Ken il guerriero
Ken il guerriero | |
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北斗の拳 (Hokuto no Ken) | |
![]() La copertina del primo numero della seconda edizione italiana del manga
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Genere | shonen |
Manga | |
Testi | Buronson |
Disegni | Tetsuo Hara |
Editore | Shūeisha |
Rivista | Weekly Shōnen Jump |
1ª edizione | 1983 – 1988 |
Periodicità | settimanale |
Volumi | 27 (completa) |
Seguito da | Ken il guerriero: Le origini del mito |
Serie TV anime | |
Ken il guerriero | |
Regia | Ashida Toyoo |
Char. design | Suda Masaki |
Musiche | Nozomi Aoki, Kodomo band, Crystal King |
Studio | Toei Animation, Fuji TV |
1ª TV | 4 ottobre 1984 – 5 marzo 1987 |
Episodi | 109 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Serie TV anime | |
Ken il guerriero 2 | |
Regia | Ashida Toyoo |
Char. design | Suda Masaki |
Musiche | Nozomi Aoki, Kodomo band, Crystal King |
Studio | Toei Animation, Fuji TV |
1ª TV | 12 marzo 1987 – 18 febbraio 1988 |
Episodi | 43 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Ken il guerriero (北斗の拳?, Hokuto no Ken)[1] viene pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1983 sotto forma di manga sulle pagine di Shōnen Jump della Shūeisha, in 27 volumi. Gli autori sono Tetsuo Hara e Buronson, pseudonimo dello sceneggiatore Yoshiyuki Okamura.
Introduzione
Il titolo originale della serie può essere tradotto come Folca di Hokuto, Il colpo dell'Orsa Maggiore o ancora Il pugno di Hokuto. Protagonista è appunto Kenshiro, temibile guerriero.
In Italia Ken il guerriero arriva alla sua massima notorietà attraverso due serie animate (109 episodi la prima, 43 episodi la seconda), prodotte a partire dal 1984 da Toei Doga e Fuji Television e spesso riproposte da diverse emittenti TV locali. Sempre in Italia, nei primi anni novanta la Granata Press pubblicò il manga.
Al suo interno si trovano una gran quantità di stereotipi della cultura giapponese e dei manga: l'olocausto nucleare, le arti marziali, il senso del sacrificio, la tristezza, il dolore (in pratica il bushidō dei samurai), l'amicizia e l'amore.
La storia
Un conflitto mondiale alla fine del XX secolo ha comportato il collasso della moderna civiltà e la più totale devastazione ambientale. I sopravvissuti all'olocausto nucleare si sono ridotti a vivere in piccoli assembramenti urbani in oasi in mezzo al deserto, assediati da bande di predoni, che saccheggiano e distruggono tutto ciò che incontrano. In questo scenario si muove Kenshiro, 64º successore della scuola di arti marziali "Divina Scuola di Hokuto", l'Hokuto Shinken. Questa tecnica di combattimento si ispira vagamente ai principi dell'agopuntura e sortisce effetti devastanti, o, al caso, di controllo sul corpo e/o guarigione, convogliando l'"energia" del praticante in particolari "punti di pressione" dell'avversario (detti tsubo). Se inizialmente lo scopo di Kenshiro sembra solo la lotta per potersi ricongiungere con la propria fidanzata rapita, ben presto verrà rivelato che il ragazzo ha nelle sue mani il destino di coloro che sono scampati alla catastrofe.
Personaggi
Scuole di arti marziali
Nel manga e nell'anime di Ken il guerriero vi sono numerose scuole di arti marziali, le principali utilizzate dai protagonisti della storia sono:
- La Divina Scuola di Hokuto;
- La Sacra Scuola di Nanto;
- La Scuola Imperiale di Cento;
- La Arcana Arte di Hokuto (spesso adattata in Scuola di Hokuto Gemmy).
Esistono poi altre scuole "minori" utilizzate dai vari maestri di arti marziali che si incontrano durante la storia.
Le opere
Come molte serie di anime famosi, anche Ken il Guerriero è stato protagonista di numerose "estensioni" su ogni media esistente, in modo da massimizzarne l'utilizzo commerciale.
Anime
La serie TV d'animazione tratta dal manga ha sancito il successo planetario del personaggio. In Italia, ad esempio, è arrivata prima del fumetto ed ha scatenato un vero e proprio "culto" del personaggio, tanto che è stata replicata numerose volte, sempre con molto successo; è curioso che, a parte una piccola parentesi (in forma censurata) su La7, sia stata trasmessa sempre da Syndication e TV locali.
La serie è composta da 2 blocchi di episodi. Il primo Ken il guerriero (世紀末救世主伝説 北斗の拳?, Sekimatsu Kyūseishu Densetsu - Hokuto no Ken, lett. La Leggenda del Salvatore di fine millennio - Il colpo dell'Orsa Maggiore), più corposo, è composto da 109 episodi trasmessi in Giappone fra il 4 ottobre 1984 ed il 5 marzo 1987; inizia con la ricerca di Shin e Julia e termina con lo scontro finale tra Ken e Raoh. Il secondo blocco Ken il guerriero 2 (世紀末救世主伝説 北斗の拳2?, Sekimatsu Kyūseishu Densetsu - Hokuto no Ken 2) o anche Ken il guerriero - seconda serie, più breve, conta 43 episodi e fu trasmesso in patria fra il 12 marzo 1987 ed il 18 febbraio 1988; inizia con l'avvento dell'Imperatore e della Scuola Imperiale di Cento e termina con lo scontro finale tra Ken e Kaioh nella Terra dei Demoni.
La sigla della versione italiana è stata scritta da Claudio Maioli e Lucio Macchiarella ed interpretata dal cantautore italiano Claudio Maioli, che nella versione originale del 1986 usava come nome d'arte lo pseudonimo di Spectra.
Differenze con il manga
Ci sono numerose differenze di trama tra la serie TV ed il manga di Ken il Guerriero, ma nessuna particolarmente importante. Nel manga, inizialmente Ken affronta i quattro luogotenenti di Shin (uno per ciascuno dei semi delle carte da gioco francesi) e poi Shin stesso. Nella serie TV, invece, Shin ha un esercito molto più numeroso e Ken sconfigge prima i 4 luogotenenti, ma poi Shin scappa con Julia in una città costruita ex novo per lei in una località misteriosa. Ken allora inizia un lungo viaggio alla ricerca della città, accompagnato da Bart e Lynn, in cui affronta alcune bande di predoni e veri e propri reparti dell'esercito di Shin. Nel manga Lynn diventava una presenza fissa solo dopo l'uccisione di Shin: nei primi capitoli Ken era accompagnato dal solo Bart.
Una banda di predoni, quella di Jackal, era protagonista di un segmento del fumetto che però si svolgeva dopo la morte di Shin, mentre nella serie TV avviene prima. La stessa identica cosa avviene per l'Armata di Dio, che nel manga era un'organizzazione paramilitare indipendente composta da discendenti dei Berretti Rossi, e nella serie TV diventa una sorta di setta paramilitare dedita all'adorazione di Shin.
Altre particolarità della serie TV sono l'inserimento del cagnolino amico di Lynn, Pell, la dune buggy guidata da Bart su cui Ken ha viaggiato nelle prime puntate, e di alcune puntate riassuntive che ricapitolano brevemente gli avvenimenti dell'ultima decina di puntate. Per il resto, il primo blocco di episodi segue abbastanza fedelmente il manga, inserendo solo alcuni filler.
In uno di questi "episodi riempitivo" (il nº 33, "Il salvatore diabolico") Ken combatte contro un nemico finale che non compare nella serie regolare del manga, bensì nell'episodio pilota che diede origine alla serializzazione di quest’ultimo e che, ambientati prima dello scoppio del conflitto nucleare, ci mostrano un Kenshiro (che scopriamo tra l'altro avere cognome Kasumi) ancora adolescente e fidanzato con una certa Yuki.
Nel secondo blocco di episodi, le differenze principali sono riguardanti la Scuola Imperiale di Gento. Nel manga i Generali facenti parte di questa scuola sono solo tre: Falco (Luce Dorata), Shoky (Luce Rossa) e Sorya (Luce Purpurea). Nella serie TV ne compaiono altri due: Tiger della Luce Verde e Bolts della Luce Azzurra. Questi due personaggi svolgono esattamente lo stesso ruolo occupato nel manga dai due figli di Jako, che nella serie TV non sono presenti.
I contenuti violenti sono stati leggermente attenuati con piccoli interventi sia a livello di storia sia a livello di animazione. Per quanto concerne la trama, le scene che hanno subito i cambiamenti più evidenti sono quelle che contemplano le mutilazioni più vistose, in particolare decapitazioni (ad esempio la scena della sega nella saga di Jagger), oltre a quelle che presentano violenze ai danni di personaggi molto giovani: questi ultimi sono spesso uccisi nel manga originale (si pensi a Taki, trafitto da una freccia, o ad uno dei bambini che muore avvelenato nella saga di Souther) mentre nella stessa scena dell'anime la situazione si risolve con il tempestivo intervento dell'eroe che riesce a scongiurare il peggio. Una stessa situazione si può trovare in molti episodi che ritraggono dei deboli come vittime di angherie e talvolta torture dei soldati/predoni: anche qui l'intervento di Ken è provvidenziale laddove nel manga si verifica invece un drammatico spargimento di sangue. Per quanto riguarda le soluzioni grafiche, queste agiscono principalmente in due direzioni: primo, il sangue è spesso di colore nero o bianco (a volte giallo) anziché rosso; secondo, i dettagli "splatter" sono nascosti o in alcuni casi annullati tramite l'uso di filtri. I corpi in procinto di esplodere (tecnica Hokuto) o essere fatti a pezzi (tecnica Nanto) diventano infatti scuri (neri o blu) all'improvviso, in altri casi sono addirittura ridotti a mere silohuette in controluce del tutto prive di dettagli. In aggiunta a ciò si può notare come spesso sul campo di battaglia non rimanga alcun resto dei corpi martoriati dalle micidiali tecniche assassine. Di contro a questa operazione bisogna però segnalare che il quantitativo di uccisioni presentate nell'anime è visibilmente superiore a quelle del manga, anche per l'aggiunta di molti episodi filler in cui Ken combatte avversari di poco conto o semplici soldati.
Nella serie TV, che termina con la morte di Kaio, mancano i capitoli finali della saga, che negli anni diedero vita alla leggenda metropolitana della "terza serie di Kenshiro". Nelle battute finali del fumetto Ken istruisce il figlio di Raoh, Ryu, poi libera una nazione dalla tirannia di un ex seguace del Re di Hokuto, che odia tutti gli dei, e infine perde la memoria. Burt si sacrifica al suo posto per placare la sete di sangue di un vecchio avversario che Kenshiro aveva accecato, ma Ken riacquista coscienza di sé appena in tempo per salvare il suo giovane amico.
Citazioni nella serie animata
- L'episodio filler 15 della serie animata ("Il villaggio degli zombi" nella versione italiana) è un vero e proprio omaggio alla cinematografia horror classica, con tanto di non morti veri e finti, cattedrale maledetta ed un cattivo (Zaria), che potrebbe essere a buon diritto un vampiro, che più che per i colpi di Kenshiro muore perché tocca una croce e viene successivamente colpito da un fulmine, invecchiando di centinaia d'anni in pochi secondi.
- Nell'episodio 19 della serie animata ("Il sacrificio" nella versione italiana), alcune truppe di Shin assediano un villaggio le cui mura sono fatte disponendo autobus in fila, tale scena è una chiara citazione al film" Interceptor - Il guerriero della strada" secondo film della "trilogia di Mad Max". In una intervista concessa pubblicata dall'editore Granata Press insieme ad una videocassetta della serie TV alla fine degli anni ottanta, Buronson (sceneggiatore del manga) dichiarò di essersi ispirato per l'ambientazione a varie fonti, tra cui proprio Mad Max e gli spaghetti-western italiani.
- Nell'episodio 20 della serie animata ("La Croce del Sud" nella versione italiana), Ken viene attaccato dalle armate di Shin, che utilizzano anche la potenza di fuoco di una vecchia corazzata che per posizione nel deserto, dimensioni, armamento e condizioni strutturali ricorda la Corazzata spaziale Yamato, prima di essere riadattata ad astronave, protagonista del cartone "Space Battleship" ( Star Blazers )
- L'episodio 49 della serie animata ("Lotta all'ultimo sangue" nella versione italiana) utilizza un character design molto differente da quello usualmente adottato per il resto della serie. Fu una scelta precisa dello staff, che per il primo combattimento tra Raoul e Kenshiro volle realizzare qualcosa che davvero stupisse gli spettatori.
- Al termine della prima serie (episodio 108) compare, tra le persone sullo sfondo, Amiba, un personaggio morto nella prima parte della prima serie. La stessa cosa accade anche al termine della seconda serie (episodi 151 e 152) dove si può nuovamente distinguere la figura di Amiba (oppure di Toki) con in braccio il cagnolino Pell, altro personaggio scomparso nella prima parte della prima serie. Inoltre, a destra di Toki/Amiba si può notare la presenza di Sirio il Dragone, dei Cavalieri dello Zodiaco.
- Nell'episodio 84 il soldato Glen, detto "il robot", è identico ad Arnold Schwarzenegger nel ruolo di Terminator; in verità, Tetsuo Hara (disegnatore del manga) usò il volto di Schwarzenegger come base per Raoul, e in seguito Kaiou; nel manga la somiglianza è molto forte, soprattutto nei disegni delle storie sull'isola dei Demoni; la differenza con la caratterizzazione di Raoul nei capitoli precedenti è da attribuirsi al miglioramento del tratteggio di Hara (Ken il Guerriero fu una delle sue prime opere).
- Nell'episodio 112 ("La salvezza viene dal nord"), il comandante Bask ed il suo braccio destro Barona sembrano ispirati rispettivamente ad Hulk Hogan e a Mr. T; la somiglianza è inequivocabile nel manga.
- Nell'episodio 117 ("Quando si vuole bene"), mentre il vecchio amico di Ain sta raccontando la storia di quest'ultimo a Ken, si vede tra i soldati dell'armata di Hokuto Andromeda dei Cavalieri dello Zodiaco.
- Nell'episodio 139 (Prova di amicizia) Orca trascina una bara come fa Django nel lungometraggio omonimo, chiara citazione della pellicola western di Sergio Corbucci. Differentemente dal film del regista italiano però, in questo caso nella bara non si cela una mitragliatrice bensì lo stesso Kenshiro in stato di morte apparente.
Prequel
Intitolato Ken il guerriero: Le origini del mito (蒼天の拳 Sōten no Ken), letteralmente Pugno del cielo azzurro o Ken del cielo azzurro, è un manga, sviluppato a partire dal 2001, dagli autori Buronson e Tetsuo Hara. La serie è un prequel del più famoso Ken il guerriero (北斗の拳?, Hokuto no Ken) e narra le avventure dello zio di Kenshiro, Kenshiro Kasumi il 62º maestro della Divina scuola di Hokuto. Dal manga è derivata una serie animata di 26 episodi trasmessa in Giappone nel 2006.
Film d'animazione
Concepito come adattamento cinematografico del manga originale, Ken il guerriero - Il film fu prodotto dalla Toei Animation e presentato in Giappone l'8 marzo 1986. L'edizione doppiata in inglese fu pubblicata sul mercato dell'home video nel 1991.
Il film segue la storia dell'anime e del manga dalla sconfitta di Kenshiro da parte di Shin al primo combattimento con Raoul, sebbene alcuni particolari presenti nel fumetto siano stati omessi. Toki, il secondo dei quattro fratelli della Divina Scuola di Hokuto, non viene nemmeno menzionato, mentre Shin e Rei sono gli unici maestri della Sacra Scuola di Nanto che fanno la loro comparsa nella pellicola; la discendenza di Julia da Nanto e il suo ruolo di Ultimo Generale della scuola sono citati solo nella versione giapponese. Una delle differenze più sostanziali è che Julia non cerca di uccidersi buttandosi dalla balconata del castello della Croce del Sud, ma viene rapita da Raoul. Il combattimento tra Shin e Ken è molto più breve, e si conclude anzitempo quando Ken si accorge che il suo avversario è già stato ferito mortalmente da Raoul. Oltretutto vi è un discorso tra Raoul e Lynn, la quale riesce ad impedire al Re di Hokuto di sferrare il colpo finale a Ken.
Al momento questo lungometraggio cinematografico figura come l'incarnazione più violenta di tutto il merchandising legato al personaggio, superando, con i suoi numerosi momenti splatter, anche il manga originale. Questo ha fatto sì che in alcuni paesi ne sia uscita una versione autocensurata in cui le scene più raccapriccianti sono filtrate con un effetto flou o ghosting che attenuta temporaneamente i dettagli grafici. Questi filtri sono presenti anche nelle recenti versioni DVD rimasterizzate.
Ken il guerriero – La trilogia
È uscita in DVD una miniserie in tre episodi OAV, tratta dal romanzo uscito nel 1996 e realizzato dagli stessi autori della serie, che si intitola Ken il guerriero - La trilogia (新・北斗の拳?, Shin Hokuto no Ken, t.l. "Nuovo Pugno della Stella del Nord"). Questa miniserie si colloca cronologicamente dopo la serie originale, ed è stata realizzata con le tecniche di animazione più recenti ed un nuovo cast di doppiaggio.
Gli episodi che la compongono sono:
- La città stregata (呪縛の街?, Jubaku no Machi, t.l. "La città stregata")
- La tecnica proibita (禁じられた拳?, Kinjirareta Kobushi, t.l. "La tecnica proibita")
- Quando un uomo si fa carico della tristezza (男が悲しみを背負うとき?, Otoko ga Kanashimi o Seou Toki, t.l. "Quando un uomo si fa carico della tristezza")
Il protagonista è sempre Kenshiro, che giunge nei pressi di una città governata da un tiranno che opprime la popolazione, esercitando un rigido controllo delle preziose riserve d'acqua della zona ed allo stesso tempo garantendosi la fedeltà nascondendosi dietro alla figura di un ragazzino spacciato per divinità ed in grado di compiere miracoli.
Ken il guerriero – La leggenda
È stata realizzata una serie di film d'animazione e OAV intitolata Shin Kyūseishu Densetsu (真救世主伝説? t.l. La leggenda del vero salvatore). In Italia la pentalogia porta il titolo di Ken il guerriero - La leggenda. L'opera ripercorre gli eventi della serie televisiva e del manga originale, narrandoli dal punto di vista dei diversi personaggi e inframmezzandoli con episodi o situazioni inedite. I cinque film, pur ripercorrendo la trama della prima storica serie televisiva, la ampliano e danno ampio spazio al profilo psicologico dei personaggi, senza mancare di battaglie spettacolari; lo stile dei combattimenti è più realistico ed estremamente curato.
Prodotto dalla North Stars Pictures e dalla TMS Entertainment, La leggenda di Hokuto è il primo episodio di una pentalogia composta da tre film cinematografici e due OAV, usciti in Giappone fra il 2006 e il 2008.
- Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto (ラオウ伝 殉愛の章?, Raoh Den Jun-ai no Shō, t.l. "La leggenda di Raoul: martiri dell'amore"), film d'animazione uscito in Giappone l'11 marzo 2006 ed uscito nelle sale italiane il 4 luglio 2008.[2]
- Ken il guerriero - La leggenda di Julia (ユリア伝?, Yuria Den, t.l. "La leggenda di Julia"), OAV uscito in Giappone il 23 febbraio 2007 e distribuito in Italia direttamente in DVD dal 16 dicembre 2008 e in anteprima il 30 ottobre 2008 al Lucca Comics.
- Ken il guerriero - La leggenda di Raoul (ラオウ伝Ⅱ 激闘の章?, Raō Den II Gekitō no Shō, t.l. "La leggenda di Raoul II: il capitolo dello scontro senza fine"), film d'animazione uscito in Giappone il 28 aprile 2007 ed uscito nelle sale italiane il 12 giugno 2009 (in anteprima il 5 giugno 2009 al Cineland di Ostia).
- Ken il guerriero - La leggenda di Toki (トキ伝?, Toki Den, t.l. "La leggenda di Toki"), OAV uscito in Giappone il 26 marzo 2008 e distribuito in Italia direttamente in DVD dal 3 novembre 2009 e in anteprima al Lucca Comics.
- Ken il guerriero - La leggenda del vero salvatore (ケンシロウ伝?, Kenshirō Den ZERO, t.l. "La leggenda di Kenshirō"), film d'animazione uscito in Giappone l'11 ottobre 2008 ed uscito nelle sale italiane il 15 luglio del 2011.
Ken il guerriero: la leggenda di Raoul il dominatore del cielo
Ken il guerriero: la leggenda di Raoul il dominatore del cielo è uno spin-off di Ken il guerriero, un manga scritto e disegnato durante la lavorazione della pentalogia e narra le avventure di Raoul nel lasso di tempo tra la partenza dal dojo di Hokuto e il primo duello con Kenshiro; Raoul è accompagnato da Reina e Souga, che saranno i generali del suo esercito; tra i personaggi che appaiono ci sono Toki, il capocarceriere Uighur, Juza delle Nuvole, Yuda, Souther e Ryuga, oltre ad altri nuovi appositamente creati. Il manga di 26 capitoli è stato trasposto in un'anime di 13 episodi.
Home video
Nei primi anni novanta la Granata Press editò nella collana Z video la prima serie in 24 videocassette. Successivamente nella seconda metà di questi la Hobby & works pubblicò sia la prima che la seconda serie in 74 videocassette facendo uscire curiosamente prima quest'ultima e poi l'altra. Infine la Mondo home entertaiment ha riedito entrambe le serie in 26 videocassette.
Nel 2009 sono iniziate ad uscire due edizioni in DVD: una da edicola edita dalla Deagostini e una in box edita dalla Yamato video. Purtroppo a quanto pare la traccia video soffre del cosiddetto "effetto ghosting".[senza fonte] Esistono anche due videocassette uscita in edicola nel 2000:
- La prima intitolata "La Leggenda di Nanto" racchiude in 120 minuti tutta la storia della scuola di Nanto. Si esaminano nel dettaglio i 6 maestri e i loro combattimenti contro Ken. Le prime 5 parti sono in realtà i 5 episodi filler che vedono Kenshiro ricordare Shin, Rei, Yuda, Shu e Souther davanti alla pira funebre di Ryuga e Toki; il sesto è un collage di momenti che riguardano Ryuga.
- La seconda intitolata "I Migliori Combattimenti di Ken" incorpora in 60 minuti i migliori combattimenti di Ken. Riguarda solo la prima serie televisiva.
Film Live Action
Esiste un film dal vero statunitense del 1995, Fist of the North Star[3] di Tony Randel,[4] con Gary Daniels e Malcolm McDowell. Tale film, inedito in Italia, è considerato di realizzazione estremamente scadente (girato completamente in studio, con fondali palesemente disegnati, storia alterata, alcuni attori asiatici che parlavano a malapena l'inglese ecc.).[5][6][7][8] Nel film, Shin uccide il Maestro Ryuken con un colpo di pistola (nella serie originale era stato Raoul ad ucciderlo durante un combattimento) e Ken attraversa il deserto per poi affrontarlo.
Oltre al film statunitense, esistono quattro altri film apocrifi sull'erede della divina scuola di Hokuto:
- I due girati in Corea[9], con effetti speciali di basso livello e con coreografie dei combattimenti discutibili, però bisogna dare dei meriti ai cineasti coreani di essere riusciti a trasformare il film d'animazione del 1986 in 2 film Live action di 1h 30' l'uno, mantenendo una grandissima fedeltà almeno nello spirito del manga originale di Hokuto no Ken.
- Altri due film sono entrambi made in Taiwan[10], questi film nonostante degli effetti speciali scadenti e discutibili introduzioni nelle trame possono contare indubbiamente su due fattori molto apprezzati:
- l'attore che più di tutti ha una reale somiglianza fisica con il ken fumettistico;
- il non lasciarsi intimorire all'idea di riprodurre le sequenze spettacolari del cartone.
- Infine l'ultimo, il cortometraggio HOKUTO NO KEN: LEGEND OF HEROES[11] diretto dallo stesso Tetsuo Hara per la Fuji Television Network Inc. Racconta la battaglia finale tra Ken e Raoul riproducendoli in tutta la sua spettacolarità grazie all'uso della computer grafica. Il filmato è stato concepito anche come pubblicità per l'uscita del primo film della pentalogia.
Videogiochi
Esistono diversi videogiochi tratti con licenza da Ken il guerriero, rilasciati prima in Giappone e successivamente nel resto del mondo. Il primo videogioco è stato rilasciato nel 1986, intitolato Hokuto no Ken, pubblicato da Enix per il NEC PC-8801. Successivamente fu Toei Animation che pubblicò molti dei primi videogame Hokuto no Ken per le console Nintendo (tra le quali, Family Computer, Game Boy e Super Famicom). Mentre SEGA ha pubblicato direttamente i propri Hokuto no Ken in versione gioco d'azione per il Sega Master System (successivamente riadattato per la PlayStation 2) e il Sega Mega Drive. Nel corso degli anni i videogame si sono evoluti sulla base delle potenzialità delle varie piattaforme di gioco e dei PC portando allo sviluppo di innumerevoli giochi basati sul manga e sulle anime riguardanti le avventure di Kenshiro.
- Hokuto no Ken: Violence Gekiga Adventure (JPN maggio 1986 per NEC PC-8801, NEC PC-9801 e FM-7);
- Hokuto no Ken (JPN 20 luglio, 1986 per Sega Master System e Nintendo Entertainment System, riadattato nel 2004 per PlayStation 2);
- Fist of the North Star (Hokuto no Ken 2: Seikimatsu Kyūseishu Densetsu) (JPN 17 aprile 1987 per Nintendo Entertainment System);
- Hokuto no Ken: Shin Seikimatsu Kyūseishu Densetsu (JPN 1º luglio 1989 per Sega Mega Drive);
- Hokuto no Ken 3: Shin-Seiki Sōzō Seiken Retsuden (JPN 19 ottobre 1989 per Nintendo Entertainment System);
- Fist of the North Star: 10 Big Brawls for the King of Universe (Hokuto no Ken: Seizetsu Jūban Shōbu) (JPN 22 dicembre 1989 per Game Boy)
- Hokuto no Ken 4: Shichisei Hakenden: Hokuto Shinken no Kanata (JPN marzo 1991 per Nintendo Entertainment System);
- Hokuto no Ken 5: Tenma Ryūsei Den: Ai Zesshō (JPN luglio 1992 per Super Nintendo Entertainment System);
- Hokuto no Ken 6: Gekitō Denshōken: Haō e no Michi (JPN novembre 1992 per Super Nintendo Entertainment System);
- Hokuto no Ken 7: Seiken Retsuden: Denshōsha e no Michi (JPN dicembre 1993 per Super Nintendo Entertainment System);
- Hokuto no Ken (JPN dicembre 1995 per Sega Saturn e PlayStation);
- Fighting Mania: Fist of the North Star
- Hokuto no Ken: Seikimatsu Kyūseishu Densetsu
- Punch Mania: Hokuto no Ken 2: Gekitō Shura no Kuni Hen
- Sega Ages 2500: Hokuto no Ken
- Fist of the North Star
- Hokuto no Ken: Hokuto Shinken Denshōsha no Michi
- Hokuto no Ken Online
- Hokuto no Ken: Raoh Gaiden: Ten no Haoh
- Hokuto no Ken: Shinpan no Sōsōsei Kengō Retsuden
- Fist of the North Star: Ken's Rage (北斗無双?, Hokuto Musō, Hokuto Musou) (JPN marzo 2010 per PlayStation 3 e Xbox 360);
- Fist of The North Star: Ken's Rage 2 (北斗無双?, Hokuto Musō, Hokuto Musou) (JPN marzo 2012 per PlayStation 3 e Xbox 360);
Giochi da tavolo
In Italia vennero prodotti due giochi da tavolo:
- Un gioco di carte collezionabili: Ken il guerriero, pubblicato nel 1994 da Alchemia.
- Un gioco di ruolo: Ken il guerriero, il gioco di ruolo, scritto da Marcello Missiroli, Marcello Manicardi e Beppe Farina e pubblicato dalla Nexus Editrice.[12]
Altri progetti
Nel 2006 in Giappone sono iniziate alcune serie di manga dedicate ciascuna ad uno dei comprimari della serie, che ne approfondiscono la storia e colmano alcuni "gap" della serie originale. Oltre a Raō Gaiden - Ten no Haō (ラオウ外伝 天の覇王? uscito in Italia con il titolo: Ken il guerriero: la leggenda di Raoul il dominatore del cielo) di Yōko Osada di cui esiste anche l'anime omonimo:
- Yuria Gaiden - Jibo no Sei (ユリア外伝 慈母の星? t.l. "La storia di Julia: la misericordiosa Stella dell'amore materno") di Akimi Kasai. Una serie in 3 parti pubblicata su Big Comics Superior dal 10 marzo al 14 aprile 2006 e di cui sono usciti ulteriori 3 capitoli dal 9 marzo al 13 aprile 2007.[senza fonte]
- Rei Gaiden - Kareinaru Fukushūsha (レイ外伝 華麗なる復讐者? t.l. "La storia di Rei: il magnifico vendicatore"), una storia one-shot di Yasuyuki Nekoi, pubblicata sul numero di Comics Bunch Special del 22 marzo 2006. Il seguito è stato pubblicato nel numero dell'8 dicembre 2006. Ne è stato poi decisa la serializzazione su Weekly Comic Bunch[13] intitolata Rei Gaiden - Garō Hen (レイ外伝 ー餓狼編ー? t.l. "La storia di Rei: la saga del lupo affamato").
- Ryūken Gaiden JUDGEMENT DAY (リュウケン外伝-JUDGEMENT DAY-? t.l. "La storia di Ryūken: il giorno del giudizio"), una one-shot di Shinichi Hiromoto, pubblicato su Comic Bunch.[senza fonte]
Doppiaggio
Di seguito vengono riportati i personaggi con le loro voci originali e italiane, tenendo presente che la seguente scheda è frutto di lavoro da parte dei vari fan della serie che sono riusciti a cercare e trovare le voci italiane dei vari personaggi che non erano accreditati (o accreditati in modo errato) nei crediti finali o in qualsiasi altro sito di tutto rispetto.
Il doppiaggio italiano soffriva dei costi contenuti, tipici dell'edizioni italiane anni ottanta-novanta da parte delle Tv locali, perciò si possono notare l'uso di poche voci abbinate a diversi ruoli in ogni episodio sia tra i personaggi protagonisti, che fra quelli di passaggio, oltre a ripetuti cambi di voce.
Citazioni in altri media
Impossibile citare tutti gli omaggi alla serie, che -specie in Giappone e in Italia- è rimasta un fenomeno di costume per anni. Qui vengono ricordate le più recenti.
- L'episodio 23 della serie comico/demenziale Excel Saga La leggenda del conquistatore di fine secolo, è interamente una parodia del primo episodio del celebre anime: tra le rovine della città distrutta la protagonista Excel combatte con l'arte marziale proibita "Across", che colpisce i punti di pressione segreti del nemico trasformandoli in personaggi kawaii con tanto di orecchie da micio.
- Nell'episodio 4 della serie Abenobashi, dello studio Gainax, il protagonista Sasshi, dopo un duro allenamento nelle arti marziali, è disegnato come una copia perfetta di Kenshiro, comprese sopracciglia folte e cicatrici sul petto.
- Nell'album 3 MC's al cubo del gruppo rap Sacre Scuole sono frequenti i riferimenti e le citazioni all'universo di Kenshiro.
- Tra il 1995 e il 1998 la casa editrice italiana Zero Press ha realizzato una serie a fumetti comica, parodia della celebre saga, intitolata Kenshemo il guerraiolo. Tra i vari avversari che Kenshiro si trova a fronteggiare vi sono Robocop, Goku e l'Alien della celebre tetralogia dei film.
- La scena del combattimento finale del film di Quentin Tarantino Kill Bill vol. 2, in cui Uma Thurman colpisce David Carradine con la tecnica dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita, è chiaramente ispirata ai colpi con cui Kenshiro andava a toccare i punti di pressione vitale dei suoi nemici.
- I Gemelli DiVersi, nell'album omonimo, citano l'opera nel brano Schizzati: "Studio tecniche di prestazione come punti di pressione Ken"
- Il cantante J-Ax nel brano Deca Dance, uscito nel 2009 sull'omonimo album, cita la serie: "Ho imparato l'anarchia da Ken e da Raul".
- Una parodia di Kenshiro compare in un episodio (ep. 158: Amo Shinobu!) nell'anime "Lamù", in veste di allievo del liceo di Tomobiki (viene chiamato per cognome: Hokuto) e compagno di classe di Ataru. Nella breve apparizione ingaggia anche uno scontro con il gatto Kotatsu Neko, perdendo.
- Un altro esempio che porta Kenshiro in visita in altri anime è l'ottavo episodio (ep. 8: Lesson 8) dell'anime "Great Teacher Onizuka". Il protagonista dell'anime, Eikichi Onizuka, un professore di 22 anni, per salvare alcuni suoi alunni dalle grinfie di mascalzoni si "trasforma" e, disegnandosi sul petto le 7 stelle di Hokuto, prende le sembianze di Kenshiro, grazie alle quali riesce nel proprio intento.
- Nella sigla di testa di Comic Party Revolution, seguito dell'anime di Comic Party, uno dei cosplayer è vestito da Kenshiro.
- Nell'episodio 4 "Pegasus contro Dragone" de I Cavalieri dello Zodiaco, tra gli spettatori c'è anche Kenshiro.
- Nel capitolo 20 di City Hunter, quando Ryo Saeba fa sfoggio delle sue abilità imitative vocali, fra i personaggi imitati vi è anche Kenshiro. (con la frase "tu sei già morto, amico!" e con le sopracciglia improvvisate con delle foglie d'alga). Nel capitolo 84 ne parodizza una sua frase tipica (riferimento reso più chiaro quando Kaori azzarda: "Ma chi sei, Kenshiro?!).
Influenze
L'autore si è ispirato a divi del cinema e a film usciti nel periodo, come Interceptor, del quale Tetsuo Hara è un esplicito ammiratore. Per l'ambientazione lo sceneggiatore Buronson si è ispirato alle ___location di Interceptor (Mad Max)[14], ma anche agli spaghetti western. Diversi personaggi sono stati disegnati ispirandosi a vari personaggi (di fantasia, oppure realmente esistenti o esistiti):
- Kenshiro: inizialmente, ha una fisionomia molto simile a Bruce Lee ma nel corso della serie diventa sempre più somigliante a Sylvester Stallone;
- Raoul: è vagamente ispirato ad Arnold Schwarzenegger;
- Toki: è ispirato a Gesù Cristo;
- Glenn: personaggio presente solo nell'anime, è ispirato al personaggio di Terminator (interpretato da Arnold Schwarzenegger);
- Falco: è ispirato a Dolph Lundgren (Ivan Drago in Rocky IV);
- Bask: è ispirato ad Hulk Hogan;
- Barona: è ispirato a Mr. T;
- Han: è ispirato al cantante Freddie Mercury (leader dei Queen).
Critiche
In Italia Ken il Guerriero è stato criticato per l'eccessiva violenza; nel 1994 un'emittente toscana, Rete 37, a seguito delle pressioni dei genitori dei ragazzi che seguivano il cartone, era stata costretta a toglierlo dal palinsesto, determinando una mobilitazione di massa degli studenti di alcuni istituti scolastici[15]. In seguito vi è stato addirittura chi ha voluto rintracciarvi diretti collegamenti a fatti di cronaca, vedendovi una fonte d'incitamento ad alcuni episodi di vandalismo in cui alcuni giovani lanciavano sassi da cavalcavia sulle auto in corsa[16]. Nel caso specifico, il collegamento sarebbe stato offerto dal ritrovamento di alcuni numeri del manga di Ken il guerriero tra gli effetti personali di uno degli indagati in una perquisizione del 1997. Ne seguì una serie di accuse da parte di televisione e giornali, in cui si imputava al personaggio lo stimolo a comportamenti emulativi e persino di costituire un esempio diretto per la modalità operativa dei vandali.
Note
- ^ Hokuto (北斗) è il nome giapponese della costellazione Orsa Maggiore
- ^ Ken il Guerriero - La leggenda di Hokuto al cinema
- ^ Link IMDB del film
- ^ Trailer del film
- ^ Recensione del film
- ^ Scheda del film con trailer e scene principali
- ^ Commenti sul film
- ^ Altri commenti del film
- ^ Recensione del film Coreano con video delle scene migliori
- ^ Recensione del film Taiwanese con video delle scene migliori
- ^ HOKUTO NO KEN: LEGEND OF HEROES, guarda il cortometraggio on-line
- ^ Ciro Alessandro Sacco, Mondi Eroici 2011 – Guida al Collezionismo di Giochi di Ruolo in Italia, Genova, Wild Boar Edizioni, 2010, p. 32, ISBN 9788895186306.
- ^ Weekly Comic Bunch
- ^ Ken il Guerriero - cronistoria del personaggio di culto di una generazione, su comingsoon.it.
- ^ repubblica.it
- ^ Ken incita alla violenza?
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ken il guerriero
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ken il guerriero
Collegamenti esterni
- Template:Dmoz
- (EN) Scheda sul manga Ken il guerriero, Anime News Network.
- Ken il guerriero, su Il mondo dei doppiatori.
- Kenshiro Soundtracks - Hokuto No Ken 90s Game Project
- Ken della divina scuola di Akuto - La prima parodia omaggio ai 25 anni di Ken il Guerriero in Italia