Campo Imperatore

altopiano nel massiccio del Gran Sasso d'Italia

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Campo Imperatore
Vista dell'altopiano in primavera
StatiItalia (bandiera) Italia
Regioni  Abruzzo
Province  L'Aquila
Località principaliBarisciano, Calascio, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, L'Aquila, Santo Stefano di Sessanio
Comunità montanaComunità Montana Campo Imperatore-Piana di Navelli
Superficie75 km²
«Questa piana trà altissimi monti fa un bellissimo vedere. Quando i pastori vi sono con gli animali à pascolare par esser'uno esercito grossissimo à vedere tante capanne e tante tende, massime la sera quando tutte anno acceso i Fuochi.»

Campo Imperatore è un vasto altopiano, di origine glaciale e carsico-alluvionale, situato a circa 1800 m di quota in provincia dell'Aquila tra i territori comunali di Barisciano, Calascio, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, L'Aquila e Santo Stefano di Sessanio, nel cuore del massiccio del Gran Sasso d'Italia ed all'interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga[2]. È sede di importanti strutture culturali e sportive.

Geografia

 
Campo Imperatore in estate
 
Campo Imperatore in inverno

L'altopiano, tra i più vasti d'Italia, si estende per un massimo di 18 km in lunghezza ed 8 km di larghezza sulla direttrice che va da nord-ovest a sud-est[2], per una superficie complessiva di circa 75 km² quadrati, ad una altitudine variabile tra i 1460 m della Val Voltigno fino ai 2138 m della stazione meteorologica, ed è compreso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il noto alpinista Fosco Maraini lo paragonò, su piccola scala, alla valle di Phari Dzong, coniando il termine di Piccolo Tibet che è ancora oggi d'uso comune[3].

Territorio

Campo Imperatore è delimitato ad ovest da parte della dorsale occidentale del Gran Sasso con il Monte Scindarella e Monte Portella, a nord da parte della dorsale orientale del massiccio con i monti Aquila, Brancastello, Prena e Camicia e dal Corno Grande (nell'estremità nord-occidentale dell'altopiano, al confine con Campo Pericoli), ad est dai monti Vito, Guardiola e Capo di Serre ed a sud dalla catena formata da Monte Cristo e Monte Bolza che separa l'altopiano dal territorio di Santo Stefano di Sessanio e Calascio[2].

Il territorio è quasi del tutto spoglio di vegetazione sia per la quota altimetrica abbastanza elevata sia per l'opera di disboscamento dei secoli passati. Dispone di una buona biodiversità arborea ed aviforme con presenza di aquile, falchi, gracchi e numerose specie di passeriformi durante il periodo migratorio. È luogo di pascolo e refrigerio estivo per mandrie e greggi dei centri limitrofi come Castel del Monte, Calascio e Santo Stefano di Sessanio, nonché in passato luogo di riferimento per la pastorizia e la transumanza.

Tutto il perimetro meridionale della piana, a cavallo con la vallata di Barisciano e l'altopiano di Navelli, è caratterizzata da una decina di laghetti di forma circolare e modesta profondità la cui origine, meteoritica per alcuni, meteorica e legata all'influenza dell'uomo per altri, è ancora incerta[4].

Valloni

La parte nord-occidentale di Campo Imperatore, alle pendici del Monte Portella, è la più antropizzata ed è caratterizzata da strutture culturali, sportive e ricettive. A quota 2135 m di altitudine ha sede il Giardino botanico alpino di Campo Imperatore dedicato alla coltivazione e allo studio della flora d'elevata altitudine; a quota 2130 m sorge lo storico albergo dove nel 1943 fu tenuto prigioniero Benito Mussolini fino alla sua liberazione avvenuta il 12 settembre da parte dei soldati tedeschi guidati dal capitano delle SS Otto Skorzeny nell'ambito della celebre Operazione Quercia; a quota 2138 m si trova la stazione meteorologica di Campo Imperatore, ufficialmente riconosciuta dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale; infine a 2145 m si stagliano le cupole dell'Osservatorio astronomico, dotato di un telescopio di oltre un metro di diametro e gestito dalla sezione romana dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Nei pressi c'è la piccola chiesa della Madonna della Neve.

 
Monumento di Fonte Vetica

Fonte Vetica

Fonte Vetica è la zona sud-est di Campo Imperatore, attestata ad una quota di 1532 m, e circondata sui versanti sud-occidentali del Monte Camicia dall'unica zona boschiva dell'altopiano. E' citata nella memoria locale per una tragedia avvenuta il 13 ottobre del 1919 quando una bufera di neve, giunta in anticipo sull'inverno, causò la morte di un pastore, Pupo Nunzio di Roio, di due suoi figli piccoli e di 5000 pecore del suo gregge. Ancor oggi vi è un monumento e una lapide commemorativa di questo episodio ad opera dello scultore Vicentino Michetti. Nel 2006 il monumento è stato gravemente danneggiato da vandali[5].

Nei pressi si trova, inoltre, la zona cosiddetta dei macelli in cui punti di ristoro fissi vendono salumi, insaccati, formaggi e carne fresca (tra cui i tipici arrosticini) da cucinare all'esterno in apposite aree attrezzate con tavoli, fornacelle, carbone e bombola per fare fiamma. È presente in zona anche l'omonimo rifugio appenninico[6]. Da Fonte Vetica sgorga infine una sorgente d'acqua che alimenta l'impianto idrico del comune di Castel del Monte.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Campo Imperatore.

Le precipitazioni sfiorano il valore di 900 mm annui con un picco in autunno e tendenza a rapida diminuzione scendendo verso la parte meridionale dell'altopiano. Si presentano a carattere nevoso nel periodo compreso tra novembre ed aprile con accumuli consistenti durante tutto l'inverno e tra i più cospicui d'Italia. La temperatura è molto rigida e si attesta su una media di -4 °C nel mese più freddo (febbraio) e +11,2 °C in quello più caldo (agosto); in inverno nella parte bassa della piana si raggiungono facilmente temperature di -25 °C[7].

Accessibilità

L'accessibilità alla piana è garantita tutto l'anno grazie alla varietà di infrastrutture che la caratterizzano. La più diretta è la funivia del Gran Sasso, un moderno impianto a fune che dalla località Fonte Cerreto (1150 m), all'interno del territorio comunale dell'Aquila ed a poca distanza dall'uscita autostradale A24 di Assergi, consente di raggiungere i 2130 m di quota dell'albergo di Campo Imperatore, stazione di monte degli impianti sciistici; la funivia ha una capienza di 100 persone ed il percorso una durata di circa 7 minuti[8]. In inverno rappresenta l'unico accesso possibile alla parte occidentale dell'altopiano.

Gli accessi automobilistici principali sono la S.S. 17 bis che dall'Aquila o dal Passo delle Capannelle sale verso Fonte Cerreto e, quindi, Campo Imperatore ridiscendendo in direzione Castel del Monte ed una strada secondaria proveniente da Santo Stefano di Sessanio che si ricollega alla S.S. 17 bis alle pendici del Monte Bolza: queste strade sono spesso chiuse per neve durante la stagione invernale. Altri punti di accesso stradali sono ad est Vado di Sole (1621 m) da Farindola e Castelli, a sud il valico di Capo di Serre (1600 m) da Castel del Monte ed a nord Vado di Corno (1962 m) da Isola del Gran Sasso, sede di un antico tracciato montano che collegava i versanti aquilano e teramano del Gran Sasso.

Cultura

 
L'osservatorio astronomico
 
La chiesa della Madonna della neve e, a lato, l'Hotel Campo Imperatore

Campo Imperatore è meta di astrofili e appassionati di astronomia per via della quota altimetrica e della lontananza da sorgenti di inquinamento luminoso e dell'aria che rendono il luogo ideale per l'osservazione astronomica. Dispone di un Osservatorio astronomico costruito tra il 1948 ed il 1955 equipaggiato con un telescopio di oltre un metro di diametro e gestito dalla sezione romana dell'Istituto Nazionale di Astrofisica in collaborazione con l'Osservatorio astronomico di Collurania e con l'Università degli studi dell'Aquila[9]. A partire dal 2001 l'Osservatorio è stato sede del programma internazionale CINEOS che ha portato alla scoperta di 61000 asteroidi e 1500 nuovi oggetti, tra cui 6 near-Earth object e un planetoide. Da oltre vent'anni, inoltre, Fonte Vetica è sede di diversi campi astronomici organizzati regolarmente da associazioni di astrofili provenienti da tutta Italia. Molto famoso è il Campo Astronomico patrocinato dal Gruppo Astrofili Pescaresi "RA" (GASPRA), la cui prima edizione si è tenuta nel 1988[senza fonte].

A ridosso dell'osservatorio è il giardino botanico alpino Vincenzo Rivera realizzato per iniziativa dell'omonimo fondatore ed ex-rettore dell'Università degli studi dell'Aquila su un'area di circa 3500 mq; il giardino, con annesso museo, è gestito dal dipartimento di Scienze Ambientali dello stesso ateneo abruzzese in collaborazione con il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

L'altopiano è famoso per essere stato l'ultima prigione di Benito Mussolini nel 1943 e la sua camera nell'Hotel Campo Imperatore, con gli arredi originali perfettamente conservati, è oggi un museo a pagamento ed è visitato da meta di curiosi e nostalgici. Lo stesso albergo è ancora oggi perfettamente funzionante e nei pressi è la piccola chiesa della Madonna della Neve. Campo Imperatore stato inoltre, con la vicina Campo Felice, uno dei luoghi montani d'Abruzzo preferiti da papa Giovanni Paolo II che era solito frequentare la zona d'estate in cerca di solitudine e meditazione; per questo una cima del Gran Sasso, la cima Giovanni Paolo II, è stata a lui intitolata.

L'intera vallata è stata spesso scenario d'eccezione per film e spot pubblicitari, tra cui si ricordano ...continuavano a chiamarlo Trinità con Bud Spencer & Terence Hill (1971), Il deserto dei Tartari con Vittorio Gassman e Philippe Noiret (1976) e Così è la vita con Aldo, Giovanni e Giacomo (1998), spot pubblicitari con testimonial d'eccezione (tra cui Leonardo DiCaprio) e anche alcune scene dei videoclip di Elisa (Eppure sentire (un senso di te)) e di Simona Molinari (Nell'aria). Nelle vicinanze, ed in particolare a Rocca Calascio e Castel del Monte sono stati poi girati film di livello internazionale, come Ladyhawke con protagonisti Matthew Broderick, Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer (1985), Il nome della rosa con Sean Connery (1986) e The American con George Clooney (2010), mentre all'interno dei laboratori nazionali del Gran Sasso, al di sotto dell'altopiano, è stato girato e ambientato il film L'orizzonte degli eventi con Valerio Mastrandrea (2005).

E' inoltre zona molto frequentata dai motociclisti che spesso approfittano dell'aspetto paesaggistico e delle strade poco trafficate e interessanti da guidare per organizzare veri e propri motoraduni.

Sport

 
Impianti sciistici sul Monte Scindarella
 
Snow park di Campo Imperatore

Campo Imperatore è sede di un omonima stazione sciistica, la prima nata sugli Appennini ed una tra le più elevate d'Italia. Gli impianti di risalita, che si sviluppano all'estremità occidentale dell'altopiano, tra la valle detta delle Fontari e il Monte Scindarella, comprendono in tutto 3 impianti che coprono un totale di 15 km di piste da sci per lo sci alpino, cui si aggiungono oltre 60 km per lo sci nordico. Dispone inoltre di uno snow park per lo snowboard, con piste half pipe e boarder cross, e di un anello per lo sci di fondo. Ampia è inoltre la possibilità di sci alpinismo con diversi percorsi disponibili. In quota vi sono un ostello e il già citato Hotel Campo Imperatore. La stazione è collegata a valle dalla funivia del Gran Sasso e dispone di parcheggi e ulteriori strutture ricettive in località Fonte Cerreto[10].

La stazione è unita in comprensorio con le località sciistiche di Campo Felice ed Ovindoli.

Escursionismo

L'altopiano è connesso ai principali borghi delle vicinanze, tra tutti Assergi, Calascio, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, da numerosi itinerari escursionistici percorribili a piedi, in bici o a cavallo.

Il più celebre è l'Ippovia del Gran Sasso, un percorso ad anello, dotato di aree attrezzate per la sosta, che gira intorno al massiccio collegando i tre versanti aquilano, teramano e pescarese del Gran Sasso per un totale di circa 300 km, che lo rendono il più lungo d'Italia[11]. Tale percorso tocca i bordi occidentali di accesso alla piana (Monte Cristo-Fossa di Paganica) e quelli meridionali (Piano del Voltigno), passando anche in corrispondenza dei sopraddetti rinomati centri storico-turistici[12].

Campo Imperatore è inoltre punto di partenza per le principali escursioni sul Gran Sasso, tra cui si ricordano quella al Rifugio Garibaldi attraverso Campo Pericoli, al Monte Portella, al Monte Aquila, al Monte Scindarella e quella al Monte Brancastello oltre che della traversata dell'altopiano fino a Prati di Tivo attraverso la Val Maone.

Alpinismo

E' inoltre base di partenza per ascensioni ad alcune delle cime più importanti del Gran Sasso quali Pizzo Cefalone, Pizzo d'Intermesoli, Corno Grande, Monte Prena e Monte Camicia, alcune di queste con difficoltà alpinistiche[2].

Ciclismo

In primavera ed estate Campo Imperatore è meta frequente di cicloturisti ed appassionati di ciclismo. È stato inoltre più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:

Edizione Tappa Percorso km Vincitore di tappa
1971 Pescasseroli > Campo Imperatore 198,0   Vicente López Carril
1985 14ª Frosinone > Campo Imperatore 195,0   Franco Chioccioli
1989 Roma > Campo Imperatore 179,0   John Carlsen
1999 Pescara > Campo Imperatore 253,0   Marco Pantani

Uno dei percorsi più caratteristici è quello che partendo da Assergi (860 metri s.l.m) o Fonte Cerreto (1125 metri s.l.m.) arriva alla sommità di Campo Imperatore (2128 metri s.l.m.) per un totale di 31-27 km ed un dislivello complessivo di circa 1360-1120 metri suddiviso in due tronconi: ad una prima parte, di 13,5-17,5 km e con una pendenza che varia tra il 4 e il 7%, che raggiunge la cosiddetta Fossa di Paganica (1760 metri s.l.m.), segue una discesa, un falsopiano e, quindi, la seconda salita di 5,7 km con pendenza al 9-10% circa. Il percorso è considerato uno dei più impegnativi dell'Italia centrale insieme al Terminillo ed al Blockhaus.

Altri percorsi ciclisticamente interessanti sono quelli che raggiungono l'altipiano attraverso Capo di Serre da Ofena o Villa Santa Lucia degli Abruzzi passando per Castel del Monte (circa 1110m di dislivello), i percorsi che salgono da Barisciano passando per Santo Stefano di Sessanio o da San Pio delle Camere passando per Carapelle Calvisio-Castelvecchio Calvisio-Calascio-Castel del Monte (circa 750 m di dislivello) così come quelli che raggiungono l'altipiano attraverso Vado di Sole da Castelli o Farindola (circa 1100-1200m di dislivello), per poi immettersi tutti nella parte meridionale della piana. Diffuso e praticato anche il cicloturismo lungo la piana stessa.

Mountain Bike

L'intera piana, assieme ai luoghi limitrofi, è sfruttabile a livello ciclistico anche con innumerevoli percorsi di trekking in mountain bike di facile difficoltà così come percorsi di downhill lungo i pendii che ridiscendono a valle dal Gran Sasso[13].

Note

  1. ^ La cronaca della prima ascensione sulla vetta del Gran Sasso (PDF), su lupacchiotti.it. URL consultato il 05-05-2012.
  2. ^ a b c d Touring Club Italiano, pag.136
  3. ^ Alla scoperta del Piccolo Tibet, su abruzzoeappennino.com. URL consultato il 18-10-2010.
  4. ^ Il cratere in Abruzzo è nato come abbeveratoio, su corriere.it. URL consultato il 18-10-2010.
  5. ^ Il monumento della tragedia di Fonte Vetica a Campo Imperatore, su ilgransasso.com. URL consultato il 18-10-2010.
  6. ^ Touring Club Italiano, pag.142
  7. ^ Dati della stazione meteorologica di Campo Imperatore (TXT), su clima.meteoam.it. URL consultato il 18-10-2010.
  8. ^ Funivia Agudio Fonte Cerreto-Campo Imperatore Gran Sasso, su funiforum.org. URL consultato il 18-10-2010.
  9. ^ Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, su web.oa-roma.inaf.it. URL consultato il 18-10-2010.
  10. ^ Campo Imperatore, su appenninobianco.it. URL consultato il 18-10-2010.
  11. ^ L'ippovia più lunga d'Italia, su gransassolagapark.it. URL consultato il 18-10-2010.
  12. ^ Cartina Ippovia del Gran Sasso, su gransassolagapark.it.
  13. ^ Percorsi in MTB nell'Aquilano e dintorni, su lentopede.org.

Voci correlate

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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