finestra con delle sbarre, Krios ci si arrampica e vede Antiope, rimanendone innamorato al primo istante. Anche Antiope, che non aveva mai visto un uomo prima, rimane colpita da Krios.
Il giorno successivo Krios deve affrontare i combattimenti, il capo delle guardie porta delle spade nella prigione e tutti si azzuffano per cercare di prendere la più grande, Krios viceversa dimostra la sua furbizia aspettando e per ultimo prende un coltello. Il capo delle guardie infatti dice che l'ordine dei combattimenti seguirà quello della grandezza delle spade, in pratica il primo combattimento avverrà tra Rator, che ha preso la spada più grande, e il guerriero con la spada un po' più piccola, il sopravvissuto allo scontro combatterà contro chi ha la spada leggermente più piccola e così via. Con questo sistema Krios ha la certezza di affrontare solo un duello, l'ultimo. Mentre nelle prigioni tutti sono in tensione per i combattimenti, Krios cerca di informarsi su chi fosse la ragazza che ha visto, ma ovviamente nessuno la conosce; intanto al piano di sopra al cospetto del Re i combattimenti proseguono e Rator stermina tutti i suoi avversari uccidendoli. Arriva il turno di Krios che, fresco, deve affrontare lo stanchissimo Rator, reduce da una decina di combattimenti. Krios vince il duello ma rifiuta di uccidere Rator ed entra nelle grazie del re che lo prende a corte come guardia del corpo e consigliere. Durante una notte Krios riesce a trovare Antiope, ma viene avvistato da una delle sue ancelle che avvisa la regina. Questa comincia a sospettare del giovane.
Qualche giorno dopo il re ordina una battuta di caccia, la preda da catturare è Rator a cui viene dato un vantaggio di qualche ora per raggiungere il mare; Krios fa coppia con il Re e lo conduce direttamente al punto in cui sa che Rator li sta aspettando. Giunti alla riva del mare Krios rivela al Re la sua missione ma viene interrotto dalla regina e dalle guardie che sospettavano di lui, Krios cerca di colpire a morte il re, ma scopre che questo è invulnerabile. Rator e Krios sono costretti a tuffarsi dalla scogliera.
A quel punto ai due si riunisce Achille, e sono costretti ad elaborare un piano diverso per catturare il re e cercare di salvare Antiope. Krios va negli inferi per rubare l'elmo di Poseidone, capace di rendere invisibile chi lo porta, ma solo di notte e insieme ai suoi amici vanno nell'isola della Gorgona, dove Cadmo ha rinchiuso Antiope. Krios uccide la Gorgona ma viene ferito e non riesce a salvare Antiope, inoltre Rator viene catturato. A quel punto Giove gli manda in soccorso di Krios i fratelli, che insieme a lui si nascondono nelle statue appena arrivate, e durante la cerimonia per l'inaugurazione i Titani escono affrontando e sconfiggendo in battaglia le guardie del re. Cadmo scappa nella caverna dove si celebra il rito che rende invulnerabili, dove Antiope è legata pronta per essere uccisa, Cadmo sta per compiere il sacrificio, ma ignora che la stanza in cui si trova è troppo vicina agli inferi e Giove può far sprofondare il pavimento per richiamare a se Cadmo. Krios può salvare tranquillamente Antiope e riportare la pace a Creta.