Quercus petraea

specie di pianta della famiglia Fagaceae

Il rovere (Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. ) è una quercia caducifoglie di prima grandezza, appartenente alla famiglia delle Fagacee.

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Rovere

Quercus petraea
Stato di conservazione
Basso rischio (cd)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineFagales
FamigliaFagaceae
GenereQuercus
SpecieQ. petraea
Nomenclatura binomiale
Quercus petraea
(Mattuschka) Liebl.
Sinonimi

Quercus sessiliflora

è ottuso e arrotondato. La pagina superiore è verde lucido, quella inferiore più pallida.

Il tronco è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nella parte superiore. I rami sono molto nodosi e formano una corona densa, globosa e regolare. I rami giovani non sono pelosi. La sua chioma si espande verso l'alto raggiungendo un'altezza di 30-40 metri e d'Europa.|città=Milano|editore=De Vecchi Editore|anno=2004}}</ref>

Frutti

Il suo frutto è la classica ghianda, con pericarpo oblungo, giallo bruno e lucente.
Di forma ovoidale, lunghe fino a 2,5 centimetri, sono protette solo nel terzo inferiore da una cupola a squame piccole e appressate.[2] Nel rovere il frutto è sessile, a differenza della roverella i cui frutti presentano un peduncolo assai corto[3].

Distribuzione e habitat

Albero tipico dell'Europa occidentale e centromeridionale; in Italia sarebbe la specie tipica del piano collinare e montano inferiore (300-1100 m), se l'antropizzazione subita dal bosco negli ultimi secoli non avesse introdotto il castagno al suo posto.

Il nome specifico (petraea) indicherebbe proprio il fatto che la pianta ama i luoghi pietrosi ben drenati. In Italia vive fino a 1500-1800 m di altitudine.[2]

La rovere è tollerante la siccità grazie al suo apparato radicale profondo, a differenza della farnia, che tollera un ristagno idrico di 100 giorni consecutivi; trova l'ottimo di diffusione in suoli sciolti e sabbiosi in cui non vi è possibilità di marciume radicale causato dall'acqua, ha inoltre una lieve preferenza per i substrati acidi.

Usi

Il legno di rovere è del tutto simile a quello della farnia, ma più pesante. Piuttosto pregiato viene utilizzato, oltre che nella fabbricazione di mobili, nell'edilizia, per travature, parquet, nei cantieri navali, nella costruzione di doghe per botti per l'invecchiamento dei vini e altre bevande alcoliche, ed anche per la costruzione di bare. Ottimo combustibile, è anche utilizzato per la produzione di carbone.

Note

  1. ^ (EN) Quercus petraea, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Ticli
  3. ^ B. Ticli, Enciclopedia degli alberi, De Vecchi Editore, p. 158

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