Barga
se non le reste brusir del grano
il suon dell'ore viene col vento
dal non veduto borgo montano»
Barga è un comune di 10327 abitanti in Provincia di Lucca e costituisce il centro più popoloso della Media Valle del Serchio.
Barga comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Bonini (Centro-sinistra) dal 9-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 44°04′30″N 10°28′54″E |
Altitudine | 410 m s.l.m. |
Superficie | 66,52 km² |
Abitanti | 10 327[2] (31-12-2010) |
Densità | 155,25 ab./km² |
Frazioni | Albiano, Castelvecchio Pascoli, Filecchio, Fornaci di Barga, Loppia, Mologno, Ponte all'Ania, Renaio, San Pietro in Campo, Sommocolonia, Tiglio[1] |
Comuni confinanti | Coreglia Antelminelli, Fosciandora, Gallicano, Molazzana, Pievepelago (MO) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 55051 |
Prefisso | 0583 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 046003 |
Cod. catastale | A657 |
Targa | LU |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Nome abitanti | barghigiani,bargei |
Patrono | san Cristoforo |
Giorno festivo | 25 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia
Situata a 410 metri sul livello del mare, sul Colle Remeggio nel cuore della Garfagnana è stata riconosciuta "Uno dei borghi più belli d'Italia", "Bandiera arancione Touring Club" e "Cittaslow", marchi di qualità turistica di prestigio.
Storia
Reperti archeologici documentano che il territorio è stato abitato fin dalla preistoria; in età storica vi risiedevano i Liguri, assoggettati poi dai Romani nel II secolo a.C. durante la loro espansione verso nord. Di Barga sappiamo che nel secolo nono era feudo della famiglia longobarda dei Rolandinghi e successivamente, attraverso i marchesi di Toscana, fu soggetta all'Impero, conservando però ampia indipendenza.
Nel periodo comunale il territorio subì continui assedi da parte dei lucchesi e dei Pisani, finché nel 1341 Barga preferì sottomettersi a Firenze. Questo rappresenta il periodo di maggiore splendore: i Medici ebbero grande interesse per questa zona da cui traevano importanti materie prime e concessero privilegi ed esenzioni fiscali che consentirono lo sviluppo di fiorenti attività e commerci. La ricchezza conseguita permise, durante il XV, XVI e XVII secolo, la costruzioni di palazzi di stile rinascimentale, fra cui Palazzo Pancrazi, oggi sede comunale, Palazzo Balduini e Palazzo Bertacchi, che ospiterà in tempi diversi i granduchi di Toscana.
Con l'annessione al Regno d'Italia Barga perse tutti i privilegi di cui godeva ed iniziò un lento declino economico che porterà una considerevole parte della popolazione ad emigrare verso il Regno Unito e gli Stati Uniti d'America. Non si trattò un'emigrazione definitiva per molti di loro, poiché, alla fine del secolo scorso, cominciarono a ritornare a Barga, investendo i loro risparmi in terreni e nella costruzione di ville nell'allora immediata periferia cittadina.
La storia del XX secolo è simile a quella del resto d'Italia; durante la seconda guerra mondiale, Barga si trovò sulla Linea Gotica, e visse direttamente l'esperienza del fronte. Negli ultimi anni il territorio si è industrializzato a valle favorendo un'economia mista, mentre sono diminuiti gli insediamenti più alti che non offrivano concrete possibilità di sviluppo. Di recente si sono sviluppate le attività turistiche favorite dalla particolare posizione di Barga, che si trova al centro di una zona di interesse naturalistico e geologico.
Il costrutto urbano della città è dominato dal Duomo, risalente al Mille, dedicato a San Cristoforo, patrono della città. Al suo interno si distinguono un pulpito marmoreo di scuola comacina del XIII secolo, la statua lignea di origine medioevale, raffigurante San Cristoforo, pregevoli terrecotte robbiane, ed un crocifisso ligneo del XV secolo di scuola bolognese. Questo contesto è sovrastato dalla torre campanaria con le antiche campane, fra le quali la piccola è datata 1580; i rintocchi di queste campane ispirarono al poeta Giovanni Pascoli la poesia "L'ora di Barga".
Altri monumenti ed edifici di notevole interesse sono: il Conservatorio con annessa la chiesa di Santa Elisabetta, la chiesa del Santissimo Crocifisso, la chiesa della Santissima Annunziata e la chiesa del Convento dei Cappuccini.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Etnie
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 864 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sulla popolazione totale residente erano:
Romania 218 2,11%
Albania 190 1,84%
Marocco 166 1,61%
Regno Unito 119 1,15%
Cultura
È la terra di adozione di Giovanni Pascoli.
Nel centro storico si trova il Teatro dei Differenti da cui il poeta pronunciò il noto discorso "La Grande Proletaria s'è mossa" (1911) e sul Colle di Caprona è visitabile la Casa museo Pascoli.
Luoghi di interesse
Duomo di San Cristoforo
La chiesa di San Cristoforo, l'edificio religioso più importante di Barga, è stata costruita in tempi diversi. La primitiva costruzione risale a prima dell'anno 1000. Negli ampliamenti successivi si evidenziano elementi architettonici e decorativi di suggestiva bellezza che vanno dal romanico al gotico. Con la realizzazione delle due cappelle laterali e del coro si completa la costruzione della chiesa.
Il rivestimento esterno dell'attuale facciata è stato realizzato con bozze di pietra detta Alberese di Barga. La porta maggiore è sovrastata da un arco scolpito a foglie di acanto. con un architrave a bassorilievo, raffigurante una scena vendemmiale. La porta è fiancheggiata da due colonne, alla cui sommità sono posti due leoni, che simboleggiano la forza della fede. La porta laterale, quella che guarda verso la Loggetta del Podestà, è sovrastata da un bassorilievo attribuito allo scultore romanico Biduino (XII secolo), opera di grande interesse artistico che raffigura una scena conviviale, il Miracolo dello "Scifo d'Oro" di San Nicola.
L'interno del duomo è a tre navate e presenta trasversalmente uno sbarramento marmoreo formato da lastre di marmo rosso riquadrate da marmo bianco decorato, al quale si appoggia senza soluzione di continuità il magnifico pulpito marmoreo, opera dei maestri comacini, che viene attribuito alla scuola di Guido Bigarelli da Como (XIII secolo). Il pulpito è sorretto da quattro colonne, due delle quali poggiano su due leoni i quali sovrastano: l'uno un drago l'altro un uomo. Le colonne posteriori poggiano l'una sul pavimento e l'altra sulla schiena di un vecchio curvo. Nell'abside, alle spalle dell'altare maggiore, entro una nicchia, è collocata la statua lignea policroma di San Cristoforo, del IX secolo. Nella cappella del Santissimo Sacramento, a destra della navata centrale sopra l'altare è posta una pala in terracotta non invetriata raffigurante la Vergine e San Rocco (XVI secolo). Alle pareti laterali si può ammirare il "Ciborio degli Olii Santi" terracotta invetriata, attribuito ad Andrea Della Robbia e una Madonna con Bambino. Nella Cappella della Madonna, a sinistra della navata centrale, sopra un altare seicentesco si può ammirare una tavola trecentesca che rappresenta la Madonna del Molino, compatrona di Barga, inserita in un quadro del XVI secolo. Alla parete destra un Crocifisso di scuola bolognese del XV secolo.
Nella chiesa si trova l'organo a canne Mascioni opus 1068[5] costruito nel 1984. Lo strumento è a trasmissione elettrica e ha due tastiere di 61 note ciascuna e pedaliera concavo-radiale di 32 note. La sua disposizione fonica è la seguente:
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Arringo e Palazzo del Podestà
L'Arringo è il vasto prato fra il Duomo e il Palazzo Pretorio, dove il popolo si riuniva a parlamento. Da ogni lato del piazzale, si può osservare il magnifico panorama che circonda Barga, costituito dai monti delle Pizzorne, dalle Alpi Apuane e dagli Appennini.
La Loggia del Podestà è un edificio civile del XIV secolo residenza dei Commissari e Podestà inviati a Barga dalla Signoria di Firenze. Nell'interno si trovano la sala delle udienze e al di sotto le vecchie prigioni; sul muro esterno sono visibili le unità di misura di quei tempi: lo staio, il mezzo staio, il braccio barghigiano. Oggi è sede del Museo Civico e vi sono conservati reperti di notevole importanza che permettono di ricostruire la storia del territorio barghigiano.
Conservatorio di Sant'Elisabetta
Antico convento delle Clarisse, fondato dal Beato Michele da Barga nel 1456, alla fine del XVIII secolo fu adibito a educandato femminile e prese il nome di conservatorio. Attualmente è adibito, in parte, a casa di riposo per anziani. Annessa al complesso sorge l'omonima chiesa.
San Francesco
La chiesa-convento di San Francesco fu fatta costruire nella seconda metà del XV secolo da Frate Beato Michele da Barga.
Chiesa del Santissimo Crocifisso
La Chiesa è la più antica dopo il Duomo. Della primitiva costruzione, un oratorio risalente al XIII secolo, non rimangono tracce. La facciata attuale, della fine del XVI secolo, ha ai lati del portale due statue di marmo raffiguranti San Giovanni e una figura femminile di controversa identità. All'interno un bellissimo coro ligneo, della meta del Seicento, delimita l'area presbiterale; alla stessa epoca appartiene anche l'Altare Maggiore, in legno intagliato e dorato, opera di Francesco Santini da Borgo a Mozzano.
Chiesa della Santissima Annunziata
Edificio religioso del XVII secolo. All'interno si trovano le statue dell'Annunciazione, affreschi d'epoca e tele del pittore barghigiano Baccio Ciarpi.
Le porte del castello
Le porte di entrata al Castello erano tre: Porta Manciana (o mancianella), Porta di Borgo e Porta Macchiaia. Porta Mancianella venne successivamente denominata Porta Reale, in omaggio al Granduca di Toscana Leopoldo di Lorena che nel 1787 fece visita a Barga. Porta di Borgo, che delimitava l'accesso a via di Borgo, fu demolita nel 1833. La terza porta denominata Macchiaia o Latria è posta a nord-est della città storica, verso le macchie appenniniche.
Il Teatro
Il 23 aprile 1688 si costituì a Barga un'accademia che prese il nome di Accademia dei Differenti. Per poter svolgere l'attività recitativa, alcuni accademici decisero di edificare un teatro, che successivamente venne ampliato e ristrutturato: l'inaugurazione avvenne il 25 luglio 1795. Nel corso degli anni vi furono rappresentate varie opere e operette, ed è qui che, nel pomeriggio del 26 novembre 1911, Giovanni Pascoli pronunciò l'orazione "La grande proletaria s'è mossa", a sostegno della guerra di Libia.
Il Piazzale del Fosso
II piazzale portava il nome di re Vittorio Emanuele II.Dal secondo dopoguerra, è stato ripristinato il nome antico "del Fosso" in ricordo del fossato che scorreva lungo le mura esterne, ricoperto nel 1834. Sull'antico bastione si trova un monumento in bronzo dedicato ad Antonio Mordini, opera dello scultore Raffaello Romanelli, inaugurato il 28 agosto 1905.
Palazzo Balduini
Prospiciente piazza Garibaldi, fu fatto costruire alla fine del XVI secolo da Antonio padre di Balduino Balduini di Barga, Vescovo di Aversa, Archiatra del Pontefice Giulio III. L'edificio, per l'uso del bugnato e di alcuni elementi architettonici, ricorda l'architettura di alcuni palazzi presenti a Lucca e a Firenze ed è attribuito all'architetto Bartolomeo Ammannati. Sulla porta centrale della facciata si trova, in alto, lo stemma dei Medici, arricchito della corona granducale: sullo spigolo sinistro della facciata si trova lo stemma della famiglia Balduini unito a quello della casata di Giulio III. All'interno ha un cortile d'onore di stile rinascimentale.
Palazzo Pancrazi
L'edificio di stile rinascimentale , oggi sede comunale, è ornato di pietra serena lavorata a punta di diamante. Nell'adiacente piazza Salvo Salvi si innalza la colonna medicea eretta dai barghigiani in onore di Cosimo I nel 1548; sul lato sinistro della piazza si trova la Loggia dei Mercanti adibita, un tempo, a mercato settimanale, istituito nel 1547.
Palazzo Angeli
Si trova nell'omonima piazza, anticamente detta Piazza dell'Aiaccia, dedicata all'umanista Pietro Angeli (1517-1596). II busto marmoreo dell'illustre personaggio è posto sulla facciata del Palazzo stesso. L'edificio, benché abbia subito diversi rifacimenti, conserva le caratteristiche dei palazzi cinquecenteschi.
Palazzo Mordini
Questo edificio del XVIII secolo, di proprietà della famiglia Mordini, è sede di uno dei più importanti archivi risorgimentali italiani. Qui nacque nel 1819 il garibaldino Antonio Mordini, che fu anche senatore e Ministro dei Lavori pubblici.
Palazzo Bertacchi-Cordati
II Palazzo dei nobili Bertacchi, oggi di proprietà Cordati, edificato sulle rovine di un'antica torre, conserva all'interno strutture ed elementi originali di notevole interesse. Ospitò i Granduchi di Toscana durante le visite fatte a Barga. Oggi è sede della mostra permanente delle opere del pittore Bruno Cordati.
Pieve di Santa Maria a Loppia
Della chiesa si hanno tracce risalenti all'845, ma è stata parzialmente ricostruita nel XII secolo. All'interno alcune tele secentesche.
Chiesa di San Frediano
La chiesa, che recava sulla porta maggiore la data 1505, ma che è probabilmente anteriore, è stata distrutta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita nel 1954.
Casa Pascoli
Casa Pascoli, sita sul Colle di Caprona nella frazione di Castelvecchio Pascoli, fu costruita intorno alla metà del Settecento dalla famiglia Cardosi Carrara come villa di campagna. Fu abitazione di Giovanni Pascoli dal 1895 al 1912. L'edificio conserva la struttura, gli arredi, la disposizione degli spazi che aveva al momento della morte del poeta; vi sono conservati i suoi libri e i suoi manoscritti. Annessa alla villa sorge la cappella dove Pascoli è sepolto. Ci sono conservate anche alcune foto del soggiorno del poeta a Messina del periodo immediatamente precedente il terremoto del 1908.
Sport
- Il 24 maggio 1995 l'11ª tappa del Giro d'Italia 1995 si è conclusa presso il centro turistico "Il Ciocco" (sito sul Colle di San Quirico) con la vittoria di Enrico Zaina.
- Nel comune di Barga sono presenti 3 squadre di calcio affiliate alla FIGC e 4 amatoriali affiliate all'AICS:
FIGC
- A.S.D. Barga (militante nel campionato di Promozione Toscana 2012-2013 Gir. A)
- U.S.D. Fornaci (militante nel campionato di Seconda Categoria Toscana Gir. C)
- A.S.D. Sacro Cuore (militante nel campionato di Seconda Categoria Toscana Gir. C)
AICS
- F.C. Gatti Randagi (militante nella Prima Serie Dilettanti di Lucca)
- Amatori Barga (militante nella Prima Serie Dilettanti di Lucca)
- Spartans (militante nella Terza Serie Amatori di Lucca)
- Castelvecchio Pascoli (militante nella Terza Serie Amatori di Lucca)
Eventi
Barga ospitò nel 1974 una puntata di Giochi senza frontiere[6].
Musica: Il Barga Jazz Club
Nel 2001 apre, sull'ondata del ben noto festival Barga Jazz, un piccolo Jazz Club. Il posto, gestito da un'associazione senza scopo di lucro gestita da volontari, è ricavato dalle stanze di una vecchia segheria. L'arredamento in legno, i divani, un piccolo bancone del bar e ovviamente un palco, accolgono ogni venerdì sera durante il periodo invernale gli abitanti e i turisti che possono godere di concerti di ottima qualità con artisti locali e di fama internazionale a dei prezzi popolari: http://www.bargajazzclub.com .
Amministrazione
Segretario generale: Dott.ssa Clarissa Poggi dal 25 marzo 2002
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona E, 2536 GR/G
- Diffusività atmosferica: bassa, Ibimet CNR 2002
Contrade barghigiane
Le principali contrade di Barga non elevate a dignità di frazione sono: Ponte di Catagnana, Arsenale, Catagnana (frazione Sommocolonia), Filecchio (frazione Loppia), San Quirico (frazione Castelvecchio Pascoli).
Fornaci di Barga
Fornaci di Barga, la frazione principale, sorge a 165 m s.l.m. sulla riva sinistra del fiume Serchio e costituisce il centro nevralgico e commerciale del comune di Barga grazie alla presenza di numerose attività commerciali e industriali (tra cui Kme Group).
Altre frazioni
Le altre frazioni del Comune di Barga vengono convenzionalmente suddivise in urbane e montane. Frazioni urbane: Albiano, Castelvecchio Pascoli, Loppia, Mologno, Ponte all'Ania, San Pietro in Campo. Frazioni montane: Renaio, Sommocolonia, Tiglio.
Loppia, situata tra Barga e Fornaci di Barga, è sede di una pieve romanica; in località Filecchio nel mese di settembre si svolge la Sagra della Polenta e degli Uccelli.
A 5 km da Barga, lungo il viale Giovanni Pascoli, sorge Castelvecchio Pascoli. In una villa sul colle di Caprona si stabilì, nel 1895, il poeta Giovanni Pascoli e lì rimase sino alla morte, sopraggiunta a Bologna nel 1912. La casa, rimasta così com'era alla sua morte per volontà della sorella Maria, è ancora pervasa dall'atmosfera creata dal poeta.
Mologno sorge lungo la Strada regionale 445, attorno alla stazione ferroviaria di Barga-Gallicano. La frazione, mero agglomerato di caseggiati fino a pochi anni or sono, ha conosciuto un importante sviluppo edilizio a partire dagli anni novanta. Nell'ex magazzino merci ferroviario è stata realizzata una chiesa, dedicata ai SS. Angeli Custodi, e sono state impiantate alcune attività commerciali.
San Pietro in Campo sorge a circa 1,5 km a sud di Barga lungo l'omonima via che prende origine da Largo Roma e prosegue con il Viale dei Barghigiani nel Mondo, dedicato al fenomeno dell'emigrazione che caratterizzò Barga e il suo versante appenninico nel Novecento. San Pietro in Campo ha acquisito, nel corso degli anni ottanta, una vocazione agro-artigianale. Da segnalare è la chiesa di San Pietro Apostolo, sita nell'omonima via, restaurata nei primi anni 2000. Tipica è, ogni fine agosto, la Sagra del maiale nella quale si possono assaggiare le prelibatezze della cucina barghigiana che mantiene tutt'oggi diversi caratteri tipici della cucina fiorentina. Il "comitato paesano" (patrocinato dall'amministrazione comunale) organizza periodicamente tornei e feste nel paese. Da ricordare una lirica di Giovanni Pascoli, barghigiano d'adozione: "Il soldato di San Pietro in Campo".
La montagna barghigiana è costituita dalle frazioni di Renaio, Sommocolonia e Tiglio. In tale contesto è particolarmente apprezzato il piccolo borgo di Sommocolonia, dominato da una Rocca da cui è visibile un ampio panorama dell'intera Valle del Serchio.
Trasporti
- Auto: per chi proviene da Firenze Barga è raggiungibile dall'Autostrada A11 con uscita a Lucca Est, proseguendo sulla Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero e, quindi, continuando sulla Strada regionale 445 sino a Fornaci di Barga. Per chi proviene dalla Lunigiana è necessario percorrere la Strada regionale 445 superando il Passo dei Carpinelli. Per chi proviene dalla Versilia, una volta superato il Passo del Cipollaio, è necessario proseguire lungo la Strada regionale 445. Per chi proviene da Modena è necessario percorrere la Strada statale 324 del Passo delle Radici e poi la Strada regionale 445. I servizi pubblici di linea agevolano i collegamenti per chi non è munito di auto.
- Treno: la stazione ferroviaria principale sorge, lungo la Ferrovia Lucca-Aulla, a Fornaci di Barga in Piazza Aldo Moro, a pochi passi dalla centrale Piazza IV Novembre, con collegamenti diretti per Pisa, Lucca, Piazza al Serchio e Aulla. Dalla stazione ferroviaria di Fornaci partì il poeta Giovanni Pascoli, gravemente malato, per Bologna e sempre in questo scalo tornò l'illustre salma, il 10 aprile 1912, con treno speciale, per trovare sepoltura nella sua casa di Castelvecchio Pascoli. Altre stazioni site lungo la medesima linea sono Barga-Gallicano e Castelvecchio Pascoli.
- Aereo: il vicino aeroporto "G.Galilei" di Pisa è direttamente collegato con la linea ferroviaria.
Personaggi illustri nati a Barga
- Pietro degli Angeli, letterato umanista
- Roberto Bacci, calciatore
- Lorenzo Baldisseri, arcivescovo
- Alfredo Bonaccorsi,(1887-1971) musicologo
- Nadia Centoni, pallavolista
- Gualtiero Jacopetti, regista e documentarista
- Alberto Magri, pittore
- Andrea Marcucci, imprenditore, politico, Senatore della Repubblica
- Antonio Mordini, politico
- Salvo Salvi, politico
- Pieracchi Cristoforo,(1745-1797) prelato
- Ciarpi Baccio,(1574-1654) pittore
Gemellaggi
Note
- ^ Comune di Barga - Statuto.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ L'organo a canne del Duomo
- ^ Jsfnet Italia - edizione 1974
Voci correlate
Altri progetti
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