Elsa Fornero

economista e politica italiana

Elsa Maria Fornero (San Carlo Canavese, 7 maggio 1948) è un'economista e accademica italiana. Dal 16 novembre 2011 è Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega alle Pari Opportunità, nel Governo Monti.[1]

Elsa Fornero
Elsa Fornero al Festival dell'Economia di Trento nel 2012

Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
con delega alle Pari Opportunità
In carica
Inizio mandato16 novembre 2011
PresidenteMario Monti
PredecessoreMaurizio Sacconi (Lavoro)
Mara Carfagna (Pari Opp.)

Dati generali
Partito politicoindipendente

Biografia

Professore ordinario (dal 2000) di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Torino, viene indicata come «allieva di Onorato Castellino»[2]. Insegna Macroeconomia ed Economia del risparmio, della previdenza e dei fondi pensione (in inglese). Le sue ricerche scientifiche riguardano i sistemi previdenziali, pubblici e privati, le riforme previdenziali, l’invecchiamento della popolazione, le scelte di pensionamento, il risparmio delle famiglie e le assicurazioni sulla vita.

È Coordinatore Scientifico del CeRP (Centre for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto).

È membro onorario del Collegio Carlo Alberto, Membro del Collegio Docenti del Dottorato in Scienze Economiche dell’Università di Torino e del dottorato in Social Protection Policy presso la Maastricht Graduate School of Governance (Università di Maastricht), di cui è anche docente, membro del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale, costituito presso il Ministero del Welfare, membro del Comitato Scientifico dell'Observatoire de l'Epargne Européenne (Parigi), membro del comitato editoriale della Rivista Italiana degli Economisti, editorialista del quotidiano economico e finanziario il Sole 24 ore.

Dal 1993 al 1998 è stata consigliere comunale al Comune di Torino, eletta con la lista "Alleanza per Torino" a sostegno del sindaco di centro-sinistra Valentino Castellani.

È stata Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo (2010-2011)[3][4][5], Vice Presidente della Compagnia di San Paolo (2008-2010)[6], membro del Consiglio direttivo della Società Italiana degli Economisti (2005-2007), membro del Comitato Scientifico di Confindustria (2005-2006), membro della commissione di esperti valutatori presso la World Bank (2003-2004), con l'incarico di valutare il ruolo di assistenza svolto dalla Banca nell'attuazione delle riforme previdenziali di paesi con economie di transizione, membro della commissione di esperti della Task Force su "Portability of Pension Rights and Taxation of Pension Schemes in the EU" costituita presso il CEPS (Center for European Policy Studies), Bruxelles (2001-2003), membro della Commissione Ministeriale di esperti indipendenti per la verifica previdenziale (2001), componente del Comitato Scientifico del Mefop (2000-2003).

 
Elsa Fornero con il marito Mario Deaglio (2012).

Nel 2001 ha ricevuto (ex aequo con Ignazio Musu) il Premio Saint Vincent per l'Economia.

Nel 2003 ha ricevuto (ex aequo con Olivia Mitchell) il Premio INA-Accademia dei Lincei per gli studi in materia assicurativa.

È moglie di Mario Deaglio, Professore Ordinario in economia dell'Università di Torino, con cui ha un figlio di nome Andrea, regista, e una figlia di nome Silvia, Professore Associato in genetica medica presso l'Università di Torino e Responsabile della ricerca alla HuGeF (Istituto di ricerca scientifica fondato dalla Compagnia di San Paolo[7] di cui era vicepresidente Elsa Fornero).

Ministro del Lavoro e delle politiche sociali

Il 16 novembre 2011 è nominata ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità del governo Monti[8]. Nella storia della Repubblica italiana è la seconda donna, dopo Tina Anselmi, a presiedere tale ministero.

Attività legislativa

 
Elsa Fornero giura nelle mani del Presidente della Repubblica (16 novembre 2011).

Nell'ambito del decreto "Salva-Italia" presentato il 4 dicembre 2011 accelera la riforma del sistema pensionistico italiano, che supera le differenze generazionali decise in precedenza passando ad un sistema contributivo pro-rata per tutti i lavoratori. Il 20 marzo dell'anno successivo, invece, annuncia il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro risultata da mesi di trattativa con le parti sociali intervenendo sullo storico articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.[9]

Il caso esodati

La riforma delle pensioni targata Fornero ha provocato il cosiddetto caso esodati del 2012 in Italia: tale vicenda è stata al centro di controversie politiche e sociali, oltre che di scontri ideologici e sociali tra i sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL in primis) e il Governo Monti, con varie polemiche nell'arena politica e con vari dibattiti all'interno della Confindustria.

Il 4 luglio 2012 la Camera dei Deputati respinge una mozione di sfiducia individuale presentata contro il ministro Fornero dall'Italia dei Valori e dalla Lega Nord. La votazione ha avuto il seguente risultato: 88 deputati a favore della sfiducia, 435 contrari e 18 astenuti; la sfiducia era stata presentata poiché, secondo i gruppi parlamentari di IDV e Lega Nord, il ministro avrebbe mentito sul numero di esodati e in più avrebbe affermato che il lavoro non è un diritto[10].

Pubblicazioni

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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