Festività nell'antica Grecia

festività religiose dell'antica Grecia
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Template:Avvisounicode Si elencano le principali festività dell'antica Grecia, ossia quei giorni in cui nella Grecia antica, soprattutto ad Atene, si celebravano delle feste religiose o civili.

Classificazione delle festività

Il numero della festività nell'antica Grecia era enorme, in particolare ad Atene. Anche nel caso delle feste religiose, ogni città greca aveva le proprie, e ogni divinità poteva essere onorata con più feste anche nella stessa città.

In base all'ambito geografico

In base all'oggetto

  • Civili, per es., le Panbeozie, feste federali della Lega beotica, che venivano celebrate annualmente a Coronea, o le Panionie, feste federali della Lega ionia
  • dei Defunti, le Nemesie che si celebravano ad Atene il giorno 5 di Boedromione; comunque, ai defunti, come pure alle divinità degli Inferi, erano consacrati gli ultimi tre giorni di ciascun mese
  • degli eroi, per es. le Eraclee, feste in onore di Eracle, o le Tesee in onore dell'eroe ateniese Teseo
  • delle Divinità olimpiche: numerosissime, anche perché ogni divinità veniva onorata con più feste perfino nella atessa località
  • Cultuali, per es. le tiasi che celebrava il culto di Dioniso con processioni, canti e danze orgiastiche, o i Misteri eleusini

Festività religiose

La lista delle festività religiose nell'antica Grecia potrebbe essere lunghissima; di molte festività, tuttavia, spesso conosciamo solo il nome. Fra le principali festività:

Durante le maggiori festività i tribunali erano chiusi non potevano essere eseguite esecuzioni capitali. Non sempre tuttavia ci si asteneva dal lavoro. Per es., durante le Tesmoforie, festività riservate alle donne che nell'antica Grecia erano escluse dalla vita pubblica, si continuava a lavorare; nelle festività in cui ci si asteveva dal lavoro, per esempio durante le Apaturie, i giorni di riposo completo venivano detti "ieromeni", ossia giorni sacri.

Nome dei mesi

Numerose festività avevano fornito il nome dei mesi nell'antica Grecia. Per es., nel calendario attico:

Note

  1. ^ I nomi in lingua italiana dei corrispondenti termini greci sono quelli indicati nel Vocabolario greco-italiano del Rocci, Roma: Società Anonima Editrice Dante Alighieri, 1951
  2. ^ "I Dori dell'attuale territorio della Pentapoli, lo stesso che una volta si chiamava "Esapoli", si guardano bene dall'accettare nel loro santuario di Apollo Triopio gli altri Dori confinanti, anzi da sempre escludono da ogni partecipazione al tempio anche quelli di loro che ne abbiano violato le regole. Ai giochi in onore di Apollo Triopio avevano posto anticamente come premio per i vincitori dei tripodi di bronzo, che però non potevano essere portati via da chi se li fosse guadagnati, ma dovevano essere dedicati al dio, lì sul posto. Una volta accadde che un uomo di Alicarnasso, di nome Agasicle, dopo aver vinto non rispettò la norma: si portò via il tripode e lo fissò al muro di casa sua. Per questa ragione le cinque città, cioè Lindo, Ialiso, Camiro, Coo, e Cnido, vietarono l'accesso al tempio a tutti gli abitanti di Alicarnasso, sesta città dell'Esapoli. Tale fu il castigo che imposero loro."(Erodoto, Storie, I, 144)
  3. ^ Plutarco, Quaest. Rom. 2

Bibliografia

  • Franco Ferrari et al., Dizionario della civiltà classica: autori, opere letterarie, miti, istituzioni civili, religiose e politiche di Grecia e di Roma antiche. Milano: Biblioteca universale Rizzoli, 2001
  • Guy Rachet e Marie Francoise Rachet (a cura di), Dizionario Larousse della civiltà greca. Roma: Gremese Editore, 2001, ISBN 8884401070, ISBN 9788884401076
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