Quercus petraea
| Rovere | |
|---|---|
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| Classificazione scientifica | |
| Regno | Plantae |
| Divisione | Magnoliophyta |
| Classe | Magnoliopsida |
| Ordine | Fagales |
| Famiglia | Fagaceae |
| Genere | Quercus |
| Specie | Q. petraea |
| Nomenclatura binomiale | |
| Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. | |
| Sinonimi | |
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Quercus sessiliflora | |
Il rovere (o la rovere) è una quercia caducifoglie di prima grandezza, diverso dalla roverella per dimensioni del fusto e per il lato inferiore delle foglie (glabro) che sono semplici, decidue con margine lobato e lobi arrotondati. La sua chioma si espande verso l’alto e nell’insieme la pianta può raggiungere i 30-40 metri d'altezza.
La rovere è tollerante la siccità grazie al suo apparato radicale profondo, a differenza della farnia, che tollera un ristagno idrico di 100 giorni consecutivi; trova l'ottimo di diffusione in suoli sciolti e sabbiosi in cui il non vi è possibilità di marciume radicale causato dall'acqua.
Diffusione
Albero tipico dell'Europa occidentale e centromeridionale;in Italia sarebbe la specie tipica del piano montano, se l'antropizzazione subita dal bosco negli ultimi secoli non avrebe introdotto il castagno al suo posto.
Il legno di rovere è piuttosto pregiato e viene utilizzato, oltre che nella fabbricazione di mobili, nell’edilizia, nei cantieri navali e nella costruzione di doghe per botti per l’invecchiamento dei vini e altre bevande alcoliche.
Il suo frutto è la classica ghianda, con pericarpio oblungo, giallo bruno e lucente. È anche ottimo da ardere e per carbone.
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