Utente:Vegetable/Sandbox6
Crescenzago | |
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Circoscrizione | Zona 2 |
Altitudine | 129 m s.l.m. |
Patrono | Santa Maria Rossa |
Crescenzago (Crescenzagh in dialetto locale) è un quartiere di Milano, posto nella periferia nord-orientale della città, appartenente alla Zona 2.
Origine del nome
Il nome del quartiere deriva dal latino Crescentii ager, ovvero campo di Crescenzio. Tuttavia, il suffisso "-ago" trae molto probabilmente origine da quello celtico "-akos", con quale si indicava un'area costituente una proprietà terriera [1].
Storia
La zona di Crescenzago è abitata sin dalla preistoria: lo testimoniano dei reperti ritrovati nel 1869 nell'attuale area di Quartiere Adriano risalenti all'età del bronzo (circa 3000 a.C.) i quali, probabilmente, rappresentano della antiche tombe in terracotta e di forma tronco-conica contenenti alcuni oggetti (coltelli spezzati e spilloni per capelli) e le ceneri dei defunti. .[2].
In età romana il borgo rappresentava un importante punto di passaggio per coloro che erano entravano o uscivano dall'antica Mediolanum, per tale motivo Crescenzago veniva citato in numerosi documenti: tra questi, la testimonianza più significativa riguarda quella di un anonimo pellegrino che nel 333 d.C. scrisse un racconto del suo viaggio da Burdigala a Gerusalemme chiamato Itinerarium Burdigalense, in cui citava, tra i vari luoghi visitati, le città di Cimilianum (oggi Cimiano) e Crescentiacum.
A partire dal XII secolo il paese si sviluppò intorno alla chiesa di Santa Maria Rossa, una chiesa in stile romanico del 1140, sita nell'attuale via Berra, un tempo sede di un trittico del Bergognone, in seguito trasferito presso il Museo Diocesano di Milano. Nella medesima via, di fronte alla chiesa si erge un palazzo, detto Casa Berra, risalente al 1400 e un tempo munito di un giardino barocco, oggi andato perso. Crescenzago costituì per molto tempo la strada di ingresso alla città per chi proveniva da Venezia. A metà del Settecento fece registrare 270 abitanti in paese e 250 nella frazione di Cimiano, nel 1805 si contavano 681 residenti in tutto il comune. La prima esperienza di unione con Milano risale al 1808 in conseguenza di un decreto di Napoleone, ma il provvedimento fu annullato dagli austriaci nel 1816. Al 1858 il borgo registrava una popolazione di 1534 abitanti su una superficie di 538 ettari. La rivoluzione industriale comportò poi un rapido incremento demografico, passando dai 1753 residenti del 1871 ai 2881 del 1901, e dai 6553 del 1911 ai 7125 del 1921. Il processo di annessione di venticinque comuni e frazioni avviato nel 1917 sotto l'amministrazione Caldara[3] portò Crescenzago, comune autonomo, ad essere annesso a Milano nel 1923 insieme ad altri dieci comuni.[4]
Il quartiere, caratterizzato dalla presenza di numerose cascine, si trova lungo il Naviglio della Martesana, dove nel Settecento vennero costruite splendide residenze di villeggiatura per i milanesi benestanti: un classico esempio sono le ville De Ponti (risalente al secolo XIX, e con una filanda all'interno del giardino), Lecchi (secolo XVIII), Brasca, Pallavicini, Petrovic (secolo XIX). All'epoca era infatti considerata un'area di qualità, con i terreni coltivati a cereali e gelsi. La zona è infatti descritta come un'importante luogo di vacanza in una guida turistica del XIX secolo:
A sole poche centinaia di metri si ritrova il panorama composto da palazzi e industrie tipicamente metropolitane. Il quartiere è delimitato anche dal fiume Lambro. È un'area ampiamente verde, specialmente per via del parco Lambro, ma anche della Pista Ciclabile Martesana e del Bosco di Crescenzago. Il quartiere è legato alle personalità di Gino Rigoldi ed Enrico Bigatti.
L'arteria principale del quartiere è via Padova (precedentemente via Milano,[5] prima ancora strada Provinciale Veneta), in anni recenti caratterizzata per la sua configurazione multietnica.
Luoghi d’interesse
- Abbazia di Santa Maria Rossa
- Chiesa dei Santi Re Magi
- L’antico Municipio e l'asilo
- La Curt de l'America
- Fabbrica ex-Ovomaltina
- Il Naviglio della Martesana
- Il Monumento ai caduti in viale Don Luigi Orione, dedicato ai caduti di Crescenzago nelle guerre dal 1821 al 1945
Galleria
Trasporti
Cimiano
Crescenzago
Cascina Gobba
Il territorio dell'antico comune crescenzaghese è oggi servito da tre fermate della metropolitana, di cui una ha la stessa denominazione del quartiere. La Tranvia Milano-Vimercate attraversava invece la zona fino al 1981.
Note
- ^ (IT) Cesare Cantù, Illustrazione del Lombardo-Veneto, I, Milano, Corona e Caimi Ed., 1858, p. 457.
- ^ (IT) Pompeo Castelfranco, Tombe della Cattabrega presso Crescenzago (provincia di Milano), 12ª ed., Milano, Tip. L. Battei, 1886, pp. 57-63.
- ^ Sindaci di Milano
- ^ Regio Decreto 2 settembre 1923, n. 1912, art. 1
- ^ La denominazione dovette essere ovviamente cambiata al momento dell'annessione al capoluogo meneghino.