Simian virus 40

specie di virus della famiglia Polyomaviridae

Simian virus 40, abbreviato in SV40, (anche detto virus vacuolizzante della scimmia) è un polyomavirus trovato nelle scimmie e negli esseri umani.

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Simian virus 40
Classificazione dei virus
DominioAcytota
Gruppovirus a dsDNA
FamigliaPolyomaviridae
GenerePolyomavirus
SpecieSimian virus 40

Come gli altri virus appartenenti ai polyomavirus è un virus a DNA, principalmente noto per essere un potente tumorigeno.

Il virus fu descritto per la prima volta nel 1960 in una coltura di cellule renali di Macaca mulatta, utilizzate per ottenere il vaccino della poliomielite.

Virologia

Il virione di SV40 è costituito da un capside a simmetria icosaedrica di 45 nm di diametro, è un virus nudo (privo di involucro) e il genoma consiste di un dsDNA (DNA a doppio filamento) circolare di 5kb superavvolto ed associato ad istoni: il DNA è compattato in 24 nucleosomi. È un virus appartenente alla Classe I nella classificazione di Baltimore.

Il virione si lega ai recettori di superficie dell’MHC-I delle cellule ospiti attraverso la glicoproteina VP1. La penetrazione nell'ospite avviene mediante endocitosi mediata da recettori, il virus quindi penetra la membrana cellulare dell'ospite e viene internalizzato in una vescicola, l'endosoma. Una volta avvenuto il processo di uncoating (spoliazione) avviene la traslocazione nel nucleo, dove inizia la trascrizione dei geni precoci utilizzando la RNA polimerasi della cellula ospite: dallo splicing alternativo del mRNA neosintetizzato durante la trascrizione precoce vengono prodotti T-Ag e t-Ag.

T-Ag si lega alla proteina pRb attivando la sintesi del DNA dell'ospite e la sua replicazione; si stabilisce un'interazione anche con la proteina p53 inducendo il blocco dell'apoptosi quindi la cellula ospite sarà così immortalizzata. Successivamente si lega a Ori per dare inizio alla replicazione virale. Vengono poi trascritti i geni tardivi: nel citoplasma, gli mRNA sottoposti a un processo di splicing alternativo codificheranno per le proteine del capside VP1 VP2 e VP3. A questo punto avviene l'assemblaggio del virione e il suo rilascio che provocherà la lisi della cellula permissiva infettata. Nelle cellule non permissive il DNA verrà integrato nel genoma nelle cellule ospiti, che perderanno il controllo della crescita (cellule trasformate).

Trascrizione

Il promotore d'inizio per SV40 contiene tre elementi. La TATA box è il sito di inizio della trascrizione. È localizzata approssimativamente 20 bp a monte dal sito di inizio della trascrizione. Le sequenze ripetute di 21bp contengono 6 GC boxes, questi siti determineranno la direzione della trascrizione. Le sequenze ripetute di 72 bp sono enhancers e rafforzano l’efficienza della sintesi di RNA.

Storia

Il virus è stato identificato nel 1960 nelle colture cellule renali di Macaca mulatta, utilizzate per ottenere il vaccino della poliomielite. È stato chiamato così per l'effetto che ha prodotto sul cercopiteco verde infettato, le cui cellule hanno sviluppato un numero insolito di vacuoli. La sequenza completa del DNA del virus è stato sequenziato da Walter Fiers e la sua équipe all'Università di Gand nel 1978.

Ruolo nell'insorgenza di patologie nell'uomo

I meccanismi molecolari con cui il virus riproduce ed altera la funzione delle cellule era precedentemente sconosciuto e la ricerca su SV40 ha aiutato notevolmente i biologi a comprendere l’espressione genica e la regolazione dello sviluppo delle cellule. L'ipotesi che SV40 potrebbe causare il cancro negli esseri umani è stata un campo di ricerca particolarmente discusso. Vari metodi sono stati usati per rilevare SV40 in una varietà di tumori umani, anche se rimane poco chiaro quale sia il ruolo effettivo di SV40. L’opinione degli scienziati rimane divisa, alcuni ritengono che questa ipotesi non è sostenuta da dati certi ed altri che sostengono che solo alcuni tumori possono coinvolgere SV40.

Bibliografia

  • Alan J. Cann, Elementi di virologia molecolare.
  • (EN) Principles of Virology (2000).
  • Brock, Biologia dei Microrganismi.
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