Festa del Santissimo Crocifisso
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Tiporeligiosa
Data3 maggio
Celebrata inPalmi
ReligioneCattolicesimo
TradizioniProcessione
Tradizioni profaneSpettacolo pirotecnico,
"Sfilata dei Giganti",
luminarie
Data d'istituzioneXVII secolo/XVIII secolo[1]
Altri nomiFesta du Crucifissu (in dialetto reggino).
(REG)
<div lang="REG">«Aundi mi vidisti,
chi tantu pietusu mi facisti?»
(italiano)
«E dove mai il mio dolor vedesti,
che tanto pietoso mi facesti?»

La festa del Santissimo Crocifisso è un evento religioso e civile svolto annualmente a Palmi, il 3 maggio,[3] nel rione Cittadella e nell'omonima chiesa cittadina. L'evento è organizzato dalla parrocchia di Maria Santissima del Soccorso. Le prime testimonianze storiche del culto di Palmi verso il Crocifisso risalgono al XVII-XVIII secolo, ed hanno come icona principale di venerazione un'opera monastica appunto del Seicento,[1] catalogata nell'Inventario degli Oggetti d'Arte d'Italia.[4]

Storia del culto del Crocifisso a Palmi

 
La statua del Santissimo Crocifisso in piazza I maggio con le statue della Madonna del Carmine e di San Rocco, il 17 novembre 1894, a seguito del terremoto
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa del Santissimo Crocifisso (Palmi).
 
Foto storica della processione del Santissimo Crocifisso.

La storia del culto cittadino verso il Santissimo Crocifisso, e quindi della festa, si presume che risalga, quanto meno, alla fine del XVII secolo o all'inizio del XVIII secolo. Ciò in funzione di quanto evidenziò il vescovo della diocesi di Mileto Domenicantonio Bernardini, nella sua visita in città del 1707, quando rilevò che nella chiesa dell'Annunziata di Palmi era presente una "confraternita del Santissimo Crocifisso".[5] Pertanto è facile supporre che la confraternita, già in quel periodo, si adoperasse per divulgare il culto del Crocifisso.

A metà del XIX secolo, viene confermata al 3 maggio l'esistenza di una festività a Palmi dedicata appunto al Santissimo Crocifisso, nella «chiesa dello stesso titolo»[6].

Un'uscita "straordinaria" del secolare Crocifisso si ebbe all'alba del 17 novembre 1894, giorno seguente il terremoto del 1894 ed il miracolo della Madonna del Carmine, quando la statua venne spostata nella piazza principale assieme alle altre icone venerate in città.[7]

Nel corso del XX secolo, essendo la chiesa del Crocifisso più volte chiusa per lavori di restauro,[8] la festa annuale dedicata al Crocifisso venne spostata e celebrata nella chiesa parrocchiale della Madonna del Soccorso.

La statua

Santissimo Crocifisso
 
L'antico Crocifisso collocato nell'edicola dell'altare maggiore
AutoreUmile da Petralia[9]
DataXVII secolo
Materialelegno e cartapesta
UbicazioneAltare maggiore

Storia

Il Crocifisso di Palmi è un'opera monastica del XVII secolo, realizzata probabilmente da artista ignoto. Gli storici ipotizzano però che l'autore possa essere frate Umile da Petralia.[4] È oggetto d'arte più antico e di valore esistente in città.[1] Infatti, nel XIX secolo, lo storico palmese Giuseppe Silvestri Silva scrisse quanto segue:[1]

«La bella chiesa dei riformati, tutt'oggi esistente, volgarmente detta dei Monaci, dedicata alla Vergine SS. sotto il titolo dell'Annunziata, possiede un magnifico capolavoro che rappresenta l'immagine di Gesù Cristo in croce. Questo, fortunatamente scampato all'ira umana e divina, è il più antico oggetto d'arte di cui Palmi si abella, ed è abbozzato così al naturale che la sua vista spezza e infrange i cuori più duri»

Lungo il corso dei secoli questo grande Crocifisso, posto al centro dell'altare maggiore, è stato sempre oggetto di venerazione e di pietà da parte di innumerevoli fedeli.[1] La tradizione popolare, tramandata nel tempo, narra che l'opera fu eseguita da «un santo monaco» al quale il Crocifisso parlò miracolosamente, esclamando in dialetto palmese:[10]

«E dove mai il mio dolor vedesti, che tanto pietoso mi facesti?»

Dal 18 marzo 2011 l'opera fu oggetto di lavori di restauro, finanziati dalla Provincia di Reggio Calabria,[11] per un importo di 17.000 euro.[11]. Il crocifisso venne riconsegnato alla venerazione dei fedeli il 30 aprile dello stesso anno.

Descrizione

 
Interno della chiesa, con l'altare maggiore dov'è collocato il Crocifisso.

Il Crocifisso è segnalato nell'Inventario degli Oggetti d'Arte d'Italia, redatto da Alfonso Frangipane, con la seguente descrizione:[4]

«Statua in legno CROCIFISSO; figura intera eretta su croce, di proporzioni al naturale; opera forse monastica del XVII-XVIII secolo. La statua lignea è l'opera maggiore della chiesa, collocata alle spalle dell'altare maggiore, scolpito forse da fra' Umile da Petralia, dallo stile scarno e dall'espressione calma e serena, da cui pur tuttavia promana una profonda sofferenza»

L'opera policroma fu realizzata, con proporzioni a grandezza naturale, in legno e cartapesta.[8] L'iconografia del Cristo in croce presenta un corpo inclinato verso sinistra, con la testa abbassata fortemente verso destra, occhi leggermente socchiusi e gli aculei della corona di spine che fanno scendere gocce di sangue sulla fronte.[12] Anche le braccia risultano arcuate verso il basso e sul costato destro è presente una vistosa ferita dalla quale esce copiosamente del sangue.[12] Il basso ventre di Gesù è coperto da un drappo bizantineggiante di colore beige.[12] Una delle caratteristiche peculiari dell'opera sono i piedi inchiodati al legno della croce disuniti tra di loro.[13]

La copia recente

Nel 1981, in funzione dell'annuale processione per le vie cittadine, venne realizzata una copia del secolare Crocifisso, ripercorrente la stessa iconografia dell'originale, in modo da poter preservare quest'ultimo dato il suo alto valore storico ed artistico.

La festa religiosa

Le funzioni religiose cominciano il 24 aprile con l'inizio della novena dedicata al Crocifisso, celebrata ogni giorno nell'omonima chiesa.[14] Nella mattinata del 3 maggio vengono svolte in chiesa, ad ogni ora, delle celebrazioni eucaristiche.

La processione

 
L'uscita dalla chiesa della statua del Santissimo Crocifisso.
 
Il percorso della processione, in senso orario, per le vie cittadine

Nel tardo pomeriggio[15] del 3 maggio viene svolto l'evento principale della festa, che consiste nella processione della copia della statua per le vie cittadine. Per l'occasione la statua viene collocata su di una varetta in legno, addobbata di fiori, la quale ha installate alla propria base due stanghe in legno che servono a poter alzare e trasportare a spalla il fercolo. Alle spalle della croce viene apposto, per la festa, una telo damascato rosso cremisi, colore della città di Palmi. Il compito del trasporto a spalla della varetta del Crocifisso, per le vie cittadine, spetta a ventiquattro portatori chiamati in gergo locale «'mbuttaturi». I 'mbuttaturi appartengono principalmente alla congrega del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima del Soccorso di Palmi, o comunque alla parrocchia del Soccorso.

Il percorso del corteo, che ha una lunghezza di oltre 5 km e la durata di circa 3 ore, attraversa tutte le strade del rione Cittadella e le principali vie del centro storico cittadino, con una deviazione verso il rione Ajossa per raggiungere la zona dov'è ubicato l'Ospedale Civile Francesco Pentimalli.

La festa civile

 
Facciata della Chiesa del Santissimo Crocifisso.
 
L'antica vara usata per la processione.

Tra i festeggiamenti civili del Santissimo Crocifisso vi è l'addobbo con luminarie della facciata della chiesa e della via Fratelli Rosselli, sulla quale prospetta il luogo di culto, ed una piccola fiera di venditori ambulanti.[16]

Il programma civile prevede anche, per la mattinata del 3 maggio, la tradizionale "sfilata dei Giganti" per le vie cittadine, accompagnati dal tipico "complesso dei tamburinari".[17][18]

Per l'inizio della novena e nella giornata del 3 maggio, in concomitanza con alcuni eventi importanti della festa, vengono fatti esplodere dei colpi di mortaretto dalla via del Tracciolino, strada posta alle pendici del monte sant'Elia ed a ridosso del centro storico di Palmi.[19] Sempre dallo stesso luogo viene anche effettuato uno spettacolo pirotecnico, in contemporaneità con l'arrivo e la sosta in piazza I maggio della processione.[20]

Note

  1. ^ a b c d e Il Crocifisso dei Monaci in Palmi, su engine.sitoflash.com. URL consultato il 30 aprile 2013.
  2. ^ Frangipane, pag. 295
  3. ^ ELENCO FESTE PROVINCIA REGGIO CALABRIA, su italiaambulante.com. URL consultato il 23-05-2014.
  4. ^ a b c Descrizione della Chiesa del Crocifisso, su forcalsoftware.it. URL consultato il 30 aprile 2013.
  5. ^ Liberti
  6. ^ Guardata, pag. 36
  7. ^ Calogero, pag. 10
  8. ^ a b Palmi, torna a splendere la Chiesa del Crocifisso, su costaviolaonline.it. URL consultato il 30 aprile 2013.
  9. ^ Presunto.
  10. ^ Frangipane, pag. 295
  11. ^ a b Cronaca Reggio- "Partito il restauro della statua del Crocifisso di Palmi", su cronacareggio.it. URL consultato il 30-04-2013.
  12. ^ a b c Il Crocifisso dei Monaci in Palmi, su arteculturafotoin.it. URL consultato il 23 maggio 2014.
  13. ^ "I Crocifissi di Palmi e Terranova Sappo Minulio" Antonio Tripodi (PDF), su lalbadellapiana.it. URL consultato il 23 maggio 2014.
  14. ^ Durante la novena, dal 24 aprile al 2 maggio, vengono svolte due celebrazioni eucaristiche, una al mattino ed una nel tardo pomeriggio.
  15. ^ Dopo la celebrazione eucaristica delle 18.00.
  16. ^ REGOLAMENTO COMUNALE PER IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE (Approvato con Del. C.P. n. 77 del 14/05/2007). Articolo 10 comma 2) punto b) Festa del Crocifisso.
  17. ^ Per la festività del Crocifisso vengono fatti sfilare i Giganti di proprietà della congrega del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima del Soccorso, realizzati nel 2005.
  18. ^   Palmi festa del SS. Crocifisso 2014 - Sfilata dei Giganti, YouTube, 4 maggio 2014, a 0:00:43. URL consultato il 23 maggio 2014.
  19. ^ Il 24 aprile prima della celebrazione eucaristica che da inizio alla novena. Il 3 maggio invece alle ore 8.00 per l'inizio della festa, alle ore 12.00 per segnalare il mezzogiorno, ed alle ore 19.00 per indicare l'inizio della processione.
  20. ^   Palmi - Festa del Ss. Crocifisso - 3 Maggio 2012, YouTube, 27 giugno 2012, a 0:04:42. URL consultato il 23 maggio 2014.

Bibliografia

  • Rocco Calogero, Dopo dieci anni: la Madonna del Carmine e il terremoto del 16 novembre 1894 in Palmi, Messina, Tipografia Crupi, 1904.
  • Alfonso Frangipane, Inventario degli oggetti d'arte d'Italia; 2, Calabria, Roma, Poligrafico dello Stato, 1933.
  • Domenico Guardata, Memorie sulla Città e territorio di Palme 1850-1858, Palmi, 1858.
  • Anselmo Cosimo Leopardi, Novembre 1894: il Carmine di Palmi al centro di un evento storico, Polistena, Tipografia Marafioti, 1987.
  • Rocco Liberti, Le confraternite nella Piana di Gioia (diocesi di Oppido Mamertina-Palmi), Calabria Europa, 1993.
  • Touring Club Italiano, Basilicata Calabria, Guida d'Italia, ed. Touring Editore s.r.l., Milano 1999, ISBN 88-365-0021-8;

Voci correlate

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