Società Sportiva Monopoli 1966

società calcistica italiana con sede nella città di Monopoli

L' Associazione Calcio Monopoli è la principale società calcistica di Monopoli (BA).

Associazione Calcio Monopoli
Calcio
Gabbiano
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Biancoverde
SimboliGabbiano
InnoGabbiano (Aliseo)
Aliseo
Dati societari
CittàMonopoli
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoEccellenza
Fondazione1958
Rifondazione2003
PresidenteItalia (bandiera) Floriana Ladisa
StadioVito Simone Veneziani
Via Togliatti
Monopoli (BA)
(6.880 posti)
Sito webwww.acmonopoli.com
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Nata nel 1958 e rifondata nel 2003, ha al suo attivo diverse partecipazioni alla Serie C. Alla fine della stagione 2009-2010, nonostante il buon campionato disputato, la dirigenza decide di non iscrivere la società al campionato di Lega Pro Seconda Divisione, conservando l'anzianità di affiliazione con ripartenza dalla Terza Categoria.

Per sopperire alla mancanza di una squadra di calcio di un certo livello in città, nel corso dell'estate 2010 alcuni imprenditori locali rilevano la storica società barese A.S.D. Liberty Bari 1909, trasformandola in A.S.D. Liberty Monopoli e facendole disputare le gare con le classiche divise biancoverdi. In tal modo il Liberty Monopoli diventa, di fatto, la prima squadra della città.

Ha conosciuto il suo momento sportivo migliore a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, quando alternò la militanza nei professionisti tra la serie C1 e la serie C2.

Disputa i propri incontri interni nello stadio Vito Simone Veneziani, la cui capacità è di poco inferiore ai 7.000 posti.

Storia

Audace Monopoli

Nel 1926 nasce l'Audace Monopoli, prima vera squadra che rappresentava la città (riconosciuta dalla F.I.G.C.). Diversamente da quelli attuali, i colori sociali erano bianco-neri ed il campo sportivo in cui venivano giocate le partite casalinghe era in terra battuta e si trovava in periferia, proprio alle spalle del cimitero.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Unione Sportiva Audace.

La nascita del Monopoli

Nella storia del calcio monopolitano varie sono state le società che sino da prima della seconda guerra mondiale rappresentavano la città, ma si può affermare che la grande storia calcistica nasce nel 1958.

La società sportiva Rinascente Calcio Monopoli nasce nel 1958 grazie al presidente Mario Tarantino. Si scelse di partire dalla Seconda Divisione[1], per evitare di incorrere nei vecchi debiti dell'Audace Monopoli, che finì la sua storia per fallimento. La prima iscrizione al campionato costò 90.000 lire e ne viene conservata ancora la ricevuta. Dopo molti anni di campionato, nel 1966 si integrarono Giovanni Vacca e Alfredo Palmieri, i fratelli Giliberti, Giovanni Schena, Giacomo e Giovanni Barnaba, Mundo La Penna, Franco Alba, Gino Biasi, Paolo Mitrotti e Giancarlo Vacca. Per allestire la squadra si chiese aiuto a Michele Sinesi, allora allenatore dalla Liberty di Bari. Il primo tesserato fu Enzo Sibilla, a cui seguì il primo grande acquisto: Lino Brunetti. Monopolitano d.o.c., giocatore di indubbio talento che ha calcato anche i campi di Serie A, diverrà poi presidente negli anni in cui il Monopoli, sotto la denominazione di Atletico Monopoli, bazzicherà tra i campionati locali di Promozione e Prima Categoria con qualche soddisfazione. Attorno ad esso nacque così la squadra: Natale Piepoli, Donato Rizzi, Paolino Greco, Roberto Moro, Paolo Leoci, Giacomo Meo, Enzo Gimmi, Sassanelli, Iannone, Consiglio, Polieri, Cavallaro, Cavallo, Zezza e Ricco.

La prima partita si disputò sul campo del Noicattaro il 27 novembre del 1966, con una vittoria per 4-2, con le reti di Polieri, Cavallo, Iannone e Consiglio. Emozionanti i derbies con le altre squadre di Monopoli, cioè la Rinascente e la Fiamma E.Muti, squadra vicina agli ambienti della destra monopolitana, che vede però l'A.C. sempre prevalere sugli avversari. Il campionato si concluse con la schiacciante superiorità dei biancoverdi, che conclusero la stagione con ben 29 punti sui 32 disponibili. Per il campionato di Seconda Categoria la squadra venne ulteriormente rinforzata, arrivarono Brescia e i fratelli Scarafino, entrambi ex Rinascente Monopoli: il torneo divenne subito un duello a distanza tra Castellaneta e Monopoli, fino all'ultima giornata dove entrambe le squadre si videro appaiate a quota 50 punti. Fu quindi necessario uno spareggio, da giocarsi sul neutro di Brindisi. I tempi regolamentari finirono con il risultato di 0-0, così come i tempi supplementari. Non esistendo ancora la straziante lotteria dei calci di rigore venne utilizzata una monetina, che decretò la sconfitta. L'anno seguente l'A.C. Monopoli vinse il campionato senza subire neanche una sconfitta, meritandosi i complimenti del Corriere dello Sport che indicò la squadra monopolitana, come «la Fiorentina del sud». Grazie alla vittoria in un mini-torneo, che sancì l'A.C. come campione regionale, il salto in Promozione fu cosa fatta.

Il campionato trascorse con la solita folgorante partenza ma purtroppo non bastò perché a pari punti giunse anche il Putignano. Si rese così necessario un altro spareggio, questa volta sul neutro di Giovinazzo, ma anche in quel caso fu necessario ricorrere alla monetina. Questa volta il capitano ebbe ragione e fu promozione in Serie D. Il seguente campionato si concluse con un onorevole dodicesimo posto, così come il campionato ancora successivo. Il terzo campionato venne però costruito in economia, anche per via dell'amministrazione comunale che continuava a ignorare la squadra. La stagione finì con un buon settimo posto, ma le notizie migliori giunsero dal settore giovanile dove la Juniores e la Berretti raggiunsero le finali nazionali, guidate dal monopolitano Gianni Brescia. Si arrivò così sesti nel campionato seguente.

L'anno successivo ci fu un grande cambio di gestione e l'industriale Adriano Rivoli, titolare dell'omonimo gruppo industriale, fu nominato presidente. Il nuovo allenatore fu Michele Cappella, gli acquisti più importanti Schipa, Capuano, D'Innocenzo, Abruzzese e Lorusso. Anche se all'esordio il Monopoli venne sconfitto, la squadra biancoverde dilettò comunque la platea conquistando il terzo posto e l'accesso alla disputa della prossima Coppa Italia. Dato l'inizio del seguente campionato, per la prima volta nella storia dell'A.C. Monopoli fu esonerato l'allenatore Cappella. Venne così assunto Gianni Bonanno che, specie in casa, riuscì ad invertire la rotta, entusiasmando i monopolitani, terminando il campionato al quarto posto e conquistando per la seconda volta consecutiva l'accesso alla Coppa Italia.

Bonanno si trasferì poi alla volta del Nardò e fu sostituito da Michelotti, che in seguito esonerato fece posto al duo Righetti-Minervini. Nel gennaio 1977, al posto di Rivoli, subentra come presidente Petrosillo. Si conclude all'ottavo posto. Nell'estate del '77 la Lega Semiprofessionisti annuncia la riforma della Serie C, e il Monopoli attrezza una squadra abbastanza competitiva per puntare al salto di categoria. Fu scelto come allenatore Felice Tinelli ed acquistati Faccin, Patat, De Palo, Giovanni Zaccaro, Colangelo, Velluti, Vaccaio e Cataldi. Ma in seguito ad un andamento altalenante, Tinelli venne sostituito con Giliberti. Nella partita interna contro il Gallipoli, il leccese Orlando fece notare all'arbitro di essere stato colpito con un bastone e così la partita venne tramutata dalla Commissione Disciplinare nel risultato di 0-2 per il Gallipoli. Poi la C.A.F., grazie alla difesa dell'avvocato Baldassare, si pronunciò per la ripetizione della partita. Nel frattempo, per l'aggressione ad un arbitro, l'Andria venne radiata dal campionato, permettendo al Monopoli di poter agganciare uno dei 4 posti disponibili per la Serie C. Tutto si giocò nelle ultime 3 partite, contro la Rosetana, il Gallipoli (ripetizione della gara) e il Manfredonia. Tutte e tre le partite vennero vinte e si finì al quarto posto in classifica ma a pari punti con il Francavilla. Fu quindi necessario un altro spareggio, nella città di Campobasso. Un vero esodo, più di tremila persone, accompagnano la squadra biancoverde, dove sia i tempi regolamentari che quelli supplementari finirono sul risultato di 0-0. Fu quindi necessario ricorrere, ancora una volta, alla monetina e il capitano monopolitano Lenoci scelse con ragione testa: L'A.C. Monopoli fu così promossa in Serie C2. Molto fitto il calcio-mercato del campionato 1978-79, ma il campionato successivo non fu dei migliori anche per via delle dimissioni dell'allenatore Giliberti, del suo successivo reintegro, e del ritorno in rosa di Pica. Infatti grazie ad un suo gol il Monopoli fu matematicamente salvo.

Nel campionato seguente il Monopoli venne dirottato nel girone delle squadre campane e siciliane. Girone d'andata mediocre, mentre quello di ritorno, un vero delirio, permise di giungere allo spareggio-salvezza contro l'Alcamo sul campo neutro di Bisceglie. Questa volta non vi fu bisogno della monetina, grazie ad una rete di testa del bomber Marcello Prima. L'anno dopo vi fu un ulteriore cambio di proprietà con il presidente Alfredo Palmieri, erede della nobile famiglia monopolitana dei Palmieri. Come allenatore fu scelto Mammì, che raggiunse la squadra già in ritiro a Melfi. Ma dopo un campionato leggendario, il Monopoli, sul neutro di Brindisi contro i rivali di antica data del Casarano giocò l'ennesimo spareggio mancando la promozione in C1. Grazie ad una inopinata rete del tornante Cau, fu proprio il Casarano a vincere ed accedere in C1. L'amarezza tra i monopolitani fu enorme tanto che si registrarono le partenze di Angelo Mammì verso Torre del Greco e di Dino Lenoci verso il Messina. Il campionato seguente nacque malissimo e la squadra venne affidata a Lombardi, il quale, dopo poche giornate fu sostituito da Cappella, prelevato dalle giovanili, che dapprima condusse il Monopoli fino alla zona promozione, ma successivamente riuscì a salvarsi solo all'ultima giornata grazie al pareggio a Capo d'Orlando colto in extremis, su punizione di Manari. Ancora un cambio a livello societario, la squadra finì in mano a due "forestieri", Lavermicocca e Laruccia e con la valida e preziosa collaborazione del talent scout e direttore sportivo Giovanni Manzari. Nel 1983, il presidente divenne a tutti gli effetti Laruccia che portò il Monopoli in C/1 grazie alla storica promozione, che però dovette lasciare la guida della società per problemi famigliari.Venne richiamato Angelo Mammì che, dopo un ottimo inizio, venne sostituito ancora una volta da Michele Cappella. Il campionato si concluse al quarto posto e la Serie C/1 mancata d'un soffio; la promozione nella "Terza serie" fu rimandata al successivo campionato (1983/84), con l'arrivo di Mario Russo alla guida della squadra biancoverde. Il Monopoli partecipò a ben otto campionati di C/1 di fila, con piazzamenti che permisero la qualificazione alla Coppa Italia di Serie A e B, con i tecnici: Russo, Balugani e Vannini e sempre il direttore sportivo Giovani Manzari, che scoprì e lancio nelle serie superiori numerosi giovani di talento.Dal '88 al '92, si alternarono altri tecnici alla guida del Monopoli, ossia: Aldo Sensibile, Nicola Chiricallo, Beppe Papadopulo, Giorgio Campagna, e brevi apparizioni del compianto Giorgio Sereni (nell'autunno 1988),e Franco Liguori (1991/92).

Gli anni novanta sono quelli del sali-scendi tra la Serie C1 e la C2, l'era del presidente Pasquale Bellomo, l'era della non iscrizione nell'estate del 1994. Si chiudevano così 68 anni di storia di calcio cittadino, quel Monopoli che era partito dalle serie inferiori, che era riuscito a conquistare la serie C1 e più volte a sfiorare la tanto sognata serie B combattendo con squadre importanti. I tifosi del gabbiano aspetteranno dodici anni prima di rivedere il calcio professionistico, un periodo troppo lungo per una città che vive di calcio come Monopoli, che per decenni aveva scritto una parte del calcio pugliese assieme alle altre grandi società della regione.

L'Atletico Monopoli

Nel 1996 venne fondata un'associazione calcistica che prese il nome di Atletico Monopoli e fu iscritta al campionato di promozione pugliese nelle stagioni 1996/1997, 1997/1998 e 1998/1999, quest'ultima vede l'Atletico retrocedere e non iscriversi al campionato successivo di prima categoria. Sembra che il calcio a Monopoli sia tragicamente finito, e sono ormai lontani gli anni tra i professionisti in cui la tifoseria monopolitana si era distinta per le trasferte di massa.

Ricostituzione dell'A.C. Monopoli

Si dovette aspettare il nuovo secolo perché la famiglia Ladisa riportasse il calcio nella città di Monopoli. Prima nelle serie dilettanti, con il nome di Audace Calcio Monopoli, poi in C2 con l'Associazione Calcio Monopoli s.r.l. Nell'estate 2010 la squadra non viene iscritta al campionato di Lega Pro 2ª Divisione. Corre l'estate del 2003 quando in città si vocifera della rinascita della vecchia A.C.Monopoli, infatti nel mese di luglio viene presentata alla tifoseria la nuova dirigenza che iscrive la squadra al campionato di Eccellenza Pugliese 2003/2004. Sarà una stagione significativa perché risveglierà il calcio bianco-verde, il campionato si apre con il derby di Egnatia tra Fasano e Monopoli, con circa 2.000 tifosi monopolitani al seguito; L'A.C. chiude il campionato al quinto posto.

La stagione successiva viene costruita una squadra competitiva per vincere il campionato, l'entusiasmo dei tifosi del gabbiano sale, soprattutto quando all'Eccellenza pugliese 2004-05 si iscrive il Football Brindisi 1912, con cui c'è un'antica rivalità sin dagli anni '70. È una sfida a distanza già sul calciomercato, ma quando il campionato entra nel vivo nessuna delle due è disposta a cedere, infatti si arriverà allo scontro diretto allo stadio Franco Fanuzzi dove il Monopoli riuscirà ad imporsi per 1-4. Il ritorno al Stadio Vito Simone Veneziani sarà ancora più entusiasmante, il derby porterà al "campo" circa 12.000 monopolitani e 1.000 brindisini, infatti il vero spettacolo è offerto dalle tifoserie, la gara si chiude sul 2-2. L'A.C. si aggiudico' il campionato totalizzando il famoso record dei 102 punti, seguita dal Brindisi con 98, la curiosità di questo record del Monopoli, è che pare sia un record di livello mondiale per ciò che riguarda ogni categoria (alcuni hanno avanzato delle riserve per i campionati africani, alcuni dei quali arrivano però ad assegnare anche 4 punti per la vittoria). Il record è stato poi ritoccato da varie formazioni francesi dello Championnat de France amateur, per la precisione l'As Beauvais Oise, il Gazelec Ajaccio, l'SR Colmar, l'US Orléans, il RC Besançon, l'Alfortville e soprattutto il Croix de Savoie che con 108 lunghezze nel 2007/2008 si è proclamata nuova primatista mondiale. Va però tenuto presente che il CFA e il CFA 2 assegnano quattro punti per la vittoria e uno perfino in caso di sconfitta. Il Monopoli aveva detronizzato il Liverpool che possedeva il precedente record di 99 punti, ed ha mantenuto comunque un punteggio maggiore del Real Madrid campione di Spagna del 2011/2012 fermatosi a "soli" 100 punti e del Charlton Athletic Football Club che ha vinto il campionato inglese di League One 2011/2012 con 101 punti.

Dal campionato 2006-07 l'A.C. Monopoli milita nuovamente nel campionato professionistico di C2, dopo lunghi anni di sofferenza nelle serie calcistiche minori. Nel campionato precedente 2005-06 aveva raggiunto il secondo posto in classifica dietro la Paganese, ma vincendo i play-off della Serie D, ottenne la promozione tra i professionisti battendo nell'ordine il Brindisi 2-1 e il Sibilla Cuma 1-0 che militavano nello stesso girone dei bianco-verdi, quindi vinsero il triangolare nr.2 contro Vibonese (2-2) e Sambonifacese (2-0). Promossi in semifinale batterono prima l'Orbassano (1-0 e 4-1), quindi sconfissero nella finale di Lanciano il Celano 5-2. Dopo la mostrata volontà da parte della famiglia Ladisa di non ricoprire più alcun ruolo all'interno dell'organigramma societario, la squadra ha rischiato di non potersi iscrivere al campionato di Seconda Divisione (Serie C2) nella stagione 2008-09. Tuttavia, dopo l'interessamento del Comune di Monopoli la società, che rimarrà di proprietà dei Ladisa, prenderà tranquillamente parte al successivo campionato di Seconda Divisione. Ciò non si ripete nel 2010 quando i Ladisa, prima rassicurano i tifosi riguardo all'iscrizione al campionato seguente, poi, l'ultimo giorno disponibile per l'iscrizione, comunicano alla città di non iscrivere la squadra al campionato. I tifosi non riescono a perdonare questo gesto, scendono per le strade e manifestano per non vedere scomparire il calcio per la seconda volta. Tuttavia, il titolo declassato dell'A.C. Monopoli non viene ceduto poiché la dirigenza iscrive la squadra al Campionato di Terza Categoria e disputa le partite casalinghe ai Campi Alternativi, nel Quartiere S.Francesco da Paola di Monopoli.

Dal 2010 a rappresentare la città in ambito calcistico è l'A.S.D. Liberty Monopoli,che milita in Eccellenza Puglia[2], e del quale è presidente onorario Vito Laruccia, già presidente del Monopoli negli anni ottanta; nella stagione ha conquistato la Coppa Italia Puglia. In campionato il Monopoli si piazza al sesto posto, e quindi non si riesce a qualificare per i play-off e così svanisce il sogno della promozione. Sul fronte Coppa Italia, la squadra dopo essere approdata in semifinale, viene battuta in casa dal Marino per 3-0. Il ritorno in campo laziale vedrà i monopolitani imporsi per 3-1, risultato che segna l'eliminazione dal torneo. Nel campionato successivo, il Monopoli dopo un campionato da vertice e dopo tante soddisfazioni, vince il campionato di eccellenza 2011-12 e approda in serie D.

Colori sociali

Maglia bianco-verde a strisce verticali, calzoncini verdi, calzettoni bianchi.
La seconda maglia è verde con risvolti bianchi, calzoncini bianchi, calzettoni verdi.

Stadio

La squadra disputa le partite casalinghe allo Stadio Vito Simone Veneziani in città.

Misura Mt. 105 di lunghezza e Mt. 63 larghezza ed ha 10.000 posti.

Giocatori

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Allenatori

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Tifoseria

Gli ultras del Monopoli, nelle gare casalinghe, sostengono la squadra dalla Curva Nord del Vito Simone Veneziani. Il movimento ultras nasce negli anni 70 con vari gruppi, fra i primi gli Squalos (ora non più attivi), ma si affermerà a partire dal decennio successivo, quando in curva verrà esposto per la prima volta lo striscione degli Army Korps (1980), affiancato da quello dei Bad Boys'87 nella seconda parte della stagione calcistica 1986/87 e degli Ultras Monopoli nel 1993. Nella stagione 2010/2011,nasce il primo gruppo Ultras del settore Distinti, i "CSM" che, insieme ai tifosi del Centro Coordinamento Biancoverde Monopoli ed ai Veterani, colorano ed incitano dal settore centrale. I gruppi organizzati non hanno mai fatto mancare il loro apporto alla squadra, e sono stati sempre presenti nelle trasferte in serie C1 e in C2, sino al 1994 quando l'A.C.Monopoli non si iscrisse al campionato di C2. I tifosi non si sono mai scoraggiati anzi hanno seguito la squadra della città anche in Prima Categoria negli anni più tristi per il calcio cittadino, sino a quando nell'estate del 2003 l'A.C.Monopoli fu iscritta al campionato di Eccellenza Puglia.

Gemellaggi:

Amicizie:

Rivalità:

Le rivalità più sentite sono quelle contro le squadre pugliesi, ma gli ultras del Monopoli hanno anche altre rivalità meno accese nate quando militavano tra i professionisti, sia con squadre pugliese che con squadre di altre regioni.

Note

  1. ^ Lo scalino più basso della scala gerarchica F.I.G.C. dell'epoca perché la Terza Categoria l'ha sostituita a partire dalla stagione 1959-60.
  2. ^ NEWS: LIBERTY / La verità degli ultras sulla vendita del titolo al Monopoli

Collegamenti esterni