Sven-Göran Eriksson
Sven-Göran Eriksson ([ˈsvɛn ˈjœː.ˈran ˈeːrɪk.ˈsɔn] ; Sunne, 5 febbraio 1948 – Sunne, 26 agosto 2024) è stato un allenatore di calcio e dirigente sportivo svedese.
Sven-Göran Eriksson | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 178 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1975 - giocatore 23 febbraio 2023 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Noto con il diminutivo di Svennis,[4] nei suoi oltre quarant'anni di carriera divenne l'unico ad aver centrato il double, costituito dalla vittoria del campionato e della coppa federale nello stesso anno, in tre paesi diversi: Svezia, Portogallo e Italia. In queste tre federazioni calcistiche collezionò un totale di cinque campionati (tra cui lo scudetto laziale nel 2000) e dieci tra coppe e supercoppe federali. In quest'ambito vinse quattro volte la Coppa Italia (con Roma, Sampdoria e Lazio – due volte): una in meno di Massimiliano Allegri, detentore del record, piazzandosi a pari merito con Roberto Mancini. La vittoria di una coppa nazionale con tre squadre diverse andò a costituire a sua volta un record – ancora condiviso con Mancini –, ma divenne record anche per essere l'unico allenatore ad averne vinte due con due squadre della stessa città (Roma).
In ambito europeo condusse la Lazio alla vittoria in Coppa delle Coppe e Supercoppa UEFA (perdendo anche una finale di Coppa UEFA), e l'IFK Göteborg al successo in Coppa UEFA. Col Benfica disputò una finale di Coppa UEFA e una di Coppa dei Campioni, quest'ultima persa di misura contro il Milan di Arrigo Sacchi. Divenne anche l'allenatore con il maggior numero di presenze nelle competizioni internazionali sulla panchina della Lazio (43).
Nel 2001 divenne commissario tecnico della nazionale inglese, ruolo che ricoprì fino al 2006, guidando la squadra fino ai quarti nei Mondiali 2002 e 2006 e agli Europei 2004. Dopo una breve esperienza nel campionato inglese, e una sulla panchina della Nazionale messicana, guidò la Costa d'Avorio ai Mondiali 2010, per poi tornare ad allenare in Inghilterra nel campionato di seconda divisione. Nella parte finale della carriera guidò alcuni club del campionato cinese e per un breve periodo anche la Nazionale filippina nella Coppa d'Asia 2019.
Biografia
modificaSven-Göran Eriksson nacque il 5 febbraio 1948 a Sunne e crebbe a Torsby[5], nella contea di Värmland, in una famiglia di discendenza finlandese, come moltre altre nella zona, emigrate lì decenni prima. Suo padre, anche lui di nome Sven, fu un conducente di autobus e sua madre, Ulla, trovò lavorò in un negozio di tessuti; completò il nucleo familiare suo fratello minore Lars-Erik.
Ebbe due figli, Johan e Lina, nati dal matrimonio con Ann-Christine Pettersson, dalla quale divorziò nel 1994. Nell'autunno del 1997 il tecnico svedese conobbe l'avvocata italoamericana Nancy Dell'Olio, con la quale iniziò una lunga relazione, ma dopo i vari flirt avuti tra le altre con l'attrice Debora Caprioglio, la conduttrice televisiva svedese Ulrika Jonsson e poi con la segretaria della Federazione calcistica inglese, Faria Alam, Eriksson e la Dell'Olio chiusero la loro storia nell'agosto 2007.[6]
Nel novembre 2013 pubblicò il suo libro autobiografico, dal titolo Sven: My Story.[7]
Nel gennaio 2024, durante un'intervista alla radio svedese SR P1, rese noto di avere un tumore del pancreas in fase terminale, dichiarando di avere "nel migliore dei casi" ancora un anno di vita.[8][9][10]
La piattaforma streaming Prime Video gli dedicò un documentario dal titolo Sven, disponibile al pubblico qualche settimana prima della sua scomparsa.
Morì a Sunne il 26 agosto 2024, all'età di 76 anni, a seguito dell'aggravarsi della malattia.[11]
Caratteristiche tecniche
modificaAllenatore
modificaNel corso della sua carriera Eriksson, che agli inizi si ispirò a Tord Grip, suo ex compagno di squadra e allenatore, estimatore dello stile di calcio all'inglese che già Bob Houghton e Roy Hodgson introdussero nelle loro esperienze nel campionato svedese, adottò principalmente moduli di gioco quali il 4-4-2, visto e apprezzato fin dai primi successi con l'IFK Göteborg,[12] e spesso riproposto nelle sue esperienze successive, fino al 4-5-1, messo in pratica a partire dal terzo anno alla Lazio; Eriksson fu solito basare il proprio sistema di gioco sulla squadra corta e su una fitta trama di passaggi, caratterizzando l'applicazione dei criteri basilari del gioco a zona, massimizzando piuttosto il ruolo del pressing e l'uso delle fasce, esaltando le doti fisiche e temperamentali dei propri calciatori.[12]
I principi di gioco di Svennis furono in seguito ripresi da numerosi suoi ex giocatori divenuti poi allenatori di successo, tra cui Simone Inzaghi, Diego Simeone, Roberto Mancini e Matías Almeyda.[13]
Carriera
modificaGiocatore
modificaGiocò, nel ruolo di terzino, nelle serie minori svedesi con le maglie di Torsby IF, SK Sifhälla, KB Karlskoga e Västra Frölunda. Smise tuttavia di giocare a calcio nel 1975 a soli 27 anni, a seguito di un grave infortunio al ginocchio.
Allenatore
modificaDegerfors, IFK Göteborg e Benfica
modificaLa sua carriera da allenatore iniziò nel gennaio 1976, quando a 27 anni approdò al Degerfors, inizialmente come vice di Tord Grip, suo ex compagno di squadra e allenatore ai tempi del KB Karlskoga poi, a distanza di un anno, come primo allenatore.[5] Dopo appena due stagioni e la vittoria della Division 3, fu chiamato ad allenare l'IFK Göteborg.
Nelle prime due stagioni vinse una Coppa di Svezia, ma fu nel terzo anno che si impose all'attenzione dell'intera Europa calcistica centrando l'accoppiata campionato-coppa nazionale e guidando la formazione svedese in finale di Coppa UEFA, contro i tedeschi dell'Amburgo: nonostante il Göteborg non partisse con i favori del pronostico, la squadra di Svennis si impose con il punteggio complessivo di 4-0 (tra andata e ritorno), completando il treble. Quello con l'Amburgo fu un successo storico per tutto il paese poiché, per la prima volta, una squadra svedese si impose in una competizione internazionale. A seguito di questa stagione Eriksson lasciò il Göteborg per approdare al blasonato club portoghese del Benfica.
Nel primo anno (1982-1983) alla guida del Benfica il tecnico svedese non mostrò problemi di adattamento, riuscendo subito a vincere la Primeira Liga e la Coppa di Portogallo, e portando la propria squadra alla doppia finale di Coppa UEFA, persa contro i belgi dell'Anderlecht. Nell'anno successivo la sua squadra vinse di nuovo il campionato, completando un biennio durante il quale perse solo tre partite, con la quota di vittorie pari al 76%. Sull'onda di questi successi approdò quindi nel campionato italiano.
Esperienze in Italia e ritorno al Benfica
modificaIl 3 luglio 1984 divenne direttore tecnico della Roma. Al suo secondo anno coi giallorossi andò vicino alla conquista dello scudetto con un'esaltante rimonta ai danni della Juventus di Giovanni Trapattoni, raggiunta nella terz'ultima giornata, che venne però compromessa da una sconfitta per 3-2 in casa col già retrocesso Lecce nel penultimo turno di campionato. Rimase nella capitale anche la stagione successiva, rassegnando le dimissioni il 5 maggio 1987;[14] durante il triennio romanista vinse comunque la Coppa Italia 1985-1986.
Il 2 giugno 1987 divenne direttore tecnico della Fiorentina,[15] che guidò per il successivo biennio con risultati discreti. Lasciò la società toscana il 30 giugno 1989, dopo settimane di aperta polemica per il ridimensionamento tecnico deciso dalla proprietà Pontello.[16]
Decise così di tornare sulla panchina del Benfica, rimanendovi stavolta per un triennio (1989-1992). Vinse per la terza volta il campionato portoghese e conquistò la Supercoppa di Portogallo, inoltre nella stagione 1989-1990 la sua compagine raggiunse la finale di Coppa dei Campioni dove si trovò di fronte il Milan di Arrigo Sacchi, già impostosi nella precedente edizione: in tale occasione Eriksson non riuscì a ripetere l'exploit del Göteborg e la sua squadra si arrese ai favoriti rossoneri, seppur per un solo gol (0-1).
Il 1º luglio 1992 tornò in Italia come direttore tecnico della Sampdoria. Rimase a Genova per cinque anni, vivendo il tramonto dell'era Mantovani: vinse la Coppa Italia 1993-1994 e ottenne, nella medesima annata, un quarto posto come miglior risultato in campionato.
Lazio
modificaIl 3 giugno 1997 da Genova approdò nuovamente a Roma, stavolta sulla sponda Lazio, portandosi dietro il pupillo Roberto Mancini.[17] L'obiettivo del presidente laziale Sergio Cragnotti fu quello di costruire una squadra che potesse competere ai massimi livelli. Al primo anno Eriksson si piazzò settimo in campionato e vinse quattro derby su quattro (record celebrato con apposita targa al Centro sportivo di Formello). In Coppa Italia la Lazio approdò alla finale, dove affrontò il Milan: i rossoneri vinsero per 1-0 la partita di andata a San Siro e si portarono in vantaggio nella partita di ritorno a Roma, andando a segno al primo minuto del secondo tempo. La Lazio, tuttavia, ribaltò completamente in undici minuti la situazione, riuscendo a vincere per 3-1 e ad aggiudicarsi la seconda Coppa Italia della sua storia e il primo trofeo dell'era Cragnotti. Pochi giorni dopo la Lazio, al Parco dei Principi di Parigi, disputò la seconda finale europea della propria storia (la prima avvenne circa 61 anni prima, nella Coppa dell'Europa Centrale 1937), affrontando l'Inter di Gigi Simoni nell'ultimo atto della Coppa UEFA 1997-1998: il club milanese si impose per 3-0.
La seconda annata di Eriksson alla Lazio (1998-1999) si aprì con la Supercoppa italiana vinta al delle Alpi di Torino per 1-2 contro la Juventus. Dopo un inizio di campionato non brillante, anche a causa dei lunghi infortuni patiti in quel periodo dal capitano Alessandro Nesta e dall'attaccante Christian Vieri, la Lazio si proiettò in testa alla classifica, ma un calo nel finale di stagione permise la rimonta del Milan di Alberto Zaccheroni, che grazie a sette vittorie consecutive nelle ultime sette giornate riuscì ad imporsi per un punto. In Coppa delle Coppe la Lazio centrò la sua seconda finale europea consecutiva. A Birmingham gli avversari furono gli spagnoli del RCD Maiorca, sconfitti per 2-1. Fu il secondo successo europeo per Eriksson, il primo per la Lazio, proprio nell'ultima edizione della Coppa delle Coppe.
La stagione 1999-2000 si aprì con la finale di Supercoppa UEFA a Montecarlo, la sesta internazionale per lo svedese. La squadra avversaria fu il Manchester United di Alex Ferguson, che due mesi prima vinse la Champions League, Premier League e FA Cup, guadagnandosi l'appellativo di Invincibili. La Lazio si aggiudicò il prestigioso trofeo grazie a una rete di Marcelo Salas nel primo tempo, raggiungendo per alcune settimane il primo posto assoluto nel ranking mondiale per club. In campionato la Lazio ebbe un buon inizio e mantenne la testa della classifica per buona parte del girone d'andata. Da gennaio a marzo rallentò vistosamente, il che permise alla Juventus di andare in testa e di allungare fino a +9. La vittoria nel derby e la contemporanea caduta dei bianconeri contro il Milan portò la compagine laziale a -6 dalla squadra di Carlo Ancelotti. La domenica successiva un gol di Diego Simeone decretò lo scontro diretto a Torino contro la Juve. La Lazio si portò a -3, lanciandosi in una rimonta testa a testa fino all'ultima giornata, conclusasi poi col titolo di Campioni d'Italia proprio nell'anno del centenario della società romana. Il successo del club biancoceleste interruppe il dominio Milan-Juventus in campionato, durato ben nove anni. Pochi giorni dopo il titolo, la vittoria in Coppa Italia rese la Lazio la quarta squadra nella storia del calcio italiano a centrare l'accoppiata campionato-Coppa Italia nella stessa stagione.
L'inizio del quarto anno di Eriksson alla guida delle aquile vide la vittoria in Supercoppa italiana ai danni dell'Inter: fu il suo ultimo trionfo alla guida della società capitolina. Di lì a poco infatti, Eriksson comunicò di aver accettato la guida della nazionale inglese, iniziando a dividersi tra i due incarichi. La situazione sembrò turbare l'ambiente della squadra, che nel nuovo campionato non si espresse al massimo delle sue potenzialità. Ciò lo portò, il 9 gennaio 2001, a dimettersi, lasciando una formazione che in poco più di tre anni riuscì a condurre al successo in Campionato, in Coppa Italia, in Supercoppa italiana, in Coppa delle Coppe e in Supercoppa UEFA.
Nazionale inglese
modificaNell'autunno 2000, il tecnico accettò la proposta della Football Association di guidare la Nazionale inglese;[18] con il suo insediamento previsto a partire dal luglio 2001 secondo l'accordo originario, iniziò il rapporto già a gennaio per via delle dimissioni dalla Lazio.[19] Condusse la squadra d'oltre Manica alla qualificazione al Mondiale 2002, distinguendosi in particolare per la vittoria (5-1) contro la Germania.[20][21][22] Il primo turno della fase finale fu superato con 5 punti, frutto di un successo contro l'Argentina e dei pareggi con Nigeria e Svezia;[23][24] dopo aver battuto facilmente la Danimarca negli ottavi,[25] la formazione si arrese nei quarti al Brasile di Scolari.[26]
L'allenatore brasiliano sconfisse lo svedese anche agli Europei 2004, sedendo sulla panchina dei padroni di casa lusitani; l'Inghilterra approdò ai quarti dopo aver vinto due partite su tre del girone eliminatorio, grazie soprattutto ai gol dell'astro nascente Rooney.[27][28] La sfida con il Portogallo si trascinò fino ai supplementari sul risultato di 2-2, prima che i rigori eliminassero definitivamente gli inglesi.[29] Eriksson venne confermato alla guida della Nazionale, incontrando però il disappunto della stampa.[30] Il commissario tecnico fu preso di mira dopo la sconfitta con l'Irlanda del Nord, nell'incontro valido per le qualificazioni ai Mondiali tedeschi.[31] La squadra conseguì poi l'accesso al torneo, ma il rapporto con i media si incrinò ulteriormente all'inizio del 2006.[32][33] Già prima della competizione, venne annunciato l'addio alla Nazionale al termine della rassegna iridata.[34] Anche in quest'occasione, l'Inghilterra fu eliminata ai rigori (e sempre nei quarti di finale) dal Portogallo di Scolari.[35] Subito dopo la partita, Eriksson si dimise dall'incarico.[35]
Il lustro sulla panchina inglese fu segnato da numerose critiche, rivoltegli principalmente dalla stampa intenta a diffondere notizie sulla sua relazione con Nancy Dell'Olio.[36]
Manchester City
modificaA un anno esatto dalla fine della sua avventura alla guida della nazionale inglese, Eriksson tornò ad allenare. Il 26 giugno 2007 il nuovo proprietario della squadra inglese del Manchester City, il magnate thailandese Thaksin Shinawatra, lo ingaggiò infatti alla guida del suo club.[37][38] Nonostante una campagna acquisti imponente, la squadra concluse la stagione al nono posto, qualificandosi per la Coppa UEFA solamente grazie al primo posto della classifica Fair Play della UEFA. In seguito il rapporto tra il City ed Eriksson si concluse di comune accordo il 2 giugno 2008,[39] provocando però lo scontento dei tifosi che organizzarono una campagna SOS (Save our Sven) per trattenere il tecnico, tentativo che però fu vano.
Nazionali messicana e ivoriana
modificaA cavallo tra le due esperienze inglesi, Eriksson tornò ad allenare una Nazionale; il 3 giugno 2008 sostituì Hugo Sánchez alla guida della selezione messicana.[40] Dopo una serie di risultati negativi, tra cui una sola vittoria nelle ultime sette partite di qualificazione a Sudafrica 2010, il 2 aprile 2009 fu licenziato dalla federazione.[41]
Eriksson prese comunque parte alla competizione iridata diventando il 28 marzo 2010 tecnico della Costa d'Avorio, ancora senza un allenatore per i Mondiali sudafricani dopo il licenziamento del bosniaco Vahid Halilhodžić.[42][43] La squadra non passò il primo turno e il 2 agosto lasciò così l'incarico da CT della compagine africana.[44]
Leicester City
modificaIl 3 ottobre 2010 firmò per la squadra inglese del Leicester City, andando a sostituire il partente Paulo Sousa.[45] Il 24 ottobre 2011 fu esonerato dalla dirigenza delle Foxes per il negativo inizio di campionato nella stagione 2011-2012.[46]
Esperienze in Cina
modificaIl 4 giugno 2013, dopo un periodo di inattività e aver intrapreso esperienze dirigenziali, Eriksson tornò in panchina divenendo tecnico della squadra cinese del Guangzhou R&F[47] portandolo all'8º posto nella Chinese Super League; l'anno seguente arrivò 3º. L'11 novembre 2014 venne esonerato.[48]
Il 18 novembre 2014 divenne allenatore del club cinese dello Shanghai SIPG,[49] piazzandosi 2º nella Chinese Super League 2015 a due punti dal Guangzhou Evergrande. L'anno seguente arrivò 3º e il 4 novembre 2016 venne sostituito dal portoghese André Villas-Boas.[50]
Il 5 dicembre fu chiamato a sostituire l'olandese Clarence Seedorf sulla panchina dello Shenzhen, club della seconda divisione cinese.[51] Iniziò con cinque vittorie di fila ma nelle successive otto partite non arrivò alcun successo e la squadra scivolò dal 1º al 4º posto venendo così esonerato il 13 giugno 2017.[52]
Nazionale filippina
modificaIl 27 ottobre 2018 il tecnico svedese accettò la proposta della Federazione calcistica delle Filippine di guidare la nazionale filippina in vista del campionato dell'ASEAN del 2018 e della Coppa d'Asia 2019.[53] Venne esonerato il 25 gennaio 2019 dopo tre sconfitte di fila nella rassegna continentale.
Dirigente
modificaNotts County
modificaIl 22 luglio 2009, Eriksson fu nominato direttore generale del Notts County, squadra inglese di quarta serie.[54] Lo stratega svedese accettò con entusiasmo la nuova avventura dirigenziale, affascinato dai progetti ambiziosi della nuova società nuova proprietaria del club bianconero. La bontà di tale progetto fu testimoniata dagli acquisti di calciatori del calibro di Sol Campbell e Kasper Schmeichel, anche se il primo disputò alla fine una sola gara in maglia bianconera e il secondo venne poi ceduto a fine stagione.
Il 12 febbraio 2010, vista la grave crisi finanziaria susseguente a una gestione poco oculata della proprietà del Notts County, Eriksson si dimise dall'incarico dopo che il nuovo patron dei Magpies, l'inglese Ray Trew, decise di intraprendere una politica gestionale basata sul risanamento economico.[55] Il manager svedese, per agevolare il passaggio della società a Trew, rinunciò alla maggior parte dei suoi crediti verso il Notts County. Il nuovo patron definì pubblicamente Eriksson come un "absolute gentleman". Malgrado un'annata vissuta tra numerose difficoltà, la squadra allestita Eriksson ottenne la promozione in terza divisione.
BEC Tero Sasana
modificaIl 3 settembre 2012 fu nominato direttore tecnico della squadra thailandese del BEC Tero Sasana, formazione di Thai Premier League, divenendo inoltre responsabile dell'intera pianificazione strategica del club di Bangkok.[56] Tuttavia l'esperienza dirigenziale col club thailandese terminò solo qualche mese più tardi.
Al-Nasr
modificaIl 21 gennaio 2013 Eriksson decise di accettare il ruolo come direttore tecnico dell'Al-Nasr, formazione di UAE Pro-League, ovvero il massimo campionato degli Emirati Arabi Uniti, Guidata in panchina dall'allenatore italiano Walter Zenga, suo ex giocatore ai tempi della Sampdoria.[57][58] Il 3 giugno dello stesso anno però rassegnò le sue dimissioni dall'incarico.[59]
IF Karlstad Fotboll
modificaIl 6 dicembre 2022 l'IF Karlstad Fotboll (squadra militante nella terza serie svedese) annunciò che Eriksson, già consulente per il club, avrebbe assunto la carica di nuovo direttore sportivo.[9][60] Poco più di due mesi e mezzo dopo, il 23 febbraio 2023, Eriksson rese noto di essersi dimesso temporaneamente dai suoi incarichi e di aver deciso di ridurre le proprie apparizioni pubbliche a causa di problemi di salute.[10][61]
Statistiche
modificaStatistiche da allenatore
modificaClub
modificaIn grassetto le competizioni vinte.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
1977 | Degerfors | D3 | 22+3[62] | 19+1 | 1 | 2+2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 25 | 20 | 1 | 4 | 80,00 | 1º[63] |
1978 | D3 | 22+3[62] | 17+3 | 3 | 2 | CS | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 27 | 21 | 3 | 3 | 77,78 | 1º (prom.)[64] | |
Totale Degerfors | 44+6 | 36+4 | 4 | 4+2 | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | 52 | 41 | 4 | 7 | 78,85 | ||||||
1979 | IFK Göteborg | A | 26 | 13 | 9 | 4 | CS | 7 | 6 | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 33 | 19 | 10 | 4 | 57,58 | 2º |
1980 | A | 26 | 12 | 10 | 4 | CS | 4 | 3 | 0 | 1 | CdC | 6 | 2 | 2 | 2 | - | - | - | - | - | 36 | 17 | 12 | 7 | 47,22 | 3º | |
1981 | A | 26 | 15 | 6 | 5 | CS | 3 | 2 | 0 | 1 | CU | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | 31 | 18 | 6 | 7 | 58,06 | 2º | |
1982 | A | 22 | 11 | 7 | 4 | CS | 6 | 6 | 0 | 0 | CU | 12 | 9 | 3 | 0 | - | - | - | - | - | 40 | 26 | 10 | 4 | 65,00 | 1º | |
Totale IFK Göteborg | 100 | 51 | 32 | 17 | 20 | 17 | 1 | 2 | 20 | 12 | 5 | 3 | - | - | - | - | 140 | 80 | 38 | 22 | 57,14 | ||||||
1982-1983 | Benfica | PD | 30 | 22 | 7 | 1 | CP | 7 | 7 | 0 | 0 | CU | 12 | 6 | 5 | 1 | - | - | - | - | - | 49 | 35 | 12 | 2 | 71,43 | 1º |
1983-1984 | PD | 30 | 24 | 4 | 2 | CP | 4 | 3 | 0 | 1 | CC | 6 | 3 | 0 | 3 | SP | 2 | 0 | 1 | 1 | 42 | 30 | 5 | 7 | 71,43 | 1º | |
1984-1985 | Roma | A | 30 | 10 | 14 | 6 | CI | 7 | 3 | 4 | 0 | CdC | 6 | 3 | 1 | 2 | - | - | - | - | - | 43 | 16 | 19 | 8 | 37,21 | 7º |
1985-1986 | A | 30 | 19 | 3 | 8 | CI | 12 | 6 | 2 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42 | 25 | 5 | 12 | 59,52 | 2º | |
1986-mag. 1987 | A | 28 | 12 | 9 | 7 | CI | 7 | 3 | 3 | 1 | CdC | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | 36 | 15 | 12 | 9 | 41,67 | Dimiss. | |
Totale Roma | 88 | 41 | 26 | 21 | 26 | 12 | 9 | 5 | 7 | 3 | 1 | 3 | - | - | - | - | 121 | 56 | 36 | 29 | 46,28 | ||||||
1987-1988 | Fiorentina | A | 30 | 9 | 10 | 11 | CI | 7 | 5 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 37 | 14 | 10 | 13 | 37,84 | 8º |
1988-1989 | A | 34+1[65] | 12+1 | 10 | 12 | CI | 10 | 5 | 2 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 45 | 18 | 12 | 15 | 40,00 | 7º | |
Totale Fiorentina | 64+1 | 21+1 | 20 | 23 | 17 | 10 | 2 | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | 82 | 32 | 22 | 28 | 39,02 | ||||||
1989-1990 | Benfica | PD | 34 | 23 | 9 | 2 | CP | 2 | 1 | 0 | 1 | CC | 9 | 7 | 0 | 2 | SP | 2 | 2 | 0 | 0 | 47 | 33 | 9 | 5 | 70,21 | 2º |
1990-1991 | PD | 38 | 32 | 5 | 1 | CP | 4 | 3 | 0 | 1 | CU | 2 | 0 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | 44 | 35 | 5 | 4 | 79,55 | 1º | |
1991-1992 | PD | 34 | 17 | 12 | 5 | CP | 6 | 4 | 1 | 1 | CC | 10 | 4 | 4 | 2 | SP | 2 | 1 | 0 | 1 | 52 | 26 | 17 | 9 | 50,00 | 2º | |
Totale Benfica | 166 | 118 | 37 | 11 | 23 | 18 | 1 | 4 | 39 | 20 | 9 | 10 | 6 | 3 | 1 | 2 | 234 | 159 | 48 | 27 | 67,95 | ||||||
1992-1993 | Sampdoria | A | 34 | 12 | 12 | 10 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 36 | 13 | 12 | 11 | 36,11 | 7º |
1993-1994 | A | 34 | 18 | 8 | 8 | CI | 10 | 7 | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 44 | 25 | 11 | 8 | 56,82 | 4º | |
1994-1995 | A | 34 | 13 | 11 | 10 | CI | 4 | 1 | 1 | 2 | CdC | 8 | 3 | 1 | 4 | SI | 1 | 0 | 0 | 1 | 47 | 17 | 13 | 17 | 36,17 | 8º | |
1995-1996 | A | 34 | 14 | 10 | 10 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 36 | 15 | 10 | 11 | 41,67 | 8º | |
1996-1997 | A | 34 | 14 | 11 | 9 | CI | 2 | 0 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 36 | 14 | 12 | 10 | 38,89 | 6º | |
Totale Sampdoria | 170 | 71 | 52 | 47 | 20 | 10 | 5 | 5 | 8 | 3 | 1 | 4 | 1 | 0 | 0 | 1 | 199 | 84 | 58 | 57 | 42,21 | ||||||
1997-1998 | Lazio | A | 34 | 16 | 8 | 10 | CI | 10 | 7 | 1 | 2 | CU | 11 | 7 | 3 | 1 | - | - | - | - | - | 55 | 30 | 12 | 13 | 54,55 | 7º |
1998-1999 | A | 34 | 20 | 9 | 5 | CI | 6 | 4 | 1 | 1 | CdC | 9 | 4 | 5 | 0 | SI | 1 | 1 | 0 | 0 | 50 | 29 | 15 | 6 | 58,00 | 2º | |
1999-2000 | A | 34 | 21 | 9 | 4 | CI | 8 | 4 | 3 | 1 | UCL | 14 | 8 | 4 | 2 | SU | 1 | 1 | 0 | 0 | 57 | 34 | 16 | 7 | 59,65 | 1º | |
2000-gen. 2001 | A | 13 | 6 | 3 | 4 | CI | 4 | 2 | 1 | 1 | UCL | 8 | 4 | 1 | 3 | SI | 1 | 1 | 0 | 0 | 26 | 13 | 5 | 8 | 50,00 | Dimiss. | |
Totale Lazio | 115 | 63 | 29 | 23 | 28 | 17 | 6 | 5 | 42 | 23 | 13 | 6 | 3 | 3 | 0 | 0 | 188 | 106 | 48 | 34 | 56,38 | ||||||
2007-2008 | Manchester City | PL | 38 | 15 | 10 | 13 | FACup+CdL | 3+4 | 1+3 | 1+0 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 45 | 19 | 11 | 15 | 42,22 | 9º |
ott. 2010-2011 | Leicester City | FLC | 36 | 17 | 8 | 11 | FACup+CdL | 2+1 | 0+0 | 1+0 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 39 | 17 | 9 | 13 | 43,59 | 10º |
lug.-ott. 2011 | FLC | 13 | 5 | 4 | 4 | CdL | 3 | 2 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 16 | 7 | 4 | 5 | 43,75 | Eson. | |
Totale Leicester City | 49 | 22 | 12 | 15 | 6 | 2 | 1 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | 55 | 24 | 13 | 18 | 43,64 | ||||||
2013 | Guangzhou R&F | CSL | 18 | 8 | 4 | 6 | CC | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 19 | 8 | 4 | 7 | 42,11 | Sub. 6º |
2014 | CSL | 30 | 17 | 6 | 7 | CC | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 32 | 18 | 6 | 8 | 56,25 | 3º | |
Totale Guangzhou R&F | 48 | 25 | 10 | 13 | 3 | 1 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | 51 | 26 | 10 | 15 | 50,98 | ||||||
2015 | Shanghai Haigang | CSL | 30 | 19 | 8 | 3 | CC | 3 | 2 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 33 | 21 | 8 | 4 | 63,64 | 2º |
2016 | CSL | 30 | 14 | 10 | 6 | CC | 2 | 1 | 0 | 1 | AFC | 11 | 6 | 1 | 4 | - | - | - | - | - | 43 | 21 | 11 | 11 | 48,84 | 3º | |
Totale Shanghai SIPG | 60 | 33 | 18 | 9 | 5 | 3 | 0 | 2 | 11 | 6 | 1 | 4 | - | - | - | - | 76 | 42 | 19 | 15 | 55,26 | ||||||
2017 | Shenzhen | CL1 | 13 | 5 | 5 | 3 | CC | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 6 | 5 | 4 | 40,00 | Sub., Eson. |
Totale carriera | 962 | 506 | 255 | 201 | 159 | 96 | 26 | 37 | 116 | 61 | 29 | 26 | 10 | 6 | 1 | 3 | 1 247 | 669 | 311 | 267 | 53,65 |
Nazionale inglese
modificaSquadra | Naz | dal | al | Record | |||||||
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G | V | N | P | GF | GS | DR | % Vittorie | ||||
Inghilterra | 12 gennaio 2001 | 31 luglio 2006 | 67 | 40 | 17 | 10 | 128 | 61 | +67 | 59,70 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale inglese
modificaNazionale messicana
modificaSquadra | Naz | dal | al | Record | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
G | V | N | P | GF | GS | DR | % Vittorie | ||||
Messico | 20 agosto 2008 | 2 aprile 2009 | 13 | 6 | 1 | 6 | 19 | 15 | +4 | 46,15 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale messicana
modificaNazionale ivoriana
modificaSquadra | Naz | dal | al | Record | |||||||
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G | V | N | P | GF | GS | DR | % Vittorie | ||||
Costa d'Avorio | 29 marzo 2010 | 3 agosto 2010 | 5 | 2 | 2 | 1 | 8 | 5 | +3 | 40,00 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale ivoriana
modificaCronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Costa d'Avorio | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
30-5-2010 | Asunción | Paraguay | 2 – 2 | Costa d'Avorio | Amichevole | Didier Drogba Souleymane Bamba |
Cap: D.Drogba |
4-6-2010 | Sion | Costa d'Avorio | 2 – 0 | Giappone | Amichevole | autorete Kolo Touré |
Cap: D.Drogba |
16-6-2010 | Port Elizabeth | Costa d'Avorio | 0 – 0 | Portogallo | Mondiali 2010 - 1º turno | - | Cap: K.Touré |
20-6-2010 | Johannesburg | Brasile | 3 – 1 | Costa d'Avorio | Mondiali 2010 - 1º turno | Didier Drogba | Cap: D.Drogba |
25-6-2010 | Città del Capo | Corea del Nord | 0 – 3 | Costa d'Avorio | Mondiali 2010 - 1º turno | Yaya Touré Romaric Salomon Kalou |
Cap: D.Drogba |
Totale | Presenze | 5 | Reti | 8 |
Nazionale filippina
modificaSquadra | Naz | dal | al | Record | |||||||
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G | V | N | P | GF | GS | DR | % Vittorie | ||||
Filippine | 27 ottobre 2018 | 25 gennaio 2019 | 9 | 2 | 2 | 5 | 8 | 14 | −6 | 22,22 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale filippina
modificaPalmarès
modificaAllenatore
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Division 3: 1
- Degerfors: 1978
- IFK Göteborg: 1979, 1982
- IFK Göteborg: 1982
- Benfica: 1982-1983
- Benfica: 1989
- Lazio: 1999-2000
- Coppa Italia: 4
Competizioni internazionali
modifica- Coppa UEFA: 1
- IFK Göteborg: 1981-1982
- Lazio: 1998-1999
- Lazio: 1999
Note
modifica- ^ Assume l'incarico di direttore tecnico in coppia con Roberto Clagluna prima e Angelo Benedicto Sormani poi fino alla 28ª giornata della stagione 1986-1987.
- ^ Assume l'incarico di direttore tecnico in coppia con Sergio Santarini.
- ^ Assume l'incarico di direttore tecnico in coppia con Sergio Santarini prima e Luciano Spinosi poi.
- ^ Valore netto di Sven-Goran Eriksson, su it.celebgossipcolumn.com, 18 aprile 2021.
- ^ a b Marco Tarozzi, Il profeta gentiluomo - Sven Goran Eriksson, in Calcio 2000, n. 29, aprile 2000, p. 34.
- ^ Eriksson, il playboy e l'allenatore Nancy, Ulrika, Faria, Deborah e le altre, su corriere.it, 8 novembre 2013.
- ^ Guai in vista per Eriksson: Nancy Dell'Olio lo denuncia per diffamazione. E l'ex amante rivela..., su lalaziosiamonoi.it, 6 novembre 2013.
- ^ (SV) Emilia Aro, Svennis svårt sjuk i cancer: Har i bästa fall ett år, in Sveriges Radio, 11 gennaio 2024. URL consultato l'11 gennaio 2024.
- ^ a b L'allenatore di calcio Sven-Göran Eriksson ha un tumore al pancreas in fase terminale, su Il Post, 11 gennaio 2024. URL consultato l'11 gennaio 2024.
- ^ a b Lelio Donato, L'annuncio drammatico di Eriksson: "Ho il cancro, mi resta un anno di vita", su goal.com, 11 gennaio 2024. URL consultato l'11 gennaio 2024.
- ^ È morto Sven Goran Eriksson, l'allenatore gentiluomo, su Agenzia ANSA, 26 agosto 2024. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ a b C'era in Europa: il Goteborg che portò la Svezia in cima all'Europa, su mondosportivo.it, 6 novembre 2013.
- ^ Sven-Göran Eriksson e i suoi ‘figli’: da Inzaghi a Simeone, su novantesimo.com, 15 maggio 2020. URL consultato l'8 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2021).
- ^ Fabrizio Bocca, Arrivederci Eriksson, in la Repubblica, 5 maggio 1987.
- ^ Finalmente Eriksson ha detto sì, in la Repubblica, 3 giugno 1987.
- ^ Alessandro Rialti, "Signor Eriksson, va o resta?", in la Repubblica, 3 marzo 1989.
- ^ Andrea Galdi, A volte ritornano: Si riparla di Boksic, in la Repubblica, 3 giugno 1997.
- ^ Eriksson, ct inglese, su www2.raisport.rai.it, 31 ottobre 2000. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
- ^ Eriksson già al lavoro nel suo ufficio, in la Repubblica, 13 gennaio 2001, p. 55.
- ^ (EN) Awesome England trash Germany, su news.bbc.co.uk, 1º settembre 2001.
- ^ Giancarlo Galavotti, Pierfrancesco Archetti e Marco Degli Innocenti, L'Inghilterra travolge la Germania, in La Gazzetta dello Sport, 2 settembre 2001.
- ^ Alessandro Tommasi, L'Inghilterra umilia la Germania, in la Repubblica, 2 settembre 2001, p. 40.
- ^ Andrea Di Nicola, L'Inghilterra si riscatta battuta l'Argentina, su repubblica.it, 7 giugno 2002.
- ^ (EN) Scott Murray, England 1-0 Argentina, su theguardian.com, 7 giugno 2002.
- ^ (EN) Scott Murray, England 3-0 Denmark, su theguardian.com, 15 giugno 2002.
- ^ (EN) Brazil end England's dream, su news.bbc.co.uk, 21 giugno 2002.
- ^ Maurizio Crosetti, Rooney, la meglio gioventù l'Inghilterra ritrova il sorriso, in la Repubblica, 18 giugno 2004, p. 55.
- ^ Maurizio Crosetti, Rooney, un ciclone sull'Europa, in la Repubblica, 22 giugno 2004, p. 47.
- ^ Portogallo in semifinale battuta l'Inghilterra ai rigori, su repubblica.it, 24 giugno 2004.
- ^ (EN) Sam Wallace, Pathetic England plumb new depths in Eriksson's self-inflicted shambles, su independent.co.uk, 8 settembre 2005.
- ^ Eriksson sempre più nella bufera la sua Inghilterra sconfitta a Belfast, in la Repubblica, 8 settembre 2005, p. 44.
- ^ Eriksson nella trappola di un tabloid Polemica per dichiarazioni azzardate, su repubblica.it, 15 gennaio 2006.
- ^ Eriksson di nuovo nella bufera "Manager corrotti nel calcio inglese", su repubblica.it, 22 gennaio 2006.
- ^ Calcio, l'Inghilterra cambia ct la Nazionale affidata a McCLaren, su repubblica.it, 4 maggio 2006.
- ^ a b Ricardo porta il Portogallo in semifinale La corsa degli inglesi finisce ai rigori, su repubblica.it, 1º luglio 2006.
- ^ Giancarlo Galavotti, Nancy Dell'Olio si confessa "Voglio sposare Eriksson", su gazzetta.it, 26 maggio 2007.
- ^ Eriksson, sì al Manchester City, su gazzetta.it, 26 giugno 2007.
- ^ Eriksson al Manchester City "Sono felice e orgoglioso", su gazzetta.it, 6 luglio 2007.
- ^ Ora è ufficiale: è divorzio fra Eriksson e City, su gazzetta.it, 2 giugno 2008.
- ^ Calcio, Messico: Ufficiale, Eriksson nuovo ct nazionale, su sport.repubblica.it, 3 giugno 2008.
- ^ Missione fallita, Eriksson esonerato dal Messico, su sport.sky.it, 2 aprile 2009. URL consultato il 15 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2021).
- ^ Mondiali, Sven Goran Eriksson allenerà la Costa d'Avorio, su sport.sky.it, 28 marzo 2010. URL consultato il 15 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2021).
- ^ Mondiali, c'è Eriksson: Nuovo ct Costa d'Avorio, su corrieredellosport.it, 28 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2016).
- ^ Eriksson non più ct Costa d'Avorio, su raisport.rai.it, 2 agosto 2009.
- ^ Eriksson nuovo allenatore Leicester, su gazzetta.it, 3 ottobre 2010. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
- ^ Inghilterra, il Leicester City esonera Sven-Goran Eriksson, su sport.sky.it, 24 ottobre 2011. URL consultato il 15 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2021).
- ^ Eriksson allenerà in Cina: sarà derby con Lippi, su gazzetta.it, 4 giugno 2013.
- ^ Guangzhou R&F, UFFICIALE: esonerato Eriksson, su calciomercato.com, 11 novembre 2014.
- ^ Eriksson parla ancora cinese, allenerà lo Shanghai East Asia, su sport.sky.it, 18 novembre 2014.
- ^ Lo Shanghai SIPG esonera Eriksson: al suo posto Villas Boas, su goal.com, 4 novembre 2016.
- ^ Ufficiale: Shenzhen, esonerato Seedorf. Al suo posto arriva Eriksson, su tuttomercatoweb.com, 5 dicembre 2016.
- ^ UFFICIALE: Shenzhen Kaisa, esonerato Sven-Goran Eriksson
- ^ (EN) Cedelf P. Tupas, Azkals hire former England manager Eriksson, su sports.inquirer.net, 27 ottobre 2018. URL consultato il 27 ottobre 2018.
- ^ (EN) Stuart James, Sven-Goran Eriksson confirmed as director of football at Notts County, su theguardian.com, 22 luglio 2009. URL consultato il 26 giugno 2015.
- ^ Eriksson si dimette, su tuttomercatoweb.com, 12 febbraio 2010.
- ^ Thailandia, Eriksson nuovo dt del Tero Sasana, su tuttomercatoweb.com, 3 settembre 2012.
- ^ (EN) Sven-Goran Eriksson has been appointed technical director of Al Nasr in the United Arab Emirates, su www1.skysports.com, 21 gennaio 2013.
- ^ Ufficiale: Al Nasr, ecco Eriksson: "Non sono qui per i soldi", su tuttomercatoweb.com, 22 gennaio 2013.
- ^ Calciomercato Al Nasr, Eriksson si dimette e va in Cina, su calciomercato.it, 3 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
- ^ (SV) "Svennis" sportchef och två nya tränare, su karlstadfotboll.com, 6 dicembre 2022.
- ^ (SV) Nyheter om Sven-Göran Eriksson, su karlstadfotboll.com, 23 febbraio 2023.
- ^ a b Play-off.
- ^ 3º posto ai Play-off.
- ^ Vince i Play-off.
- ^ Spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1989-1990 disputato il 30 giugno 1989 contro la Roma.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Sven-Göran Eriksson
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sven-Göran Eriksson
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su svengoraneriksson.com.
- Eriksson, Sven Goran, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Sven-Göran Eriksson, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Sven-Göran Eriksson, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Sven-Göran Eriksson, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Sven-Göran Eriksson, su old.calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Sven-Göran Eriksson, su soccerbase.com, Racing Post.
- (EN) Sven-Göran Eriksson, su England Football Online.
- (EN, RU) Sven-Göran Eriksson, su eu-football.info.
- (EN) Sven-Göran Eriksson, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sven-Göran Eriksson, su IMDb, IMDb.com.
- Statistiche da allenatore in Italia su Wikicalcioitalia.info, su wikicalcioitalia.info.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 43803312 · ISNI (EN) 0000 0000 5484 1076 · LCCN (EN) nb2001032841 · GND (DE) 1146657080 · NDL (EN, JA) 01051293 |
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