Nemapogon granella

specie di animali della famiglia Tineidae
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La falena europea del grano (Nemapogon granella (Linnaeus, 1758)) è una farfalla dell'ordine dei Lepidotteri. Essa abita nelle regioni a clima temperato ed è diffusa nell'Italia centro-settentrionale. Si nutre a spese di alimenti a lunga conservazione di vario genere.

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Falena europea del grano

Nemapogon granella
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumProtostomia
(clade)Ecdysozoa
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
(clade)Amphiesmenoptera
OrdineLepidoptera
FamigliaTineidae
SottofamigliaNemapogoninae
GenereNemapogon
SpecieN. granella
Nomenclatura binomiale
Nemapogon granella
Linnaeus, 1758

Descrizione

Il corpo è lungo 5 millimetri, mentre l'apertura alare è tra i 10 e i 14 millimetri. Le ali anteriori sono chiare con macchie scure, quelle posteriori sono grigiastre.

Comportamento

 
Esemplare adulto visto dall'alto.

La N. granella presenta abitudini crepuscolari. Le femmine depongono tra 100 e 250 uova per volta, ponendole sulle sostanze che serviranno da alimento alle larve; queste, dopo la schiusa, penetrano superficialmente nella sostanza ospite, se ne nutrono e la intaccano con la bava che secernono. In seguito, le larve si spostano in rifugi asciutti dove maturare, per esempio nelle fessure tra le mattonelle. Tra le sostanze attaccate, la N. granella dimostra una preferenza per le cariossidi dei cereali; difatti, la si trova spesso nei mulini o nei magazzini.



Parassiti

La N. granella ha due antagonisti naturali, l'imenottero Nemeritis caudatula e l'acaro Pyemotes ventricosus.

Danni

La N. granella causa danni particolarmente gravi ad alimenti quali salumi e formaggi: perforandoli in profondità, causa modificazioni chimiche ed organolettiche e favorisce la formazione di muffe.

Metodi di lotta

Questa specie può essere controllata grazie a fumigazioni con sostanze varie; la scelta di queste dipende dal tipo di magazzino e dal tipo di alimenti conservati. Alcuni alimenti, come i biscotti, possono essere disinfestati tenendoli per alcune ore ad una temperatura di 55-60 gradi. Un altro accorgimento importante è la disinfestazione preventiva dei locali in cui conservare le derrate alimentari.

Bibliografia