La continuità educativa è un insieme di strategie formative che mirano allo sviluppo armonico della persona, dall'infanzia fino all'età matura, mettendo in comunicazione pedagogica i vari stadi dell'età evolutiva e i corrispondenti progetti formativi elaborati per i singoli cicli scolastici. Per questa accezione della continuità si fa anche uso dell'attributo verticale, volendo distinguerla da quella orizzontale, la quale chiama in causa tutti i soggetti educativi presenti sul territorio, a partire dalle famiglie degli alunni.

Tra gli obiettivi fondamentali della continuità educativa, va considerata la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica, mediante strategie mirate anche alla promozione dell'orientamento.



Continuità nell'età evolutiva

La complessità psicopedagogica dell'età evolutiva comporta la necessità di concentrare l'impegno educativo nel periodo della preadolescenza e dell'adolescenza, con tutte le note problematiche che accompagnano la turbolenza di questa età difficile[1].

L'esigenza di raccordare tra di loro i progetti educativi, con particolare attenzione alle classi iniziali di un ciclo e a quelle terminali del precedente comporta la necessità del dialogo tra i gradi contigui, sia sul piano metodologico, sia su quello dell'informazione reciproca. Occorre anche valorizzare le esperienze pregresse e individualizzare l'intervento didattico, specialmente nelle classi iniziali dove si addensano le sofferenze scolastiche[2].

Continuità educativa e dispersione scolastica

Il fenomeno dei drop out, ossia dei ragazzi che abbandonano la scuola anzitempo, è in Italia particolarmente allarmante. Siamo infatti agli ultimi posti in Europa, con picchi di abbandono del 22-26% nel Mezzogiorno e con percentuali preoccupanti anche nel resto del Paese[3]. Dal momento che le percentuali dell'abbandono coincidono con quelle dell'insuccesso scolastico e si concentrano soprattutto nelle classi iniziali della scuola secondaria di primo e di secondo grado (in breve, scuole medie e superiori), ne consegue l'esigenza del raccordo tra i rispettivi cicli. Uno degli strumenti normativi è il fascicolo dell'alunno che dovrebbe correttamente accompagnarlo lungo tutto il percorso formativo[4]. Nella prassi didattica è abbastanza diffuso l'uso delle prove d'ingresso e di uscita, mentre risultano più rare le iniziative dirette a motivare gli alunni e a individualizzare gli interventi in rapporto ai bisogni dei singoli.[5]

Continuità educativa e orientamento

  Lo stesso argomento in dettaglio: Orientamento professionale.

L'orientamento è un processo di auto-identificazione che dura tutta la vita. In quanto tale, esso dovrebbe consentire a ciascuno di noi di operare scelte consapevoli, acquisire adeguate competenze e realizzarsi a livello personale, sociale e professionale[6]. Un itinerario formativo atto a promuovere l'orientamento come maturazione della persona non può che coprire l'intero arco esistenziale (educazione permanente), però vede realizzarsi la sua fase più intensa e decisiva negli anni dell'adolescenza.[7] A partire dagli anni novanta, non solo si è intensificata la ricerca scientifica su questo argomento, ma si sono anche moltiplicate le iniziative a livello locale. Tuttavia la prassi corrente si limita a considerare l'orientamento più che altro nei momenti terminali, quelli che preludono alle scelte scolastiche o professionali. Occorre pertanto potenziare in ambito curricolare il binomio continuità-orientamento, in modo da evitare che l'orientamento medesimo risulti travisato.[8]

Bibliografia

  • Guido Petter, Problemi psicologici della preadolescenza e dell'adolescenza, La Nuova Italia, Firenze 1972.
  • Guido Giugni, Pedagogia della scuola. La scuola in funzione dell'educazione permanente e dell'orientamento, Le Monnier, Firenze 1973.
  • Luciano Corradini, La difficile convivenza, La Scuola, Brescia 1975.
  • Roberto Zavalloni, Orientare per educare, La Scuola, Brescia, 1977.
  • Giuseppe Iadanza, Una scuola a mezz'aria, Roma, Bulzoni, 1979.
  • M. e Paolo Calidoni, Continuità educativa e scuola di base, La Scuola, Brescia 1986.
  • Giuseppe Vico, Continuità e secondarietà, in Scuola e didattica, 1991-92, n. 8.
  • Giuseppe Iadanza, L'orientamento come fattore di continuità, in Nuova secondaria, 1992-93, n. 1.
  • AA. VV., L'orientamento nella scuola media, "Studi e documenti degli Annali della pubblica istruzione", n. 62, Le Monnier, 1992.
  • AA. VV., L'orientamento nella scuola secondaria non statale, "Studi e documenti degli annali della pubblica istruzione", n. 69, Le Monnier, 1994.
  • Giuseppe Bertagna, Educazione, continuità e scuola, La scuola, Brescia 1994, ISBN 8835088526.
  • Giuseppe Iadanza, Continuità, Editrice La scuola, Brescia 1996, ISBN 8835091535.
  • Felice Moro, Famiglia e scuola, il recupero dello svantaggio, Angeli, Milano 2003, ISBN 8846443446.
  • Giovanni Mancini, L'intervento sul disagio scolastico in adolescenza, Angeli, Milano 2006, ISBN 884647239-X.
  • Paolo Terenzi, Contrasto alla dispersione e promozione del successo formativo, Angeli, Milano 2006, ISBN 8846480996.
  • Maria Luisa Pombeni, L'orientamento tra passato e futuro, Carocci, Roma 2008, ISBN 9788843046096.

Note

  1. ^ Guido Petter, Problemi psicologici della preadolescenza e dell'adolescenza, La Nuova Italia, Firenze 1972
  2. ^ Giuseppe Iadanza, Continuità nell'età evolutiva, in Continuità, Editrice La Scuola, Brescia 1996, pp. 13-17
  3. ^ Fonte: Servizio Statistico MIUR, La dispersione scolastica (giugno 2013), pp. 5-6.
  4. ^ Il "fascicolo personale dell'alunno" fu istituito con Decreto Ministeriale 16.12.1992, in applicazione della legge 5 giugno 1990, n. 148. Veniva così istituzionalizzata la continuità come processo educativo.
  5. ^ Giuseppe Iadanza, Tempi, procedure e strumenti, in Continuità, cit., pp. 61-105.
  6. ^ Roberto Zavalloni, Orientare per educare, La Scuola, Brescia 1977
  7. ^ Giuseppe Iadanza, Continuità e orientamento, in Continuità, cit., pp. 23-26.
  8. ^ AA. VV., L'orientamento nella scuola media, "Studi e documenti degli Annali della pubblica istruzione", n. 62, Le Monnier, 1992; AA. VV., L'orientamento nella scuola non statale, "Studi e documenti degli Annali della pubblica istruzione", n. 69, Le Monnier, 1994.

Voci correlate

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