Colori e simboli del Football Club Internazionale Milano
Template:Voce principale Qui di seguito sono riportati i colori e simboli del Football Club Internazionale Milano, società calcistica italiana con sede a Milano.
La maglia
L'origine
A scegliere i colori della tradizionale maglia a strisce nerazzurre fu il disegnatore, pittore e fondatore del club, Giorgio Muggiani[1][2]. La scelta fu fatta in contrasto con i colori della squadra concittadina del Milan, il rosso e il nero, che uniti risultavano essere troppo accesi, quasi volgari, stando all'opinione dell'epoca[3].
L'evoluzione
Prima maglia
Dagli albori agli anni trenta
Originariamente, il numero delle strisce sulla maglia variava da calciatore a calciatore[3]. La formazione interista che vinse il suo primo scudetto nel 1910, portava sul petto otto righe, quattro azzurre e quattro nere. La maglia non subì modifiche fino alla stagione 1924-1925 quando l'Inter ridusse a sei le righe sul petto, tre azzurre e tre nere; questa divisa fu indossata fino al 1926-1927. Nella stagione successiva le righe vennero aumentate a sette, quattro azzurre e tre nere.
Nel 1929, a seguito della fusione con i concittadini dell'Unione Sportiva Milanese, voluta dal Partito Fascista che impose anche il cambio di denominazione in Società Sportiva Ambrosiana, la tradizionale divisa a strisce nerazzurra fu accantonata in favore di una bianca rosso-crociata, con il fascio littorio sul petto[3]. Nella stagione 1929-1930 si ritornò alla maglia che aveva caratterizzato il club prima della fusione, con la novità dello stemma dell'Unione Sportiva Milanese sul petto.
Dagli anni trenta agli anni cinquanta
Nel 1930-1931, le righe si ridussero da sette a sei, tre azzurre e tre nere, mentre lo stemma dell'altra squadra meneghina fece spazio, per quell'anno, allo scudetto; tuttavia il colletto a scacchi bianchi e neri ne richiamava i colori[3]. Dal 1932 al 1936 l'Inter tornò ad usare la maglia che aveva indossato nei campionati 1927-1928 e 1929-1930, senza quindi lo stemma dell'U.S. Milanese. Nella stagione 1938-1939, la divisa fu impreziosita dallo scudetto.
Questa maglia fu usata anche nel 1939-1940 mentre nella stagione 1940-1941, che segnò l'immediato ritorno dello scudetto sul petto dopo un anno di assenza, l'azzurro divenne più scuro. Dal 1941 al 1946 venne usata una divisa a sei righe, tre azzurre e tre nere, mentre per il 1946-1947 fu usata una maglia con ben nove righe, cinque azzurre e quattro nere. Dal 1947 al 1953 la casacca ritornò alle sette righe, quattro nere e tre azzurre, più larghe rispetto agli anni precedenti, mentre nell'intervallo dal 1953 al 1955 la maglia fu caratterizzata da cinque righe, tre azzurre e due nere. Nella stagione 1955-1956 la divisa cambiò nuovamente, passando da cinque a sette righe, quattro nere e tre azzurre, e non mutò dal 1956 al 1959, registrando solo un azzurro più scuro da quello del 1956. Per la stagione 1959-1960 la maglia si ispirò a quella del 1956, con la novità dello stemma societario sul petto.
Anni sessanta e settanta
L'anno seguente la maglia restò invariata, ad eccezione dello stemma societario che fu rimosso. Nel 1961-1962, le righe divennero sei, tre nere e tre azzurre, ma nella stagione immediatamente successiva, ritornarono le sette righe, quattro nere e tre azzurre. La divisa per il 1963-1964 ricalcò quella del 1962 ma fu impreziosita dal tricolore, che celebrava il campionato conquistato l'anno precedente. Fu un periodo di grandi soddisfazioni sportive per la squadra che contribuì alla formazione di una divisa iconica, che infatti subì poche modifiche e non sostanziali fino al 1967[3], se si eccettuano il tricolore che tornò a campeggiare sulle maglie nella stagione 1965-1966 e la stella celebrativa del decimo titolo italiano in quella 1966-1967[3]. Nel 1967-1968 ci fu la riduzione delle strisce, da sei a cinque, tre azzurre e due nere.
Da 1968 al 1971, la casacca non registrò sostanziali modifiche; nel 1971-1972, fu impreziosita dal tricolore. Le due stagioni successive segnarono un nuovo aumento del numero di strisce che passarono a sei, immediatamente ridotte a cinque nel 1974-1975. Dal 1975 al 1977 la divisa contava tredici righe, sette azzurre e sei nere. Dalla stagione 1977-1978, con l'avvento della Puma, l'Inter cambiò nuovamente il numero di righe, passando da tredici a otto, quattro azzurre e quattro nere; questa divisa fu conservata anche per l'annata successiva, con la coccarda tricolore della coppa nazionale sotto la stella[3]. La maglia della stagione 1979-1980 rimase invariata rispetto a quella dell'annata precedente, eccezion fatta per l'adozione di un nuovo stemma societario raffigurante il simbolo del club, un biscione[3].
Anni ottanta
Poche novità anche per la stagione 1980-1981, quando la divisa tornò ad esporre il tricolore in luogo dello stemma, caratterizzandosi principalmente per le maniche monocromatiche azzurre.
Dal 1982 l'Inter abbandonò il fornitore tecnico tedesco per legarsi all'azienda italiana della Mec Sport; da sottolineare soprattutto l'aumento del numero delle strisce, che divennero ben nove. Inoltre la stagione 1982-1983 vide l'esordio sulle maglie nerazzurre del primo sponsor ufficiale[3]. L'anno seguente il numero delle righe aumentò ancora, addirittura undici, sei azzurre e cinque nere. Dal 1984 al 1986 sulla maglia non comparve alcuno sponsor ufficiale; nel frattempo già dalla stagione 1984-1985 il numero delle righe era tornato a nove. L'annata 1986-1987 vide l'esordio di un nuovo fornitore tecnico, il francese Le Coq Sportif, che si distinse nel biennio di sponsorizzazione per l'adozione di una azzurro più scuro. Nella stagione 1988-1989, la prima dell'azienda tedesca della Uhlsport, si assistette al ritorno sulle maglie dello stemma societario recante la raffigurazione di un biscione nonché ad una tonalità di azzurro più chiara. La maglia della stagione 1989-1990 fece segnare il ritorno del tricolore, che rimpiazzò lo stemma societario, e proseguì nel solco tracciato l'anno precedente per quanto riguarda la tonalità di azzurro.
Anni novanta
Tuttavia già nella stagione 1990-1991 si adottò un azzurro più intenso; intanto sulla maglia dei giocatori tornò a campeggiare lo stemma societario classico. Nella stagione 1991-1992 si registrò un nuovo cambio di fornitore tecnico, dopo l'accordo con la Umbro; l'azienda inglese esordì riducendo il numero delle strisce a sette e scegliendo una tonalità di azzurro più chiara. Alla sostanziale conferma della divisa per l'anno successivo, corrisposero invece alcune novità nella stagione 1993-1994, come il maggior numero di righe, nove; tuttavia già l'anno seguente le strisce tornarono ad essere sette.
La stagione 1995-1996 fu segnata dall'utilizzo di una tonalità di azzurro più intensa. Nelle due annate successive le novità riguardarono essenzialmente il numero delle righe, aumentato nuovamente a nove, e la posizione del logo della Umbro, passato dalla parte destra della casacca al centro e poi di nuovo a destra. Nel 1999, esaurito il rapporto con l'azienda inglese, il club firmò un nuovo contratto con il fornitore tecnico americano della Nike. Nella stagione 1999-2000, il colosso americano ridusse notevolmente il numero delle righe, che divennero addirittura cinque.
Anni duemila
Per il 2000-2001 le righe tornarono ad essere sette. Nella stagione 2001-2002 la Nike propose cinque strisce delimitate da due righe gialle più sottili. Le strisce divennero sette nel 2002-2003, quattro azzurre e tre nere; soluzione confermata l'anno dopo ma a colori invertiti. Nella stagione 2004-2005 la divisa presentò cinque righe, tre azzurre e due nere, mentre lo stemma societario fu insolitamente disposto al centro. Come già successo in precedenza, la maglia, che recava nella parte sinistra la coccarda tricolore celebrativa del successo in coppa nazionale[3], fu sostanzialmente confermata per l'annata seguente ma a colori invertiti. Nella stagione 2006-2007, a distanza di diciassette anni dall'ultima volta, tornò a campeggiare sulla maglia del club il tricolore conquistato l'annata precedente[3]; per l'occasione la coccarda trovò spazio solo sulla manica sinistra. L'azienda americana propose un numero di righe in perfetta parità, tre azzurre e tre nere.
La stagione 2007-2008 rappresentò per il club quella celebrativa dei primi centro anni dalla sua fondazione. Per celebrare la ricorrenza, Nike elaborò una divisa più classica, con colletto a polo; la maglia presentò sette righe, quattro azzurre e tre nere, con il tricolore disposto al centro. Per il 2008-2009 le strisce divennero cinque, tre azzurre e due nere, mentre rimase invariata la collocazione del tricolore; l'azienda americana scelse un azzurro più intenso. Curiosità per il colore dello sponsor ufficiale, che fu stabilmente oro.[4] Per la stagione 2009-2010 la maglia presentò nove strisce, quattro azzurre e tre nere; lo stemma societario venne circondato dai colori della bandiera italiana (verde, bianco e rosso) per celebrare i cento anni del primo scudetto.[5]
Anni duemiladieci
L'annata 2010-2011, fece segnare una sostanziale innovazione: per la prima volta infatti, le strisce nerazzurre non furono definite ma presentarono un effetto sfumato che richiamava la pelle del biscione, simbolo della squadra. Novità anche per lo stemma, che venne racchiuso in tre cerchi concentrici con i colori sociali (oro, blu e nero). Collo invece a V.[6] Dopo una stagione così innovativa, l'anno seguente la Nike scelse di tornare, in un certo senso, alle origini. Le classiche strisce nerazzurre infatti, divennero più sottili, in controtendenza con i campionati passati. Degno di nota fu il colletto a polo con chiusura a due bottoni.[7] Per il 2012-2013, le strisce della maglia, a girocollo, divennero cinque, tre blu e due nere, mentre le maniche furono completamente nere con risvolto azzurro.[8] La casacca della stagione 2013-2014 presentò bande leggermente più strette rispetto a quella della passata stagione e una tonalità di azzurro più scura del solito, tendente al blu. Il colletto fu per la prima volta alla coreana, più basso e rotondo, di colore nero.[9]
Seconda maglia
Le prime maglie alternative alla tradizionale casacca nerazzurra furono interamente bianche o grigie; tuttavia già dalla seconda metà degli anni quaranta e fino alla prima metà degli anni cinquanta fu utilizzata sempre più frequentemente una seconda divisa bianca con banda orizzontale nerazzurra.
Anni cinquanta e sessanta
Dal 1956 al 1965 fu adottata una maglia bianca tagliata da una striscia diagonale nerazzurra, che nella stagione 1963-1964 recò il tricolore nella parte sinistra. Per il 1965-1966, venne scelta ancora una casacca bianca, impreziosita dal tricolore conquistato nella stagione precedente, ma la striscia nerazzurra divenne orizzontale; questa maglia fu adottata fino alla stagione 1969-1970.
Anni settanta
Nel 1970-1971 la squadra indossò nuovamente una maglia bianca con striscia trasversale nerazzurra che partiva dalla spalla sinistra. Dal 1971 al 1976 invece fu utilizzata una casacca interamente bianca con colletto a polo nerazzurro. L'unica eccezione fu rappresentata dalla stagione 1974-1975 nella quale ricomparve la divisa bianca con banda orizzontale nerazzurra. Dal 1976 al 1980 il fornitore tedesco della Puma realizzò una maglia bianca con due strisce nerazzurre che partivano dalle spalle e terminavano sulle maniche.
Anni ottanta
Nella stagione 1980-1981 si assistette al ritorno sulla maglia dello scudetto conquistato l'anno precedente. Nel 1981-1982 lo stemma societario raffigurante il biscione trovò spazio sulla manica destra. Per il 1982-1983 fu adottata una casacca simile a quella già utilizzata a partire dal 1976; questa maglia fu confermata fino al 1986, che aprì il biennio con l'azienda francese di Le Coq Sportif, la quale nel 1986-1987 presentò una maglia interamente bianca, limitando il nerazzurro a qualche richiamo sulle maniche. Nella stagione 1988-1989 il nuovo fornitore tecnico tedesco della Uhlsport introdusse dei curiosi parallelogrammi neri ed azzurri all'altezza dello sponsor ufficiale.
La maglia della stagione 1989-1990, rispetto a quella dell'anno precedente, presentò lo stemma societario sulla manica destra per lasciare spazio al tricolore nella parte sinistra della casacca.
Anni novanta
Nessuna novità per l'annata 1990-1991, a parte il ritorno dello stemma nella sua collocazione più abituale. Nella stagione 1991-1992 il fornitore tecnico inglese della Umbro esordì corredando la parte superiore della maglia con triangoli neri e azzurri; nessuna novità l'anno successivo. Dal 1993 al 1995 l'azienda inglese propose una casacca bianca con una striscia diagonale che partiva dalla spalla destra. Nella stagione 1995-1996 la parte superiore della maglia fu occupata da un curioso collage dello stemma societario. Per il 1996-1997, Umbro realizzò una casacca bianca con una striscia orizzontale nerazzurra; nella stagione successiva invece l'azienda inglese pensò ad striscia verticale nerazzurra nella parte destra.
Nella stagione 1998-1999, la Nike, appena subentrata come nuovo fornitore tecnico del club, realizzò una divisa dal consueto colore bianco con due righe sottili orizzontali, una azzurra ed una nera, all'altezza dello sponsor ufficiale; per l'annata successiva, il colosso americano scelse una maglia interamente bianca.
Anni duemila
Il 2000-2001 non presentò novità di rilievo, a parte il colletto azzurro, subito accantonato l'anno seguente in favore di una maglia bianca con sfumature grigie. Nella stagione 2002-2003 la Nike si ispirò ad una divisa iconica nella storia del club: maglia bianca con striscia diagonale nerazzurra che partiva dalla spalla sinistra. Per il 2003-2004 l'azienda americana decise di rompere con la tradizione realizzando una maglia a strisce orizzontali di due tonalità diverse di giallo. La casacca della stagione 2004-2005 fece segnare il ritorno al bianco con richiami azzurri sui fianchi.
Nel 2005-2006 la maglia bianca con striscia orizzontale nerazzurra all'altezza dello sponsor ufficiale fu impreziosita dalla coccarda tricolore in virtù del successo nella coppa nazionale l'anno precedente. La stagione 2006-2007 fece segnare il ritorno al centro della maglia dello scudetto conquistato la stagione prima mentre la coccarda tricolore fu spostata sulla manica sinistra; per l'occasione venne presentata una maglia bianca con due strisce azzurre sui fianchi. La divisa del 2007-2008 realizzata dalla Nike per celebrare i cento anni dalla fondazione del club presentò una croce rossa su sfondo bianco; l'intento fu quello di richiamare la divisa indossata dal club nel 1929[10]. La maglia infatti fu bianca con una croce rossa, simbolo della città meneghina. Nel 2008-2009 la seconda maglia fu interamente bianca.[4] Per il 2009-2010 la maglia bianca, con lo stemma societario circondato della bandiera italiana (verde, bianco e rosso), in occasione del centenario del primo scudetto, ebbe una striscia orizzontale nerazzurra.[5]
Anni duemiladieci
Nella stagione successiva, la maglia bianca da trasferta presentò sul fianco sinistro il disegno di un biscione stilizzato, con la testa che sbucava sulla manica.[6] La seconda maglia per l'annata 2011-2012 fu come di consueto bianca, ma si caratterizzò per una banda diagonale nerazzurra che partiva dalla spalla sinistra. La casacca si ispirò a quella utilizzata nella stagione 1964-1965.[11] Per la maglia della stagione 2012-2013 il colore scelto fu il rosso, voluto dal presidente Moratti stesso, che si ispirò a quello dello stemma cittadino; inserto nerazzurro per il bordo delle maniche.[8] Nel 2013-2014 la seconda maglia tornò ad essere interamente bianca, con colletto alla coreana azzurro e bande orizzontali nerazzurre sulle maniche,[9] dopo che la scelta del rosso era stata oggetto di contestazione della maggior parte dei tifosi.[12]
Terza maglia
L'adozione di un'ulteriore divisa alternativa alla prime due si consolidò soprattutto negli anni novanta e nei primi anni duemila. Tuttavia già nella stagione 1980-1981 l'allora fornitore tecnico tedesco della Puma presentò una maglia interamente gialla con colletto a polo nerazzurro.
Anni novanta
Nel 1991-1992 Umbro esordì con una casacca di colore gialla caratterizzata nella parte superiore da un motivo geometrico a rombi azzurri; questa maglia fu confermata fino al 1994-1995. La maglia della stagione 1995-1996 fece segnare l'abbandono del tradizionale colore giallo in favore del verde con inserti azzurri nella parte superiore e in quella inferiore. Per il 1996-1997 l'azienda inglese realizzò una maglia gialla con due strisce verticali sui fianchi di colore nero recanti al loro interno il nome del club. Nella stagione 1997-1998 la squadra indossò una maglia con tredici righe orizzontali, sette nere e sei grigie, e la particolarità dello stemma societario serigrafato.
L'esordio del nuovo fornitore tecnico americano della Nike nel 1998-1999 produsse una casacca dal colore azzurro, tendente al grigio, con una banda orizzontale nera all'altezza dello sponsor ufficiale. Nel 1999-2000 la maglia tornò ad essere gialla con una sottile striscia nera sulle maniche.
Anni duemila
Per la stagione 2000-2001 Nike propose una maglia interamente arancione con colletto a polo azzurro; il colore fu confermato anche l'annata successiva ma con il collo giallo. Nel 2002-2003 Nike tornò ad utilizzare il giallo, con sfumature arancioni all'altezza delle spalle; nel 2003-2004, l'azienda americana realizzò una maglia con nove strisce orizzontali, di due diverse tonalità di giallo. Per le stagioni 2004-2005 e 2005-2006 venne prodotta una maglia con dodici righe orizzontali, sei di colore azzurro, tendente al grigio, e sei di colore blu.
Queste due stagioni furono anche le ultime in cui il colosso americano realizzò una terza divisa; da allora in avanti, in sporadiche occasioni, venne riutilizzata la maglia da trasferta dell'annata precedente.
Lo stemma
La tradizione vuole che Giorgio Muggiani, al momento di realizzare lo stemma del club, scelse i colori nerazzurri perché in quei giorni erano gli unici a sua disposizione sulla tavolozza.[14] In realtà la scelta del nero e dell'azzurro, come testimoniato anni più tardi dal figlio del fondatore, fu dettata dall'espressa volontà di opporsi simbolicamente al rosso, l'altro colore che insieme al nero campeggiava sulle maglie del Milan: infatti all'epoca non potendo disporre di pennarelli si utilizzavano matite a due colori, rosse da una parte e blu dall'altra.[15] Ispirato a quello dei club inglesi, lo stemma riportava le lettere F, C, I, M sovrapposte in bianco su uno sfondo costituito da un cerchio dorato, circondato da un cerchio nero, che a sua volta era circondato da un cerchio azzurro. Muggiani inserì nello stemma la M di Milano pur non apparendo quest'ultima nel primo nome della società (Foot-Ball Club Internazionale); il capoluogo lombardo, infatti, verrà aggiunto ufficialmente alla denominazione solo nel 1967, quando diventerà una S.p.A.[16]
Questo stemma fu abbandonato nel 1928 poiché l'Inter cambiò il nome in Ambrosiana. Si passò, dunque, ad uno stemma formato da un cerchio blu con al centro un fascio littorio, sulla sinistra un biscione e sulla destra il simbolo di Milano. Tale emblema fu usato solo nella Divisione Nazionale 1928-29.[17] Dal 1929 al 1931 come stemma fu adottato un cerchio nero, con al proprio interno un rombo contenente dieci strisce verticali blu e nere e affiancato a destra dalla lettera A di Associazione e a sinistra dalla lettera S di Sportiva, entrambe su un campo bianco. In posizione inferiore era presente una striscia nera orizzontale contenente la parola AMBROSIANA.[17] L'Inter, avendo nuovamente mutato nome in Ambrosiana Inter, dovette apportare una nuova modifica allo stemma, che divenne un rombo con i lati blu, nei quali era scritto ASSOCIAZ. SPORTIVA AMBROSIANA INTER. All'interno del rombo campeggiavano nove strisce verticali, cinque nere e quattro blu, con un pallone nel mezzo.[17] Con la caduta del regime fascista in seguito alla seconda guerra mondiale venne meno la dicitura italiana imposta dal Duce al club, che da Ambrosiana-Inter poté tornare a chiamarsi solamente Inter. Terminata la guerra, dal 1945 l'Inter ritornò al suo stemma originale, ma i colori erano cambiati. Le lettere sovrapposte F, C, I, M erano, infatti, diventate di colore oro, mentre lo sfondo era costituito da un cerchio bianco, circondato da un cerchio nero, a sua volta circondato da un cerchio blu.[17] Questo stemma rimase in uso fino alla stagione 1959-60. Dal 1960 lo stemma dell'Inter fu un triangolo con due lati curvi, con la punta verso il basso e il lato retto verso l'alto, sul quale era appoggiato un altro triangolo con i lati curvi, ma più piccolo. Lo stemma era diviso a metà: a destra figuravano 7 strisce verticali nere ed azzurre; a sinistra una biscia blu posta sopra la scritta 1908 e un pallone giallo. Nel triangolo superiore erano presenti sempre le lettere F, C, I, M.[17] Dal 1961 al 1963 fu adottato anche uno stemma secondario, un ovale nella cui parte superiore, completamente blu, figurava la scritta F.C. e nella cui parte inferiore una striscia nera accompagnava la dicitura INTER. Ancora più inferiormente l'ovale era diviso in cinque strisce verticali, tre blu e due nere, con una biscia dorata al centro.[17] Dal 1963 al 1979 l'Inter ritornò allo stemma originale, anche se con qualche lieve modifica: le lettere bianche F, C, I, M furono poste dentro un cerchio color oro e circondate da un cerchio nero a sua volta circondato da un cerchio blu, ma la vera novità fu la presenza di un ulteriore cerchio dorato attorno al cerchio blu.[17] Dal 1979 al 1990 lo stemma fu una biscia bianca che si trovava davanti a due strisce nere ed azzurre su un campo bianco, mentre in alto a destra vi era una stella d'oro.[17] Dal 1990 al 1997 lo stemma fu esattamente quello adottato dal 1963 al 1979, ma con un giallo più chiaro e con la stella d'oro.[17]
Lo stemma che l'Inter usò dal 1997 al 2007 richiamò l'originale insieme al colore blu. Le lettere F, C, I, M assunsero un colore giallo e ad esse venne aggiunta una stella su campo nero. Inoltre le lettere furono circondate da un piccolo cerchio blu scuro, circondato a sua volta da un cerchio nero, attorniato da un altro cerchio blu scuro, ma con la scritta INTER nella parte superiore del cerchio e con l'anno di fondazione 1908 nella parte inferiore del cerchio.[17] Dal 2007 l'Inter tornò al primo stemma originale, sebbene nella stagione 2007-08 furono apportate delle correzioni: lo stemma fu circondato da una striscia curva dorata distanziata dallo stemma, mentre nella parte superiore c'era scritto 1908-2008 e nella parte inferiore 100 ANNI INTER.[17] Nella stagione 2009-10 lo stemma si sviluppò attorno ad un cerchio verde, bianco e rosso, scelto per rappresentare il centenario del primo scudetto.[17]
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Stemma utilizzato dal 2007 ad oggi
Inni e canzoni
L'inno ufficiale dell'Inter si intitola C'è solo l'Inter, inciso dal cantante emiliano Graziano Romani con la collaborazione di Elio presente nel disco in qualità di pianista, corista, chitarrista ritmico e co-autore della title-track nel 2002. L'inno risuona ogni volta che la squadra nerazzurra disputa una partita di calcio allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano[18]
Tra le altre, merita una menzione speciale Pazza Inter che è una canzone cantata dai giocatori stessi, registrata il 22 agosto 2003[19] negli studi del network radiofonico RTL 102.5, e parte di Inter Compilation, progetto discografico pubblicato dall'etichetta DinDonDan e distribuito da Sony Music Italia dal 26 settembre 2003. La realizzazione di Pazza Inter è stata curata da Paolo Barillari e Dino Stewart (testo), Goffredo Orlandi (musica) e Luca Vittori (digital editing). È stato prodotto altresì un videoclip che mostra i calciatori durante la registrazione e in varie scene di una giornata-tipo presso il centro sportivo della Pinetina. Pazza Inter ha de facto sostituito l'inno ufficiale nerazzurro nelle occasioni pubbliche – come la trasmissione allo stadio prima delle partite casalinghe – per quasi tutto il primo decennio del nuovo secolo; il suo utilizzo è stato però oscurato dal club interista all'inizio della stagione 2012-2013, a causa di un mancato accordo economico tra la società nerazzurra e Rosita Celentano, detentrice dei diritti della canzone[20].
Soprannomi
L'Inter è principalmente nota come la Beneamata, appellativo affibiatole dal giornalista sportivo Gianni Brera per via del numeroso seguito di tifosi su cui poteva contare in ogni parte d'Italia[21][22] o il Biscione, dal simbolo societario.
Altri soprannomi utilizzati per riferirsi alla squadra sono Nerazzurri, per via dei colori che hanno caratterizzato la tradizionale maglia a strisce verticali sin dagli esordi, o meno frequentemente Bauscia (termine milanese che sta a significare gradasso), appellativo utilizzato anche per identificare i suoi tifosi e che trova la sua origine nel pensiero comune secondo cui i borghesi facevano il tifo per l'Inter mentre gli appartenenti alle classi popolari, indicati spregiativamente come Casciavìt (che in dialetto milanese significa cacciaviti), sostenevano il Milan.[23][24]
Note
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- ^ Inter e Milan, storie nate al ristorante, su archiviostorico.corriere.it, Corriere.it, 22-05-09.
- ^ a b c d e f g h i j k Ecco a voi la storia di una maglia, la nostra maglia, su fcinternews.it, 27-07-12.
- ^ a b Inter e Nike: ecco le maglie '08-'09, su inter.it, 18-07-08.
- ^ a b Inter e Nike: ecco le maglie 2009-2010, su inter.it, 17-07-09.
- ^ a b Inter e Nike: scopri le maglie 2010-2011, su inter.it, 14-07-10.
- ^ Inter e Nike: scopri le maglie 2010-2012, su inter.it, 08-07-11.
- ^ a b Foto: Inter e Nike, le nuove maglie, su inter.it, 05-07-12.
- ^ a b Inter e Nike, le nuove maglie 2013-2014, 8 luglio 2013. URL consultato il 12 luglio 2013.
- ^ Nike: presentata la maglia away, su inter.it, 27-5-2007. URL consultato il 21-11-2008.
- ^ Pechino: con Pazzini Nike away 2011-2012, su inter.it, 05-08-11.
- ^ Inter e Nike, le nuove maglie 2013-2014, 8 maggio 2013. URL consultato il 12 luglio 2013.
- ^ Welter
- ^ Grassia e Lotito,Inter Il calcio siamo noi, p. 177.
- ^ Grassia e Lotito,Inter Il calcio siamo noi, p. 178.
- ^ F.C. Internazionale Milano > Altre informazioni, su guidamonaci.it.
- ^ a b c d e f g h i j k l Toscani, pp. 92-93.
- ^ Inno ufficiale dell'Internazionale FC (lettera), su interfc.it. URL consultato il 05-09-2009.
- ^ Tutta la squadra a registrare "Pazza Inter", su inter.it, 22 agosto 2003. URL consultato il 26 settembre 2008.
- ^ «Pazza Inter», ecco perché l'inno è oscurato, in corriere.it, 22 novembre 2012.
- ^ Brera, le parole in campo, in Il Corriere della Sera, 10 giugno 1992.
- ^ E ora il Lecce spaventa l' Inter, in la Repubblica, 30 aprile 2004.
- ^ C'è solo l'Inter...da 100 anni, su tgcom.mediaset.it, TGcom, 27 febbraio 2008. URL consultato il 17 settembre 2008.
- ^ (EN) AC Milan vs. Inter Milan, su footballderbies.com. URL consultato il 17 settembre 2008.
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- Danilo Sarugia, Grande Inter «Figlia di Dio». La leggendaria squadra di Moratti e Herrera, Limina, 1996. ISBN 888671307X
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- Oliviero Toscani, Inter! 100 anni di emozioni 1908-2008, Milano, Skira, 2008, ISBN 88-6130-622-5.
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- Giorgio Welter, Le maglie dei campioni, Codice Atlantico, 2011, ISBN 978-88-905512-2-2.
Videografia
- Documentario La grande storia dell'Inter, Rai Trade, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, 2005, EAN 8032807021638.