Stent coronarico a rilascio di farmaco

presidio medico chirurgico utilizzato per gli interventi di rivascolarizzazione coronarica. Rispetto ai normali stent sono caratterizzati dalla capacità di rilasciare farmaci
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Lo stent coronarico a rilascio di farmaco (in inglese drug-eluting stent o DES) è un presidio medico chirurgico utilizzato per gli interventi di rivascolarizzazione coronarica. Rispetto ai normali stent sono caratterizzati dalla capacità di rilasciare farmaci[1][2].

Stent coronarico a rilascio di farmaco
Procedura medica
Esempio di stent coronarico a rilascio di farmaco
Classificazione e risorse esterne
ICD-936.07
MeSHD054855
eMedicine1970984

Gli stent più attuali prevedono il rilascio di sirolimus, un antibiotico macrolide, utilizzato in clinica anche come immunosoppressore[1].

Il trial multicentrico internazionale randomizzato SYNTAX[3][4]cerca di esplorare le differenze in costi, benefici, morbilità e mortalità a lungo termine che si hanno in pazienti trattati con CABG oppure PCI, focalizzandoli in quelli con malattia coronarica di tre vasi oppure del tronco comune, comparando la CABG che utilizza le tecniche contemporanee e la PCI (stent) che utilizza stent medicati che rilasciano Sirolimus o Paclitaxel (i più usati)[5]. L'obiettivo dello studio è quello di stabilire la non inferiorità della PCI riguardo alla CABG (per quanto riguarda la sopravvivenza).

Un team che comprende un cardiochirurgo ed un cardiologo interventista valuta attentamente ogni paziente sulla base di procedure diagnostiche come la coronarografia e l'ECG; se una rivascolarizzazione di pari grado può essere ottenuta applicando entrambe le tecniche, il paziente viene ammesso alla randomizzazione del trial SYNTAX; se si valuta che una delle due tecniche non può essere utilizzata per ragioni tecniche (sia la CABG oppure la PCI) o per la presenza di altre malattie che rendono controindicata una delle due, allora il paziente viene reclutato in uno di due registri paralleli che cominceranno a studiare la storia clinica precedente e successiva di questi pazienti, sia sottoposti a CABG che a PCI. I pazienti di questi due gruppi non vengono inclusi nella coorte randomizzata. 1800 pazienti saranno randomizzati (1:1) tra CABG e PCI. Il principale punto di arresto dello studio per ogni paziente (primary end-point) è un grosso evento avverso, di tipo cardiaco o cerebrovascolare, nel corso dell'anno successivo all'intervento. Tutti i pazienti saranno seguiti per cinque anni. Dei 1800 pazienti, 710 affetti da malattia coronarica del tronco sinistro principale saranno randomizzati tra CABG e PCI. In questo sottogruppo, la cateterizzazione cardiaca ripetuta sarà eseguita dopo uno dei "primary endpoint ad un anno" per determinare lo stato del bypass oppure del vaso coronarico "disostruito" con lo stent (Le Mans sub-study).

Il Trial SYNTAX è una delle più importanti indagini mai intraprese nel campo della rivascolarizzazione coronarica e fornirà una base razionale nella scelta della strategia di disostruzione ottimale nei pazienti coronaropatici per i prossimi anni. Nel Novembre 2011, al congresso Transcathther Vascular Therapeutics (TCT), sono stati pubblicati i risultati del follow-up a 4 anni del Trial Sintax.

Il primo dato che emerge dai risultati del gruppo analizzato, è che nei pazienti con SYNTAX Score intermedio e alto (≤ 23) vi era una incidenza significativamente maggiore di Infarto Miocardico, Ripetute Rivascolarizzazioni e eventi Maggiori Cardiaci e Cerebrovascolari, nel gruppo sottoposto a PCI; nel gruppo con basso SYNTAX Score tale differenza era significativa solo per l’end point Ripetute Rivascolarizzazioni. Tuttavia, la percentuale di pazienti che andava incontro ad incidenti cerebrovascolari era sicuramente maggiore nella popolazione sottoposta a BPAC, mentre i pazienti sottoposti ad angioplastica avevano più frequentemente necessità di un nuovo processo di rivascolarizzazione. È ovvio che queste sono solo delle anticipazioni, ma in linea con le ultime indicazioni dell'ESC[6]

Note

  1. ^ a b Moses JW, Leon MB, Popma JJ, et al., Sirolimus-eluting stents versus standard stents in patients with stenosis in a native coronary artery, in N. Engl. J. Med., vol. 349, n. 14, ottobre 2003, pp. 1315–23, DOI:10.1056/NEJMoa035071, PMID 14523139.
  2. ^ Stone GW, Ellis SG, Cox DA, et al., One-year clinical results with the slow-release, polymer-based, paclitaxel-eluting TAXUS stent: the TAXUS-IV trial, in Circulation, vol. 109, n. 16, aprile 2004, pp. 1942–7, DOI:10.1161/01.CIR.0000127110.49192.72, PMID 15078803.
  3. ^ Head SJ, Holmes DR, Mack MJ, Serruys PW, Mohr FW, Morice MC, Colombo A, Kappetein AP, Risk profile and 3-year outcomes from the SYNTAX percutaneous coronary intervention and coronary artery bypass grafting nested registries, in JACC Cardiovasc Interv, vol. 5, n. 6, June 2012, pp. 618–25, DOI:10.1016/j.jcin.2012.02.013. URL consultato il 24 giugno 2014.
  4. ^ Mack MJ, Head SJ, Holmes DR, Ståhle E, Feldman TE, Colombo A, Morice MC, Unger F, Erglis A, Stoler R, Dawkins KD, Serruys PW, Mohr FW, Kappetein AP, Analysis of stroke occurring in the SYNTAX trial comparing coronary artery bypass surgery and percutaneous coronary intervention in the treatment of complex coronary artery disease, in JACC Cardiovasc Interv, vol. 6, n. 4, April 2013, pp. 344–54, DOI:10.1016/j.jcin.2012.11.010. URL consultato il 24 giugno 2014.
  5. ^ Stent coronarici a rilascio di farmaco
  6. ^ Hamm CW, Bassand JP, Agewall S, Bax J, Boersma E, Bueno H, Caso P, Dudek D, Gielen S, Huber K, Ohman M, Petrie MC, Sonntag F, Uva MS, Storey RF, Wijns W, Zahger D, ESC Guidelines for the management of acute coronary syndromes in patients presenting without persistent ST-segment elevation: The Task Force for the management of acute coronary syndromes (ACS) in patients presenting without persistent ST-segment elevation of the European Society of Cardiology (ESC), in Eur. Heart J., vol. 32, n. 23, December 2011, pp. 2999–3054, DOI:10.1093/eurheartj/ehr236. URL consultato il 24 giugno 2014.

Voci correlate

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