Roberto Mancini

allenatore di calcio e calciatore italiano (1964-)

Roberto Mancini (Jesi, 27 novembre 1964) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, tecnico del Manchester City.

Roberto Mancini
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza179 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
SquadraManchester City
Termine carriera2001 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1981-1982Bologna30 (9)
1982-1997Sampdoria424 (132)
1997-2000Lazio87 (15)
2001Leicester City4 (0)
Carriera da allenatore
2000-2001LazioVice
2001-2002Fiorentina
2002-2004Lazio
2004-2008Inter
2009-Manchester City
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
Bronzo1984
Argento1986
 Mondiali di calcio
BronzoItalia 1990
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 settembre 2011

Biografia

Ha due figli, Andrea e Filippo, anch'essi calciatori professionisti.

Nel 1997, ai tempi della Lazio, Mancini fu raggirato nel crack di una finanziaria di Tarquinia.[1]

Il 26 marzo 2009 viene resa nota la notizia acquisto da parte di Roberto Mancini del 25% della Kifaru, società attiva nella costruzione di barche con sede legale a Firenze. Il 50% dell'impresa è in mano alla famiglia Sarti, mentre il restante è di azionisti minori[2].

Caratteristiche tecniche

Attaccante di fantasia, dotato di una tecnica sopraffina che gli consentiva giocate straordinarie sia come uomo-assist che come realizzatore, è sempre stato un leader carismatico in campo: per la sua influenza sui compagni, per la sua personalità nei confronti degli avversari e per il suo rapporto con gli arbitri.[3]

Carriera

Giocatore

Club

Bologna
 
Un giovane Mancini al fianco di Galderisi in un confronto tra Bologna e Juventus nella stagione 1981-1982

A soli tredici anni venne segnalato a Marino Perani, all'epoca responsabile del settore giovanile del Bologna, che lo ingaggiò per 700.000 lire dopo un breve provino.[4] Dopo tre anni trascorsi tra i Giovanissimi, a sedici anni Mancini esordì nella squadra Primavera.[4]

Non ancora diciassettenne fa il suo esordio in Serie A nelle file dei rosso-blu il 13 settembre 1981 nella gara Bologna-Cagliari 1-1. Una settimana prima, il 6 settembre 1981, esordisce in Coppa Italia subentrando ad inizio ripresa a Chiorri in Bologna-Reggiana terminata 2-2[5]. Mancini svilupperà lungo la sua carriera un legame particolare con questa manifestazione, aggiudicandosela per 6 volte da giocatore e quattro da allenatore e risultando il calciatore con più presenze (120) nella manifestazione stessa[6]. Realizza la sua prima rete nella massima serie a Como il 4 ottobre 1981, fissando il risultato di Como-Bologna sul 2-2, al 78º minuto dopo che la sua squadra si era trovata in svantaggio di due reti[7]. Durante il suo primo campionato di serie A è presente in tutte 30 le gare mette a segno 9 gol. Il Bologna non riesce, però, ad evitare la sua prima retrocessione in Serie B.

Durante la sua esperienza bolognese contribuisce inoltre a vincere il Campionato Allievi Professionisti,[8] il primo per Bologna.

Sampdoria
File:Vialli-mancini.jpg
I gemelli del gol blucerchiati Roberto Mancini e Gianluca Vialli

Nell'estate del 1982 l'allora presidente della Sampdoria Mantovani è talmente determinato a portare Mancini a Genova che paga al Bologna 4 miliardi di lire[9], una cifra notevole per quei tempi, più i cartellini di Galdiolo, Roselli e Logozzo. Arrivato alla Sampdoria, Mantovani ne fa il suo pupillo: tanta predilezione viene ripagata da Mancini non soltanto con una serie di soddisfazioni che segnano la storia della società blucerchiata, ma con un affetto che va ben oltre le vicende professionali[4]. Rimane alla Sampdoria fino alla stagione 1996-1997. Sigla la sua prima rete ufficiale con la Sampdoria e la prima rete in carriera in Coppa Italia il 1 settembre 1982 al 63º minuto di Sampdoria-Brescia dopo essere subentrato all'inizio del secondo tempo a Rosi[10]. Fa il suo esordio con la maglia blucerchiata in campionato, partendo tra gli 11 titolari, nella gara Sampdoria-Juventus 1-0 il 12 settembre 1982.

Nella Sampdoria, assieme al compagno Vialli forma la coppia d'attacco che, grazie alla prolificità sotto rete di entrambi, viene subito ribattezzata come "i gemelli del gol"[9][11]. Il primo trofeo ufficiale di Mancini e della Sampdoria è la Coppa Italia 1984-1985 ottenuta grazie alla doppia vittoria nella finale contro il Milan. Sotto la guida tecnica di Boskov arrivato a Genova nell'estate del 1986, vince uno scudetto nel 1990-1991 e 2 Coppe Italia: nel 1987-1988 e nel 1988-1989. A questi trofei si aggiunge una Supercoppa Italiana conquistata nel 1991 ai danni della Roma grazie ad una sua rete al 75º minuto. Con Eriksson sulla panchina blucerchiata arriva la quarta Coppa Italia nel 1993-1994.

Per quanto concerne il versante europeo la Sampdoria di fine anni ottanta e inizio anni novanta è tra le maggiori protagoniste: dopo essere stata sconfitta in finale dal Barcellona nella Coppa delle Coppe 1988-1989 si aggiudica la stessa Coppa nel 1989-1990 quando la Sampdoria ha la meglio in finale sull'Anderlecht per 2 a 0 grazie ad una doppietta di Vialli. Nella stagione 1991-1992 Mancini e la Sampdoria disputano la terza finale europea in quattro anni: stavolta però è in palio il massimo trofeo continentale, la Coppa dei Campioni. La Sampdoria viene sconfitta ai supplementari ancora una volta dal Barcellona, che si impone per 1-0 grazie a una rete di Koeman al 112º minuto[12][13].

Lazio

Giunge a Roma, sponda Lazio, nell'estate del 1997. L'arrivo di Mancini, che segue quello dell'allenatore Eriksson e al quale seguono nei due anni successivi quelli degli altri ex-doriani Veron, Mihajlović e Lombardo, coincide con l'apertura del ciclo di vittorie nazionali ed internazionali della squadra del presidente Cragnotti sul finire degli anni novanta. Mancini si presenta ai tifosi biancocelesti con la rete del vantaggio in Lazio-Napoli 2-0 del 23 agosto 1997, sua partita d'esordio all'Olimpico. Mette subito la firma anche nel suo primo derby siglando la rete d'apertura in Roma-Lazio 1-3 del 1º novembre 1997. Si esalta nelle sfide stracittadine: in Lazio-Roma 4-1 del 6 gennaio 1998 realizza con un pallonetto da fuori area il terzo gol biancoceleste, mentre in Lazio-Roma 3-3 del 29 novembre 1998 realizza una doppietta, segnando il primo gol con un colpo di tacco. Un altro tacco, ancor più memorabile perché acrobatico - il suo marchio di fabbrica[3]- è quello con cui segna a Buffon, la seconda rete biancoceleste in Parma-Lazio 1-3 del 17 gennaio 1999.

Nelle tre stagioni romane con la Lazio Mancini vince uno storico scudetto nel 1999-2000 (stagione in cui il club capitolino compie 100 anni), l'ultima edizione della Coppa delle Coppe (1999), una Supercoppa UEFA battendo i Campioni d'Europa in carica, ovvero gli Invincibili del Manchester United (1999), due Coppe Italia nel 1997-1998 e nel 1999-2000 ed una Supercoppa italiana nel 1998.

Inghilterra e ritiro

Nel gennaio 2001 firma un contratto di prova per un mese con il Leicester City, con cui gioca 4 partite, chiudendo la sua esperienza di calciatore in Inghilterra[14].

Nazionale

Under-21

Fa il suo esordio non ancora diciottenne nella Nazionale Under-21 di Vicini, il 10 ottobre 1982 in Austria-Italia (1-1). Data la sua giovane età riesce a far parte di due bienni della Under-21: il 1982-1984 e il 1984-1986. Quest'ultimo culmina a Valladolid nella finale degli Europei Under-21 con la sconfitta a i calci di rigore per mano della Spagna il 29 ottobre 1986, giorno dell'ultima partita di Mancini con l'Under-21. È la squadra di cui fanno parte, tra gli altri, Vialli, Zenga, Ferri, Giannini, Donadoni, Berti e De Napoli: l'ossatura della futura nazionale maggiore protagonista a Italia 90.

Nella Under-21 totalizza 26 presenze, mettendo a segno 9 reti.

Nazionale maggiore

Esordisce in Nazionale maggiore sotto la gestione di Enzo Bearzot, il 26 maggio 1984, a 19 anni, nella partita amichevole Canada-Italia (0-2) disputata a Toronto. Dopo due anni, l'8 ottobre 1986, viene richiamato in Nazionale in occasione di Italia-Grecia (2-0) quando al 73º minuto subentra ad Altobelli. È la partita d'esordio per lo stesso Vicini che aveva lanciato Mancini quattro anni prima nella Under-21 e che in quel momento è l'allenatore di entrambe le nazionali: infatti nello stesso mese (il 15 e il 29) si disputa la doppia finale dell'europeo di categoria che vede tra i protagonisti sia il tecnico sia lo stesso Mancini. In "azzurro" la carriera di Mancini non è però continua e ricca di soddisfazioni come con i club: non riesce a diventare un punto fermo della squadra sia per la sua atipicità di giocatore sia per la sua ricerca del "numero" e soprattutto per lo spirito polemico che lo caratterizza. È titolare fisso soltanto nel primo periodo dell'era-Vicini e in particolare agli Europei 1988: di lui si ricorda, quasi emblematicamente, il gesto con cui zittisce il pubblico tedesco ed in particolare molta parte della critica italiana, portandosi il dito al naso dopo aver firmato la rete del vantaggio nella partita d'esordio contro i padroni di casa, Germania Ovest-Italia 1-1[15]. Fa parte anche dei 22 convocati per Italia 90, ( Mondiale in cui l'Italia è giunta Terza) manifestazione nella quale, però, non scende mai in campo[16].

Rimane nel gruppo azzurro anche con l'arrivo di Arrigo Sacchi come CT, disputando 5 gare di qualificazione ai Mondiali di USA 1994, anche se non viene poi convocato per la fase finale.

Nella nazionale maggiore totalizza complessivamente 36 presenze, segnando 4 reti.

Allenatore

Fiorentina e il primo trofeo

Appena ritiratosi dal calcio giocato, Mancini intraprende la carriera di allenatore come vice di mister Eriksson nella stagione 2000-2001 sulla panchina della Lazio, vincendo al fianco dello svedese anche una Supercoppa italiana nel 2000.

Nel febbraio 2001, a stagione in corso, viene ingaggiato dalla Fiorentina per sostituire il turco Fatih Terim. Tale ingaggio suscita molte polemiche tra gli addetti ai lavori perché Mancini non era in possesso del patentino di allenatore di prima categoria ed era già stato in precedenza tesserato con la Lazio, infatti nel campionato italiano non è permesso ad un allenatore (a differenza dei calciatori) cambiare squadra nel corso della medesima stagione, Mancini però, in questo caso, alla Lazio era vice di Eriksson. Egli quindi, sosteneva per questa ragione di non stare violando la suddetta norma, mentre la quasi totalità degli altri allenatori sosteneva il contrario, alla fine ebbe ragione lui.[17].

Con la Fiorentina vince subito la Coppa Italia. L'11 gennaio 2002, dopo 17 partite, si dimette da tecnico della Viola (che poi retrocederà e fallirà) dopo che alcuni tifosi lo minacciano per scarso impegno.[18]

Il biennio alla Lazio

Il 1 luglio 2002 il Mancio torna alla Lazio con un contratto biennale[19], ottenendo buoni risultati, sebbene la società fosse colpita da diverse vicissitudini finanziarie che culminarono con le dimissioni dell'allora Presidente Sergio Cragnotti, e con l'inserimento dello stesso Mancini nel Cda della società[20].

Arriva al quarto posto in campionato al suo primo anno, centrando così la zona Champions dopo essere stato per un periodo in corsa anche per lo scudetto, ed arrivando in semifinale sia in Coppa Italia ed ancora in semifinale di Coppa UEFA con un 4-1 rimediato dal Porto guidato da José Mourinho, che alla fine dell'anno vince la competizione.

L'anno dopo (2003-2004) vincerà la Coppa Italia, la seconda da allenatore, contro la Juventus (2-0 all'Olimpico e 2-2 al Delle Alpi). In precedenza la Lazio aveva eliminato il Milan (vittoria per 2-1 a Milano e per 4-0 a Roma), il Parma (2-0 a Roma, 1-1 al Tardini) ed il Modena (2-0 a Modena, 1-0 a Roma). In campionato giunge sesto dopo una lunga lotta a tre tra Inter, Parma e Lazio per il quarto posto.

Il 7 luglio 2004 lascia il club capitolino per approdare all'Inter[21].

Inter

 
Roberto Mancini è l'unico allenatore nella storia dell'Inter ad aver vinto tre scudetti consecutivi

La prima stagione, 2004-2005, di Roberto Mancini sulla panchina dell'Inter coincide con il ritorno alla vittoria di un trofeo per i nerazzurri dal 1998, quando si aggiudicarono la Coppa UEFA. In campionato la squadra incappa in una serie di pareggi ed a novembre è lontana dalla lotta per lo scudetto. In Champions League viene eliminato ai quarti con il Milan. A fine stagione arriva la vittoria della Coppa Italia contro la Roma. In campionato si piazzerà terzo. La sua seconda stagione da allenatore del club nerazzurro, 2005-2006, si apre con la vittoria nella Supercoppa italiana in finale contro la Juventus, battendo i bianconeri a Torino per 1-0 grazie alla rete di Verón nei tempi supplementari. In campionato la squadra termina la stagione al terzo posto in classifica dietro Juventus e Milan ma nel luglio 2006 l'Inter viene proclamata, a diciassette anni di distanza dall'ultima volta, campione d'Italia dopo le sentenze della giustizia sportiva nell'ambito di Calciopoli. In Champions League arriva una cocente eliminazione ai quarti di finale contro il Villarreal. A fine stagione arriva la vittoria nella Coppa Italia (in finale contro la Roma).

La sua terza stagione sulla panchina nerazzurra si apre con la vittoria nella Supercoppa italiana con l'Inter, che batte la Roma con una rimonta da 0-3 al 4-3 finale nei tempi supplementari. Arriva anche la vittoria sul campo di uno scudetto che mancava ai nerazzurri dal 1989, scudetto vinto con grande margine sulle avversarie e il record europeo di 17 vittorie consecutive in campionato. In Champions League l'eliminazione arriva per mano del Valencia che ha la meglio sull'Inter grazie ad un doppio pareggio (2-2 a Milano 0-0 al ritorno). La partita di ritorno si conclude con una turbolenta rissa tra i giocatori delle due squadre, alcuni dei quali vengono anche squalificati dall'Uefa.

La quarta stagione di Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra si apre con la sconfitta nella Supercoppa italiana contro la Roma per 1-0 (rigore nel finale). In campionato la squadra ha una grande partenza ed accumula ben 11 punti di vantaggio sulla Roma, ma nel girone di ritorno la squadra accusa un imponderabile calo, anche a causa di numerosi infortuni che hanno decimato la rosa e costretto l'allenatore a schierare diversi giocatori della primavera. Lo scudetto viene comunque conquistato nell'ultima giornata grazie ad un pareggio a Catania da parte della Roma per 1-1 avvenuto contemporaneamente alla vittoria dell'Inter a Parma per 2-0. In Champions League l'eliminazione avviene per mano del Liverpool (sconfitta per 2-0 a Liverpool e per 1-0 nel ritorno). Il 20 febbraio, nella conferenza stampa successiva alla sconfitta subita in Liverpool-Inter 2-0 (ritorno 1-0), Mancini annuncia le sue dimissioni al termine della stagione, salvo poi tornare sui suoi passi.

Il 18 maggio Mancini vince il terzo scudetto sulla panchina nerazzurra e poco dopo perde la finale di Coppa Italia contro la Roma per 2-1. Nei giorni seguenti, però, si fa sempre più concreta l'ipotesi di un suo allontanamento da parte della dirigenza. Il 29 maggio, infatti, viene esonerato dall'incarico. Un comunicato ufficiale del sito internet dell'Inter adduce come motivazione per l'esonero le dichiarazioni rese dal tecnico dopo l'incontro Liverpool-Inter in Champions League dell'11 marzo precedente.[22] Alle accuse da parte della società di aver intrattenuto rapporti inadeguati con pregiudicati, Mancini ha dichiarato di sentire offeso il proprio onore e di aver dato mandato al suo legale di tutelare la propria immagine.[23] Il 2 giugno al suo posto è subentrato il tecnico portoghese Mourinho.

Il 30 ottobre 2009 risolve, consensualmente alla proprietà interista, il contratto che lo legava al club milanese sino al 2012, percependo una liquidazione di 8 milioni di euro[24].

Manchester City

Il 19 dicembre 2009 firma un contratto triennale con il Manchester City[25] per 3,5 milioni di euro a stagione, sostituendo l'esonerato Mark Hughes.[26][27] Pochi giorni dopo la firma, nella partita d'esordio sulla sua nuova panchina, vince per 2-0 contro lo Stoke City, ripetendosi 2 giorni dopo, quando espugna il campo del Wolverhampton con il punteggio di 0-3, grazie alla doppietta di Carlos Tévez e alla rete di Javier Garrido. La squadra, rimasta a lungo in lotta per la quarta posizione finale, viene sconfitta per 1-0 nello scontro diretto contro il Tottenham del 5 maggio 2010 e conclude così al quinto posto, valido per la qualificazione in Europa League.

 
Mancini festeggia la vittoria della Premier League 2011-2012 con Nasri ed Aguero

Nel tentativo di migliorare il piazzamento appena ottenuto, Mancini e il City movimentano il mercato estivo con alcune operazioni coraggiose che suscitano reazioni contrastanti: plauso per gli arrivi di Mario Balotelli (allenato già all'Inter), David Silva e Yaya Touré e il ritorno di Joe Hart, perplessità e dissenso per lo scarso riguardo riservato in particolare a Craig Bellamy, Stephen Ireland e Shay Given, i migliori giocatori della precedente gestione Hughes.[28] Il 14 maggio 2011 vince la F.A. Cup vincendo a Wembley 1 a 0 contro lo Stoke City con gol di Yaya Touré interrompendo un digiuno di titoli che durava da ben 35 anni. Alla fine della stagione la squadra si piazza al terzo posto qualificandosi direttamente alla Champions League per la prima volta nella sua storia.

La stagione successiva vince la Premier League battendo all'ultima giornata il QPR per 3-2, ribaltando nei minuti di recupero il risultato.[29] Il 9 luglio 2012 rinnova il contratto con il Manchester City per 5 anni con un ingaggio da 5,9 milioni l'anno.[30]

Statistiche

Presenze e reti nei club

Statistiche aggiornate al 27 novembre 2009.

Stagione Squadra Campionato Coppa Italia Coppe europee Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1981-1982   Bologna A 30 9 CI 1 0 - - - - 31 9
1982-1983   Sampdoria A 22 4 CI 5 1 - - - - 27 5
1983-1984 A 30 8 CI 8 2 - - - - 38 10
1984-1985 A 24 3 CI 11 3 - - - - 35 6
1985-1986 A 23 6 CI 11 4 CdC 4 2 - - 38 12
1986-1987 A 26 6 CI 5 0 - - - - 31 6
1987-1988 A 30 5 CI 13 3 - - - - 43 8
1988-1989 A 29 9 CI 11 5 CdC 8 0 SI 0 0 48 14
1989-1990 A 31 11 CI 3 2 CdC 9 2 SI 1 0 44 15
1990-1991 A 30 12 CI 10 2 CdC 5 2 SE 2 0 47 16
1991-1992 A 29 6 CI 6 2 CC 9 4 SI 1 1 45 13
1992-1993 A 30 15 CI 2 0 - - - - 32 15
1993-1994 A 30 12 CI 7 0 - - - - 37 12
1994-1995 A 31 9 CI 2 1 CdC 4 2 SI 1 0 38 12
1995-1996 A 26 11 CI 2 1 - - - - 28 12
1996-1997 A 33 15 CI 2 0 - - - - 35 15
Totale Sampdoria 424 132 98 26 39 12 5 1 566 171
1997-1998   Lazio A 34 5 CI 8 1 CU 10 3 - - 52 9
1998-1999 A 33 10 CI 6 2 CdC 7 0 SI 1 0 47 12
1999-2000 A 20 0 CI 7 3 UCL 9 0 SE 1 0 37 3
Totale Lazio 87 15 21 6 26 3 2 0 136 24
2000-2001   Leicester City PL 4 0 - - - - - - 4 0
Totale carriera 545 156 120 32 65 15 7 1 737 204

Cronologia presenze e reti in Nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
26/05/1984 Toronto Canada   0 – 2   Italia Amichevole -
30/05/1984 New York Stati Uniti   0 – 0   Italia Amichevole -
08/10/1986 Bologna Italia   2 – 0   Grecia Amichevole -   73’
18/04/1987 Colonia Germania Ovest   0 – 0   Italia Amichevole -
28/05/1987 Oslo Norvegia   0 – 0   Italia Amichevole -
03/06/1987 Stoccolma Svezia   1 – 0   Italia Qual. Euro 1988 -
23/09/1987 Pisa Italia   1 – 0   Jugoslavia Amichevole -   58’
17/10/1987 Berna Svizzera   0 – 0   Italia Qual. Euro 1988 -   82’
05/12/1987 Milano Italia   3 – 0   Portogallo Qual. Euro 1988 -   68’
20/02/1988 Bari Italia   4 – 1   Unione Sovietica Amichevole -
31/03/1988 Spalato Jugoslavia   1 – 1   Italia Amichevole -
27/04/1988 Lussemburgo Lussemburgo   0 – 3   Italia Amichevole -
04/06/1988 Brescia Italia   0 – 1   Galles Amichevole -
10/06/1988 Düsseldorf Germania Ovest   1 – 1   Italia Euro 1988 - 1º Turno 1
14/06/1988 Francoforte Italia   1 – 0   Spagna Euro 1988 - 1º Turno -   68’
17/06/1988 Colonia Italia   2 – 0   Danimarca Euro 1988 - 1º Turno -   67’
22/06/1988 Stoccarda Unione Sovietica   2 – 0   Italia Euro 1988 - Semif. -   45’
19/10/1988 Pescara Italia   2 – 1   Norvegia Amichevole -
21/12/1989 Cagliari Italia   0 – 0   Argentina Amichevole -
21/02/1990 Rotterdam Paesi Bassi   0 – 0   Italia Amichevole -
26/09/1990 Palermo Italia   1 – 0   Paesi Bassi Amichevole -
03/11/1990 Roma Italia   0 – 0   Unione Sovietica Qual. Euro 1992 -
01/05/1991 Salerno Italia   3 – 1   Ungheria Qual. Euro 1992 -
05/06/1991 Oslo Norvegia   2 – 1   Italia Qual. Euro 1992 -
12/06/1991 Malmö Italia   2 – 0 dts   Danimarca Scania Cup -
16/06/1991 Stoccolma Italia   1 – 1 dts
(3-2 dtr)
  Unione Sovietica Scania Cup -
25/09/1991 Sofia Bulgaria   2 – 1   Italia Amichevole -
12/10/1991 Mosca Unione Sovietica   0 – 0   Italia Qual. Euro 1992 -
04/06/1992 Boston Italia   2 – 0   Irlanda USA Cup -
20/01/1993 Firenze Italia   2 – 0   Messico Amichevole -
24/02/1993 Oporto Portogallo   1 – 3   Italia Qual. Mondiali 1994 -
24/03/1993 Palermo Italia   6 – 1   Malta Qual. Mondiali 1994 2
01/05/1993 Berna Svizzera   1 – 0   Italia Qual. Mondiali 1994 -
22/09/1993 Tallinn Estonia   0 – 3   Italia Qual. Mondiali 1994 1
17/11/1993 Milano Italia   1 – 0   Portogallo Qual. Mondiali 1994 -
23/03/1994 Stoccarda Germania   2 – 1   Italia Amichevole -
Totale Presenze (64º posto) 36 Reti 4

Carriera da allenatore

Statistiche aggiornate al 19 gennaio 2013

Stagione Squadra Campionato Piazzamento Andamento
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte
2000-2001 Fiorentina A Subentrato, 9° 13 4 4 5
2001-2002 A Esonerato 16 4 2 10
Totale Fiorentina 29 8 6 15
2002-2003 Lazio A 34 15 15 4
2003-2004 A 34 16 8 10
Totale Lazio 68 31 23 14
2004-2005 Inter A 38 18 18 2
2005-2006 A 3º, 1° dopo sentenza CAF 38 23 7 8
2006-2007 A 38 30 7 1
2007-2008 A 38 25 10 3
Totale Inter 152 96 42 14
2009-2010 Manchester City PL Subentrato, 5° 21 11 5 5
2010-2011 PL 38 21 8 9
2011-2012 PL 38 28 5 5
2012-2013 PL in corso 23 15 6 2
Totale Manchester City 120 75 24 21
Totale 362 204 95 63

Palmarès

Calciatore

Competizioni giovanili

Bologna: 1981-1982

Competizioni nazionali

Sampdoria: 1984-1985, 1987-1988, 1988-1989, 1993-1994
Lazio: 1997-1998, 1999-2000, Coppa Italia 1899-1900, Coppa Italia 1900-1901, Coppa Italia 1900-10000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000
Sampdoria: 1990-1991
Lazio: 1999-2000
Sampdoria: 1991
Lazio: 1998

Competizioni internazionali

Sampdoria: 1989-1990
Lazio: 1998-1999
Lazio: 1999

Riconoscimenti individuali

Miglior italiano: 1997
Migliore assoluto: 1997

Allenatore

Fiorentina: 2000-2001
Lazio: 2003-2004
Inter: 2004-2005, 2005-2006
Inter: 2005, 2006
Inter: 2005-2006[31], 2006-2007, 2007-2008
Manchester City: 2010-2011
Manchester City: 2011-2012
Manchester City: 2012

Riconoscimenti individuali

2007-2008
dicembre 2010, ottobre 2011

Onorificenze

Note

  1. ^ Andrea Lucchetta, Batistuta firma un autografo. Gli chiedono 50 mila euro, in La Gazzetta dello Sport, 19 dicembre 2012, p. 21.
  2. ^ Da tecnico a imprenditore: Mancini costruirà barche
  3. ^ a b Dizionario della grande Lazio di Sandro Bocchio e Giovanni Tosco, pag.107, Ed. Newton&Compton, 2000
  4. ^ a b c ROBERTO MANCINI official website, Carriera
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