Il kokako dell'Isola del Nord (Callaeas wilsoni Bonaparte, 1850) è un uccello endemico delle foreste della Nuova Zelanda.[2] In passato largamente diffuso in tutta la Nuova Zelanda, il kokako è stato decimato dai mammiferi predatori introdotti, come opossum, ermellini, gatti e ratti, e il suo areale si è ridotto notevolmente.

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Kokako dell'Isola del Nord
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
OrdinePasseriformes
FamigliaCallaeidae
GenereCallaeas
SpecieC. wilsoni
Nomenclatura binomiale
Callaeas wilsoni
Bonaparte, 1850
Sinonimi

Callaeas cinereus wilsoni

Descrizione

 
Prima piano di un kokako; da notare i bargigli azzurri.

Il kokako dell'Isola del Nord ha il piumaggio color grigio ardesia, una maschera facciale nera e dei bargigli di colore azzurro (questo colore, tuttavia, si accentua con l'età: gli esemplari giovani sono rosa chiaro). Il kokako dell'Isola del Sud (C. cinereus) al contrario, aveva i bargigli quasi tutti arancioni, con solo una piccola chiazza azzurra alla loro base.

Biologia

Il kokako emette uno straordinario richiamo nitido simile al suono di un organo. Questo può essere udito a vari chilometri. Le coppie nidificanti cantano insieme di primo mattino un duetto simile ai rintocchi di una campana che può durare fino a un'ora. Le varie popolazioni di regioni differenti dell'Isola del Nord producono canzoni molto diverse le une dalle altre che molte persone considerano analoghe ai «dialetti» delle varie lingue umane.

Il kokako non è un buon volatore e solo di rado vola per più di 100 metri. Le sue ali sono relativamente corte e arrotondate. Preferisce saltellare da un ramo all'altro sulle sue robuste zampe grigie. È, però, capace di planare molto bene e quando deve spostarsi si arrampica quasi sempre sugli alberi più alti (di solito podocarpi della Nuova Zelanda come il rimu, Dacrydium cupressinum, e il matai, Prumnopitys taxifolia), per poi planare verso gli alberi vicini. La sua nicchia ecologica viene spesso paragonata a quella degli scoiattoli volanti. La sua dieta è costituita da foglie, fronde di felce, fiori, frutta e invertebrati.

Tassonomia

Il kokako venne descritto per la prima volta dal naturalista tedesco Johann Friedrich Gmelin nel 1788.

Si ritiene che il kokako sia una delle ultime specie rimaste dei primi Passeriformi che colonizzarono la Nuova Zelanda. È una delle tre specie di Calleidi: le altre due sono il sellarossa (o tieke), in pericolo di estinzione, e l'estinto huia. Sembra che i Calleidi non abbiano parenti stretti, eccetto l'uccello chirurgo, e le loro relazioni tassonomiche con gli altri uccelli sono ancora da determinare[3].

Conservazione

 
Un kokako prima di essere rilasciato sui Monti Hunua, nei pressi di Auckland.

Il kokako dell'Isola del Nord è un animale minacciato di estinzione e ne rimangono solamente circa 1538 esemplari. Sopravvive in basse densità in alcune foreste primarie grazie all'aiuto dei programmi governativi di controllo degli animali nocivi e ai programmi di riproduzione in cattività, utili a mantenere costante il numero degli individui. Nuove popolazioni sono state reintrodotte sulle isole libere da predatori. In questo modo i conservazionisti sperano che la specie possa sopravvivere ancora a lungo. Nel 2005 questo uccello è stato avvistato nella Foresta di Pureora, nel Parco della Foresta di Whirinaki e nel Parco Nazionale di Te Urewera. Recentemente, 20 kokako provenienti da Urewera sono stati trasferiti a Ngapukeriki, un'area boschiva dove vengono intraprese intense campagne di controllo dei predatori. Il kokako può essere facilmente osservato sull'Isola di Tiritiri Matangi, dove la foresta che si sta rigenerando non è folta abbastanza da impedire l'avvistamento di questo uccello.

Note

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Callaeas cinereus wilsoni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Ptilonorhynchidae, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato l'8 settembre 2013.
  3. ^ John G Ewen, (fulltext) Systematic affinities of two enigmatic New Zealand passerines of high conservation priority, the hihi or stitchbird Notiomystis cincta and the kokako Callaeas cinerea, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 40, n. 1, 2006, pp. 281–84, DOI:10.1016/j.ympev.2006.01.026, PMID 16527495.

Bibliografia

  • Murphy S.A., Flux I.A. and Double M.C. (2006) Recent evolutionary history of New Zealand's North and South Island Kokako (Callaeas cinerea) inferred from mitochondrial DNA sequences. Emu 106: 41-48.

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