Enactment

attuazione di uno schema patologico durante la psicoterapia
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In psicanalisi con enactment si definisce la tendenza e l'insieme dei messaggi, consapevoli e inconsapevoli, che il paziente mette in atto per attivare nello psicanalista il fenomeno del controtransfert.

Il termine è stato introdotto nella letteratura psicoanalitica alla fine del secolo scorso da Jacobs (1986), suscitando ben presto un considerevole interesse.[1] Jacobs asserisce che l’enactment vada distinto dall’ acting out, sostenendo che mentre il primo si riferisce all’elusiva attività interpersonale, appunto quella tra paziente e terapeuta all’interno del setting analitico, il secondo, invece, è riservato ad un comportamento più impulsivo. L’enactment viene anche concettualizzato come una mutua partecipazione a doppio senso, tra analista e analizzando; è visto infatti come la dimensione di un’esperienza che esterna e attualizza la vita interiore di conflitto e relazione del paziente con gli oggetti.

In psicoanalisi relazionale è consuetudine utilizzare la parola enactment per spiegare la riesperienza di un ruolo assunto nell’infanzia, che viene recitato sul palco dello studio dell’analista: a quest’ultimo è data una parte che dovrà recitare; entrambe le parti in questa situazione perdono il loro senso di distanza, interagendo in modo verbale e non verbale, portando all’interno del setting delle dinamiche intrapsichiche sottoforma di interazioni.

Secondo Bromberg "I processi dissociativi che mantengono l'affetto inconscio hanno una vita propria, una vita che è sia interpersonale sia intrapsichica, una vita che è inscenata tra paziente e analista nel fenomeno dissociativo diadico che chiamiamo enactment".[2]

Note

  1. ^ Jacobs T. (1986), On contertransference enactments, Journ. of Am. Psychoan. Ass., 34, pp. 289-307.
  2. ^ Philip M. Bromberg (2012), pag. 22.

Bibliografia

  • Cesare Albasi (2006), Attaccamenti traumatici. Novara, UTET Università, ISBN 978-88-6008-050-9
  • Philip M. Bromberg (2007), Clinica del trauma e della dissociazione. Standing in the Spaces., Raffaello Cortina, Milano.
  • Philip M. Bromberg (2009), Destare il sognatore. Percorsi clinici., Raffaello Cortina, Milano.
  • Philip M. Bromberg (2012), L'ombra dello tsunami. La crescita della mente relazionale, Raffaello Cortina, Milano. ISBN 978-88-6030-482-7
  • D. Kalsched (2001). Il Mondo Interiore del Trauma. Moretti e Vitali, Genova.
  • G. Liotti, B. Farina (2011), Sviluppi traumatici. Eziopatologia, clinica e terapia della dimensione dissociativa. Milano, Raffaello Cortina, ISBN 978-88-6030-397-4

Voci correlate

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