Vampyrum spectrum

specie di pipistrelli
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Il Vampiro spettro (Vampyrum spectrum Linnaeus, 1758) è un pipistrello della famiglia dei fillostomidi, unica specie del genere Vampyrum (Rafinesque, 1815), diffuso nell'America centrale e meridionale[1][2].

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Vampiro spettro
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaPhyllostomidae
SottofamigliaPhyllostominae
GenereVampyrum
Rafinesque, 1815
SpecieV.spectrum
Nomenclatura binomiale
Vampyrum spectrum
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Vampirus, Vampyrus
V.guianensis, V.maximus, V.nasutus, V.nelsoni

Descrizione

Pipistrello di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 125 e 136 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 100 e 113,3 mm, la lunghezza del piede tra 29 e 32 mm, la lunghezza delle orecchie tra 39 e 42 mm, un peso fino a 190 g e un'apertura alare fino a un metro.[3]
È il pipistrello più grande del Nuovo Mondo.
Il cranio è robusto, con una cresta saggittale ben sviluppata. Gli incisivi superiori interni sono larghi ed in contatto tra loro e con i canini, i quali sono grandi e massicci. Gli incisivi inferiori invece sono piccoli ed arrotondati.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

I:  ; C:  ; Pm:  ; M:  

La pelliccia è lunga e soffice, più corta ventralmente e si estende fino alla metà dell'avambraccio. Il colore generale del corpo è bruno-rossastro, giallo-rossastro nelle parti inferiori. Il muso è lungo, stretto e privo di peli, la foglia nasale è grande, a forma di lancia e raggiunge i 17 mm di lunghezza. Le orecchie sono grandi, ovali e con la punta arrotondata. Il margine interno è convesso, mentre quello esterno è convesso nei tre quarti superiori. Il trago è sottile ed affusolato. Il labbro inferiore ed il mento sono attraversati da un ampio solco. Le membrane alari sono attaccate alla base del dito più esterno. I piedi sono piccoli, il calcar è circa tre quarti la lunghezza della tibia. L'uropatagio è grande, sebbene la coda sia mancante. Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi di breve durata e bassa intensità, come quellle forme di pipistrelli che volano in prossimità di ostacoli o vicino al suolo. Il cariotipo è 2n=30 Fna=56.

Biologia

Comportamento

Si rifugia solitariamente od in piccoli gruppi, composti da 4 adulti e da alcuni piccoli, nelle cavità degli alberi. Il suo volo è potente ed agile. L'attività predatoria inizia solitamente al tramonto. Dopo aver cacciato per circa un'ora o più il gruppo torna ai ricoveri per il resto della notte.

Alimentazione

Si nutre di piccoli uccelli, roditori ed altri pipistrelli. Solitamente porta le prede nei rifugi anche per nutrire i piccoli.

Riproduzione

Le uniche informazioni note riguardano femmine in cattività, le quali danno alla luce un piccolo alla volta a giugno e luglio. L'aspettativa di vita è fino a 5 anni.

Distribuzione e habitat

Questa specie è diffusa nell'America centrale dallo stato messicano di Veracruz, Guatemala orientale, Honduras, Nicaragua, Belize, Panama, Costa Rica, attraverso la Colombia, Venezuela, Guyana, Guyana francese, Suriname, Ecuador, Perù, Brasile sud-occidentale fino alla Bolivia centrale settentrionale. Si trova anche sull'isola di Trinidad.

Vive in foreste tropicali sempreverdi di pianura, occasionalmente in foreste pluviali, foreste decidue e paludose fino a 1.650 metri di altitudine. Si trova solitamente vicino ai corsi d'acqua. Talvolta è stato osservato in strutture umane.

Stato di conservazione

La IUCN Red List, considerato che questa specie è dipendente dalle foreste primarie ed è raro negli altri tipi di habitat, classifica V.spectrum come specie prossima alla minaccia (NT).[1]

Note

  1. ^ a b c (EN) Aguirre, L., Mantilla, H., Miller, B. & Dávalos, L. 2008, Vampyrum spectrum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Vampyrum spectrum, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Novak, 1999

Bibliografia

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