Il Metaplan è una tecnica di facilitazione basata sulla visualizzazione.

Nasce nel 1972 in Germania, grazie al lavoro dei fratelli Wolfgang ed Eberhard Schnelle.

Si tratta di una tecnica molto utilizzata nella gestione dei processi di comunicazione nei gruppi di lavoro, ed è basata sulla raccolta di opinioni dei partecipanti e la loro successiva organizzazione in blocchi logici fino alla formulazione di piani di azione in cui sono evidenziate problematiche rilevate e possibili soluzioni.

Il Metaplan è molto usato nella progettazione partecipata e permette ad esempio di gestire con efficacia una discussione di gruppo per l’elaborazione di un’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats).

Materiali

Durante un incontro gestito con il Metaplan vengono utilizzati diversi materiali, necessari per visualizzare quanto emerge del workshop:

  • rotoli di carta da pacco
  • puntine (pin-board)
  • foglietti di carta colorata di diverse dimensioni
  • pennarelli colorati
  • bollini adesivi

Le regole

Il Metaplan è basato su alcune semplici regole. Sempre visibili a tutti i partecipanti.

  • Se vengono usati foglietti diversi per forma o colore, la diversa funzione deve essere riconoscibile per tutti in qualunque momento
  • Ogni partecipante deve ricevere lo stesso numero limitato di foglietti
  • Deve essere scritta una sola frase in ogni foglietto
  • Le frasi devono essere per quanto possibile auto-esplicative
  • Bisogna scrivere in modo leggibile per tutti i presenti
  • Quando si è d'accordo che gli autori delle schede devono restare anonimi, l'identità degli autori può essere svelata volontariamente solo dai medesimi

Bibliografia

  • Valente Adriana, Dal Metaplan all'Open Space Technology: integrare un percorso partecipato nella scuola, Roma, Biblink

Voci correlate