Trichodes apiarius
Trichodes apiarius (Linnaeus, 1758) è un coleottero polifago appartenente alla famiglia Cleridae, diffuso in Europa, Asia e Nordafrica.[1]
| Trichodes apiarius | |
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Trichodes apiarius | |
| Stato di conservazione | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Animalia |
| Sottoregno | Eumetazoa |
| Superphylum | Protostomia |
| Phylum | Arthropoda |
| Subphylum | Tracheata |
| Superclasse | Hexapoda |
| Classe | Insecta |
| Sottoclasse | Pterygota |
| Coorte | Endopterygota |
| Superordine | Oligoneoptera |
| Sezione | Coleopteroidea |
| Ordine | Coleoptera |
| Sottordine | Polyphaga |
| Infraordine | Cucujiformia |
| Superfamiglia | Cleroidea |
| Famiglia | Cleridae |
| Sottofamiglia | Clerinae |
| Genere | Trichodes |
| Specie | T. apiarius |
| Nomenclatura binomiale | |
| Trichodes apiarius (Linnaeus, 1758) | |
| Sinonimi | |
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Attelabus apiarius | |
Descrizione
Si tratta di un piccoli coleotteri molto pelosi, con capo e protorace nero-bluastri e brillanti. Le elitre sono di un rosso vivo a bande nere, ed hanno forma tipicamente allungata (come di regola nei Cleridae) a ricoprire interamente l'addome. È possibile distinguere facilmente questa specie rispetto alla congenere Trichodes alvearius (Fabricius, 1792) per la presenza di una banda nera terminale in prossimità dell'apice delle elitre.
Biologia
Allo stadio larvale, questi coleotteri sono parassiti delle api (da qui il nome "apiarius"). Non appena adulti depongono le uova nei nidi di api solitarie (Osmia e della specie Megachile) o in alveari di api, mangiando larve e ninfe delle loro vittime.
Gli adulti crescono fino a 9-16 millimetri (0,35-0,63 inches) e possono essere incontrati da maggio a giugno sui fiori, soprattutto Apiaceae, nutrendosi del polline. Tuttavia, essi integrano la loro dieta con piccoli insetti che cacciano attivamente.
Distribuzione e habitat
Questi coleotteri si trovano in gran parte d'Europa, in Oriente Paleartico Ecozone e in Nord Africa.
Tassonomia
Note
- ^ Fauna Europaea, su faunaeur.org. URL consultato il 28 aprile 2013.
