Capraia Isola
Capraia Isola è un comune italiano di 410 abitanti della provincia di Livorno, corrispondente all'omonima isola dell'Arcipelago Toscano.
Capraia Isola comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gaetano Guarente (lista civica Guarente per Capraia) dal 16-5-2011 |
Territorio | |
Coordinate | 43°03′00″N 9°51′00″E |
Altitudine | 52 m s.l.m. |
Superficie | 19,03 km² |
Abitanti | 410[1] (31-12-2010) |
Densità | 21,54 ab./km² |
Comuni confinanti | nessuno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 57032 |
Prefisso | 0586 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 049005 |
Cod. catastale | B685 |
Targa | LI |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | Capraiesi |
Patrono | san Nicola di Bari |
Giorno festivo | 6 dicembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Si trova a 64 km da Livorno, 53 dal promontorio di Piombino, 37 km da Gorgona e 31 km dalla Corsica. È il comune italiano meno popolato fra quelli con sbocco al mare.[6]
Geografia
L'isola di Capraia è situata nel Canale di Corsica (braccio di mare al confine tra Mar Ligure e Mar Tirreno), ed è un'isola di origine vulcanica, la terza per grandezza dell'Arcipelago Toscano dopo l'Elba e il Giglio. È infatti lunga circa 8 km (da punta Teglia a nord a punta dello Zenòbito a sud) e larga 4, per una superficie di 19,26 km2. Il perimetro è di circa 30 km. È l'isola dell'arcipelago più lontana dalla terra ferma trovandosi più vicina alla costa orientale della Corsica che alla costa toscana, rispetto alla quale sorge a ovest del Golfo di Baratti (Piombino). È un'isola di origine vulcanica, con un cono di eruzione ancora oggi ben visibile per metà nella tipica Cala Rossa[7], sicuramente una delle cale più particolari dell'Arcipelago.
Presenta coste alte e rocciose con assenza di spiagge (a volte nella Cala della Mortola si forma una piccola spiaggia di sabbia[8]) ed un piccolo bacino lacustre (denominato Stagnone o Laghetto[9]) nell'area più interna montuosa, con cime lungo una catena centrale (che si avvicina fino a 1 km dalle coste) con vette di oltre 400 metri. Il rilievo maggiore è il Monte Castello alto 447 metri, che sul versante occidentale si avvicina al mare con dirupi mentre su quello orientale scende più dolcemente con piccole valli torrentizie (vadi), la più importante delle quali è il Vado del Porto[10], lungo circa 3 km, che sfocia presso Capraia Porto. Da un punto di vista geologico la composizione dell'isola è prevalentemente caratterizzata da colate di andesite, associate a tufo e breccia, mentre alla Punta dello Zenòbito si trovano rocce basaltiche più recenti. All'estrema punta meridionale sono visibili i resti di un antico vulcano non più attivo, esploso in epoca remota, che ha lasciato traccia nelle pareti rocciose a forma di tronco di cono, con colori variabili tra il rosso e il nero dovuti all'accumulo di lava che si è depositata sulle scogliere (la Cala Rossa). La costa è rocciosa e spesso inaccessibile via terra per la mancanza di strade; vi si aprono grotte e insenature, con guglie di roccia dovute all'erosione dell'acqua.
Attualmente fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. La vegetazione è ricchissima e presenta alcune specie endemiche rarissime. Tra queste spiccano le tre specie dell'isolotto della Peraiola, distante solo pochi metri dall'isola principale, ma sufficienti per isolare alcune specie che si sono evolute diversamente dall'isola vicina. Sul versante ovest dell'isola in corrispondenza della Punta del Dattero, su una parete ripidissima, vive anche il «fossile vivente» della palma nana, risalente a quando tutta l'Europa era coperta da specie oggi presenti solo molto più a sud. Prevale la gariga (vegetazione a cavallo tra la steppa e la macchia mediterranea) con elicriso[11], cisto marino[12], mirto[13], lentisco[14], rosmarino[15], oleandro[16], euforbia arborea[17], ecc. Le capre selvatiche e le foche monache sono oggi estinte. Da segnalare, infine, lo Stagnone della Capraia (o Laghetto), piccola zona umida che si estende nella parte alta dell'isola recentemente restaurato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano.[18][19][20]
Endemismi
- Flora
Capraia:
- Centaurea gymnocarpa (Fiordaliso di Capraia)[21]
- Saxifraga granulata var. brevicaulis
- Silene capraria
- Lavanda stecare
Arcipelago Toscano:
- Linaria capraria (Linaria di Capraia)[22]
- Calicotome villosa var. inermis (Ginestra spinosa della Peraiola)[23], presente anche sull'Isola dei Topi
- Mentha requienii ssp. bistaminata (Menta di Capraia)
- Romulea insularis
- Orchis provincialis var. capraria (Orchidea di Capraia)
Sardo-Corsi:
- Borago pygmaea
- Carex microcarpa
- Cymbalaria aequitriloba
- Galium caprarium
- Limonium contortirameum (Limonio a rami contorti)[24]
- Pancratium illyricum (Giglio di mare)[25]
- Soleirolia soleirolii
- Stachys corsica
- Stachys glutinosa
- Stachys salisii[26]
- Trisetaria burnoufii
- Fauna
- Tacheocampylaea tacheoides (Lumaca della Peraiola)
- Podarcis sicula ssp. caporiaccoi (Lucertola della Peraiola)
Storia
Anticamente chiamata Aigylion dai greci e poi Capraria dai romani, deriverebbe il nome dalla presenza di capre selvatiche nell'isola, ma secondo un'altra ipotesi il toponimo deriverebbe da un tema mediterraneo *karpa con il significato di «roccia». Nel IV secolo vi ebbe sede un asilo per cenobiti. Nel 1055 fu conquistata dai pirati Saraceni, poi fu dominata dai Pisani e passò definitivamente sotto l'orbita di Genova dopo la battaglia della Meloria, che vi pose la signoria del patrizio Jacopo de Mari (1430). Dal 1540 viene costruita dai genovesi la fortezza di San Giorgio e le tre torri di avvistamento (Torre del Porto (1541), Torre dello Zenobito (1545) e Torre delle Barbici (1699) per controllare la pirateria. Legata amministrativamente alla Corsica, nel 1767 fu occupata dalle truppe di Pasquale Paoli. Rimase alla Repubblica di Genova anche dopo che l'isola maggiore venne data in affidamento alla Francia nel 1768 con il Trattato di Versailles. Dopo l'annessione dell'ex Repubblica di Genova al Regno di Sardegna col Congresso di Vienna del 1814 e la proclamazione del Regno d'Italia, fece parte della provincia di Genova fino al 15 novembre 1925, quando con il Regio Decreto n. 2111, passò alla provincia di Livorno[27]; per la Chiesa cattolica rimase parte dell'Arcidiocesi di Genova fino al 1º gennaio 1977. Dal 1873 al 1986 è stata sede di una colonia penale (Colonia Penale Agricola di Capraia[28])
Economia
Attualmente Capraia ha una vocazione prettamente turistica, soprattutto estiva, con una particolare attenzione per l'ambiente. Non è un'isola che predilige un turismo di massa, ha una ricettività abbastanza ridotta ed una stagionalità che va dalla primavera all'autunno. La stagione turistica si apre a primavera con il Festival del Camminare (Walking Festival) e si conclude ai primi di novembre con la tradizionale Sagra del Totano di Capraia.[29]
Il porto
Il porto di Capraia si trova in un'insenatura abbastanza riparata sulla costa nord-orientale, protetto su uno sperone a picco dalla fortezza genovese, il Forte di San Giorgio. Anticamente qui si trovava un villa romana, il cui resti però furono ricoperti dopo gli scavi. Dal porto una strada di circa un km lungo il golfo porta al paese di Capraia Isola.
Il paese
Il centro di Capraia Isola si trova a 52 metri di altitudine. Da qui si può salire al Forte di San Giorgio, a 91 m di altitudine, eretta dai genovesi dal 1540 a seguito della distruzione ad opera del corsaro Dragut del fortilizio di antiche origini pisane. Davanti al castello in una casa soggiornò Francesco Domenico Guerrazzi in esilio.
A sud di Capraia Isola in località La Piana la chiesa di Santo Stefano fondata nel IV secolo testimonia l'insediamento antico.
Luoghi d'interesse
- Chiesa di San Nicola
- Chiesa e convento di Sant'Antonio
- Pieve di Santa Maria Assunta
- Chiesa di Santo Stefano
Grande interesse rappresenta il giro in barca dell'isola e le opportunità di escursione. Lo Stagnone è un laghetto di origine incerta lungo la cresta del Monte Castello, all'altitudine di 321 metri (6 km dal centro abitato). La sua estensione è variabile a seconda della stagione e in primavera vi fiorisce una vegetazione acquatica tra cui i ranuncoli.
Strutture difensive
Fari
Lingua
Un aspetto interessante della cultura isolana è rappresentato dal peculiare idioma che si parlò a Capraia fino a tempi recenti: affine alla lingua corsa più che al toscano, subì per secoli l'influenza del genovese arricchendosi di una quantità di prestiti lessicali e di componenti morfologiche di tale origine. Il dialetto capraiese si estinse nel corso del XX secolo in seguito al rinnovo della popolazione dell'isola: quella di ceppo locale venne infatti progressivamente sostituita da immigrati, in gran parte familiari dei dipendenti della colonia penale, che finirono per diventare la maggioranza senza assimilare le consuetudini linguistiche dei vecchi abitanti.
Amministrazione
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona C, 1260 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[30]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 46 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Gaio Plinio Secondo, Naturalis Historia, III, 81.
- ^ Gaio Plinio Secondo, Naturalis Historia, III, 81.
- ^ Marco Terenzio Varrone, De re rustica, II, 3, 33.
- ^ Elenco comuni italiani
- ^ La Cala Rossa
- ^ La Cala della Mortola
- ^ Il Laghetto
- ^ Il vado del Porto
- ^ La fioritura dell'Elicrico
- ^ La fioritura del Cisto marino
- ^ La fioritura del Mirto
- ^ La fioritura del Lentisco
- ^ La fioritura del Rosmarino
- ^ La fioritura dell'Oleandro
- ^ La fioritura dell'Euforbia
- ^ Lastrucci, L., Foggi, B., Mantarano, N., Ferretti, G., Calamassi, R. and Grigioni, A. 2009 - La vegetazione del laghetto «Lo Stagnone» (Isola di Capraia, Toscana). Atti Società Toscana Scienze Naturali, Memorie, Serie B, 116, 17-25.
- ^ Carta Angelino, Bedini Gianni, Foggi Bruno, Probert Robin. 2012 - Laboratory germination and seed bank storage of Ranunculus peltatus subsp. baudotii seeds from the Tuscan Archipelago, Seed Science and Technology, 40(1): 11-20.
- ^ Foto del recupero del Laghetto
- ^ Foto e scheda scientifica del Fiordaliso di Capraia
- ^ Foto e scheda scientifica della Linaria di Capraia
- ^ Foto e scheda scientifica della Ginestra spinosa della Peraiola
- ^ Foto e scheda scientifica del Limonio a rami contorti
- ^ Foto e scheda scientifica del Giglio di mare
- ^ Un nuovo endemismo sardo-corso per l'Arcipelago Toscano
- ^ Regio Decreto Legge 15 novembre 1925, n. 2011
- ^ La Colonia Penale Agricola di Capraia 1873-1986
- ^ La Sagra del Totano di Capraia organizzata dalla Pro Loco dell'Isola di Capraia
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Voci correlate
Altri progetti
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